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*10SJ3
.I •
- .
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BREVE
,•
E COMPENDIOSA DESCRIZIONE DELL
VSACRA BASII ICA
DI S. MARIA
DEGLI ANGIOLI
DETTA DI PORZIUNCOLA
S DELLA SUA GRANDE INDULGENZA Chiamato volgarmente IL PERDONO DI ASSISI
^ \
Per
istruzione deiDi
voti,specialmente Pellegrini che vengonoallavisitadi essa.DUODECIMA EDIZIONE
Piùcorretta,edaccresciuta dellealtre.•*«««***«««
Presso Ottavio Sgariglia.
Con
permesso*.A- ,V 'f-
o
/?v )•-" A,
ulgillze<J6y G(3t>gle
Al LETTOCI DIVOTI
.3
1 er comune istruzione dei Fedrli
,specialmente
Pellegrini, c/iedai Pae-
sianche più remoti della Cristianità
,Sj
portano giornalmente
nelPiano di
Assisiper visitare
laSagra Basilica di
S.Maria degli Angioli
,Madre, e Capo
ditutto V Ordine
de'Frati Mi-
noriper quindi procacciarsi
ilPatro-
ciniodella Madre di Dio
,che
ivicontinuamente più copiose
aisuoi Di-
votidispensa
leGrazie,
efare acqui- sto
diquella grande Indulgenza
,chia- mata volgarmente
ilPerdono
di Assi- si,che
Cristostesso di propria bocca a petizione del P
. S.Francesco con- cesse a
tuttiquei
,
che confessati
,e
contriti diloro colpe
fosseroentrati
inessa
,proposto mi sono di
ripro-durre per
laduodecima volta
allestampe questo breve Compendio di Storia
, incui con
stilealtrettanto semplice
,quanto conciso prendo a
DigitizSTbyGoogle
narrare V origine
, lafondazione
, eV Indulgenza della Chiesa medesima
co/2 tutte le
altre cose,
cn,ead essa appartengono
,e
so/20annesse
. Ali ri-prometto
difar cosa grata a quei
,che
sidegneranno
dileggerlo
,«e
dz!eccitarli
maggiormente alla divozio- ne della gran Vergine
, ea
jfàreac- quisto di
tuttequelle grazie
,e di
fam
gz/ei meriti, c/ie z/2essa Chiesa
siacquistano
.per quindi assicurarsi
lavita eterna
.£d
20intanto potrò
chiamarmi felice
,econtento
, seper
questo canto coopererò alla salute
delle Anime loro.
§
I.FondazionedellaSacra Porziuncola,esue vicen- defino alla nascita delP.S.Francesco
.
T-JaSacraCappelladi
PORZIUNCOLA
,dila- niataeziandioS.MARIA
degliANGIOLI,
tan- toamatadal P.S.Francesco,c veneratadatut- te leparti della Cristianità,fufabbricatanelPon- tificato diPapaLiberio elettoT anno 352. da quattro Santi Eremiti venutidallaPalestinain Ita- liaalla visitadelleSacre BasilichediRoma,
che iachiamaronoSanta Maria diGiosafat, ladota- rono di molte Sante Reliquie dateloroda S.Ci- rilloPatriarca diGerusalemme,e dedicaronoildi leiAltareaMariaVergineAssunta.
(Fragm.
ve- tusticodicisapud P.Salo.Vital. Parodi.Seraph.pag.28.)
La
vitaesemplare,che questi quattroE- remiti menavano,indussealtriad abbracciareil loroIstituto,efarsilorocompagni,eimitatori;
onde moltosiaccrebbeilculto,e lavenerazione di questaLoroChiesuola.
Ma
non duròmoltola? loroanione;mentre dopoalcunianniipredetti quattrotremiti Fondatorisi separaronoda que|
chesierano adessi uniti,eportatisi in
Roma»
gna,lasciaronoai medesimidella giàdeltaChie- suola lacustodia.Proseguiionquestiadabitare, a coltivarelalorChiesa, ed afarnuoviallieviper
ma
litenerla,edaccrescerleilcult*»;ma
neppurela lorpermanenza fudilunga durala;perchè ancor questiin progresso di temposidivisero,edopo averviabitatofraessi,e1 lorocompagnivenuti daGerosolima perlospaziodianni il>4-intiera- mente f abbandonarono. Pocoperaltrostettein abbandono,poiché1’anno5i6. capitatoin Assi- siilgran Santo,ePatriarcaBenèdetto,allorché nonaveaperautheistituitoilsuo MouaslicoOr- dine,edinformato,che net pianodi «ssa Città viera unaChiesaabbandonata,la
domandò
con istanzaai Cittadini, ed ottenutala,nepresesu- bitoilpossesso,come
leggesi nell’Archiviose»gretodidetta Città»
E
siccomelaritrovò rovi- nata,ecadente,ordinò, che tosto fosserifab- bricataconpietre,e calcina,e cheselifacesse- ro quelleduegrandi porte,quantosproporziuua- te,e superflueall'angustiadellaChiesuola,
(
O-
ctavìusSpader JadertEpiscopus dssisiensis)al- trettantoattead indicarelospintoprofetico,me- dianteilquale furonocosìordinate perilcommo-
dodeipassaggjdelpopoloall’acquistodell'Indul- genza,che postavifudopoanni seicentoin cir- ca.E
questaèlaChiesa,chedipresentesive- de,econta pocomeno
di i3co.anni, sempre favoritada Dio,edalla Vergine sua Madre.VolledipiùS.Benedetto, cheaquestafos-
seaggiuntauna piccolaporzione diterreno da essocomprato, quantoè quello,ellealpresente lacirconda,eda questa piccola porzionenede- rivò adessail
nome
diPorziuncola,cosicchédalìinpoi,lasciatoil
nome
diSanta Maria di Gio- safat,fuchiamataSanta Maria di Porziuncola.Tuttociòfatto, pertossiSan Benedetto in Montecasino, ove quattro annidopofondòilsuo MonasticoOrdine, ed’indi inpoi spedì isuoi Monaci adabitarla Porziuncola; correvaallora l’anno 5ao.dacheiBenedettini cominciaronoad abitarein Porziuncola,esecondoilcomputopiìb esatto, viabitaronocirca690.anniora sottoil titolodiBenedettini Cassinensi,oraCluniacensi
,
ora di Cisterciensi,iqualianni690. uniti ai1G4»
neiquali vidimoraronoi sopradetti Eremiti,e loroCompagni,fanno la
somma
di cheè tutto quel tempo,incuifudato aDioil culto inmemoriadiMaria SantissimanellaPorziunco- la,prima chelaricevesseilPadreS.Francesco dall’Abbate,eMonacidiMontesubasio.Fu fanno
1075. quello incuisidisfeceil Monastero dei Benedettiniin Porziuncola, eildi luifondo passò alMonastero diMontesubasio, distantecircatremigliadallaCittàdiAssisi,e allorala Porziuncola passòsottolacuradialcu- niRomitivolontarj,iqualisebbenesulleprimesi applicasserocon
impgno
alladileicustodia , contuttociò ancoressi dopoqualche tempo fab- bandonarono.Ma
se1’abbandonaronoessi,non1’abbandonò giàlapietàdelle persone divote, che datutte leparti visi portavano,especial- menteyìsiportava Picala MadrediS.France-
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sco,cheiviappuntosivuole,chel’ottenesse per intercessione diMarianell’ annosettimodel suo Matrimonio,essendoessa sterile,comeciattesta- nograviScrittori.
Ex
eodemvetustoCodio,apud
p. Salv.Vitacit.pag.67.§
II.Nasce
S.Francesco, s’infiammanell’amor
di Dioyriparala Porziancola, concepisce in essaildisegno dellasua Religione.INfasce San Francesco li 37.Settembre 1182.
nellaCittà diAssisi,ed aiquattrodiOttobre in S.Rufinofubattezzato,ela suanascitaaccreb- beilculto,e lavenerazioneallaPorziuncola.Pi- casua Madre
memore
del benefizio ricevuto,do- poilsuofeliceparto , visitacon più frequenza diprima la nostra Porziuncola.Vi conducespes- soancheilsuofigliuoloFrancesco,ilqualenon tantodall’esempio di suaMadre, quantodal segre- toimpulsodelladivina grazia,chefinodaiprimi anni cominciòinluiamirabilmenteoperare,in brevetemposi sentiil cuore tutto infiammato nell’amordiGesù,etalmenteinfiammato, che principiòdentro se stessoa seriamenteriflettere, eponderare, che cosa potessefareper rendersi alui piùamoroso,e più grato.Che
senonsep- peritrovarper sestessoquello, chefarpotesse per dar più gustoal suoDio,nonmancò
lo stes- soDio di manifestarglielo,efarglielonoto.Un
giorno,mentresenestavainorazione avantiil CrocifissonellaChiesa di$.Damiano,forserumi- nando con lasuamentequestomedesimo punto
,
udìlavocedel suoRedentore
,chedallaCrocegli
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disse:
Vade
,Francisce,reparadomum meam
,quce labitur
.
CredettealloraFrancesco,cheCri- stoparlassedi quellaChiesa,in cuipresentesi trovava ;ondetostostabilì risarcirla,eraccolta segretamentedallapietàdei fedelicongrua
somma
didenaro,larisarcì,edopodi essa,risareiquel- ladiS. Pietro,e finalmentelanostraPorsiun- cola.Questarisarcita,chefudaiMonacidiMon- tesubasio fuconsegnata ad un pioSacerdote di issisi pernome
PietroMazzangoli,acciò lacu- stodisse.Ed
allora ildivotoFrancescotrovossiun
albergoadessavicino perpoterla visitarecon più cominodoatutteleore,egodersidiquellean- gelicheconversazioni, dellequali inessaspesso veniva favorito,come
nellasualeggendaalcapo secondoci attestaS.Bonaventura,Correvaallora 1’anno 1208.,quando una mat- tinaildivotoFrancesconellaFestadell'Evange- listaS.LucaascoltandoMessa in Porziuncola udì quelle parole delVangelo,concuiCristoprescris- seagli Apostolisuoi larinunzia dei beni tempo- rali, e riputandole dette asestesso, stabilidi appigliarsiad unatalformadi vivere, ed ivi
, cioèin Porziuncola,diede principioallasuaRe- ligionein sestesso,
come
osservòS.Antonionel- laterzapartedellasuasomma
Teologicaalcapo settimo:Dum Missam
inEcclesiamS.M
oricede Fortiuncola devotus audiret,etlegereturEvan
- gelium,inquoCkristus dixit Jpostolis:Nolitc portareaurum
,nequeargentum,nequeperam
,neque calceamenta:ìtticocalceamentadeposuit ,
peram
,etpecuniamabdicavit.Quo
temporein*
A
2 .«
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IO
lapideistofundamentali
Or
do fratrumMinorum
initium, acJundamentum
accepit.§• HI-
S.Francesco fondail suo MinoritlcoOrdine,ri- ceve indono perse,eperisuoilaPorziun-
cola,ericeveinessa nuovi favori,e veste in esso laS.
Madre
Chiara.JLrancescoprevenuto inPorziuncola dalla gra- ziaDivina,chemirabilmenteinun tratto lo
mu-
tòinun’altro,cominciòadivulgarsilafamadel- la suasantità,e delsuomodo
diviverepiùce- leste,che terreno,più angelico,cheumano
,per cuicommossialcunisi portaronda luiper imi- tarlo,eseguirlo. Giunti questialnumerodido- dici stabiliscedi portarsicon essiinRoma
,per ottenere dalSommo
PonteficealloraInnocenzoIII.1’approvazionedelsuo
modo
,eformadivivere,ma
diquestipoimancatone uno,siportò congli altriundici finoaRieli,doveacquistòilduode- cimocompagno,ilqualefuFr.Angelo Tancre- di,edaRieticontuttiessifinoaRoma
. Otte- nuto,ch'ebbeFrancesco quantoinRoma
brama- va dalVicario diCristo;tutto allegro, econten- tosi rimetteinviaggioperfar ritornoalla sua cara,edamataPorziuncola,incompagniadei suoi dodici compagni. Giunti dopoil viaggio dipo- chigiorninel pianodi Assisi,fermaronsiadal- loggiarein una capannasituata in unluogodi- stantedagli Angioliunpiccolmiglio, detto Ri- votorto(FranciscusBartoliinsuoM
atiu scripto,inRubricadiss.i.)eccoleparolediquestoAuto- re:B.Franciscusrélìcfuit
primum
locumistiusOA
ti dinis, qui erat in Rivotorto,sicuthabeturin aliquaLegenda B. Franciscì
,et locus ille est ultraS.Mariani (intelligedePortiuncola
)per spatiumparviniilitarisjuxta Hospitale Leproso- '
rum
, ilqualenonè peraltro1’odierno Rivotor- to,comeda alcunifalsamentesipretende.Fide S
cecidiSeraphici'inuppend.ad/.Sceculum Fran- ciscanum pag.3o5*e seg.Quivifradi lorocomin- ciarono a consultare, edeliberarediprocurarsio dal Vescovo,o dai Canonicidi Assisi,odall’Ab- bate di MontesubasiounaChiesa, incuipotere ulfiziare, epigliare sepolturaincaso dimorte.QuindipresentanoprimieramentealVescovo,ed ai Canonici lelorosuppliche;
ma
sìdall’uno, chedaglialtriebberoinrisposta, nonaverChie- sa alcuna dadarli. Ricorrono perciò all’Abba- te di Montesubasio, e glichiedono laPorziun- cola,ilqualecedendoalleloroistanze sirivol- seaFrancesco,egli disse: Diciò,che hai do- mandato, o Fratello,ti abbiamo esaudito,con patto però, checodestoluogo,cioèlaPorziun- cola,siacapo ditutti voi.Quod
petisti,Frater exandimus;sedvolumus,ut locusistesitcaputomnium
vestrum.Pisan.Conform.8.Piacquemol- toaFrancesco questarichiesta,ondecoisuoibe- nignamente1’accettò,ereseall’Abbateledovu- tegrazie, allaPorziuncolasenetorna; Notifi- ca quivial Sacerdote Mazzangoliladeliberazione dell’Abbate,ilquale subitocedendo, Francesco' ne piglia il possesso, etostosiaccinse a farla megliorisarcire, ristoraredaimuratori,aiquali egliserviva da garzonetto«Correvaalloral’anno iato., incuiS.Frau-
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cescocominciòamandarea
modo
dicanoneall'Abbatedi Montesubasio uncanestràio di pesce
,
chiamalo Lasche,oMuggini,chefaceva pescare nel prossimo fiume,appellatoilChiagio,e1’Ab- baterimandavaaFrancescouna boccia diolio; ilqualcostumeduròfinoall’anno t4oo.,
come
notaMonsignorOttavio SpaderVescovodi Assi- si nella sua PorziuncolaSacra. Inquest'anno medesimomilleduecentodiecirisiaurata,chefu la Porziuncola, entratoFrancescouna notte in essa,epostosiin orazione,vede rapito in esta- sisopraquelSacroAltareGesù,eMaria, avan-tiaiqualiprofondamenteinchinatoglichiedela cagionediquesta lorocomparsa, eGesù a lui amorosamenterivolto,glidice:siamqui venu- ti,Francesco,per isposare ate, eatuoiFra-
/ telliquestaChiesaanoicarissima.
E
ciò detto, disparvero.TornaloFrancescoaisensi,qual’ altro Giacobbe sifeceadesclamare: veramentequesto èluogo santo, che dovrebbeessereabitatopiù dagliAngioli,chedagliUomini
.Finchépotrò, mai partiròdiqui. Perme,
e perimieiFigli saràun perpetuomonumento
delladivina bontà,
e quindifallichiamaretutt’i suoibeati
Compa-
gni,li avvertìdellasantitàdi quel luogo,loro raccomandòdi abitarviconsantità dicostumi,e di ringraziareilSignoredi averglielodatoper ca- po,efondamentoditutto ilsuoOrdine.Tutto questociviene narratodaLucaWaduigo
all'anno l ato.deisuoiAnnali.E
su questoistessoappoggiato ilSeraficoDottoreS.Bonaventura,chiamòlaPor- ziuncola Capo,madre,epietrafondamentale di tuttoT OrdineSerafico.4Questo,così eglinelcapoa.nàTtT&ogle
t
»3 dellasua Leggendamaggiore,èilluogo,in vii
V
Ordinedei FratiMinorifu
istituitoperora- coloDisino,edebbe principiodal SantoPadre
...questo èilluogo,cheilSanto
Padre
piùdiogni altro delMondo amò.
Quiprincipiò,quivir- tuosamenteprofittò,quìifelicementecompìigior- ni dellasua vita:enelladilui morteaiFrati suoi raccomandollocome
carissimoallaVergine.
Nè
solamente la Porziuncola deedirsiCapo, eMadredell’Ordine dei Frati Minori,ma
anche delleClarisse,checompongonoilsecondoOrdi- nedelli treistituitida SanFrancesco;mentrein essa1’annomille duecento dodicinellaDomeni- cadellePalmelaVergineS.Chiarafuricevuta dallostessoP.S.Francesoo,etagliateliicapel- liavanti 1’AltaredellaMadonna, fu sposataa GesùCristo,come
silegge neldi leiUffizio:Die
Clarce crine tonso,coram
AltariDomina
nub'it ceternoSponso,che poidivenneMadredi tante Sante Vergini,cheillustraronoilMondo
Cattoli- coconiraggi dellaloro santità.* **
§
IV.Concessione,econfermadell’Indulgenza diPorziuncola.
F
ul'anno taai. sopratuttigli altrimaravi- gliosoperlaSagra Porziuncola,siccome quello,
in cuivennearricchita diquellafamosa Indulgen- za,che volgarmentesichiamailPerdonodiAs- sisi. 11fatto,che èdeipiùautenticatinellafede degliuomini,avvennecosì:Oravauna notte del mesedi OttobreilP.S.Francesco nella sua or-
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dinariaabitazione, distantecirca quarantapassi dallapiùvoltenominataPorziuncola
,perlacon-
versione dei peccatori
,quando venne daun’An- geloavvisato di portarsi nellaS. Cappella,do- velostavanoattendendo Cristo, elaVergineMa- dre. UbbidìFrancesco all’iuvito,e giuntovisi prostra interraper adorarelaMaestàdell’Altis- simo,e Cristoaluirivoltoglidice: Francesco perilzelo, chetu haiperlasalute delleUni- rne, iotipermettodi chiedermiqualchecosa a benefiziodi esse,ed agloria delmio
Nome
.E
FrancescoajutatodallaVergine,umilmentedo-
mandò
,chea tutti quelli,chefossero entrati in quellaChiesa,sifossedegnatoconcedereilPer- dono,el’Indulgenza ditutti iloropeccati,dei qualiconfessatisifossero alSacerdote, eGesù glirispose,che ciòglipiaceva;ma
glicoman- dò,che andasseinPerugiadalsuo Vicario, ed a lui unataleindulgenza domandasseanome
suo.La
mattina pertantoportossi inPerugia,dovetro- vavasi ilSommo
PonteficeOnorio111.(notal’Au- tore dei Secoli Seraficialla pag.20.,cheOno- rioIII. fuelettoPontefice ili Perugia il 1216.
cheivi si trattenne dal 18.Luglio, in cuifir elettoilteszodì dopola mortedelsuoAnteces- sore, fino all’ultimo di Agostodell’annostes- so,in cuisi accinse alviaggioper
Roma
,e clie daldettoannofino al 1223.,nelqualefupub- blicata 1’Indulgenzadella Porziuncola, piùnoa tornasseOnorioin Perugia,eche per conseguen- za l’Indulgenza giàdettaavesse ilsuoprinci- pio nel 1216.)a cuiesposeladivina ordinazio- ne, supplicandolo, che quello piaceva a Cri-
DTgìfizedtsy^Gfoogle
i5 no, nonfossedispiaciutoalui. Sulleprimela Pontefice,eaiCardinaliuna tale
domanda
sem- brava troppo avanzata,eperchè troppolibera,e senza alcunaobblazione,eperchè assoluta, e per- petua. Dicevano,chela CuriaRomana
nonco- stumavadiconcedere somigliantiindulgenze,e che concessa questa,leIndulgenzediTerrasan- ta, e diRoma
sarebbero rimaste neglette.Ma
finalmenteintendendoilPontefice> cheeravo- lontà Divina
,glielaconcesse dicendoglitrevol- te;eriiove laconcedoassoluta,libera, eper- petua,
ma
diungiornosoltantonaturalediqual- sivogliaannodaiprimiaisecondiVespri.E
vo-,iendoglidare ilDiplomadi questa sua concessio- ne,oconferma, perchègiàgliera statainpre- senza diMaria Vergine,edimolti AngioliSan-
ti visibilmentecomparsi concessadaCristonella già lodataPorziuncola, SanFrancescoglirispo- se
,cheglibastavala suaparola; mentreIddio persestesso avrebbepensato a divulgare1’ope- ra sua,esoggiunse: laCarta siala B.Vergi- ne,NotaroCristo,egliàngioli Testi tnonj. Ciò dettosenespariper tornareallasuaPorziunco- la;
ma
essendoormail’oratarda, ela notteim- minente nonpotècompireilcammino
,efuco- strettoafermarsi,epernottarenelloSpedale dei Lebbrosi del Castello di ColledellaDiocesidiPe- rugia.Quivi, postosila notte,giustailsuo co- stume,inorazione,rapito in estasi,glicompar- veCristo,egli disse, che quantointerra dal suo Vicariogli erastatoconceduto,o conferma- to, erastatoapprovatoancheinCielo.Tutlociò vien narratodaLuca
Wadingo
all’anno inai.E
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I#
S-BonaventuranelCap. 2. dellaLeggenda Mag- gioreriportaun’ammirevolevisione,die amara*
vigliacomprova la concessione diquesta Indul- genza.Diceegli,che undivoto Religiosoviddc innumerabiliuominiciechi,chegenuflessiavan- ti la Porziuncola domandavano colle faccie
,e
mani
alzate alCielolagrimosidaDio misericor- dia, elume, quando eccodalCielostesso un grandesplendore.chetutti gl’illustra,sana,e donalorola vista. 11che,come
notano gravi Scrittori, fu unaverasignificazionedella nostra Indulgenza, mediantelaqualetantietantipo- veri peccatorisarebberostati illuminati, erisa- natinell’anima.' §• v.
CristoassegnaaS.Francescoilgiorno,in cuidevepubblicarV Indulgenza.IlPa-
pa
spediscesetteBrevi ,elafapub
- blicaredasetteV
escovi.Consa-eruzione dellaPorziuncola
.
ISIel mese di Gennajodell’anno iaa3.
,
due anni dopolaconcessione dell’Indulgenzastando SanFrancesconella grotticellavicinoallaPorziun- cola, cellaordinariadisua abitazione,riandan- docon lamentela Passione delSantissimo Re- dentore,macerandoilsua corpo , sentebattersi allaporta,e odeunavoce, che dice:
Non
dovea fartantapenitenza, perchè con essasiavrebbe datala morteavantiiltempojecheessendogio- vine,aveatempodifarla.ConobhesubitoilSan- to,esserequestaunadiabolicasuggestione;onde per superarla, gettossi ignudo in uno spineto/
yf-TfTrr^
/
*7 ivicontiguo, e tanto inessosirivolse,chelot- to il dilui corporimaseferito, edintrisonel sangue.
Ed
oliportentoammirabile!subito quelle spine produssero Roserosse, ebianche, e rose senza spine, comedi presente ancorasivede; lospinetosi viddeirradiatoda unacandidissima luce,ed ilSantocomparvevestitodibianco.Ed
eccotisubitocomparire unamoltitudine di Angio- li,chel’invitanoa portarsiinS.Cappella,do- veCristol’aspettaconlasua SantissimaMadrei
ColsealloraFrancesco dodici Roserosse,e dodi- ci bianche,e incompagnia degliAngioli, che
glifanno ala per ogn’ intorno per una strada coperta dipreziosissimidrappisiporta nella S.
Porziuncola,ove giuntovedeperlaseconda vol- tasuldi leiAltareda unaparte Gesù, edall’
altra Maria.Prostralo aterraglivenera, egli adora,glioffrequelleRose, efattoanimosodal- labenignità,concuiaccollosi vede
,gli suppli- ca di assegnareilgiorno da pubblicarsi la già concessaIndulgenza.
E
Cristo immediatamente condiscendendo, esecondando ledi luibrame
gliassegna quelgiorno, incui l’Apostolo Pie- tro fu scioltodallecatene,ordinandogli,chetor- ni dal suo Vicario,eglichiedaa
nome
suoque- stogiorno.E
rispondendo Francesco,chenonsa- rebbestatocredulo; Cristo gli soggiunse, che avesse portato secoalcuRe di quelleRose, che essegliavrebberoconciliata tutta la fede. Ob- bedìFrancesco a questa ordinazione di Cristo, c pigliate tredi quelleRose rosse, e Ire delle biancheinonoredeliaSantissima Trinità,lamat- tina seguente, in compagnia di Fra BernardoDigìtizedbyGoogte
i8
Quintavalle,PietroCataneo, eFraAngiolo dì Rietitresuoifedeli compagni, si portò in Ro-
ma
,ele presentòal Papa insieme con lasup- plica,cheanome
diCristo gli fece. Riceve il Papadal Santo lasupplica,mira quelleRose fuoridistagione,ravvisandoinesse unmiraco- lo, siarrendetosto allepreghieredi Francesco, eghsoscrivelagrazia. Ordinòquindi,chefos- serospeditisetteBreviApostolicidiretti asette Vescovi dell’Umbria
,eche consegnati vengano al Santo,acciò gli porti inmano
diciascuno di essi,neiquali glis’ingiungediportarsi inPor- ziuncolanelle calendedi Agosto per pubblicar1' Indulgenza plenaria,eperpetua,quell’Indulgen- zainsomma,chea S.Francesco fossepiaciuta:
(CorradusFpisc. Jssisien.insuoDiplomateprò- ban.Indulga)
come
confessarono, e attestarono!medesimi Vescovinelpubblicarla.Notificentve- nientibusibi lndulgentiain qucetibi plucuerit.
Quod
sequeremur(idem Corradusibid.)circahoc voluntatem
tunm
. IVescovi poideputati dalPa- pa,eh’eraOnorioIII.,furouoiseguenti,cioè,
Fra GuidoSecondi
Romano
Vescovo di Assisi ,Giovanni Conti
Romano
Vescovo di Perugia,
BenedettoVescovo di Spoleto, Egidio Monaco Benedettino,eVescovodiFoligno, e Pelagio,
o
PallavicinoVescovodiNocera, il Beato Villano Vescovodi Gubbio,eBonifacioVescovodi To- di;qualitutti vengono riportati dal
Wadingo,
dalPisano, edaaltriScrittori.
La
mattina del primo Agosto arrivati in Porziuncola iVescbvi sopradetti, furono ricevu- tidal SantoPadreFrancesco, e suoi BeatiCom-
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. .*9 pagni, edopoaverpreméssaqualche orazione, salironoin un Palco a tal'effetto apparecchiato in
Cornu
Evangelifuoridellaporta anteriore del- la Porziuncola,enell’attostessoil P.S. Fran- cescorivoltoalgrau Popoloiviconcorso ingran numero damolti paesilontani,eviciniconzelo apostolicoglifa unapredica, edinfinediessa gliannunzia per chi confessato, e contritoen- trato fossein quella S.Cappella di Porziuncola la perpetuaPlenaria Indulgenza,e remissione di tutti ipeccati daessocommessi dopoilBattesi-mo.
Sentitasidairiferiti Vescovi questa Indul- genzasìampia,plenaria,eperpetua,sidegna- rono,edal Santo rivolti, gli dissero èvero, chenoiabbiamoordine dalRomano
Pontefice di soddisfarela vostravolontà, non vogliamo però soddisfarla inquello,chenonconviene, e con- sultandosi insiemeuno con 1’altro, stabilirono di pubblicarlaper diecianni;ed ilVescovodi Assisi fu ilprimo,che perdieci anni pubblicar la voleva,ma
quando vaperproferiretaliparo- le,non puòeffettuarel’intento, ed invece di diecianni,ècostrettoadirlaperpetua. Si fà avanti un'altroVescovoper correggereilprimo, edeglipuredovettemiracolosamente dichiararla perpetua.
Ed
ilmedesimo avvenneatutti gli al- tri.Onde
conosciuto,che era divin volere,che3’Indulgenza fosse perpetua
, uniformaronsi al Santo
,etuttiuniti pienana,eperpetualapub- blicarono.
Nelgiorno seguentepoisecondo dellostes- so mesediAgostoallapresenza del gran popo- lo,che daognibandaconcorreva perfareacqui-
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3©
stodi sìgrande Indulgenza,isette surriferitiVe- scoviconsecraronola Porziuncola,chepoitrenta anni dopo InnocenzoPapaX. volledi nuovo da persemedesimoriconsacrare.
Testimonjautenticidiquantoabbiamorife- ritofinqui diquestagrandeIndulgenza,oltrei sette citatiVescovi, chelapubblicarono,icom- pagnidi SanFrancesco,cheviassisterono,so- notutti quei popoli,che iviingrandissimonu-
mero
concorsi ritrovaronsipresenti.Un
solotra tantimipiace quiriferire,cioè, Pietro Colfan- no,ilqualesollennementeattestòdiessersi tro- vatoinPorziuncolanell'attO'dellapubblicazione, ediavereintesopredicar S. Francesco inpre- senza deisetteVescovicitati,echeavendo unacar- ta in
mano
annunziavailtenoredell’Indulgenza, dicendo:Ego
volovosomnesmitteread
Paradi-sum
,etannuntiovobixJndulgenliam,quam
obti- tiuidevoluntatePatrisccelestis,etaboreSummi
Pontificis....
Lo
stessocontestòAndreadiMon-
teMeliino;lostesso Berengario di Spello, elo stessotantialtri ingrannumero,riportatidaLu- ca
Wadìngo
all’anno 1223.E
questostessovien comprovato da BartolomeoPisano, da Marcodi Lisbona,daSan Bernardino daSiena,daSani Antonio,e daiRomaniPonteficiClemente V.. Sisto IV.,PaoloV.,GregorioXV.
,Urbano
Vili, talmentechèquestaIstoria dell’IndulgenzadiPor- ziuncolaè unadellepiù autentiche, e di tanta considerazione, checome
scrive il celebreMi- chelMedina,essa solaèbastantenonsoloacom- provarenella Chiesala podestà di concederele Indulgenze:ma
ancora a roborare1’autorità dei21
Romani
Pontefici:ficeebistortaadeoestingentìs momenti,utea solanon tantumad
asserendum Ecclesiasticam potestatemconcedendi Indulgen- tias; sedetiamad
PontificisRomani
auctori-tatem astruendam abundesic.Disp. i.cap. i.
§•VI.
Astensione dellaIndulgenzadiPorziuncolaalle altreChiese dell’Ordine dei Minorife
differenza di quella diPorziuncola daquelle delle altreChiese
.
T
’ ‘ , ,i-JIndulgenza di Porziuncola del dìprimo, e secondo di Agosto da Gregorio
XV.
nell’anno 1623., eda InnocenzoXI.nel 1678.fu stesaa tutte leChiesedell’Ordine deiMinoridell'uno,
edell’altrosesso;
ma
fra l’una,ele altre vi passa lasua differenza;poiché quella diPorziun- cola,comegiàsi disse,fuconceduta prima da Cristo,epoiriconceduta,econfermata dalPapa, e quella dellealtre Chiesedell’Ordinedal solo Papa Quelladi Porziuncolaè del tuttolibera,
bastando per farne acquistol’entrare inquellaChie- sola confessati,econtriti;laddovenelle altreChie- se dell’Ordinenonbastaquesto ,
ma
richiedon- si,oltre laconfessione, econtrizione, anchela comunione,elapreghieraperlaconcordia,epace dei PrincipiCristiani,estirpazionedell’Eresieec.,come
ordinariamente richiedonsi daiRomani Pon- tefici.QuelladiPorziuncola è totalmente perpetua,
non
sospendendosinèpeivivi,nèpeimortineppure nell’annoSanto; laddove quella dellealtreChiese rimanenell’annosanto sospesa perivivi,esoloDigitizedbyGoogle
puòacquistarsipei defonti.Dipiùècèrto,clie I*Indulgenza concessaallealtreChiese delcitato toOrdine nonè applicabile periviviassenti,il
che nonè certodeli’IndulgenzadiPorziuncola;
leggendosi negli AnnalideiMinoridadotto, e pio Autore gravementedescritti, e in antichi libri (apud
Wad.
cit. i223.,Barth. pag.«2.,Reinfen- stuelTeolog.Moral.Tract. 12. dist.3.inaddit.post num.
64
)esempjdell*applicazionesuafat- taperivivi assenti,tantochesidieluogoalla probabde piasentenzadi più Teologi,cheaffer-mano
,aver1’IndulgenzadiPorziuncolaanche que- staprerogativa, diessereapplicabile per queivi- vi,chenonpossonodaperloroandareiviacon- seguirla.Oltre questagiàdetta Indulgenza diPor- ziuncufane ha laBasilica grande, chelaPor- ziuncola medesimacirconda,ancheua’altra ple- nariaquotidiana perpetuaconcessavida Innocen- zo XII.;ma
peracquistarsiquestadebbonoadem-
pirsileopere,chesogliono essere ingiunte per
P
acquistodellealtreplenarie Indulgenze.E
quinonpossotralasciarediprevenireun
abbaglio,incuicadono molte personeper igno- ranza,o perchè'forseda qualcuno maleistruito, cioèpensando,che1*Indulgenza del di primo Agostovenga portatadaqueiPadri, che dalla Chiesa diS. FrancescodiAssisivengonoproces- sionalmentealla Porziuncola.QueiPadriportan- siagli Angioliper potere acquistare1*Indulgenza alla Porziuncolaconcedutacome
sopra fudetto,
nonper portarvil’Indulgenza. Nullahanno che farecolcominciamentodell’Indulgenza olaPro- ceasionesuddetta,ola1abella, ocartadellaBe-
-JW—
.
“
~ —
*^tJigitizeffB^GoOgle
V
a3 Dedizione datada S.Francesco aF.Leone, la quale intalgiorno inprocessione si porta. Vi era intempodiS. Francesco subitoall’entrar1' oradiVesproquestaSantaIndulgenza dall’anno I2 a3.,incuifu pubblicala,siprendevadaipo*
poli,non vierala processionedi Assisi;
men-
trein Assisii Francescani finoall’anno 1a3o.
,
noti avevano nè Convento, nèChiesa. Viera vi- vente S.Francesco,eFraLeone
,quantunqueal- lorala Tabella,ocartadellaBenedizionedel S.
Padrestesseappresso il vivente F.Leone,enon trale Reliquiedialcuna Chiesa, nèsi portasse alloraa benedire conessa lemuradella Basilicade- gliAngioli.Vi è dunqueanche neidì nostri la dettaS.Indulgenza subito,che è giunta1’oradi Vesprodeldì primodiAgosto, e tostovaglia- noper acquistarlaisantiPassaggi,ancorchénon fossevenuta alla Porziuncola, nèfosse maipiu per venire laprocessione,ola dettasacra Reli- quia. Cosidefinì nostroSignorGesù Cristonel concederla,che nonl’allegò ad alcuna Proces- sioneoReliquia; OnorioIII. parimente nel con- fermarlaa Fesperis
ad
Fesperas,e lasagraCon- gregazione in dichiararla,eamque
incipere a pri- misF
esperis:Cosìdunquedee credersi,cosìdee dirsi,ecosìè.
§• VII.
Si espongono due visioni accadutein Porziuncola.
D
iduecelebrivisioniaccadute in Porziunco- lafannomenzionealcuni graviScrittori. Lapri-ma
riferitadalBeatoCorradodiOffida7da Bar--ì
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tolumeo Pisano, e dai
MM.
SS. diPorziunee- la,avvennel’anno i3o3.mentreilpopolo pas- sava,ed orava perlaSanta Cappella, ealcuni stavano addormentali intornodiessa.
Fu
all’im- provisou(itoinariaungran fragore somiglian- tead un tuono,acui tuttisi riscossero, e si desiarono,evidderoinquel luogomedesimo laVerginecol
Bambmo
in braccio,che benediceva il popolo,che passava, e orava, e nel tempo slessounacandidissimaColomba, che fececin- quegiraleinlorno alla mentovataCappella San- ta.Daquesta visione,acuifra glialtri si ri- trovaronopresenti i BB.Corrado daOIKda,Gre- goriodiTodi,eUb.llodiGubbio, mossi al- cunidivoti Benefattorifecerofare quel Cuppoli- ila,che ora si vede sopra lacitata S.Cappella con entrola B.Vergine,chetiene ilBambino
inbraccio.La seconda visioneriferitaparimente da BartolomeoPisano,è quella, chefu fattaad un Monaco,eneltempostessoad undivoto E- remita, iquali viderounascala, cheappoggiata alla Porziucola siergeva Qno alCielo, e per quelle salivano, e scendevanogli Angioli, che dolcementecantavano.Da questavisione, é da altreavute da più persone divole,etraquesteil
P-S. Francesco,eisuoiCompagni, che notte tempoudirono piùvoltecantare,esuonaregliAn- gioliiuquella sagraCappella,nederivò,eh’ es- safossechiamata,
come
si chiama anchepresen- temente,S. Mariadegli Angeli.E
forse a que- ste visionivollealludereilP. S.Francesco,'allor-
ché fecescrivere sopralaportadi essaSantaCap- pella: ficeeestPorta vita?aterine,parole con-
a5 torniia quelle delGenesi:Meseest
Ùomus
Dei, etporta Coeli,S- Vili.
S.Francesco infermosi
fa
portare inPorziuncola,
dove avverte,e benediceisuoi Figliuoli,e muorenellaCappellaallaPorziuncola
vicina«
INicir anno 1226»ilP.S.Francesco ritrovando- si infermonelPalazzo Vescoviledi Assisi,e co- nosciuto per divino volere, che quella eraVulti-
ma
suainfermità,pregoisuoiCompagni,chelo portassero,aò.Mona
degliAngioli,acciòdoveper mezzodiMaria cunceputo avea loSpirito delSi- gn«re,edeliagrazia,iviancora compisseigiorni suoiper passaleallagloria.Fu
dunqueportato in S.Mariadegli Angioli,eco,locatonongiànella sua ordinariastanza,ovefaceaorazione;ma
ben-sìinquedavicina alla Porziuncola,cheinquel tempoerastanzad’infermeria
. Quivi perdimo- strare.,che menteaveacomunecol
Mondo
, in quella grave lufermilà,cheserròlastradaadogni suo languore,si posenudosovrala nudaterra, cculamano
sinistrasicopersela piaga delco- stato acciononsi vedesse,econ lafacciaserena rivoltaalCielo,come
avea percostume,comin- ciòaniagniticarel'Altissimo.Quando
poiconob- be,chegià siavvicinava l’ora del suo passag- gio, fecechiamarease tuttiiFrati,cheinquel luogotrovavausi,ecou parole diconfortomiti- gandogli l’afllizione,cheavevano perla vicina suamorte, couallettopaternogliesortòall’amor
JB
r
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\ «
36 '
«leisuoDio,glilasciò ilpossesso della suapo«
verta,edellasua pacecon ereditaria successio- ne,econtutta 1'eflicacia di sue parole gl'in- dussead aspirareallecose eterne,a premunirsi controtutti i pericoli di questo
Mondo
, ed a seguire perfettamente le pedale del Crociliso.FinalmentegliraccomandòlasuadilettaPurziun- cola,dicendoloro; Figliolimiei guardatevi be- nedinon abbandonare giammaiquestoSantoluo- go,esemai nefostecacciatifuoriperunapor- ta,entrate perValtra; imperocchéquesto èil luogoSanto; questa èlaCasa diGesùCristo, edellaSS.VerginesuaMadreMaria.Quièdo- vel’Altissimo Signoreci ha moltiplicati, allor- chénoieravamo itipiccolnumero;quicollume della suasapienza harischiaratalamentedeisuoi poveri
;quicolfuocodell’amorsuo hainfiam- matoinostricuori;quichiunquefaràdivotepre- ghiere,otterràciòche avràdomandato,chiqui peccherà sarà con doppio rigore punito, Dopo aver dato questi,edaltriconsigi
jaisuoi figliuo- li,cheglistavano intornopiangendo, steseso- pra dilorolemani in
modo
dicroceconlebrac- cia posteunasopral’altra, benedì tuttii suoi Frati tantopresenti,cheassenti invirtù,eno-me
delSS.Crocifisso.DoposifeceleggereilVan- gelo diS.Giovanni:Ante diemFestum
Paschoe persentireinessolavoce delsuoDiletto. Fi- nalmente compiutalasua gloriosacarriera,fece intuonareilSalmoFocemea ad Dominum
cla- mavi,ed inessospiròin etàdi anni quaranta- quattro, e giorni ottoai quattro diOttobre1226 ingiorno di Sabato..JU.. .
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§ IX
a7
Morto
ilS.Padre
fuapertaildiluiCorpo, ed estrattoildìluiCuorefu
lasciatoinPor
-ziuncola, edilCorpo
fu
trasportarloin disisi.Descrizione della suaCap-pella, e dialtriannessi,
M
ortoSauFrancesco,ildilui corpo fula*vaio, aperto, ed imbalsamato sopra quellaTa- vola,chedipartitaancorasiconserva parie nel- la Sagrestiadi Porzioniola
,partenellaPatriarca- le Basilicadi Assisi,ed estrattoilsuoOnore, e leinteriore,chiuse
m
unacassetta, furonocol- locati perqu dchetempo,nella PwrziuucoU« fino cioèallaCanonizzazionedelSantoPadre,che do- polastanzi, oveera morto,fu rifritta inCap- pella,ed inessa trasportaliisurriferitiSagril're- cord]'furonoCollocatidentro ildi leiAltare,do- veancora siconservano,L
ciòperadempirela volontà delSanto,chelasciòdetto si seppellis- seilsuoCuorenel luogodi S,MariadiPorziuo- cola,per dimostrare l’amore cheavea a detto luogo
,eperchè dirsoleaspesso,chedsuoCuo- re restassedove aveva gettatoil fondamentodel- la suaHeliginne,Così scrivono S, Bonaventura
, il Pisano,il Tossiguano,emultialtri,chesila-
scianoperbrevità. •
v
.,4
11di luiCorpo lamattina, che seguì im- mediatamenteladi luimorte,acciònon fosseru- balo slaudoinunaapertacampagnasenza case, eabitatori,comeera in allora,fuportaloinAs- sisicon
pompa,
e concorsodi popolo, esepol-DigitizedbyGoogle
_ 28
10,oper dir meglio,collocalo nellaChiesa di S. Giorgio,laqualeritrovasidi presentedentro 11MonasterodiS. Chiaradiquella Città.
Nella stanzaincui morìilS.Padre, che in appresso convertitain Cappelli,fua luidedica- ta,vi si vedelasuasiaiua,eall’intornodipin- ti isifii BeatiCompagnidal pittore Adone Do*
ilidiAssisi,Sopra la portaanterioreinun’ova- todistucco sileggono queste parole: Ilnostro SeraficoP.S.Francesco morìinquesto luogo
V
annodelSignore 1226.iquattroOttobreinSa- bato,eil diluiCuore,edinteriorasiconserT vanoinquestoSacro Altareprivilegiato quoti- dianoperpetuoa guisadi quello diS.Grego- rio diRoma
. Dallaparteincornu Evangeliidi detta Cappellavi èlaportaincui sientrava a tempo diS. Francesco.All’intornofuoridiessaCappella vi erano lesepolture dei Compagni, eDiscepoli di San .Francesco, leossadeiquali nelgettare ifonda- menti della gran Chiesa furonotrasportatedentro laGrotticella,eCappella dettadelleRose, ri-
manendo
soltantoivisepoltti iBB. Giovanni Buo- navisidiLucca,eCherubinodi Spoleto, la di cui animabenedetta,uscitadal corpo, ebbeall’incontrol’ArcangeloS. Michele,eil Dottore S.
Girolamo,deiquali eradivotissimo,ed in oltre 76. milaanimesalvatesi perlesue Apostoliche predicazioni;siccome narrano tutùgli Scrittori
,
che tritano di lui
.
*9
Descrizione della Grotticella altrastanza delP.
S. Francesco, ora detta laCappelladelle Rose,e dell’Orticello
ad
essa vicino.Ij
a Grotticella,che orasichiamaCappella del-' leiìose,distantecircaquarantapassi dalllaPor- ziuncola,fufabbricata laprimavolta dalP. S.
FrancescoconfangoT sassi,evincigli
.Questa era
l’ordinaria sua abitazione,ovesiritiravaafare orazione,eda macerare conlepenitenzeilsuo corpo. In questaGrotticellasiritrovavaquando da partediGesù,ediMariafuchiamatodagliAn- geliin S.Cappella, oveglifudaGesùconces- sal’Indulgenza. InessaparimentiritrovaVasidue annidopo, quandofu assalitodauna tentazione deldemonio,superatalaqualecongettarsi nelle apine,che produssero Rose,fudinuovo chiama- to dagliAngiolida parte diGesùediMaria in S.Cappella,oveglifuassegnato il giorno, in cuidoveva pubblicare l’Indulgenza, . '• SopradiessaGrotticella per ordinedi San
BonaventuraGenerale dell’Ordine,fufabbricata unaCappellacolsuo Altare, oraprivilegiatoquo- tidianoperpetuo
,per celebrarvilaMessa,
come
al presentesivede,efudedicataa S.Francesco, edicesila CappelladelleRose, perchè viciuaall' Orticino,ove accaddeilmiracolo delleRose;che .‘fiorironoai 16. diGennaio. Nellafacciata dell’ .
Altare vedesi dipintoS. Francesco inmezzo ai suoidodiciCompagni. Dipoi o per ordine diS.
Bernardino da Siena Superiore Provinciale,co-
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So
me
sipensa,odiaìfri,sicrede aggiuntoY A-
tno,die e fuoridellacancellata fino aliaporta, che stasulla viadi FuligDo>echelaiscrizione laqualeforsestava Sopralacancellata di ferrosud- dettasia statapostasopralaporta«che»tasulla mentovalavia»L’Iscrizionee del seguente tenore:/Jtc,ottedivitFrariciscus,et(hnslosèrvivitpau- ptr,constanterasperrime
munde
,lottaliter, in letteregotichemajuscole»Sicrede,chevi sia sta- toaggiuntoil sopraddetto Atrio, acciò i Divoti Stassero alcopertoneh’ udire laAlessa, e quel santoluogo venisse meglio custodito» All’intorno di questoAtriosi vede dipinta laStonadell’In- dulgenzadiPorZiUncoIa,e sopralaporlasileggono questeparole:fJu&.()pus gratinDeiconstimmaium JultA
D.i5i8. TtberiusdeAssìsiopinocit
.So-
pra lapiccola portai che guarda1Orili eliodelle Rose,viè il tiomedi Gesù,insegnadi S.Ber- nardino, e infacciaaquesta porla medesimavi è 1'Orticello dellesuddetteprodigiose Ro-e, at- tornoalqualeeranoleCelledeiCompagnidiSan Francesco,serraleda una folta siepe dispine
,
perlaquale passò ignudoilSantoPadre,allorché si gettònellospinetojiersuperareleleniazioni* [NellaGrolticella siconservanodue travidelpal- eo, da cuifupubhlicata l’indulgenza daisette Vescovi per conservarnelamemoria, ele vene- rabiliossa di piùBeati
Compagni,
e Discepoli del P.S.Francesco*DtgitizedbyGoogle
3i
$.XI.
\
Restrizione dellaChiesagrande, e suoi annessi.
"V
iencircondatala sacraPorziuncoladaunva*Sto,e magnifico
Tempio
,dicuiallaBeataAn- geladaFoligno(io.anni primavenuta avisitar- la,mentrein essaorava,rapita in estasi,daun A
ngeloglienefu mostratoildisegno,chepoisi videverificato nelgloriosoPontificato di S.Pio V.*decoro, eornamentodell’inclitoOrdinedei Predicatori,e ditutta laCattolicaChiesa. Vo- lendo questo grah Ponteficelasciareunmonumen-
toperennedisua divozioneallaVerginediPor»
giuntola,e di suabeneficenza verso il Serafico OrdinedeiMinoripensòdiergerquestogran
Tem-
pio.A
talfinej chiamati imigliori Architetti di queltempo,gliordinò,cheneformasseroildise- gno.Sopra tuttiquei chetali* operasiaccinsero, sidistinse Galeazzo AÌessi Perugino,ildicuidi»segno presentatoalPontefice, eper ordine suo esaminato,e correttodalVignola, edaGiulio Danti
,nell’Architettura celeberrimi, fustimalo meritareilpregiodell’opera,ondesubito peror- dine del Pontefice furono scavatelefondamenta
,
èT annoseguente, chefuil 1569.ildìa5.di MarzoMonsig.VescovodiAssisiFilippoCeri vi poselaprimapietra.
L’ architettura di questa granBasilicaè tanto singolare,chesecondo l’asserzione diungrave Scrittorre,cheScrissesoprail Vaticano,dopoS.
Pietro di
Roma,
eS.Paolodi LoudraintutuDigitizedbyGoogle
3a
l'Europanontrovasilamigliore.E’compostarii tre navate.
Una
inmezzoulta,spaziosa, eva- sta,eduecollaterali proporzionate alla prima.
La
sualunghezza èdipalmiromani5o4-;lasua larghezza a5o.;l’altezza 126.; laCuppola,che l’adornaè postain mezzodiessasopra laScii- taCappella,ed èaltapalmi parimenti romani 345., e larga 90.Ha
dueCori,unoperofficia*reil giornocontreordini, tuttodi«ore
, con
lutagli beneintesi,cosicchéformaunodeiprin- cipaliornamentideltaBasilica,eriscuoie lasti-
ma
dichiunquelo mira.JNel secondo destinato perofficiarelanottein tempod’inverno, vistaun
Altarecol quadrodipintoda un recenteFu- lignato,e dedicatoaS.PietroRegalato, ed è privilegiatoquotidiano perpetuo.Ad
ambidueque- stiCoririspondeil proprioorgano, oltre il co-mune
di Chiesa grande, che suonasinei giorni fe- stivi,e solenni.LaSagrestiadi questagran Ba- silicaèdellepiùstimate e perlasua serratura,e perlesuppellettili,che ancheofferteglivengono dallepersone divote.Inessaconservasilagiàri- ferita Tavoladipartita,su cui fu lavato, ed aper- toilCorpodiS. Francesco,edinquesta sive- dedipintoil veroanticoritrattodello stessoSan- toconinmano
unlibro. InquestaTavolastes- sasonoleseguentiparole.
. »
Digiti^eà bytìoogle
33
Hic lectusfuti
mihiviventi et monetiti
me
hic espres- se dilectume
comprovai eè cnjussicme
stigmata.Stìgmatanc- quedecoranti
nemo
cau- setursetXdò
glorifcetur cui placuit dignisme
sicattolie- re signis,
Visono inquesta Sagrestia moltiQuadri
,
ma
ipiù stimati sono1'EcceHomo
,daalcuni attribuitoaGuidoReno,ilSalvatore,chesta so*pia il luogodovesi segnanoleMesse,elaVer- ginecolFigliomortoingrembo,chestaal ge-
nu
flessorioprimonell’entrata inSagrestiaama- no
sinistra,• -•
PORZIUNCOLA
IlQuadrodella S. CappelladiPorziuncola è antico,egiusta ciò,chescriveilP.Maestro
An-
gelidiRivotorto nelsuo libro intitolato: Colli s
Paradisi ameuitasallapag.sessantaquattro,pare chepossadirsi,chevi fosseancheintempodi S.Francesco, e rappresenta Maria Santissima
An-
nunziata dall’ArcangeloS.Gabrielle.Nellaparte superiorediquestoQuadronulla viè,fuori che aria,onuvole. Sopra ilCornodell’Epistolaè dipintoS. Francesco,cheesce dallo spineto, in cuigettossipervincerela tentazione del demo- nio,evacogliAngiolialla Porziuncola,eGe- sùinattodiriceverlovittorioso: ligure assaibel-b
2DigitizedbyGoogte
34
le.Soprail Corno delVangelo è dipintoSan Francesco sopraun pergamoinattodipredicare allapresenzadi setteVescovi sedenti,epopolo, e vienemostrandouncartello, in cuièscritto;Hcec estPorta vitce esterna?. Sotto, e all’intorno delQuadro,comein unagran cornice,cheser- vealQuadrodellaMadonnacomediornamento
,
sono alcunealtre,
ma
piccolefigurevarie,come
di Sant’AntonioAbate ec. E’da notarsi, che l’Altare di Porziuncola godeilprivilegio mede- simodiquello diSanGregorio diRoma
.Furo- no scoperteunavolta tuttequeste pitture, per farleesaminare dal pittoreSignor AppianidiPe- rugia,ma
egliconlessò dinon saper distingue- re,setalipitturesiano tuttedelmedesimo Au- tore,o nò.Ilfattoprraltroè,che quelleche sono all'antornosi credonoaggiunte, e che ilQuadrodi Marta Annunziatasiapiù anticoassai, benchétuttosiadipinto intavola,cheèdistinta in varjpezzi
.
Scrive Giorgio VassariVitedei pittoripart.
l.,cheinquestaS. Cappella vidipinsePuccio Capanna unCristo, in gloria a fresco, con la Vergine,cheloprega pelpopolo cristiano;
ma
ora quest’opera è tutta alfumala,enon puòve- dersi.Si vedelasuddetta S.Cappella ricoperta al didentrodivotidiargento,edaltri prezio- siarrediinattestalodellegrazie, chedaidivo- tidicontinuosiottengonoivi perintercessione di Maria Santissima.Aidifuori purevisiveg- gonoaltri voti,
ma
nondiargento.
La
facciatadiquestaCappella è dipinta,e rappresentalaconcessionedella S.Indulgenza delti
DigitìzedbyGitale