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Bologna: ok dal Consiglio comunale al Patto per il TPL regionale per il periodo 2018-2020

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Mobilità Sostenibile e Mobilità Sostenibile e Mobilità Sostenibile e Mobilità Sostenibile e

Infrastrutture Infrastrutture Infrastrutture Infrastrutture

PP

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NN.... OOOO....dddd....GGGG....:::: 437437437437////2017201720172017 Data Seduta Giunta Data Seduta Giunta Data Seduta Giunta

Data Seduta Giunta :::: 21/11/201721/11/201721/11/201721/11/2017 Data Seduta Consiglio

Data Seduta Consiglio Data Seduta Consiglio

Data Seduta Consiglio :::: 04/12/201704/12/201704/12/201704/12/2017 Richiesta IE

Richiesta IERichiesta IE Richiesta IE

Oggetto OggettoOggetto

Oggetto ::::PATTO PER IL TRASPORTO PUBBLICO REGIONALE E LOCALE IN EMILIAPATTO PER IL TRASPORTO PUBBLICO REGIONALE E LOCALE IN EMILIAPATTO PER IL TRASPORTO PUBBLICO REGIONALE E LOCALE IN EMILIAPATTO PER IL TRASPORTO PUBBLICO REGIONALE E LOCALE IN EMILIA ----ROMAGNA PER IL TRIENNIOROMAGNA PER IL TRIENNIOROMAGNA PER IL TRIENNIOROMAGNA PER IL TRIENNIO 2018-2020

2018-20202018-2020

2018-2020 .... APPROVAZIONEAPPROVAZIONEAPPROVAZIONEAPPROVAZIONE ....

---- Delibera di ConsiglioDelibera di ConsiglioDelibera di ConsiglioDelibera di Consiglio ----

Operatore Corrente Operatore Corrente Operatore Corrente Operatore Corrente ::::

La Giunta propone al Consiglio la seguente deliberazione

IL CONSIGLIO

Premesso che la Regione Emilia-Romagna opera per la cultura della mobilità sostenibile, con il metodo della programmazione e della partecipazione per assicurare ai cittadini e alle imprese la migliore accessibilità e la fruibilità del proprio territorio e che, attraverso lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione, promuove un sistema integrato di mobilità in cui il trasporto collettivo assolve un ruolo centrale per lo sviluppo civile, economico e la coesione sociale.

Considerato che tutti i soggetti sottoscrittori del Patto oggetto del presente provvedimento, ossia la Regione, gli Enti Locali, la Città Metropolitana di Bologna , le Agenzie locali per la mobilità, le Società di gestione pubbliche e private dei servizi di TPL e le parti sociali direttamente interessate , ritengono che per rendere più efficace il trasporto pubblico in Emilia-Romagna sia necessaria una riforma condivisa che consenta di raggiungere e garantire l’equilibrio economico del sistema e di ottenere una più adeguata risposta alle esigenze di mobilità dei cittadini, così come previsto anche dall’Atto di Indirizzo triennale 2016-2018.

Preso atto che la Regione Emilia-Romagna ha proceduto con il metodo del confronto attraverso incontri dedicati con tutti i soggetti direttamente coinvolti nel processo di riforma del trasporto pubblico, avvalendosi dei contributi dei diversi partecipanti al fine di condividerne i principi , le linee guida e i diversi impegni in capo ad ognuno per la definizione del modello di riforma del settore .

VISTO il contesto normativo di riferimento per la riforma del trasporto pubblico locale definito con:

• D.lgs 19 novembre 1997 n. 422 “Conferimento alle Regioni e agli enti locali di funzioni e compiti in materia di trasporto pubblico locale, a norma dell’art.4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59;

• Legge Regionale n. 30/98 “Disciplina generale del trasporto pubblico regionale e locale” e successive modificazioni

• Legge regionale 30 giugno 2008, n. 10 “Misure per il riordino territoriale,

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l’autoriforma dell’amministrazione e la razionalizzazione delle funzioni ;

• Legge 7 aprile 2014, n. 56 “disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni dei comuni ;

• Legge regionale 28 luglio 2015 n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni;

• D.L 24 aprile 2017, n. 50 convertito in Legge 21 giugno 2017, n. 96 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto -legge 24 aprile 2017, n. 50, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo” ;

• D.L. n.91, del 20 giugno 2017, convertito nella L.123 del 3 agosto 2017 recante

“Disposizioni urgenti per la crescita economica del Mezzogiorno”, in particolare gli articoli 9-quater e 9-quinquies.

La Regione ha, pertanto, trasmesso a tutti i soggetti il "PATTO PER IL TRASPORTO PUBBLICO REGIONALE E LOCALE IN EMILIA-ROMAGNA PER IL TRIENNIO 2018-2020" allegato al presente provvedimento nel quale, in relazione agli impegni degli Enti Locali e della Città Metropolitana di Bologna, è previsto in particolare che essi:

pianificano e programmano, sulla base delle linee guida regionali, con lo strumento dei PUMS politiche urbane di miglioramento qualitativo, di affidabilità e di efficacia del TPL volte ad aumentare il numero dei passeggeri trasportati, la velocità commerciale dei mezzi di TPL e più in generale ad incidere sulla mobilità sostenibile delle città;

garantiscono le contribuzioni necessarie al sostegno di servizi ulteriori rispetto ai minimi;

guidano e accompagnano il processo di aggregazione delle Agenzie locali della mobilità sulla base degli indirizzi regionali ;

valutano la fattibilità, in coerenza con le recenti norme approvate sulle società pubbliche, di modelli organizzativi societari volti alla integrazione, semplificazione e crescita dimensionale ed industriale degli operatori del TPL ; instaurano con le organizzazioni sindacali territoriali, Confederali e di categoria, confronti periodici in ordine all'andamento della qualità dei servizi erogati dai gestori, in relazione agli indirizzi degli enti locali, ed in occasione dell'indizione delle gare per l'affidamento dei servizi per quanto concerne i contenuti della clausola sociale e la tutela del lavoro .

Ritenuto opportuno procedere ad approvare il Patto, evidenziando tuttavia quanto segue:

La L.R. 30/98 ha indicato un percorso di razionalizzazione della governance del settore del TPL regionale prevedendo la fusione delle 9 agenzie provinciali per la mobilità in 5 agenzie sulla base degli ambiti sovra-bacinali definiti dalla Regione (DGR 908/2012) in considerazione delle reti di TPL di bacino fra loro fortemente integrate e connesse da spiccate continuità abitative, in riferimento allo sviluppo territoriale in termini di insediamenti residenziali, produttivi, scolastici e di poli di servizio socio-sanitari di rilevanza sovra-bacinale: Ambito Trebbia (PC), Ambito Taro (PR) Ambito Secchia-Panaro (RE-MO), Ambito Reno (BO-FE), Ambito Romagna

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(RA, FO-CE, RN). Il Patto prevede che gli oneri ed i benefici derivanti dalle modifiche societarie siano assorbiti a livello esclusivamente territoriale. E' necessario precisare che gli approfondimenti finora condotti dal Comune e dalla Città Metropolitana insieme ad S.R.M., hanno rilevato varie criticità, pertanto dovrà essere attentamente verificata la fattibilità della fusione dal punto di vista giuridico e procedurale in relazione a diverse opzioni di assetti societari possibili, anche con riguardo ai costi/benefici di carattere economico e dei possibili risvolti di carattere fiscale sui contributi erogati per i servizi, che potrebbero portare alla necessità di integrare notevolmente la contribuzione locale. In tale sede si verificherà anche l'eventuale fattibilità alternativa di convenzioni tra le Agenzie per la gestione di gare uniche, in luogo della fusione. Gli esiti di tali verifiche saranno oggetto di successivi specifici provvedimenti.

L'affidamento dei servizi di TPL è attuato dalle Agenzie locali per la mobilità a norma dell'art.19 della LR 30/98. Gli affidamenti dei servizi sono effettuati attraverso procedure ad evidenza pubblica, e il territorio di riferimento per la gara è individuato negli ambiti territoriali omogenei sovrabacinali come definiti dalla Regione in coerenza con la normativa vigente e pertanto, per quanto riguarda Bologna e Ferrara si tratterà di una gara unica per il TPL del nuovo bacino, comprendente anche il Piano Sosta e servizi complementari del Comune di Bologna (decisione quest'ultima assunta dal Consiglio con la Delibera P.G. 60086/2017). La fattibilità di tale gara unica e le condizioni dovranno essere verificate alla luce della normativa vigente in materia, e sarà oggetto di apposita Delibera di Consiglio di indirizzi all'Agenzia.

In relazione alla tutela del lavoro e della clausola sociale, in sede di indirizzi per la gara saranno verificati gli obblighi di legge per tempo vigenti, essendo una materia soggetta a frequenti modifiche.

Sul tema dell'integrazione tariffaria il Patto prevede l’impegno di Enti locali, Agenzie e Società di gestione di poter offrire a costo zero l’accesso ai servizi urbani ai cittadini che oggi partono/arrivano da fuori Bologna. La competenza dei Comuni riguarderà solo l'integrazione per i servizi autofiloviari, ovvero gomma extraurbana-gomma urbana, e la decisione di applicare la maggiorazione tariffaria è demandata agli Enti locali competenti (Comuni) che a livello regionale hanno evidenziato una situazione di applicazione disomogenea nei diversi territori. Infatti solo i bacini di Bologna, Ferrara e Piacenza hanno confermato l’applicazione della maggiorazione per l’accesso al servizio urbano. Nell’intento di offrire l’integrazione tariffaria a costo zero per l’utenza, è necessario avviare tavoli dedicati con la partecipazione dei competenti Enti locali, anche al fine di prevedere il medesimo trattamento all’utenza sull’intero territorio regionale. Per quanto riguarda il Comune di Bologna, dovrà essere avviato un confronto con l'Agenzia della Mobilità SRM ed il gestore del servizio TPB al fine di quantificare il costo di tale integrazione e consentire quindi al Consiglio di valutare e decidere se finanziare tale somma come contributo per servizi integrativi/aggiuntivi ovvero procedere con una manovra tariffaria a compensazione.

Dato atto che l'eventuale attuazione del Patto potrà comportare riflessi diretti sulla situazione economico-finanziaria e sul patrimonio dell'Ente:

in relazione alla previsione di fusione della Agenzia della Mobilità S.R.M. Srl. di Bologna, società in house di proprietà del Comune di Bologna e della Città Metropolitana, con l'Agenzia di Ferrara, sia in relazione ai costi sia in relazione ai

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profili fiscali sui contributi erogati;

in relazione ai costi per l'integrazione tariffaria "gomma-gomma", nel caso venga deciso di non procedere con una manovra tariffaria ma alla copertura con contributo integrativo a carico del Comune di Bologna ;

tali riflessi non possono attualmente essere valutati e quindi non sono inseriti nel bilancio di previsione dell’Ente; come già evidenziato tuttavia tali temi saranno oggetto di verifica ed approfondimento e quindi di appositi e successivi provvedimenti; l’efficacia degli atti che daranno eventualmente esecuzione alle citate previsioni è pertanto subordinata all’adeguamento degli strumenti di programmazione, se ed in quanto necessario.

Per i motivi sopra esposti il presente provvedimento costituisce mero atto di indirizzo politico-amministrativo.

Preso atto, ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D.Lgs. 18 Agosto 2000, n. 267, così come modificato dal D.L. 174/2012, del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Responsabile del Settore Mobilità Sostenibile e Infrastrutture e della dichiarazione del Responsabile dell'Area Risorse Finanziarie che il parere in ordine alla regolarità contabile non è dovuto .

Sentita la Segreteria Generale - U.I. Partecipazioni Societarie

Su proposta del Settore Mobilità Sostenibile e infrastrutture, congiuntamente al Dipartimento Cura e Qualità del Territorio

Sentite le Commissioni Consiliari Competenti

DELIBERA

1. DI APPROVARE la stipulazione del "PATTO PER IL TRASPORTO PUBBLICO REGIONALE E LOCALE IN EMILIA-ROMAGNA PER IL TRIENNIO 2018-2020".

2. DI DARE ATTO che il Patto, il cui schema è allegato parte integrante al presente provvedimento, verrà sottoscritto per il Comune di Bologna dal Sindaco, il quale potrà apportarvi quelle eventuali modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie in sede di stipula.

Infine, con votazione separata

DELIBERA

DI DICHIARARE la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art.134, comma 4, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 stante l'urgenza di consentire la stipula, per la quale la Regione ha già convocato tutti i soggetti per il giorno 4 dicembre 2017 alle ore 12,00.

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Il Direttore del Settore Cleto Carlini

Il Capo Dipartimento Raffaela Bruni

Documenti allegati Documenti allegati Documenti allegati

Documenti allegati ((((parte integranteparte integranteparte integrante ):parte integrante):):):

Patto TPL 2018-2020 def_8 novembre 2017.pdf Documenti in atti

Documenti in atti Documenti in atti Documenti in atti ::::

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