• Non ci sono risultati.

PER LA CURA DOMESTICA DEL VA JU OLO

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "PER LA CURA DOMESTICA DEL VA JU OLO"

Copied!
100
0
0

Testo completo

(1)
(2)
(3)

INSTRUZIONE POPOLARE

PER LA CURA DOMESTICA

DEL VA JU OLO

DI IGNAZIO LOTTI

PROTOMEDICO

Dell?Eccellentissimo,

Magistrata

ALLA SANITÀ DI VENEZIA.

M. D C

C.

X C

I

V

.

Per

li

Figliuoli del

qu. Z.

Antonio Pinelli

Stampatori Ducali.

(4)

X.

-r rr a t ' 'rr.-*

r'd'r

/

f

«Li. «. . i > i. -> ». *•i. » -,v vv\ >J /t A C<r » ì.

ì.onu u o a

ì,

a u o

>i

a a a

J O J

!. i

V a vl

I

T TOJ OISAM3I

I

a

O J

1

C

i i(_

O

i

G

ii i

>

l

w

;/- ;.1 ?vìgvùi . A\s)

VA VWX

a t

v

:< -r t »/ ti-

n

' *

T

f r* i ? *

A

.*fc-A *-rAT l**

\

ft

;: i-

d

:•;

o -

c*

MJ..:

.

IHQTA

4

ci! :j >

il

/

(5)

ALLA NAZIONE

JlScco

la

lustrazione Popolare per

la

Cu-

ra Domestica dei Vacuolo

.

Il

libricciuolo è

assai tenue di mole

3

?na non conveniva

,

che fosse nè piu voluminoso

,

nè piu eru-

dito .

Qui non

si

scrive per

le

Persone

dell'

Arte

.

Basta disingannare

il

Pubbli- co sopra alcuni essenziali pregiudizi nella Cura appunto Domestica di questo male tanto comune

, e

introdurre un metodo in generale

il

più facile

3 e il

più conve- niente

.

Chiesta

è la

Volontà del

benefico

Sovrano espressa negli ossequiati suoi De-

creti alla

devota mia osservanza

.

Sarei abbastanza

felice

3 se

potessi

lu-

singarmi di avere adequatamente supplito

all

oggetto

.

a 2

(6)

V

1 HO

'V

. i\A . Jfi v" -l'.

-

d w\ v.d -w

r r lA

coo*"J

1

'

'

; v-.^.

Vh mxt»

-'H (5

\^

V/; xVv\

K .OìA

-'V;

.

' '

- 1 ' .

. -

'

1

'

V

v. \V-

'W'-h

\<Y>'

J 5.

' ''"

S-

K'~'^ * ?-'>"

v \\\ VCvt> V, ì’j

\

'

,

L *•

•' -'.V. \ì\ TVi

dr:Uu

.> , iv ••:V‘.yì .\.?t1

«*

;*

iJ *-• \ ' v i

A

*

n A

•'

-

* V4 *\ -

'

&

A

t v .i ì . i v\ ;j

lUv.

,

:

.

--C.

. .'.V . ; i V,;-

s m

!v:<^vi

wùts'^L

. v;.?.:. ; ) v. :

V*wÀ

tA\^i

u/o

“"• '

-- \

^ ™

•• . . . U:. .

,v.^

'

SVlviSLQ l\»

0 >

(7)

«

Xvx

u n.

Cosa è

il

Vi ajuolo ?

o gnuno

sa, che il

Vajuolo

è

una

malattia

comune

quasi a tutti più o

meno

contagiosa, la quale certamente incomincia

, ed

anche

per lo più seguita

con

febbre ; progredisce

con

espulsio- ne di pustule

prima

sul viso, poi sulle braccia, indi sul petto ec.

, le quali gradatamente passano a suppurazione

, e poi si seccano fino a cadere in

forma

di croste.

Vi è forse alcun altro male, che incominci, e pro- ceda con simile andamento?

Si, a un dippresso

.

Questo

è il Vajuolo detto

volgarmente

Salvatico, o

Volante,

e dai colti Ita-

a 3 liani

(8)

X:

vi

)(

I

liani Ravaglione. Esso è appunto cosi

nominato

perchè infatti

non

è il vero Vacuolo,

ma

in qual- che parte lo rassomiglia

. Questo Vajuolo salvati-

co è sempre piu benigno in ogni senso, ed

ha un andamento

assai più breve:

non ha

pustule

ma

ve- scichette serose, e perciò

non ha

una vera suppu- razione con regolarità di febbre

,

ha

in conse- guenza in alcun

modo

una vera essiccazione, ed in-

crostamento, nè lascia alcuna deformità nella fac- cia.

Molte

volte per altro precede davvicino

T

Epi-

demie

Vajolose. E' bene però riconoscerlo perchè alcuno talora si crede di avere avuto il vero

Va-

juolo, e incautamente con tale persuasione si az- zarda al pericolo del contagio Vacuoloso

quando

regna

epidemicamente,

e di rea qualità

, e

quando

il soggetto

non

è nelle migliori circostanze di sa- lute per incontrare una malattia di tal carattere

.

Ma

il vero Vajuolo e sempre pericoloso?

No

certamente:

Vi

è il

Vajuolo,

che dicesi

benigno, e discreto. In questo le febbri sono ap- punto discrete, e talora appena sensibili

, nè gra-

vi sono gli accidenti, che le

accompagnano. Al

iriF.i terzo

(9)

terzo giorno per 1’ ordinario le pustule vi si fanno vedere

profondamente con

qualche utile

spasmo

,

ma

sono

poche,

e

accompagnate

da blando sudo- re. E' breve la loro suppurazione: la marcia è bianca, poi giallognola

, ed allora le pustule in breve

tempo,

e talor senza febbre si seccano. Po- trebbe per altro essere pericoloso questo

Vajuolo

sotto un cattivo

governo

.

Cosa s’intende per cattivo governo?

S’intende il coprire, e riscaldare soverchiamen-

te

l’ammalato

col tenerlo rinchiuso in una

Came-

ra appositamente ristrettissima, e calda, coperto con Coltri lanose

, lontano dall’ariar e forzarlo a sudare con

droghe

, o con

Vino

, o con liquori

,

o con acque, o con infusioni di erbe, e di piante acri , aromatiche

, o con alimenti riscaldanti

, e trop-

po

succosi, seguendo il pregiudizio inveterato,

che

in tal

modo

le pustule sortano piu facilmente

. '.iiyjnoifi lì; o , ob::'Ì7

>

, cIloti ih : : : •;<!

(10)

X vm)(

Qual

è dunque il vero governo , ossia la

Cura

",

iZ

' '

) f .j ' ^j: : *;,* •*'» ì

' '

Domestica nel Vajuolo benigno, e discreto?

Alcune

volte il Vajuolo è tanto benigno, che appena

ammette governo

.

Ma

in generale è con- venientissimo il

metodo

refrigerante

, che si ottie-

ne con bevande addette, e diluenti

, cioè di acqua in cui sia bollita la radice di

gramigna

con 1’ ave-

na,

o con l’orzo, con

poco mele,

ed aceto. Il se-

ro di Latte è parimenti utile col succo di Ribes

,

o

di agresta, o con

limone

ec. da prendersi fre-

quentemente

a piccole quantità. Il Latte poi al-

lungato con

molta

acqua è ancora più raccoman- dato perfino dagli

Arabi

primi conoscitori della ve- ra cura del

Vajuolo

.

Sono

convenienti le frutta di stagione, e particolarmente le Ciliegie, le Pe- sche (i), alcune

Prugne

(2), il

Cocomero

(3) ec.;

escluso il (4)

popone,

e il fico. Il Vitto deve es- sere di avena, di riso, di orzo,

o

di piselli nel brodo tenue di pollo, di vitello, o di

montone.

L’aria

(1) volgarmente Persici. (2) volgarmente Susini.

(3) volgarmente Anguria . (4) volgarmente Melone...

(11)

X « X

L’aria deve essere spesso rinovata

anche

tenendo per intervalli

, e per qualche

non

breve spazio di

tempo

.le finestre aperte, se la stagione

non

sia assai rigida, o ventosa. L’

ammalato

poi uscirà a piacere, e frequentemente dal letto,

che non

de- ve essere troppo

morbido

, nè di

piume

, nè di fi-

nissima lana di recente battuta, e piuttosto potreb- be giacere sopra la paglia da rinovarsi tratto tratto-.

Si coprirà

con

coltri di cotone, di lino, di canape,

o

di filugello anziché di lana. Sopra tutto abbia-

si cura alla proprietà

, o sia alla nettezza di ogni cosa particolarmente nel

tempo

della suppurazio- ne, e più ancora

quando

le pustole si seccano.

Ma

vi è forse Vajuolo benigno benché copioso?

Vi

è infatti,

ma

richiede

maggiori

riguardi.

Comparisce

con febbre più ardita, la quale in seguito

accompagna anche

la sortita delle pustole

.

Queste talora si manifestano profonde, e rassomi- gliano a morsicature di pulci, fino nel secondo, o nel principio del terzo giorno :

Ma

appunto nei

primi

giorni vi è sonnolenza

, e talora vaneggia-

mento,

ed

anche

talvolta utilmente sgorga qual-

a 5

che

(12)

Xx)(

clie copia di sangue dalle narici; vi è calore mal- versale alla pelle

,

ma

talora senza sensibile traspi*

razione; vi è dolore del dorso, e de’

lombi,

con ambascie di

stomaco,

con

vomito,

e stimolo alla tosse, difficoltà d’inghiottire, e brucior di ocehi lagninosi, lucidi, o rosseggiami. Peraltro progre- disce

con

regolare

andamento, benché

ardito, e con febbri proporzionate alla quantità della suppurazio-

ne,

e dell’essiccazione delle Pustule. Il suo rego-

lato periodo è di quattro in quattro giorni

.

f*

jO \ pV vMl-ÌH! Vi.' r»]< •; > pii

Questo Velatolo bensì benigno

ma

copioso

, e per*

cib in questo senso non discreto

,

e forse accompagnato da qualche pericolo

, e a qual tempo?

Non

è senza qualche pericolo questo Vajuolo,

a

può essere periglioso nelle

primé

febbri, o nel- la eruzione delle pustuie , se vi sia grandissima pienezza, o infiammabilità di

Sangue

nelle vene;

e allora è necessario ,

che

intervenga il

Medico

per decidere sopra la convenienza , e le misure del salasso .

Può

essere periglioso per la densità, o troppa sensibilità della pelle nell’ espellere la

materia vajuolosa, e sostenerla fuori,

quando

è tur- gida.

(13)

X

;

xi)C

gida..

Molto

più

può

essere periglioso nel

momen-

to, in cui le pustule passano a seccarsi, e s incro- stano, nella qual epoca la. marcia vacuolosa può facilmente essere riassorbita , e deposta in qualche viscere di tutta inportanza . Avvertasi però

, che

i buoni caratteri della marcia sono di essere in principio bianca

, di sufficiente consistenza

,

poi

giallognola, e senza cattivo odore.

'

'

pwh

; £

: nsmii ' .

u

Ma. tn tale Vajuolo qual è dunque la cura

Do-

mestica da osservarsi?

E' appunto per conto dei domestici quella

me-

desima del

Vajuolo

benigno, e discreto, ossia il

metodo

rinfrescante , e diluente , e lassante

,

ma

eseguito con maggiore- attenzione.

Si faciliti la. espulsione

con

tepidi bagni, o

con

fomentazioni ai piedi

, o fino alle ginocchia

, e

all’

ombelico

..

Anche

il. gargarismo di acqua di orzo tepida con

poco mele

rosato , e succo di sem- previvo, o con aceto abbia luogo in caso di do- lor di gola.. S’inviti la salivazione tanto utile nel Vajuolo, tenendo in. bocca il succo di rafano in- dolcito con lo Zuccaro fino..

Ma

sopra tutto per

a. 6 con-

(14)

-conservare il vigore

quando

è formata la espul- sione delle pustule, cioè al

momento

della suppn- razione si stia attenti in

modo

particolare ad in- trodurre l’ aria fresca

, e vitale . Facciasi sortire daf letto 1*

ammalato,

e si- abbia cura della nettez- za, e del

cambiamento

dei pannilini . Per preve- nire poi possibilmente il riassorbimento della pu-

tidezza

vacuolosa nel seccarsi delle pustule si apra-

no

tutte possibilmente con le forbici allora quan-

do

la marcia è ben formata e poi con pannilini

,

ovvero

con cotone si asciughi . Allora appunto il

Medico

sapr'a ben introdurre qualche blanda, e re- plicata purgazione con

manna

,. e col

Crémor

di tartaro

coni

è del consiglio dei Pratici più fortu- nati. Abbiasi altresì attenzione, che le palpebre

non

si chiudano, e perciò si lavino con acqua te- pida assai frequentemente

, e si fomentino con la*- te parimenti tepido

.

(15)

30” rX

Ma

questo è poi veramente il Vajuolo il piu co- pioso^ ossia quello, che perciò dicesi confluente?

No

:

perchè

nel

Vajuolo

confluente tutto il

complesso del

male

è più fastidioso y ed ardito

5

più irregolare , e

contumace

, e vi è tanta copia di pustule

, e

sempre

rinovata espulsione di esse

,

che

non

resta alcun libero spazio nella pelle per le continue

nuove

eruzioni Perciò si replicano le febbri

, e sono insistenti

, perchè appunto

non

vi essendo

luogo

nella esterna superficie la materia vacuolosa resta nel sangue

, e irrita .il cuore

, le arterie

, e i nervi

, e minaccia

, o

forma

decubiti

,

o ristagni nelle glandule, e nei visceri più impor- tanti

,

quando

d’altronde gli spasimi della pelle ir- ritata

, le vigilie

, i dolori ec. corrugano- le lib-

bre , snervano le forze

, e quindi

, o

non

si

può

sostenere la espulsione perfetta, o

molto meno

la

suppurazione

, e perciò particolarmente all’ epoca del seccarsi delle pustule è minacciato il fatale rias-

sorbimento , e il ristagno..

Ma

(16)

X'xiv)C

Ma

in questo

Vajmio

, che dicesi confluente, sem- pre pericoloso

, qual è la cura. Domestica?.

E.' appunto la

medesima

del Vajuolo benigno copioso

, perchè il 'morbo differisce sólamente nei gradi.

Quindi

sopra tutto è necessario

, che si ab'

bia la

massima

attenzione ai

buon

uso dell’ aria esterna, quale

modera

il troppo calore; sostie-

ne ,

come

dicea

, il vigore, e resiste finalmente alla putridezza .

Adunque

con più frequenza, si fac- ciano soffire gli malati, dal letto, di’è pregno di vapor febbrile Vajuoloso

, e putrido . Abbiasi la

maggior

nettezza^ di ogni cosa . Sia più che

mai

frequente l’uso dei subacidi, vegetabili

, perchè la prescrizione degli acidi minerali

, di qualche blan-

do,

e replicato rimedio purgativo, di qualche cal-

mante non

opiato, di qualche antiputrido, di qual-

che

antiverminoso, e se occorre dei vescicanti, ap- partiene al

medico

, la. cui presenza è

molto

ne- cessaria in questo periglioso Vajuolo . Si taglino altresì le pustule attentamente con forbici fine per tutto il corpo a grado a grado

, che sono suppu- rate ; se ne asciughi la marcia

; e si rinovino as-

sai spesso i pannilini

Ma.

(17)

)(xv)(

Ma

se il

: JiJ

le deve essere

sibsM inu

£ioofi£

oilgem o

ccil In tal caso guanto all’uso dell’aria

, e della nettezza tenga esattamente il

metodo

finora de- scritto;

ma

sopra ,tutto

non

stringa il

Bambi- no

nelle fascie involto in panni di lana , anzi si tenga assai lìbero

, e

mobile

in pannilini. Sarebbe miglior partito se si lasciasse sfasciato.

Non

sof-

foghi nelle

piume,

nè con' coperte sopra il capo*'

coinè

pessimo

costume,

e stara ancor

meglio

snu- dato. Infatti nella faccia

, e nelle

mani

,

che

so-

no

parti piu esposte al contatto del]’ ària le pu- stule piu facilmente, è

prima che

negli altri luo- ghi si esternano, e fanno

un

corso piu regolare.

Ma

il latte poi, il solo latte Sara à maraviglia

i

e sara in

ogni

senso il migliore

aliménto,

è ri-

medio

;

Avverti

per. altrorla Bàlia*•,

o

la

Madre

Nutrice di

mangiare

in quel

tèmpo

cibi salubri

5

rinfrescanti , rvegetahili

, , peraltro tratti dal suo vitto

‘comune

è

potdLefcarni , e ;di-bevètè ...poco

vino

molto

inacquato.

Non

si rattristi di sover-

chio,

si lasci trasportare da

moti spienti

di

col*

| toj »

Vacuoloso è un

Bambino

lattante

, ijuà

la cura Domestica?

ilos

(18)

)(xvi)(

collera

,si riscaldi con laboriosi esercizj di cor-

po.

Felice quel

Bambino,

il quale abbia una Ba- lia, o

meglio

ancora una

Madre

Nutrice, che os- servi esattamente queste instruzioni

, e

non

si la-

sci sedurre da tanti pregiudicj volgari.

Ma

cosa è poi il Vajuolo

, che volgarmente dice-

*t " i ' i.i1 (li / . ;

:

I

(»[ |

si maligno?

E'

il

Vajuolo, come

gli altri finora descritti,

ma

che degenera

combinandosi

in

un

soggetto

,

il quale abbia cattive disposizioni particolarmente nei suoi nervi, o negli

umori

depravati, scorbuti- ci, disposti a

putidezza

ec.

, o che si assoccia ad

una

Influenza, che

domina

nel Paese, di febbri ap-

punto denominate

putride

maligne

petecchiali,

con

vermini ec. Si scopre dalla pronta prostrazione del- le forze; dalla ansietà, dalla stupidezza dalla ir-

regolare , e difficile espulsione delle pustule

,

che

talora possono anche esser

poche, ma

che diven- tano livide, nereggianti, compresse,

accompagna-

te da altre

macchie

di simile colore, con fiato, ed esalazioni cadaveriche

, e talora con diarree fe- tidissime, e con gangrene a diverse parti ec.

Que-

sto

(19)

)(xvii)(

sto

Vajuolo

per le sue gravissime complicazioni è di

sommo

urgente pericolo.

Quale

deve adunque essere la cura Domestica?

Nel

principio si osservi il

metodo

finora de- scritto fin tanto che il

Medico

, che si deve chia-

mar prontamente

vi

aggiunga

altri rimedj , e so- pra tutto gli acidi minerali

, e le decozioni insie-

me

di china-china e di serpentaria Virginiana,

e la Canfora, e blandi

, e

con

intervalli replicati purgativi antiputridi

, e qualche antiverminoso

, e

talora i vescicanti

, e qualche cordiale. In tal ca- so il

Vino

potrà

meglio,

che ogni altro rimedio supplire alla indicazione dei cordiali sovente trat- ti da inutili

, o dannose

, o preziose sostanze

, co-

me

sono le perle

, gli ossi di cuor di cervo

, i

bezoartìci

, o la

volgarmente

detta balla

Camozza

.

Il

governo

per altro dell’aria, e della nettez- za

non

dovrà essere diverso dal finora prescritto

,

e si averà cautela nella assistenza, perchè questa

Vajuolo

è

sommamente

contagioso

non

solo

come Vajuolo

,

ma come

malattia putrida

maligna

.

Ma

(20)

XxviiiX

Ma

questo governo di aria non ha mai alcuna ec- cezione?

Può

avere qualche eccezione particolarmente se al

Vajuolo

si

accompagni

la Rosolìa, eh’ è notis-

sima

, o i morbilli

, che si dicono volgarmente la Fersa ,

ugualmente

conosciuta

; nel qual caso

, e

spezialmente in progresso di

male

1’

improvvido

uso di aria troppo fresca potrebbe essere di

un danno

gravissimo .

Ma

questi sono casi ben rari r nei quali il

Medico

,

che

vi accorre

, potrà rego- larne l’uso conveniente.

Siccome

però la cura do- mestica del Vajuolo

non comprende

già in vero senso ciò

, che appartiene esclusivamente al

Medi-

co, cosi

un

Trattato del

Vajuolo,

che

ha

tante,

complicazioni

, e varietà

,

non

servirebbe che a imbarazzare la volgare intelligenza

.

Ho

giudicato però fuori del nostro proposito le più estese, e particolari Instruzioni sopra tante altre circostanze

, e sopravvegnenze, e accidenti

, e

rimedj di questo

comune

e notissimo

male

,

e

mi

sono ristretto per questa ragione alle sue più essenziali , e

comuni

combinazioni

; e al

buon

go-

(21)

)(xix)(

governo

, che solo appartiene alla cura

Dome-

stica

.

Basterà ora aggiungere, e rinovare alcune ne- cessarie utilissime

Avvertenze

sopra

molte

perni- ciose pratiche pur troppo adottate

come Assiomi

universalmente da tutta quella moltitudine

,

che

for-

ma

la

massima

parte di tutte le Nazioni

.

AVVERTENZE.

G rave

è il pericolo di avvicinaret i Fanciulli,

e più ancora di farli dormire insieme coi vacuolo-

si

,

onde

contraggano il Vajuolo

,

benché

discre- to,

ma

peggio se sia confluente, o di rea quali- . In tal

modo

si

espongono

i Fanciulli ad as- sorbire per la cute, per gli occhi, per la bocca, per le narici, ossia in ogni

modo molta

copia di veleno vacuoloso .

Questo

contatto è

una maniera

d’ Innesto perigliosissimo

, ed opposto a tutte le cautele dell’ Innesto artifizioso

, che si fa

sempre

con

minima

, e quasi infinitesima quantità della marcia più benigna solamente introdotta a fior di pelle. Sarà per altro

molto

più

dannoso,

se fac-

ciasi

(22)

)(xx)(

ciasi

quando l’Epidemia

del

Vajuolo,

o di altra putrida

maligna

costituzione, e particolarmente in estate

predomini

nel paese

.

E' pessima usanza altresì del

Popolo

di tenere nel

medesimo

letto più

ammalati

di

Vajuolo

, per-

chè

in tal

modo

si moltiplicano gli effluvi

, e le

emanazioni

di più corpi aventi diverse disposi- zioni .

Anche

l’aglio, il quale è la droga popolare, mordacissimo , e fesido , che si usa esternamente dal

Volgo,

applicato talora al collo, e talora all’

ombelico

per una spesso supposta

, e alcune volte vera

Verminazione

; la galbana ai piedi, e in al- tre parti per li

moti

spasmodici , i quali spesso sono utilissimi

; la verbena alla milza per le ostru- zioni, o reali, o

immaginate,

i balsami acrimo- niosi, e riscaldanti,

com’

è quello citatissimo

, det-

to del

Gambacurta

, dello Scutellio

, di Santa Giu- stina

, ed altri simili per unzioni , o presi inter-

namente

, pur troppo irritano soverchiamente la

morbosa

sensibilità dello

stomaco

, e degl’intesti- ni, o riducono la pelle gentilissima dei Fanciulli in istato di

non

poter ricevere l’afflusso vacuolo-

so-»

(23)

XxxiX

so. Cosi pure la Triaca citatissima contro i ner-

mi,

e .contro le veglie, o per sopprimere alcune 'evacuazioni

,

o

per calmare gli spaimi può essere, ed è per lo più di grave

nocumento

;

e

.patrieg- larmente poi se si adoperi .per sopprimere la co- piosa salivazione^ die -può

sembrar

viziosa -agli oc-

elli del

Volgo

,

quando

infatti

è

;un Utilissimo ri-

piego della natura , nel Vajuolo copioso

, e con-

fluente.

Il vino peraltro

può

riuscir Utilissimo

,

come

ho

detto

, ad uso di cordiale

, e di antiputrido

ove

vi è la convenienza

, ed altresi in

un Vajuolo

len- tissimo a svilupparsi per

mancanza

di forze ,

febbre, e in

un temperamento

cachettico »

Ho

detto altresì , e replicatamente quanto sia fatale l’abuso di chiudere gli

ammalati

in luoghi caldi

, ed angusti

, e coprirli

smodatamente

, o

non

lasciarli

giammai

sortire dal letto per eccittarnè il sudore allontanando l’aria fresca, e vitale;

ma

non

rifinirei

giammai

di replicare questo avverti-

mento

, perchè il pregiudizio è pur troppo diffu- so , consolidato, e fatalissimo.

Voglia

pure un fausto destino

ò

che

queste

mie

brevi

(24)

)(xxn)(

brevi popolari Istruzioni

, ed avvertenze

coman-

date dal

Sovrano

a chiara intelligenza di tutti ven-

gano

accolte

con

universale persuasione, e sono sicuro

,

che

moltissime innocenti vittime saranno preservate dalla strage di

un morbo

si desolante,

che

in ogni decennio rapisce

almeno

cinquanta

mila

individui a questa

Veneta,

d’altronde felicis-

sima

,

Nazione

. ( . .1

In tenui labor

, at tennis non utilità*, 9-vo ohi'Ujj’ji-jr. ih 3 c sl/iir/io:) ib o-'J b<.

f oi;jh ori

dii oIou;.JiV x:u ni izoili» ho ,Rsrioiriovnoo j.1 6 vf

C 3S °‘ ' "

.1/ o

n

(25)

3 .

'

,

.

(26)

v

.

.

.

- '

5! ...

-

4 '

.

.

t ,

s*

(27)

STORIA E DIARIO

DELL’INNESTO NEI LATTANTI

eseguito in

Febbrajo

del

1794.

nel Pubblico Albergo della Inoculazione ED INSTRUZIONE POPOLARE SOPRA

l’

INNESTO,

DI IGNAZIO LOTTI

PROTOMEDICO

Dell

1 Eccellentissimo

Magistrato

ALLA SANITÀ DI VENEZIA.

(28)

O

I 51

A

I

a H AJilO

'I <>

'

,• ..ti \iVi

mM'ivi

«\

«Vnsjw»

ano;.: ! ;:

/

AJ.- ia

od

i

t-

^3302

3i5

A

J

O

*'

O

:

.t 3WOI5-JilT,/ Ci

£

I

T T 0 3 O

I

V A O MG

ODIQ3MOTO R

4

r

^

T!r v ' V ‘Vttd

.AIS3W3V IQ 'AT

I

fiA'2 AJJA

(29)

PRELIMINARE

- .'q rdiotz si inns

w

c ? . .1.

iomri . , .

La

Storia di casi stravaganti, maravigliosi

, t

affatto singolari

, j eguali

non avvengono

se

non dopo

lunghissima sèrie forse di Secoli, e dai quali

poco

, 0 niente in conseguenza si

può

ap- prendere per guida della.Um,anà, prudenza , essendo appunto casi di una remotissima probabilità

, o per

meglio

dire solamente possibili, si legge

con

tut- ta l’ avidità

, e se la Storia è a portata della co-

mune

intelligenza

, si legge dalla

massima

parte degli

Uomini

..

La

guarigione di

un male

, o infatti straordi- nario, 0 cosi creduto, 0 cosi

immaginato,

in cui forse ne avrà tutto, il merito la sola natura

, e ta-

lora eziandio, a dispetto dell’Arte, viene milanta-

ta con pubblici elogj

,

con

apposite

stampe

y e in tutti i Giornali

, e per tutti i Circoli delle più oziose Società *, rr »

Il Libro dei morbi. Popolari d’ Ippocrate , nei quali

maggiore

, e gravissimo fu il

numero

dei

b 2

t morti

(30)

X'WX

VIII

X

morti in confronto dei risanati

, e in cui

non

vi

3

<pr

A

t/t T. r

A.T T

'il rr.rr

è ordino, o scelta di rimedj

forma

a dispetto di duemila

, e più anni la storia più ricantata dell’

Arte

, ed è sopraccaricato da infiniti

Commentato-

ri, ,e il suo testo in cfuaiuttque-

modo

applicato, vale totalmente' giU-s®ificar^ ogni

medica

dire- zionein,-ogni congettura* il' più dLsovefìte fallace.

Ma

la Storia degli effetti felicissimi della Ino- culazione dei ’y

da

veridica Storia di que.- sta benigna operazione

,

che

insegna a preservare da certissima

morte

,’ parlando di questo solo for- tunato

Veneto Dominio

,

almeno

quaranta mila in- nocenti vittime iti ogni' decennio

, avrebbe gran- dissima

pena

a mendicarsi un Lettore

, il quale a nausea e con isfavorevole prevenzione la trascorres- se

con

occhio languido negl’ intervalli della sua accidiosa erudizione , tessendovi sopra obbietti di

uguale importanza. Se

non

che novellamente, col*

me

nelli primi Pubblici Innesti a gran, ventura diventa

un Dono

gratuito a tutta la

Nazione, che

si vuole

anche

in questo

modo

felicitata dal- la Pubblica Beneficenza

.

Quindi

per

Supremo Co- mando

le si fa noto a

stampa

il

nuovo

esperi

menr

A to

(31)

X xxix

X

to eseguito nel Pubblico

Albergo

della Inoculazio*

ne sopra i

Bambini

Lattanti nella ultima Stagio- ne del

Verno

,

onde anche

i pregiudizj relativa-

mente

alla età.

, ed al

tempo

dell’anno, a riserva della State

,

non

trattengano il corso di

un

rime- dio, che si vorrebbe rendere famigliare, e

comu-

ne alla

Capanna

, ed al Soglio .

Eccone

però la succinta , e fedele Istoria

con

l’ annesso

Diari o

in riprova della utilità dell’

Innesto, il quale procurando

con

facilissimo arti- fizio

un male

affatto

benigno

solamente in chi

ha

la thspozione di averlo, previene il

Vajuolo

det- to spontaneo, ossia

veramente sempre

contagioso, che appunto arrivando

,

come

certamente arriva per azzardo , riesce o in brevi giorni

, ovvero nel- le sue successive conseguenze sovente, o grave o fatale, e

non

di rado

deforma

la più lusinghiera avvenenza.

Quindi

si

può

asserire decisamente,

che

1’ Innesto supera di gran lunga nella certezza dei sicuri benigni suoi effetti ogni altro

quantunque

appellato specifico rimedio dell’

Arte

salutare

.

Infatti nè la China-china nelle febbri periodi-

che,

il mercurio nella Sifillide, nè l’opio nei

b 3 do-

(32)

X xxx X

dolori ,

molto meno

il Salasso nelle infiamma- zioni ( malattie

non comuni

a tutti

come

il

Va-

juolo )

non

sono valevoli a salvare novecentono- vantanove Individui nel

numero

di mille

,

come

per lo

meno

ne salva l’ innestagione *

Non

è d’

altronde preziosa nel dispendio

,

difficile per il

modo, ma

bensì facilissima per il

governo, come

si vedrà in appresso nella Instruzione Popolare per

l’ Innesto y

che

verrà di seguito a questa Storia

,

in cui è altresì provata la convenienza perfino nei Lattanti

, e in tutte le Stagioni , fuorché nella State*

Nonostante anche

nella Estiva Stagione

può

talora riuscire utilissima,

come

accadde per ripie-

go

di estraordinaria provvidenza nell’urgente

mo- mento

, cioè

quando

vi fu una costituzione di

Va-

inolo

epidemico

fatalissimo

, e distruggitore

, che

obbligò ad

un

risoluto partito

con somma

fortu-

na

lo zelo degl’ Inoculisti

.

r *ìf"i ?r t r f f . t riddai a in nmdo-ju'iidJf al ari UJainl

U A. I fi'''' fi !-, ,

j i uiqo l en

,amj

, sti/J :i

-ns

li . ! ,

-

v

Storia

(33)

)(xxxi)(

Storta dellInnesto eseguito nel Febbraio del

I7P4»

Trenta

furono i

Bambini

Lattanti in ugual

mimerò

di

ambidue

i Sessi accolti insieme

con

le loro

Madri

Nutrici in seno della. Pubblica

Mu-

nificenza nell’Albergo della Inoculazione in

Con-

trada di Santa Margarita . Trascelti con le

mag-

giori avvertenze da una. indistinta, moltitudine ivi accorsa a tale oggetto

, furono senza alcuna pre- parazione la mattina delli dieci dello scaduto Feb- brajo innestati fra la. epiderme

, e la cute sopra

il

gombito

nella parte esterna dell’

omero

col re- cente

miasma

di

un Vajuolo

discreto, e benigno, raccolto fortunatamente nella, prossima

Terra

del- la

Mira,

poiché

non

fu possibile rinvenirlo trat- to da fresco

Vajuolo

in

Venezia

, ad onta della Pubblica Inoculazione eseguita nell’ultimo

Ottobre,

la quale certamente per questo notissimo fatto

non

fu efficace a spargere alcun contagio in questa fol- tissima

Dominante

.

Era

varia la età

, e il

temperamento

di que-

sti pargoletti, e varia parimenti la età, e la fisi-

b

4

ca.

(34)

X XXXII

)(

ca, e

morale

costituzione delle

Madri

Nutrici.

La

età

minore

era di due mesi

, e la

maggiore

in

un

solo di mesi venti tuttavia poppante .

Degli

altri-

uno

contava tre mesi

; quattro erano di cin-

que, e tre di mesi sei: due erano settimestri; quat- tro di otto

mesi;

due novimestri

; due di dieci mesi.;

uno

di un

anno

; tre di tredici mesi ; uno;

di quattordici

; due di sedeci

, e tre di diciassette

Non

fu incauto il consiglio di

ammettere

si va- rie età di. poppanti

, essendo persuasi

intimamente

della utilità in tutte queste

epoche

di si benefica operazione, checché siane stato ragionato, o scrit- to in contrario senza la guida sicura della fedele

esperienza»

Lo

sviluppo si nella parte della lieve incisio- ne , che della febbre, e deU’affacciarsi di qualche, pustula in confronto degli anteriori annestamenti nei fanciulli

non

poppanti

comparve

pressoché in

tutti in piu breve

tempo

che negli adulti

, cioè

al sesto giorno sotto

un governo

di aria sovente aperta, e rinnovata, di coltri leggiere,, di capo

snudato

, e di lassa fasciatura . In conseguenza il Yajuolo. ebbe più sollecita, progressione, e succes-

£0 so,

(35)

X XXXIII X

sa anche per la sua benignità, sicché quindici furo-

no

congedati

dopo

li ventiquattro giorni deli’ an^

nestamento

, e quindici

dopo

il ventotfesimo

.

Solamente uno

in fra di tutti avente dieci

me-

si

non

diede

giammai

alcun- indizio di preso con- tagio per conto di acceso

,

o tumido

innesto

, o

di altri segni, ad onta di aver soggiornato

lungo tempo

in

un ambiente

si pregno di

molecole

va-

iolose,

ciò che lo fa credere

mancante

di

ogni

suscettibilità

,

come

si osservarono eziandio alcuni pochissimi improvidi ,

ma

fortunati

non

suscetti- bili delle più

immonde

Sifillidi , della Scabie

, e

delle più micidiali pestilenze.-

Gli altri tutti furono decisamente in ogni sen- so più

, o

meno

vajuolosi

, e tanto posti al sicu- ro

da

ogni altra

nuova

aggressione di questo

mor- bo

quanto lo si crede qualunque, che l’abbia sof- ferto spontaneo ossia di contagio

, o epidemico contagioso .

Insorse qualche verminazione

, pochissimo , o niente molesta, qualche benigno infreddamento

,

e in cinque facilissima dentizione forse precoce-

mente

sviluppata con fortuna dalle febbri di

erm

Anzi

,

zione

.

(36)

X XXXIV X

Anzi

,

benché

la

Madre

, e Nutrice dei due

Gemelli

fosse disposta ad una pleuritide biliosa, da cui. fu. offesa

, e guari in pochi giorni

, nono*

stante ì suoi

bambini,

che nei giorni antecedenti alla febbre aveano, succhiato quel Latte, e vale

a dire. in.giorni di una

mala

disposizione

,

non

eb-

bero punto a soffrire alcuna, ingrata incidenza.

Ebbe

parimenti;

un

felice successo quel

Bam-

bino ,

eh

5 era. molestato dalla. Crosta Lattea

, la

quale appunto nella espulsione dei Vajuoli vie

mag- giormente

si esterna, anzi

che

retrocedere,

come

altri paventano..

E' questo il risultato fedele di si benefica in-

stiamone

eseguita novellamente nei poppanti, e nel verno, i cui vantaggi in preferenza dell’anne- stamento sopra gli adulti e sopra le altre stagio- ni si riducono :

I. Alla più facile condiscendenza delle

Madri

Nutrici ,

che

ivi intervengono

, ed alimentano del loro Latte

, e

maneggiano

industriosamente i lo- ro;

bambini

senza: affidarli a

mani

straniere, e in

una

Stagione più

scomoda

alla

comune

indigenza,

che

ivi ritrova diffesa, e alimento::

E

in quanto

.

ixnA

nitori £

(37)

X XXXV X

-alle

Donne

degli Agricoli è, riflessibile

, che a

quella età s'i tenera già si prestano

continuamene

te, e a sufficienza con dolcissima spontaneità, e d’altronde in quella stagione

non hanno

alcuna laboriosa opera alla

Campagna

:

II. Alla convenienza

appunto

del

Verno

per

un morbo, che anche come

dicesi spontaneo, rie- sce

sempre

in quella stagione più

benigno

, e as*

sai rare volte epidemico

;

molto

più

che

nel

Ver- no non

vi sono per ordinario altre

epidemiche

costituzioni di putridezza

,

o

di ataxia

,

ma

pùaifr*

tosto di infiammabilità negli adulti

,

non

già nei

bambini

per essere questi dolcemente abbeverati col Latte :

Hlr

Alla persuasione , e all’

ammaestramenti

di queste

Donne

volgari dipendente dal fatto

,

che

può

difondersi più facilmente sopra la

massima

, e

minuta

moltitudine della

Nazione

:

IV. Alla facilità di trattare a

qualunque

emer-

genza

i

bambini

curando la

Madre

Nutrice

, il cur

Latte si può preparare alle loro esigenze :

V. Allo

sviluppo più pronto in massa, e

ad

un più sollecito progresso del

Morbo

, dipendente

per

Riferimenti

Documenti correlati

Les raccords rapides sont appelés ainsi car ils permettent de raccorder instantanément le tuyau à la connexion c'est à dire sans l'aide d'outils.L'étanchéité du tube a lieu au

Per massimizzare i benefici legati DOO¶LPSLHJR delle piante innestate è necessaria XQ¶LQWHJUD]LRQH GHOO¶LQQHVWR con altri mezzi ecocompatibili di controllo delle avversità

Il Signore ci chiede di cambiare profondamente il nostro atteggiamento verso l’altro, di deciderci di assumere uno stile di vita al modo del samaritano che si fa prossimo di uno

Se per caso al momento dell' innesto qualche animale fosso di giù iu primo stadio della polmonea, ciò con munta all'individuo,anzi all' incontrario sombra clic questo favorisca in

L'innesto è reali7.zabile per esempio mediante l'introduzione di tre qualità, Qsist (la qualità di essere un sistema), Qsiun (la qualità di essere un sistema univoco), Qsid (la

nella stessa data del 01.10.2014, contestualmente all'Atto di Citazione di cui sopra è cenno (nRG 6484/2014), i predettilegali incaricati dalla Casa di Cura Villa Serena Spa / Salus

1 Corpo in Ottone Nichelato 1 Nickel-plated brass Body 2 Spintore sgancio tubo in Ottone Nichelato 2 Nickel-plated brass Collet 3 Capsula in ottone nichelato 3 Nickel-plated

Lista indicatori S.1.01 Emissione clienti S.1.02 Emissione PAT S.1.03 Variazioni ditte (escluse  anagrafiche)..