INSTRUZIONE POPOLARE
PER LA CURA DOMESTICA
DEL VA JU OLO
DI IGNAZIO LOTTI
PROTOMEDICO
Dell?Eccellentissimo,
Magistrata
ALLA SANITÀ DI VENEZIA.
M. D C
C.X C
IV
.Per
liFigliuoli del
qu. Z.Antonio Pinelli
Stampatori Ducali.
X.
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ALLA NAZIONE
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lalustrazione Popolare per
laCu-
ra Domestica dei Vacuolo
.Il
libricciuolo èassai tenue di mole
3
?na non conveniva
,
che fosse nè piu voluminoso
,
nè piu eru-
dito .
Qui non
siscrive per
lePersone
dell'
Arte
.Basta disingannare
ilPubbli- co sopra alcuni essenziali pregiudizi nella Cura appunto Domestica di questo male tanto comune
, eintrodurre un metodo in generale
ilpiù facile
3 e ilpiù conve- niente
.Chiesta
è laVolontà del
beneficoSovrano espressa negli ossequiati suoi De-
creti alla
devota mia osservanza
.Sarei abbastanza
felice3 se
potessi
lu-singarmi di avere adequatamente supplito
all’oggetto
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u n.
Cosa è
ilVi ajuolo ?
o gnuno
sa, che ilVajuolo
èuna
malattiacomune
quasi a tutti più omeno
contagiosa, la quale certamente incomincia, ed
anche
per lo più seguitacon
febbre ; progrediscecon
espulsio- ne di pustuleprima
sul viso, poi sulle braccia, indi sul petto ec., le quali gradatamente passano a suppurazione
, e poi si seccano fino a cadere in
forma
di croste.Vi è forse alcun altro male, che incominci, e pro- ceda con simile andamento?
Si, a un dippresso
.
Questo
è il Vajuolo dettovolgarmente
Salvatico, oVolante,
e dai colti Ita-a 3 liani
X:
vi
)(I
liani Ravaglione. Esso è appunto cosi
nominato
perchè infattinon
è il vero Vacuolo,ma
in qual- che parte lo rassomiglia. Questo Vajuolo salvati-
co è sempre piu benigno in ogni senso, ed
ha un andamento
assai più breve:non ha
pustulema
ve- scichette serose, e perciònon ha
una vera suppu- razione con regolarità di febbre, nè
ha
in conse- guenza in alcunmodo
una vera essiccazione, ed in-crostamento, nè lascia alcuna deformità nella fac- cia.
Molte
volte per altro precede davvicinoT
Epi-demie
Vajolose. E' bene però riconoscerlo perchè alcuno talora si crede di avere avuto il veroVa-
juolo, e incautamente con tale persuasione si az- zarda al pericolo del contagio Vacuolosoquando
regnaepidemicamente,
e di rea qualità, e
quando
il soggetto
non
è nelle migliori circostanze di sa- lute per incontrare una malattia di tal carattere.
Ma
il vero Vajuolo e sempre pericoloso?No
certamente:Vi
è ilVajuolo,
che dicesibenigno, e discreto. In questo le febbri sono ap- punto discrete, e talora appena sensibili
, nè gra-
vi sono gli accidenti, che le
accompagnano. Al
iriF.i terzo
terzo giorno per 1’ ordinario le pustule vi si fanno vedere
profondamente con
qualche utilespasmo
,
ma
sonopoche,
eaccompagnate
da blando sudo- re. E' breve la loro suppurazione: la marcia è bianca, poi giallognola, ed allora le pustule in breve
tempo,
e talor senza febbre si seccano. Po- trebbe per altro essere pericoloso questoVajuolo
sotto un cattivo
governo
.
Cosa s’intende per cattivo governo?
S’intende il coprire, e riscaldare soverchiamen-
te
l’ammalato
col tenerlo rinchiuso in unaCame-
ra appositamente ristrettissima, e calda, coperto con Coltri lanose
, lontano dall’ariar e forzarlo a sudare con
droghe
, o conVino
, o con liquori
,
o con acque, o con infusioni di erbe, e di piante acri , aromatiche
, o con alimenti riscaldanti
, e trop-
po
succosi, seguendo il pregiudizio inveterato,che
in tal
modo
le pustule sortano piu facilmente. '.iiyjnoifi lì; o , ob::'Ì7
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Qual
è dunque il vero governo , ossia laCura
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Domestica nel Vajuolo benigno, e discreto?
Alcune
volte il Vajuolo è tanto benigno, che appenaammette governo
.Ma
in generale è con- venientissimo ilmetodo
refrigerante, che si ottie-
ne con bevande addette, e diluenti
, cioè di acqua in cui sia bollita la radice di
gramigna
con 1’ ave-na,
o con l’orzo, conpoco mele,
ed aceto. Il se-ro di Latte è parimenti utile col succo di Ribes
,
o
di agresta, o conlimone
ec. da prendersi fre-quentemente
a piccole quantità. Il Latte poi al-lungato con
molta
acqua è ancora più raccoman- dato perfino dagliArabi
primi conoscitori della ve- ra cura delVajuolo
.Sono
convenienti le frutta di stagione, e particolarmente le Ciliegie, le Pe- sche (i), alcunePrugne
(2), ilCocomero
(3) ec.;escluso il (4)
popone,
e il fico. Il Vitto deve es- sere di avena, di riso, di orzo,o
di piselli nel brodo tenue di pollo, di vitello, o dimontone.
L’aria
(1) volgarmente Persici. (2) volgarmente Susini.
(3) volgarmente Anguria . (4) volgarmente Melone...
X « X
L’aria deve essere spesso rinovata
anche
tenendo per intervalli, e per qualche
non
breve spazio ditempo
.le finestre aperte, se la stagionenon
sia assai rigida, o ventosa. L’ammalato
poi uscirà a piacere, e frequentemente dal letto,che non
de- ve essere troppomorbido
, nè di
piume
, nè di fi-
nissima lana di recente battuta, e piuttosto potreb- be giacere sopra la paglia da rinovarsi tratto tratto-.
Si coprirà
con
coltri di cotone, di lino, di canape,o
di filugello anziché di lana. Sopra tutto abbia-si cura alla proprietà
, o sia alla nettezza di ogni cosa particolarmente nel
tempo
della suppurazio- ne, e più ancoraquando
le pustole si seccano.Ma
vi è forse Vajuolo benigno benché copioso?Vi
è infatti,ma
richiedemaggiori
riguardi.Comparisce
con febbre più ardita, la quale in seguitoaccompagna anche
la sortita delle pustole.
Queste talora si manifestano profonde, e rassomi- gliano a morsicature di pulci, fino nel secondo, o nel principio del terzo giorno :
Ma
appunto neiprimi
giorni vi è sonnolenza, e talora vaneggia-
mento,
edanche
talvolta utilmente sgorga qual-a 5
che
Xx)(
clie copia di sangue dalle narici; vi è calore mal- versale alla pelle
,
ma
talora senza sensibile traspi*razione; vi è dolore del dorso, e de’
lombi,
con ambascie distomaco,
convomito,
e stimolo alla tosse, difficoltà d’inghiottire, e brucior di ocehi lagninosi, lucidi, o rosseggiami. Peraltro progre- discecon
regolareandamento, benché
ardito, e con febbri proporzionate alla quantità della suppurazio-ne,
e dell’essiccazione delle Pustule. Il suo rego-lato periodo è di quattro in quattro giorni
.
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jO \ pV vMl-ÌH! Vi.' r»]< •; > pii • •-»
Questo Velatolo bensì benigno
ma
copioso, e per*
cib in questo senso non discreto
,
e forse accompagnato da qualche pericolo
, e a qual tempo?
Non
è senza qualche pericolo questo Vajuolo,a
può essere periglioso nelleprimé
febbri, o nel- la eruzione delle pustuie , se vi sia grandissima pienezza, o infiammabilità diSangue
nelle vene;e allora è necessario ,
che
intervenga ilMedico
per decidere sopra la convenienza , e le misure del salasso .
Può
essere periglioso per la densità, o troppa sensibilità della pelle nell’ espellere lamateria vajuolosa, e sostenerla fuori,
quando
è tur- gida.X
;xi)C
gida..
Molto
piùpuò
essere periglioso nelmomen-
to, in cui le pustule passano a seccarsi, e s incro- stano, nella qual epoca la. marcia vacuolosa può facilmente essere riassorbita , e deposta in qualche viscere di tutta inportanza . Avvertasi però
, che
i buoni caratteri della marcia sono di essere in principio bianca
, di sufficiente consistenza
,
poi
giallognola, e senza cattivo odore.
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'
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; £: nsmii ' .
u
Ma. tn tale Vajuolo qual è dunque la cura
Do-
mestica da osservarsi?
E' appunto per conto dei domestici quella
me-
desima del
Vajuolo
benigno, e discreto, ossia ilmetodo
rinfrescante , e diluente , e lassante,
ma
eseguito con maggiore- attenzione.
Si faciliti la. espulsione
con
tepidi bagni, ocon
fomentazioni ai piedi, o fino alle ginocchia
, e
all’
ombelico
..Anche
il. gargarismo di acqua di orzo tepida conpoco mele
rosato , e succo di sem- previvo, o con aceto abbia luogo in caso di do- lor di gola.. S’inviti la salivazione tanto utile nel Vajuolo, tenendo in. bocca il succo di rafano in- dolcito con lo Zuccaro fino..Ma
sopra tutto pera. 6 con-
-conservare il vigore
quando
è formata la espul- sione delle pustule, cioè almomento
della suppn- razione si stia attenti inmodo
particolare ad in- trodurre l’ aria fresca, e vitale . Facciasi sortire daf letto 1*
ammalato,
e si- abbia cura della nettez- za, e delcambiamento
dei pannilini . Per preve- nire poi possibilmente il riassorbimento della pu-tidezza
vacuolosa nel seccarsi delle pustule si apra-no
tutte possibilmente con le forbici allora quan-do
la marcia è ben formata e poi con pannilini,
ovvero
con cotone si asciughi . Allora appunto ilMedico
sapr'a ben introdurre qualche blanda, e re- plicata purgazione conmanna
,. e colCrémor
di tartaroconi
è del consiglio dei Pratici più fortu- nati. Abbiasi altresì attenzione, che le palpebrenon
si chiudano, e perciò si lavino con acqua te- pida assai frequentemente, e si fomentino con la*- te parimenti tepido
.
30” rX
Ma
questo è poi veramente il Vajuolo il piu co- pioso^ ossia quello, che perciò dicesi confluente?No
:perchè
nelVajuolo
confluente tutto ilcomplesso del
male
è più fastidioso y ed ardito5
più irregolare , e
contumace
, e vi è tanta copia di pustule, e
sempre
rinovata espulsione di esse,
che
non
resta alcun libero spazio nella pelle per le continuenuove
eruzioni „ Perciò si replicano le febbri, e sono insistenti
, perchè appunto
non
vi essendoluogo
nella esterna superficie la materia vacuolosa resta nel sangue, e irrita .il cuore
, le arterie
, e i nervi
, e minaccia
, o
forma
decubiti,
o ristagni nelle glandule, e nei visceri più impor- tanti
,
quando
d’altronde gli spasimi della pelle ir- ritata, le vigilie
, i dolori ec. corrugano- le lib-
bre , snervano le forze
, e quindi
, o
non
sipuò
sostenere la espulsione perfetta, o
molto meno
lasuppurazione
, e perciò particolarmente all’ epoca del seccarsi delle pustule è minacciato il fatale rias-
sorbimento , e il ristagno..
Ma
X'xiv)C
Ma
in questoVajmio
, che dicesi confluente, sem- pre pericoloso, qual è la cura. Domestica?.
E.' appunto la
medesima
del Vajuolo benigno copioso, perchè il 'morbo differisce sólamente nei gradi.
Quindi
sopra tutto è necessario, che si ab'
bia la
massima
attenzione aibuon
uso dell’ aria esterna, là qualemodera
il troppo calore; sostie-ne ,
come
dicea, il vigore, e resiste finalmente alla putridezza .
Adunque
con più frequenza, si fac- ciano soffire gli malati, dal letto, di’è pregno di vapor febbrile Vajuoloso, e putrido . Abbiasi la
maggior
nettezza^ di ogni cosa . Sia più chemai
frequente l’uso dei subacidi, vegetabili
, perchè la prescrizione degli acidi minerali
, di qualche blan-
do,
e replicato rimedio purgativo, di qualche cal-mante non
opiato, di qualche antiputrido, di qual-che
antiverminoso, e se occorre dei vescicanti, ap- partiene almedico
, la. cui presenza è
molto
ne- cessaria in questo periglioso Vajuolo . Si taglino altresì le pustule attentamente con forbici fine per tutto il corpo a grado a grado, che sono suppu- rate ; se ne asciughi la marcia
; e si rinovino as-
sai spesso i pannilini
Ma.
)(xv)(
Ma
se il: JiJ
le deve essere
sibsM inu
£ioofi£oilgem o
ccil In tal caso guanto all’uso dell’aria, e della nettezza sì tenga esattamente il
metodo
finora de- scritto;ma
sopra ,tuttonon
sì stringa ilBambi- no
nelle fascie involto in panni di lana , anzi si tenga assai lìbero, e
mobile
in pannilini. Sarebbe miglior partito se si lasciasse sfasciato.Non
sì sof-foghi nelle
piume,
nè con' coperte sopra il capo*'coinè
pessimocostume,
e stara ancormeglio
snu- dato. Infatti nella faccia, e nelle
mani
,che
so-no
parti piu esposte al contatto del]’ ària le pu- stule piu facilmente, èprima che
negli altri luo- ghi si esternano, e fannoun
corso piu regolare.Ma
il latte poi, il solo latte Sara à maravigliai
e sara in
ogni
senso il migliorealiménto,
è ri-medio
;Avverti
per. altrorla Bàlia*•,o
laMadre
Nutrice di
mangiare
in queltèmpo
cibi salubri5
rinfrescanti , rvegetahili
, , peraltro tratti dal suo vitto
‘comune
è
potdLefcarni , e ;di-bevètè ...poco
vino
molto
inacquato.Non
si rattristi di sover-chio,
nè si lasci trasportare damoti spienti
dicol*
| toj »
Vacuoloso è un
Bambino
lattante, ijuà
la cura Domestica?
ilos
)(xvi)(
collera
, nè si riscaldi con laboriosi esercizj di cor-
po.
Felice quelBambino,
il quale abbia una Ba- lia, omeglio
ancora unaMadre
Nutrice, che os- servi esattamente queste instruzioni, e
non
si la-sci sedurre da tanti pregiudicj volgari.
Ma
cosa è poi il Vajuolo, che volgarmente dice-
*t " i ' • ’ i.i1 (li / . ;
: •
•I•
(»[ |
si maligno?
E'
ilVajuolo, come
gli altri finora descritti,ma
che degeneracombinandosi
inun
soggetto,
il quale abbia cattive disposizioni particolarmente nei suoi nervi, o negli
umori
depravati, scorbuti- ci, disposti aputidezza
ec., o che si assoccia ad
una
Influenza, chedomina
nel Paese, di febbri ap-punto denominate
putridemaligne
petecchiali,con
vermini ec. Si scopre dalla pronta prostrazione del- le forze; dalla ansietà, dalla stupidezza dalla ir-regolare , e difficile espulsione delle pustule
,
che
talora possono anche esser
poche, ma
che diven- tano livide, nereggianti, compresse,accompagna-
te da altre
macchie
di simile colore, con fiato, ed esalazioni cadaveriche, e talora con diarree fe- tidissime, e con gangrene a diverse parti ec.
Que-
sto
)(xvii)(
sto
Vajuolo
per le sue gravissime complicazioni è disommo
urgente pericolo.Quale
deve adunque essere la cura Domestica?Nel
principio si osservi ilmetodo
finora de- scritto fin tanto che ilMedico
, che si deve chia-
mar prontamente
viaggiunga
altri rimedj , e so- pra tutto gli acidi minerali, e le decozioni insie-
me
di china-china e di serpentaria Virginiana,e la Canfora, e blandi
, e
con
intervalli replicati purgativi antiputridi, e qualche antiverminoso
, e
talora i vescicanti
, e qualche cordiale. In tal ca- so il
Vino
potràmeglio,
che ogni altro rimedio supplire alla indicazione dei cordiali sovente trat- ti da inutili, o dannose
, o preziose sostanze
, co-
me
sono le perle, gli ossi di cuor di cervo
, i
bezoartìci
, o la
volgarmente
detta balla dìCamozza
.Il
governo
per altro dell’aria, e della nettez- zanon
dovrà essere diverso dal finora prescritto,
e si averà cautela nella assistenza, perchè questa
Vajuolo
èsommamente
contagiosonon
solocome Vajuolo
,ma come
malattia putridamaligna
.
Ma
XxviiiX
Ma
questo governo di aria non ha mai alcuna ec- cezione?Può
avere qualche eccezione particolarmente se alVajuolo
siaccompagni
la Rosolìa, eh’ è notis-sima
, o i morbilli, che si dicono volgarmente la Fersa ,
ugualmente
conosciuta; nel qual caso
, e
spezialmente in progresso di
male
1’improvvido
uso di aria troppo fresca potrebbe essere diun danno
gravissimo .Ma
questi sono casi ben rari r nei quali ilMedico
,che
vi accorre, potrà rego- larne l’uso conveniente.
Siccome
però la cura do- mestica del Vajuolonon comprende
già in vero senso ciò, che appartiene esclusivamente al
Medi-
co, cosiun
Trattato delVajuolo,
cheha
tante,complicazioni
, e varietà
,
non
servirebbe che a imbarazzare la volgare intelligenza.
Ho
giudicato però fuori del nostro proposito le più estese, e particolari Instruzioni sopra tante altre circostanze, e sopravvegnenze, e accidenti
, e
rimedj di questo sì
comune
e notissimomale
,
e
mi
sono ristretto per questa ragione alle sue più essenziali , ecomuni
combinazioni; e al
buon
go-
)(xix)(
governo
, che solo appartiene alla cura
Dome-
stica
.
Basterà ora aggiungere, e rinovare alcune ne- cessarie utilissime
Avvertenze
sopramolte
perni- ciose pratiche pur troppo adottatecome Assiomi
universalmente da tutta quella moltitudine
,
che
for-ma
lamassima
parte di tutte le Nazioni.
AVVERTENZE.
G rave
è il pericolo di avvicinaret i Fanciulli,e più ancora di farli dormire insieme coi vacuolo-
si
,
onde
contraggano il Vajuolo,
benché
discre- to,ma
peggio se sia confluente, o di rea quali- tà . In talmodo
siespongono
i Fanciulli ad as- sorbire per la cute, per gli occhi, per la bocca, per le narici, ossia in ognimodo molta
copia di veleno vacuoloso .Questo
contatto èuna maniera
d’ Innesto perigliosissimo
, ed opposto a tutte le cautele dell’ Innesto artifizioso
, che si fa
sempre
conminima
, e quasi infinitesima quantità della marcia più benigna solamente introdotta a fior di pelle. Sarà per altro
molto
piùdannoso,
se fac-ciasi
)(xx)(
ciasi
quando l’Epidemia
delVajuolo,
o di altra putridamaligna
costituzione, e particolarmente in estatepredomini
nel paese.
E' pessima usanza altresì del
Popolo
di tenere nelmedesimo
letto piùammalati
diVajuolo
, per-
chè
in talmodo
si moltiplicano gli effluvi, e le
emanazioni
di più corpi aventi diverse disposi- zioni .Anche
l’aglio, il quale è la droga popolare, mordacissimo , e fesido , che si usa esternamente dalVolgo,
applicato talora al collo, e talora all’ombelico
per una spesso supposta, e alcune volte vera
Verminazione
; la galbana ai piedi, e in al- tre parti per li
moti
spasmodici , i quali spesso sono utilissimi; la verbena alla milza per le ostru- zioni, o reali, o
immaginate,
i balsami acrimo- niosi, e riscaldanti,com’
è quello citatissimo, det-
to del
Gambacurta
, dello Scutellio, di Santa Giu- stina
, ed altri simili per unzioni , o presi inter-
namente
, pur troppo irritano soverchiamente lamorbosa
sensibilità dellostomaco
, e degl’intesti- ni, o riducono la pelle gentilissima dei Fanciulli in istato dinon
poter ricevere l’afflusso vacuolo-so-»
XxxiX
so. Cosi pure la Triaca citatissima contro i ner-
mi,
e .contro le veglie, o per sopprimere alcune 'evacuazioni,
o
per calmare gli spaimi può essere, ed è per lo più di gravenocumento
;e
.patrieg- larmente poi se si adoperi .per sopprimere la co- piosa salivazione^ die -puòsembrar
viziosa -agli oc-elli del
Volgo
,
quando
infattiè
;un Utilissimo ri-piego della natura , nel Vajuolo copioso
, e con-
fluente.
Il vino peraltro
può
riuscir Utilissimo,
come
ho
detto, ad uso di cordiale
, e di antiputrido
ove
vi è la convenienza
, ed altresi in
un Vajuolo
len- tissimo a svilupparsi permancanza
di forze , dìfebbre, e in
un temperamento
cachettico »Ho
detto altresì , e replicatamente quanto sia fatale l’abuso di chiudere gliammalati
in luoghi caldi, ed angusti
, e coprirli
smodatamente
, onon
lasciarli
giammai
sortire dal letto per eccittarnè il sudore allontanando l’aria fresca, e vitale;ma
non
rifinireigiammai
di replicare questo avverti-mento
, perchè il pregiudizio è pur troppo diffu- so , consolidato, e fatalissimo.Voglia
pure un fausto destinoò
che
questemie
brevi
)(xxn)(
brevi popolari Istruzioni
, ed avvertenze
coman-
date dal
Sovrano
a chiara intelligenza di tutti ven-gano
accoltecon
universale persuasione, e sono sicuro,
che
moltissime innocenti vittime saranno preservate dalla strage diun morbo
si desolante,che
in ogni decennio rapiscealmeno
cinquantamila
individui a questaVeneta,
d’altronde felicis-sima
,Nazione
. ( . .1In tenui labor
, at tennis non utilità*, 9-vo ohi'Ujj’ji-jr. ih 3 c sl/iir/io:) ib o-'J b<.
f oi;jh ori
•dii oIou;.JiV x:u ni izoili» ho ,Rsrioiriovnoo j.1 6 vf
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STORIA E DIARIO
DELL’INNESTO NEI LATTANTI
eseguito in
Febbrajo
del1794.
nel Pubblico Albergo della Inoculazione ED INSTRUZIONE POPOLARE SOPRA
l’INNESTO,
DI IGNAZIO LOTTI
PROTOMEDICO
Dell
1 EccellentissimoMagistrato
ALLA SANITÀ DI VENEZIA.
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c ? . .1.iomri . , .
La
Storia di casi stravaganti, maravigliosi, t
affatto singolari
, j eguali
non avvengono
senon dopo
lunghissima sèrie forse di Secoli, e dai qualipoco
, 0 niente in conseguenza si
può
ap- prendere per guida della.Um,anà, prudenza , essendo appunto casi di una remotissima probabilità, o per
meglio
dire solamente possibili, si leggecon
tut- ta l’ avidità, e se la Storia è a portata della co-
mune
intelligenza, si legge dalla
massima
parte degliUomini
..La
guarigione diun male
, o infatti straordi- nario, 0 cosi creduto, 0 cosi
immaginato,
in cui forse ne avrà tutto, il merito la sola natura, e ta-
lora eziandio, a dispetto dell’Arte, viene milanta-
ta con pubblici elogj
,
con
appositestampe
y e in tutti i Giornali, e per tutti i Circoli delle più oziose Società *, rr »
Il Libro dei morbi. Popolari d’ Ippocrate , nei quali
maggiore
, e gravissimo fu ilnumero
deib 2
t morti
X'WX
VIIIX
morti in confronto dei risanati
, e in cui
non
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t/t T. rA.T T
'il rr.rrè ordino, o scelta di rimedj
forma
a dispetto di duemila, e più anni la storia più ricantata dell’
Arte
, ed è sopraccaricato da infinitiCommentato-
ri, ,e il suo testo in cfuaiuttque-
modo
applicato, vale totalmente' giU-s®ificar^ ognimedica
dire- zionein,-ogni congettura* il' più dLsovefìte fallace.Ma
la Storia degli effetti felicissimi della Ino- culazione dei ’yda
veridica Storia di que.- sta benigna operazione,
che
insegna a preservare da certissimamorte
,’ parlando di questo solo for- tunatoVeneto Dominio
,almeno
quaranta mila in- nocenti vittime iti ogni' decennio, avrebbe gran- dissima
pena
a mendicarsi un Lettore, il quale a nausea e con isfavorevole prevenzione la trascorres- se
con
occhio languido negl’ intervalli della sua accidiosa erudizione , tessendovi sopra obbietti diuguale importanza. Se
non
che novellamente, col*me
nelli primi Pubblici Innesti a gran, ventura diventaun Dono
gratuito a tutta laNazione, che
si vuoleanche
in questomodo
felicitata dal- la Pubblica Beneficenza.
Quindi
perSupremo Co- mando
le si fa noto astampa
ilnuovo
esperimenr
A to
X xxix
X
to eseguito nel Pubblico
Albergo
della Inoculazio*ne sopra i
Bambini
Lattanti nella ultima Stagio- ne delVerno
,onde anche
i pregiudizj relativa-mente
alla età., ed al
tempo
dell’anno, a riserva della State,
non
trattengano il corso diun
rime- dio, che si vorrebbe rendere famigliare, ecomu-
ne allaCapanna
, ed al Soglio .
Eccone
però la succinta , e fedele Istoriacon
l’ annesso
Diari o
in riprova della utilità dell’Innesto, il quale procurando
con
facilissimo arti- fizioun male
affattobenigno
solamente in chiha
la thspozione di averlo, previene il
Vajuolo
det- to spontaneo, ossiaveramente sempre
contagioso, che appunto arrivando,
come
certamente arriva per azzardo , riesce o in brevi giorni, ovvero nel- le sue successive conseguenze sovente, o grave o fatale, e
non
di radodeforma
la più lusinghiera avvenenza.Quindi
sipuò
asserire decisamente,che
1’ Innesto supera di gran lunga nella certezza dei sicuri benigni suoi effetti ogni altro
quantunque
appellato specifico rimedio dell’Arte
salutare.
Infatti nè la China-china nelle febbri periodi-
che,
nè il mercurio nella Sifillide, nè l’opio neib 3 do-
X xxx X
dolori , nò
molto meno
il Salasso nelle infiamma- zioni ( malattienon comuni
a tutticome
ilVa-
juolo )non
sono valevoli a salvare novecentono- vantanove Individui nelnumero
di mille,
come
per lo
meno
ne salva l’ innestagione *Non
è d’altronde preziosa nel dispendio
,
nè
difficile per ilmodo, ma
bensì facilissima per ilgoverno, come
si vedrà in appresso nella Instruzione Popolare per
l’ Innesto y
che
verrà di seguito a questa Storia,
in cui è altresì provata la convenienza perfino nei Lattanti
, e in tutte le Stagioni , fuorché nella State*
Nonostante anche
nella Estiva Stagionepuò
talora riuscire utilissima,
come
accadde per ripie-go
di estraordinaria provvidenza nell’urgentemo- mento
, cioèquando
vi fu una costituzione diVa-
inoloepidemico
fatalissimo, e distruggitore
, che
obbligò ad
un
risoluto partitocon somma
fortu-na
lo zelo degl’ Inoculisti.
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Storia)(xxxi)(
Storta dell’Innesto eseguito nel Febbraio del
I7P4»
Trenta
furono iBambini
Lattanti in ugualmimerò
diambidue
i Sessi accolti insiemecon
le loro
Madri
Nutrici in seno della. PubblicaMu-
nificenza nell’Albergo della Inoculazione in
Con-
trada di Santa Margarita . Trascelti con le
mag-
giori avvertenze da una. indistinta, moltitudine ivi accorsa a tale oggetto
, furono senza alcuna pre- parazione la mattina delli dieci dello scaduto Feb- brajo innestati fra la. epiderme
, e la cute sopra
il
gombito
nella parte esterna dell’omero
col re- centemiasma
diun Vajuolo
discreto, e benigno, raccolto fortunatamente nella, prossimaTerra
del- laMira,
poichénon
fu possibile rinvenirlo trat- to da frescoVajuolo
inVenezia
, ad onta della Pubblica Inoculazione eseguita nell’ultimo
Ottobre,
la quale certamente per questo notissimo fatto
non
fu efficace a spargere alcun contagio in questa fol- tissima
Dominante
.
Era
varia la età, e il
temperamento
di que-sti pargoletti, e varia parimenti la età, e la fisi-
b
4
ca.X XXXII
)(ca, e
morale
costituzione delleMadri
Nutrici.La
età
minore
era di due mesi, e la
maggiore
inun
solo di mesi venti tuttavia poppante .Degli
altri-
uno
contava tre mesi; quattro erano di cin-
que, e tre di mesi sei: due erano settimestri; quat- tro di otto
mesi;
due novimestri; due di dieci mesi.;
uno
di unanno
; tre di tredici mesi ; uno;
di quattordici
; due di sedeci
, e tre di diciassette
Non
fu incauto il consiglio diammettere
si va- rie età di. poppanti, essendo persuasi
intimamente
della utilità in tutte queste
epoche
di si benefica operazione, checché siane stato ragionato, o scrit- to in contrario senza la guida sicura della fedeleesperienza»
Lo
sviluppo si nella parte della lieve incisio- ne , che della febbre, e deU’affacciarsi di qualche, pustula in confronto degli anteriori annestamenti nei fanciullinon
poppanticomparve
pressoché intutti in piu breve
tempo
che negli adulti, cioè
al sesto giorno sotto
un governo
di aria sovente aperta, e rinnovata, di coltri leggiere,, di caposnudato
, e di lassa fasciatura . In conseguenza il Yajuolo. ebbe più sollecita, progressione, e succes-
£0 so,
X XXXIII X
sa anche per la sua benignità, sicché quindici furo-
no
congedatidopo
li ventiquattro giorni deli’ an^nestamento
, e quindici
dopo
il ventotfesimo.
Solamente uno
in fra di tutti avente diecime-
si
non
diedegiammai
alcun- indizio di preso con- tagio per conto di acceso,
o tumido
innesto, o
di altri segni, ad onta di aver soggiornato
lungo tempo
inun ambiente
si pregno dimolecole
va-iolose,
ciò che lo fa crederemancante
diogni
suscettibilità
,
come
si osservarono eziandio alcuni pochissimi improvidi ,ma
fortunatinon
suscetti- bili delle piùimmonde
Sifillidi , della Scabie, e
delle più micidiali pestilenze.-
Gli altri tutti furono decisamente in ogni sen- so più
, o
meno
vajuolosi, e tanto posti al sicu- ro
da
ogni altranuova
aggressione di questomor- bo
quanto lo si crede qualunque, che l’abbia sof- ferto spontaneo ossia di contagio, o epidemico contagioso .
Insorse qualche verminazione
, pochissimo , o niente molesta, qualche benigno infreddamento
,
e in cinque facilissima dentizione forse precoce-
mente
sviluppata con fortuna dalle febbri dierm
Anzi
,
zione
.
X XXXIV X
Anzi
,benché
laMadre
, e Nutrice dei due
Gemelli
fosse disposta ad una pleuritide biliosa, da cui. fu. offesa, e guari in pochi giorni
, nono*
stante ì suoi
bambini,
che nei giorni antecedenti alla febbre aveano, succhiato quel Latte, e valea dire. in.giorni di una
mala
disposizione,
non
eb-bero punto a soffrire alcuna, ingrata incidenza.
Ebbe
parimenti;un
felice successo quelBam-
bino ,
eh
5 era. molestato dalla. Crosta Lattea, la
quale appunto nella espulsione dei Vajuoli vie
mag- giormente
si esterna, anziche
retrocedere,come
altri paventano..
E' questo il risultato fedele di si benefica in-
stiamone
eseguita novellamente nei poppanti, e nel verno, i cui vantaggi in preferenza dell’anne- stamento sopra gli adulti e sopra le altre stagio- ni si riducono :I. Alla più facile condiscendenza delle
Madri
Nutrici ,
che
ivi intervengono, ed alimentano del loro Latte
, e
maneggiano
industriosamente i lo- ro;bambini
senza: affidarli amani
straniere, e inuna
Stagione piùscomoda
allacomune
indigenza,che
ivi ritrova diffesa, e alimento::E
in quanto.
ixnA
nitori £X XXXV X
-alle
Donne
degli Agricoli è, riflessibile, che a
quella età s'i tenera già si prestano
continuamene
te, e a sufficienza con dolcissima spontaneità, e d’altronde in quella stagionenon hanno
alcuna laboriosa opera allaCampagna
:II. Alla convenienza
appunto
delVerno
perun morbo, che anche come
dicesi spontaneo, rie- scesempre
in quella stagione piùbenigno
, e as*sai rare volte epidemico
;
molto
piùche
nelVer- no non
vi sono per ordinario altreepidemiche
costituzioni di putridezza
,
o
di ataxia,
ma
pùaifr*tosto di infiammabilità negli adulti
,
non
già neibambini
per essere questi dolcemente abbeverati col Latte :Hlr
Alla persuasione , e all’ammaestramenti
di queste
Donne
volgari dipendente dal fatto,
che
può
difondersi più facilmente sopra lamassima
, e
minuta
moltitudine dellaNazione
:IV. Alla facilità di trattare a
qualunque
emer-genza
ibambini
curando laMadre
Nutrice, il cur
Latte si può preparare alle loro esigenze :
V. Allo
sviluppo più pronto in massa, ead
un più sollecito progresso delMorbo
, dipendenteper