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LA MINIMIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE DI FANGHI DI DEPURAZIONE:UNA TECNOLOGIA INNOVATIVA

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Academic year: 2022

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(1)

57° CONVEGNO DI STUDIO DI INGEGNERIA SANITARIA - AMBIENTALE

“AMBIENTE: ISTRUZIONI PER L’USO”

GRUPPO DI LAVORO GESTIONE IMPIANTI DI DEPURAZIONE

L’ECONOMIA CIROCLARE APPLICATA AL TRATTAMENTO DELLE ACQUE

4 GIUGNO 2019

LA MINIMIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE DI FANGHI DI

DEPURAZIONE:UNA TECNOLOGIA INNOVATIVA

Maria Cristina Collivignarelli

Università di Pavia, Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura mcristina.collivignarelli@unipv.it

(2)

Questo è il fango che ricopre una strada.

E’ costituito prevalentemente da sostanze minerali: silice, carbonati, ecc.

Questo è il fango attivo, dei biodepuratori delle acque reflue.

È, sostanzialmente una massa proteica, una massa di microrganismi (biosolidi)

C’è fango e fango….

(3)

FANGO PRIMARIO: sedimento già presente in fognatura

FANGO SECONDARIO: "BIOMASSA" che si sviluppa contestualmente alla depurazione biologica dei liquami

FANGHI DI DEPURAZIONE: DEFINIZIONE E ORIGINE

PRE-ISP

DIG.

POST-ISP

DISIDR.

LINEA FANGHI:

DOPO DISIDRATAZIONE (20% SECCO): 275 mL/AE.d di fango TQ in uscita

Secondo la direttiva europea (tuttora vigente) 86/278/CEE, con il termine “fanghi” si intendono:

1.i residui provenienti dagli impianti di depurazione di acque reflue domestiche o urbane e da altri impianti di depurazione delle acque reflue che presentano una composizione analoga a quella delle acque reflue domestiche e urbane;

2.i residui delle fosse settiche e di altri dispositivi analoghi per il trattamento delle acque reflue;

3.i residui provenienti da impianti di depurazione diversi da quelli di cui ai punti 1) e 2).

(4)

DUE RICHIESTE DALLA NORMATIVA:

1.EFFLUENTI SEMPRE MIGLIORI PER ESSERE RIUTILIZZATI

► INCREMENTO DELLA QUANTITÀ E PEGGIORAMENTO DELLA QUALITÀ 2.FANGHI DI“ALTA QUALITÀ” DA INVIARE AL RECUPERO

FANGHI DI DEPURAZIONE: LA PROBLEMATICA

QUANTITA’ DEL FANGO :

AUMENTOper effetto di:

ESTENSIONE DEL SERVIZIO DI DEPURAZIONE

LIMITI PIÙ RESTRITTIVI sugli effluenti DIMINUZIONEper effetto di:

applicazione di TECNICHE DI DEPURAZIONE A BASSA PRODUZIONE DI FANGO

prime applicazioni delle TECNICHE DI MINIMIZZAZIONE

QUALITA’ del FANGO :

PEGGIORAMENTO dovuto a:

TRASFERIMENTO DI MAGGIORI (E NUOVI) INQUINANTI dal refluo al fango MIGLIORAMENTO dovuto a:

Miglior MONITORAGGIO degli SCARICHI INDUSTRIALI in fognatura

PRETRATTAMENTI PIÙ EFFICIENTI

(5)

FANGHI DI DEPURAZIONE: LA GESTIONE

RECUPERARE

MINIMIZZARE

La gerarchia nella gestione dei rifiuti di cui all’art. 179 del d.lgs.152/06 prescrive, ovunque possibile, LA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE e privilegia il recupero, prima di materia e poi di energia, rispetto allo smaltimento.

-2. AGENDO SIMULTANEAMENTE IN PIÙ DIREZIONI ►PIANIFICAZIONE SMALTIRE

-1. SEGUENDO LE INDICAZIONI DELLE NORMATIVE (EUROPEA E NAZIONALE)

(6)

GESTIONE DEI FANGHI = PUZZLE

L.Spinosa, IA, Vol.5, n°1/2018

TESSERE DI INQUADRAMENTO -SISTEMI SOSTENIBILI

-ECONOMIA CIRCOLARE

-REVERSIBILITÀ DEI PROCESSI

TESSERE SPECIFICHE -CONTESTO LOCALE -EFFETTO LOCOMOTIVA

-OTTIMIZZAZIONE DI SISTEMA

-MINIMIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE -ASPETTI LOGISTICI

-NORME REALISTICHE -STANDARDIZZAZIONE -PROPRIETÀ FISICHE

RECUPERO FANGHI SCELTA DELLLE TECNOLOGIE

(7)

FANGHI DI DEPURAZIONE: LA PRODUZIONE IN EUROPA

0 500 1000 1500 2000 2500 3000

Produzione di fanghi [103tSS/anno]

LA PRODUZIONE IN EUROPA:

 11.000.000 tSS/anno

PANORAMA ETEROGENEO

0 20.000 40.000 60.000 80.000 100.000 120.000 140.000 160.000 180.000 200.000

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Produzione di fanghi [tSS/anno]

Anno

Agricoltura 52%

Stoccaggio 2%

Incenerimento 11%

Compostaggio 15%

Discarica 1%

Altro 19%

IN LOMBARDIA

(8)

Combina i vantaggi dei:

1. SISTEMI A MEMBRANA (MBR);

2. SISTEMI AD OSSIGENO PURO:

3. SISTEMI TERMOFILI

COSA TRATTA?

I campi di applicazione del TAMR sono molteplici:

APPLICAZIONE 1: Rifiuti liquidi

APPLICAZIONE 2: Fanghi di depurazione

APPLICAZIONE 3: Rifiuti liquidi + fanghi di depurazione APPLICAZIONE 4: Digestati liquidi

UNA TECNOLOGIA INNOVATIVA: IL PROCESSO TAMR

(THERMOPHILIC AEROBIC MEMBRANE REACTOR):

(9)

9

SISTEMI MBR

1.la fattibilità di mantenere (nel sistema) tutta la biomassa idonea per il processo depurativo 2.la capacità di trattenere, all'interno del sistema, composti lentamente biodegradabili

(generalmente ad elevato peso molecolare molecole), al fine di garantirne la biodegradazione;

3.il miglioramento della stabilità della qualità dell'effluente 4.la riduzione del volume del reattore biologico.

SISTEMI AD OSSIGENO PURO

1.alta concentrazione di ossigeno disciolto nel reattore

2.massimo sfruttamento della capacità degradativa dei microorganismi 3.fiocchi di fango più densi rispetto ad un sistema ad aria "convenzionale"

4.riduzione significativa del volume delle vasche di trattamento 5.maggiore flessibilità in caso di sovraccarico organico

ALCUNI VANTAGGI

SISTEMI TERMOFILI (AEROBICI ED ANAEROBICI) 1.Elevata velocità di rimozione dei substrati biodegradabili 2.Alto carico organico volumetrico

3.Buone rese di rimozione per molecole sintetiche 4.Produzione specifica di biomassa molto bassa 5.Inibizione degli agenti patogeni

6.Capacità di trattare reflui con elevate concentrazioni di sali 7.Processo flessibile e stabile

8.Recupero di calore

9.Compatibilità dell'effluente termofilo con un trattamento tradizionale biologico

(10)

DOVE APPLICARLO?

DISIDR

OSSIDAZIONE SEDIM

ISPESS DIGEST DISIDR

OSSIDAZIONE SEDIM

ISPESS TAMR

OSSIDAZIONE SEDIM

ISPESS DIGEST

TAMR

OSSIDAZIONE SEDIM

ISPESS

TAMRTAMR

CONFIGURAZIONE 0

CONFIGURAZIONE 1 (fanghi)

CONFIGURAZIONE 2 (rifiuti liquidi)

CONFIGURAZIONE 3 (fanghi + rifiuti liquidi)

(11)

T= 50 ± 3 °C

PROCESSO AD ELEVATE RESE DI RIMOZIONE DEL COD E TENSIOATTIVI

 La resa media di rimozione è pari al 78%,

indipendentemente dai valori di OLR.

 Anche con significative variazioni di carico COD in

ingresso, la rimozione media COD ≥ 74%

(Collivignarelli et al., Envirnmental Technology, 2015)

0 1,000 2,000 3,000 4,000 5,000 6,000

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30

MBASIN ; MBASOUT [mg/L]

Day MBAS in

HRT= 10 d HRT = 7 d HRT = 5 d HRT = 4 d HRT = 3 d HRT = 4 d HRT = 3 d

0 500 1,000 1,500 2,000 2,500 3,000

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30

TASIN ; TASOUT [mg/L]

Day TAS in TAS out

HRT = 10 d HRT = 7 d HRT = 5 d HRT = 4 d HRT = 3 d HRT = 4 d HRT = 3 d

MBAS (anionici) Range: 2.300 – 5.500 mg/L

ηmedio= 98% (indipendente da HRT) TAS (non-ionici)

Range: 300 – 2.500 mg/L ηmedio= 84%

(12)

12

PROCESSO STABILE E ROBUSTO

STABILE

• Cambio completo e repentino di substrato in alimentazione al massimo carico  shock della biomassa (diminuzione rapida e importante del pH  efficienza del processo)

• Dopo 5-6 giorni si è nuovamente alimentato (senza inoculo)  rimozioni confrontabili a prima dello shock

ROBUSTO

• Buone prestazioni anche con concentrazioni di cloruri elevate (sino a 10.000 mg/L)

Nei processi a fanghi attivi incrementi dei cloruri da 150 a 5.000 mg/L  riduzioni rimozione COD dal 63% al 95% (Hong et al., 2007)

(Collivignarelli et al., Water Research, 2014)

(13)

Tecnologie Riferimenti bibliografici/

Sperimentazioni

Performance (%)

Campi di applicazione Da letteratura

Idrolisi enzimatica Foladori et al. 2010, Yin et al.

2016

<20 (SV);

<75 (ST)

<16.7 (SST)

Linea acque/

Linea fanghi Digestione

aerobica/anaerobica

Foladori et al. 2010, Di Iaconi

et al. 2016 25-54 (SSV) Linea acque/

Linea fanghi Digestione termofila

aerobica/anaerobica

Foladori et al. 2010, Suvilampi et al. 2003, Kurian et al. 2005,

Duncan et al. 2017

50 (SV);

40-45 (SSV);

30 (ST)

Linea acque/

Linea fanghi Sperimentazioni

TAMR

Fango municipale e industriale 40-77 (SV) Linea fanghi Fango municipale 68-90 (SV) Linea fanghi

PROCESSO AD ELEVATI RENDIMENTI DI RIMOZIONE DEI SOLIDI

VOLATILI

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RECUPERO DEL RESIDUO

LIQUIDO

(15)

RESIDUO LIQUIDO

1: RECUPERO DELL’AZOTO AMMONIACALE Prove di strippaggio (T 45 °C, pH 9,5 tc 3 ore):

abbattimento dell’ammoniaca superiore al 90%

(Collivignarelli et al., 2017a).

2: RECUPERO DEL CARBONIO ORGANICO

I risultati ottenuti daI test di NUR condotti su una biomassa denitrificante: velocità di

denitrificazione analoga a quella ottenuta dosando una fonte di COD rapidamente biodegradabile.

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57° CONVEGNO DI STUDIO DI INGEGNERIA SANITARIA - AMBIENTALE

“AMBIENTE: ISTRUZIONI PER L’USO”

4 GIUGNO 2019

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

Maria Cristina Collivignarelli

Riferimenti

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