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Academic year: 2021

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(1)

Prof. Ing. Gaspare Viviani

(2)

SITUAZIONE SICILIANA

circa 5 milioni di abitanti

390 Comuni

463 impianti di trattamento delle acque reflue urbane

75% con scarico in acque interne, 25% con scarico in mare

61% popolazione servita da impianti di depurazione (71%

nei Comuni capoluogo)

Fonte: elaborazione Sistema informativo ARPA Sicilia - Report 2018

16% degli impianti non attivo (ovvero realizzato ma non connesso alla rete fognaria, esistente ma non attivo o in stato di by-pass)

circa 20,5% dotati di autorizzazione allo scarico in corso di

validità

(3)

NUMEROSITA' IMPIANTI PER POTENZIALITA'

31% 31% 17% 5% 100%

(4)

DISTRIBUZIONE IMPIANTI PER PROVINCIA

0 5 10 15 20 25 30 35 40

AG CL CT EN ME PA RG SR TP

[%]

(5)

CONTROLLI ESEGUITI SUGLI IMPIANTI (2017)

(6)

CONTESTAZIONI A SEGUITO DEI CONTROLLI ESEGUITI

SUGLI IMPIANTI (2017)

(7)

1) Incompletezza degli schemi depurativi:

- assenza dei trattamenti secondari L.R.S. 27/86

- assenza di trattamenti di deN e deP (Tabb. 2 e 3 D.lgs. 152/06) - assenza di scarico a mare con condotta sottomarina

3) Inadeguatezza della struttura gestionale dell'impianto:

- assenza di idonei apparecchiature di misura

- controlli limitati ai soli parametri tabellari in uscita - carenza di misure e controlli di parametri di processo

POSSIBILI CAUSE DEGLI INSUCCESSI DEPURATIVI

2) Problemi di alimentazione dell'impianto:

- assenza di controlli sulle immissioni in fognatura di reflui non domestici

- variazioni di portate in ingresso superiori a quelle di

progetto (fognature unitarie scaricatori di piena)

(8)

Problemi di sostenibilità ambientale della depurazione delle acque:

- effettivo contributo della depurazione per il controllo dei macroinquinanti e il risanamento dei corpi idrici

- inefficacia degli impianti nei confronti di microinquinanti scaricati in fognatura e presenti nei corpi ricettori

PROBLEMI APERTI

NELLA DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE

Problemi di sostenibilità economica della depurazione delle acque reflue:

- da un sistema " lineare": fognatura depurazione scarico - a un sistema " circolare": riuso reflui depurati, recupero di

materia e/o energia

depuratori = bioraffinerie

(9)

CRITICITA’ NEL RISPETTO DEI LIMITI

È sufficiente il controllo dei parametri «normati» per garantire una buona gestione degli impianti, mirata a rendere probabile e non casuale il rispetto dei limiti tabellari ?

La risposta è NO

Basse concentrazioni in uscita dall’impianto sono consequenziali a:

• corretto dimensionamento dell’impianto

• corrette caratteristiche quali-quantitative dei reflui in ingresso

• corrette modalità di gestione dell’impianto, specie per i trattamenti secondari

CONTROLLI SU PARAMETRI DI PROCESSO NON NORMATI

(10)

Scarsa sedimentabilità dei fanghi BULKING

Eccessiva presenza di batteri "filamentosi"

SOSTENIBILITA' AMBIENTALE:

LE DISFUNZIONI DEGLI IMPIANTI BIOLOGICI

(11)

I.D. Praga, Dicembre 2017

Formazione di schiume biologiche FOAMING

Eccessiva presenza di batteri idrofobici (Nocardia

o Microthrix parvicella)

SOSTENIBILITA' AMBIENTALE:

LE DISFUNZIONI DEGLI IMPIANTI BIOLOGICI

(12)

I microinquinanti pervengono nei corpi idrici in forma sia concentrata (fognature bianche e nere, emissari impianti di depurazione), sia diffusa (dilavamento suoli coltivati e non).

Vasta gamma di sostanze presenti in tracce (ng/l ÷ mg/l) nell'ambiente acquatico e nelle matrici solide (fanghi, sedimenti) difficile tracciabilità e rimozione alla fonte.

Causa di effetti tossici e/o cancerogeni su uomo e animali, bioaccumulo in animali e vegetali.

SOSTENIBILITA' AMBIENTALE:

IL PROBLEMA DEI MICROINQUINANTI

(13)

Dubbia è la loro rimozione negli impianti di depurazione, progettati per la rimozione dei macroinquinanti.

CONTAMINANTI

“CONVENZIONALI”

Solidi sospesi sedimentabili (SSS) Solidi sospesi totali (SST)

BOD5 TOC COD

Azoto totale Fosforo totale Coliformi totali

OK

CONTAMINANTI

“NON CONVENZIONALI”

Pesticidi Farmaci Droghe

Prodotti per igiene personale Detergenti

Radionuclidi Antibiotici

Interferenti endocrini Droghe (lecite e illecite) etc.

?

SOSTENIBILITA' AMBIENTALE:

IL PROBLEMA DEI MICROINQUINANTI

(14)

diretto: i reflui sono resi immediatamente disponibili all’utenza (esempi: riuso estivo ad uso irriguo, ricircoli interni industriali)

indiretto: i reflui sono temporaneamente accumulati prima del riuso:

a) in serbatoi (esempio: accumulo invernale di reflui utilizzati a scopo irriguo)

b) in falda (esempio: ricarica artificiale)

SOSTENIBILITA' ECONOMICA:

IL RIUSO DELLE ACQUE REFLUE

(15)

RIUSO IRRIGUO

Vantaggi:

– disponibilità di una risorsa in quantità praticamente indipendenti dalle condizioni meteoclimatiche

– qualità della risorsa già parzialmente idonea, per la necessità di rispettare gli standard per la protezione dell’ambiente (scarichi nei corpi idrici ricettori)

– possibilità di scambio con risorse primarie, utilizzabili per usi più esigenti (p.e. uso potabile)

– beneficio ambientale, per la riduzione dei "carichi residui" nei

corpi idrici

(16)

In Israele più di 380 serbatoi di stoccaggio e stabilizzazione:

• capacità totale di invaso: 250 Mm

3

• volumi variabili: 30.000 m

3

- 10 Mm

3

• profondità variabile tra 5,5 e 15 m

• uso per irrigazione di 19.000 ha di terreno

APPLICAZIONI DI RIUSO IRRIGUO

(17)

Impianti di Milano (Nosedo + San Rocco)

90x10

6

m

3

/anno per irrigazione di 114 km

2

Numerose applicazioni in piena scala a livello internazionale e

anche nazionale, poche a livello regionale.

(18)

Approccio convenzionale:

a) Recupero di energia

(termica/elettrica) mediante digestione anaerobica dei fanghi (potenzialità > 100.000 AE;

risultati spesso inferiori alle previsioni progettuali)

b) Uso dei fanghi a scopo agronomico

SOSTENIBILITA' ECONOMICA:

IL RECUPERO DI MATERIA E/O ENERGIA

(19)

Nuovi approcci:

a) Trattamenti anaerobici combinati di fanghi + matrici organiche varie (FORSU, biomasse, etc.)

SOSTENIBILITA' ECONOMICA:

IL RECUPERO DI MATERIA E/O ENERGIA

b) Produzione di biometano da biogas c) Massimizzazione della produzione di

biogas: sonicazione (ultrasuoni), trattamenti termici (Cambi), ossidazione chimica (ozono)

d) Recupero di fosforo dalla linea fanghi ( struvite)

e) Produzione di biopolimeri (PHA: polidrossialcanoaati) f) Recupero di energia con microturbine

g) Recupero di energia termica da acque reflue

(20)

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

OGGI:

situazione siciliana ancora non in linea con gli standard normativi

necessità di miglioramenti strutturali (potenziamento impianti, completamento schemi deputativi) e gestionali (controlli in fognatura; misura parametri di processo degli impianti)

DOMANI:

maggiore "sostenibilità" ambientale ed economica degli impianti:

a) adozione di filiere di trattamento che garantiscano anche la rimozione di microinquinanti;

b) recupero di materia ed energia dagli impianti (riuso chiarificato;

recupero di materie/energia)

(21)

Gaspare Viviani

Dipartimento di Ingegneria

Università degli Studi di Palermo gaspare.viviani@unipa.it

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