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BAZART AURELIO BELLINI

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Academic year: 2022

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AURELIO BELLINI Introduzione all’autore

«Gli opposti si attraggono, si cercano, si completano, si amano

perché si donano reciprocamente quello che individualmente non hanno…» (Beniamino Joppolo) L’arte del sorprendente autore Aurelio Bellini si fonda sulla ricerca dell’armonia tra ele- menti opposti: l’ordine ed il caos, il chiaro e lo scuro, il bianco ed il colorato, la linea e la forma, il tradizionale e l’innovativo.

Le opere di Aurelio possiedono la loro caratteristica timbrica nel presentarsi divise in due:

bidimensionalmente, attraverso l’uso di linee e stili diversi, oppure tridimensionalmente, grazie al rilievo ed al materico. La pittura diviene così un ponte, un trait d’union, dove genialmente l’artista può confluire tecnica, varietà di forme e molteplicità di colori. Aurelio fa suo il principio, alla base di ogni manuale di sceneggiatura, fondamentale per rendere un’opera interessante e scorrevole: dove c’è contrasto c’è azione! L’osservatore si trova così di fronte ad un’arte viva, dove le opere sono pulsanti ed in movimento. Quella divi- sione, allora, al primo sguardo si muta pian piano: da scontro ad incontro, da passo in danza, da musica a sinfonia, da incontro occasionale a relazione amorosa. Colui che ha creato e coloro che osservano si fondono insieme nell’emozione e nello stupore. Ecco che, allora, quello che era un contrasto stilistico e si è mutato in un unicum di bellezza, supera i confini della realtà e coinvolge l’animo, il cuore, la mente, l’intimo. L’armonia tra gli opposti penetra anche la sfera sentimentale e sensistica: lo yin e lo yang, l’amore ed il dolore, il pianto ed il sorriso, il ricordo e la speranza nel futuro, il sogno e la realtà, la vita vissuta e la visione, la passione e la spiritualità, l’essere e l’avere, la morte e la vita, il giorno e la notte, l’alba e il tramonto.

Tale contrasto-unione tonale è presente in natura nell’arcobaleno e nelle sfumature del giorno e delle stagioni, come è riscontrabile in molti filoni artisti. I pittori l’hanno utilizzato per centinaia di anni, come ad esempio i “Fauves”, per rendere risultati dall’aspetto fresco,

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BAZART

gioioso, dal sentimento giovanile. Grazie alla “sensibilità” e “l’occhio poetico” in Calvario Aurelio fa emergere il dolore nel rilievo materico e l’osservatore lo associa subito mental- mente alle stazioni della Via Crucis. In Composizione al nero: i pessimisti vedranno gocce di oscurità avvolgere il colore, gli ottimisti scorgeranno il colore sorgere e liberarsi dalle te- naglie del buio. Nell’opera Finestre su saline il piano orizzontale e quello verticale si intrec- ciano sino a diventare da paralleli a perpendicolari; qui gli stati d’animo quieti ed amorosi, allineabili ai colori chiari e tenui, sono turbati da schizzi di rabbia e dolore, dagli intensi e coprenti rosso e nero. In Piscis in fabula l’ordinario binomio nero-morte, colore-vita, viene abilmente stravolto dall’artista: nel fluire del nero, come nuotando dentro l’acqua, risa- lendo il fiume al contrario, prendono forma e si innalzano vivi ed irriverenti figure di pesce.

In una società dove tutto corre e scorre, panta rei, ad una grande velocità non c’è spazio per la creazione e per l’emozione. Il messaggio dell’artista è quello di fermarsi un attimo ad osservare meglio: ciò che ci sembra impossibile può diventare possibile, ciò che è finito può divenire infinito, ciò che è senza significato può avere senso. Bisogna imparare a cer- care in ogni cosa, la bellezza dell’armonia Questo ci potrà certamente rendere migliori...

«Il divino è ciò in cui gli opposti coesistono: tutto e il contrario di tutto;

la bellezza e l’orrore; l’odio e l’amore. È tutto lì. Non c’è dualità». (Tiziano Terzani)

Biografia

«Aurelio Bellini, figlio di Nino Bellini artista. Sono nato a Sanremo l’8 aprile del 1963. Ho frequentato Architettura a Firenze negli anni ‘80 e poi a Milano, non ho mai finito la tesi.

Collettiva all’Istituto Stensen di Firenze intitolata “Rebis” nel 1987. Mostra all’hotel Me- diterranée di Sanremo con l’amica Veronica S., nel 1995. Ho partecipato alla collettiva

“CerianaArt” dell’estate 2011, 2013, 2015, 2018. Collettiva a Bordighera Alta nel marzo 2017. Aprile del 2017: inauguro lo Spazio Artistico collettivo “Avanguardiaponente” in Ceriana. Personale all’ Anglicana di Bordighera 10–25 gennaio 2020».

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Calvario

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BAZART

Composizione al nero

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Finestra su saline

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Piscis in fabula

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Purple scenery

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BAZART

Scenography on the water

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Squares under the water

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BAZART

Urbanesimo

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