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PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE

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Academic year: 2022

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REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI NOVARA

COMUNE DI BORGOMANERO

PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE

PROGETTO DEFINITIVO

Adozione Deliberazione Programmatica:

Delibera di Consiglio Comunale n. 3 del 30 gennaio 2009

Adozione Progetto Preliminare:

Delibera di Consiglio Comunale n. 86 del 28 novembre 2011

Approvazione Progetto Definitivo:

Delibera di C. C. n. del

Progettista:

Architetto

Antonella Manuelli

Sindaco:

Dott.ssa Anna Tinivella

Assessore:

Rag. Pierfranco Mirizio

Segretario:

Dott.ssa Maria Luisa Perucchini

Responsabile del procedimento:

Geom. Morena Medina

Divisione Urbanistica Territorio:

Geom. G. Chiarello Geom. M. Di Clemente Geom. M. Lorenzon Geom. M. Medina Geom. M. Guidetti

Valutazioni in ordine ai costi differenziali per

l’urbanizzazione delle aree di espansione I.9

(2)

L’art. 14 comma 3 della Legge urbanistica regionale (L.R. 56/77 e s.m. e i.) stabilisce che, tra gli elaborati a corredo del piano, sia compresa l’individuazione delle linee di soglia dei costi differenziali per l’urbanizzazione delle aree di espansione, ricavati in riferimento al sistema infrastrutturale esistente e previsto e alle caratteristiche del sito.

Si tratta di un indirizzo molto chiaro che, nell’imporre la consapevolezza dell’aspetto economico-finanziario, suggerisce di fatto scelte di pianificazione rivolte a contenere sia i costi di intervento sia quelli conseguenti del successivo mantenimento della città; una vera e propria attenzione alla “sostenibilità” del piano.

La verifica dei costi in rapporto “alle caratteristiche del sito” non è riducibile al differenziale risultante dalla maggiore o minore stabilità, dalla maggiore o minore acclività, o in generale dalla entità degli interventi di predisposizione del suolo, ma comprende anche i costi non monetizzabili derivanti da trasformazioni che possano risultare dannose o distruttive degli elementi e delle connessioni dell’ecosistema ambientale.

Dal 1977, data della norma che prescrive lo studio sulle linee di soglia, gli strumenti per indagare le “caratteristiche del sito” hanno avuto una notevole evoluzione. I limiti che idrogeologia e geomorfologia propongono alle trasformazioni sono oggi il risultato di un lavoro di straordinario impegno che coinvolge la responsabilità di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, dall’Autorità di bacino del Po, alla Regione, alla Provincia e al Comune.

La necessità di argomentare le scelte del PRGC in relazione al sistema infrastrutturale per incentivare l’ottimizzazione delle dotazioni in essere e delle infrastrutture previste, trova per altro corrispondenza nella “nuova stagione di analisi di compatibilità ambientale dei piani”.

Per quanto attiene il processo di pianificazione per il nuovo PRGC di Borgomanero, i sistemi infrastrutturali oggetto di analisi e di riferimento per impostare le politiche di trasformazione urbana sono:

- le infrastrutture per la mobilità;

- le reti e gli impianti tecnologici di servizio dell’insediamento;

- gli spazi e le attrezzature di interesse collettivo.

La carta delle linee di soglia (elaborato I.9.1) è stata quindi costruita tenendo conto di ogni elemento disponibile evidenziando altresì che ogni intervento di nuova edificazione previsto dal progetto preliminare di PRGC “paga” alla città le aree di urbanizzazione quantificate in riferimento al fabbisogno generato dall’intervento stesso e che gli ambiti sono per lo più inseriti nel contesto urbano edificato e interni alla perimetrazione dell’abitato.

La carta assume i seguenti elementi del sistema urbano e territoriale esistente:

- sistema insediativo esistente urbano e produttivo;

- reti pubbliche dell’acquedotto e della fognatura;

- sistema della viabilità esistente e previsto;

- aree di interesse naturalistico;

- le classi geologiche I, II e III di idoneità all’utilizzazione urbanistica.

(3)

Sulla base di questi riferimenti, il percorso adottato per le verifiche di soglia è stato così articolato:

1) si è assunto come limite assoluto di ultima soglia quello costituito dall’insieme delle aree di interesse naturalistico e classi geologiche I, II e III di idoneità all’utilizzazione urbanistica non valicabile per nessun tipo di intervento trasformativo, ma soltanto da interventi pubblici o privati di sistemazione naturalistico-ambientale.

2) per i nuovi insediamenti produttivi non si sono stabiliti limiti di soglia specifici, ma si sono assunti invece due fattori urbanistici di localizzazione:

- la preesistenza di tessuti produttivi da potenziare e riorganizzare - l’impalcato del sistema della accessibilità e della mobilità di appoggio,

addivenendo così a due tipi di scelte di nuova localizzazione nel PRGC:

- aree di estensione contenuta per l’ampliamento di aziende esistenti e per il completamento delle dotazioni territoriali, in corrispondenza delle attuali concentrazioni

- aree di dimensione rilevante poste, sia per quanto riguarda il sistema artigianale- industriale sia per quanto riguarda il sistema commerciale a nord e a sud del territorio comunale in ambiti per lo più già dotate di infrastrutture viarie adeguate (fa eccezione l’ambito sud per quanto attiene alla nuova APEA).

Per quanto riguarda gli aspetti del sopracitato punto 2 si evidenzia in particolare modo come le aree volte all’ampliamento e al completamento urbanistico sono di fatto costituite da lotti già dotati di urbanizzazione e nei quali, al momento dell’edificazione, verrà altresì garantito lo standards di legge.

Gli ambiti di nuovo impianto così come meglio evidenziato nell’elaborato grafico allegato – I.9.1 – riguardano due ampie aree ubicate rispettivamente all’estremo nord e all’estremo sud del territorio comunale. L’ambito posto a nord – il località Beatrice – ricalca quanto già previsto nel vigente P.R.G.C. ed è assoggettato a P.I.P. approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 47 del 06.10.2008 e l’attuazione dello stesso potrà avvenire successivamente alla definizione della bonifica del sito peraltro in corso di definizione. L’ambito posto a sud, così come stabilito in normativa, dovrà anch’esso essere attuato mediante S.U.E.: è infatti necessario predisporre un P.I.P.

poiché trattasi di area produttiva ecologicamente attrezzata per la quale si è addivenuti ad un accordo di pianificazione fra il Comune di Borgomanero e la Provincia di Novara.

Le aree produttive economiche di nuovo impianto sono localizzate in due ambiti contigui a quelli produttivi (artigianali-industriali) soprarichiamati e trattandosi di localizzazioni urbane periferiche non addensate - L2 - l’attuazione degli interventi sarà subordinata alla preventiva approvazione di S.U.E. ricercando al proprio interno lo standards necessario. Va altresì segnalato che la – L2 – posta a nord del territorio è l’estensione di una localizzazione preesistente, peraltro già dotata di soddisfacenti infrastrutture viarie.

Le attività economiche di completamento urbanistico-edilizio sono localizzate all’interno dell’abitato in ambiti propri già dotati di infrastrutture atte a garantire la funzionalità.

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3) per il tessuto urbano di nuovo impianto, sono state assunte due linee di soglia, che sono state costruite con riferimento al sistema urbanizzato.

Per tale sistema urbanizzato si è inteso il limite del tessuto insediativo esistente nonché l’involucro che comprende il sistema viario più esterno dotato delle opere di urbanizzazione principali (acquedotto e fognatura).

Tali linee di soglia partono da questo involucro urbano ridotto e si estendono con le misure indicate ai punti successivi, arrestandosi ove incontrino i limiti posti dall’ultima soglia o da barriere artificiali invalicabili o difficilmente valicabili come la ferrovia o le viabilità sopraordinate quali le tangenziali.

Occorre nello specifico anche in questo caso evidenziare come in tutti gli azzonamenti di nuovo impianto residenziale gli interventi edificatori sono attuabili attraverso la preventiva redazione di un “Piano direttore” volto a stabilire e definire organicamente le necessarie infrastrutture da realizzare da parte dei proponenti gli interventi edificatori mediante S.U.E..

Le linee di soglia così assunte vengono definite in:

1) LINEA DI PRIMA SOGLIA

Costruita a mt. 100 dall’involucro urbano ridotto così come sopra definito. Questa dimensione è stata assunta considerando che, all’interno dell’area da essa delimitata, i nuovi costi di urbanizzazione siano assolutamente ridotti, e in molti casi non esistano affatto, potendo essere considerati nella normale estensione degli allacci alle reti esistenti.

2) LINEA DI SECONDA SOGLIA

Costruita a mt. 300 sempre dall’involucro urbano ridotto, considerando che, all’interno della sua delimitazione, i nuovi costi di urbanizzazione siano quelli che normalmente sono necessari per la realizzazione di interventi con strumento urbanistico esecutivo.

L’elaborato I.9.1, nel delineare le fasce derivate dalle linee di soglia, mette in evidenza gli esiti della strategia adottata dal Piano ovvero quella di intervenire per lo più all’interno del tessuto urbano preesistente così come da obiettivi dell’Amministrazione comunale delineati peraltro nella Deliberazione Programmatica del nuovo PRGC fra i quali:

- la salvaguardia del patrimonio edilizio esistente promuovendone la riqualificazione, - l’utilizzo di interventi di “trasformazione edilizia” per la ricucitura del tessuto

edificato esistente,

- migliorare l’immagine complessiva degli insediamenti esistenti in termini di riordino urbanistico, qualità architettonica e paesaggistica,

- favorire opere di completamento nei lotti già in parte edificati, in particolare per quanto riguarda il tessuto residenziale,

- configurare le aree di espansione in stretto contatto con il sistema insediativo esistente.

Tale impostazione qualitativa trova riscontro ad una verifica quantitativa sia per quanto riguarda gli indici e parametri assai contenuti rispetto al PRGC esistente sia per quanto riguarda la distribuzione dell’espansione nel territorio.

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Rispetto ai limiti di soglia impostati con i criteri di cui sopra, le aree interessate dagli interventi di nuovo impianto residenziale comprensive dei relativi servizi urbanizzativi per lo più all’interno del centro abitato e/o in aree contigue allo stesso ( fa a ciò eccezione l’ambito posto in località S. Marco) risultano così distribuite :

- il 13 % è contenuto all’interno della soglia zero;

- il 43 % è contenuto all’interno della linea di prima soglia;

- il 42 % è contenuto all’interno della linea di seconda soglia;

- il 2 % è all’esterno della linea di seconda soglia.

Nessun ambito si trova al di là del limite di ultima soglia.

Riferimenti

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