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Fellini tra tavola e cucina, ricordando l Artusi À table avec Fellini, en se souvenant d Artusi

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Academic year: 2022

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Due anniversari di romagnoli illustri come Federico Fellini (centenario della nascita) e Pellegrino Artusi (bicentenario della

nascita), accomunati nel saporito binomio cinema e cibo; il primo tra i maggiori

registi della storia del cinema e il secondo, gastronomo e scrittore, autore del celebre libro di ricette La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene (1891). Un omaggio reso con una esposizione di foto inerenti a

scene culinarie e conviviali, tratte dai film del Maestro. Immagini che documentano comparse e protagonisti raccolti attorno a tavole imbandite (matrimoni, feste), a più circoscritti deschi familiari o a mangiate solitarie.

Non mancano foto di backstage sulle pause mangerecce delle troupe e del

regista e di  celebri spot diretti da Fellini.

Il percorso alimentare felliniano è

testimoniato a partire da I vitelloni (1953) fino a Ginger e Fred (1986), toccando, tra gli altri, riconosciuti capolavori, come La strada (1954), La dolce vita (1960), 8 ½ (1963) e Amarcord (1973).

La documentazione fotografica è frutto del lavoro di alcuni dei maggiori fotografi di scena del cinema italiano e proviene

da archivi pubblici e collezioni private. Ad arricchire la mostra, la proiezione dello

spot Alta società - Rigatoni, realizzato da Fellini (con il direttore della fotografia

Ennio Guarnieri) nel 1985 per Barilla, con il girato originale e la voce fuori campo del regista.

Deux anniversaires de personnages illustres de la Romagne tels que Federico Fellini

(centenaire de sa naissance) et Pellegrino Artusi (bicentenaire de sa naissance), unis dans la savoureuse combinaison du cinéma et de la nourriture; le premier est l’un des plus grands réalisateurs de l’histoire du cinéma

et le second, un gastronome et un écrivain, auteur du célèbre livre de recettes La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene (1891). On leur rend hommage avec une exposition de photos, liées à des scènes culinaires et conviviales, extraites des films du grand

Maestro. Ces images nous renseignent sur les figurants et les protagonistes réunis autour de tables dressées (mariages, fêtes), lors d’un simple repas de famille ou lors d’un repas pris en solitaire. Des photos qui nous montrent

le monde derrière les coulisses, celles lors des pauses-repas des équipes de tournage, de la pause-repas du réalisateur et celles des célèbres publicités réalisées par Fellini.

Le parcours alimentaire de Fellini se révèle à partir du film I vitelloni (1953) jusqu’à Ginger et Fred (1986), en passant par les chefs-

d’œuvre reconnus tels que La strada (1954), La dolce vita (1960), 8 ½ (1963) et Amarcord (1973). La documentation photographique est le résultat du travail de certains des plus grands photographes de scène du cinéma italien et provient d’archives publiques

et de collections privées. Pour enrichir

l’exposition, la projection de la publicité Alta società - Rigatoni, réalisé par Fellini (avec le cinématographe Ennio Guarnieri) en 1985

pour Barilla, avec les prises de vues originales et la voix hors-champ du réalisateur.

Fellini tra

tavola e cucina, ricordando

l’Artusi

À table avec Fellini, en se souvenant

d’Artusi

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Mostra a cura di / Dirigée

Antonio Maraldi

  Prodotta e organizzata da / Produite et organisée

Centro Cinema Città di Cesena, Regione Emilia-Romagna, Casa Artusi, Cineteca del Comune di Rimini

  In collaborazione con / En collaboration avec

Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale di Roma, Cinemazero di Pordenone, Barilla G. & R. F.lli Spa

Ambasciata d’Italia in Canada / Ambassade d’Italie au Canada

Consolato Generale d’Italia a Montréal / Consulat Général d’Italie à Montréal Istituto Italiano di Cultura di Montréal / Institut Italien de Culture de Montréal

Foto di / Photos de

Mimmo Cattarinich, Ampelio Ciolfi, Osvaldo Civirani, Ivo Meldolesi, A. Piatti, G.B. Poletto, Pierluigi Praturlon, Paul Ronald 

Spot / Publicité

Alta società - Rigatoni

(direttore della fotografia Ennio Guarnieri) Hight Society – Rigatoni

(cinématographe Ennio Guarnieri)

Per concessione di / Aimable autorisation de

Centro Cinema Città di Cesena, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale di Roma, Cinemazero, Cineteca del Comune di Rimini, Collezione Maraldi, Archivio Storico Barilla G. & R. F.lli Spa e Archivio Nazionale Cinema d’Impresa

 

Tutti i diritti riservati / Tous droits réservés

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Fellini nasce a Rimini il 20 gennaio 1920 dal

romagnolo Urbano e dalla romana Ida Barbiani.

Dopo aver frequentato il liceo classico, nel 1939 si trasferisce a Roma, ufficialmente con l’intenzione di studiare giurisprudenza.  Frequenta invece il mondo dell’avanspettacolo e della radio e inizia a scrivere copioni e gag.

Nel 1943 incontra la giovane attrice Giulietta Masina che sposerà alla fine di quell’anno e sarà sua compagna per tutta la vita Come

sceneggiatore collabora, tra gli altri, con Roberto Rossellini (Roma città aperta e Paisà) Pietro

Germi e Alberto Lattuada. Con quest’ultimo, dirige in comproprietà Luci del varietà (1950).

Nel 1952 realizza da solo Lo sceicco bianco, seguito da I vitelloni (1953), Leone d’argento al festival di Venezia. L’anno dopo con La strada vince l’Oscar come miglior film straniero. Nel 1957 ottiene il secondo Oscar con Le notti di Cabiria. 

Con La dolce vita (1959), Palma d’oro a Cannes, ottiene un successo internazionale che rende il suo nome celebre in tutto il mondo. Nel 1963 esce 8 ½, forse il momento più alto dell’arte felliniana, vincitore dell’Oscar per il miglior film straniero e per i costumi. Seguiranno, tra gli altri, Fellini-Satyricon (1969), Roma (1972),

Il Casanova (1976), Prova d’orchestra (1979), La città delle donne (1980), E la nave va (1983), Ginger e Fred (1986).  Amarcord, del 1973, un affettuoso e ironico ricordo della Rimini dell’adolescenza gli vale il

quarto Oscar.

Il suo ultimo film, La voce della luna è del 1990.

Nella primavera del 1993 Fellini riceve l’Oscar alla carriera. Si spegne a Roma il 31 ottobre dello stesso anno, provocando un immenso cordoglio in tutto il mondo.

Fellini naît à Rimini, le 20 janvier 1920, d’un père de Romagne, Urbano, et d’une mère romaine, Ida Barbiani. Après avoir fréquenté le lycée, il s’installe officiellement à Rome en 1939 pour y étudier le

droit. Au lieu de cela, il fréquente le monde du théâtre et de la radio et commence à écrire des

scénarios et des gags. En 1943, il rencontre la jeune comédienne Giulietta Masina qu’il épousera à la fin de cette année et qui sera à ses côtés jusqu’à la fin de ses jours. En tant que scénariste, il collabore, entre autres, avec Roberto Rossellini (Roma città aperta e Paisà), Pietro Germi et Alberto Lattuada.

Avec ce dernier, il est copropriétaire de Luci del Varietà (1950).

En 1952, il réalise seul Lo sceicco bianco, suivi de I vitelloni (1953), gagnant du Lion d’argent à la

Mostra de Venise. L’année suivante, avec La strada, il remporte l’Oscar du meilleur film étranger. En 1957, il obtient le deuxième Oscar avec Le notti di Cabiria. Avec La dolce vita (1959), Palme d’Or à Cannes, il remporte un succès international qui fait connaître son nom dans le monde entier. En 1963 a lieu la sortie de 8 ½, peut-être le moment le plus élevé de l’art de Fellini, (moment où Fellini est au sommet de son art), lauréat de l’Oscar du meilleur film étranger et meilleurs costumes.

Suivront, entre autres, Fellini-Satyricon (1969),

Roma (1972), Il Casanova (1976), Prova d’Orchestra (1979), La città delle donne (1980), E la nave va

(1983), Ginger et Fred (1986). Amarcord, de 1973, un souvenir affectueux et ironique de la ville de Rimini pendant son adolescence, lui vaut le quatrième

Oscar. Son dernier film, La voce della luna, sort en 1990. Au printemps 1993, Fellini reçoit l’Oscar pour l’ensemble de sa carrière. Il meurt à Rome le 31 octobre de la même année, provoquant un immense chagrin dans le monde entier.

FEDERICO FELLINI

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Pellegrino Artusi nasce a Forlimpopoli, nel cuore della Romagna, il 4 agosto 1820, unico maschio dei 13 figli di Agostino e Teresa Giunchi. Gli Artusi

sono commercianti e il giovane Pellegrino, avviato a seguire le orme del padre, compie

studi discontinui, con interessi prevalentemente letterari. Nel 1851, dopo l’irruzione a Forlimpopoli della banda del “Passatore”, il brigante Stefano Pelloni, la famiglia Artusi si trasferisce a Firenze, dove continua l’attività commerciale prelevando un banco di seta. Nella sua casa di piazza

d’Azeglio 25, Pellegrino coltiva le sue passioni, da cui nascono una biografia di Ugo Foscolo, un commento alle lettere di Giuseppe Giusti e,

soprattutto, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene il libro di cucina per eccellenza, quello

che fonda la cucina italiana moderna. Quindici

edizioni in vent’anni, dal 1891 al 1911, riviste e curate direttamente dall’autore, per essere poi, fino ai

giorni nostri, continuamente rieditato, copiato, piratato, tradotto in molte lingue. Un ricettario, un Manuale pratico per le famiglie, come dichiara il frontespizio, dal successo tanto travolgente

quanto inaspettato, basato su un programma gastronomico semplice e alla portata di tutti, riassunto nella triade Igiene - Economia - Buon gusto che campeggia anch’essa nel frontespizio.

Con questi riferimenti di base, Artusi sviluppa in 790 ricette il primo profilo gastronomico nazionale, col quale tutti gli autori successivi dovranno

misurarsi. Nella casa fiorentina Artusi vivrà fino al 30 marzo 1911. La notizia della sua morte arriva due giorni dopo al paese natale, nominato dal gastronomo suo erede testamentario.

Pellegrino Artusi naît à Forlimpopoli, au cœur de la Romagne, le 4 août 1820, seul garçon des 13 enfants d’Agostino et de Teresa Giunchi. Les Artusi sont des marchands et le jeune Pellegrino, décidé à suivre les traces de son père, mène des études discontinues, principalement avec des intérêts littéraires. En

1851, après que la bande du «Passatore», le brigand Stefano Pelloni, ait attaqué Forlimpopoli, la famille Artusi s’installe à Florence, où elle poursuit son

activité commerciale en reprenant un comptoir de soie. Dans sa maison, au numéro 25 de la Piazza d’Azeglio, Pellegrino cultive ses passions, dont une biographie d’Ugo Foscolo, un commentaire sur les lettres de Giuseppe Giusti et, surtout, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, le livre de cuisine par excellence, celui qui fonde la cuisine italienne moderne. Quinze éditions en vingt ans, de 1891 à 1911, révisées et éditées directement par l’auteur, pour être ensuite, jusqu’à aujourd’hui, continuellement rééditées, copiées, piratées,

traduites dans de nombreuses langues. Un livre de recettes, un Manuel pratique pour les familles, comme le déclare la page de titre, avec un succès écrasant et inattendu, basé sur un programme gastronomique simple à la portée de tous, résumé dans la triade Hygiène - Économie - Bon goût, qui ressort également dans la page de titre. Avec ces références de base, Artusi développe le premier profil gastronomique national en 790 recettes,

avec lesquelles tous les auteurs ultérieurs devront rivaliser. Artusi vivra, dans sa maison de Florence, jusqu’au 30 mars 1911. La nouvelle de sa mort

arrive deux jours plus tard dans son village natal, que le gastronome nomme comme son héritier testamentaire.

PELLEGRINO ARTUSI

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A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi

Amarcord (1973)

Carla Mora, Nando Orfei

ph. Pierluigi / Archivio Cinemazero Images, Pordenone

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Amarcord (1973)

Nando Orfei, Carla Mora, Pupella Maggio, Armando Brancia, Bruno Zanin, Stefano Proietti

ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

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Amarcord (1973)

Peppino Janigro, Bruno Zanin, Stefano Proietti

ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

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Amarcord (1973)

Armando Brancia, Stefano Proietti, Pupella Maggio, Nando Orfei ph. Pierluigi / Centro Cinema Città di Cesena

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Amarcord (1973)

Al centro Magali Noël, Bruno Bertocci

ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

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Il Casanova di Federico Fellini (1976) Danilo Donati, Federico Fellini

ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

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Il Casanova di Federico Fellini (1976) Federico Fellini

ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

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La dolce vita (1960)

Marcello Mastroianni, Catherine Denise

ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

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La dolce vita (1960)

Anita Ekberg, Federico Fellini

ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

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E la nave va (1983) Una scena

ph. Mimmo Cattarinich / Centro Cinema Città di Cesena

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E la nave va (1983) Victor Poletti

ph. Mimmo Cattarinich / Centro Cinema Città di Cesena

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E la nave va (1983) Jonathan Cecil

ph. Mimmo Cattarinich / Centro Cinema Città di Cesena

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E la nave va (1983) Una scena

ph. Mimmo Cattarinich / Archivio Cinemazero Images, Pordenone

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Ginger e Fred (1986) Federico Fellini

ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

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Ginger e Fred (1986)

Giulietta Masina e, in secondo piano, Marcello Mastroianni ph. Pierluigi / Centro Cinema Città di Cesena

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Giulietta degli spiriti (1965)

Giulietta Masina, Valentina Cortese

ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

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Giulietta degli spiriti (1965) Federico Fellini

ph. G.B. Poletto / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

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Giulietta degli spiriti (1965)

Sylva Koscina, Caterina Boratto

ph. G.B. Poletto / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

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Giulietta degli spiriti (1965)

Al centro, in secondo piano, Giulietta Masina

ph. G.B. Poletto / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

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Le notti di Cabiria (1957) Giulietta Masina

ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

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Le notti di Cabiria (1957) Giulietta Masina

ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

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Le notti di Cabiria (1957)

Aldo Tonti, Franca Marzi, Federico Fellini

ph. Ivo Meldolesi / Archivio Cinemazero Images, Pordenone

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Le notti di Cabiria (1957) Franca Marzi

ph. Lif / Centro Cinema Città di Cesena

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8 ½ (1963)

Sandra Milo, Marcello Mastroianni ph. Paul Ronald / Collezione Maraldi

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8 ½ (1963) Edy Vasserl

ph. Paul Ronald / Collezione Maraldi

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8 ½ (1963)

Madeleine Lebeau, Neil Robinson ph. Paul Ronald / Collezione Maraldi

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8 ½ (1963)

Rossella Falk, Caterina Boratto, Hazel Rogers, Edra Gale, Marcello Mastroianni, Anouk Aimée, Madeleine Lebeau ph. Paul Ronald / Collezione Maraldi

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8 ½ (1963)

Marcello Mastroianni, Anouk Aimée, Rossella Falk ph. Paul Ronald / Collezione Maraldi

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Roma (1972)

Maria Sisti (a sinistra)

ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

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Roma (1972) una scena

ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

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Roma (1972) una scena

ph. G.B. Poletto (?) / Centro Cinema Città di Cesena

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Roma (1972) una scena

ph. Mimmo Cattarinich / Centro Cinema Città di Cesena

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Fellini - Satyricon (1969)

Capucine, Mario Romagnoli

ph. Mimmo Cattarinich / Centro Cinema Città di Cesena

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Spot Banca di Roma (1992) Anna Falchi, Federico Fellini

ph. Mimmo Cattarinich / Cineteca di Rimini

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Spot Banca di Roma (1992) Anna Falchi, Federico Fellini

ph. Mimmo Cattarinich / Cineteca di Rimini

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Spot “Alta Società - Rigatoni” (1985) una scena

ph. anonimo / Archivio Storico Barilla, Parma

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Spot “Alta Società - Rigatoni” (1985) una scena

ph. anonimo / Archivio Storico Barilla, Parma

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La strada (1954)

Giulietta Masina, Anthony Quinn

ph. A. Piatti / Centro Cinema Città di Cesena

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La strada (1954)

Anthony Quinn, Giulietta Masina

ph. A. Piatti / Archivio Cinemazero Images, Pordenone

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La strada (1954)

Anthony Quinn, Federico Fellini

ph. A. Piatti / Centro Cinema Città di Cesena

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I vitelloni (1953)

Alberto Sordi, Franco Interlenghi

ph. Ampelio Ciolfi / Centro Cinema Città di Cesena

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I vitelloni (1953) Alberto Sordi

ph. Ampelio Ciolfi / Archivio Cinemazero Images, Pordenone

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