Due anniversari di romagnoli illustri come Federico Fellini (centenario della nascita) e Pellegrino Artusi (bicentenario della
nascita), accomunati nel saporito binomio cinema e cibo; il primo tra i maggiori
registi della storia del cinema e il secondo, gastronomo e scrittore, autore del celebre libro di ricette La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene (1891). Un omaggio reso con una esposizione di foto inerenti a
scene culinarie e conviviali, tratte dai film del Maestro. Immagini che documentano comparse e protagonisti raccolti attorno a tavole imbandite (matrimoni, feste), a più circoscritti deschi familiari o a mangiate solitarie.
Non mancano foto di backstage sulle pause mangerecce delle troupe e del
regista e di celebri spot diretti da Fellini.
Il percorso alimentare felliniano è
testimoniato a partire da I vitelloni (1953) fino a Ginger e Fred (1986), toccando, tra gli altri, riconosciuti capolavori, come La strada (1954), La dolce vita (1960), 8 ½ (1963) e Amarcord (1973).
La documentazione fotografica è frutto del lavoro di alcuni dei maggiori fotografi di scena del cinema italiano e proviene
da archivi pubblici e collezioni private. Ad arricchire la mostra, la proiezione dello
spot Alta società - Rigatoni, realizzato da Fellini (con il direttore della fotografia
Ennio Guarnieri) nel 1985 per Barilla, con il girato originale e la voce fuori campo del regista.
Deux anniversaires de personnages illustres de la Romagne tels que Federico Fellini
(centenaire de sa naissance) et Pellegrino Artusi (bicentenaire de sa naissance), unis dans la savoureuse combinaison du cinéma et de la nourriture; le premier est l’un des plus grands réalisateurs de l’histoire du cinéma
et le second, un gastronome et un écrivain, auteur du célèbre livre de recettes La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene (1891). On leur rend hommage avec une exposition de photos, liées à des scènes culinaires et conviviales, extraites des films du grand
Maestro. Ces images nous renseignent sur les figurants et les protagonistes réunis autour de tables dressées (mariages, fêtes), lors d’un simple repas de famille ou lors d’un repas pris en solitaire. Des photos qui nous montrent
le monde derrière les coulisses, celles lors des pauses-repas des équipes de tournage, de la pause-repas du réalisateur et celles des célèbres publicités réalisées par Fellini.
Le parcours alimentaire de Fellini se révèle à partir du film I vitelloni (1953) jusqu’à Ginger et Fred (1986), en passant par les chefs-
d’œuvre reconnus tels que La strada (1954), La dolce vita (1960), 8 ½ (1963) et Amarcord (1973). La documentation photographique est le résultat du travail de certains des plus grands photographes de scène du cinéma italien et provient d’archives publiques
et de collections privées. Pour enrichir
l’exposition, la projection de la publicité Alta società - Rigatoni, réalisé par Fellini (avec le cinématographe Ennio Guarnieri) en 1985
pour Barilla, avec les prises de vues originales et la voix hors-champ du réalisateur.
Fellini tra
tavola e cucina, ricordando
l’Artusi
À table avec Fellini, en se souvenant
d’Artusi
Mostra a cura di / Dirigée
Antonio Maraldi
Prodotta e organizzata da / Produite et organisée
Centro Cinema Città di Cesena, Regione Emilia-Romagna, Casa Artusi, Cineteca del Comune di Rimini
In collaborazione con / En collaboration avec
Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale di Roma, Cinemazero di Pordenone, Barilla G. & R. F.lli Spa
Ambasciata d’Italia in Canada / Ambassade d’Italie au Canada
Consolato Generale d’Italia a Montréal / Consulat Général d’Italie à Montréal Istituto Italiano di Cultura di Montréal / Institut Italien de Culture de Montréal
Foto di / Photos de
Mimmo Cattarinich, Ampelio Ciolfi, Osvaldo Civirani, Ivo Meldolesi, A. Piatti, G.B. Poletto, Pierluigi Praturlon, Paul Ronald
Spot / Publicité
Alta società - Rigatoni
(direttore della fotografia Ennio Guarnieri) Hight Society – Rigatoni
(cinématographe Ennio Guarnieri)
Per concessione di / Aimable autorisation de
Centro Cinema Città di Cesena, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale di Roma, Cinemazero, Cineteca del Comune di Rimini, Collezione Maraldi, Archivio Storico Barilla G. & R. F.lli Spa e Archivio Nazionale Cinema d’Impresa
Tutti i diritti riservati / Tous droits réservés
Fellini nasce a Rimini il 20 gennaio 1920 dal
romagnolo Urbano e dalla romana Ida Barbiani.
Dopo aver frequentato il liceo classico, nel 1939 si trasferisce a Roma, ufficialmente con l’intenzione di studiare giurisprudenza. Frequenta invece il mondo dell’avanspettacolo e della radio e inizia a scrivere copioni e gag.
Nel 1943 incontra la giovane attrice Giulietta Masina che sposerà alla fine di quell’anno e sarà sua compagna per tutta la vita Come
sceneggiatore collabora, tra gli altri, con Roberto Rossellini (Roma città aperta e Paisà) Pietro
Germi e Alberto Lattuada. Con quest’ultimo, dirige in comproprietà Luci del varietà (1950).
Nel 1952 realizza da solo Lo sceicco bianco, seguito da I vitelloni (1953), Leone d’argento al festival di Venezia. L’anno dopo con La strada vince l’Oscar come miglior film straniero. Nel 1957 ottiene il secondo Oscar con Le notti di Cabiria.
Con La dolce vita (1959), Palma d’oro a Cannes, ottiene un successo internazionale che rende il suo nome celebre in tutto il mondo. Nel 1963 esce 8 ½, forse il momento più alto dell’arte felliniana, vincitore dell’Oscar per il miglior film straniero e per i costumi. Seguiranno, tra gli altri, Fellini-Satyricon (1969), Roma (1972),
Il Casanova (1976), Prova d’orchestra (1979), La città delle donne (1980), E la nave va (1983), Ginger e Fred (1986). Amarcord, del 1973, un affettuoso e ironico ricordo della Rimini dell’adolescenza gli vale il
quarto Oscar.
Il suo ultimo film, La voce della luna è del 1990.
Nella primavera del 1993 Fellini riceve l’Oscar alla carriera. Si spegne a Roma il 31 ottobre dello stesso anno, provocando un immenso cordoglio in tutto il mondo.
Fellini naît à Rimini, le 20 janvier 1920, d’un père de Romagne, Urbano, et d’une mère romaine, Ida Barbiani. Après avoir fréquenté le lycée, il s’installe officiellement à Rome en 1939 pour y étudier le
droit. Au lieu de cela, il fréquente le monde du théâtre et de la radio et commence à écrire des
scénarios et des gags. En 1943, il rencontre la jeune comédienne Giulietta Masina qu’il épousera à la fin de cette année et qui sera à ses côtés jusqu’à la fin de ses jours. En tant que scénariste, il collabore, entre autres, avec Roberto Rossellini (Roma città aperta e Paisà), Pietro Germi et Alberto Lattuada.
Avec ce dernier, il est copropriétaire de Luci del Varietà (1950).
En 1952, il réalise seul Lo sceicco bianco, suivi de I vitelloni (1953), gagnant du Lion d’argent à la
Mostra de Venise. L’année suivante, avec La strada, il remporte l’Oscar du meilleur film étranger. En 1957, il obtient le deuxième Oscar avec Le notti di Cabiria. Avec La dolce vita (1959), Palme d’Or à Cannes, il remporte un succès international qui fait connaître son nom dans le monde entier. En 1963 a lieu la sortie de 8 ½, peut-être le moment le plus élevé de l’art de Fellini, (moment où Fellini est au sommet de son art), lauréat de l’Oscar du meilleur film étranger et meilleurs costumes.
Suivront, entre autres, Fellini-Satyricon (1969),
Roma (1972), Il Casanova (1976), Prova d’Orchestra (1979), La città delle donne (1980), E la nave va
(1983), Ginger et Fred (1986). Amarcord, de 1973, un souvenir affectueux et ironique de la ville de Rimini pendant son adolescence, lui vaut le quatrième
Oscar. Son dernier film, La voce della luna, sort en 1990. Au printemps 1993, Fellini reçoit l’Oscar pour l’ensemble de sa carrière. Il meurt à Rome le 31 octobre de la même année, provoquant un immense chagrin dans le monde entier.
FEDERICO FELLINI
Pellegrino Artusi nasce a Forlimpopoli, nel cuore della Romagna, il 4 agosto 1820, unico maschio dei 13 figli di Agostino e Teresa Giunchi. Gli Artusi
sono commercianti e il giovane Pellegrino, avviato a seguire le orme del padre, compie
studi discontinui, con interessi prevalentemente letterari. Nel 1851, dopo l’irruzione a Forlimpopoli della banda del “Passatore”, il brigante Stefano Pelloni, la famiglia Artusi si trasferisce a Firenze, dove continua l’attività commerciale prelevando un banco di seta. Nella sua casa di piazza
d’Azeglio 25, Pellegrino coltiva le sue passioni, da cui nascono una biografia di Ugo Foscolo, un commento alle lettere di Giuseppe Giusti e,
soprattutto, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene il libro di cucina per eccellenza, quello
che fonda la cucina italiana moderna. Quindici
edizioni in vent’anni, dal 1891 al 1911, riviste e curate direttamente dall’autore, per essere poi, fino ai
giorni nostri, continuamente rieditato, copiato, piratato, tradotto in molte lingue. Un ricettario, un Manuale pratico per le famiglie, come dichiara il frontespizio, dal successo tanto travolgente
quanto inaspettato, basato su un programma gastronomico semplice e alla portata di tutti, riassunto nella triade Igiene - Economia - Buon gusto che campeggia anch’essa nel frontespizio.
Con questi riferimenti di base, Artusi sviluppa in 790 ricette il primo profilo gastronomico nazionale, col quale tutti gli autori successivi dovranno
misurarsi. Nella casa fiorentina Artusi vivrà fino al 30 marzo 1911. La notizia della sua morte arriva due giorni dopo al paese natale, nominato dal gastronomo suo erede testamentario.
Pellegrino Artusi naît à Forlimpopoli, au cœur de la Romagne, le 4 août 1820, seul garçon des 13 enfants d’Agostino et de Teresa Giunchi. Les Artusi sont des marchands et le jeune Pellegrino, décidé à suivre les traces de son père, mène des études discontinues, principalement avec des intérêts littéraires. En
1851, après que la bande du «Passatore», le brigand Stefano Pelloni, ait attaqué Forlimpopoli, la famille Artusi s’installe à Florence, où elle poursuit son
activité commerciale en reprenant un comptoir de soie. Dans sa maison, au numéro 25 de la Piazza d’Azeglio, Pellegrino cultive ses passions, dont une biographie d’Ugo Foscolo, un commentaire sur les lettres de Giuseppe Giusti et, surtout, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, le livre de cuisine par excellence, celui qui fonde la cuisine italienne moderne. Quinze éditions en vingt ans, de 1891 à 1911, révisées et éditées directement par l’auteur, pour être ensuite, jusqu’à aujourd’hui, continuellement rééditées, copiées, piratées,
traduites dans de nombreuses langues. Un livre de recettes, un Manuel pratique pour les familles, comme le déclare la page de titre, avec un succès écrasant et inattendu, basé sur un programme gastronomique simple à la portée de tous, résumé dans la triade Hygiène - Économie - Bon goût, qui ressort également dans la page de titre. Avec ces références de base, Artusi développe le premier profil gastronomique national en 790 recettes,
avec lesquelles tous les auteurs ultérieurs devront rivaliser. Artusi vivra, dans sa maison de Florence, jusqu’au 30 mars 1911. La nouvelle de sa mort
arrive deux jours plus tard dans son village natal, que le gastronome nomme comme son héritier testamentaire.
PELLEGRINO ARTUSI
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Amarcord (1973)
Carla Mora, Nando Orfei
ph. Pierluigi / Archivio Cinemazero Images, Pordenone
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Amarcord (1973)
Nando Orfei, Carla Mora, Pupella Maggio, Armando Brancia, Bruno Zanin, Stefano Proietti
ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Amarcord (1973)
Peppino Janigro, Bruno Zanin, Stefano Proietti
ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Amarcord (1973)
Armando Brancia, Stefano Proietti, Pupella Maggio, Nando Orfei ph. Pierluigi / Centro Cinema Città di Cesena
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Amarcord (1973)
Al centro Magali Noël, Bruno Bertocci
ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Il Casanova di Federico Fellini (1976) Danilo Donati, Federico Fellini
ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Il Casanova di Federico Fellini (1976) Federico Fellini
ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
La dolce vita (1960)
Marcello Mastroianni, Catherine Denise
ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
La dolce vita (1960)
Anita Ekberg, Federico Fellini
ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma
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E la nave va (1983) Una scena
ph. Mimmo Cattarinich / Centro Cinema Città di Cesena
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E la nave va (1983) Victor Poletti
ph. Mimmo Cattarinich / Centro Cinema Città di Cesena
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E la nave va (1983) Jonathan Cecil
ph. Mimmo Cattarinich / Centro Cinema Città di Cesena
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E la nave va (1983) Una scena
ph. Mimmo Cattarinich / Archivio Cinemazero Images, Pordenone
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Ginger e Fred (1986) Federico Fellini
ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Ginger e Fred (1986)
Giulietta Masina e, in secondo piano, Marcello Mastroianni ph. Pierluigi / Centro Cinema Città di Cesena
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Giulietta degli spiriti (1965)
Giulietta Masina, Valentina Cortese
ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma
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Giulietta degli spiriti (1965) Federico Fellini
ph. G.B. Poletto / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma
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Giulietta degli spiriti (1965)
Sylva Koscina, Caterina Boratto
ph. G.B. Poletto / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Giulietta degli spiriti (1965)
Al centro, in secondo piano, Giulietta Masina
ph. G.B. Poletto / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Le notti di Cabiria (1957) Giulietta Masina
ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Le notti di Cabiria (1957) Giulietta Masina
ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Le notti di Cabiria (1957)
Aldo Tonti, Franca Marzi, Federico Fellini
ph. Ivo Meldolesi / Archivio Cinemazero Images, Pordenone
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Le notti di Cabiria (1957) Franca Marzi
ph. Lif / Centro Cinema Città di Cesena
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8 ½ (1963)
Sandra Milo, Marcello Mastroianni ph. Paul Ronald / Collezione Maraldi
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
8 ½ (1963) Edy Vasserl
ph. Paul Ronald / Collezione Maraldi
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
8 ½ (1963)
Madeleine Lebeau, Neil Robinson ph. Paul Ronald / Collezione Maraldi
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
8 ½ (1963)
Rossella Falk, Caterina Boratto, Hazel Rogers, Edra Gale, Marcello Mastroianni, Anouk Aimée, Madeleine Lebeau ph. Paul Ronald / Collezione Maraldi
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
8 ½ (1963)
Marcello Mastroianni, Anouk Aimée, Rossella Falk ph. Paul Ronald / Collezione Maraldi
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Roma (1972)
Maria Sisti (a sinistra)
ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Roma (1972) una scena
ph. Pierluigi / Archivio fotografico della Cineteca Nazionale- Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Roma (1972) una scena
ph. G.B. Poletto (?) / Centro Cinema Città di Cesena
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Roma (1972) una scena
ph. Mimmo Cattarinich / Centro Cinema Città di Cesena
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Fellini - Satyricon (1969)
Capucine, Mario Romagnoli
ph. Mimmo Cattarinich / Centro Cinema Città di Cesena
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Spot Banca di Roma (1992) Anna Falchi, Federico Fellini
ph. Mimmo Cattarinich / Cineteca di Rimini
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Spot Banca di Roma (1992) Anna Falchi, Federico Fellini
ph. Mimmo Cattarinich / Cineteca di Rimini
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Spot “Alta Società - Rigatoni” (1985) una scena
ph. anonimo / Archivio Storico Barilla, Parma
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
Spot “Alta Società - Rigatoni” (1985) una scena
ph. anonimo / Archivio Storico Barilla, Parma
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
La strada (1954)
Giulietta Masina, Anthony Quinn
ph. A. Piatti / Centro Cinema Città di Cesena
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
La strada (1954)
Anthony Quinn, Giulietta Masina
ph. A. Piatti / Archivio Cinemazero Images, Pordenone
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
La strada (1954)
Anthony Quinn, Federico Fellini
ph. A. Piatti / Centro Cinema Città di Cesena
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
I vitelloni (1953)
Alberto Sordi, Franco Interlenghi
ph. Ampelio Ciolfi / Centro Cinema Città di Cesena
A t av ola c on F ellini, ri cor dando l ’Ar tusi À t able a vec F ellini, en se sou venant d’Art usi
I vitelloni (1953) Alberto Sordi
ph. Ampelio Ciolfi / Archivio Cinemazero Images, Pordenone