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RAGAZZI CHE BELLO RIVEDERCI A SCUOLA

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07-04-2021

LA STAMPA 1+11

IL CASO

RAGAZZI CHE BELLO RIVEDERCI A SCUOLA

ERALDOAFFINATI

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a scuola è la locomo- stiva del Bel Paese: se riparte lei, col suo vec- chio ciuf ciuf di campa- nelle e ricreazioni, aule e

cortili, buoni e brutti voti, ci sveglia- mo tutti dal torpore, dall'apatia e dal- la depressione riuscendo a trovare la forza per scrutare un nuovo arcoba- leno di fede, speranza e carità. -P li

a scuola, ormai lo stanno capendo in

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tanti, è la locomotiva del Bel Paese: seripar- te lei, col suo vecchio ciuf ciuf di campanelle e ricreazioni, aule e cortili, buoni e brutti vo- ti, ci svegliamo tutti dal torpo- re, dall'apatia e dalla depres- sione riuscendo a trovare la forza che ci serve per scruta- re, oltre le zone rosse e aran- cione, un nuovo arcobaleno di fede, speranza e carità. Fede nella ripresa, speranza in una stagione migliore, carità nei confronti di chi non è più qui insieme a noi. Intendiamoci:

la tempesta ancora non pas- sa, i numeri dei morti, dei con- tagi e dei ricoveri restano pes- simi, ma il cuore batte forte nel petto di Michelino, quarta elementare, che non vede l'o- ra di tornare a sedersi di fian- co a Carlo, l'amico preferito.

Manuela, seconda media, ha già stampato i fogli della ricer- ca sulla cittadinanza da conse- gnare alla professoressa. Mar-

IL COMMENTO

Cari Claudia e Nichelino che bello rivederci a scuola

ta, quarta liceo, potrà ritrova- re negli altri qualcosa di se stessa. E poi c'è Claudia, in car- rozzina, che finalmente rive- drà i suoi compagni, uscendo dalla doppia e tripla reclusio- ne degli ultimi tempi. Romo- letto, iscritto al primo anno dell'istituto professionale per l'industria e l'artigianato, chis- sà dov'è finito: per lui la didat- tica a distanza non è mai ini- ziata davvero. Al laboratori di meccanica, che hanno funzio- nato un po' durante l'emer- genza, neppure si presenta- va. Quando provava a colle- garsi, gli saltava la connessio- ne. Era fatto così: teneva spen- ta la telecamera, non voleva mostrare la faccia, sotto al no- me sullo schermo aveva incol- lato un mascherone colorato;

a un certo punto l'abbiamo perso, non si è più visto, nem- meno al parco.

Dovremo recuperare quelli come lui, e sono tanti, lo sap- piamo, distribuiti a macchia di leopardo in ogni regione

Eraldo Affinati, 65 anni, professo- re e scrittore. Due volte candidato al premio Strega, ha fondato le scuole Penny Wirton per insegna- re l'italiano ai ragazzi stranieri

ERALDO AFFINATI

italiana: erano sull'orlo dell'abbandono già prima del- la forzata interruzione, è ba- stato poco perché staccassero la debole presa che li teneva legati al trenino dell'istruzio- ne obbligatoria, della dignità umana. Adesso Salvatore tra- scorre il pomeriggio per stra- da a cincischiare insieme ad altri scugnizzi. Bisognerà star- gli dietro, non perderlo di vi- sta. Ma anche coloro che tor- neranno in aula andranno se- guiti con attenzione diversa ri- spetto al passato. Continuare a ragionare coi vecchi schemi valutativi sarebbe un errore.

Dovremo fare quello che tutti i veri maestri hanno sempre consigliato: individualizzare l'apprendimento. Il che non si- gnifica, ripetiamolo, rinuncia- re agli obiettivi minimi comu- ni, ma sapere che d'ora innan- zi, dopo la ferita interiore pro- vocata in molti giovani dalla rottura delle relazioni sociali, ogni esperienza conoscitiva andrà guidata, sorvegliata,

condivisa. La spiegazione non dovrà più cadere dall'al- to come un meteorite sulla te- sta dello studente. In questa azione risanatrice, parados- salmente, potrebbero aiutar- ci i minorenni non accompa- gnati, i quali hanno vissuto il lockdown sopportando pesi superiori ai nostri, chiusi nei centri di pronta accoglienza.

Eppure eccoli già in corsa, Mo- hamed e Omar, RasdhureAb- di, come se niente fosse, pron- ti a scattare verso il futuro.

Noi delle scuole Penny Wir- ton per l'insegnamento della nostra lingua agli immigrati stiamo provando a metterli insieme ai liceali italiani: pos- siamo farlo, in Dad e in pre- senza, grazie ai Percorsi per le Competenze Trasversali. I risultati sono incoraggianti.

Valeria corregge i tempi ver- bali di Mamudu. Lucrezia guida Nusrat alla lettura. Lu- ca cura la pronuncia di Ami- natha. Da oggi potranno rac- contarlo ad amici e professo- ri. E se fosse anche questa la scuola nuova? —

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LA STAMPA

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