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RISULTATI Caratte ristiche della coorte studiata

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Academic year: 2021

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RISULTATI

Caratte ristiche della coorte studiata

La coorte studiata, composta da 78 soggetti, è stata suddivisa in tre gruppi. Il primo gruppo è costituito da 26 soggetti con normale glicemia a digiuno (NGT, Normal Glucose Tolerance) di cui 12 maschi e 14 femmine, a loro volta suddivisi sulla base della familiarità di primo grado per il diabete di tipo 2 in normoglicemici con familiarità (NGT/Fam+) e normoglicemici senza storia familiare di diabete (NGT/Fam-). Ogni sottogruppo è costituito da 13 soggetti di cui 6 maschi e 7 femmine; tra questi due sottogruppi non è stata rilevata alcuna differenza significativa nei parametri biochimici e antropometrici descritti in tabella 2. L’età media del gruppo di controllo è di 45 11 anni, BMI medio pari a 28.5 6.5 kg/m2, pressione sistolica e diastolica rispettivamente pari a 119.0 15.0 e 76.0 13.0 mmHg e glicemia media di 94.0 10.0 mg/dl. Il valore medio di HbA1c risulta pari a 5.5 0.4 %. I valori medi di colesterolo totale, colesterolo HDL e LDL risultano rispettivamente pari a 211.0 45.0, 62.0 25.0 e 147.0 40.0 mg/dl. Il valore medio dei trigliceridi è pari a 120.0 75.0 mg/dl mentre quello di Apo-A1 e di Apo B è rispettivamente di, 1.56 0.23 g/l e 0.95 0.24 g/l. I livelli medi di PCR ultrasensibile, SSA, fibrinogeno e GT risultano, rispettivamente, di 1.68 2.22 mg/dl, 6.15 8.1 mg/dl, 345.0 68.0 mg/dl e 24.0 15.0 mg/dl. I valori medi di creatinina e cistatina C risultano rispettivamente di, 0.82 0.17 mg/dl, e 0.73 0.28 mg/dl mentre il rapporto, tra albumina e creatinina urinaria è risultato di 0.44 0.61 mg/mmol (tabella 4). Il secondo gruppo studiato è composto da 34 soggetti di cui 16 maschi e 18 femmine con alterata glicemia a digiuno, IFG (Impaired Fasting Glucose), ovvero con glicemia a digiuno ≥100 ma <126 mg/dl, o con ridotta tolleranza al glucosio, IGT (Impaired Glucose Tolerance), ovvero con glicemia alla seconda ora dell’OGTT ≥140 ma <200 mg/dl. I soggetti IGR (Impaired Glucose Regulation, IFG e/o IGT) presentano un’età media di 53 8 anni, un BMI medio pari a 28.6 4.2 kg/m2, pressione sistolica e diastolica rispettivamente pari a 127.0 13.0 e 79.0 12.0 mmHg e glicemia pari a 111.0 23.0 mg/dl. Il valore medio di HbA1c è pari a 6.0 0.4%.

La media di colesterolo totale, HDL e LDL è rispettivamente pari a 217.0 40.0, 55.0 17.0 e 152.0 36.0 mg/dl. I trigliceridi presentano un valore medio di 151.0 80.0 mg/dl. I livelli medi di PCR ultrasensibile, SSA, fibrinogeno e GT sono, rispettivamente, di 3.33 2.39 mg/dl, 9.0 5.0 mg/dl, 356.0 57.0 mg/dl e 34 33 mg/dl.

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I valori medi di creatinina e cistatina C risulta no, rispettivamente, di 0.84 0.15 mg/dl e 0.81 0.16 mg/dl mentre il rapporto, in valore medio, tra albumina e creatinina urinaria risulta di 1.15 2.40 mg/mmol (tabella 4).

Infine, il terzo gruppo è rappresentato da 18 soggetti con diabete di tipo 2 di nuova diagnosi di cui 12 maschi e 6 femmine con età media di 55 5 anni, BMI di 26.2 3.5 kg/m2, pressione sistolica e diastolica rispettivamente pari a 135.0 14.0 e 84.0 12.0 mmHg e glicemia media di 129.0 20.0 mg/dl. Il valore medio di HbA1c risulta pari a 6.5 0.6%. La media di colesterolo totale, HDL e LDL risulta rispettivamente pari a 198.0 37.0, 48.0 14.0 e 130.0 39.0 mg/dl. I trigliceridi presentano un valore medio di 192.0 155.0 mg/dl. I livelli medi di PCR ultrasensibile, SSA, fibrinogeno e GT risultano, rispettivamente, di 1.86 1.64 mg/dl, 5.5 5.3 mg/dl, 329.0 56.0 mg/dl e 35 30 mg/dl. I valore medi di creatinina e cistatina C risultano rispettivamente di 0.82 0.17 mg/dl e 0.81 0.13 mg/dl mentre il rapporto tra albumina e creatinina urinaria è risultato di 0.61 1.14 mg/mmol (tabella 4).

I tre gruppi non differiscono per distribuzione dei sessi, BMI, circonferenza vita, pressione arteriosa diastolica, colesterolo totale e colesterolo LDL, apolipoliproteina A1 ed apolipoproteina B, creatinina e cistatina C, γGT, fibrinogeno, SAA.

IFG/IGT e naive T2D erano più anziani rispetto ai NGT (55 5 e 58 8 vs 45 10 anni, p<0.001), avevano livelli più elevati di pressione arteriosa sistolica (p=0.001), glicemia a digiuno (p<0.0001).

Inoltre, IFG/IGT e naive T2D presentano livelli più elevati di Hb1Ac (6.0 0.4% e 6.5 0.6% vs 5.5 0.4%, p<0.0001) e livelli di triglicerdi marginalmente più elevati (p = 0.08) e di colesterolo HDL marginalmente più ridotti (p = 0.07).

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NGT* (n=26)

IFG e/o IGT (n=34) Naive T2D (n=18) Maschi/Femmine 12/14 16/18 12/6 Fumo (no/ex/si) 14/6/6 17/13/4 6/9/3 Età (anni) 45 11 53 8 55 5 BMI (kg/m2) 28.5 6.5 28.6 4.2 26.2 3.5 circonferenza alla vita (cm) 102 14 102 8 99 9 Pressione sistolica (mmHg) 119 15 127 13 135 14 Pressione diastolica (mmHg) 76 13 79 12 84 12 Glicemia (mg/dl) 94 10 111 23 129 20 HbA1c (%) 5.5 0.4 6.0 0.4 6.5 0.6 Creatinina (mg/dl) 0.82 0.15 0.84 0.15 0.82 0.17 Cistatina C (mg/l) 0.73 0.28 0.81 0.16 0.81 0.13 Albumina/creatinina (mg/mmol) 0.44 0.61 1.15 2.40 0.61 1.14 Colesterolo totale (mg/dl) 211 45 217 40 198 37 Colesterolo HDL (mg/dl) 62 25 55 17 48 14 Colesterolo LDL (mg/dl) 147 40 152 36 130 39 Trigliceridi (mg/dl) 120 75 151 80 192 155

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Apolipoproteina A-1 (g/l) 1.56 0.23 1.54 0.31 1.43 0.23 Apolipoproteina B (g/l) 0.95 0.24 1.14 0.26 1.05 0.33 us-PCR (mg/l) 1.68 2.22 3.33 2.39 1.86 1.64 SAA (mg/l) 6.15 8.1 9.0 5.0 5.5 5.3 Fibrinogeno (mg/dl) 345 68 356 57 329 56 GT (U/l) 24 15 34 33 35 30

*Nessuna differenza significativa tra NGT/Fam- e NGT/Fam+

Tabella 4 – Caratteristiche cliniche dei soggetti studiati stratificati in relazione al grado di alterazione della tolleranza glucidica.

Valutazione dei livelli di EPCs circolanti

I livelli di EPCs nei soggetti normoglicemici (86.58 ± 60.34) e nei soggetti con prediabete (86.87 ± 66.78) risultano sovrapponibili mentre più bassi, anche se in maniera non significativa, risultano nei soggetti con diabete di tipo 2 (52.55 ± 27.79) (p = 0.098) (figura 26). C D 3 4 + /K D R + /1 0 6 e v e n ti

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Figura 26. Livelli delle cellule progenitrici endoteliali circolanti (EPCs) in relazione al grado di alterazione della tolleranza glucidica (NGT, IFG/IGT, Naive T2D).

Raggruppando i soggetti di controllo ed i soggetti con prediabete (n.60) e confrontando i valori di EPCs con i pazienti con diabete (n.18), la differenza o sservata risulta statisticamente significativa (p=0.03); i livelli di EPCs nel gruppo di controllo “ampliato” risultano pari a 86.751 63.594 mentre nei soggetti con diabete di nuova diagnosi le concentrazioni di EPCs circolanti risultano pari a 52.548 27.795 (p=0.031) (Figura 27).

Figura 27. Confronto dei livelli di EPCs tra controlli (NGT/IGR) e casi (Naive T2D)

Suddividendo il gruppo di controllo sulla base della familiarità per il diabete, NGT/Fam+ e NGT/Fam- è possibile evidenziare livelli simili di EPCs tra i soggetti normoglicemici con

0 20 40 60 80 100 120 1 2 3 0 20 40 60 80 100 120 1 2 C D 3 4 + /K D R + /1 0 6 e v e n ti IFG/IGT Na ive T2D NGT NGT/IGR NaiveT2D 0.03

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familiarità per il diabete (57.51 ± 25.32) ed i soggetti con diabete conclamato (52.55 ± 27.79) (p=ns); i livelli di EPCs nei soggetti normoglicemici senza familiarità (113.42 ± 71.20) sono significativamente più alti dei livelli osservati nei NGT/Fam+ (p=0.014) suggerendo l’esistenza di un possibile controllo genetico dei livelli di tali cellule in soggetti che non mostrano una patologia conclamata ma che hanno familiarità per il diabete di tipo 2. Infine, i livelli di EPCs nei soggetti normoglicemici senza familiarità per il diabete (113.42 ± 71.20) risultano più alti sia rispetto a quelli osservati nei soggetti con prediabete (86.87 ± 66.78) (p=ns) sia a quelli riscontrati nei soggetti con diabete di nuova diagnosi (52.55 ± 27.79) (p=0.004) (Figura 28).

Figura 28. Livelli di EPCs in NGT suddivisi in base alla familiarità per il diabete, IGT/IFG e T2D

Concentrazioni plas matiche di SDF-1 in relazione al grado di alterazione della regolazione glucidica

L’andamento dei livelli di EPCs e la progressione della patologia diabetica sembrano correlare con l’andamento dei livelli di SDF-1 . Tale dato è coerente con l’importanza del ruolo che l’SDF-1 riveste nella mobilizzazione delle EPCs dal midollo osseo verso il circolo sanguigno in caso di danno endoteliale. Abbiamo quindi dosato i livelli di SDF-1 (2390.32 515.79 pg/ml) nei pazienti oggetto di studio e non abbiamo riscontrato alcuna differenza in relazione ai differenti gradi di alterazione glucidica. Infatti, nei soggetti normoglicemici i livelli plasmatici di SDF-1 risultano pari a 2367.51 ± 588.68 pg/ml, nei soggetti con

0 20 40 60 80 100 120 140 1 2 3 4 0.014 No Fa m Ctr sì Fa mCt r IFG/IGT Naïve T2D C D 3 4 + /K D R + /1 0 6 E V E N T I

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prediabete pari a 2316 ± 491 pg/ml e nei soggetti con diabete di nuova diagnosi abbiamo rilevato valori pari a 2563 ± 434 pg/ml (figura 29). I pazienti con diabete, però, tendono a presentare livelli di SDF-1 maggiori rispetto sia ai normoglicemici che ai soggetti con prediabete in accordo con i meccanismi fisiopatologici alla base della patologia diabetica: il danno vascolare associato al diabete porta ad una riduzione del numero di EPCs (citochine come l’SDF-1 ,vengono così rilasciate per mobilizzare le EPCs verso il circolo contribuendo verosimilmente all’omeostasi endoteliale.

Figura 29. Livelli di SDF-1 nei soggetti normoglicemici, nei soggetti con pre-diabete e nei soggetti con diabete.

Considerando la familiarità per il diabete nel gruppo di controllo il dato non varia significativamente: i valori di SDF-1 risultano pari a 2470 ± 526 pg/ml nei soggetti normoglicemici senza familiarità per il diabete e 2290 ± 638 pg/ml nei normoglicemici con familiarità positiva per diabete di tipo 2; nei soggetti con prediabete osserviamo un valore medio di 2316 ± 491 pg/ml mentre in presenza di diabete la concentrazione di SDF-1 risulta pari a 2563 ± 434 pg/ml (figura 30). 2000 2100 2200 2300 2400 2500 2600 2700 1 2 3 S D F -1 a p g /m l

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Figura 30. Livelli di SDF-1 nei soggetti normoglicemici con e senza familiarità per il diabete, nei soggetti con prediabete e nei soggetti con diabete.

Concentrazioni plas matiche di SDF-1 e livelli circolanti di EPCs.

I livelli di SDF-1 misurati nell’intera coorte, hanno mostrato un valore medio di 2390.32 515.79 pg/ml, ma nessuna relazione statisticamente significativa è emersa tra i livelli delle EPCs circolanti e le concentrazioni plasmatiche di SDF-1 (figura 31).

Figura 31. Concentrazioni plasmatiche di SDF1 in funzione delle EPCs circolanti

2000 2100 2200 2300 2400 2500 2600 2700 1 2 3 4 S D F -1 a p g /m l 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 0 50 100 150 200 250 S D F -1 ( p g /m l) CD34+/KDR+/106 eventi

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Variante del gene SDF-1 e livelli di EPCs

Data una possibile regolazione genetica dei livelli di EPCs ed il ruolo che alcune molecole che regolano la biodisponibilità in circolo di tali cellule, abbiamo studiato la variante allelica del gene SDF-1 e l’abbiamo confrontata con i livelli delle EPCs: non è stata trovata un’associazione significativa tra i polimorfismi di SDF-1 ed il numero di EPCs circolanti; tuttavia i soggetti omozigoti per l’allele G (n.45) tendono a presentare livelli di EPCs più bassi (67.21 ± 46.88) rispetto ai soggetti portatori dell’allele A (n.33) (88.70 ± 62.69) (p=0.088) a ipotizzare un possibile ruolo protettivo dell’allele A (Figura 32).

Figura 32. Distrubuzione genotipica di -801G > A di SDF-1α e livelli circolanti di EPCs.

Variante del gene SDF-1 e livelli di SDF-1

La variante allelica del gene SDF-1 , -801G>A sembra anche regolare le concentrazioni plasmatiche di SDF-1 . Per questo motivo abbiamo studiato i livelli plasmatic i di SDF-1 in relazione al genotipo (figura 33).

I soggetti GG (n= 45) presentano concentrazioni plasmatiche di SDF-1 (2522 ± 430 pg/ml) significativamente superiori a quelle dei portatori dell’allele A (n= 33 A/-, 2220

± 572 pg/ml, p=0.007) (figura 34). 0 20 40 60 80 100 120 1 2 - 801G>A SDF-1 GG Acarrier:GA +AA C D 3 4 + /K D R + /1 0 6 e v en ti

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Figura 33. Lo SNP -801G>A determina la presenza di una guanina in posizione 801 al posto di una adenina nella regione 3’ non tradotta del gene. La variante elimina il sito di taglio per l’enzima utilizzato, l’endonucleasi MspI.

Figura 34. Concentrazioni plasmatiche in relazione al polimorfismo -801G>A di SDF-1 .

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 1 2 S D F -1 p g /m l

GG A carriers: G/A + A/A - 801 G > A SDF-1 p = 0. 007 GG GA AA 303 bp 203 bp 100 bp

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Concentrazioni plas matiche di TNF- in relazione al grado di alterazione della regolazione glucidica.

Un’altra molecola che sembra giocare un ruolo significativo nella genes i dei meccanismi alla base dell’insulino-resisenza attraverso processi quali la fosforilazione di serine sul substrato del recettore per l’insulina e nella modulazione delle EPCs, è il fattore pro-infiammatorio, TNF- .

Per verificare l’associazione con le alterazioni del metabolismo glucidico, abbiamo dosato i livelli di TNF- nei pazienti normoglicemici ed in quelli con un’alterata regolazione glucidica. Nei soggetti con alterata regolazione glucidica (IGR e Naive T2D) i livelli di TNF-α risultano più elevati rispetto ai soggetti con normale tolleranza glucidica. Infatti, nei soggetti normoglicemici i livelli plasmatici di TNF- risultano pari a 32.39±7.264 pg/ml, nei soggetti con prediabete pari a 35.44 ± 8.57 pg/ml e nei soggetti con diabete di nuova diagnosi abbiamo rilevato valori pari a 35.63 ± 6.36 pg/ml (Figura 35). Tali differenze, tuttavia, non risultano statisticamente significative (p = 0.247).

Figura 35. Livelli di TNF- nei soggetti normoglicemici, nei soggetti con prediabete e nei soggetti con diabete 2 di nuova diagnosi.

28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 1 2 3 T N F p g /m l

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Abbiamo inoltre valutato i livelli plasmatici di TNF- nei pazienti normoglicemici senza familiarità per il diabete e nei pazienti normoglicemici con familiarità per il diabete. Anche se i pazienti normoglicemici con familiarità per il diabete presentano livelli di TNF- più alti rispetto ai pazienti senza familiarità per diabete ad indicare un ruolo genetico, marginale ma esistente, sulla regolazione dei livelli di TNF- , tale differenza non risulta significativa. Infatti, i normoglicemici senza familiarità presentano livelli di TNF- pari a 31.24 ± 7.88 pg/ml, di poco inferiori rispetto a quelli riscontrati nei normoglicemici con familiarità per il diabete, 33.54 ± 6.69 pg/ml. Ricordiamo che i livelli di TNF- nei soggetti con prediabete e diabete sono sovrapponibili tra loro e risultano rispettivamente pari a 35.44 ± 8.57 e 35.63 ± 6.36 pg/ml (figura 36).

Figura 36. Livelli di TNF- nei soggetti normoglicemici con e senza familiarità per il diabete, nei soggetti con prediabete e nei soggetti con diabete.

Concentrazioni plas matiche di TNF- e livelli circolanti di EPCs

Abbiamo confrontato in regressione lineare i livelli di TNF- con i livelli di EPCs per esplorare una relazione tra le due variabili. Nella coorte da noi studiata, non è emersa alcuna correlazione significativa (figura 37).

29 30 31 32 33 34 35 36 1 2 3 4 T N F p g /m l No Fa mCTR Sì Fa mCTR IFG/IGT Naive T2D

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Figura 37. Livelli di TNF- e livelli di EPCs circolanti.

Concentrazioni plas matiche di TNF- e polimorfismo rs1800629 TNF-

Le concentrazioni plasmatiche di TNF- , sembrano essere regolate dalla variante allelica del gene TNF- , -308G>A. Per tale motivo abbiamo studiato mediante PCR- TaqMan il profilo genetico della nostra coorte di pazienti. I livelli plasmatici di TNF- non sono stati diversi nei soggetti omozigoti GG (n.61) rispetto ai portatori dell’allele A (n.15). Infatti, i soggetti GG presentavano concentrazioni plasmatiche di TNF- (33.87 ± 7.32pg/ml) sovrapponibili a quelle dei portatori dell’allele A ( 34.567 ± 7.68 pg/ml).

Variante allelica rs1800629 del gene TNF- e livelli circolanti di EPCs

Invece, un'associazione significativa è stata trovata tra la variante allelica rs1800629 ed il numero di EPCs circolanti. In particolare, i portatori della variante A per rs1800629 presentano aumentati livelli di EPCs (110.52 ± 84.46) rispetto ai soggetti omozigoti GG (66.137 ± 39.583) (p=0.0039) (figura 38, pannello A e B). 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 0 50 100 150 200 250 300 CD34+/KDR+/106 eventi TN F ( p g /m l)

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Figura 38. Pannello A: correlazione tra la variante allelica rs1800629 del gene TNF- ed i livelli di TNF- ; pannello B: circolanti di EPCs correlazione tra la variante allelica rs1800629 del gene TNF- ed i livelli circolanti di EPCs

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 AA+AG GG A 0 20 40 60 80 100 120 140 AA+AG GG B AA+A G GG T N F - ( p g /m l) AA+A G GG C D 3 4 + /K D R + 10 6 E v e n ti p=0.0039

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Livelli di ICAM nei soggetti con alterata regolazione glucidica e nei soggetti normoglice mici

Altre molecole oltre a SDF-1α e TNF-α sembrano coinvolte nei processi di regolazione della biodisponibilità delle EPCs. Tra queste le molecole di adesione ICAM e VCAM ed alcune interleuchine come l’IL-6. La valutazione delle concentrazioni plasmatiche di tali fattori ci ha permesso di osservare come i livelli plasmatici di ICAM siano significamente più elevati nei pazienti con diabete di nuova diagnosi (p=0.0001) (figura 39).

Infatti, nei soggetti con normale tolleranza glucidica, i livelli plasmatici di ICAM sono risultati pari a (244.86 ± 124.33), inferiori a quelli rilevati nei soggetti con prediabete (326.34 ± 143.49 pg/ml) e nei diabetici di nuova diagnosi (424.4 ± 117.8 pg/ml).

Figura 39. Livelli plasmatici di ICAM nei soggetti con alterata re golazione glucidica e nei soggetti normoglicemici

Tali differenze permangono considerando la familiarità per il diabete: i soggetti normoglicemici con familiarità per il diabete presentano livelli plasmatici di ICAM più bassi rispetto a quelli riscontrati nei normoglicemici senza familiarità ( 231.36 143.84 vs 256.89 ± 99.506 pg/ml). Nei soggetti con prediabete i livelli di ICAM sono risulati pari a 326.34±143.49 e nei diabetici pari a 424.40 ± 117.88 (p=0.0004) (figura 40).

0 100 200 300 400 500 600 1 2 3 NGT IFG/IGT Na iveT2D IC A M p g /m l p= 0,0001

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Figura 40. Livelli di ICAM nei soggetti normoglicemici con e senza familiarità per il diabete, nei soggetti con prediabete e nei soggetti con diabete.

Nessuna differenza significativa è stata invece trovata nei livelli circolanti di V-CAM e IL-6 nei tre gruppi studiati (figura 41, pannello A e B). E’ tuttavia evidente che i livelli di IL-6 sono visibilmente più bassi nei soggetti normoglicemici (9.61 6.33 pg/ml) (NGT) rispetto agli altri gruppi, IFG/IGT (13.85 12.49 pg/ml) e naive T2D ( 15.09 15.99 pg/ml). I livelli di VCAM , invece, sono risultati più alti nei soggetti normoglicemici (453.506 104.568) rispetto ai soggetti con prediabete (427.042 100.084) e diabete di tipo 2 di nuova diagnosi (446.120 86.704 ). 0 50 100 150 200 250 300 350 400 450 500 1 2 3 4 ICAM pg /m l IC A M p g /m l

NOFa mCTR Sì Fa mCTR IFG/IGT Naive T2D p= 0,0004

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0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 1 2 3

Figura 41. Pannello A: livelli di IL-6 nei soggetti con alterata regolazione glucidica e nei soggetti normoglicemici; pannello B: livelli di VCAM nei soggetti con alterata regolazione glucidica e nei soggetti normoglicemici

Considerando la familiarità per il diabete nei soggetti nor moglicemici, il risultato non varia. Infatti, i livelli di IL-6 nei soggetti normoglicemici senza familiarità sono apparsi sovrapponibili a quelli dei soggetti normoglicemici con familiarità (8.61 7.33 pg/ml vs 8.78 4.81 pg/ml) e nel complesso più bassi rispetto a quelli riscontrati nei soggetti con prediabete (13.85 12.49 pg/ml) e nei pazienti con diabete di tipo 2 di nuova diagnosi (15.09 15.99 pg/ml). Anche per VCAM il risultato non cambia suddividendo i soggetti normogliemici sulla base della familiarità. Infatti, i livelli di VCAM nei soggetti normoglicemici senza familiarità

415 420 425 430 435 440 445 450 455 460 1 2 3 Il -6 p g /m l V C A M p g /m l NGT IFG/IGT Na ive T2D A B NGT IFG/IGT Naive T2D

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sono apparsi sovrapponibili a quelli dei soggetti normoglicemici con familiarità (445.77 123.12.33 pg/ml vs 460.648 88.64 pg/ml) e nel complesso più alti rispetto a q uelli riscontrati nei soggetti con prediabete (427.042 100.08 pg/ml) e nei pazienti con diabete di tipo 2 di nuova diagnosi (446.12 86.70 pg/ml). (figura 42, pannello A e B).

Figura 42. Pannello A: livelli di IL-6 nei soggetti nei soggetti normoglicemici con e senza familiarità per il diabete, nei soggetti con prediabete e nei soggetti con diabete; pannello B: livelli di VCAM nei soggetti nei soggetti normoglicemici con e senza familiarità per il diabete, nei soggetti con prediabete e nei so ggetti con diabete.

Concentrazioni plas matiche di ICAM, VCAM, IL-6 e livelli di EPCs

415 420 425 430 435 440 445 450 455 460 1 2 3 4 B 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 1 2 3 4 Il 6 pg/ m l V CA M p g/ ml

NoFa mCTR Sì Fa mCTR IFG/ IGT Naive T2D A

No Fa mCTR Sì Fa mCTR IFG/ IGT Na ive T2D

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Nessuna associazione significativa è stata rilevata tra i livelli delle EPCs e le concentrazioni plasmatiche di ICAM, VCAM e IL-6 come si osserva nella regressione lineare tra l’aumento delle concentrazioni plasmatiche di ICAM e la riduzione dei livelli di EPCs circolanti; tuttavia un modesto trend all’associazione si può intravedere (p=0.084, ns) (figura 43, pannelli A, B e C).

Figura 43. Concentrazioni plasmatiche di ICAM, VCAM, IL-6 e livelli di EPCs 0 100 200 300 400 500 600 700 0 50 100 150 200 250 300 250 300 350 400 450 500 550 600 650 700 750 800 0 50 100 150 200 250 300 CD34+/KDR+/106 eventi V C A M ( p g /m l) A IC A M ( p g /m l) CD34+/ KDR+/106 eventi IL -6 p g /m l CD34+/KDR+/106 eventi C B

Figura

Figura  26.    Livelli  delle  cellule  progenitrici  endoteliali  circolanti  (EPCs)  in  relazione    al  grado di alterazione della tolleranza glucidica (NGT, IFG/IGT, Naive T2D)
Figura 28. Livelli di EPCs in NGT suddivisi in base alla familiarità per il diabete, IGT/IFG e  T2D
Figura 29.  Livelli di SDF-1  nei  soggetti  normoglicemici, nei soggetti con pre-diabete e nei  soggetti con diabete
Figura  30.  Livelli  di  SDF-1   nei  soggetti  normoglicemici  con  e  senza  familiarità  per  il  diabete, nei soggetti con prediabete e nei soggetti con diabete
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