272
Conclusioni
La caratterizzazione degli strumenti ad arco ed il successivo progetto di miglioramento acustico di una particolare sala presa ad esempio sono state svolte secondo i seguenti passaggi:
- Elaborazione degli spettrogrammi per i quattro strumenti ad arco; - Analisi dei range di emissione degli strumenti e della loro direttività;
- Analisi modale e valutazione dei requisiti acustici del locale allo stato attuale; - Scelta dei materiali acustici da adottare e proposta di intervento;
- Verifica dei requisiti acustici della sala allo stato modificato.
Le prime tre fasi sono state necessarie alla caratterizzazione degli strumenti musicali considerati e della sala oggetto di studio, al fine di capire su quali aspetti dover intervenire per migliorare le prestazioni acustiche della stessa. Le ultime due fasi sono invece quelle più prettamente operative, nelle quali sono stati scelti i materiali con i quali realizzare le diverse pannellature in funzione dei coefficienti di assorbimento alle varie frequenze (dati che sono stati ottenuti mediante il software dell’AFMG Soundflow), sono state studiate le disposizioni dei pannelli e si sono valutati i nuovi requisiti acustici caratterizzanti la sala sia mediante fogli di calcolo Excel che mediante il software di simulazione acustica EASE.
I risultati ottenuti mostrano con evidenza che la sala, non presentando particolari difetti di natura modale e potendo pertanto essere trattata esclusivamente mediante l’inserimento di pannellature ad hoc, può con queste migliorare notevolmente le sue prestazioni acustiche. In particolare, la distribuzione e il dimensionamento dei pannelli progettati sono tali da migliorare effettivamente il comfort acustico del locale, garantendo un andamento del tempo di riverberazione uniforme al suo interno.
Si precisa che l’ottenimento di un andamento di RT60 abbastanza uniforme e soprattutto privo di picchi è buono perché:
1) un andamento uniforme è indice di un buon avvolgimento sonoro a tutte le frequenze;
2) l’assenza di picchi di RT60 fa sì che non ci sia il rischio della coincidenza con i picchi di risonanza dei diversi strumenti suonati all’interno della sala: se ciò
273 accadesse, si potrebbero avere colorazioni eccessive per particolari frequenze a scapito di altre, con una conseguente risposta non uniforme della sala e, quindi, con una sala non ottimizzata acusticamente per quel particolare strumento. In conclusione, si può affermare che anche sale con volumi ridotti, se trattate in maniera idonea, possono essere performanti per la pratica musicale. In questo modo si garantisce al musicista una buona sensazione di avvolgimento sonoro senza enfatizzare particolari frequenze, le quali potrebbero influenzare negativamente l’esecuzione e, soprattutto, potrebbero in qualche modo falsare l’esecuzione nell’aula didattica rendendola diversa da quella che si potrebbe avere, ad esempio, in occasione di un’esecuzione pubblica in sale di dimensioni maggiori.