Metodi Matematici e Statistici Prova scritta – 17/7/2007
Esercizio 1. Siano T0 e T1due v.a. esponenziali di parametri 5 e 6, W una Bernoulli di parametro 1/2, tutte indipendenti.
i) Calcolare la generatrice di T0 + T1. ii) Calcolare ET12T0.
iii) Calcolare PTW > 1.
Esercizio 2. Sia X una v.a. gaussiana di media θ incognita e deviazione standard pari a 4.
i) Vogliamo stimare θ con un errore assoluto pari a 1. Se vogliamo il risultato al 95%, quanto numeroso dev’essere il campione?
ii) Supponiamo che da quel campione sia emersa la stima
θ = 22. Cosa possiamo dire della media vera θ?
iii) Cosa possiamo dire della probabilità che X superi 24?.
Esercizio 3. Indichiamo con X una v.a. di Bernoulli di parametro p e poniamo X′ = 2X − 1.
i) Trovare p in modo che X′ abbia media nulla. Chiamare p∗tale valore.
ii) Siamo X1′, ..., Xn′ delle v.a. indipendenti distribuite come X′, con p generico (non necessariamente uguale a p∗). Dare tutte le formule che si conoscono, esatte o
approssimate, che si possono usare per il calcolo di PX1′ + ... + Xn′ > nλ.
iii) Eseguire il calcolo del punto (ii) nel caso in cui le Xk′ siano Nμ, σ2 indipendenti.
Soluzioni
Esercizio 1. i)
EetT0+T1 = EetT0EetT1 = 5 5 − t
6 6 − t. ii)
ET12T0 = ET12ET0 = VarT1+ ET12 1 5
= 1
62 + 1 62
1 5 =
1
90 = 1.1111 × 10−2. iii)
PTW > 1 = PTW > 1|W = 0PW = 0 + PTW > 1|W = 1PW = 1
= 12 PT0 > 1 + PT1 > 1
= 12 e−5+ e−6 = 4.6083 × 10−3.
Esercizio 2. Sia X una v.a. gaussiana di media θ incognita e deviazione standard pari a 4.
i)
4q0.975
n ≤ 1 da cui
n ≥ 4q0.9752 = 61.466 ovvero n = 62.
ii)
θ = 22 ± 1 a livello di confidenza 95%.
In realtà, ricalcolando l’errore relativo a 62 prove, si trova un intervallo anche un po’ più piccolo, quindi migliore (questo è dovuto all’approssimazione n = 62 rispetto a 61.466).
Entrambi comunque sono intervalli di confidenza al 95%.
iii) A livello di confidenza 95%, 21 ≤ θ ≤ 23, quindi
P21X > 24 ≤ PθX > 24 ≤ P23X > 24
1 −Φ 24 − 21
4 ≤ PθX > 24 ≤ 1 − Φ 24 − 23 4 1 −Φ 34 ≤ PθX > 24 ≤ 1 − Φ 14
1 − 0.7734 ≤ PθX > 24 ≤ 1 − 0.5987 0.226 6 ≤ PθX > 24 ≤ 0.4013.
Esercizio 3. i)
EX′ = −1 ⋅ 1 − p + 1 ⋅ p = −1 + 2p quindi è zero se e solo se p = 12. Quindi p∗ = 12.
ii) Siano X1′, ..., Xn′ delle v.a. indipendenti distribuite come X′, con p generico (non necessariamente uguale a p∗). Dare tutte le formule che si conoscono, esatte o
approssimate, che si possono usare per il calcolo di Osserviamo che X′ = 2X − 1 con X ∼ B1,p, quindi
X1′ + ... + Xn′ = 2X1+ ... + Xn − 1
con X1, ..., Xn ∼ B1, p indipendenti, e X1 + ... + Xn ∼ Bn, p. Pertanto PX1′ + ... + Xn′ > nλ = P2X1 + ... + Xn − 1 > nλ
= P X1 + ... + Xn > nλ + 12
=
∑
k>nλ2+1
n
k pk1 − pn−k. Per il teorema degli eventi rari possiamo anche dire
PX1′ + ... + Xn′ > nλ ∼ 1 −
∑
k≤nλ2+1
e−np npk k! . Infine, per il teorema limite centrale, osservando che
VarX′ = 4VarX = 4p1 − p,
PX1′ + ... + Xn′ > nλ ∼ P Z > nλ − n2p − 1
2 n p1 − p
= 1 − Φ n λ + 1 − 2p 2 p1 − p . dove Z ∼ N0, 1.
iii) In questo caso X1′ + ... + Xn′ ∼ Nnμ, nσ2 (le combinazioni lineari di gaussiane indipendenti sono gaussiane) quindi
PX1′ + ... + Xn′ > nλ = 1 − Φ nλ − nμ n σ
= 1 − Φ n λ − μ σ
che è la stessa formula trovata sopra col TLC, essendo 2p − 1 la media di X′ e 2 p1 − p
la deviazione standard.