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Filettatura e Classe di resistenza

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

Giunzioni Bullonate

Ing. Luca Esposito

Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica III° anno

A.A. 2009-2010

(2)

Principi e Metodologie delle Costruzioni di Macchine

degli Studi di Cassino

Università

Nomenclatura

(3)

Filettatura e Classe di resistenza

Classe di resistenza (o classe SAE)

Due numeri separati da un punto; Il primo dei due rappresenta 1/10 della tensione di rottura; Il secondo è il rapporto tra snervamento e rottura moltiplicato x 10

Negli eurocodici (EC) si considerano tutte le classi SAE comprese tra la 4.8 e la 10.9

400

uk

f = MPa 320

fyk= MPa

1000

uk

f = MPa 900

fyk= MPa

Esempio : 4.8 10.9

Le filettature usate per i collegamenti sono le triangolari (ISO, Uni, Whitworth, Gas);

Le rettangolari, le trapezoidali e a denti di sega sono usate prevalentemente per le viti di manovra.

dr d p

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Principi e Metodologie delle Costruzioni di Macchine

degli Studi di Cassino

Università

Osservazioni

1) Un collegamento bullonato può lavorare a trazione, taglio, flessione o torsione

È preferibile che lavori a trazione

Il taglio è accettabile purché il piano di taglio non interessi la parte filettata

La flessione deve essere sempre evitata

La torsione è presente solo in fase di serraggio

2) Il Dado è generalmente di materiale più scadente rispetto alla vite

3) I bulloni unificati hanno una altezza che scongiura lo strappamento cioè la rottura a taglio dei filetti

h=7/8 d

(5)

Verifica allo strappamento

h A

B

Se l’altezza della madrevite h non è ben dimensionata può accadere che si rompano i filetti della madrevite o della vite prima che si snervi a trazione il gambo della vite.

La rottura a taglio dei filetti avviene lungo una superficie cilindrica pari a:

dove lo 0.75 tiene conto che non tutti i filetti sono in presa

La forza necessaria a tranciare i filetti della madrevite sarà :

0.75

π ⋅ ⋅ ⋅ d h

h

( 0.75 )

3

My

F

t

= σ

π ⋅ ⋅ ⋅ d h

(6)

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degli Studi di Cassino

Università

La forza necessaria a snervare completamente la vite sarà:

Verifica allo strappamento

( 0.9 )

2

4

s Vy

F π d

σ

= ⎜ ⎜ ⎝ ⎟ ⎟ ⎠

dove lo 0.9 tiene conto dello diametro ridotto del nocciolo della vite

Uguagliando Ft e Fs si ricava il minimo valore di h richiesto.

Se

σ

Vy

= σ

My

h ≥ 0.47 d

(7)

Forza di precarico nei bulloni

Fi

Dare un precarico serve a:

Porre gli elementi in compressione affinché non abbiano movimenti relativi

Creare forze di attrito tra le parti limitando lo slittamento relativo

Diminuire l’ampiezza di sollecitazione a fatica sul bullone

La forza di precarico si trasferisce al bullone mediante una coppia di serraggio.

La forza di precarico non deve indurre nella vite una tensione superiore alla tensione limite di precarico (Sp).

La Sp si trova tabellata in funzione della classe di resistenza del bullone. In alternativa si può utilizzare il valore: Sp=0.7÷0.9 σy

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Università

Momento di serraggio

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Momento di serraggio

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Momento di serraggio

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Momento di serraggio

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Università

Momento di serraggio

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Momento di serraggio

Procedura semplificata

t i

M = ⋅ ⋅ Q F d

Q=0.15 ÷ 0.2

forza

N.B.

Tipicamente il precarico si rilassa del 10% 20% in tempi brevi

Le chiavi dinamometriche hanno margini di incertezza piuttosto alti

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Triangolo di serraggio

(15)

Triangolo di serraggio

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Triangolo di serraggio

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Triangolo di serraggio

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Triangolo di serraggio

Rappresentazione grafica delle forze in gioco e punto di lavoro della giunzione bullonata

F

δ

Fi

interferenza

ΔLb ΔLc

Fe

δ

ΔFb ΔFc Fr

Fr è la forza residua di compressione degli elementi collegati dopo l’applicazione di un carico esterno Fe che provoca un ulteriore allungamento d del

bullone e una variazione di forza ΔFb e ΔFc

rispettivamente del

bullone e degli elementi

Fr = ΔFc - Fi

(19)

F

δ

Fi

ΔLb ΔLc

Fe

δ

ΔFb ΔFc

Triangolo di serraggio

La separazione degli elementi avviene quando Fr si annulla cioè quando la forza esterna è

sufficientemente

grande da annullare il precarico Fi

Per ottenere una relazione progettuale dobbiamo

esprimere Fr in funzione di grandezze note (kb,kc,Fe,Fi)

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Triangolo di serraggio

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Triangolo di serraggio

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Triangolo di serraggio

= -F r

(23)

Triangolo di serraggio

F r =0 (1-C)F e -F i =0

La forza esterna Fe diventa una forza di separazione Fs se soddisfa la relazione:

( 1 )

F

i

FsC

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Relazioni di progetto

( 1 )

s p b

e e

F S A

n F F C

α ⋅ ⋅

= =

⋅ −

( 1 )

per 1 bullone

e b

p

n F C

A α S

⋅ ⋅ −

= ⋅

( 1 )

per N bulloni

e b

p

n F C

N A α S

⋅ ⋅ −

⋅ =

Coefficiente di sicurezza

(25)

Calcolo delle Rigidezze

(26)

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Università

Calcolo delle rigidezze

8 A E

b c

l

 ⋅

l l

C=K

b

/(K

b

+K

e

)≈1/9

(27)

Esercizio

Pressione p=100 bar

Raggio della copertura r=100mm

diametro medio viti dm=9mm

Classe di resistenza dei bulloni 5.8

Precarico nei bulloni al limite della tensione di snervamento

Determinare il numero di bulloni necessari per la tenuta

[N=18]

F 1.3

γ

=

γ

M =1.25

(28)

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Resistenza a fatica

Le giunzioni bullonate possono cedere a fatica per effetto di vibrazioni o carichi pulsanti che si sovrappongono alla forza di precarico (Fi).

F

δ Fi

Pb

bmax i

F = + F CP

bmin i

F = F

Dell’intero carico P pulsante dallo zero solo l’aliquota Pb=CP agirà sul bullone

(29)

Resistenza a fatica

max min

2 2

b b

a

t t

F F CP A A

σ = =

max min 2

2 2

2

b b i

m i a

t t t

t

F CP Fi CP F F

A A A

σ = +A = + = + = +σ σ

L’ampiezza non è

funzione del precarico mentre la media cresce al crescere del

precarico.

Il precarico è benefico ma attenzione perché aumentando il precarico riduco il rapporto di

carico σam

σm σa

σR σy

σaL

(30)

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Università

Esercizio

Carico P pulsante dallo zero

Classe di resistenza del bullone 8.8

M20

Determinare il carico esterno P che si può applicare alla giunzione

garantendone una vita infinita nelle seguenti condizioni:

a) Assenza di precarico

b) Precarico nel bullone al limite della tensione di precarico

P P

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