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Cenni sugli amplificatori

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Academic year: 2021

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(1)

Cenni sugli amplificatori

(2)

• componenti essenziali di un circuito elettronico che generalmente tratta piccoli segnali di tensione e di corrente

• può essere rappresentato come una scatola nera collegata ad un alimentatore

• riceve in ingresso un segnale con potenza Pi e in uscita ne produce uno con potenza amplificata Po

schema di un lettore CD

Il segnale elettrico che deriva dal lettore ottico del CD (qualche mV), viene preamplificato ed eventualmente filtrato per lasciare solo le frequenze udibili (20 Hz - 20 kHz). Poi passa ad un amplificatore di potenza che deve fornire al segnale una potenza sufficiente per poterlo

mandare all’altoparlante.

Pi Amplificatore Po = k Pi

Alimentatore linearità  tutte le componenti del

segnale sono amplificate dello stesso fattore componente attivo

(3)

Amplificatori: a valvole a transistor

BJT in zona attiva  amplificatori in corrente

JFET in zona di saturazione  amplificatori in tensione

guadagno: dipende dal tipo di transistor e dal circuito esterno, fissato in fase di progetto.

Caso Ideale: il segnale in uscita da un amplificatore è una replica fedele del segnale in ingresso, ma ha una energia maggiore (guadagno in dB) Caso Reale: l’intervallo delle ampiezze dei segnali in ingresso (DINAMICA) che

può essere riprodotto fedelmente è limitato.  Conseguenza dei limiti della dinamica è la distorsione.

Alcuni esempi interessanti:

amplificatori differenziali amplificatori operazionali

amplificatori controreazionati (con feedback)

(4)

• 2 ingressi V+in V-in e 1 uscita Vout

• in un AD

dove guadagno nel modo comune Aa guadagno nel modo differenziale Ad Ad/ Aa= r

si chiama RAPPORTO DI REIEZIONE DEL MODO COMUNE (CMRR) un A.D. ideale ha r = ∞  vo = Ad vd

• amplifica la differenza tra due segnali

• esempio di applicazione: trasmissione a distanza di un segnale di ampiezza ridotta, in un ambiente “rumoroso”.

l’amplificatore differenziale (A.D.) - 1

(5)

l’amplificatore differenziale (A.D.) - 2

• esempio di applicazione : trasmissione a distanza di un segnale di ampiezza ridotta, in un ambiente in cui sia presente del rumore elettronico.

• la linea di trasmissione del segnale preleva dall’ambiente il rumore che all’arrivo risulta sommato al segnale.

– consideriamo due linee di trasmissione:

sulla prima trasmettiamo il segnale +v e sulla seconda il segnale –v – ciascuna di esse preleva dall’ambiente il rumore vn

• se il circuito che riceve i segnali è un A.D. con guadagno A verrà amplificata la differenza tra segnali presenti sulle due linee:

(v+vn) (-v+vn)

• il segnale all’uscita sarà:

vo =A [(v+vn) - (-v+vn)] = + 2 A v

 il rumore è stato eliminato (completamente, nel caso ideale)

(6)

amplificatore a elevato guadagno (teoricamente infinito) stadio di ingresso differenziale

Amplificatore Operazionale(AO)

V

out

= A·(V

+

− V

)

- +

- +

V

-

V

+

V

out

• 2 ingressi di segnale:

• invertente (a cui corrisponde un guadagno negativo)

• non invertente

•2 alimentazioni

• 1 uscita

• ulteriori terminali possono essere presenti per il controllo dell’offset.

(7)

-

+

- +

V

-

V

+

V

out

A.O. ideale :

resistenza di ingresso =

– resistenza di uscita = 0 – guadagno di tensione Av =

– guadagno indipendente dalla frequenza del segnale

– larghezza di banda infinita (non taglia frequenze del segnale di ingresso) – sfasamento nullo tra ingresso e uscita

– guadagno nel modo comune nullo

MASSA VIRTUALE: concetto utile che semplifica l’analisi dei circuiti con AO Av = ∞ ma Vout è finito (V+ − V) =0 cioè i morsetti di ingresso di un AO hanno sempre la stessa tensione  se V+ = 0 anche V-=0

(8)

Qualche applicazione tipica di un AO (1)

Vs vi=0

Vo R1

R2 I

I

Vo R2

R1 vi=0 Vs

1

2 Amplificatore in configurazione non invertente:

• vi= 0 

vi = V1 –Vs = R1/(R1+R2) Vo –Vs =0  (ingresso differenziale)

Av = Vo/Vs=(R1+R2)/R1 = 1 + R2/R1

Ponendo R2 =0 si ha Av =1 e si può eliminare anche R1. Si ottiene un circuito con un guadagno pari a 1 detto inseguitore di tensione o buffer (adattatore di impedenza)

+ -

V2 V0=V2

Amplificatore in configurazione invertente:

• corrente di ingresso nulla (Ri infinita)  in R1 e R2 scorre la stessa corrente I

• vi = 0 (massa virtuale-guadagno infinito e vo finita) I = Vs/R1 = - Vo/R2 Av = Vo/Vs= -R2/R1

Il guadagno dipende solo dal rapporto tra due resistenze

(9)

Qualche applicazione tipica di un AO (2)

Circuito sommatore

AO in configurazione invertente può fare la somma di più sorgenti disaccoppiate tra loro i = i1 + i2 = v1/R1 +v2/R2 = -vo/R 

vo = -R (v1/R1+v2/R2)

dt C dv R

v o

1

in  

i1 i1

i2

Circuito integratore

sostituendo una resistenza con un condensatore in una configurazione invertente si ottiene un integratore.

poiché l’AO non assorbe corrente i1 = i

 1 v dt

v

o in

RC

L’AO fornisce una tensione d’uscita proporzionale all’integrale di quella in ingresso.

Se vi=V= costante l’uscita cresce linearmente nel tempo vo = -Vt/(RC)

(10)

Circuito derivatore

Scambiando resistenza e condensatore in un circuito integratore si ottiene un derivatore.

AO non assorbe corrente iC = i  i= C dvi/dt =- vo/R

iC

dt RC dv

v

o

 

i

Qualche applicazione tipica di un AO (3)

(11)

Gli amplificatori possono essere divisi in 4 categorie:

• Amplificatori di tensione  guadagno = Av=vout/vin

bassa impedenza di uscita

• Amplificatori di corrente guadagno = Ai=iout/iin

alta impedenza di uscita

• Amplificatori a transresistenza guadagno = R= vout/iin []

bassa impedenza di uscita bassa impedenza di ingresso

• Amplificatori a transconduttanza  guadagno = G = iout/vin [ -1] alta impedenza di uscita

alta impedenza di ingresso

(12)

segnali in ingresso e in uscita di un amplificatore in conf. invertente con R2/R1 =2.

Vinput = sinusoide di ampiezza =1 V

Voutput = sinusoide di ampiezza =2 V, invertita rispetto a Vinput Volt

t (microsecondi)

(13)
(14)

1 FENOMENO FISICO

2 IPOTESI DI LEGGE FISICA

3 PROGETTAZIONE DI UNA MISURA SPERIMENTALE

4 INDIVIDUAZIONE DEGLI STRUMENTI PIU’ ADATTI

5 COSTRUZIONE DELL’APPARATO

6 RACCOLTA DEI DATI 7 ELABORAZIONE DEI DATI

SPERIMENTALI E VERIFICA CRITICA DELL’IPOTESI FISICA

ORGANIZZAZIONE LOGICA DI UN

ESPERIMENTO

(15)

SISTEMA DI ACQUISIZIONE DATI

TRASDUTTORI

Trasformano una grandezza fisica in un’altra  generalmente un segnale elettrico (facilmente trattabile da parte di un sistema automatico)

Trasduttori On-Off

Identificazione di eventi

aleatori che possono avere 2 soli stati  vero / falso

Trasduttori “CONTINUI”

Monitoraggio di una grandezza

analogica (pressione, ..) variabile in modo continuo in ampiezza e nel tempo

(16)

Sistema di acquisizione dati trasduttori on-off

Il trasduttore on-off è un elemento che trasforma una determinata grandezza fisica in una informazione di tipo binario (1-0, si-no, aperto-chiuso)

EVENTO TRASDUTTORE

ON-OFF

“0” se non è accaduto l’evento

“1” se è accaduto l’evento

(17)

L’interruttore è un esempio di dispositivo che può svolgere il ruolo di trasduttore on-off

(0 VOLT) “0”

(5 VOLT) “1”

+5V R

+5V R

Sistema di acquisizione dati

trasduttori on-off

(18)

SCALA GRADUATA

TRASDUTTORE

“CONTINUO”

INPUT FISICO:

FORZA, PRESSIONE, TEMPERATURA, ETC

a) TRASDUTTORE PER MISURA “TRADIZIONALE”

TRASDUTTORE

“CONTINUO”

INPUT FISICO:

FORZA, PRESSIONE, TEMPERATURA, ETC

OUTPUT

ELETTRICO SISTEMA DI ACQUISIZIONE

DATI (DAS ) ALIMENTAZIONE

ELETTRICA

b) TRASDUTTORE PER MISURA ON LINE

SISTEMA DI ACQUISIZIONE DATI

METODO “TRADIZIONALE” E METODO ON-LINE

per esempio: un dinamometro a molla

per esempio: una termocoppia

(19)

In generale, l’uscita di un trasduttore “continuo” è un segnale di tipo analogico, per esempio una differenza di potenziale variabile nel tempo.

Come trasformare questo segnale analogico in un segnale numerico, cioè in una sequenza di bit?

E’ necessario un passo intermedio prima di arrivare al vero e proprio circuito di conversione analogico – digitale

CAMPIONAMENTO

X(t) --- X(n Tc) dove Tc è l’intervallo di tempo tra un campionamento e l’altro

(20)

Il clock scandisce l’operazione di campionamento: ad ogni impulso di clock viene prelevata l’ampiezza “istantanea” del segnale in esame.

Ad intervalli di tempo regolari il segnale analogico viene immagazzinato in una memoria analogica.

(a) funzione d’onda (b) impulsi di clock

(c) risultato del campionamento

Il risultato è ancora analogico, cioè in uscita abbiamo una serie di numeri reali che rappresentano il valore del segnale nei diversi istanti di tempo.

(21)

Circuito di Sample and Hold (S&H) = è un circuito che campiona (SAMPLE) il segnale analogico all’istante voluto e ne trattiene (HOLD) il valore

mentre il circuito successivo (ADC) lo legge e lo converte in una sequenza di bit (numero).

[01100101100…]

Esempio di circuito S&H (il più elementare) :

• chiusura dell’interruttore S ad un certo istante

• condensatore C in carica fino a Vi

• apertura di S

• lettura del segnale Vo

(22)

Circuito S&H in cui l’interruttore è realizzato con un FET.

carica del condensatore non istantanea:

tempo di acquisizione (≈ s)

apertura dell’interruttore : tempo di apertura (<100 ns) tempi di acquisizione e di

apertura devono essere piccoli

(23)

S H S H S H S

Vo= Vi

Vo= Vi

Vo= Vi

Vo= Vi Vi

Vi Vi

Vo

Vo Vo

V

t

INPUT OUTPUT

S/H

INGRESSO DI CONTROLLO

SCHEMA ELETTRICO DEL SAMPLE AND HOLD

Sistema di acquisizione dati il circuito di Sample and Hold

A/D

Tempo di conversione non nullo Tc

Tc Tc Tc Tc

(24)

E’ necessario l’uso di un circuito S&H per dare tempo all’ADC di effettuare la conversione.

Dal tempo di conversione si ricava il limite superiore alla frequenza di campionamento.

E’ possibile inviare la successione di bit ottenuta dall’ADC ad un ricevitore che provvede poi, tramite un convertitore D/A, a riprodurre

l’informazione analogica originale.

forma d’onda originale campionamento

forma d’onda ricostruita

S & H

ADC

[01100101100…]

codifica binaria

DAC

(25)

TEOREMA DEL CAMPIONAMENTO (Nyquist, 1928;

Shannon, 1949) per evitare ambiguità nel campionamento (aliasing), la frequenza di campionamento deve essere almeno il doppio della frequenza massima presente nel segnale.

uso di filtri (passa basso) prima del circuito di campionamento, per eliminare frequenze troppo alte

Siamo sicuri di ricostruire fedelmente la forma d’onda di partenza?

• In particolare, ci sono ambiguità dovute al campionamento del segnale?

• Quale deve essere l’intervallo tra due campionamenti successivi per avere la certezza di ricostruire

fedelmente e univocamente la forma d’onda?

MA

(26)

due segnali sinusoidali : 1 = 2 sin (103  t) 2 = -2 sin (7 * 103 t) le cui frequenze sono: 1 = 0.5 kHz e 2 = 3.5 kHz.

Se campioniamo alla frequenza di 4 kHz (ogni 0.25ms) – punti neri – le due curve hanno in quegli istanti gli stessi valori  ambiguità

Campionando a 8kHz (ogni 0.125ms) l’ambiguità sparisce – punti blu

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Caso Ideale: il segnale in uscita da un amplificatore è una replica fedele del segnale in ingresso, ma ha una energia maggiore (guadagno in dB) Caso Reale: l’intervallo

GPS: Global Position System HBF: Half-Band Filter IF: Intermediate Frequency LNA: Low Noise Amplifier LO: Local Oscillator. LPF:

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