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- indipendente dal tempo -

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

Eq. di Schrödinger - indipendente dal tempo - in

coordinate polari sferiche

2

2

( , , ) ( ) ( , , ) ( , , )

2         

    rU r rE r

m

2

2

( ) ( ) ( ) ( )

2 r U r r E r

m   

        

sin cos sin sin

cos x r

y r z r

 

 

 

  

 

2 2 2

2

2 2 2

  

   

xyz

le variabili angolari compaiono solo in un termine percio’ ricerco le soluzioni nella forma:

( , , ) r R r Y ( ) ( , )

     

2 2

2 2 2 2

1 1 1 1

sin sin  sin

    

 

        

    r                

r r r r

2 2

2

2 2 2 2

1 1 1 1

( ) ( , ) sin ( ) ( , ) ( ) ( , ) ( ) ( ) ( , ) ( ) ( , )

2   sin    sin      

    

            

                         

r R r Y R r Y R r Y U r R r Y E R r Y

m r r r r

2 2

2

2 2 2 2 2

( , ) ( ) ( )

( ) sin ( , ) ( , ) ( ( ) ) ( ) ( , ) 0

2 sin sin

        

    

          

                      

 Y R r R r

r R r Y Y U r E R r Y

m r r r r r

ossia

( ) ( , )  

R r Y

e moltiplicando per

2 2

 2

mr

si ottiene :

2 2

2

2 2 2

1 1 1

2

( ) sin ( , ) ( , ) ( ( ) ) 0

( ) ( , )sin    ( , )sin  

        

               

              

  

r R r Y Y mr U r E

R r r r Y Y

dividendo per Zucchelli

(2)

, affinche’ l’equazione sia sempre verificata bisogna che i due termini siano entrambi costanti,

affinche’ l’equazione sia sempre verificata bisogna che i due termini siano entrambi costanti,

riarrangiando i termini:1 2 22 1 1 ( , ) 12 2 ( , )2

( , )

( ) 2 ( ( ) ) (sin ) 0

( ) sin sin

   

 

    

 

mr Y Y

r R r U r E

R r r r Y

dato che il primo termine, che dipende solo da r, e’ indipendente dal secondo, che dipende solamente da  e 

2

2 2

( , ) ( , )

1 1 1

( , ) (sin ) ( 1)

sin sin

   

 

    

       

    

 

Y Y

Y l l

posto che la costante valga l(l+1) , dove l e’ un intero, si dovra’ avere

2 2

2

( , ) ( , )

( , ) sin

(sin

  )   ( 1)   sin

  

      

  

Y Y

l l Y

tenteremo di nuovo di operare sulla parte angolare separando le variabili, del tipo ( , )Y    G( ) ( ) F sostituendo si ottiene

2 2

2

) )

( ) ( ) )

( ( ( )

sin (sin ) ( 1) ( sin 0

 

  

     

   F

G F G F

l l G dividendo per G

( ) ( ) 

F

2 2

2

) )

( ) ( )

( (

1 1

sin (sin ) ( 1)sin 0

  

  

      

  

F F

G l l G

2 2

2

) )

( ) ( )

( (

1 1

sin (sin ) ( 1)sin 0

  

  

     

 

 

F F

d dG d

G d d l l d

si ha

sara’ possibile utilizzare

le derivate normali:

quindi

ossia ipotizzando una soluzione per quanto riguarda la parte angolare si ha:

poiche il primo termine, che dipende solo da , e’ indipendente dal secondo, che dipende solamente da 

dove m e’ un intero, si dovra’ avere

2 2

2

1 2

( ) ( ( ) ) ( 1)

( )

 

r R r mr U r E l l

R r r r e

e posto che la costante assuma il valore m2 ,

2 2

) )

( (

1 sin (sin ) ( 1)sin

  

 

    

 

 

d dG

l l m

G d d

2

2 2

( ) ( )

1

 

F F

d m

e d

parte radiale parte angolare

Zucchelli

(3)

2 2

( ) ( )

 

F F

d m

d ( )

  Aeim

F e F( ) Aeim

() APlm(cos ) G

le soluzioni dell’equazione sono

ma di solito si ingloba la costante come fattore moltiplicativo nella funzione G () e sempre per convenzione si assume come soluzione

consentendo poi ad m di assumere anche valori negativiF dato che l’angolo azimutale  ( ) eim ha periodicita’ di 2edato che

imporremo la condizione cheF(2 ) F( )

cio’ comporta che il numero quantico m debba in effetti essere un intero

( 2 )

im im

e e

ossia vale a dire eim21

nello specifico m0, ,  1 2, ....

2 2

) )

( (

1 sin (sin ) ( 1)sin

  

 

    

 

 

d dG

l l m

G d d

le soluzioni a ( ) 2 2 )

sin (sin ) ( ( 1)sin  ) ( 0

 

d dG

l l m G

d d

dove i Plm sono le funzioni associate di Legendre definite come ossia della

2 2 ( )

( ) (1  )

m m

m l

l m

d P x

P x x

dx mentre i Pl(x) sono i polinomi di Legendre che e’ consuetudine definire, usando la formula di Rodrigues, come

1 ( 2 1) ( ) 2 !

ll

l l l

P x d x

l dx

sono

dopo un avanzamento di 2 si torna allo stesso punto dello spazio

da notare come :

quantico l deve essere un numero intero positivo o nullo

• dalla definizione delle funzioni associate di Legendre risulta che deve essere m intero ed |m| ≤ l

• affinche’ la formulazione dei polinomi di Legendre nella forma di Rodrigues abbia senso il numero

quindi per ogni valore assegnato di l m    l , + ,.. 1, 0, 1, ... (+ 1), ( l 1)   l   l

0, 1, 2, ...

l

sono possibili ( 2l+1) valori per m con quindi

e, limitandosi a questo contesto, m non avrebbe limite superiore

nota bene: questa non e’ una supposizione scontata a priori infatti esistono grandezze fisiche che non ritornano nella stessa identica condizione dopo una rotazione di 360 gradi. Es. spinori o come esempio classico il cameriere ed il piatto che ruota

quindi per essere corretti occorrerebbe moltiplicare per una fase tipo e iossia affermare che F(2 ) eiF( ) Zucchelli

(4)

dove si e’passati dalle derivate parziali a quelle normali visto che R dipende solo dalla variabile radiale r

2 2

2

1 ( ) 2

( ( ) ) ( 1) ( )

     

 

  

d dR r mr

r U r E l l

R r dr dr

Parte radiale

2 2

2

1 2

( ) ( ( ) ) ( 1)

( )

        

     

  

r R r mr U r E l l

R r r r

2 2

2

( ) 2

( ( ) ) ( ) ( 1) ( )

     

 

  

d dR r mr

r U r E R r l l R r

dr dr

equazione che puo’ essere semplificata u r( )rR r( )

inoltre se poniamo:

( ) u r( )

R r r

da questa condizione ne deriva chee applicando regola di derivazione del prodotto di funzioni otteniamo

2

( )

( ) ( )

 

r

u r r du r

dR dr

dr r

dunque la

2

1 ( )

( ( ))

du r

r u r

r dr

2 2

2

( )) 1 ( )

( r  ( ( (  ( )))

d dR d du r

r r r u r

dr dr dr r drd ( du  ( ))

r u r

dr dr

( ) ( )

( )

d du rdu r dr r dr dr

2 2

( ) ( ) ( )

du rd u rdu r

dr r dr dr

2 2

d u r( ) r dr

2 2

2

( ) 2

( ( ) ) ( ) ( 1) ( )

     

 

  

d dR r mr

r U r E R r l l R r

dr dr diviene

2 2

2 2

( ) 2 ( ) ( )

( ( ) ) ( 1)

   

d u r mr u r u r

r U r E l l

dr r r

ossia

2

2 2 2

( ) 2 ( )

( ( ) ) ( ) ( 1)

   

d u r m u r

U r E u r l l

dr r

o anche, riarrangiando i termini :

2 2

2 2 2 2

( ) 2 ( ) ( )

( ( ) ) ( 1)

   

d u r mr u r u r

U r E l l

dr r rinfine, semplificando il termine r2

Zucchelli

(5)

2 2 2

2 2

( ) ( 1)

( ) ( ) ( )

2 2

  

    

 

d u rl l

U r u r E u r

m dr m r

equazione che diviene equivalente alla equazione di Shroedinger indipendente dal tempo in una dimensione

2 2

2 2

  

 dVE

m dr

a patto di sostituire al potenziale V un potenziale efficace V

eff

dove

2 2

( ) ( 1) 2

   

eff

V U r l l

m r il termine

2

( 1)

2

2

 l l

m r e’ detto centrifugo in quanto tende ad allontanare dall’origine del centro di forza

Atomo idrogenoide : potenziale coulombiano

2 2 2

2

2 2

1 ( ) ( 1)

( ) ( ) ( ) ( )

2 4

  

    

 

 

o

d dR r l l e

r R r R r E R r

m r dr dr r r

le soluzioni all’equazione sono i polinomi di Laguerre:

e, riarrangiando i termini si ottiene la

ossia alla

il numero quantico l puo’ assumere al massimo il valore n-1

come conseguenza affinche’ si abbia convergenza dei polinomi di Laguerre

Zucchelli

(6)

quindi per un generico valore del numero quantico n il numero quantico l puo’ assumere gli n valori 0, 1, 2, ... ( 1)

 

l n ma per ciascun valore di l vi sono valori possibili per il numero quantico m 2 1 l  e la degenerazione di un livello energetico E

n

associato al numero

quantico n sara’ pari a

1 2

0

(2 1)

n

 

l

l n

tenuto conto dello spin degli elettroni e del principio di esclusione di Pauli cio’ spiega la capienza in elettroni dei vari livelli energetici dell’atomo idrogenoide

E

1

degenerazione = 1

numero di elettroni possibili = 2

E

2

degenerazione = 4

numero di elettroni possibili = 8

E

3

degenerazione = 9

numero di elettroni possibili = 18 E

1

degenerazione = 1

E

2

degenerazione = 4

E

3

degenerazione = 9

quindi

1, 0, 0

  

n l m n2, 0, lm0

2, 1, 1

   

n l m

2, 1, 0

  

n l m

2, 1, 1

   

n l m

3, 0, 0

  

n l m

3, 1, 1

   

n l m

3, 1, 0

  

n l m

3, 1, 1

   

n l m

3, 2, 2

   

n l m

3, 2, 1

   

n l m

3, 2, 0

  

n l m

3, 2, 1

   

n l m

3, 2, 2

   

n l m

Zucchelli

(7)

3

2 1

, , 3 1

2 ( 1)! 2 2

( , , ) ( , )

2 (( )!)

       

 

 

      

r l

l m

n l m na n l l

n l r r

r e L Y

na n n l na na

le funzioni d’onda dell’atomo di idrogeno, propriamente normalizzate, sono

dove gli ( ) ( 1)

q pp

 

p

d

pp q

( )

L x L x

dx sono i polinomi associati di Laguerre e

q

( ) 

x

d

qq

(

x q

)

L x e e x

dx sono i polinomi di Laguerre le Y

lm

( , )   sono le armoniche sferiche

ed

2 0

2

4 

 

a me e’ il raggio di Bohr a0.529 10

10

m

in conclusione

Zucchelli

(8)

la risposta e’ che non si puo’ ignorare la repulsione coulombiana tra gli elettroni

si puo’ tentare di costruire la tavola periodica degli elementi

degenerazioni dei livelli energetici e dal principio di esclusione di Pauli

idrogeno 1 elettrone n = 1 l = 0 m = 0 s = -1/2 elio 2 elettroni n = 1 l = 0 m = 0 s = -1/2 n = 1 l = 0 m = 0 s = +1/2 litio 3 elettroni n = 1 l = 0 m = 0 s = -1/2

n = 1 l = 0 m = 0 s = +1/2 n = 2 l = 0 m = 0 s = +1/2 ma se n = 2 sia l = 0 che l =1 sono stati possibili ed hanno la stessa energia

quindi perche’ non occupare prima lo stato con l = 1 ? partendo soltanto dalla

la presenza del termine centrifugo fa si’ che il valore del raggio medio ad n fissato aumenti in funzione del numero quantico l

o, detto in altri termini, fa si’ che gli elettroni tendano in media ad allontanarsi maggiormente dal centro di forza all’aumentare del numero quantico l a parita’ di numero quantico n

piu’ lontano dal nucleo e’ l’elettrone piu’ assume rilevanza l’effetto di schermatura o “screening” degli elettroni piu’ interni che fa si’ che piu’ e’

lontano l’elettrone minore carica efficace percepisce

dunque tenendo conto della repulsione degli elettroni lo stato con l = 0 e’

quello piu’ strettamente legato al nucleo, ossia e’ quello che ha l’energia minore e l’energia, a parita’ di n, aumenta all’aumentare di l

Zucchelli

(9)

nell’ atomo di idrogeno P(r) e’ la densita’ di probabilita’ radiale ossia P(r)dr e’ la probabilita’ di trovare

Determinare nell’atomo di idrogeno quale sia il valore piu’

probabile di r negli stati caratterizzati dai numeri quantici n e dal massimo numero quantico orbitale possibile

2

2 2

, 1

r n na n l n

Prob(r [r,r dr]) u   

 

r e

na r na n

r l n

l

n

r e r e

R

, 1

1

na r na n

r

n

e r e

r r u

rR r u

Ru    

1

na

r n n

l

n

r e

u

, 1

dove

o 2

2

0 . 529 A

c m a c

e

  

e p

e e

p e

e p

e p

e

m

m m m

m m

m m

m m

m   

 

 ( 1 )

1

e’ il raggio di Bohr e  e’ la “massa ridotta” del sistema protone elettrone

il numero quantico l puo’ assumere al massimo valore n-1, quindi l

max

= n - 1

quindi

e

l’elettrone ad una distanza compresa tra r e r + dr dal nucleo.

Zucchelli

(10)

2 0 2

) (

2 2 2

1 2 2

2

  

 

n nar n nar n nar

e na r

e nr

e dr r

d dr

dP r

P

0 1 )

( 2

2 1

2

r

n na e

r

na

r

raccogliendo a fattor comune

na n r

e

2 1

2 r

2n

escludendo le soluzioni a zero e all’ infinito resta da risolvere la  1 r  0 n na

equazione che ha per soluzione : rn

2

a

la probabilita’ e’ massima in corrispondenza di quegli r r n

n

tali per cui : n 2 a

ossia in corrispondenza delle orbite dell’atomo di Borh

ed si ha

Zucchelli

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