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Relazione sullo svolgimento del progetto cluster Top Down

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Academic year: 2021

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Sardegna FESR 2014/2020 - ASSE PRIORITARIO I

“RICERCA SCIENTIFICA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE”

Azione 1.1.4 Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi

Relazione sullo svolgimento del progetto cluster Top Down

CarBio

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Report Semestrale n. 3 periodo di lavoro dal 22/04/2019 al 22/10/2019

Organismo di Ricerca: Università degli Studi di Sassari – Dipartimento di Agraria, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituito di Scienze delle Produzioni Alimentari – U.O. Sassari

Progetto Cluster Top Down: ”CarBio: carciofo biologico: innovazione e sostenibilità di filiera”

Convenzione prot. n° 4430 del 28/03/2018 CUP: J81I17000820006

Si allegano al presente documento:

- N. 13 registri incontri con le imprese;

- N. 1 protocollo di impiego degli agrofarmaci consegnato alle aziende;

- N. 1 registro evento intermedio di metà progetto;

- N. 2 PPT presentate durante l’evento di metà progetto;

- N. 1 poster presentato al Congresso EMAPi 2019 tenutosi a Praga dal 9 al 13 settembre 2019;

- N. 1 book of abstract

- N. 1 PPT presentata durante l’incontro di SINNOVA organizzato da Sardegna Ricerche.

Il Report dovrà essere articolato secondo un minimo di cinque sezioni:

Sezione 1: Indicare il grado di conseguimento degli obiettivi fissati nel progetto approvato rispetto al periodo di riferimento e suddivisi per ogni WP. In questa sezione si dovrà inoltre fornire, considerando il periodo di riferimento, uno stato di avanzamento dei WP rispetto al progetto e al cronoprogramma approvato quantificando anche gli indicatori fisici di realizzazione e di risultato previsti nella proposta progettuale.

Il progetto Cluster Top-Down CarBio: Carciofo Biologico innovazione e sostenibilità di filiera, ha come obiettivo principale, quello di migliorare e incrementare la competitività delle piccole e medie imprese sarde partecipanti attraverso azioni di collaborazione specifica tra enti di ricerca e imprenditori agricoli. Il perseguimento dell’obiettivo principale avverrà attraverso il trasferimento agli agricoltori di un protocollo di gestione integrato in pre e post raccolta che consentirà di sviluppare una filiera produttiva di carciofo spinoso sardo ottenuto in regime biologico.

Il progetto si articola attraverso diversi obiettivi specifici perseguiti mediante l’attuazione di WP.

L’attività del WP1 (WP Leader L. Ledda) e del WP7 (WP Leader S. D’Aquino) riguardante la

“Gestione operativa e di coordinamento del progetto, con controllo della qualità e diffusione dei risultati”, si inserisce nell’ambio del più ampio obiettivo 5 di progetto: divulgazione dei risultati e trasferimento delle innovazioni.

I principali indicatori di realizzazione e di risultato prodotti fino ad ora in relazione al cronoprogramma approvato sono:

- n° 2 meeting di progetto tra enti di ricerca per programmare l’attività da condurre nella

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prossima annata agraria di impianto del carciofo.

- n°1 convegno di metà progetto, tenutosi a Viddalba presso la Sala Conferenze del Comune di Viddalba, Via Giovanni Maria Angioy il 20 luglio 2019.

- n°1 giornata di visita ai campi sperimentali dell’azienda Mauro Deidda del Dipartimento di Agraria nell’ambito della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione svoltasi il 17 giugno 2019.

- n°13 incontri di progetto in cui Istituzioni Scientifiche e imprese agricole aderenti al progetto dialogano per il trasferimento e recepimento delle innovazioni nel pre e post raccolta della filiera del carciofo spinoso sardo.

- n° 1 partecipazione nell’ambito della manifestazione regionale SINNOVA 2019 organizzata da Sardegna Ricerche il 3-4 ottobre 2019 alla Manifattura di Cagliari.

- n° 1 protocollo di impiego degli agrofarmaci consegnati alle aziende nel quale si indicano le modalità di utilizzo degli stessi e le schede tecniche.

- n. 1 poster presentato durante il Congresso EMAPi 2019 tenutosi a Praga dal 9 al 13 settembre 2019.

L’attività del WP2 (WP Leader L. Ledda) riguardante “l’analisi della fertilità del suolo quale indicatore della sostenibilità agronomica”, ricade nell’ambito degli obiettivi di messa a punto di una gestione agronomica efficiente con lo scopo di valutare la sostenibilità dei metodi di coltivazione biologica proposti per i sistemi cinaricoli sardi.

Le attività di trasferimento tecnologico, il cui scopo è quello di favorire la conversione delle attuali produzioni di carciofo da metodi convenzionali al regime biologico, sono state portate avanti in alcune delle aziende aderenti e rappresentano un’opportunità di sviluppo per una nuova filiera cinaricola sarda.

Durante il periodo di riferimento, sono state portate avanti nelle aziende aderenti attività che hanno identificato la successione colturale più idonea ad ottenere produzioni soddisfacenti ed ottimizzare la coltivazione del carciofo spinoso sardo in regime biologico. Nello specifico le attività hanno riguardato in linea con il cronoprogramma, la realizzazione dei dispositivi sperimentali di circa 1 ha di superficie sui quali sono state portate avanti le valutazioni sul bilancio dei macronutrienti del terreno (azoto, fosforo e potassio) e i bilanci sulla dinamica di mineralizzazione della sostanza organica, per entrambi i dispositivi sperimentali a confronto.

I principali indicatori di realizzazione e di risultato raggiunti in relazione al cronoprogramma approvato sono:

- acquisizione di dati tecnici, in alcune delle aziende aderenti al progetto (condotte in regime convenzionale, in transizione e in biologico) relativi alla coltura principale del carciofo per l’implementazione di data set sperimentali quali:

- ritmo di emissione dei capolini raccolti per ciascun dispositivo sperimentale;

- peso dei capolini raccolti per ciascuna tesi;

- principali parametri biometrici (altezza, larghezza dei capolini, dimensione del ricettacolo)

- quantificazione delle caratteristiche quanti-qualitative della biomassa del pisello proteico e del carciofo che ci ha consentito di realizzare il bilancio dei macronutrienti del suolo per tutte le tesi a confronto per il primo anno di coltivazione;

- monitoraggio settimanale della respirazione del suolo per tutta la durata del ciclo colturale del carciofo e nelle fasi di consociazione della leguminosa con l’obiettivo di studiare le relazioni tra la qualità del suolo e dinamica della sostanza organica per sviluppare dei parametri inediti di sostenibilità del sistema carcioficolo.

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Nel semestre di riferimento, con particolare riferimento all’obiettivo 2 “Messa a punto di strategie efficaci e a basso impatto ambientale per il contenimento delle infestanti (WP3, WP6)”, è stato proseguito lo studio della biodiversità vegetale nei sistemi colturali carcioficoli in regime convenzionale e biologico. Nello specifico, il WP 3 (WP Leader G. Brundu) mira a determinare un schema colturale che vada nella direzione del potenziamento dell’attività biologica del suolo, del sostegno alla produttività a lungo termine ed al mantenimento di una carciofaia “sana”.

Nell'ambito di questo obiettivo è stato approfondito lo studio della flora compresente infestante e non, la dimensione e composizione della banca di seme (seedbank), mediante una serie di rilievi di campo, su un gruppo di aziende tra quelle aderenti al cluster, in ambienti diversi della Sardegna (Campidano, Oristanese, Valledoria, Sassari e Uri).

Si osservano infatti delle differenze significative, a parità di sito, tra il periodo invernale, quello primaverile e quello estivo e tardo-estivo.

È stato altresì’ avviato lo studio della seedbank per l’azienda di Ottava.

La flora epigea è stata rilevata in opportune aree di saggio (localizzate con GPS), nel periodo invernale (2018) primaverile (2019) estivo-tardo-estivo 2019 (dopo l’impianto della coltura), mediante campionamento stratificato nei due sistemi carcioficoli, con metodi non distruttivi. I dati raccolti in campo sono utilizzati per il calcolo di indici di biodiversità standard. Nelle aree di saggio sono state rilevate tutte le specie vegetali presenti, ed il loro grado di copertura. Le specie non direttamente riconosciute in campo sono state lasciate in sito per un riconoscimento in fase fenologica successiva, oppure sono stati raccolti dei piccoli campioni per analisi di laboratorio.

I principali indicatori di realizzazione e di risultato prodotti in relazione al cronoprogramma approvato sono:

- n° 5 data set implementati e in continuo aggiornamento stagionale, sulla flora infestante nei diversi dispositivi a confronto e nelle diverse aree della Sardegna. I data set realizzati, saranno utili alla successiva fase di individuazione dei migliori metodi di lotta non convenzionali che riducano l’incidenza delle infestanti nei dispositivi.

- n. ricercatori coinvolti: a tal propositosi precisa che sono state impiegate in questa attività n. 3 unità di personale, di cui 2 afferenti al progetto ed una esterna di supporto e che sono stati eseguiti complessivamente 11 rilievi di flora infestante come da tabella seguente, su un totale di 84 plot.

- sono stati inoltre raccolti dati sulla coltura in consociazione di pisello proteico in macro- parcelle (1m x1m) individuate nelle varie tesi a confronto allo scopo di monitorare l’effetto pacciamante della coltura in consociazione sulla gestione delle infestanti.

L’avanzamento del WP risulta quindi in linea con il cronoprogramma del progetto ed ha consentito di conseguire il primo 50% dell’obbiettivo 2.

Azienda Gestione Ril. invernale Ril. primaverile Ril. tardo-estivo Ottava Convenzionale e Biologico 21.12.2018 26.04.2019 03.09.2019

Cabras Biologico 10.01.2019 04.04.2019 Da svolgere ad

ottobre- novembre

Villasor Biologico 10.01.2019 12.04.2019 Previsto per il

25.10.2019

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Valledoria Convenzionale 17.01.2019 08.04.2019 Da svolgere

Uri Transizione 17.01.2019 08.04.2019 Da svolgere

Nel WP 4 (WP Leader Q. Migheli) l’obiettivo principale è quello dello “studio degli effetti che strategie a basso impatto ambientale (prodotti ammessi in agricoltura biologica) hanno sul contenimento delle principali patologie fungine (Sclerotium rolfsii, Botrytis cinerea, Leveillula taurica e Bremia lactuce). Il seguente WP in stretta correlazione con il WP 2 e WP3 ci consentirà di individuare metodi alternativi per il controllo dei patogeni, al fine di ridurre l’incidenza delle avversità provocare dagli stessi.

Le attività del WP 4 che sono state condotte durante il periodo di riferimento hanno riguardato la messa a punto di un protocollo di gestione dei prodotti fitosanitari forniti alle aziende che dovranno essere impiegati sia in fase preventiva che curativa nei confronti dei principali patogeni.

Agli agricoltori sono stati forniti i seguenti prodotti con le relative schede di sicurezza:

- Contans WG - AQ 10 WG - AMYLO-X

Tutti i prodotti sono ammessi in agricoltura biologica e sono stati forniti agli agricoltori che hanno aderito al progetto e interessati a sviluppare queste nuove metodologie di lotta.

In alcune delle aziende esse durante la stagione autunno-invernale saranno identificate delle aree di saggio, dove per ciascuna pianta verranno monitorate le seguenti variabili:

- assenza o presenza di fallanze per effetto di patogeni tellurici (Erwinia sp; Rhizoctonia sp, Scleriotinia sp, ecc) in scala numerica.

- superficie fogliare attaccata in una scala % di Leveillula taurica (oidio), Bremia lactucae (peronopora);

- solo sui capolini determinazione dell’assenza o presenza di Botritis cinera (botrite) in scala numerica;

Il grado di conseguimento degli obiettivi nella gestione post-raccolta del carciofo è in linea con quanto fissato dagli obiettivi del progetto. Lo stato di avanzamento del WP 5 (WP leader Amedeo Palma) e WP7 (WP leader Salvatore d’Acquino) è in linea con quanto riportato nel cronoprogramma.

Durante il periodo in oggetto, non essendo presente materiale sul quale continuare i test post- raccolta, si è proceduto all’analisi dei dati accumulati durante il precedente periodo autunno- invernale, sull’attività fisiologica del carciofo proveniente da sistemi biologici e convenzionali e sui diversi sistemi di confezionamento adottati dalle aziende. Questo ha permesso di dare utili informazioni tecnologiche su come risolvere importanti criticità ad alcune aziende che commercializzavano il loro prodotto utilizzando sistemi di confezionamento non idonei. In particolare, il principale aspetto negativo era generalmente legato ad una non corretta scelta del film plastico utilizzato che, per le sue caratteristiche fisiche di permeabilità ai gas e per le peculiarità fisiologiche del carciofo, creava all’interno della confezione condizioni asfittiche con risvolti negativi sulla qualità dei capolini (imbrunimento del cuore e sapore di fermentato) che li rendevano inutilizzabili. Le informazioni fornite alle aziende, considerando i macchinari e la

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tecnologia di processo da loro adottata per la preparazione delle confezioni, con minimi interventi e senza aggravio economico, hanno consentito una ottimizzazione della gestione del prodotto confezionato. Le informazioni ottenute in questo periodo di attività risulteranno utili, per la prossima campagna carcioficola, come base per dare ulteriori informazioni sulla tecnologia più idonea per la commercializzazione del carciofo come prodotto fresco o confezionato e sugli effetti che una corretta gestione del prodotto ha sulla qualità nutrizionali e nutraceutica.

Infine il WP 6 (WP Leader L. Ledda) in accordo con gli obiettivi di progetto, mira ad analizzare i dati raccolti il cui scopo è quello di fornire degli indicatori di sostenibilità ambientale ed agronomica dei dispositivi sperimentali a confronto. Attraverso il monitoraggio della dinamica della mineralizzazione della sostanza organica e la determinazione quanti qualitativa delle biomasse in avvicendamento sono state acquisite le informazioni necessarie al calcolo degli indici di sostenibilità ambientale e agronomica relativi al primo anno di progetto. Il WP si mostra riallineato con quanto fissato dal cronoprogramma ed in linea con gli obiettivi di progetto.

Sono state eseguite elaborazioni per la messa a punto di un bilancio dei macronutrienti del suolo nelle diverse gestioni a confronto che tengano conto delle diverse realtà analizzate:

sistema convenzionale, sistema in transizione e sistema biologico.

Sezione 2: Descrivere in quali modalità e con quale tempistica si sono svolte le attività di sviluppo e di sperimentazione in contatto diretto con le imprese del cluster. Indicare quali risultati questa attività ha prodotto o quali effetti ha avuto sul gruppo di imprese a cui è stata destinata.

Nell’ambito dei diversi incontri che sono stati realizzati con le aziende aderenti di volta in volta sono stati programmati gli interventi da eseguire sulla base di specifiche esigenze dell’azienda e problematiche riscontrate nella gestione della coltivazione del carciofo spinoso sardo.

Le attività di sviluppo e sperimentazione che sono state portate aventi nelle aziende aderenti, hanno riguardato:

WP2: Messa a punto di un protocollo di gestione della coltivazione in regime biologico per le aziende in convenzionale.

La messa a punto di un protocollo di gestione della coltivazione di carciofo spinoso sardo in regime biologico, è stata condotto in alcune delle aziende aderenti attraverso la realizzazione in una porzione dell’azienda di un dispositivo sperimentale della superficie di circa 1 ha. Questo è stato confrontato con la rimanente parte dell’azienda che invece è stata coltivato dall’imprenditore con le tradizionali tecniche della carcioficoltura sarda, secondo un protocollo che varia in funzione delle esigenze dell’agricoltore. Nei dispositivi, è stata definita insieme con l’imprenditore, la tecnica agronomica più idonea da realizzare al fine di consentire il giusto apporto di nutrienti alla pianta, senza ricorrere all’impiego di concimi minerali. A tal proposito è stata consigliata agli imprenditori l’introduzione di una cover crop di pisello proteico Var.

Enduras da coltivare in consociazione nell’interfila della coltura principale che è stata trinciata anticipatamente nel mese di aprile con un duplice effetto di contenimento delle infestanti (effetto pacciamante) e di miglioramento della transitabilità durante le operazioni di raccolta.

Al fine di monitorare la dinamica dei nutrienti del suolo (azoto, fosforo e potassio) sono stati determinati gli input e output al sistema carciofo (la metodica di OECD (2007) e quella proposta da Andrist-Rangel et al. nel 2007) e contemporaneamente è stato avviato il monitoraggio settimanale della respirazione eterotrofa del suolo a tutt’oggi in fase di rilevazione con l’utilizzo di una gas analizzatore ad infrarossi (EGM-4, PP Systems Hitchin, Hertfordshire, UK) associato

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al monitoraggio della temperatura e umidità del suolo. I dati cosi rilevati saranno utili per comprendere al meglio l’evoluzione e la dinamica di mineralizzazione della sostanza organica per fornire agli imprenditori un supporto alle decisioni colturali per migliorare la sostenibilità agronomica e ambientale dei sistemi colturali carcioficoli.

WP3: L’attività del WP3 è stata condotta, contattando i proprietari delle imprese che sono stati opportunamente convolti ed informati in merito ai rilievi in corso ed hanno presenziato in parte alle attività di rilievo, ponendo diverse domande e/o informandosi sulla corretta identificazione di alcune delle specie infestanti presenti o sulle modalità di introduzione, diffusione, controllo delle stesse. Hanno tutti prestato la massima collaborazione e grande interesse verso le attività di questo WP.

Per quanto riguarda la metodica impiegata essa ha riguardato il campionamento della flora epigea in apposite aree di saggio preventivamente localizzate con l’ausilio del GPS, nel periodo primaverile (2019) mentre i rilievi estivi, sono stati realizzai in parte e sono in fase di espletamento, attraverso un campionamento stratificato nei diversi sistemi carcioficoli, con metodi non distruttivi.

I dati raccolti in campo saranno utilizzati per il calcolo di indici di biodiversità standard per l’annata appena trascorsa e serviranno come base per i rilievi del nuovo anno di attività che ci si appresta ad iniziare. Nelle aree di saggio cosi individuate inoltre sono state rilevate le pricipali specie vegetali presenti infestanti, aliene o locali ed il loro grado di copertura. Le specie non direttamente riconosciute in campo sono state lasciate in sito per un riconoscimento in fase fenologica successiva, oppure sono stati raccolti dei piccoli campioni per analisi di laboratorio.

WP4: Individuazione di metodi che riducano l'incidenza dei principali patogeni fungini.

Per quanto riguarda il seguente WP l’attività di ricerca e trasferimento che lo riguarda, è stata avviata nei primi mesi dell’impianto della coltura che ha coinciso, a seconda della zona di coltivazione, tra la fine di giugno- primi giorni di luglio (nord della Sardegna) e la prima decade di agosto (aziende dislocate al sud della Sardegna). Le attività condotte, hanno riguardato, la distribuzione del prodotto Contans WG durante le fasi di pre impianto deglio ovoli di carciofo. Il Contans WG è un fungicida naturale a base di Coniothyrium minitans adatto per il controllo dei marciumi del colletto.

Alle aziende, inoltre sono stati forniti prodotti quali: AQ 10 WG, un bio-fungicida naturale a base di Ampelomyces quisqualis un fungo Ascomicete presente in natura che vive a spese di tutti gli oidii appartenenti alla famiglia delle Erysiphaceae e il prodotto AMYLO-X anch’esso un fungicida e battericida microbiologico a base di Bacillus amyloliquefaciens subspecie plantarum (D747), batterio gram-positivo comunemente presente in natura e caratterizzato da un ampio spettro d’azione nei confronti di muffa grigia (Botriyis cinerea) specie di peronosmpora (Bremia lactucae) e alcune batteriosi.

I prodotti sono stati consegnati alle aziende e dovranno essere impiegati secondo quanto indicato dal protocollo loro fornito in fase di avviamento della coltura.

In alcune aziende è stato ed è a tutt’oggi in fase di esecuzione un monitoraggio degli effetti che l’impiego dei prodotti hanno nei confronti del marciume del colletto, degli attacchi di oidio e peronospora verificandone gli effetti di prevenzione nella lotta a questi importanti patogeni.

I rilievi saranno condotti bisettimanalmente in apposite aree di saggio identificate nei dispositivi sperimentali ciascuna costituita da 10 piante ciascuna, secondo un disegno sperimentale a blocchi randomizzati.

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WP5 e WP7: Nel periodo in oggetto sono state visitate diverse aziende aderenti al progetto con lo scopo di riferire loro i risultati ottenuti dalle indagini portate avanti sulla tipologia di confezionamento dei carciofi utilizzate. Durante questi incontri sono state date indicazioni su come risolvere le criticità riscontrate. Con diverse aziende, sono stati concordati degli incontri a partire dall’inizio della prossima campagna cinaricola, in modo tale da poter seguire e, dove necessario o richiesto, dare un supporto tecnologico nella gestione post-raccolta dei carciofi come prodotto fresco o confezionato. Inoltre, con alcune aziende sono stati programmati dei prelievi di capolini durante tutto il periodo di coltivazione al fine di valutare gli effetti che differenti sistemi di coltivazione hanno sulle caratteristiche fisiche (colore, consistenza, fibrosità ecc.), chimiche (qualità nutrizionale e nutraceutica) e di conservabilità.

WP6: Valutazione della sostenibilità di metodi e sistemi di agricoltura biologica applicata al carciofo.

In relazione a questo WP a supporto delle analisi per la determinazione della lista di indicatori ambientali ed agronomici è stata utilizzata la metodologia di dell’ OECD (2007) e di Andrist- Rangel et al. (2007) per la determinazione del bilancio dei parametri in input e output al sistema carciofo per l’annata di riferimento. Tali dati sono stati confrontati per tutte le gestioni a confronto con i dati reali di asportazione della coltura stessa di carciofo rilevati da Ledda e Piras nel 2012. I dati emersi dai bilanci nei vari sistemi a confronto ha permesso di individuare le criticità legate al tipo di gestione adottata dagli agricoltori e ci consentiranno di fornire agli agricoltori uno strumento di supporto per le loro decisioni per guidarli nelle scelte delle migliori tecniche di gestione da adottare per incrementare le produzioni, diffondere la cultura di una carcioficoltura sostenibile che lo scopo ultimo di produrre un carciofo con caratteristiche nutrizionali e di sicurezza alimentare elevate.

Sezione 3: Indicare quali materiali di divulgazione sono stati utilizzati e prodotti.

I materiali di divulgazione prodotti e utilizzati durante il III° report semestrale hanno riguardato:

- N. 1 protocollo di impiego degli agrofarmaci consegnato alle aziende;

- N. 1 registro evento intermedio di metà progetto;

- N. 2 PPT presentate durante l’evento di metà progetto, in occasione dell’incontro di metà progetto, tenutosi a Viddalba il 20-07-2019, sono state delle relazioni in PPT che hanno illustrato gli obiettivi principali e le strategie di intervento caratterizzanti il progetto nella fasi di pre e post-raccolta della gestione del carciofo, le informazioni ottenute dagli studi sull’attività fisiologica e i risultati dell’indagine sulle diverse tipologie di confezionamento adottate dalle aziende;

- N. 1 poster presentato al Congresso EMAPi 2019 tenutosi a Praga dal 9 al 13 settembre 2019. Nel poster sono riportati alcuni risultati preliminari con particolare riferimento alla presenza – tra le specie infestanti rilevate – di specie di provenienza alloctona, come ad esempio Oxalis pes-capreae (comune infestante di origine Sudafricana). Il sunto del contenuto del poster, recante esplicito riferimento al progetto, è stato pubblicato negli ATTI della Conferenza (Vanessa Lozano, Giuseppe Brundu, Maria Teresa Tiloca and Luigi Ledda, 2019. Native and notnative weeds in globe artichoke fields under diverse cropping systems in Sardinia (Italy). In: P. Pyšek, J. Pergl & D. Moodley (a cura di) Book of abstracts. EMAPi, Integrating research, management and policy, Praga 9-13 settembre 2019, Institute of Botany, Czech Academy of Sciences, Průhonice pag. 148 - ISBN: 9788086188584 (ebook)).

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- n° 1 poster presentato durante il convegno internazionale “Biosystem Engineering for sustainable agriculture, forestry and food production” relativo alla possibilità di utilizzare il telerilevamento da drone per il monitoraggio e la quantificazione delle infestazioni da Oxalis pes-capreae in carciofaia in Sardegna. Il sunto del contenuto del poster, recante esplicito riferimento al progetto, è stato pubblicato negli ATTI della Conferenza (Vanessa Lozano, Giuseppe Brundu, Luca Ghiani, Davide Piccirilli, Albero Sassu, Maria Teresa Tiloca, Luigi Ledda, Filippo Gambella. 2019. Detection and monitoring of alien weeds using unmanned aerial vehicle in agricultural systems in Sardinia (Italy). In: Book of abstracts, Biosystem Engineering for sustainable agriculture, forestry and food production, Matera, 12-13 settembre 2019, pag. 219).

- N. 1 PPT presentata durante l’incontro di SINNOVA organizzato da Sardegna Ricerche.

Continua la divulgazione e l’aggiornamento periodico delle attività di progetto condotte nelle aziende sulle pagine social costituite:

-Twitter (#CarBio, @CarBio 3, https://twitter.com/CarBio3);

-Facebook (https://www.facebook.com/carbio.carbio.1).

Sezione 4: Indicare le criticità eventualmente emerse durante lo sviluppo delle attività.

Nessuna criticità è stata riscontrata.

Sezione 5: Indicare le % di spesa raggiunte rispetto al periodo di riferimento e al budget approvato, utilizzando il modello riportato di seguito.

Categorie di costo Spese proposte (in euro)

Avanzamento finanziario (in % rispetto al budget

approvato) Personale dipendente

Personale non dipendente Costi per la ricerca contrattuale e

le conoscenze e i brevetti e i servizi di consulenza (10%) Strumenti e Attrezzature (25%)

Altri costi diretti Spese Generali (15% su

personale)

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Costo Totale

Il sottoscritto Luigi Ledda in qualità di Responsabile scientifico del progetto Cluster Top Down

Timbro e Firma_________________________________ Data __________________________

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