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Corso di:IngegneriaGeotecnicaSismicaIngegneria Geotecnica Sismica

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

Sezione Geotecnica

Corso di:

Ingegneria Geotecnica Sismica Ingegneria Geotecnica Sismica

A.A. 2012/2013

Prof. Ing. Claudia Madiai

Orario delle lezioni

ORA Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato

8:15-9:15 AULA 107

prof. ing. Claudia Madiai

Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica

8:15-9:15 AULA 107

9:15-10:15 AULA 107

10:15-11:15 AULA 116

11:15-12:15 AULA 116

12:15-13:15 AULA 116

14:00-15:00 AULA 116

15 00 16 00 AULA 116

15:00-16:00 AULA 116

16:00-17:00 17:00-18:00 18:00-19:00

NO lezione: 26 aprile 2013 22

(2)

Scopo del corso:

ƒ Fornire le conoscenze di base per:

- la caratterizzazione meccanica dei terreni in condizioni dinamiche e cicliche

l’ li i d l t t di tt li t li f tti i t

- l’analisi del comportamento di sottosuoli naturali, manufatti in terra e sistemi terreno-struttura sotto azione sismica

Il corso è articolato in due parti fondamentali:

1. richiami di teoria delle vibrazioni e propagazione delle onde sismiche;

modellazione meccanica del comportamento dell’elemento di terreno e determinazione sperimentale dei parametri che ne influenzano la risposta in condizioni dinamiche e cicliche

2. fondamenti di sismologia applicata all’ingegneria civile e alla pianificazione territoriale;

richiami di dinamica dei sistemi a uno o più gradi di libertà;

analisi di problemi geotecnici al finito in condizioni sismiche (risposta sismica locale, liquefazione, stabilità dei pendii, …)

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Il corso sarà articolato in:

ƒ lezioni teoriche

ƒ esercitazioni in aula

ƒ esercitazioni in laboratorio

prof. ing. Claudia Madiai

Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica

ƒ esercitazioni in laboratorio

ƒ svolgimento di un elaborato progettuale

Prerequisiti necessari:

ƒ Conoscenza dei principi fondamentali della Meccanica dei Terreni e dei principali approcci metodologici della Geotecnica

Modalità di esame:

44

Modalità di esame:

ƒ colloquio orale previa discussione dell’elaborato

Ricevimento:

ƒ A fine lezione o su appuntamento

(telefonicamente: 055.4796457 o via e-mail: clau@dicea.unifi.it)

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Appelli d’esame

ƒ Lunedì 10 Giugno 2013

ƒ Martedì 25 Giugno 2013 Martedì 25 Giugno 2013

ƒ Lunedì 8 Luglio 2013

ƒ Lunedì 22 Luglio 2013

ƒ Lunedì 9 Settembre 2013

ƒ Lunedì 16 Dicembre 2013

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Testi di riferimento

ƒ Crespellani T., Facciorusso J. (2010). Dinamica dei terreni per le applicazioni sismiche, Flaccovio

ƒ Crespellani T., Facciorusso J. Elementi di Dinamica dei Terreni e Ingegneria

G t i ll A Si i h l II DIC A

prof. ing. Claudia Madiai

Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica

Geotecnica nelle Aree Sismiche - vol II, DICeA

ƒ Kramer S. (1996). Geotechnical Earthquake Engineering, Prentice Hall

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE Sezione Geotecnica

ELEMENTI DI DINAMICA DEI TERRENI E INGEGNERIA GEOTECNICA NELLE AREE SISMICHE

Teresa Crespellani Johann Facciorusso

VOLUME III

ƒ Mancuso C. (1996). Misure dinamiche in sito, Hevelius

ƒ Lanzo G. & Silvestri F. (1998). Risposta sismica locale: teoria ed esperienze, Hevelius 66

(4)

Altro materiale di riferimento

ƒ DIA delle lezioni disponibili all’indirizzo: p

http://freedom.dicea.unifi.it/Claroline-1.3.1/INGEOSIS

ƒ Altro materiale didattico:

http://www.dicea.unifi.it/geotecnica/index.php

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Argomenti del Corso

¾ Comportamento dei terreni in condizioni dinamiche e cicliche:

ƒ a bassi e medi livelli deformativi

ƒ ad alti livelli deformativi e a rottura

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Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica

¾ Cenni sulla propagazione delle onde sismiche nel terreno

¾ Determinazione sperimentale delle proprietà dinamiche dei terreni:

ƒ prove in sito

ƒ prove di laboratorio

¾ Elementi di sismologia applicata all’ingegneria civile e alla pianificazione territoriale (origine, caratteristiche e misura dei terremoti)

¾ Richiami di dinamica dei sistemi a uno o più gradi di libertà

¾ Aspetti geotecnici della progettazione in zona sismica

ƒ effetti amplificativi nei depositi

ƒ fenomeni di liquefazione

ƒ instabilità dei pendii

ƒ fondazioni superficiali

ƒ opere di sostegno rigide

ƒ (cenno al problema dell’interazione terreno-struttura) 88

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I terremoti

¾I terremoti sono tra le calamità naturali quelle che storicamente hanno prodotto più vittime e più danni

¾Solo alcune centinaia sono avvertiti dalla popolazione, una decina produce gravi danni, uno o due sono catastrofici

¾Ogni anno si registrano nel mondo qualche milione di terremoti di cui fortunatamente la maggior parte si manifesta in mare o in zone poco abitate

¾I terremoti sono stati da sempre oggetto di osservazioni e

interpretazioni più o meno mitiche o razionali, in Oriente, in Grecia, nel mondo latino, ecc.

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¾ Nel medioevo sono stati per lo più letti in chiave fatalistica e associati alle ‘colpe’ degli

I terremoti

prof. ing. Claudia Madiai

Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica

p g

uomini, anche se i suoi effetti sono stati spesso descritti nelle cronache con precisione e dovizia di particolari

¾ Attraverso queste descrizioni è stato possibile ricostruire la storia sismica di molti paesi e identificare alcuni effetti ricorrenti legati alla natura dei terreni

ricorrenti legati alla natura dei terreni

¾Solo a partire dal 1700 la scienza dei terremoti ha cominciato a svilupparsi in maniera sistematica seguendo criteri ‘scientifici’

¾ Il terremoto che ha segnato un punto di svolta è stato il

terremoto di Lisbona (1755) 10 10

(6)

Il Terremoto di Lisbona (1755)

L’importanza del terremoto di Lisbona è legata al fatto che per la prima volta nella storia si al fatto che per la prima volta nella storia si comincia a pensare che le conseguenze del terremoto possano essere riconducibili alla responsabilità umana

In una lettera di Rousseau a Voltaire del 1756, sul terremoto di Lisbona si legge: «Restando al tema del disastro di Lisbona, converrete che, per esempio, la disastro di Lisbona, converrete che, per esempio, la natura non aveva affatto riunito in quel luogo ventimila case di sei o sette piani e che se gli abitanti di quella grande città fossero stati distribuiti più equamente sul territorio e alloggiati in edifici di minore imponenza, il disastro sarebbe stato meno violento o, forse, non ci sarebbe stato affatto».

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Terremoto di Lisbona (1755) e sue rappresentazioni

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Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica

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Terremoto di Lisbona (1755) e sue rappresentazioni

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Terremoto di Lisbona (1755) e sue rappresentazioni

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Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica

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Terremoto di Lisbona (1755) e sue rappresentazioni

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¾ Il terremoto di Lisbona è universalmente considerato l’evento di passaggio da una concezione medievale fatalista ad una

Il Terremoto di Lisbona (1755)

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Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica

concezione moderna basata sull’azione umana

¾ A partire dal terremoto di Lisbona si parla sempre meno di colpe umane da espiare e sempre più di catastrofe sempre più di catastrofe naturale e di rischio, e ogni evento sismico diventa evento di apprendimento scientifico

16

16

(9)

Il terremoto più forte nel mondo registrato nella storia

Avvenuto il 22 maggio 1960 a Valvidia (Cile)

M = 9.5, 3.000 vittime, 2 milioni di sfollati, tsunami che raggiunsero il Giappone 17 17

Terremoti storici significativi per lo sviluppo della Ingegneria Sismica

Terremoto di S. Francisco (1906) (Magnitudo 7.9, Vittime 700)

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Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica

Terremoto di Tokyo (1923) (Magnitudo 7.9, Vittime 99.000)

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18

Per 2 eventi che differiscono di N

gradi di Magnitudo, il rapporto in

termini di energia liberata è30

N

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Terremoti storici significativi per lo sviluppo della Ingegneria Sismica

Terremoto di Anchorage, Alaska, (1964) (Magnitudo 9.2, Vittime 131)

Terremoto di Niigata (1964) (Magnitudo 7.5, Vittime 26)

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Terremoti storici significativi per lo sviluppo della Ingegneria Sismica

Terremoto di Caracas (1967) (Magnitudo 6.5, Vittime 266)

prof. ing. Claudia Madiai

Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica

Terremoto di S. Fernando (1971) (Magnitudo 6.5, Vittime 65)

20

20

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Terremoti storici significativi per lo sviluppo della Ingegneria Sismica

Terremoto del Messico (1985) (Magnitudo 8.1, Vittime 9.500)

Terremoto di Loma Prieta (1989) (Magnitudo 7.1, Vittime 63)

21 21

Terremoti storici significativi per lo sviluppo della Ingegneria Sismica

Terremoto di Kobe (1995) (Magnitudo 6.9, Vittime 5.300)

prof. ing. Claudia Madiai

Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica

Terremoto di Izmit, Turchia (1999) (Magnitudo 7.6, Vittime 18.000)

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22

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Il terremoto più forte in Italia

Terremoto di Messina del 28/12/1908 (Magnitudo 7.1, Vittime 130.000 circa).

La scossa principale (37 s) e il successivo maremoto rasero al suolo Messina e Reggio Calabria. La più grave catastrofe naturale in Italia a memoria d'uomo. 23 23

Terremoti italiani significativi per lo sviluppo della Ingegneria Sismica

Terremoto delle Calabrie (1783) (Magnitudo 6.9, oltre 30.000 vittime)

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Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica

Terremoto del Friuli (1976) (Magnitudo 6.4, Vittime 1.000)

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24

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Terremoti italiani significativi per lo sviluppo della Ingegneria Sismica

Terremoto dell’Irpinia (1980) (Magnitudo 6.9, 3.000 vittime)

Terremoto Umbro-Marchigiano (1997) (Magnitudo 6.2, Vittime 11)

25 25

Terremoti italiani significativi per lo sviluppo della Ingegneria Sismica

Terremoto di

San Giuliano di Puglia (2002) (Magnitudo 5.4, Vittime 30)

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Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica

Terremoto di L’Aquila (2009) (Magnitudo 6.3, Vittime 308)

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26

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Terremoti italiani significativi per lo sviluppo della Ingegneria Sismica

Terremoto dell’Emilia-Romagna (2012) (Magnitudo 5.9, Vittime 27)

P l il d ll’I i G t i Si i li ti

Terremoti storici significativi per lo sviluppo della Ingegneria Geotecnica Sismica

prof. ing. Claudia Madiai

Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica

Per lo sviluppo dell’Ingegneria Geotecnica Sismica gli eventi più importanti sono stati i terremoti di:

¾ Anchorage (Alaska) e Niigata (Giappone), 1964

(⇒ fenomeni di liquefazione nei depositi sabbiosi saturi);

¾ Caracas, 1967 (⇒ effetti amplificativi dei depositi);

¾ S. Fernando, 1971 (⇒ effetti amplificativi e liquefazione);

¾ Messico, 1985 (⇒ effetti amplificativi dei depositi)

28

28

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I terremoti dell’Alaska e del Giappone del 1964

A partire dai terremoti del 1964:

ƒ si è andata approfondendo la conoscenza dei fenomeni più appariscenti provocati sul territorio dalle azioni sismiche appariscenti provocati sul territorio dalle azioni sismiche (liquefazione, instabilità dei pendii, densificazione e subsidenza)

ƒ sono stati identificati i principali processi dinamici di interazione tra onde sismiche e terreni attraversati

(effetti di amplificazione e attenuazione del moto sismico)

ƒ è stato ben evidenziato che gli effetti di un terremoto su costruzioni ed infrastrutture dipendono da 3 fattori:

ed infrastrutture dipendono da 3 fattori:

- caratteristiche dell’ azione sismica - caratteristiche strutturali dei manufatti - risposta del terreno

NOTEVOLE SVILUPPO DELLA DINAMICA DEI TERRENI

29 29

Principali applicazioni della Dinamica dei Terreni

La Dinamica dei Terreni nasce come supporto all’Ingegneria Strutturale (effetti prodotti sugli edifici dall’uso di macchine vibranti, progettazione di

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Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica

fondazioni di macchine vibranti) per poi affermarsi come branca dell’Ingegneria Geotecnica Sismica

La Dinamica dei Terreni è indispensabile per poter comprendere le procedure per la previsione della risposta dei terreni messe a punto nell’ambito dell’Ingegneria Geotecnica Sismica finalizzate a:

ƒ valutazione della stabilità del territorio in condizioni sismiche

ƒ progettazione di opere in zona sismica progettazione di opere in zona sismica

La conoscenza del comportamento dei terreni in condizioni sismiche rappresenta anche uno strumento utile per la comprensione ed applicazione degli strumenti normativi (DM 14.01.2008; EC-8)

e costituisce la condizione indispensabile per una difesa dai terremoti sempre più scientificamente fondata

30

30

(16)

Principali applicazioni della Dinamica dei Terreni

La conoscenza del comportamento del terreno in condizioni dinamiche e cicliche è richiesta per:

a) la previsione del moto sismico durante un terremoto (effetti indotti sul territorio ed entità dell’azione sismica sulle costruzioni);

b) la progettazione di manufatti in terra, di strutture di fondazione e opere di sostegno in zona sismica;

c) la progettazione delle fondazioni di macchine vibranti o di strutture particolarmente sensibili alle azioni dinamiche e cicliche (strutture offshore impianti eolici ecc );

offshore, impianti eolici, ecc.);

d) l’esplorazione dei terreni con metodi geofisici;

e) lo studio delle vibrazioni di origine antropica (traffico, esplosioni,…);

f) la messa a punto di tecniche di miglioramento dei terreni con metodi dinamici.

31 31

In relazione agli effetti indotti dall’azione sismica si distinguono:

a) previsione del moto sismico

(effetti indotti sul territorio - entità dell’azione sismica sulle costruzioni)

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Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica

Effetti di amplificazione (‘effetti di sito’)

amplificazione (modificazioni) del moto sismico grandi deformazioni e instabilità

(collassi locali o generalizzati) nel terreno

ƒ Terreni stabili

ƒ Terreni instabili

Crolli di cavità Ipocentro

Scorrimenti di faglia

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b) progettazione di manufatti in terra..…..in zona sismica

Esempi di verifiche di stabilità di rilevati arginali in condizioni sismiche con metodi pseudo-statici e metodi dinamici

ANALISI PSEUDOSTATICA ANALISI PSEUDOSTATICA

Input sismico: accelerazione massima (PGA) all’interno del rilevato Dati relativi al terreno: peso di volume e parametri di resistenza Risultato: fattore di sicurezza (FS)

ANALISI DINAMICA

Input sismico: accelerogramma in alcuni nodi del modello

Dati relativi al terreno: peso di volume, leggi costitutive e criterio di rottura Risultato: andamento di sforzi e deformazioni

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b) progettazione di …. opere di sostegno in zona sismica

Esempi di verifiche di stabilità di opere di sostegno in condizioni sismiche con metodi pseudo-statici e metodi dinamici

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Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica

Momenti flettenti

Spostamenti orizzontali

Sforzi normali Per i dati di input ed output

valgono le stesse considerazioni fatte per i manufatti in terra

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34

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c) Progettazione delle fondazioni di macchine vibranti o di strutture particolarmente sensibili alle azioni dinamiche e cicliche (strutture offshore, impianti eolici, strutture leggere o molto alte, ecc.);

Per il progetto delle opere di fondazione di macchine vibranti o di strutture soggette ad azioni dinamiche e cicliche è necessario conoscere le caratteristiche dell’azione nonché il comportamento del terreno e della sovrastruttura in seguito a tali azioni

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d) Esplorazione dei terreni con metodi geofisici

Esempio di prova sismica in sito di tipo down hole

prof. ing. Claudia Madiai

Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica

I metodi geofisici permettono di determinare la velocità di

propagazione delle onde sismiche nel terreno. Per l’interpretazione

delle misure è indispensabile conoscere la teoria che sta alla base

della propagazione delle onde sismiche del terreno 36 36

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e) Studio delle vibrazioni di origine antropica (traffico, esplosioni, ecc.) f) Messa a punto di tecniche di miglioramento dei terreni con metodi dinamici

Esempio di inizio dello scavo di

una galleria con tecnica delle Esempio di vibrocompattazione, o una galleria con tecnica delle

esplosioni (drill & blast)

p p ,

vibroflottazione (basata sulla riorganizzazione delle particelle di terreno in una configurazione più densa a mezzo di potenti vibratori)

È importante conoscere le modalità di propagazione delle perturbazioni

indotte all’interno del terreno ed effettuarne il monitoraggio 37 37

Riferimenti

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