ReRetttata,, ppiiaannoo,, ssppaazziioo eeuucclliiddeeoo V
Veettttoorrii aapppplliiccaattii SoSommmmaa ddii vveettttoorrii
PrProoddoottttoo ddii uunn vveettttoorree ppeerr uunnoo ssccaallaarree SSoottttoossppaazzii ddii RRnn
Rosalba Barattero
ESERCITAZIONE N.1
27 febbraio 2008RETTA, PIANO E SPAZIO EUCLIDEO
Chiamiamo con retta euclidea l’insieme dei punti della retta che soddisfano i principali postulati della geometria euclidea della retta, quali ad esempio:
due punti distinti individuano un’unica retta.
Chiamiamo con piano euclideo l’insieme dei punti del piano che soddisfano i principali postulati della geometria euclidea del piano, quali ad esempio :
dato un punto esterno P ad una retta r esiste una ed una sola retta passante per P e parallela ad r.
Analogamente chiamiamo spazio euclideo l’insieme dei
punti dello spazio che soddisfano i principali postulati della
geometria euclidea dello spazio
VETTORI APPLICATI IN UN PUNTO
Un vettore applicato in un pto A del piano ( risp. dello spazio) è un ente caratterizzato da queste proprietà:
- pto iniziale A - direzione - verso
- intensità (modulo)
Spesso il vettore applicato si chiama segmento orientato , e differisce dal segmento AB che è sprovvisto di orienta- mento ( l’insieme dei pti della retta su cui giacciono A e B, che sono compresi tra A e B ).
Esempio: Indicare tutte le relazioni possibili tra i seguenti vettori applicati
-
ACha stessa direzione, stessa intensità , ma verso opposto di
AD, si indica con -
AD, è l’opposto di AD
-
AE ha la stessa direzione, stesso verso, ma diversa intensità di
AD
-
ABha la stessa intensità , ma diversa direzione ( e quindi non ha senso confrontare il loro verso) di
ADA
B
B è il pto finale
A C B
D E
OPERAZIONI SUI VETTORI APPLICATI
• Somma di vettori applicati ( nello stesso pto ! )
Dati i vettori applicati
OP,
OQcon P, Q, O non allineati definiamo
OP+
OQcon la regola del parallelogramma
Se O, P, Q sono allineati il parallelogramma ‘degenera’, schiacciandosi sulla retta comune, ma la regola conti- nua a funzionare :
O
Q R
P
OP
+
OQ=
ORO Q P R
Q O R P OQ
=-
RP=>
OP+
OQ=
OR OQ=
PR=>
OP+
OQ=
ORIn termini di coordinate :
a2
a1 b2
b1
A O
B C
OA
+
OB=
OCOA ↔ A=(a
1,a
2) OB ↔ B=(b
1,b
2)
″Corrispondenza tra vettori applicati nell’origine e punti ″
=> (a
1,a
2)+ (b
1,b
2) = (a
1+ b
1, a
2+b
2)
• Prodotto di un vettore applicato per uno scalare
Se λ è un numero reale e
OPè un vettore applicato in O
definiamo
λ
OPil vettore applicato in O , ottenuto allungando o arrorciando il segmento OP nel giusto verso, più precisamente :
λ
OPha direzione uguale a quella di
OPha verso di
OPse λ>0
ha modulo uguale a |λ| |
OP| ,
dove |λ| indica il valore assoluto del numero reale λ e |
OP| indica il modulo del vettore
OPIn termini di coordinate :
O P
O
OP -
41
OP
OA ↔ A=(a
1,a
2) , λOA = λ (a
1,a
2)
=> λ (a
1,a
2) = (λ a
1, λ a
2)
OA
λ
OAa1
a2
λa1
λa2
Q
UINDI RICORDIAMO LE OPERAZIONI INR
n- (a
1,a
2,…,a
n) + (b
1,b
2,…,b
n) = (a
1+b
1, a
2+b
2,…, a
n+b
n) - λ (a
1,a
2,…,a
n) = (λa
1, λa
2,…, λa
n)
La differenza di due vettori applicati: un caso parti- colare della somma (algebrica).
R
O P
Q
-
OQ-
OP O PQ R
OQ
-
OP=
OQ+(-
OP) =
OROP
-
OQ=
OP+(-
OQ)=
ORESERCIZIO1.
Sottoinsiemi particolari di R
2Si consideri il sottoinsieme V={t(a,b)|t∈R} di R
2( si indica anche L(v) con v=(a,b) ).
Disegnare V e determinare un’equazione che lo rappresenta nei seguenti casi :
1) (a,b) = (1,0) 2) (a,b) =(-1,2)
1) V={t(a,b)|t∈R} ={t(1,0)|t∈R}
I pti di V sono del tipo (t,0) al variare di t in R, ossia x= t, y=0 al variare di t in R
- ogni pto (t,0) di V soddisfa y=0
- ogni pto che soddisfa y=0 è del tipo ( a, 0) , con a∈R e come tale sta in V .
O
P=(1,0) x
y
È la retta di equazione y=0
2) (a,b)=(-1,2) : V={t(a,b)|t∈R} ={t(-1,2)|t∈R}
x= -t, y=2t sono i pti di V , t ∈R
un’equazione che soddisfa (-t,2t) è : y=-2x ,cioè 2x+y=0.
E viceversa ogni pto che soddisfa 2x+y=0 è del tipo (a,-2a) o equivalentemente (-a,2a), e quindi sta in V
-2 è il coeff. ang. della retta
MM
PROPRIETA
’
I sottoinsiemi di R
ndel tipo V={t(a
1,a
2,…,a
n)|t∈R}
soddisfano le due seguenti proprietà:
a) se v
1, v
2∈ V allora v
1+v
2∈ V b) se v∈ V , t∈ R allora tv∈ V
MM
ESERCIZIO2.
Proprietà dei sottoinsiemi L(v)
Sia dato V={t(1,1,2)|t∈R} ⊆ R
3.
a) verificare che V soddisfa le 2 precedenti proprietà b) determinare le equazioni essenziali che descrivono V c) disegnare V
a) I Proprietà: se v
1, v
2∈ V allora v
1+v
2∈ V
v
1= (t,t,2t), v
2= (r,r,2r) sono elementi di V
Ö v
1+v
2= (t,t,2t)+ (r,r,2r) ( def. di somma in R
n) = (t+r,t+r,2(t+r)) ∈ V ok !
II Proprietà: se v∈ V , t∈ R allora tv∈ V
v= (t,t,2t)∈ V
Ö tv = (tv,tv,2(tv)) ∈ V ok!
( def. di prodotto per uno scalare in R
n)
b) V={t(1,1,2)|t∈R} ⊆ R
3=> x=t, y=t,z=2t , t∈R
Diciamo che :
⎩⎨
⎧
=
= z 2x
y
x
sono le equazioni essenziali che descrivono V
Perché ?
• Il pto (t,t,2t) di V soddisfa ⎩⎨⎧
=
= z 2x
y x
e
• la soluzione di
⎩⎨⎧2xx ==yzè del tipo (a,a,2a), e quindi appartiene a V .
N.B. L’altra equazione z=2y è superflua perché è conse- guenza di quelle date.
t=0 => O=(0,0,0)
t=1=> A=(1,1,2) E’ la retta per O,A
x
y z
O
A