FISIOPATOLOGIA FISIOPATOLOGIA
DELLA TIROIDE DELLA TIROIDE
G.
CENNI DI ANATOMIA 1 CENNI DI ANATOMIA 1
Si forma nel 2° mese di vita intrauterina
Ghiandola lobulare a follicoli
I tireociti sintetizzano tireotropina, intrappolano lo iodio, rilascio ormoni tiroidei
Meccanismo di regolazione alla 12
asettimana
G.D.
CENNI DI ANATOMIA 2 CENNI DI ANATOMIA 2
Situata nella regione anteriore del collo davanti alla trachea
Due lobi laterali collegati da un istmo
Eventuale presenza di un lobo piramidale
Pesa 15-20 g
Rivestita da capsula fibrosa che si insinua nei lobuli
Altamente vascolarizzata (a. superiore e a.
inferiore)
Innervazione che regola l’afflusso ematico
CENNI DI ANTAOMIA 3 CENNI DI ANTAOMIA 3
Unità funzionale: follicolo di forma sferica
Le cellule follicolari (TIREOCITI) delimitano una cavità sferica
contenente la SOSTANZA
COLLOIDE (TIREOGLOBULINA, precursore degli ormoni tiroidei)
Cellule parafollicolari (CELLULE C) che sintetizzano CALCITONINA.
G.D.
FOLLICOLO TIROIDEO FOLLICOLO TIROIDEO
Piccin Nuova Libraria S.p.A
FOLLICOLO IN FOLLICOLO IN
CONDIZIONI CONDIZIONI
PATOLOGICHE PATOLOGICHE
Piccin Nuova Libraria S.p.A
G.D.
FUNZIONI DELLA FUNZIONI DELLA
TIROIDE TIROIDE
METABOLISMO DELLO IODIO
BIOSINTESI ORMONI TIROIDEI
SINTESI DELLA CALCITONINA
ASSORBIMENTO DELLO ASSORBIMENTO DELLO
IODIO IODIO
Lo IODIO è indispensabile per la sintesi degli ormoni tiroidei
Lo IODIO è presente negli alimenti (pesce), nell’acqua in forma
inorganica (I
-) ed organica (IODURI)
Il fabbisogno giornaliero è di circa 100-200 g al giorno
L’assorbimento avviene nell’intestino tenue, in minima parte nello stomaco
G.D.
APPROVVIGIONAMENTO DELLO APPROVVIGIONAMENTO DELLO
IODIO IODIO
Nel plasma e nel liquido interstiziale gli IODURI (10 g/litro) affluiscono da:
Intestino tenue
Tiroide 30-40 g/die
Fegato e tessuti periferici 60 g/die dalla deiodazione degli ormoni tiroidei
Il rene elimina circa il 97% di iodio (ioduro) e le feci il 3%
In condizioni fisiologiche il bilancio dello iodio è in pareggio
SINTESI DEGLI ORMONI SINTESI DEGLI ORMONI
TIROIDEI 1 TIROIDEI 1
La tiroide come riserva di iodio dell’organismo (8mg totali)
La tiroide come trappola dello iodio
La tiroide concentra lo ioduro
plasmatico (POMPA DELLO IODURO)
Lo iodio presente nei tireociti è 30 volte maggiore che nel plasma
La riserva di iodio non varia giornalmente
G.D.
SINTESI DEGLI ORMONI SINTESI DEGLI ORMONI
TIROIDEI 2 (ingresso) TIROIDEI 2 (ingresso)
L’ormone TSH stimola il trasporto dello ioduro nei tireociti
Un carrier trasporta lo ioduro e i suoi competitori, il perclorato e il pertecnato
In diagnostica si usa il pertecnato -
emittente (
99mmTcO
4) nella scansione
della ghiandola tiroidea
SINTESI DEGLI ORMONI SINTESI DEGLI ORMONI
TIROIDEI 3 (ossidazione) TIROIDEI 3 (ossidazione)
Nei tireociti lo ioduro endogeno ed esogeno in 1 minuto viene organificato
La biosintesi degli ormoni tiroidei avviene in 4 tappe:
Perossidasi tiroidea ossida lo ioduro e si forma iodio molecolare (I2)
Sostituzione dello ione idrogeno con lo iodio
molecolare nei residui tirosinici della tireoglobulina
Formazione della monoiodotirosina (MIT)
Formazione della diiodotirosina (DIT)
MIT E DIT sono i precursori degli ormoni tiroidei
G.D.
OSSIDAZIONE DELLO IODURO OSSIDAZIONE DELLO IODURO
Piccin Nuova Libraria S.p.A.
BIOSINTESI DEGLI ORMONI BIOSINTESI DEGLI ORMONI
TIROIDEI TIROIDEI
Piccin Nuova Libraria S.p.A.
G.D.
RISULTATO
Formazione degli ormoni tiroidei: T3 e T4
Solo T3 è biologicamente ATTIVO
SECREZIONE DEGLI ORMONI SECREZIONE DEGLI ORMONI
TIROIDEI TIROIDEI
La tireoglobulina, depositata nella colloide, viene endocitata nei
tireociti
Per azione enzimatica si formano peptidi intermedi
Solo T
3e T
4diffondono nel sangue
Le altre molecole iodate (MIT e DIT) vengono deiodate
Lo iodio libero viene utilizzato per la
sintesi di nuove iodotironine
PINOCITOSI DELLA PINOCITOSI DELLA
TIREOGLOBULINA TIREOGLOBULINA
Piccin Nuova Libraria S.p.A.
G.D.
DEGRADAZIONE DEGLI DEGRADAZIONE DEGLI
ORMONI TIROIDEI ORMONI TIROIDEI
(DEIODAZIONE) (DEIODAZIONE)
Deiodazone intratiroidea
◦Produzione di T3 per deiodazione di T4 nella tiroide circa il 20%
Deiodazione extratiroidea
◦Produzione di T3 (26-39g al dì) per
deiodazione di T4 nel fegato, rene, muscolo (encefalo, milza) circa l’80%
TRASPORTO DEGLI ORMONI TRASPORTO DEGLI ORMONI
TIROIDEI TIROIDEI
T3 e T4 nel sangue sono legate a proteine vettrici
TBA lega T3 e T4
TTR lega T4
TBG
Lipoproteine (HDL)
Lo 0,4% di T3 lo 0,04% di T4 sono presenti in forma libera
Le tironine in forma libera regolano a feedback l’ipotalamo e l’ipofisi
G.D.
REGOLAZIONE DELLA REGOLAZIONE DELLA
TIROIDE TIROIDE
L’ormone TSH (TIREOTROPINA) regola l’attività della tiroide aumentando:
◦ Endocitosi della colloide
◦ Formazione dei fagolisosomi
◦ Idrolisi della tireoglobulina
◦ Organificazione dello iodio
◦ Attività metaboliche
T3 libera inibisce l’espressione dei recettori per TRH ed ne inibisce la sintesi nell’ipotalamo
Autoregolazione della tiroide: blocco di Wolff-Chaikoff
Inibizione della organificazione dello iodio (I° si complessa con altri ioduri e non c’è iodazione delle tirosine della
tireoglobulina)
MECCANISMO D’ AZIONE MECCANISMO D’ AZIONE
DEGLI ORMONI TIROIDEI DEGLI ORMONI TIROIDEI
Piccin Nuova Libraria S.p.A.
G.D.
EFFETTI DEGLI ORMONI EFFETTI DEGLI ORMONI
TIROIDEI TIROIDEI
Metabolismo proteico
A basse dosi stimolano l’anabolismo
A dosi elevate stimolano il catabolismo
Gli o. tiroidei sono indispensabili per l’effetto del GH
Metabolismo glucidico
A piccole dosi favoriscono la glicogenosintesi epatica in presenza di insulina
A dosi elevate sono iperglicemizzanti favorendo la glicogenolisi
Favoriscono l’assorbimento intestinale di alcuni zuccheri
Potenziano l’effetto dell’insulina favorendo l’ingresso del glucosio nel muscolo e nelle cellule adipose
Metabolismo lipidico
Nell’ipertiroidismo aumenta l’attività lipolitica
Nell’ipotiroidismo aumentano i depositi di grassi
Disordini Disordini
Tiroidei Tiroidei
G.D.
Ipotiroidismo Ipotiroidismo
L’ipotiroidismo è un disordine causato da
molteplici fattori in cui la tiroide non secerne una quantità adeguata di ormoni tiroidei
◦ Il più comune disordine tiroideo
◦ Usualmente causato da un’insufficienza primaria tiroidea
◦ Può essere anche causato da una riduzione della stimolazione della ghiandola dal TSH
Ipertiroidismo Ipertiroidismo
L’ipertiroidismo si riferisce ad un
aumento della sintesi e secrezione degli ormoni tiroidei da parte della ghiandola tiroidea che causa un aumento del
metabolismo nei tessuti periferici
G.D.
Tipici livelli degli ormoni tiroidei Tipici livelli degli ormoni tiroidei
nei disordini nei disordini
TSH T4 T3
Ipotiroidismo alto basso basso
Ipertiroidismo basso alto alto
Ipotiroidismo: Tipi Ipotiroidismo: Tipi
Ipotiroidismo primario
◦ Insufficienza tiroidea
Ipotiroidismo centrale o secondario
◦ Insufficiente secrezione di TSH
Generalmente causato da lesioni sellari come tumori ipofisari o craniofaringioma
Raramente congenito
Ipotiroidismo terziario
◦ Da insufficiente stimolazione del TRH, lesioni del peduncolo ipofisario o dell’ipotalamo
E’ meno comune dell’ipotiroidismo secondario
Bravernan LE, Utiger RE, eds. Werner & Ingbar's The Thyroid.
8th ed. Philadelphia, Pa: Lippincott Williams & Wilkins; 2000.
Persani L, et al. J Clin Endocrinol Metab. 2000; 85:3631-3635. G.D.
Stanchezza
Rallentamento del pensiero
Malumore/irritabilità Depressione Inabilità a concentrarsi Capelli fini/perdita di capelli
Perdita di peli Pelle secca e rugosa
Aumento di peso Intolleranza al freddo Aumento del colesterolo
Storia familiare di malattie tiroide e
costipazione Infertilità
Irregolarità mestruale
Rallentamento della frequenza cardiaca Difficoltà a deglutire
Persistente secchezza o mal di gola Raucedine/Abbassamento della voce
Aumento della tiroide (Gozzo) Occhi gonfi
Caratteristiche cliniche
dell’ipotiroidismo
IPOTIROIDISMO IPOTIROIDISMO
PRIMARIO
SECONDARIO
TERZIARIO
DIFETTI RECETTORIALI
G.D.
PRINCIPALI CAUSE DI PRINCIPALI CAUSE DI
IPOTIROIDISMO IPOTIROIDISMO
L’insufficiente o mancata formazione di ormoni tiroidei è dovuta a numerose cause:
Piccin Nuova Libraria S.p.A
IPOTIROIDISMO PRIMARIO IPOTIROIDISMO PRIMARIO
Infantile
Insufficiente apporto iodico con conseguente arresto dello sviluppo mentale (cretinismo) e di quello
somatico (nanismo); gozzo. Alterazioni irreversibili
Giovanile
Manifestazioni cliniche intermedie; mixedema
Adulto
Sintomatologia manifesta solo dopo mesi o anni:
ipotermia, bradicardia da sforzo, apatia, mixedema generalizzato
G.D.
Ontogenesi della funzione Ontogenesi della funzione
ipotalamo-ipofisi-tiroide
ipotalamo-ipofisi-tiroide
Quadro clinico dell’ipotiroidismo congenito Quadro clinico dell’ipotiroidismo congenito
G.D.
DIFETTI CONGENITI E DIFETTI CONGENITI E
IPOTIROIDISMO
IPOTIROIDISMO
IPOTIROIDISMO SECONDARIO IPOTIROIDISMO SECONDARIO
Ridotta produzione di TSH da parte delle cellule tireotrope dell’adenoipofisi
Panipopituitarismo (necrosi
ipofisaria post-partum o altre sindromi)
L’iniezione di TRH non fa aumentare il TSH
G.D.
IPOTIROIDISMO TERZIARIO IPOTIROIDISMO TERZIARIO
Ipofunzione tiroidea indotta dalla ridotta produzione di TRH da parte dei nuclei ipotalamici
Alterazioni cerebrali
compromettenti la regione
ipotalamica
IPOTIROIDISMO DA IPOTIROIDISMO DA
ALTERAZIONE RECETTORIALE ALTERAZIONE RECETTORIALE
Sindrome molto rara a carattere genetico
G.D.
Insufficienza Insufficienza
tiroidea tiroidea
subclinica
subclinica
Definizione di
Definizione di insufficienza insufficienza tiroidea lieve
tiroidea lieve
Aumento delle concentrazioni di TSH (>4.0 IU/mL)
Normali livelli di T
4e T
3totali e liberi
Pochi o assenti segni di ipotiroidismo
Prevalenza:
- popolazione generale 1-10%
- oltre 60 anni: 20 %, nei quali , inoltre, la prevalenza del gozzo è doppia rispetto alla media della popolazione di riferimento
G.D.
L’ipotiroidismo subclinico L’ipotiroidismo subclinico
Fattori di rischio:
- Malattie autoimmuni, in particolare diabete tipo 1 - Ipertiroidismo trattato
- Storia di irradiazione della regione del collo
- Trattamento cronico con amiodarone, litio, IFN-alfa, ecc.
Diagnosi differenziale:
- Malattie sistemiche, nella fase di recupero
- Non adeguata compliance alla terapia di un ipotiroidismo - Insufficienza renale cronica
- Insufficienza surrenalica primitiva
- Artefatto dovuto ad anticorpi eterofili contro il TSH - Mutazioni del TSHr
Diagnostica dell’ipotiroidismo Diagnostica dell’ipotiroidismo
ESAME CARATTERISTICHE & INDICAZIONI Scintigrafia tiroidea Ridotta captazione dello I-131 e del Tc-
99
indica la riduzione del processo di
ormonogenesi o la presenza di processi distruttivi
Ecografia tiroidea Disomogeneità strutturale Riduzione del volume
Gozzo nodulare
Altre alterazioni aspecifiche Esami di laboratorio:
indici di flogosi
Esprimono una tiroidite acuta o subacuta (distruttiva)
Altre indagini:
TC Dà informazioni sulle dimensioni del
gozzo e l’anatomia topografica del
collo/mediastino sup. G.D.
La tiroidite cronica autoimmune
La tiroidite cronica autoimmune -1 -1
Storia: - nel 1912 Hashimoto descrisse 4 donne con gozzo e infiltrazione linfocitaria “struma linfomatosa”
- negli anni ‘50 vennero descritti gli Ab antitiroide Prevalenza: E’ una patologia molto comune (dati autoptici
fanno pensare che il 20-45% dei soggetti di entrambi i sessi presenti qualche grado di
tiroidite focale; il 5-15 % degli uomini avrebbe forme più severe).
La patologia autoimmune è frequente nei soggetti con altre tireopatie, quali il GMN ed il K tiroideo.
La presenza di titoli anticorpali aumenta con l’età.
Classificazione Tiroidite cronica autoimmune
- forma con gozzo (T. Hashimoto classica) - forma atrofica (T. Atrofica)
Patogenesi tiroidite autoimmune Patogenesi tiroidite autoimmune
1)Attivazione dei linfociti CD4 (helper)
a) virus o batterio (?) contenente una proteina simile a quelle presenti sulla membrana del tireocita potrebbe indurre una attivazione dei T linfociti
b) I tireociti presenterebbero proteine endocellulari ai linfociti T (le cellule dei pazienti con tiroidite autoimmune esprimono le proteine HLA- DR, HLA-DP, HLA-DQ del sistema maggiore di istocompatibilità (MHC), le quali vengono presentate ai linfociti T CD4). A sua volta la citochina IFN- gamma prodotta dai linfociti T attivati, indurrebbe l’espressione delle proteine MHC classe II da parte dei tireociti, perpetuando il processo autoimmune.
2) Generazione della risposta anticorpale
- Una volta stimolate, le cellule CD4T stimolerebbero le B cellule autoreattive perché vengano reclutate nella tiroide per secernere anticorpi vs la tireoglobulina, le perossidasi e gli TSHr
3) Meccanismi che portano all’ipotiroidismo
- I T CD4 recluterebbero linfociti T citotossici (CD8) e linfociti B nella tiroide. I primi agirebbero come killer per i tireociti (meccanismo
principale). Anche gli autoanticorpi avrebbero un ruolo ( Ab antiTPO:
inibizione della perossidasi, Ab citotossici: lisi dei tireociti attraverso attivazione del complemento, AbTSHr: blocco azione del TSH).
G.D.
Fattori predisponenti A) Fattori
genetici
- La tiroidite autoimmune è familiare. Più del 50 % dei parenti di 2°
grado ha anticorpi (tratto ereditario dominante). Sia il m. di Graves che la tiroidite cronica autoimmune possono svilupparsi (o essersi sviluppati) nei parenti delle persone affette.
- aplotipo HLA-B8 e DR3 associato con tiroidite atrofica - aplotipo HLA-DR5 associato con tiroidite + gozzo
- possibile coinvolgimento del cromosoma 21 (associazione con s. di Down e Alzheimer)
- > 50% delle pazienti con S.di Turner ha tiroidite cronica autoimmune B) Fattori
ambientali - elevato introito di iodio (spontaneo o da supplementi nutrizionali) - farmaci ( amiodarone, litio)
- cancro, sindromi mieloproliferative, epatite cronica HCV correlata in terapia con IFNα
(no IFNγ, nonostante sia implicato nella patogenesi)
LA TIROIDITE AUTOIMMUNE 3
La tiroidite cronica autoimmune-4 La tiroidite cronica autoimmune-4
Tipi di presentazione clinica:
- eutiroidismo/ipotiroidismo
- Gozzo (semplice o multinodulare)/atrofia tiroidea (raramente oftalmopatia)
- Possibile associazione con altre malattie autoimmuni (vitiligine, DMT1, m. di Addison, ipoparatiroidismo, insufficienza ovarica precoce,...)
NB: la prevalenza della TCA è del 70 % nei pz con MEN 2, del
50% nella POEMS (polineutrpatia + organomegalia + M proteine + alterazioni cutanee) , del 50% nel Turner, del 20% nell’Addison e del 20 % nel Down.
Diagnostica:
- Laboratorio: test di funzione tiroidea, test di autoimmunità (anche per valutare associazione con altre pat. Autoimmuni) - Ecografia tiroidea
G.D.
ANNOTAZIONI ANNOTAZIONI
Nella maggior parte dei pazienti l’ipotiroidismo è permanente
Il goal della terapia è ripristinare lo stato eutiroideo
Un’ appropriata terapia annulla tutte le manifestazioni cliniche e
biologiche dell’ipotiroidismo
Disordini Disordini
caratterizzati da caratterizzati da
ipertiroidismo ipertiroidismo
G.D.
IPERTIROIDISMO IPERTIROIDISMO
Aumentata sintesi degli ormoni tiroidei
Sintesi eutipica
Tireotossicosi
Sintesi eterotipica
DEFINIZIONE DEFINIZIONE
TIREOTOSSICOSI
Quadro clinico caratterizzato da aumentata esposizione
degli organi bersaglio all’azione degli ormoni
tiroidei
(effetto tossico)
Essa può essere indipendente da
un’aumentata secrezione ormonale della tiroide
IPERTIROIDISMO
Condizione caratterizzata da un aumento dell’attività
secretoria della tiroide di iodotironine associato o no
a tireotossicosi
(espressione dell’azione tossica delle iodotironine
a livello tissutale)
Le concentrazioni circolanti delle iodotironine possono
essere aumentate o normali
G.D.
Epidemiologia delle patologie da Epidemiologia delle patologie da
iperfunzione tiroidea iperfunzione tiroidea
Ipertiroidismo conclamato:
0.1-0.2 % della
popolazione generale
Il 60-80% dei pz ipertiroidei ha il Morbo di Basedow
Incidenza/anno (donne): 0.5/1000 Picco di età: 40-60 anni
Ipertiroidismo subclinico:
3-4 % della popolazione generale
Rapporto F/M = 10/1
Il paziente ipertiroideo e/o tireotossico:
Il paziente ipertiroideo e/o tireotossico:
presentazione abituale presentazione abituale
Segni
e/o sintomi
/ TSH
/ N / FreeT4/T3
G.D.
Nervosismo/Tremori
Disturbi mentali, irritabilità
Difficoltà nel dormire
Occhi sporgenti (esoftalmo)/Sguardo Fisso/alterazione della visione Tiroide aumentata di volume (gozzo)
Irregolarità mestruali/
Dismenorrea
Aumento della motilità intestinale Caldo, mani umide
Aborto spontaneo nel primo trimestre
Raucedine/
abbassamento del tono della voce
Persistente secchezza o mal di gola Difficoltà a deglutire
Palpitazioni/tachicardia
Ridotta fertilità Perdita di peso o guadagno
Intolleranza al caldo Aumento della sudorazione
Storia familiare di malattia tiroidea e diabete
Segni e Sintomi Segni e Sintomi
dell’ipertiroidismo dell’ipertiroidismo
Paralisi improvvisa
Eziologia dell’ipertiroidismo Eziologia dell’ipertiroidismo
Patologia Meccanismo
Morbo di Basedow-Graves Ab anti TSHr
Congenito (neonatale) Passaggio transplacentare di IgG ab Ereditario, non autoimmune Mutazione congenita del TSHr
Gozzo multinodulare tossico Eccessiva esposizione iodica in
pregresso gozzo; Ig tireostimolanti (?) Adenoma tossico Mutazione somatica Gsa o TSHr
Iodio-indotto Aumento substrato per ormonogenesi Iatrogeno Iodio, amiodarone, litio (?), agenti
contrastografici Iperemesi gravidica, mola
vesc.
hCG
Adenoma ipofisario Secrezione autonoma di TSH
Ca tiroideo metastatico Produzione ectopica ormoni tiroidei
CAUSE DI IPERTIROIDISMO E CAUSE DI IPERTIROIDISMO E
TIREOTOSSICOSI TIREOTOSSICOSI
Piccin Nuova Libraria S.p.A
G.
TIREOTOSSICOSI TIREOTOSSICOSI
Sintomatologia che insorge in soggetti psicolabili che
autoprescrivono ormoni tiroidei a scopo dimagrante
Tessuto tiroideo in sede ectopica
ovaio, metastasi funzionanti di carcinoma follicolare tiroideo, mola vescicolare
G.D.
MORBO DI GRAVES MORBO DI GRAVES
Malattia autoimmune
autoanticorpi verso i recettori del TSH
Eccesso di o. tiroidei
Gozzo (iperplasia e ipertrofia dei tireociti)
Maggior incidenza nel sesso femminile
A carattere familiare
Sintomi:
Oftalmopatia (esoftalmo bilaterale),
Dermopatia, Gozzo, Aumento basale del metabolismo (ipertermia), Tachicardia
Quadro clinico e morfo-funzionale del Quadro clinico e morfo-funzionale del
Morbo di Basedow (gozzo tossico diffuso) Morbo di Basedow (gozzo tossico diffuso)
G.D.
Clinica dell’oftalmopatia basedowiana
Clinica dell’oftalmopatia basedowiana
Patogenesi del Morbo di Basedow- Patogenesi del Morbo di Basedow-
Graves Graves
G.D.
Patogenesi dell’oftalmopatia nel M. Basedow-Graves Patogenesi dell’oftalmopatia nel M. Basedow-Graves
1 2
3
Volume del tessuto orbitale aumentato e infiltrazione dei tessuti orbitali da parte dei T linfociti che reagiscono con i TSHr
5 4
TSHR TSHR
I fibroblasti vengono stimolati da fattori sconosciuti, presumibilmente di origine tiroidea, oppure locali, a trasformarsi in adipociti che esprimono TSHr
La produzione locale di citokine o altri fattori stimolano l’espressione di immunomoduline immunomodulatrici e la produzione di glicosaminoglicani idrofilici da parte dei fibroblasti orbitali, il che ulteriormente favorisce
l’aumento di volume dei tessuti orbitali
Il risultato finale è la proptosi, l’aumento e la disfunzione dei
Fattori predisponenti del Morbo di Fattori predisponenti del Morbo di
Basedow/Graves-2 Basedow/Graves-2
• Fattori ambientali
- Il maggior rischio della donne dipende dalla
modulazione della risposta autoimmune da parte degli estrogeni
- Il ruolo degli eventi stressanti - Fumo
- Il supplemento iodico nelle aree con carenza di iodio (fenomeno del Jod-Basedow)
- Litio (raramente)
- La terapia antiretrovirale nei pazienti con AIDS (>
numero delle modificazioni dei T linfociti CD4+)
- Infezioni (non ci sono evidenze) G.D.
M. di Graves-Basedow M. di Graves-Basedow
Laboratorio Laboratorio
TSH soppresso
Ft4/FT3 elevate
Ab-TPO aumentati
Ab-Tg aumentati
TRAb aumentati (a volte normali)
Colesterolo totale ridotto
SHBG aumentata
Fattori predisponenti del Morbo Fattori predisponenti del Morbo
di Basedow-Graves di Basedow-Graves
La suscettibilità al Morbo di
Basedow-Graves è determinata da vari fattori di tipo genetico,
ambientale ed endogeno, che sono responsabili del manifestarsi
dell’autoreattività dei linfociti T e B nei confronti del TSHr.
I meccanismi coinvolti, peraltro, sono ancora indeterminati.
G.D.
MORBO DI PLUMMER MORBO DI PLUMMER
Adenoma tossico
Ipertiroidismo non autoimmune
Conseguente a noduli adenomatosi
Autonomia funzionale
Produzione di o.tiroidei
Con l’asportazione chirurgica la sintomatologia regredisce
Quadro clinico e morfo-funzionale Quadro clinico e morfo-funzionale
dell’adenoma tossico dell’adenoma tossico
G.D.
GOZZO GOZZO
Ingrossamento del collo in seguito all’aumento di volume della tiroide
Aumento di TSH con diminuita sintesi di o.tiroidei
Gozzo “tossico”: ipertiroidismo
Gozzo “non tossico”: normale o
ridotta secrezione di o.tiroidei
Gozzo Multinodulare (MNG) Gozzo Multinodulare (MNG)
MNG è un aumento del volume della ghiandola contenente numerosi noduli
◦ L’incidenza di patologia tiroidea multinodulare aumenta con l’età
◦ Nella MNG i noduli hanno dimensioni differenti
◦ La maggior parte delle MNG sono asintomatiche
MNG può essere tossico o non tossico
◦ La MNG tossica occorre quando si sviluppano molteplici siti nodulari di autonomia funzionale iperfunzionanti; come risultato può insorgere un fenomeno di tireotossicosi
◦ La MNG tossica è più comune nell’anziano
G.D.
Adenoma tossico e GMNT:
Adenoma tossico e GMNT:
Laboratorio Laboratorio
TSH soppressoTSH soppresso
Ft4/FT3 normali o moderatamente elevateFt4/FT3 normali o moderatamente elevate
Ab-TPO negativiAb-TPO negativi
Ab-Tg negativi/positiviAb-Tg negativi/positivi
TRAb normaliTRAb normali
Colesterolo totale modestamente ridottoColesterolo totale modestamente ridotto
SHBG modestamente aumentataSHBG modestamente aumentata
Tg aumentataTg aumentata
Ipertiroidismo da iodio
• Eccessivo supplemento di iodio per gozzo endemico
• Eccessiva somministrazione di iodio a pazienti con M. di Basedow eutiroidei, specialmente in quelli in remissione dopo un
trattamento farmacologico con antitiroidei
• Eccessiva somministrazione di iodio in soggetti eutiroidei con precedente episodio di:
- tiroidite post-partum
- distiroidismo indotto da amiodarone
• Gozzo nodulare non tossico
• Nodulo autonomo
• Gozzo diffuso non tossico
• Somministrazione o assunzione di iodio in pazienti con patologia tiroidea latente, specie nelle aree di deficit iodico lieve-
moderato
• Iodio per uso cosmetico, improprio, alternativo, ecc.
G.D.
L’ipertiroidismo subclinico
• La combinazione di livelli soppressi di TSH (<0.1 mU/L) e normali di
iodotironine FT4 ed FT3 definisce il quadro biochimico
dell’ipertiroidismo subclinico
• La sintomatologia è assente o minima
• D.D. con altre condizioni non
ipertiroidee
Effetto dell’ipertiroidismo subclinico sul cuore
• < frequenza cardiaca (studi Holter)
• < prevalenza ed incidenza di FA, soprattutto dopo i 60 anni
• Non c’è consenso sull’effetto sulla funzione ventricolare sn a riposo. Tutti gli studi hanno evidenziato un aumento della massa vn sn, con
tendenza al rimodellamento concentrico. Condizione non classificabile ancora come IVS
• Riscontro di alterato rilassamento vn, ridotta performance all’esercizio, ecc.-
• L’effetto positivo indotto sulla performance
diastolica è controbilanciato dall’effetto negativo dell’ ipertrofia miocardica sulla funzione diastolica stessa
• Significato prognostico dell’aumento della massa vn sinistra non chiaro (no studi epidemiologici) G.D.
Ipertiroidismo subclinico
- Osso e metabolismo minerale:Osso e metabolismo minerale:
BMD
osteocalcina sierica - Altri organi e funzioni:Altri organi e funzioni:
- < < ore di sonnoore di sonno - > enzimi epatici> enzimi epatici - > > CPKCPK
- < < qualità della vita (Short-Form score) qualità della vita (Short-Form score) (nervosismo, cardiopalmo, tremori,
(nervosismo, cardiopalmo, tremori, sudorazione).
sudorazione).
Ipertiroidismo nell’anziano
• Ipertiroidismo APATICO
• No sintomi da iperattività
• Sintomi cardiopolmonari
(tachicardia, FA, dispnea, edema),anoressia, perdita di peso, stipsi, disturbi
dell’umore,ecc.
G.D.
Ipertirodismo nell’anziano
• Valori normali TSH 0.1-0.3
• Alcune persone anziane con bassi valori di T4 hanno valori inappropriatamente normali di TSH. La discrepanza riflette un più basso set-point della inibizione della secrezione di TSH mediata dall’ormone tiroideo,
probabilmente dovuta all’incremento della conversione ipofisaria di T4 a T3.
• Spesso presente effetto di farmaci
steroidi, -bloccanti, antidepressivi,ecc.
Ipertirodismo subclinico Ipertirodismo subclinico
• La disponibilità del metodo di dosaggio La disponibilità del metodo di dosaggio immunometrico del TSH sensibile ha immunometrico del TSH sensibile ha
consentito l’identificazione di valori ridotti di consentito l’identificazione di valori ridotti di
TSH (<0,5 mU/L) con frazioni tiroidee TSH (<0,5 mU/L) con frazioni tiroidee
normali.
normali.
• Prevalenza: 0.7-12.4 % (variabilità dipende dalla definizione di bassi valori di TSH
• Progressione all’ipertirodismo infrequente (4% dei soggetti)
• Transitorio – permanenteTransitorio – permanente
G.D.
Ipertirodismo subclinico Ipertirodismo subclinico
• Esogeno: Esogeno:
- pt che assumono tiroxina (terapia - pt che assumono tiroxina (terapia
soppressiva del gozzo, follow up k tiroideo) soppressiva del gozzo, follow up k tiroideo)
- interferenze (iodio) - interferenze (iodio)
• Endogeno:Endogeno:
- adenoma pretossico, gozzo multinodulare - adenoma pretossico, gozzo multinodulare
pretossico pretossico
- Tiroidite autoimmune - Tiroidite autoimmune
- Iperemesi gravidica - Iperemesi gravidica
- Terapia con tireostatici in corso di - Terapia con tireostatici in corso di
hCG e TSH hCG e TSH
• hCG possiede attività tireostimolante hCG possiede attività tireostimolante
• Coltura cellulare di tireociti umani:Coltura cellulare di tireociti umani:
1 mcU di HCG equivale a 0.0013 mcU di TSH 1 mcU di HCG equivale a 0.0013 mcU di TSH
Alfa subunità Alfa subunità Alfa subunità Alfa subunità
betabeta betabeta
TSHTSH HCGHCG
G.D.
- Cuore:
- >frequenza, >frequenza di b. atriali prematuri - Possibile induzione di tachicardia nodale
atrioventricolare da rientro - >contrattilità cardiaca
- Ipertrofia vn sn e settale (proporzionale alla durata dell’ipertiroidismo subclinico)
- Disfunzione diastolica
- Peggioramento dell’angina o dell’insufficienza cardiaca congestizia
- Ridotta tolleranza all’esercizio
IPERTIROIDISMO SUB-CLINICO
Ipertiroidismo subclinico- Ipertiroidismo subclinico-
diagnosi differenziale diagnosi differenziale
• Tumori ipofisari o ipotalamici (bassi Tumori ipofisari o ipotalamici (bassi valori di TSH si associano a
valori di TSH si associano a ipotiroidismo)
ipotiroidismo)
• Malattie non tiroidee (pz in terapia Malattie non tiroidee (pz in terapia intensiva o che assumono
intensiva o che assumono corticosteroidi di sintesi) corticosteroidi di sintesi)
• Terapia con tireostatici per Terapia con tireostatici per ipertiroidismo clinico
ipertiroidismo clinico
• Errore di laboratorio Errore di laboratorio
G.D.
TIROIDITI TIROIDITI
Processo flogistico della tiroide
Acuto
Cronico
Eziologia infettiva
Sintomatologia tireotossica
Risoluzione spontanea della patologia
TIROIDITE DI De Quervain TIROIDITE DI De Quervain
Processo infiammatorio della tiroide
Inizio brusco
Decorso subacuto
In concomitanza di infezioni virali
Parotite, virus Coxsackie, Adenovirus
Colpisce le donne di media età
Modesto ipotiroidismo
Dolori al collo
Istologia
reazione flogistica granulomatosa, necrosi del parenchima, distruzione dei follicoli e rilascio del colloide, richiamo dei macrofagi e trasformazione in cellule giganti
G.D.
TIROIDITE di Hashimoto TIROIDITE di Hashimoto
Malattia autoimmune
Colpisce preferenzialmente le donne
Decorso ingravescente
Ipotiroidismo conclamato
con episodi acuti brevi di ipertiroidismo
Atrofia del parenchima ghiandolare o necrosi
Citotossicità anticorpo mediata (complemento) e cellulomediata
Infiltrazione linfocitaria
Autoanticorpi
Anti-tireoglobulina, anti-antigeni microsomiali
Sindrome di Schmidt Sindrome di Schmidt
La tiroidite di Hashimoto si associa ad altre manifestazioni autoimmuni:
Anemia perniciosa, insufficienza surrenalica, ipoparatiroidismo, diabete mellito, miastenia grave
Infezioni opportunistiche da Candida Albicans
G.D.
TIROIDITE DI Riedel TIROIDITE DI Riedel
Variante della Tiroidite di Hashimoto
Estesa reazione fibrotica del
parenchima, della capsula e dei
tessuti vicini
Malattia Nodulare Tiroidea Malattia Nodulare Tiroidea
I noduli tiroidei sono comuni nella popolazione generale
I noduli tiroidei palpabili sono presenti nel 5%
della popolazione, soprattutto donne
La maggior parte dei noduli tiroidei è benigna
◦ Meno del 10% è maligno
◦ Soltanto l’ 8% - 10% dei pazienti con patologia nodulare tiroidea sviluppa patologia tumorale tiroidea
G.D.
I TUMORI DELLA TIROIDE I TUMORI DELLA TIROIDE
Tumori benigni
ADENOMI
Connettivali
Teratomi
Tumori maligni
Carcinomi (cellule follicolari e parafollicolari)
Adenocarcinomi
Adenoma metastatizzante (epiteliale)
Carcinoma Tiroideo Carcinoma Tiroideo
Incidenza
◦ I tumori tiroidei sono relativamente poco frequenti se confrontati con la patologia benigna tiroidea
◦ I tumori tiroidei sono responsabili soltanto del 0.74%
della patologia negli uomini e del 2.3 % nelle donne
◦ L’incidenza annuale di patologia è aumentata di quasi il 50% dal 1973
Carcinoma Tiroideo (percentuale di casi)
◦ Papillare (80%)
◦ Follicolare (circa il 10%)
◦ Midollare (5%-10%)
◦ Carcinoma anaplastico (1%-2%)
◦ Linfoma tiroideo anaplastico (raro)
◦ Metastasi di altri tumori primari (rari)
G.D.
Associazione tra Gozzo, Noduli Associazione tra Gozzo, Noduli
Tiroidei e Carcinoma Tiroidei e Carcinoma
Fattori di rischio associati a carcinoma nella patologia nodulare tiroidea:
◦ Noduli tiroidei solitari in pazienti con età > di 60 o
< di 30
◦ Terapia radiante del collo o della faccia durante l’infanzia o l’adolescenza
◦ Sintomatologia di dolore o pressione (specialmente cambiamenti nella voce)
◦ I noduli solitari hanno una tendenza all’aumento del rischio di patologia carcinomatosa se
confrontati con i noduli presenti in associazione al gozzo multinodulare