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Procedure organizzative per ilPRIMO SOCCORSO

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Academic year: 2021

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Corso di formazione in materia di salute e sicurezza dei Lavoratori

ai sensi dell'art. 37 c. 2 del decreto legislativo 9 aprile 2008 e s.m.i

Formazione Specifica

conforme ai contenuti dell'accordo Stato-Regioni Rep. Atti n. 221/CSR del 21/12/2011

Procedure organizzative per il PRIMO SOCCORSO

PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO – TECNICO INDUSTRIALE LICEO SCIENTIFICO

Via San Benedetto, 10 - tel. 0542 691711 - fax 44296 - 40026 - Imola BO - Codice fiscale 02103431207

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RIFERIMENTI NORMATIVI

I riferimenti normativi di cui si deve tener conto in materia di organizzazione del primo soccorso in ambienti di lavoro sono:

• Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106,

“Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81”).

Capo III Gestione della prevenzione dei luoghi di lavoro, Sezione VI - Gestione delle emergenze.

In tale ambito si collocano tutte le indicazioni relative al primo soccorso con particolare riferimento all’art. 45 (l’allegato IV punto 5 è stato abrogato con D.Lgs. 106/09).

Di particolare interesse sono anche gli artt. 18 c.1 lett. a, b, c; 30 c.1 lett. c; art. 43 c. 1 lett. a e c. 3.

• Decreto Ministero della Salute n. 388 del 15 luglio 2003, pubblicato sulla G.U. del 3 febbraio 2004, che ha regolamentato le disposizioni sul pronto soccorso aziendale in attuazione dell’art. 15, comma 3, del D.Lgs. 626/94 e sue successive modificazioni

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RIFERIMENTI NORMATIVI

Il decreto 81/08 utilizza la dizione, “primo soccorso”, in quanto più adeguata a descrivere cosa deve essere assicurato dal datore di lavoro, per “i lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso”.

Per “primo soccorso” si intende l’insieme delle azioni che permettono di aiutare una o più persone in difficoltà, nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi qualificati. Nessuna azione deve essere svolta senza aver valutato la scena dell’evento. Appena possibile, dopo aver compiuto un esame primario inerente i parametri vitali, è necessario effettuare una chiamata di emergenza per attivare la catena del soccorso, adeguatamente predisposta dal datore di lavoro e finalizzata ad assicurare l’arrivo di personale specializzato e l’eventuale trasporto presso il più vicino centro medico con possibilità anche di ricovero.

Per “pronto soccorso” si intende invece, l’intervento svolto da personale sanitario addestrato a tale compito.

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RIFERIMENTI NORMATIVI

D.Lgs.81/08, art. 18 “obblighi del datore di lavoro e del dirigente”.

al comma 1, lett. b), riporta: “il datore di lavoro … e i dirigenti …devono: designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di … primo soccorso ...”; inoltre alla lett. c) stesso comma recita che “nell’affidare i compiti ai lavoratori deve tenere conto delle capacità e condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e sicurezza”.

Per fare ciò si avvarrà della collaborazione del medico competente che lo aiuterà nell’individuazione di persone motivate e valide per tale attività.

Sicuramente, soggetti particolarmente emotivi o portatori di affezioni cardiocircolatorie difficilmente potranno essere inclusi tra gli incaricati.

Il D.Lgs. 81/08 all’art. 43 comma 3 precisa inoltre “che i lavoratori non possono, se non per giustificato motivo rifiutare la designazione. Gli stessi debbono essere formati, essere in numero sufficiente e disporre di attrezzature adeguate tenendo conto delle dimensioni e dei rischi specifici dell’azienda o dell’unità produttiva”.

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RIFERIMENTI NORMATIVI

L’addestramento degli addetti al primo soccorso sarà svolto con la collaborazione del medico competente, ed è opportuno prevedere un numero di soccorritori adeguato in funzione:

- del numero dei lavoratori presenti in azienda, - del tipo di rischi,

- della frequenza e della gravità degli infortuni avvenuti nell’azienda stessa, - degli eventuali turni lavorativi.

È importante che siano presenti almeno uno-due soccorritori per ogni turno lavorativo.

FORMAZIONE

Obbligo di formazione iniziale di 16 ore per le aziende appartenenti al Gruppo A (ex D.M.

388/03) e 12 ore per le aziende appartenenti ai Gruppi B e C (ex D.M. 388/03).

Obbligo di aggiornamento periodico triennale (6 ore aziende gruppo A e 4 ore per le aziende gruppi B e C).

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gruppo A e B cassetta di pronto soccorso, tenuta

presso ciascun luogo di lavoro, adeguatamente custodita in un luogo facilmente accessibile ed individuabile con

segnaletica appropriata, contenente la dotazione minima indicata nell'allegato 1; mezzo di comunicazione idoneo.

gruppo C: pacchetto di medicazione, tenuto presso ciascun luogo di lavoro, adeguatamente custodito e

facilmente individuabile, contenente la dotazione minima indicata nell'allegato 2; un mezzo di comunicazione idoneo.

Nelle unita' produttive che hanno lavoratori che prestano la propria attività in luoghi isolati, diversi dalla sede

aziendale il datore di lavoro e' tenuto a fornire loro il

pacchetto di medicazione di cui all'allegato 2; un mezzo di comunicazione.

ATTREZZATURE DI PRIMO SOCCORSO

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ALLEGATO 1

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ALLEGATO 2

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RIFERIMENTI NORMATIVI

Allarme:

va innanzi tutto ricordato che segnalare tempestivamente un

incidente ai servizi specializzati, non è soltanto un dovere umano e morale, ma è un preciso dovere del cittadino (penalmente punito: articolo 593 del Codice Penale, omissione di soccorso).

Art. 593 c.p.: “Chiunque…trovando un corpo umano che sia o sembri

inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso all’Autorità… è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a …

Se da siffatta condotta del colpevole deriva una lesione personale, la pena è

aumentata; se ne deriva la morte , la pena è raddoppiata”.

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L'organizzazione del primo soccorso    

L'organizzazione del primo soccorso aziendale comprende:

- la progettazione di un piano di emergenza per il primo soccorso;

- l'individuazione di persone e mezzi per fronteggiare le situazioni di emergenza relative al primo soccorso.

Nella realizzazione di un piano per la gestione del primo soccorso si dovranno considerare:

- obiettivi;

- procedure;

- norme comportamentali.

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L'organizzazione del primo soccorso

Obiettivi:

- attivazione in modo corretto del 118;

- protezione della persona coinvolta;

- controllo dell’incidente;

- evitare o contenere i danni ambientali;

- realizzazione di un primo soccorso in attesa dell’arrivo di personale qualificato.

Procedure:

Le procedure dovranno essere standardizzate e riguardare diversi soggetti presenti in azienda e non soltanto gli incaricati al primo soccorso, in modo tale da snellire la

gestione della situazione di emergenza e permettere, al personale qualificato esterno,

di trovare una situazione facilmente risolvibile.

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L'organizzazione del primo soccorso

I soggetti interessati alle procedure da realizzarsi in una situazione di emergenza sono:

- colui che scopre la situazione di emergenza;

- gli incaricati al primo soccorso;

- l'addetto al centralino telefonico;

- l'addetto alla portineria.

La persona che scopre l'emergenza dovrà avvisare gli incaricati al primo soccorso (nel caso di un'emergenza sanitaria) e, successivamente, informarne il datore di lavoro.

Gli incaricati di primo soccorso dovranno accertarsi della necessità di chiamare un soccorso esterno ed iniziare le prime fasi del soccorso.

l responsabile del centralino telefonico s'incaricherà di attivare il personale interno e/o

esterno necessari all'aiuto. Il dipendente addetto alla portineria, infine, cercherà di

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Approfondimento

Ruolo del Primo Soccorritore

Il Primo Soccorritore è un cittadino non professionista della sanità, che, presente sulla scena di un malore improvviso o di un trauma, per primo è in grado di:

- Riconoscere rapidamente il tipo di evento.

- Attivare i soccorsi e comunicare le informazioni necessarie - Eseguire le manovre di primo soccorso.

L’efficacia del primo soccorso dipende dalla capacità di eseguire gli interventi necessari con abilità, sicurezza e tranquillità.

Nelle situazioni ad alto contenuto emotivo è spesso difficile controllare l’agitazione ed applicare efficacemente e nel giusto ordine le pratiche di soccorso. L’automazione delle sequenze è un buon strumento per gestire l’ansia e non dimenticare le manovre da eseguire.

E’ perciò necessario fare riferimento a schemi semplici e precisi, facilmente memorizzabili ed applicabili nelle diverse situazioni.

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Approfondimento

Abilità del Primo Soccorritore

Il Primo Soccorritore deve essere in grado di:

Sapere:

- Riconoscere le situazioni che richiedono un intervento di soccorso tempestivo.

- Conoscere le modalità di accesso rapido e di interazione con il sistema di soccorso.

- Conoscere le principali manovre di primo soccorso.

Saper fare:

- Saper applicare i criteri di valutazione della scena e dell’infortunio.

- Saper attivare il sistema di soccorso e trasmettere le informazioni necessarie.

- Saper eseguire le principali manovre di primo soccorso.

Saper essere:

- Comprendere l’importanza e i limiti del proprio ruolo nel soccorso.

- Applicare conoscenze ed abilità operative con sicurezza e rapidità.

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Approfondimento

1. Pericolo

Giungendo sulla scena di un evento, il Primo Soccorritore dovrà in primo luogo assicurare la sicurezza per sé, per gli astanti e per l’infortunato.

Non sempre i pericoli sono evidenti (travi pericolanti, incendi, ecc.) perché possono anche derivare dalle condizioni ambientali, climatiche, ecc.

Porre particolare attenzione a:

- Strutture pericolanti.

- Fuoco (fiamme e fonti di calore).

- Sostanze pericolose o infiammabili (perdita benzina, gas, ecc.).

- Ambienti chiusi.

- Fumo (gas tossici, ecc.).

- Cavi elettrici.

- Astanti (fumatori, ecc.).

- Oggetti e strumenti contundenti (vetri, lamiere, armi).

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Approfondimento

In caso di pericolo

- Allontanare gli astanti ed impedire ad altri di esporsi.

- Autoproteggersi.

- Solo se si è in grado (ed in massima sicurezza!), ridurre o eliminare il pericolo (spegnere il fuoco, aerare gli ambienti, staccare la corrente, allontanare gli oggetti contundenti,…)

- Richiedere in ogni caso l’intervento di esperti e tecnici (Vigili del Fuoco, azienda del gas, elettricità, ecc.)

- Se possibile allontanare gli infortunati dalla zona pericolosa.

RICORDA

UN SOCCORRITORE FERITO NON SOLO E’ INUTILE, MA AUMENTA IL NUMERO DELLE PERSONE DA

SOCCORRERE

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Approfondimento

2. Tipo di evento: Traumatico, Ambientale, Medico

Traumatico

Tra gli eventi traumatici vi sono:

- Incidenti stradali.

- Cadute dall’alto.

- Infortuni sul lavoro.

In questi casi è importante prestare attenzione al meccanismo della lesione e quindi rilevare i seguenti fattori:

- Coinvolgimento di pedoni, ciclisti, motociclisti, automobili, mezzi pesanti.

- Alta velocità (strade a scorrimento veloce).

- Proiezioni da veicoli (è sbalzato dall’auto? è lontano dal veicolo?).

- Distruzione da veicoli (l’auto è ammaccata o distrutta? davanti o dietro?).

- Altezza approssimativa della caduta (e su cosa è caduto: erba, cespuglio, asfalto, cemento, ecc.).

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Approfondimento

2. Tipo di evento: Traumatico, Ambientale, Medico

Ambientali

Tra gli eventi ambientali si comprendono:

- Incendi.

- Esalazioni.

- Crolli di edifici.

- Esplosioni.

In questi casi prestare attenzione a:

- Stato del fenomeno (es. incendio domato, ancora in corso, ecc.).

- Numero delle persone coinvolte osservate e/o presunte.

Medico

Si intendono tutte quelle situazioni non generate da fattori esterni, che vanno dalla generica

sensazione di malessere fino alla compromissione delle funzioni vitali (stato di coscienza, attività respiratoria e cardiaca), e che richiedono una corretta valutazione ed una conseguente azione di soccorso più o meno immediata.

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3. Numero delle persone coinvolte

Al fine di un adeguato e tempestivo soccorso è importante capire e trasmettere il numero delle persone coinvolte.

La figura seguente illustra sinteticamente i comportamenti che il Primo Soccorritore deve cercare di adottare:

Dopo aver fatto un primo esame dell’evento e aver chiamato i soccorsi, nel procedere con l’intervento sugli infortunati attenersi al seguente schema di

riferimento: la vittima parla o non parla?; se non parla, se respira o non respira;

se invece la vittima è cosciente o avrà ripreso conoscenza e parla si dovrà intervenire nel modo appropriato se riscontrate sanguinamenti, fratture o

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Approfondimento

Suggerimenti utili nell’attesa dei soccorsi

Per tranquillizzare l’infortunato:

- Parlare con tono fermo e calmo.

- Non urlare.

- Mostrarsi comprensivi ed attenti al suo problema.

- Rassicurare la vittima sull’arrivo dei soccorsi.

- Informare la vittima delle eventuali manovre che subirà e assicurargli che serviranno a migliorare la situazione.

- Comunicare alla vittima che avete capito il suo problema.

- Non comunicare alla vittima spavento, disgusto o senso di repulsione, anche con la mimica facciale.

Per controllare la propria emotività:

- Appropriarsi delle conoscenze necessarie all’intervento.

- Considerare la peculiarità e la repulsione di determinate situazioni di soccorso (odori, sensazioni visive, tattili, ecc.).

- Ripetere mentalmente più volte i protocolli di intervento.

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