• Non ci sono risultati.

CAPITOLO 3. Sintesi interpretative

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "CAPITOLO 3. Sintesi interpretative"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

CAPITOLO 3 Sintesi interpretative

 

102 CAPITOLO 3. Sintesi interpretative

3.1. Elementi di valore (TAVV. 14 e 15)

Gli elementi di valore sono stati classificati in questo modo:

- Rete della mobilità e sistema insediativo. Sono considerate elementi di valore le viabilità presenti al 1825 e al 1883, individuate nella TAV. 1, in quanto viabilità storiche che consentono di individuare lo sviluppo del territorio urbano comunale. Per individuare tale sviluppo sono stati messi in evidenza anche i centri abitati presenti al 1883, in particolare il centro storico di Vada: la piazza Garibaldi e la chiesa rientrano nelle opere di risanamento e bonifica effettuate sotto la dominazione dei Lorena nella prima metà del XIX secolo. Significativa è anche la posizione delle abitazioni con i campi annessi lungo lo Stradone di Vada che indicano il carattere agricolo della nascita del paese.

Il centro abitato della Mazzanta invece è sicuramente di più recente formazione.

Per quanto riguarda la linea ferroviaria diventa fondamentale la distinzione tra i due tratti, realizzati uno nel 1862 e uno nel 1910: il primo collegava Cecina a Pisa passando nelle zone dell’entroterra (Collesalvetti), mentre il secondo, attraversando il Comune lungo la costa, permetterà un’espansione urbana anche in pianura.

Sono considerati elementi di valore anche i mulini, le fornaci, le case di fattoria e le residenze di campagna che stanno ad indicare la nascita e il tipo di sviluppo economico di queste località.

Inoltre come emergenze funzionali sono state indicate le scuole, le poste, la banca, tutte funzioni che riescono a rendere Vada e Mazzanta abbastanza autonome e non paesi strettamente dipendenti dai maggiori centri vicini.

- Spazi aperti. L’analisi fatta sugli spazi aperti, sintetizzata nel paragrafo 2.6, mette in evidenza una presenza diffusa sul territorio di aree a verde, alcune sufficientemente attrezzate ed altre che potrebbero essere valorizzate

(2)

CAPITOLO 3 Sintesi interpretative

 

103 aumentandone il grado di accessibilità e permettendo così una riqualificazione dell’intera area.

- Vincoli sovraordinati. Sono posti a protezione di aree di interesse naturalistico e ambientale come i prati umidi, le pinete di pino domestico, territori coperti da foreste e boschi, e in generale delle aree di pregio paesaggistico. Sono state individuate anche aree archeologiche e invarianti come il Galafone, il Palazzo e gli appoderamenti della ex Tenuta di Vada che, se opportunamente valorizzati, potranno dare un forte incremento alle attività turistico-culturali.

Tra i vincoli paesaggistici elencati importante appare il sistema dunale; poiché nella fascia costiera sono localizzate anche importanti strutture industriali, di forte impatto sul territorio, che hanno notevolmente modificato l’ambiente naturale, si dovranno prevedere ed auspicare interventi che tendano ad attenuare i processi di degrado di depauperamento delle risorse naturali. E’ quindi importante capire come rendere sostenibili usi della fascia costiera così diversi, ed al tempo stesso consolidati, ponendosi come obiettivo la salvaguardia, la protezione e il possibile recupero di quelle parti di duna che ancor oggi presentano aspetti di particolare pregio.

Ancora da sottolineare è l’importanza dei boschi e delle foreste e in particolare della pineta che si sviluppa lungo la costa di Vada. Sicuramente, in comune con tutte le compagini boscate, essa contribuisce alla protezione del suolo, al far diminuire la velocità dei venti e all’intercettare gli aerosol marini carichi di sali, tensioattivi e sostanze inquinanti, così come contribuisce ad aumentare la complessità ecologica e quindi la stabilità dell’ecosistema.

3.2. Elementi di criticità (TAVV. 16 e 17)

- Sistema insediativo e spazi aperti. Le aree costiere edificate, ad esclusione di alcune o di porzioni di quelle che poi si sono trasformate in vere e proprie cittadine, sono luoghi completamente privi di servizi ed abitanti nel periodo invernale, mentre divengono vere città durante la stagione turistico balneare, mettendo in evidenza tutti i limiti derivanti da una mancata ed oculata

(3)

CAPITOLO 3 Sintesi interpretative

 

104

 

pianificazione. La mancanza di una pianificazione, il non rispetto delle leggi di salvaguardia ambientali, insieme ad una buona parte di interventi abusivi, ha fatto sì che particolari aree come i tomboli e le dune costiere, fossero occupate da abitazioni e da strutture turistico ricettive, che con il passare degli anni e l’accrescersi della pressione antropica, hanno fortemente compromesso equilibri ambientali faticosamente raggiunti e continuamente in evoluzione. Questa situazione comporta che l’ambito turistico di Vada e Mazzanta presenti talvolta problemi di accessibilità e soprattutto di sosta. In genere tali difficoltà sono dovute all’attraversamento di viabilità di tipo interquartierale e alle sezioni stradali contenute, che devono sopportare, accanto a consistenti carichi di traffico, soste spontanee lungo i bordi della carreggiata. Si presenta inoltre una diffusa domanda di sosta per i residenti; in particolare nella stagione estiva c’è poi una fortissima richiesta di parcheggi, specie in prossimità delle spiagge più frequentate a sud del Fiume Fine (Spiagge Bianche, Il Tesorino e La Mazzanta), dove le vaste aree previste per la sosta stagionale risultano insufficienti.

- Percorsi pedonali e ciclabili. Dall’analisi fatta risulta che le sia le piste ciclabili che i percorsi escursionistici sono sufficientemente diffusi sul territorio di Vada e Mazzanta ma in maniera disorganica; mancano spesso collegamenti tra i vari tratti realizzati che invece verranno previsti in fase di progetto.

- Le aree di interesse archeologico e i prati umidi vengono classificate come criticità per lo stato di degrado in cui si trovano e per la scarsa attenzione che le amministrazioni comunali vi hanno rivolto fino a questo momento non sfruttandone le potenzialità turistiche. L’area archeologica di San Gaetano è influenzata dalla presenza degli impianti industriali per il deposito e il trasporto di etilene che danneggiano gravemente l’immagine dell’intera area. Anche la zona dei prati umidi è stata “invasa” da uno sviluppo sconsiderato degli insediamenti turistici che sono sorti nelle immediate vivinanze.

- Le aree soggette a rischio medio, medio-alto e elevato di dissesto geomorfologico e di pericolosità idraulica sono criticità poiché condizionano la fattibilità di opere edili e la vincolano al rispetto di precise norme tecniche.

Riferimenti

Documenti correlati

2 (2) POSTO COPERTO CON INCARICO DIRIGENZIALE AI

Il presente contributo, dopo una breve disamina della tradizionale forma di trattamento applicata alle pinete litoranee di pino domestico, riporta i risultati di indagini eseguite

È un proverbio che possiamo fare nostro perché il capriolo, a causa della sua territorialità, dipende per l’alimentazione non solo dal tipo di bosco, ma soprattutto da come questo

Da quanto esposto, si potrebbe essere tentati di eliminare definitiva- mente il lupo, come fattore di equilibrio, per passare a una gestione del tutto artificiale degli Ungulati

I molteplici servizi svolti dalle foreste (conservazione della biodiversità, del suolo e delle risorse idriche, mitigazione dei cambiamenti climatici, purificazione dell’aria e

L’efficacia degli interventi su un’area boschiva può essere verificata anche mediante lo studio della densità delle popolazioni di alcuni uccelli tipici di ambienti forestali che,

Il problema «cinghiale» è diventato negli ultimi decenni un problema che interessa quasi tutte le superfici forestali della Penisola. Gestire in modo non corretto queste popo-

Rete Ecologica Europea Natura 2000 – D.P.R.