PAOLO CASANOVA (*) - ANNA MEMOLI (**)
TEORIA E PRATICA DELLA PREDAZIONE ( 1 )
In natura la predazione rappresenta uno dei fattori fondamentali per regolare la densità delle popolazioni animali selvatiche. Tuttavia il rapporto preda-predatore risulta molto complesso per costituzione (reti trofiche) ed è stato definitivamente alterato dal- l’Uomo in modo tale da rendere impossibile la ricostituzione, anche parziale, degli equili- bri iniziali. Questa situazione ha favorito l’aumento dei carnivori «opportunisti», in parti- colare Mustelidi, mentre ha penalizzato quelli più «specializzati», tra cui il Lupo. In que- sto contesto una maggiore presenza del suddetto canide assume un rilievo importante in quanto può contribuire a una selezione qualitativa di tipo genetico dei grossi ungulati.
Parole chiave: preda-predatore; lupo; predazione; popolazione.
Key words: prey-predator; wolf; predation; population.
P REMESSA
La predazione è uno dei processi fondamentali, se non il principale, della biologia e ciò per diversi importanti motivi. Vediamone alcuni, assie- me a O DUM (1971).
È la principale via attraverso la quale si sposta il flusso energetico che parte dal primo livello trofico. L’energia, accumulata sottoforma di alimenti dalle piante, tramite la predazione, si trasferisce, in parte, al secondo livello (pascolatori) per poi raggiungere il terzo, quello dei predatori. Anche il pascolo è quindi una forma di predazione, seppure del tutto particolare.
Consente l’evoluzione e la formazione di specie diverse di piante e ani- mali a causa del suo forte potere selettivo coordinato alle diverse interazioni ambientali. Determina cioè un’accelerazione nel selezionare forme di vita
(*) Docente di gestione faunistica presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali
(**) Dottore di ricerca presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali
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