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217 4.1 Descrizione del progetto preliminare

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Academic year: 2021

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CAP. 4

P Po P o o l l l o o o T T T e ec e c c n n n o ol o l l o o o g g g i ic i c co o o O O O s s s p p p e ed e d da a a l l l i i i e er e r ro o o U U Un n n i i i v v v e er e r rs s s i i i t t t a ar a r r i i i o o o

d d d i i i C C C i i i s s s a a a n n n e e e l l l l l l o o o - - - P P P i i i s s s a a a

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Descrizione del progetto preliminare

217 4.1 Descrizione del progetto preliminare

Il progetto preliminare del Polo Tecnologico Ospedaliero Universitario di Cisanello in Pisa, redatto dallo STUDIO BININI ARCHITETTI & INGEGNERI ASSOCIATI (fig.4.1) rientra nel programma volto allo sviluppo dell’Azienda Ospedaliero- Universitaria Pisana, con unione dei tre presidi ad oggi esistenti e completamento di quello esistente di Cisanello.

Il Polo Tecnologico, destinato ad ospitare attività di diagnostica per immagini,

Medicina Nucleare, laboratori clinici, anatomia patologica,

studio, didattica e specializzazione,

trova collocazione nelle vicinanze del DEU , più precisamente nella parte ad Est dello stesso.

Tali corpi costituiranno il cosiddetto primo anello per alta intensità di cure e ad esso si uniranno negli anni ulteriori spazi destinati al completamento dei servizi ospedalieri ed universitari, comprese le

attività direzionali e ricettive.

DIMENSIONAMENTO E STANDARD URBANISTICI

La superficie complessiva dell’edificio risulta, come descritto dalla relazione tecnico illustrativa del progetto preliminare, pari a 31732 m

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: «il 29% dei quali destinati a servizi generali, il 18% a laboratori e studi medici, il 22% alla diagnosi e terapia ed il restante 31% è

Fig.4.1 Planimetria generale di inquadramento del progetto nel

complesso, in blu evidenziato l’edificio oggetto di studio.

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Descrizione del progetto preliminare

218 costituito da spazi a disposizione per dare una risposta tempestiva ed efficace alle future esigenze» (Binini, 2006).

DESCRIZIONE GENERALE

L’edificio in esame (fig.4.2) prevede un’organizzazione spaziale costituita da due corpi quintupli di undici campate in senso longitudinale (asse nord-sud) connessi tra loro mediante tre corpi di collegamento (in verticale ed orizzontale), e con gli altri edifici (preesistenti o inseriti nel progetto di ampliamento futuro) mediante sistema di passerelle aeree.

L’organizzazione degli spazi e dei percorsi è stata progettata in modo da distinguere i differenti flussi dei fruitori dell’edificio:

il pubblico, il personale,

il trasporto meccanizzato delle merci

Il progetto prevede la realizzazione di struttura a maglia quadrata con interasse pilastri 7,8x7,8 m e involucro edilizio con alternanza di parti opache in muratura e parti vetrate costituite da facciate continue.

Fig. 4.2 vista assonometria, facciata nord e lato ovest dell’edificio

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Descrizione del progetto preliminare

219 Interesse di questa tesi è studiare la parte relativa alle facciate continue e l’interazione con la struttura, pertanto di seguito verrà descritto il progetto soffermandosi sulla cura dei particolari adottati nella scelta di tale tipo di involucro in relazione alle attività svolte nella parte interna dell’edificio, quasi come se l’edificio interagisse con il fruitore.

Come sottolineato dalla relazione tecnico illustrativa particolare attenzione è stata posta dai progettisti all’umanizzazione dell’intero edificio, in ogni sua parte: «intesa come centralità della persona e delle sue esigenze nell’elaborazione del progetto. L’edificio, cioè deve essere percepito come un organismo a misura d’uomo, ovvero confortevole ed accogliente da una parte, comprensibile e fruibile dall’altra. Tale risultato è stato perseguito attraverso l’uso di materiali che inducano sensazioni positive, di calore e familiarità (fig.4.3), oltre che con una progettazione che garantisca la privacy, il comfort, l’orientamento, la trasparenza, l’informazione e la comunicazione» (Binini, 2006).

Dal punto di vista psicologico dell’utente, l’ingresso ad un edificio risulta più soddisfacente nel caso in cui gli spazi interni presentino una illuminazione adeguata, capaci di permettere un passaggio tra l’esterno e l’interno e viceversa più graduale; tale azione di filtro interno- esterno è reso perfettamente dalla facciata continua.

Fig. 4.3 Facciata ovest dell’edificio: involucro in muratura con alternanza di trasparenze

L’accesso del pubblico avviene nella parte nord dell’edificio nella zona centrale ed è

sottolineato dalla presenza di un’ampia facciata continua estesa nella superficie verticale

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Descrizione del progetto preliminare

220 in corrispondenza del vasto spazio interno adibito ad atrio e servizi di accettazione, informazione, oltre che smistamento e collegamento verso i vari dipartimenti, in relazione alle esigenze dell’utenza. La scelta della facciata continua, pur con un differente trattamento architettonico e funzionale, quasi ad esplicare una gerarchia, viene riproposta in modo diametrale dalla parte opposta, destinandola ad uso ingresso del personale ospedaliero- universitario.

La realizzazione di giardini interni (fig.4.4) è un’ulteriore nota di umanizzazione, accentuata grazie alla presenza delle facciate continue che permettono una divisione più soft tra interno ed esterno, grazie alla possibilità di osservare il giardino interno da numerosi punti della struttura (stanze mediche, scale, sale di attesa).

Fig. 4.4 Vista del cortile interno, il corpo centrale di collegamento

Gli spazi destinati ad accoglienza di flussi maggiori di pubblico, durante il periodo di attesa, hanno una collocazione (frutto di una attenta progettazione alle esigenze umane) attigua alle facciate continue, in sintonia con la necessità psicologica di luce aria e tranquillità, permettendo di trascorrere un tempo più o meno lungo ma comunque confortevole ed umanamente piacevole al fruitore.

La necessaria attenzione verso il paziente trova riscontro nel particolare stato d’animo

che i fruitori di questo edificio mostreranno; se infatti coloro che visitano un ospedale

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Descrizione del progetto preliminare

221 presentano l’esigenza di stabilità morale, ancor più tale benessere psicologico è accentuato per le cure e trattamenti e visite a cui sarà sottoposto il paziente presente in questa sede. I pazienti che si rivolgono a medicina nucleare o prima di sottoporsi ad una tac o risonanza magnetica o ecografie, o altre visite altrettanto delicate (cardiologiche) richiedono ancor più un ambiente capace di trasmettere calma e tranquillità per quanto possibile.

Le vetrate per l’edificio sono del tipo basso emissive che integrano in termini di fattore solare il livello delle dispersioni termiche e quelli degli apporti esterni.. Inoltre i vetri su cui dovrà essere indirizzata la scelta per quanto riguarda assicurare buone prestazioni dal punto di vista acustico, come specificato nel capitolo dell’analisi funzionale, dovranno essere rispettati i requisiti di isolamento acustico e di riverberazione della classe I in cui rientra la categoria ospedaliera.

Il piano interrato è stato progettato in modo da fornire il più possibile luce naturale, da qui la necessità di ampie facciate continue nella parte interna destinata a giardino/ corte, ribassata dal livello del piano terra. Le facciate continue si stagliano qui dal livello di fondazione sino al piano di copertura, accentuando il senso di trasparenza e il confort psicofisico derivato dalla vista dell’ambiente naturale.

Occorre sottolineare come la presenza di particolari dettagli di involucro siano richiesti dall’edificio, proprio in funzione della destinazione a cui è adibito.

Contrariamente alle sale di attesa o agli uffici e sale di trattamento e visita, alcune zone non richiedono la luce, ecco quindi la soluzione di porre nelle zone non illuminate da luce naturale i macchinari per la TAC e per le risonanze magnetiche.

Il terzo piano è adibito a uso tecnico e di servizio, la configurazione data nel progetto

preliminare è comunque idonea, grazie allo spazio disponibile e alla possibilità di grandi

aperture ben illuminate, ad ospitare studi medici, biblioteche ad uso didattico ed uffici.

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