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2. Il progetto preliminare

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Academic year: 2021

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2. Il progetto preliminare

2.1 Introduzione al progetto

Il progetto di recupero della Piazza delle Erbe e di parte dell’edificato, collocato all’interno delle mura duecentesche di Castelnuovo di Garfagnana, si pone come obiettivo principale quello di recuperare il patrimonio edilizio esistente operando e costruendo in aderenza agli edifici che costituiscono i frammenti del tessuto urbanistico antico.

Per la realizzazione del complesso edilizio oggetto della presente tesi di laurea il progetto è stato guidato da un duplice obiettivo: da una parte quello teso al recupero urbanistico morfologico, con la proposta di una struttura il più impossibile integrata nel tessuto edilizio urbano esistente; dall’altra quello del rispetto delle tipologie architettoniche locali, legato ad un equilibrato inserimento ambientale.

1. Vista aerea

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Il progetto prevede:

§ la demolizione di parte dell’edificato (fabbricato 2’ di volume pari a 2304 mc) e la ricostruzione di parte delle preesistenze in linea con le indicazioni di massima del piano di ricostruzione del dopoguerra;

§ la riconfigurazione funzionale e formale dell’area, al fine di recuperarne l’immagine di qualità e di funzionalità che essa esprimeva prima dei disastrosi eventi bellici;

§ il recupero funzionale dell’area mediante la totale eliminazione dei parcheggi e la realizzazione di due nuovi edifici costruiti in aderenza alle preesistenze e destinati ad uffici, negozi, abitazioni e ufficio informazioni turistiche.

§ la creazione di un equilibrio visivo tra gli edifici di nuova progettazione e il centro antico della città attraverso la scelta di un’architettura adeguata che si integri al meglio con il tessuto urbano esistente;

§ un’idonea sistemazione delle superfici non edificate che si connettano fisicamente alle superfici di uso pubblico già esistenti. La particolare posizione all’interno del centro, storicamente polo di riferimento direzionale, commerciale e residenziale pone l’attenzione al delicato studio del rapporto tra le attività, i percorsi e le accessibilità presenti e previste;

§ la riqualificazione dello spazio urbano e dei tracciati viari storici volta alla realizzazione di un assetto urbano improntato a criteri di qualità architettonica e di arredo della città in ragione della sua storia, del suo rilevante impianto urbanistico e del suo ruolo commerciale.

Gli studi e le analisi contenute nel Documento preliminare all’avvio della progettazione espongono in maniera sufficientemente esaustiva la complessità dei numerosi fattori che entrano in gioco nella proposta di una soluzione progettuale. Come spesso accade, da una parte la presenza di numerosi vincoli progettuali può essere vista positivamente in quanto questi rappresentano in realtà matrici di progetto, dall’altra comportano un’oggettiva difficoltà nella gestione della fase progettuale che è avvenuta attraverso un complesso lavoro di ricucitura degli elementi in gioco. Nel caso oggetto di studio è stata particolarmente vincolante la necessità di progettare ricalcando i perimetri degli edifici andati distrutti in seguito agli eventi bellici del 1944-45.

Di seguito vengono esposti sinteticamente i fattori che hanno influenzato le scelte progettuali

e compositive:

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Il lotto

La Piazza delle Erbe ha una superficie complessiva, edifici esclusi, di 1680 mq, è situata a nord-est rispetto alla Piazza Umberto I e fa parte del centro storico di Castelnuovo, dove sono presenti uffici e le sedi della gestione economica e amministrativa del paese, che la rendono una parte “viva”, densa socialmente e caratterizzata da un ritmo di relazioni frenetiche.

Quello che oggi porta il nome di Piazza delle Erbe è in realtà un’inospitale spazio di risulta dai contorni casuali, un desolante vuoto memoria dei traumatici eventi bellici che l’hanno generato. Fortunatamente lo sguardo del visitatore che entra nella piazza da via Olinto Dini è orientato verso il fronte principale del palazzo del municipio; nonostante questo è ugualmente percepibile il vuoto e la presenza chiassosa delle ricostruzioni del dopoguerra.

Gli edifici che compongono l’isolato hanno altezze variabili e sono corpi irregolari articolati tra loro a seguire i percorsi pubblici esterni e le mutevoli condizioni dell’intorno. E’ un luogo che chiede di essere ricostruito e riconnesso alla città, attraverso la costruzione di una presenza laddove eventi più o meno traumatici avevano decretato una malinconica assenza.

Quando le auto non lo invadono completamente, si possono ancora oggi leggere nell’asfalto i perimetri degli edifici preesistenti e i frammenti delle originarie pavimentazioni.

Morfologia urbana e caratteri architettonici

Di seguito vengono sintetizzati per punti i principali caratteri del luogo:

- l’accorpamento edilizio del centro storico è contiguo lungo le vie di comunicazione territoriale;

- le strade sono prive di punti di vista prospettici;

- le forme espressive, rispetto all’edilizia garfagnina, sono di tipo propriamente urbano:

ampie finestre con riquadri in pietra, ingressi architravati o con arco a tutto sesto, cornicioni marcapiano, gronde in legno;

- le superficie esterne sono solitamente intonacate e pitturate con varie colorazioni, talvolta al piano terra sono rivestite in pietra a ricorsi orizzontali;

- generalmente sono presenti tre-quattro piano di altezza media 2,8 – 3 m;

- è presente il tipo abitativo delle case con altane, nato da esigenze funzionali legate all’agricoltura, ma che ha raggiunto con il tempo una valenza espressiva dell’edilizia di maggior pregio;

La maglia dei percorsi

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L’attuale morfologia del tessuto storico è irregolare in quanto realizzata in tempi diversi, con tipologie edilizie varie e su un luogo che degrada dal centro antico fino al Torrente Turrite Secca e al Fiume Serchio.

Lo studio dei percorsi pedonali, delle tracce, dei tracciati e del loro rapporto con la piazza e con gli edifici che la caratterizzano sono stati gli elementi di partenza della progettazione di questo articolato spazio urbano. Il disegno della piazza di nuova progettazione è infatti incentrato sullo studio degli assi prospettici e sul tracciamento delle linee che segnano i percorsi pedonali e gli innesti con i tracciati viari esistenti. La piazza, che assume così una forma trapezoidale e allungata, avrà come matrice compositiva il nuovo asse prospettico che unisce l’accesso principale da via Olinto Dini con il fronte dell’edificio storico oggi sede del Municipio.

I parcheggi

Il progetto propone la completa eliminazione dell’area di sosta attualmente presente nella Piazza delle Erbe, all’interno dell’antica cinta muraria, così da creare uno spazio accessibile solo ai pedoni. Il progetto si propone quindi di migliorare l’accessibilità al centro storico, sfruttando il sistema di parcheggi “satellite” esistenti e di nuova previsione posizionati in corrispondenza degli accessi principali del capoluogo.

Le funzioni

La posizione urbanistica che occupa l’area, sostanzialmente pianeggiante, si presta ad essere utilizzata per residenze, uffici e attività commerciali.

Le funzioni che si prevede inserire all’interno del progetto devono essere articolate tra di loro in maniera tale che queste possano dare risposta alle proprie esigenze, e allo stesso tempo devono connettersi funzionalmente tra di loro e nel contesto urbano di cui fanno parte.

Il progetto propone quindi un modello in cui la residenza accetta di mescolarsi con le altre funzioni, anche nel medesimo edificio; uno spazio urbano in cui le costruzioni non stanno isolate ma stabiliscono tra di loro un rapporto di coralità che determina una precisa configurazione degli spazi pubblici.

L’aspetto

L’aspetto del sistema edilizio assume oggi una valenza significativa. Nella moderna società i

bisogni dell’uomo non sono legati solo alla capacità che ha un bene o servizio di poterli

soddisfare, ma sono strettamente connessi alla qualità estetica e al modo con cui questi beni o

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servizi vengono presentati e pubblicizzati. Infine la percezione visiva che ha l’uomo dello spazio costruito è fondamentale perché questi luoghi possano divenire spazi di identificazione collettiva.

2.2 Attrezzature commerciali di vicinato Attività previste:

- Esporre i prodotti e la merce - Vendere i prodotti e la merce - Riporre attrezzatura temporanea

- Svolgere bisogni fisiologici (da parte dei dipendenti)

Classi di esigenza secondo la UNI 8289,1981

SICUREZZA Sicurezza antincendio Linee guida:

- D.M. 30/11/1983 “Termini definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi” e specifiche prestazionali delle successive normative specifiche relative alle varie destinazioni degli edifici.

- Per analogia: D.M. n°246/1987: “Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione”.

- Il locale deve permettere la fuoriuscita del pubblico in caso di pericolo a incendio.

Requisiti:

- Resistenza in caso di incendio .

- Deve essere presente almeno un estintore per ogni attività commerciale.

- I requisiti generali sono riportati nel paragrafo 1.5.

Operatività dei mezzi di soccorso Linee guida:

- La conformazione planivolumetrica dell’edificio in relazione anche alle altre volumetrie interne ed esterne all’area di intervento deve essere tale da permettere l’operatività dei mezzi di soccorso (vigili del fuoco, ambulanza, etc.)

Requisiti:

- Larghezza minima: 3,5m

- Altezza libera minima: 4m

- Pendenza massima: 10%

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- Raggio di volta: 13m

- Resistenza ad un carico di almeno 20t

- Se l’edificio supera i 12m di altezza, allora vi deve essere la possibilità, in caso di incendio, di poter accostare delle autoscale ad esso. Inoltre devono essere previsti e segnalati, in posizione facilmente accessibile, gli idranti di alimentazione da utilizzare per il rifornimento dei Vigili del fuoco.

BENESSERE Benessere ambientale Linee guida:

- La sistemazione interna dei negozi può essere molto varia. Il locale deposito può essere eventualmente collocato in soppalchi o in locale scantinato.

Requisiti:

- Altezza minima dei locali dal piano di pavimento: 2,7m.

- Altezza minima servizi igienici: 2,4 m.

- In generale il fronte del negozio non deve risultare inferiore a 4-5m.

- In base al Regolamento Edilizio i negozi di vendita (categoria A2) devono avere una superficie minima di 9 mq. Più precisamente 1,9 mq/cliente per negozi di grande afflusso e 7 mq/cliente per negozi specialistici (gioiellerie, pelliccerie, etc.).

Benessere termoigrometrico Linee guida:

- L’area di vendita deve assicurare le condizioni di benessere ambientale per il personale su tempi di permanenza medio-lunghi (6-8 ore).

- Il controllo della qualità dell’aria può essere demandato al singolo per favorire una esatta individuazione delle condizioni soggettive di benessere.

Requisiti:

- Temperatura nelle zone aperte al pubblico: 26 °C (in estate), 20 °C (in inverno) - Velocità dell’aria: 0,15 m/s

- Ricambi di aria all’ora: 1 vol/h - Umidità relativa: 30%<Ur>50%

- Temperatura superficiale del pavimento: 19 °C<T<24 °C Benessere acustico

Linee guida:

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- Lo spazio deve essere studiato in modo da assicurare un buon ascolto della parola e una buona protezione dai rumori.

- Dalla correlazione volume del locale-tipo di locale si ricava il giusto tempo di riverberazione. Attraverso la formula di Sabine T = 0,6 V/A è possibile ricavare il coefficiente di assorbimento totale necessario a quel locale per avere un determinato tempo di riverberazione.

Requisiti:

- Tempo di riverberazione: 0,8 sec.

- Massima intensità sonora interna: 70 phon Benessere visivo

Linee guida:

- La superficie finestrata dovrà assicurare un fattore medio di luce diurna FDLm del 2%

misurato nel punto più sfavorevole del locale ad un altezza di 0,9 m dal pavimento. Tale requisito è solitamente soddisfatto per gli edifici di larghezza contenuta e da un rapporto tra superficie finestrata illuminante utile e superficie pavimentata maggiore o uguale a 1/8.

- Il livello di illuminamento deve essere tale da ridurre i disagi da abbagliamento e riflessioni indesiderate nel campo visivo.

- Le aree funzionali saranno dotate di meccanismi di oscuramento dell’illuminazione solare mediante dispositivi regolabili e fissi.

Requisiti:

- FDLm: 2%

- Valore di riferimento per l’intensità luminosa: 200 lux (UNI 10380)

- Il rapporto tra superficie finestrata illuminante utile e la superficie pavimentata deve essere maggiore o uguale a 1/8.

- In caso di presenza di soppalco la verifica di illuminazione e areazione può essere operata considerando complessivamente le sup. finestrate e di pavimento sia del soppalco che del locale su cui il medesimo si affaccia.

Igiene Linee guida:

- Regolamento locale “tipo” di igiene in materia di alimenti e bevande del comune di Castelnuovo di Garfagnana.

- Regolamento Edilizio.

Requisiti dimensionali per attività di vendita e preparazione di generi alimentari:

- Altezza minima dei locali destinati a servizi igienici e spogliatoi: 2,4m

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- L’esercizio deve possedere uno o più servizi igienici, in rapporto al numero di dipendenti, ad esclusivo uso del personale, non direttamente comunicanti con i locali di lavoro.

- L’esercizio dovrà essere dotato di adeguati servizi igienici comprendenti almeno un lavabo ed un WC e della superficie minima di 1,5 mq.

- In tutti i locali deve essere garantita idonea ventilazione naturale e/o forzata.

- Per le attività di vendita di generi alimentari deve essere presente un vano munito di lavabo.

- La minima altezza degli spazi sottostanti ai soppalchi deve essere pari a 2,4 m; almeno la medesima altezza deve intercorrere tra il pavimento finito dei soppalchi ed il soffitto finito dei locali, ove i soppalchi siano destinati alla permanenza di persone. In tal caso la superficie dei soppalchi concorre alla determinazione della superficie dell’unità immobiliare. La superficie dei soppalchi non deve essere superiore a un mezzo di quella del locale soppalcato.

FRUIBILITA’

Linee guida:

- DPR n°384 del 27/04/1978: “Regolamento di attuazione dell’art. 27 della legge 118/71, a favore dei mutilati ed invalidi civili, in materia di barriere architettoniche e trasporti pubblici”

- D.M. n°236 del 14/06/1989: “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”. Questo decreto si applica anche nel caso di edifici privati aperti al pubblico. Questo decreto sancisce il principio generale che “ogni unità immobiliare, qualunque sia la destinazione, deve essere adattabile per tutte le parti e componenti per le quali non è già chiesta l’accessibilità e/o visitabilità”, dove per “adattabilità” si intende la possibilità di adattare facilmente e rapidamente l’immobile alle esigenze dell’utente disabile. Le attività commerciali devono soddisfare al requisito della “visitabilità”, cioè devono essere tali da garantire l’accessibilità agli spazi di relazione e agli spazi nei quali il cittadino entra in contatto con la funzione svolta dall’attività che ha sede in quel determinato luogo. Inoltre, per le attività che presentano una superficie netta pari o superiore ai 250 mq, deve essere garantita l’accessibilità anche ad almeno un servizio igienico, requisito, questo, non richiesto alle attività di minore superficie.

- D.P.R. n°503 del 24/07/1996: “Regolamento e norme per l’eliminazione della

barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici”

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- Legge 104/1992 Eliminazione delle barriere architettoniche Requisiti:

- Larghezza minima percorsi orizzontali interni: 1,5 m

- Larghezza minima accessi esterni: 1,5 m con apertura agevole da entrambi i lati - Larghezza minima esposizione merce e passaggio delle persone: 2,2 m

- Larghezza minima dello scaffale di esposizione della merce: 80 cm

- Corridoi con andamento continuo o con variazioni facilmente percepibili e che permetta l’inversione di marcia di una persona su sedia a rotelle

- Pavimentazione complanare e che permetta una facile individuazione dei percorsi - Gli zerbini devono essere incassati nella pavimentazione

- I percorsi e gli spazi d’uso variano a seconda del metodo di vendita. Per la vendita assistita dal personale va previsto lo spazio adibito alla sosta davanti al banco di vendita (per la posizione seduta è necessaria una fascia larga 65-80 cm mentre per i clienti in piedi è necessario uno spazio largo 45-50 cm).

- Per gli altri requisiti si veda l’allegato B

ASPETTO

Linee guida: questa unità spaziale deve essere ben inserita con l’immagine complessiva della piazza e degli edifici che ne fanno parte.

INTEGRABILITA’

Linee guida: si dovranno usare materiali e colori tipici dell’edificato facente parte del centro storico di Castelnuovo di Garfagnana.

SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE

Linee guida: si dovranno usare materiali ecocompatibili e rispettare le indicazioni per il contenimento dei consumi energetici.

GESTIONE Efficienza del servizio

Linee guida: l’articolazione degli spazi dovrà consentire il controllo dell’accesso degli utenti.

Adattabilità

Linee guida: gli spazi dovranno consentire una adeguata flessibilità nelle sistemazioni degli

arredi.

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Contenimento dei consumi energetici

Linee guida: utilizzo di fonti rinnovabili e alternative.

Durabilità dei materiali

Linee guida: programmazione degli interventi di manutenzione.

2.3 Bar e preparazione di spuntini veloci

Attività previste:

- Consumare alimenti e bevande - Preparare alimenti e bevande - Immagazzinare scorte bar

- Riposarsi e parlare con altre persone

- Svolgere bisogni fisiologici (da parte dei clienti) - Svolgere bisogni fisiologici (da parte dei dipendenti)

Classi di esigenza secondo la UNI 8289,1981

SICUREZZA Sicurezza antincendio Linee guida:

- D.M. 30/11/1983 “Termini definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi” e specifiche prestazionali delle successive normative specifiche relative alle varie destinazioni degli edifici.

- Per analogia: D.M. n°246/1987: “Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione”

- Il locale deve permettere la fuoriuscita del pubblico in caso di pericolo a incendio Requisiti:

- Resistenza in caso di incendio

- Deve essere presente almeno un estintore per ogni attività commerciale - I requisiti generali sono riportati nel paragrafo 1.5

Operatività dei mezzi di soccorso Linee guida:

- La conformazione planivolumetrica dell’edificio in relazione anche alle altre

volumetrie interne ed esterne all’area di intervento deve essere tale da permettere l’operatività

dei mezzi di soccorso (vigili del fuoco, ambulanza, etc.)

(11)

Requisiti:

- Larghezza minima: 3,5m - Altezza libera minima: 4m - Pendenza massima: 10%

- Raggio di volta: 13m

- Resistenza ad un carico di almeno 20t

- Se l’edificio supera i 12m di altezza, allora vi deve essere la possibilità, in caso di incendio, di poter accostare delle autoscale ad esso. Inoltre devono essere previsti e segnalati, in posizione facilmente accessibile, gli idranti di alimentazione da utilizzare per il rifornimento dei Vigili del fuoco.

BENESSERE Benessere ambientale Linee guida:

- Gli spazi di lavoro sia collettivi sia individuali dovranno assicurare le condizioni di benessere per i lavoratori su tempi di permanenza lunghi (8ore). Gli spazi di accesso, distribuzione e attesa degli utenti dovranno garantire il confort ambientale per brevi tempi, nonché la possibilità di fruizione di servizi igienici almeno negli enti pubblici.

- Regolamento locale “tipo” di igiene in materia di alimenti e bevande del comune di Castelnuovo di Garfagnana

- Regolamento Edilizio di castelniovo di Garfagnana Requisiti:

Standard dimensionali:

- Spazio per la preparazione dei cibi: 0,6 mq/cliente (per i bar) - Spazio di consumo dei cibi: 1,3-2,2 mq/cliente

- Deposito: 0,3-0,9 mq/utente

- Servizi igienici per il pubblico: almeno uno deve essere per portatori di handicap - Servizi igienici e spogliatoio per il personale: minimo 2 mq

Altezza minima dei locali

- Spazi di lavoro e di servizio: 3m - Spazi tecnici: 2,7m

- La minima altezza degli spazi sottostanti ai soppalchi deve essere pari a 2,4 m; almeno

la medesima altezza deve intercorrere tra il pavimento finito dei soppalchi ed il soffitto finito

dei locali, ove i soppalchi siano destinati alla permanenza di persone. In tal caso la superficie

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dei soppalchi concorre alla determinazione della superficie dell’unità immobiliare. La superficie dei soppalchi non deve essere superiore a un mezzo di quella del locale soppalcato.

Benessere termoigrometrico Linee guida:

- L’area di vendita deve assicurare le condizioni di benessere ambientale per il personale su tempi di permanenza lunghi (8 ore). Il controllo della qualità dell’aria può essere demandato al singolo per favorire una esatta individuazione delle condizioni soggettive di benessere.

Requisiti:

- Temperatura nelle zone aperte al pubblico: 26 °C (in estate), 20 °C (in inverno).

- Velocità dell’aria: 0,15 m/s - Ricambi di aria all’ora: 1 vol/h - Umidità relativa. 30%<Ur>50%

- Temperatura superficiale del pavimento: 19 °C<T<24 °C

- Le parti vetrate devono essere schermate con frangisole fissi o sistemi regolabili Benessere acustico

Linee guida:

- Lo spazio deve essere studiato in modo da assicurare un buon ascolto della parola e una buona protezione dai rumori.

- Dalla correlazione volume del locale-tipo di locale si ricava il giusto tempo di riverberazione. Attraverso la formula di Sabine T = 0,6 V/A è possibile ricavare il coefficiente di assorbimento totale necessario a quel locale per avere un determinato tempo di riverberazione.

- E’ necessario il controllo acustico delle postazioni di lavoro al fine di evitare mutue interferenze.

Requisiti:

- Tempo di riverberazione: 0,8 sec.

- Massima intensità sonora interna: 70 phon Benessere visivo

Linee guida:

- La superficie finestrata dovrà assicurare un fattore medio di luce diurna FDLm del 2%

misurato nel punto più sfavorevole del locale ad un altezza di 0,9 m dal pavimento. Tale

requisito è solitamente soddisfatto per gli edifici di larghezza contenuta e da un rapporto tra

superficie finestrata illuminante utile e superficie pavimentata maggiore o uguale a 1/8.

(13)

- Il livello di illuminamento deve essere tale da ridurre i disagi da abbagliamento e riflessioni indesiderate nel campo visivo.

- Le aree funzionali saranno dotate di meccanismi di oscuramento dell’illuminazione solare mediante dispositivi regolabili e fissi.

- Deve essere garantita la visione dell’ambiente esterno evitando forti variazioni di luminosità e possibili fenomeni di abbagliamento.

Requisiti:

- FDLm: 2%

- Valore di riferimento per l’intensità luminosa: 200 lux (UNI 10380)

- Il rapporto tra superficie finestrata illuminante utile e la superficie pavimentata deve essere maggiore o uguale a 1/8.

- In caso di presenza di soppalco la verifica di illuminazione e areazione può essere operata considerando complessivamente le sup. finestrate e di pavimento sia del soppalco che del locale su cui il medesimo si affaccia.

Igiene Linee guida:

- Regolamento locale “tipo” di igiene in materia di alimenti e bevande del comune di Castelnuovo di Garfagnana

- Regolamento Edilizio di Castelnuovo di Garfagnana

- Sarà necessario controllare la qualità igienico olfattiva dell’aria.

- I servizi igienici devono essere adeguati al numero di lavoratori presenti per turno (D.P.R. n° 303 del 19/03/1956 “Norme generali per l’igiene del lavoro. Servizi igienici assistenziali”)

Requisiti:

- Ogni unità ambientale avrà un’apertura trasparente apribile sull’esterno dell’organismo edilizio. I ricambi d’aria orari saranno garantiti anche da apposita impiantistica.

- Il D.P.R. 303/1956 prescrive un lavandino ogni 5 dipendenti occupanti il turno e i lavandini collettivi devono disporre di uno spazio di almeno 60 cm per ogni posto.

- Deve essere presente almeno una latrina a disposizione dei lavoratori.

- Nelle aziende che occupano lavoratori di sesso diverso in numero non inferiore a 10

devono essere istallate latrine separate per uomini e donne in numero non inferiore a 1 ogni

30 persone occupanti il turno. I locali delle latrine non devono comunicare direttamente con i

locali di lavoro.

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- Le aziende dove gli abiti possono essere bagnati durante il lavoro devono possedere locali destinati appositamente ad uso spogliatoio, distinti per i due sessi e convenientemente arredati. I locali destinati ad uso spogliatoio devono essere possibilmente vicino ai locali di lavoro, areati, illuminati e riscaldati durante la stagione fredda.

- E’ vietato adibire al lavoro locali chiusi sotterranei o semisotterranei. In deroga possono essere destinati al lavoro locali sotterranei o semisotterranei, quando ricorrano particolari esigenze tecniche. In tali casi si deve provvedere con idonei mezzi alla areazione, alla illuminazione ed alla protezione contro l’umidità.

Requisiti dimensionali:

- Altezza minima dei locali destinati a servizi igienici e spogliatoi: 2,4 m - Superficie minima dei locali destinati a servizi igienici e spogliatoi: 2 mq

- Nei servizi igienici deve essere garantita una idonea ventilazione naturale e/o forzata.

FRUIBILITA’

Linee guida:

- DPR n°384 del 27/04/1978: “Regolamento di attuazione dell’art. 27 della legge 118/71, a favore dei mutilati ed invalidi civili, in materia di barriere architettoniche e trasporti pubblici”

- D.M. n°236 del 14/06/1989: “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”. Questo decreto si applica anche nel caso di edifici privati aperti al pubblico. Questo decreto sancisce il principio generale che “ogni unità immobiliare, qualunque sia la destinazione, deve essere adattabile per tutte le parti e componenti per le quali non è già chiesta l’accessibilità e/o visitabilità”, dove per “adattabilità” si intende la possibilità di adattare facilmente e rapidamente l’immobile alle esigenze dell’utente disabile. Le attività commerciali devono soddisfare al requisito della “visitabilità”, cioè devono essere tali da garantire l’accessibilità agli spazi di relazione e agli spazi nei quali il cittadino entra in contatto con la funzione svolta dall’attività che ha sede in quel determinato luogo. Inoltre, per le attività che presentano una superficie netta pari o superiore ai 250 mq deve essere garantita l’accessibilità anche ad almeno un servizio igienico, requisito, questo, non richiesto alle attività di minore superficie.

- D.P.R. n°503 del 24/07/1996: “Regolamento e norme per l’eliminazione della barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici”

- Legge 104/1992: Eliminazione delle barriere architettoniche.

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Requisiti:

- Larghezza minima percorsi orizzontali interni: 1,5 m

- Larghezza minima accessi esterni: 1,5 m con apertura agevole da entrambi i lati.

- Corridoi con andamento continuo o con variazioni facilmente percepibili e che permetta l’inversione di marcia di una persona su sedia a rotelle.

- Pavimentazione complanare e che permetta una facile individuazione dei percorsi.

- Gli zerbini devono essere incassati nella pavimentazione.

- Per gli altri requisiti si veda l’allegato B.

ASPETTO

Linee guida: gli spazi aperti al pubblico saranno allestiti (organizzazione, materiali, finiture) coerentemente con l’immagine proposta.

INTEGRABILITA’

Linee guida: si dovranno usare materiali e colori tipici dell’edificato facente parte del centro storico di Castelnuovo di Garfagnana.

SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE

Linee guida: si dovranno usare materiali ecocompatibili e rispettare le indicazioni per il contenimento dei consumi energetici.

GESTIONE Efficienza del servizio

Linee guida: l’articolazione degli spazi dovrà consentire il controllo dell’accesso degli utenti.

Adattabilità

Linee guida: gli spazi dovranno consentire una adeguata flessibilità nelle sistemazioni degli arredi.

Contenimento dei consumi energetici

Linee guida: utilizzo di fonti rinnovabili e alternative.

Durabilità dei materiali

Linee guida: programmazione degli interventi di manutenzione.

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2.4 Uffici professionali privati

Attività previste:

- Svolgere mansioni d’ufficio - Lavorare al computer

- Attendere nella sala d’attesa - Scambiarsi documenti - Ricevere persone

- Archiviare documenti cartacei

- Svolgere bisogni fisiologici (da parte dei dipendenti)

Classi di esigenza secondo la UNI 8289,1981

SICUREZZA Sicurezza antincendio Linee guida:

- D.M. 30/11/1983 “Termini definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi” e specifiche prestazionali delle successive normative specifiche relative alle varie destinazioni degli edifici.

- Per analogia: D.M. n°246/1987: “Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione”.

- Il locale deve permettere la fuoriuscita del pubblico in caso di pericolo a incendio Requisiti:

- Resistenza in caso di incendio

- I requisiti generali sono riportati nel paragrafo 1.5 Operatività dei mezzi di soccorso

Linee guida:

- La conformazione planivolumetrica dell’edificio in relazione anche alle altre volumetrie interne ed esterne all’area di intervento deve essere tale da permettere l’operatività dei mezzi di soccorso (vigili del fuoco, ambulanza, etc.).

Requisiti:

- Larghezza minima: 3,5m - Altezza libera minima: 4m - Pendenza massima: 10%

- Raggio di volta: 13m

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- Resistenza ad un carico di almeno 20t

- Se l’edificio supera i 12m di altezza, allora vi deve essere la possibilità, in caso di incendio, di poter accostare delle autoscale ad esso. Inoltre devono essere previsti e segnalati, in posizione facilmente accessibile, gli idranti di alimentazione da utilizzare per il rifornimento dei Vigili del fuoco.

BENESSERE Benessere ambientale Linee guida:

- Regolamento edilizio di Castelnuovo di Garfagnana.

- Gli spazi di lavoro sia collettivi sia individuali dovranno assicurare le condizioni di benessere per i lavoratori su tempi di permanenza lunghi (8ore). Gli spazi di accesso, distribuzione e attesa degli utenti dovranno garantire il confort ambientale per brevi tempi.

Requisiti:

Standard dimensionali:

- Spazi di lavoro collettivo (più di 10 operatori): 5 mq/operatore - Spazio di lavoro semicollettivo (4-10 persone): 10 mq/operatore - Spazi di lavoro individuale: 10-20 mq/operatore

- Sale riunioni: 2 mq/utente

- Spazi di archiviazione: 6 mq/operatore - Sala di attesa: 0,2-0,6 mq/posto di lavoro Altezza minima dei locali

- Spazi di lavoro e di servizio: 3m - Sale riunioni: 4m

- Spazi tecnici: 2,7m

- Aree di accesso e distribuzione utenti e relazione con gli operatori: 3m Benessere termoigrometrico

Linee guida:

- L’area di lavoro deve assicurare le condizioni di benessere ambientale per il personale su tempi di permanenza medio-lunghi (6-8 ore). Il controllo della qualità dell’aria può essere demandato al singolo per favorire una esatta individuazione delle condizioni soggettive di benessere.

Requisiti:

Temperatura

(18)

- Spazi di lavoro e sale riunioni: 26 °C (in estate), 20 °C (in inverno) - Spazi tecnici: 30 °C (in estate), 15 °C (in inverno)

- Zone aperte al pubblico: 18 °C Velocità dell’aria: 0,15 m/s

- Spazi di lavoro: 3 ricambi d’aria/ora - Sale riunioni: 2 ricambi d’aria/ora

- Sale archiviazione: 1,5 ricambi d’aria/ora

- Spazi tecnici e locali di servizio: 1 ricambio d’aria/ora Umidità relativa: 30%<Ur>50%

Le parti vetrate devono essere schermate con frangisole fissi o sistemi regolabili.

Benessere acustico Linee guida:

- Lo spazio deve essere studiato in modo da assicurare un buon ascolto della parola e una buona protezione dai rumori.

- Dalla correlazione volume del locale-tipo di locale si ricava il giusto tempo di riverberazione. Attraverso la formula di Sabine T = 0,6 V/A è possibile ricavare il coefficiente di assorbimento totale necessario a quel locale per avere un determinato tempo di riverberazione.

- E’ necessario il controllo acustico delle postazioni di lavoro al fine di evitare mutue interferenze.

Requisiti:

- Tempo di riverberazione spazi di lavoro: 0,8 sec.

- Tempo di riverberazione sale archiviazione e zone aperte al pubblico: 1,2 sec.

- Tempo di riverberazione spazi tecnici: 1,6 sec.

- Massima intensità sonora spazi di lavoro, archiviazione e aperti al pubblico: 70 phon - Massima intensità sonora sale riunioni: 60 phon

- Massima intensità sonora spazi tecnici: 80 phon Benessere visivo

Linee guida:

- La superficie finestrata dovrà assicurare un fattore medio di luce diurna FDLm del 2%

misurato nel punto più sfavorevole del locale ad un altezza di 0,9 m dal pavimento. Tale

requisito è solitamente soddisfatto per gli edifici di larghezza contenuta e da un rapporto tra

superficie finestrata illuminante utile e superficie pavimentata maggiore o uguale a 1/8.

(19)

- Il livello di illuminamento deve essere tale da ridurre i disagi da abbagliamento e riflessioni indesiderate nel campo visivo.

- Le aree funzionali saranno dotate di meccanismi di oscuramento dell’illuminazione solare mediante dispositivi regolabili e fissi.

- Deve essere garantita la visione dell’ambiente esterno evitando forti variazioni di luminosità e possibili fenomeni di abbagliamento.

- E’ importante lo studio di un corretto rapporto di illuminazione naturale e artificiale.

Requisiti:

- FDLm: 2%

- Il rapporto tra superficie finestrata illuminante utile e la superficie pavimentata deve essere maggiore o uguale a 1/8.

Valore di riferimento per l’intensità luminosa:

- Su piano di lavoro: 500 lux (UNI EN 27726) - Nelle aree di collegamento: 200 lux (UNI 10380)

- Negli spazi tecnici e aree di servizio: 150 lux (UNI 10380) - Nelle zone di sosta degli utenti: 300 lux (UNI 10380) Igiene

Linee guida:

- Sarà necessario controllare la qualità igienico olfattiva dell’aria e limitare l’inquinamento elettromagnetico così come l’accumulo di energia elettrostatica.

- I servizi igienici devono essere adeguati al numero di lavoratori presenti per turno (D.P.R. n° 303 del 19/03/1956 “Norme generali per l’igiene del lavoro. Servizi igienici assistenziali”).

- Regolamento Edilizio di Castelnuovo di Garfagnana.

Requisiti:

- Ogni unità ambientale avrà un’apertura trasparente apribile sull’esterno dell’organismo edilizio. I ricambi d’aria orari saranno garantiti anche da apposita impiantistica.

- Il D.P.R. 303/1956 prescrive un lavandino ogni 5 dipendenti occupanti il turno e i lavandini collettivi devono disporre di uno spazio di almeno 60 cm per ogni posto.

- Deve essere presente almeno una latrina a disposizione dei lavoratori.

- Nelle aziende che occupano lavoratori di sesso diverso in numero non inferiore a 10

devono essere istallate latrine separate per uomini e donne in numero non inferiore a 1 ogni

(20)

30 persone occupanti il turno. I locali delle latrine non devono comunicare direttamente con i locali di lavoro.

FRUIBILITA’

Linee guida:

- DPR n°384 del 27/04/1978: “Regolamento di attuazione dell’art. 27 della legge 118/71, a favore dei mutilati ed invalidi civili, in materia di barriere architettoniche e trasporti pubblici”

- D.M. n°236 del 14/06/1989: “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”. Questo decreto si applica anche nel caso di edifici privati aperti al pubblico. Questo decreto sancisce il principio generale che “ogni unità immobiliare, qualunque sia la destinazione, deve essere adattabile per tutte le parti e componenti per le quali non è già chiesta l’accessibilità e/o visitabilità”, dove per “adattabilità” si intende la possibilità di adattare facilmente e rapidamente l’immobile alle esigenze dell’utente disabile. Anche gli uffici privati devono soddisfare al requisito della “visitabilità”, cioè devono essere tali da garantire l’accessibilità agli spazi di relazione e agli spazi nei quali il cittadino entra in contatto con la funzione svolta dall’attività che ha sede in quel determinato luogo.

- D.P.R. n°503 del 24/07/1996: “Regolamento e norme per l’eliminazione della barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici”

- Legge 104/1992 Eliminazione delle barriere architettoniche Requisiti:

- Larghezza minima percorsi orizzontali interni: 1,5 m

- Corridoi con andamento continuo o con variazioni facilmente percepibili e che permetta l’inversione di marcia di una persona su sedia a rotelle

- Pavimentazione complanare e che permetta una facile individuazione dei percorsi - Gli zerbini devono essere incassati nella pavimentazione

- Per gli altri requisiti si rimanda all’allegato B

ASPETTO Linee guida:

- Gli spazi comuni devono presentare allestimenti che favoriscano la

comunicazione tra gli operatori.

(21)

- Gli spazi aperti al pubblico saranno allestiti (organizzazione, materiali, finiture) coerentemente con l’immagine proposta dall’ente o società.

- Gli ambienti di lavoro saranno caratterizzati dalla libertà dei singoli di personalizzare le zone di pertinenza individuale.

INTEGRABILITA’

Linee guida: si dovranno usare materiali e colori tipici dell’edificato facente parte del centro storico di Castelnuovo di Garfagnana.

SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE

Linee guida: si dovranno usare materiali ecocompatibili e rispettare le indicazioni per il contenimento dei consumi energetici.

GESTIONE Efficienza del servizio

Linee guida: l’articolazione degli spazi dovrà consentire il controllo dell’accesso degli utenti.

Adattabilità

Linee guida: gli spazi dovranno consentire una adeguata flessibilità di utilizzazione a causa delle possibili variazioni dei servizi e degli spazi che li ospitano. Anche i sistemi tecnici e gli arredi dovranno garantire l’adattabilità nel tempo a nuove sistemazioni interne e/o evoluzioni organizzative e tecnologiche.

Contenimento dei consumi energetici

Linee guida: utilizzo di fonti rinnovabili e alternative.

Durabilità dei materiali

Linee guida: programmazione degli interventi di manutenzione.

2.5 Ufficio informazioni turistiche

Attività previste:

- Svolgere mansioni d’ufficio - Lavorare al computer

- Ricevere visitatori e dare informazioni - Archiviare documenti cartacei

- Svolgere bisogni fisiologici (da parte dei dipendenti)

(22)

- Osservare l’esposizione della mostra dell’artigianato.

Classi di esigenza secondo la UNI 8289,1981

SICUREZZA Sicurezza antincendio Linee guida:

- D.M. 30/11/1983 “Termini definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi” e specifiche prestazionali delle successive normative specifiche relative alle varie destinazioni degli edifici.

- Per analogia: D.M. n°246/1987: “Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione”

- Il locale deve permettere la fuoriuscita del pubblico in caso di pericolo di incendio.

Requisiti:

- Resistenza in caso di incendio

- I requisiti generali sono riportati nel paragrafo 1.5 Operatività dei mezzi di soccorso

Linee guida:

- La conformazione planivolumetrica dell’edificio in relazione anche alle altre volumetrie interne ed esterne all’area di intervento deve essere tale da permettere l’operatività dei mezzi di soccorso (vigili del fuoco, ambulanza, etc.).

Requisiti:

- Larghezza minima: 3,5m - Altezza libera minima: 4m - Pendenza massima: 10%

- Raggio di volta: 13m

- Resistenza ad un carico di almeno 20t

- Se l’edificio supera i 12m di altezza, allora vi deve essere la possibilità, in caso di incendio, di poter accostare delle autoscale ad esso. Inoltre devono essere previsti e segnalati, in posizione facilmente accessibile, gli idranti di alimentazione da utilizzare per il rifornimento dei Vigili del fuoco.

BENESSERE

Benessere ambientale

Linee guida:

(23)

- Gli spazi di lavoro sia collettivi sia individuali dovranno assicurare le condizioni di benessere per i lavoratori su tempi di permanenza medio-lunghi (6-8ore). Gli spazi di accesso, distribuzione e attesa degli utenti dovranno garantire il confort ambientale per brevi tempi.

Requisiti:

Standard dimensionali:

- Spazi di lavoro: 10-20 mq/operatore - Spazi di archiviazione: 6 mq/operatore Altezza minima dei locali

- Spazi di lavoro e di servizio: 3m - Spazi tecnici: 2,7m

- Aree di accesso e distribuzione utenti e relazione con gli operatori: 3m Benessere termoigrometrico

Linee guida:

- L’area di lavoro deve assicurare le condizioni di benessere ambientale per il personale su tempi di permanenza medio-lunghi (6-8 ore). Il controllo della qualità dell’aria può essere demandato al singolo per favorire una esatta individuazione delle condizioni soggettive di benessere.

Requisiti:

Temperatura

- Spazi di lavoro: 26 °C (in estate), 20 °C (in inverno) - Zone aperte al pubblico: 18 °C

Velocità dell’aria: 0,15 m/s

- Spazi di lavoro: 3 ricambi d’aria/ora - Sale archiviazione: 1,5 ricambi d’aria/ora Umidità relativa: 30%<Ur>50%

Le parti vetrate devono essere schermate con frangisole fissi o sistemi regolabili.

Benessere acustico Linee guida:

- Lo spazio deve essere studiato in modo da assicurare un buon ascolto della parola e una buona protezione dai rumori.

- Dalla correlazione volume del locale-tipo di locale si ricava il giusto tempo di

riverberazione. Attraverso la formula di Sabine T = 0,6 V/A è possibile ricavare il coefficiente

di assorbimento totale necessario a quel locale per avere un determinato tempo di

riverberazione.

(24)

- E’ necessario il controllo acustico delle postazioni di lavoro al fine di evitare mutue interferenze.

Requisiti:

- Tempo di riverberazione: 0,8 sec.

- Massima intensità sonora spazi di lavoro, archiviazione e aperti al pubblico: 70 phon Benessere visivo

Linee guida:

- La superficie finestrata dovrà assicurare un fattore medio di luce diurna FDLm del 2%

misurato nel punto più sfavorevole del locale ad un altezza di 0,9 m dal pavimento. Tale requisito è solitamente soddisfatto per gli edifici di larghezza contenuta e da un rapporto tra superficie finestrata illuminante utile e superficie pavimentata maggiore o uguale a 1/8.

- Il livello di illuminamento deve essere tale da ridurre i disagi da abbagliamento e riflessioni indesiderate nel campo visivo.

- Le aree funzionali saranno dotate di meccanismi di oscuramento dell’illuminazione solare mediante dispositivi regolabili e fissi.

- Deve essere garantita la visione dell’ambiente esterno evitando forti variazioni di luminosità e possibili fenomeni di abbagliamento.

- E’ importante lo studio di un corretto rapporto di illuminazione naturale e artificiale.

Requisiti:

- FDLm: 2%

- Il rapporto tra superficie finestrata illuminante utile e la superficie pavimentata deve essere maggiore o uguale a 1/8.

Valore di riferimento per l’intensità luminosa:

- Su piano di lavoro: 500 lux (UNI EN 27726) - Nelle aree di collegamento: 200 lux (UNI 10380) - Nelle zone di sosta degli utenti: 300 lux (UNI 10380) Igiene

Linee guida:

- Sarà necessario controllare la qualità igienico olfattiva dell’aria

- I servizi igienici devono essere adeguati al numero di lavoratori presenti per turno (D.P.R. n° 303 del 19/03/1956 “Norme generali per l’igiene del lavoro. Servizi igienici assistenziali”)

Requisiti:

(25)

- Il D.P.R. 303/1956 prescrive un lavandino ogni 5 dipendenti occupanti il turno e i lavandini collettivi devono disporre di uno spazio di almeno 60 cm per ogni posto.

- Deve essere presente almeno una latrina a disposizione dei lavoratori.

- Nelle aziende che occupano lavoratori di sesso diverso in numero non inferiore a 10 devono essere istallate latrine separate per uomini e donne in numero non inferiore a 1 ogni 30 persone occupanti il turno. I locali delle latrine non devono comunicare direttamente con i locali di lavoro.

FRUIBILITA’

Linee guida:

- DPR n°384 del 27/04/1978: “Regolamento di attuazione dell’art. 27 della legge 118/71, a favore dei mutilati ed invalidi civili, in materia di barriere architettoniche e trasporti pubblici”

- D.M. n°236 del 14/06/1989: “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”. Questo decreto si applica anche nel caso di edifici privati aperti al pubblico. Questo decreto sancisce il principio generale che “ogni unità immobiliare, qualunque sia la destinazione, deve essere adattabile per tutte le parti e componenti per le quali non è già chiesta l’accessibilità e/o visitabilità”, dove per “adattabilità” si intende la possibilità di adattare facilmente e rapidamente l’immobile alle esigenze dell’utente disabile. Anche gli uffici privati devono soddisfare al requisito della “visitabilità”, cioè devono essere tali da garantire l’accessibilità agli spazi di relazione e agli spazi nei quali il cittadino entra in contatto con la funzione svolta dall’attività che ha sede in quel determinato luogo.

- D.P.R. n°503 del 24/07/1996: “Regolamento e norme per l’eliminazione della barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici”

- Legge 104/1992: Eliminazione delle barriere architettoniche Requisiti:

- Larghezza minima percorsi orizzontali interni: 1,5 m

- Corridoi con andamento continuo o con variazioni facilmente percepibili e che permetta l’inversione di marcia di una persona su sedia a rotelle

- Pavimentazione complanare e che permetta una facile individuazione dei percorsi - Gli zerbini devono essere incassati nella pavimentazione

- Per gli altri requisiti si rimanda all’allegato B.

(26)

ASPETTO

Linee guida: gli spazi aperti al pubblico saranno allestiti (organizzazione, materiali, finiture) coerentemente con l’immagine proposta dall’ente o società.

INTEGRABILITA’

Linee guida: si dovranno usare materiali e colori tipici dell’edificato facente parte del centro storico di Castelnuovo di Garfagnana.

SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE

Linee guida: si dovranno usare materiali ecocompatibili e rispettare le indicazioni per il contenimento dei consumi energetici.

GESTIONE Efficienza del servizio

Linee guida: l’articolazione degli spazi dovrà consentire il controllo dell’accesso degli utenti.

Adattabilità

Linee guida: gli spazi dovranno consentire una adeguata flessibilità di utilizzazione a causa delle possibili variazioni dei servizi e degli spazi che li ospitano. Anche i sistemi tecnici e gli arredi dovranno garantire l’adattabilità nel tempo a nuove sistemazioni interne e/o evoluzioni organizzative e tecnologiche.

Contenimento dei consumi energetici

Linee guida: utilizzo di fonti rinnovabili e alternative.

Durabilità dei materiali

Linee guida: programmazione degli interventi di manutenzione.

2.6 Abitazioni

Attività previste:

- Consumare cibi

- Preparare cibi

- Conservare cibi

- Riposarsi e rilassarsi

- Svolgere bisogni fisiologici

(27)

- Dormire

Classi di esigenza secondo la UNI 8289,1981

SICUREZZA Sicurezza antincendio Linee guida:

- D.M. 30/11/1983 “Termini definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi” e specifiche prestazionali delle successive normative specifiche relative alle varie destinazioni degli edifici.

- D.M. n°246/1987: “Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione”

- L’edificio deve permettere la fuoriuscita del pubblico in caso di pericolo a incendio Requisiti:

- Resistenza in caso di incendio.

- Gli edifici che compongono il complesso di nuova edificazione hanno un’altezza antincendi inferiore a 24 m quindi per la classificazione secondo la tabella A del D.M. 246/87 gli edifici appartengono alla categori “a” (edifici con altezza antincendi compresa tra 12 e 24 m). Per tali edifici valgono le seguenti prescrizioni:

1. Massima superficie di compartimento: 8000 mq 2. Massima superficie di competenza per ogni piano:

- 500 mq per scale non protette con un minimo di due scale per edificio - 500 mq per scale a prova di fumo

- 550 mq per scale a prova di fumo interne - 600 mq per scale a prova di fumo

3. Caratteristiche REI dei vani scala e ascensori, filtri, porte, elementi di suddivisione tra compartimenti: REI 60.

4. Accesso all’area:

- Larghezza minima: 3,5m - Altezza libera minima: 4m - Pendenza massima: 10%

- Raggio di volta: 13m

- Resistenza ad un carico di almeno 20t.

5. Vi deve essere la possibilità, in caso di incendio, di poter accostare delle autoscale ad

una qualsiasi finestra o balcone di ogni piano, altrimenti se tale requisito non può

essere soddisfatto gli edifici di tipo “a” devono essere dotati almeno di scale protette.

(28)

6. Il vano scala deve avere superficie netta di areazione permanente in sommità non inferiore a 1 mq.

7. Il vano corsa degli ascensori deve avere una superficie di areazione permanente in sommità non inferiore al 3% dell’area della sezione orizzontale del vano stesso, e comunque non inferiore a 0,2 mq. Nel vano corsa non possono essere poste in opera canne fumarie, condutture o tubazioni che non appartengano all’impianto ascensore.

Quando il numero degli ascensori è superiore a due devono essere disposti in almeno due vani di corsa distinti.

8. Il filtro a prova di fumo del vano scale e vano corsa ascensore può essere comune.

9. Il locale macchine deve essere separato dagli altri ambienti dell’edificio con strutture di resistenza al fuoco equivalente a quella del vano corsa. Deve avere superficie netta di areazione permanente non inferiore al 3% della superficie del pavimento, con un minimo di 0,05 mq, realizzata con finestre e/o camini aventi sezione non inferiore a quella sopra precisata e sfociante all’aperto ad un’altezza almeno pari a quella dell’apertura di areazione del vano corsa.

10. Per gli edifici di tipo “a” l’istallazione di impianti di produzione di calore a gas con densità > 0,8 è consentita entro il volume degli edifici

BENESSERE Benessere ambientale

Linee guida: Regolamento Edilizio di Castelnuovo di Garfagnana Requisiti:

Standard dimensionali:

- L’altezza netta media di locali di cat. A1 (soggiorni, sale da pranzo, cucine, camere da letto, studi, sale di lettura) non deve essere inferiore a 2,7 m con un minimo di 2,2 m in caso di solaio inclinato.

- Superficie minima camera matrimoniale: 14 mq - Superficie minima camera singola: 9 mq

- Sono ammesse cucine aventi superficie inferiore a 8 mq, in questo caso definite vano

cottura, purchè costituenti vano accessorio di altro locale ad uso soggiorno o pranzo ed aprire

direttamente su questo, provviste di illuminazione ed areazione autonoma mediante finestra

minima di 1 mq, con superficie non inferiore a 4 mq e dimensione minima lineare di 1,5 m di

larghezza. Sono ammessi posti cottura anche se non provvisti di illuminazione diretta, purchè

(29)

siano dotati di apertura priva di infisso con il locale soggiorno o pranzo, della superficie minima di 3 mq. I suddetti locali devono essere dotati di areazione meccanica.

- I servizi igienici e bagni devono essere forniti di apertura all’esterno per il ricambio dell’aria o dotati di aspirazione meccanica, o di altro idoneo sistema di areazione.

- Per ogni alloggio almeno una stanza da bagno deve avere vaso, vasca da bagno o doccia,lavabo, bidet. Nel caso di alloggi con due o tre camere da letto, il bagno, se unico, deve avere una superficie utile minima di 3,5 mq con lato minore non inferiore a 1,2m.

- L’altezza media dei locali di categoria S1 (cucine di superficie inferiore a 8mq, posti di cottura, servizi igienici e bagni negli edifici di abitazione individuale o collettiva) non deve essere inferiore a 2,4m.

Benessere termoigrometrico Requisiti:

- Temperatura: 26 °C (in estate), 20 °C (in inverno) - Velocità dell’aria: 0,15 m/s

- Ricambi di aria all’ora: 1 vol/ora ( 3 vol/ora per cucina e bagno) - Umidità relativa: 30%<Ur>50%

Benessere acustico Linee guida:

- Lo spazio deve essere studiato in modo da assicurare un buon ascolto della parola e una buona protezione dai rumori.

- Dalla correlazione volume del locale-tipo di locale si ricava il giusto tempo di riverberazione. Attraverso la formula di Sabine T = 0,6 V/A è possibile ricavare il coefficiente di assorbimento totale necessario a quel locale per avere un determinato tempo di riverberazione.

Requisiti:

- Tempo di riverberazione: 0,8 sec.

- Massima intensità sonora interna: 70 phon.

Benessere visivo Linee guida:

- La superficie finestrata dovrà assicurare un fattore medio di luce diurna FDLm del 2%

misurato nel punto più sfavorevole del locale ad un altezza di 0,9 m dal pavimento. Tale

requisito è solitamente soddisfatto per gli edifici di larghezza contenuta e da un rapporto tra

superficie finestrata illuminante utile e superficie pavimentata maggiore o uguale a 1/8.

(30)

- Il livello di illuminamento deve essere tale da ridurre i disagi da abbagliamento e riflessioni indesiderate nel campo visivo.

- Le aree funzionali saranno dotate di meccanismi di oscuramento dell’illuminazione solare mediante dispositivi regolabili e fissi.

- Deve essere garantita la visione dell’ambiente esterno evitando forti variazioni di luminosità e possibili fenomeni di abbagliamento.

- E’ importante lo studio di un corretto rapporto di illuminazione naturale e artificiale.

Requisiti:

- FDLm: 2%

- Il rapporto tra superficie finestrata illuminante utile e la superficie pavimentata deve essere maggiore o uguale a 1/8.

- Valore di riferimento per l’intensità luminosa: 200 lux (UNI 10380) Igiene

Linee guida:

- Regolamento Edilizio di Castelnuovo di Garfagnana.

- Sarà necessario controllare la qualità igienico olfattiva dell’aria.

Requisiti:

- Per ogni alloggio almeno una stanza da bagno deve avere vaso, vasca da bagno o doccia, lavabo, bidet. Nel caso di alloggi con due o tre camere da letto, il bagno, se unico, deve avere una superficie utile minima di 3,5 mq con lato minore non inferiore a 1,2m.

FRUIBILITA’

Linee guida:

- DPR n°384 del 27/04/1978: “Regolamento di attuazione dell’art. 27 della legge 118/71, a favore dei mutilati ed invalidi civili, in materia di barriere architettoniche e trasporti pubblici”

- D.M. n°236 del 14/06/1989: “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”. Questo decreto sancisce il principio generale che “ogni unità immobiliare, qualunque sia la destinazione, deve essere adattabile per tutte le parti e componenti per le quali non è già chiesta l’accessibilità e/o visitabilità”, dove per “adattabilità” si intende la possibilità di adattare facilmente e rapidamente l’immobile alle esigenze dell’utente disabile.

- Legge 104/1992: Eliminazione delle barriere architettoniche.

Requisiti:

(31)

- Larghezza minima percorsi orizzontali interni: 1,5 m

- Corridoi con andamento continuo o con variazioni facilmente percepibili e che permetta l’inversione di marcia di una persona su sedia a rotelle

- Pavimentazione complanare e che permetta una facile individuazione dei percorsi - Gli zerbini devono essere incassati nella pavimentazione

- Per gli altri requisiti si rimanda all’allegato B.

ASPETTO

Linee guida: questa unità spaziale deve essere ben inserita con l’immagine complessiva della piazza e degli edifici che ne fanno parte.

INTEGRABILITA’

Linee guida: si dovranno usare materiali e colori tipici dell’edificato facente parte del centro storico di Castelnuovo di Garfagnana.

SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE

Linee guida: si dovranno usare materiali ecocompatibili e rispettare le indicazioni per il contenimento dei consumi energetici.

GESTIONE

Contenimento dei consumi energetici

Linee guida: utilizzo di fonti rinnovabili e alternative.

Durabilità dei materiali

Linee guida: programmazione degli interventi di manutenzione.

2.7 Spazi urbani

Attività previste:

- Visitare la piazza - Seguire percorsi a piedi - Osservare il paesaggio urbano - Sostare all’ombra

Classi di esigenza secondo la UNI 8289,1981

(32)

SICUREZZA

Operatività dei mezzi di soccorso Linee guida:

- La conformazione planivolumetrica dell’edificio in relazione anche alle altre volumetrie interne ed esterne all’area di intervento deve essere tale da permettere l’operatività dei mezzi di soccorso (vigili del fuoco, ambulanza, etc.).

Requisiti:

- Larghezza minima: 3,5m - Altezza libera minima: 4m - Pendenza massima: 10%

- Raggio di volta: 13m

- Resistenza ad un carico di almeno 20t

- Se l’edificio supera i 12m di altezza, allora vi deve essere la possibilità, in caso di incendio, di poter accostare delle autoscale ad esso. Inoltre devono essere previsti e segnalati, in posizione facilmente accessibile, gli idranti di alimentazione da utilizzare per il rifornimento dei Vigili del fuoco.

Distanze tra gli edifici Linee guida:

- D.M. n. 1444 del 1 aprile 1968

- Regolamento Urbanistico di Castelnuovo di Garfagnana - Regolamento Edilizio di Castelnuovo di Garfagnana Requisiti:

- Art. 9 del D.M. n. 1444 del 1 aprile 1968: Zona A. Per le operazioni di risanamento conservativo e per le eventuali ristrutturazioni, le distanze tra gli edifici non possono essere inferiori a quelle intercorrenti tra i volumi edificati preesistenti, computati senza tener conto di costruzioni aggiuntive di epoca recente e prive di valore storico, artistico e ambientale.

Sono ammesse distanze inferiori a quelle indicate nei precedenti commi, nel caso di gruppi di edifici che formino oggetto di piani particolareggiati.

- Per gli altri requisiti si rimanda all’allegato A

BENESSERE Benessere ambientale

Linee guida: gli spazi urbani saranno dotati di arredi ed elementi di qualificazione urbana

congruenti con la qualità dell’immagine espressa dal centro storico di Castelnuovo.

(33)

Benessere illuminotecnica notturno

Linee guida: dovrà essere assicurata la visibilità notturna del pedone all’interno del complesso.

FRUIBILITA’

Linee guida:

- DPR n°384 del 27/04/1978: “Regolamento di attuazione dell’art. 27 della legge 118/71, a favore dei mutilati ed invalidi civili, in materia di barriere architettoniche e trasporti pubblici”

- D.M.LL.PP. 236/1989 - Legge 13/1989

- D.P.R. 503/1996

- Occorre consentire l’accesso a tutti gli utenti predisponendo i percorsi e le attrezzature di supporto. Materiali e morfologia dei percorsi saranno tali da consentire la sicurezza d’uso per gli utenti.

Requisiti: per i requisiti si rimanda all’allegato B

ASPETTO

Linee guida: i materiali devono trovare una giusta armonia con la tradizione del luogo.

INTEGRABILITA’

Con elementi antropologici Linee guida:

- i tipi edilizi devono essere compatibili con il contesto costruito.

- La volumetria dei fabbricati deve essere compatibile con le caratteristiche morfologiche dell’intorno.

- I materiali devono integrarsi correttamente con il contesto costruito.

Con elementi naturali

Linee guida: l’area dovrà essere caratterizzata nel proprio aspetto vegetazionale mediante il ricorso a specifiche specie prescritte dal Regolamento Urbanistico di Castelnuovo.

GESTIONE Durabilità dei materiali

Linee guida: programmazione degli interventi di manutenzione.

(34)

L’arredo urbano

Ogni epoca ha lasciato i segni di un particolare tipo di arredo urbano: fontane, panchine, lampioni, lastrici sono elementi che connotano il volto di molte città antiche. Nei contesti antichi gli elementi di arredo costituiscono o fatti eccezionali, che segnano ambiti particolari e spazialmente limitati oppure improntano la città in modo talmente prepotente (si pensi per esempio a certe pavimentazioni), da essere del tutto inscindibili dalle architetture stesse.

Allo scopo di regolamentare gli interventi mirati alla cura della immagine urbana e delle aree di interesse pubblico del capoluogo garfagnino, il Regolamento Edilizio di Castelnuovo di Garfagnana è stato integrato dalle Disposizioni Normative relative all’arredo urbano. E’ stata inoltre istituita una Commissione speciale per la tutela dell’immagine urbana di supporto all’Ufficio Tecnico del Comune per la valutazione di temi e problemi relativi all’attuazione del Regolamento di arredo urbano. La scelta degli elementi di arredo urbano assume quindi una notevole importanza anche nell’intervento di recupero della Piazza delle Erbe, devono quindi essere scelti con minuziosa accortezza tutti gli elementi di arredo urbano, i serramenti e gli infissi, i totem informativi, le insegne pubblicitarie e il colore degli edifici, in modo da garantire un idoneo inserimento nel contesto urbano rispettoso delle tipogie, dei materiali e dei caratteri del luogo. In un centro antico come quello di Castelnovo di Garfagnana i condizionamenti nelle scelte colori/materiali saranno quindi orientati a ritrovare l’armonia con le presistenze architettoniche e ambientali.

Il D.P.R. 503/96 individua i principali elementi di arredo urbano:

- Accessi di recinzioni temporanee per spazi attrezzati - Pavimentazioni esterne e spazi porticati

- Componenti di arredo funzionale: sedute, cestelli e contenitori portarifiuti, portabiciclette, dissuasori, fioriere, vasche fisse per il verde, pensiline, fontanelle, edicole, bacheche espositive ed informative, parapetti e recinzioni.

- Componenti di arredo funzionale con carattere temporaneo: cassonetti per R.S.U. e raccolta differenziata, elementi di arredo per le attività commerciali all’aperto (chiosco e bancarelle, fioriere, appoggi a terra di ombrelloni, tavoli e sedie, pedane), componenti per la protezione delimitata di percorsi pedonali (transenne, segnaletiche per cantieri in corso,…)

- Cabine telefoniche, totem informativi, bancomat, parchimetri

- Parapetti e ringhiere di percorsi e spazi con dislivelli o terrazzati, protezioni verticali

di percorsi in genere.

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Le attrezzature funzionali, permanenti o temporanee, comprese nella definizione di arredo urbano devono essere accessibili da chiunque; chiunque definisce una utenza ampliata fino a comprendere categorie spesso tralasciate come i bambini quasi sempre confinati in aree ludiche apposite. Arredi e componenti devono risultare sicuri, comodi, confortevoli, non pericolosi, non deperibili e facilmente individuabili.

2.8 Dimensionamento dell’intervento

Il progetto di recupero della Piazza delle Erbe è previsto dal Regolamento Urbanistico di Castelnuovo di Garfagnana il quale stabilisce che il centro storico della cittadina è soggetta a Piano Particolareggiato. Dato che questo strumento attuativo non è stato ancora realizzato, non si hanno a disposizione dati che regolino la costruzione degli edifici. Il dimensionamento è quindi partito dallo studio delle superfici degli edifici che occupavano la piazza prima degli eventi bellici, dei quali si propone la ricostruzione. Si è inoltre fatto riferimento a fonti normative di carattere nazionale, al Codice Civile, al D.M. n° 1444/1968, al D.M. del 14/09/2005:“Norme tecniche per le costruzioni” e al Regolamento Edilizio di Castelnuovo di Garfagnana. Si è tenuto anche in considerazione che le norme inerenti le distanze tra gli edifici che formino oggetto di piani particolareggiati possono essere derogate, ma solo nel caso in cui vengano rispettate le distanze dettate dal R.U..

Attrezzature commerciali di vicinato Regole da rispettare nel dimensionamento:

- Altezza minima dei locali dal piano di pavimento: 2,7m

- Altezza minima dei locali destinati a servizi igienici e spogliatoi: 2,4m - In generale il fronte del negozio non deve risultare inferiore a 4-5m

- L’esercizio dovrà essere dotato di adeguati servizi igienici comprendenti almeno un lavabo ed un WC e della superficie minima di 1,5 mq

- In base al Regolamento Edilizio i negozi di vendita (categoria A2) devono avere una superficie minima di 9 mq. Più precisamente 1,9 mq/cliente per negozi di grande afflusso e 7 mq/cliente per negozi specialistici (gioiellerie, pelliccerie, etc.).

- La minima altezza degli spazi sottostanti ai soppalchi deve essere pari a 2,4 m.

- La minima altezza degli spazi sottostanti ai soppalchi deve essere pari a 2,4 m; almeno

la medesima altezza deve intercorrere tra il pavimento finito dei soppalchi ed il soffitto finito

dei locali, ove i soppalchi siano destinati alla permanenza di persone. In tal caso la superficie

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