Introduzione
Nel momento in cui mi sono trovata di fronte alla scelta del soggetto della mia tesi di laurea ho pensato quasi immediatamente all'autrice belga Amélie Nothomb, per due ragioni fondamentali: la scelta è stata guidata prima di tutto dalla mia passione e dal mio personale interesse nei confronti di questa autrice contemporanea, passione e interesse condivisa da molti, visto il notevole successo internazionale riscosso in pochi anni. In secondo luogo ero attratta dall'idea di esplorare un territorio relativamente vergine, in quanto la scrittrice non ha ancora risvegliato pienamente l'interesse accademico, anche se qualcosa comincia a muoversi ed è già possibile trovare una discreta bibliografia critica.
Parlando di Amélie Nothomb è impossibile non pensare al personaggio mediatico e all'aura di mistero che si è creata intorno alla sua figura e ancor di più alla sua vita. Trovandomi a dover delimitare il mio campo di indagine, ho quindi deciso di dedicarmi alle sue opere di tipo autobiografico, per cercare di capire meglio la personalità dell'autrice. Attraverso questa indagine ho potuto scoprire un'Amélie Nothomb diversa da quella presentata durante le interviste televisive, un'autrice che va oltre i suoi bizzarri cappelli e le sue abitudini incomprensibili.
Mi sono trovata davanti una persona delicata e fragile, ma anche decisa e combattiva, una donna con un passato inusuale, ma le cui emozioni e battaglie possono in fondo essere ricondotte alla personale esperienza di molti di noi. Forse è proprio questo il segreto del suo successo, parlare di tematiche estremamente attuali che riguardano l'umanità intera – l'amore, la fame, la passione, la violenza
1
– , ma affrontandole in maniera inusuale e suggerendo delle possibili soluzioni che derivano dalla sua personale esperienza.
Nel primo capitolo del presente elaborato viene tracciata una breve panoramica sulla vita dell'autrice e sulla sua produzione letteraria; successivamente nel secondo capitolo mi soffermo brevemente sul dibattito critico letterario intorno alla definizione di autobiografia, applicando poi i criteri di tale definizione ad alcuni romanzi di Amélie Nothomb che possono essere considerati autobiografici.
Infine, nei capitoli seguenti analizzo in maniera dettagliata ogni singolo romanzo autobiografico. In particolare mi sono concentrata sulle seguenti opere:
Métaphysique des tubes, Le Sabotage amoureux, Stupeur et tremblements, Ni d'Ève ni d'Adam e Biographie de la faim.
2
