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2. LA TRADUZIONE AUDIOVISIVA AMATORIALE

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2. LA TRADUZIONE AUDIOVISIVA AMATORIALE

La globalizzazione, insieme alle nuove tecnologie, ha cambiato il modo di comunicare quotidiano delle persone. Il mondo è improvvisamente diventato più piccolo, e gli effetti, ancora in atto, della globalizzazione hanno raggiunto settori fra loro molto distanti, non solo in ambito economico ma in tutte le sfere della nostra società.

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In questo scenario, la traduzione si configura non solo come lo strumento di base per la comunicazione interculturale e il veicolo principale per la comprensione tra i diversi Paesi, ma anche come l‟elemento essenziale nell‟economia di qualsiasi azienda in cerca di una presenza internazionale oltre i confini della sua madrepatria.

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Le implicazioni finanziarie, sociali, culturali e tecnologiche della globalizzazione hanno avuto un forte impatto nel panorama attuale della traduzione professionale. In un mondo governato dalla velocità delle comunicazioni, da scadenze impellenti e da un mercato a ritmo serrato, è necessario che i traduttori si tengano costantemente aggiornati, al fine di rispettare le esigenze dei nuovi modelli di mercato. Quindi, come conseguenza della globalizzazione, il loro ruolo è soggetto a un continuo processo di transizione.

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Le modalità di interazione ad alta velocità tra gli utenti nel cosiddetto “Web 2.0” hanno aperto nuovi orizzonti, incoraggiando la nascita di nuovi fenomeni nella comunicazione e negli studi di traduzione.

La globalizzazione ha permesso l‟implementazione di nuovi modelli di

1 C. Schäffner, Introduction: Globalisation, Communication, Translation, Translation in the Global Village, ed. C. Schaffner, Clevedon/Philadelphia: Multilingual Matters LTD, 2000.

2 N. Corte, Web Site Localisation and Internationalisation: a Case Study, Ph.D. Thesis, City University London. http://www.localisation.ie/resources/Awards/Theses/Theses.htm.

3 A. Fernández Costales, 2.0: facing the challenges of the global era, intervento nella conferenza:

“Métiers et technologies de la traduction: quelles convergences pour l‟avenir?”, Parigi, 3-4 Marzo 2011.

http://lodel.irevues.inist.fr/tralogy/index.php?id=120

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mercato che sono stati rafforzati dalle caratteristiche comunicative e promozionali del web.

Una delle pratiche sorte nei primi anni del ventunesimo secolo è il processo conosciuto come crowdsourcing, termine che deriva dalle parole crowd (=folla) e outsourcing (letteralmente: dare via). Questo concetto implica la suddivisione dei compiti tra gli operatori volontari ed il suo fine è quello di ridurre la distanza tra i professionisti e i fan. Jeff Howe, colui che ha coniato il termine, ha definito il crowdsourcing come “l‟atto di prendere un lavoro tradizionalmente svolto da un agente designato (di solito un impiegato) e consegnarlo nelle mani di un gruppo indefinito e generalmente ampio di persone, nella forma di una chiamata aperta”.

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Per quanto riguarda la traduzione, il crowdsourcing, supportato dal Web 2.0, ha dato il via ad un nuovo tipo di attività traduttiva basata sulla collaborazione dei volontari, la cosiddetta traduzione amatoriale (fan or amateur translation), ad opera dei fan e destinata agli stessi.

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Nell‟ambito di tale attività si sono sviluppate varie modalità traduttive, come le scanlations, i rom-hacking e i fansubs, su cui ci soffermeremo nei paragrafi successivi.

2.1. LE SCANLATIONS

Allo stesso modo dei fansubs, le scanlations sono traduzioni fatte dagli utenti per gli utenti, solo che in questo caso si adattano i fumetti e non i sottotitoli. Come i fan degli anime presero l‟iniziativa di sottotitolare alla loro maniera, così i fan dei manga hanno iniziato più recentemente a tradurre fumetti per se stessi e per il pubblico di quei circoli in cui si muovono.

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Secondo Tercedor la scanlation, termine anglofono che viene

4 J. Howe, “The Rise of Crowdsourcing”, Wired Magazine, 14 (6), June 2006.

http://www.wired.com/wired/archive/14.06/crowds.html

5 A. Fernández Costales, op. cit.

6 M. F. Ferrer Simó, “Fansubs y Scanlations: la influencia del aficionado en los criterios profesionales”, Puentes 6, Universitat Jaume I (Castellón de la Plana), pp. 27-44, noviembre 2005, qui p. 29.

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dalla contrazione di scan (=scansione) e translation (=traduzione), implica che il fumetto sia stato scannerizzato e redatto mediante programmi specifici di disegno, per introdurre ed adattare il testo nella lingua in cui deve essere tradotto.

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Rispetto al numero dei fansubs, quello delle scanlations è di gran lunga minore, dato che il settore editoriale, contrariamente a quello audiovisivo, mette a disposizione dei fan una gamma molto più ampia di prodotti. Difatti, a causa della grande affluenza di titoli manga sul mercato editoriale negli ultimi anni, il fenomeno delle scanlations non progredisce allo stesso ritmo dei fansubs, e ciò si deve principalmente ai tempi di preparazione di tali traduzioni, per le quali è necessario un procedimento molto più lungo e complesso di quanto non sia quello dei fansubs.

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2.2. IL ROM-HACKING

Questo tipo di traduzione amatoriale si attua nell‟ambito dei videogiochi. Con ROM-hacking si intende infatti la redazione e la modifica di videogiochi che non sono stati adattati o localizzati. In questo caso, i fan devono modificare il codice del videogioco per tradurre le cosiddette

“stringhe” (termine tecnico che indica le matrici di caratteri) in modo da adattare i contenuti visivi e renderli fruibili al pubblico a cui si rivolgono.

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Questa attività vede coinvolti un hacker e un traduttore, che lavorano insieme per estrarre dal ROM (read-only memory, ovvero memoria di sola lettura) il testo pertinente e sostituirlo con un testo tradotto. Il ROM-hacking

http://www.ugr.es/~greti/puentes/puentes6/04%20Maria%20Rosario%20Ferrer.pdf

7 M. I. Tercedor Sánchez, “Aspectos culturales en la localización de productos multimedia”, Quaderns, revista de traducció, 12, 2005.

8 M. F. Ferrer Simó, op. cit., qui p. 29.

9 P. Muñoz Sánchez, “En torno a la localización de videojuegos clásicos mediante técnicas de romhacking: particularidades, calidad y aspectos legales”, JoSTrans - The Journal of Specialised Translation, 9, pp. 80-95, 2008.

http://www.jostrans.org/issue09/art_munoz_sanchez.php

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non richiede solo passione ed entusiasmo, ma anche una certa abilità e soprattutto molto tempo.

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2.3. I FANSUBS

Col termine fansub, che deriva dall‟unione di fan (=appassionato) e subtitle (=sottotitolo), si intende una versione tradotta, sottotitolata e amatoriale, in lingua diversa da quella originale, di un documento audiovisivo solitamente non commercializzato nella lingua in cui si traduce.

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Coloro che lo realizzano, i cosiddetti fansubbers, sono degli appassionati a cui interessa promuovere l‟opera e renderla disponibile al pubblico, diffondendola soprattutto via internet. La loro attività non ha scopro di lucro, e si interrompe, di solito, non appena i diritti di una delle opere oggetto di fansub vengono acquistati in Italia.

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Secondo Díaz Cintas

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, rispetto alla sottotitolazione tradizionale questa nuova modalità “fatta dai fan per i fan” è molto meno dogmatica e molto più creativa ed individualista.

In un primo tempo il fenomeno del fansubbing riguardava solo i tipici cartoni giapponesi noti come manga e anime, i cui fan dovevano far fronte non solo al problema della barriera linguistica, ma anche a quello della scarsa distribuzione di queste serie nei loro rispettivi paesi. L‟unica

10 M. O‟Hagan, “Evolution of User-generated Translation: Fansubs, Translation Hacking and Crowdsourcing”, The Journal of Internationalisation and Localisation, 1, 2009.

11 J. Díaz Cintas, P. Muñoz Sánchez, “Funsubs: Audiovisual Translation in an Amateur Environment”, The Journal of Specialized Translation, 6, pp. 37-52, July 2006, qui p. 37.

http://www.jostrans.org/issue06/art_diaz_munoz.php

12 A New Ethical Code for Digital Fansubbing, 8/6/2003.

http://www.animenewsnetwork.com/feature/2003-06-08/2

13 J. Díaz Cintas, “Back to the Future in Subtitling”, EU-High-Level Scientific Conference Series, MuTra - Challenges of Multidimensional Translation: Conference Proceeding, Saarbrücken, May 2–6, pp. 1-17, 2005, qui p. 16.

http://www.euroconferences.info/proceedings/2005_Proceedings/2005_DiazCintas_Jorge.pdf

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alternativa che avevano era quella di sottotitolare da soli questi programmi, e fu così che si sviluppò questa pratica.

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Gradualmente questo fenomeno ha esteso i suoi confini, infatti oggi esistono anche molti esempi di fansubs relativi a show televisivi, film e telefilm. La maggior parte di questi prodotti, spesso non distribuiti (o non ancora distribuiti) sul territorio nazionale, viene sottotitolata quasi in tempo reale e già poche ore dopo che l‟episodio è stato trasmesso dai canali televisivi americani, è possibile trovare in rete l‟ultimo capitolo della serie.

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L‟opera dei fansubbers, quindi, si rivolge in particolar modo a tutti quegli spettatori che “non possono” attendere il passaggio televisivo nel proprio paese e che allora, per “sentirsi più fan”, ricercano la reale esperienza di fruizione della serie seguendola in lingua originale, senza il filtro deformante del doppiaggio ufficiale e quasi in contemporanea con la messa in onda negli Stati Uniti.

2.3.1. L’origine dei fansubs

La tradizione dei fansubs ebbe inizio a metà degli anni „80 negli Stati Uniti, con la creazione dei primi club di anime come risposta alla esplosione mediatica che avvenne in Giappone.

Mentre sulle reti commerciali italiane venivano trasmesse numerose serie di cartoni animati giapponesi, non si poteva dire altrettanto degli Stati Uniti, dove solo alcune tra queste serie ottennero il permesso di essere distribuite. I network e le affiliate, infatti, avevano chiuso i rapporti con i produttori di anime in seguito alle efficaci rimostranze di alcune

14 Ibidem, p. 16.

15 A. Fernández Costales, op. cit.

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associazioni di telespettatori, come la Action for Children’s Television, convinte che tali contenuti fossero inappropriati per i loro figli.

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I fan dovettero arrangiarsi e così, per soddisfare le necessità del mercato e altri fan come loro, ricorsero alla sottotitolazione artigianale, iniziando a produrre copie dei sottotitoli in maniera amatoriale in VHS. Di questa produzione si distribuiva un numero limitato di videocassette nei negozi di fumetti e in altri circoli frequentati dagli amanti di questo tipo di animazione.

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I primi fansubs, intesi quindi come film di animazione giapponesi in versione originale con sottotitoli creati dai fan, erano distribuiti attraverso lo scambio di videocassette VHS, a mano o tramite posta. I rivenditori di questo genere si erano diffusi inizialmente in Nord America, e i fan si accontentavano di versioni sottotitolate in inglese delle loro serie preferite.

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I sistemi VHS e S-VHS (Super VHS) permettevano ai fansubbers di duplicare i nastri pur mantenendo l‟allineamento preciso di testo e immagine. I primi apparecchi erano molto costosi e le comunità dei fan dovevano unire tempo e risorse per assicurarsi che le loro serie preferite raggiungessero un ampio pubblico.

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Mediante questi sistemi, i fansubbers collegavano il riproduttore al computer e, a partire della traduzione, creavano un file d‟immagine su cui lavorare. Grazie poi ad un semplice programma per la sincronizzazione, immagine e testo venivano montati insieme. Una volta conclusi i sottotitoli, si trasferiva il tutto in una

16 L. Barra, F. Guarnaccia, “Essere fansubber: alla scoperta delle comunità che sottotitolano le serie tv”, Link. Idee per la televisione - Sguardi laterali, 6, pp. 233-241, 2008, qui p. 234.

http://www.link.mediaset.it/bin/63.$plit/C_23_sguardilaterali_6_Group_Scheda_lista_scheda_item _0_fileUpload.pdf

17 E. M. Martínez García, “Los Fansubs: el caso de traducciones (no tan) amateur”, Revista electrónica de estudios filológicos, XX, Escuela de Traductores de Toledo, diciembre 2010.

http://www.um.es/tonosdigital/znum20/secciones/monotonos-los_fansubs.htm

18 M. F. Ferrer Simó, op. cit., qui p. 27.

19 H. Jenkins, “When piracy becomes promotion - How unauthorized copying made Japanese animation profitable in the United States”, Reason.com - Free minds and free markets, December 2006.

http://reason.com/archives/2006/11/17/when-piracy-becomes-promotion

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videocassetta VHS e quella edizione era pronta per essere scambiata tra i fan, gratuitamente oppure vendendola ad un certo prezzo.

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Si trattava dunque di un processo lento e costoso, con una rete di distribuzione ben poco funzionale.

Con il passare degli anni, grazie alla disponibilità in rete di software gratuiti per la sottotitolazione e all‟avanzamento delle tecnologie, la sottotitolazione in VHS ha ceduto il posto a quella digitale e il canale di distribuzione è diventato quello elettronico, mediante i vari mezzi messi a disposizione dalla rete.

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In particolare, verso la metà degli anni ‟90 fu determinante la scoperta dei DVD, a cui si deve il vero e proprio “boom” dei fansubs.

L‟avvento della tecnologia del DVD si può infatti considerare una delle conquiste più significative del nostro tempo. Essa non solo ebbe un forte impatto sulle modalità di vendita e di commercio dei programmi audiovisivi, ma contribuì anche a trasformare i sottotitoli in una pratica di traduzione.

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Inoltre, la diffusione delle tecnologie digitali di produzione, di internet, del p2p

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e della banda larga

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ha permesso al fansubbing di evolversi ad una velocità enormemente superiore. Da attività lenta e tediosa si è infatti convertita in una pratica semplice, rapida e a basso costo. Infatti,

20 M. F. Ferrer Simó, op. cit., qui p. 28.

21 J. Díaz Cintas, P. Muñoz Sánchez, op. cit., qui p. 44.

22 L. Pérez-González, “Intervention in new amateur subtitling cultures: a multimodal account”, Linguistica Antverpiensia, 6, pp. 67-80, The University of Manchester, 2007, qui p. 70.

http://www.lans-tts.be/img/NS6/LANS6_LP.pdf

23 In informatica il termine Peer-to-peer (p2p) indica un'architettura logica di rete informatica in cui i nodi non sono gerarchizzati unicamente sotto forma di client o server fissi (clienti e serventi), ma sotto forma di nodi equivalenti o paritari (in inglese peer) che possono cioè fungere sia da cliente che da servente verso gli altri nodi terminali della rete. Essa dunque è un caso particolare dell'architettura logica di rete client-server. L'esempio classico di P2P è la rete per la condivisione di file (file sharing).

24 In telecomunicazioni e informatica con “banda larga” ci si riferisce in generale alla trasmissione e alla ricezione di dati informativi, inviati e ricevuti simultaneamente in maggiore quantità, sullo stesso cavo o mezzo radio grazie all'uso di mezzi trasmissivi e tecniche di trasmissione che supportino e sfruttino un'ampiezza di banda superiore ai precedenti sistemi di telecomunicazioni detti invece a banda stretta.

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grazie alla scoperta del DivX, ovvero un sistema di compressione di immagine la cui particolarità consiste nella versatilità nel produrre file di dimensioni ridotte di filmati di lunga durata, lasciando pressoché inalterata la qualità dell‟immagine, si è passati da una distribuzione molto limitata via posta ad una distribuzione massiva via internet.

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Per quanto riguarda poi gli obiettivi dei fansubbers, abbiamo già accennato precedentemente alla loro volontà di compensare la mancanza sul mercato di prodotti di animazione giapponese. Secondo Pérez-González

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, i fansubbers sarebbero però spinti anche da altre intenzioni, come quella di esprimere un certo disaccordo con le pratiche di sottotitolatura commerciali e quella di imporre le proprie strategie di mediazione linguistica e culturale.

Come osserva anche Ferrer Simó

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, data l‟ampia offerta di fansubs disponibile attualmente, la loro importanza è diventata tale da condizionare, da un certo punto di vista, le decisioni dei professionisti del settore audiovisivo ed editoriale e, di conseguenza, il lavoro dei traduttori professionisti.

In effetti, nel praticare la loro attività, queste nuove figure di traduttori appassionati sono riuscite ad introdursi nelle dinamiche tradizionali dell‟industria audiovisiva, auto-eleggendosi al ruolo di

“commissari” di traduzione. Inoltre, il fatto di appartenere in prima persona alla categoria di fan e quindi di avere familiarità col mondo delle communities e dei fandom

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, ha permesso loro di essere opportunamente a conoscenza dei bisogni di quel pubblico a cui loro stessi appartengono e a cui si rivolgono.

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25 M. F. Ferrer Simó, op. cit., qui p. 28.

26 L. Pérez-González, op. cit., qui p. 70.

27 M. F. Ferrer Simó, op. cit., qui p. 43.

28 Il termine fandom, parola macedonia di fan (=appassionato) e del suffisso -dom come in kingdom, dukedom (=regno, ducato) indica una sottocultura formata dalla comunità di appassionati (fan) che condividono un interesse comune in un qualche fenomeno culturale, come un hobby, un autore, un genere cinematografico o una moda. Il termine letteralmente potrebbe essere tradotto come “mondo degli appassionati”.

29 L. Pérez González, “Fansubbing Anime: Insights into the „Butterfly Effect‟ of Globalisation on

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Oggi i fansubs rappresentano la manifestazione più importante tra le varie modalità di traduzione da parte di fan, essendo diventata un fenomeno sociale di massa su internet, come è dimostrato dalla vasta comunità virtuale che si è sviluppata intorno ad essi. Esistono infatti numerosi siti, chat rooms e forum in cui i fansubbers si scambiano informazioni, portano avanti discussioni e, in generale, condividono la loro passione.

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Nonostante lo scarso interesse riscosso dal fansubbing da parte degli accademici e degli studiosi di traduzione, non sono poche le pubblicazioni relative al modo in cui si organizza il processo di attuazione di questo genere di sottotitoli e alle figure professionali in esso coinvolte. In particolare, risulta molto prezioso il contributo di Díaz Cintas e Muñoz Sánchez relativamente al processo di fansubbing di anime, di cui offrono un resoconto preciso e dettagliato nel loro articolo.

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2.3.2. I fansubbers di anime: ruoli e funzioni

Il processo di creazione dei sottotitoli di anime da parte dei fan coinvolge diverse persone e generalmente viene assegnato un ruolo per ciascuno, anche se in certi casi una persona sola può svolgere anche più funzioni.

I primi ad intervenire nel processo sono i cosiddetti raw providers, ovvero coloro che si occupano di procurarsi il materiale da usare per la traduzione; il raw, cioè il video originale e non tradotto, solitamente si acquisisce da DVD, VHS o dalla TV. I TV-rips sono più frequenti per quanto riguarda gli anime, mentre i DVD-rips, che offrono una maggiore qualità audio e video, sono usati quando è possibile, cioè quando la casa produttrice mette in circolazione i DVD originali.

Audiovisual Translation”, Perspectives: Studies in Translatology, 4, pp. 260-277, 2007, qui p. 265.

http://www.scribd.com/doc/12629008/Fan-Subbing-Anime

30 J. Díaz Cintas, P. Muñoz Sánchez, op. cit., qui p. 37-38.

31 Ibidem, qui pp. 38-42.

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La seconda fase vede coinvolti i translators, cioè i traduttori, incaricati della traduzione linguistica. La maggior parte di loro è incapace di usare la tecnologia dei fansubs, quindi si limitano alla traduzione, spesso a partire dalla lingua inglese, dato che spesso i fansubs sono stati distribuiti in questa lingua e non in quella originale. Va ricordato che spesso una cattiva traduzione dal giapponese all‟inglese può essere fonte di molti errori nella resa finale della traduzione.

A seguire si trovano i timers, ovvero i sincronizzatori, che si occupano del processo del timing, definito spotting nell‟industria di traduzione professionale, e che consiste nel decidere il momento di apparizione e la durata dei singoli sottotitoli.

A questo punto intervengono i typesetters, responsabili della scelta del carattere dei sottotitoli, così come della loro grandezza e posizione, e in generale delle convenzioni da rispettare relativamente al testo.

In seguito il processo vede all‟opera gli editors e i proof- readers, il cui compito consiste nel controllare e revisionare la traduzione al fine di renderla coerente con il contesto, farla sembrare naturale nella lingua in cui l‟anime viene tradotto, e infine correggere gli eventuali errori di battitura. Diversamente da quanto avviene nel mondo professionale, gli editors dei fansubs non devono condensare il testo ed il loro lavoro diventa essenziale quando il traduttore non è un parlante nativo della lingua in cui il testo viene tradotto. La conoscenza della lingua degli anime è preferita, ma non è strettamente necessaria tra gli editors.

L‟ultima fase del processo riguarda gli encoders, i quali

utilizzano la raw procurata ed il file contenente i sottotitoli, opportunamente

formattati e revisionati dagli editors, per creare la versione sottotitolata del

video in questione, utilizzando un programma di codifica. Il prodotto finale

è un anime con audio in lingua originale e sottotitoli nella lingua in cui sono

stati tradotti, sovraimposti alle immagini originali.

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2.3.3. Il processo del fansubbing di anime

In questo paragrafo vengono illustrate più dettagliatamente le varie fasi del processo del fansubbing di anime, di cui abbiamo già parlato nel paragrafo precedente a proposito delle figure che vi sono coinvolte.

Ancora una volta, il contributo di Díaz Cintas e Muñoz Sánchez si rivela determinante ai fini della ricostruzione di tale processo.

La prima fase consiste nell‟acquisizione, da parte del traduttore, del file video in lingua originale; una volta ottenuto, questo viene inviato all‟encoder, il cui compito consiste nel decidere se la qualità audio e video del materiale sia accettabile o meno.

Dopo che l‟encoder ha valutato la qualità visiva e uditiva del file, la copia viene mandata al traduttore (translator), affinché l‟episodio venga tradotto. I fansubbers che non traducono direttamente dal giapponese hanno bisogno di una versione già sottotitolata in un‟altra lingua. I traduttori sono incaricati di trasferire nella lingua in cui traducono non solo il dialogo ma le varie didascalie, note ed inserzioni che compaiono sullo schermo.

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Il traduttore inoltre, nel caso in cui subentri in corso d‟opera dopo che sono stati già tradotti alcuni episodi, deve cercare di guardarne alcuni prima di addentrarsi nella traduzione, in modo da saperne di più sul contesto e da avvicinarsi maggiormente non solo al soggetto dell‟anime, ma anche al tipo di lessico, di tono e di registro usati. Ulteriore compito del traduttore è quello di aggiungere eventuali note esplicative qualora lo ritenga conveniente ai fini di una migliore comprensione del testo. Una volta concluso il suo lavoro, il dialogo tradotto viene inviato al timer sotto forma di file di testo.

Il timer si occupa della sincronizzazione, ovvero del processo per cui la parte tradotta viene fatta coincidere con l‟audio e adattata sullo schermo. In questa operazione il timer ascolta l‟audio e decide il punto esatto in cui deve iniziare e finire il sottotitolo. Se la sincronizzazione viene

32 E. M. Martínez García, op. cit.

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fatta a partire dal file dei sottotitoli, con video e audio già separati tra loro, questo compito risulta relativamente breve e richiede solo un ripasso generale per controllare che i sottotitoli siano adattati correttamente. Se invece bisogna farlo partendo da zero, diventa un processo molto lungo ed impegnativo. Terminato il suo compito, il timer invia il file contenente i sottotitoli al typesetter.

La fase che vede all‟opera il typesetter implica la scelta dei font che dovranno essere usati per i dialoghi, le voci fuori campo, i pensieri, le conversazioni provenienti da radio o televisioni e gli effetti sonori. Il typesetter deciderà se sia necessario usare il corsivo o colori diversi per differenziare le informazioni provenienti da fonti diverse, rendendo in tal modo più semplice per lo spettatore capire chi stia parlando in un determinato momento. La scelta del font e delle altre convenzioni da seguire (dimensioni, colore, ecc.) deve essere fatta con molta attenzione, visto che da ciò dipende la leggibilità e la comprensione dei sottotitoli. Il typesetter è inoltre incaricato di ideare dei cartelli, nella lingua in cui traduce, per spiegare le inserzioni in lingua giapponese che appaiono sullo schermo, come i titoli di coda, i nomi delle vie, i titoli dei giornali e così via. Utilizzando dei comandi particolari è possibile poi far muovere questi cartelli sullo schermo, seguendo l‟animazione. Tale operazione, che va fatta a mano, può richiedere molto tempo, e una volta conclusa, il file passa nelle mani dell‟editor.

Una ulteriore mansione del typesetter riguarda l‟effetto karaoke.

Nelle sigle iniziali e finali, di solito questo viene creato quando si traduce il

primo episodio di una serie anime, e viene poi riutilizzato ogni volta che

appare la stessa sigla negli episodi successivi. Nel caso in cui la sigla cambi

negli altri episodi, lo stesso lavoro deve essere fatto anche per la nuova

sigla. La realizzazione dell‟effetto karaoke può rientrare anche nelle

mansioni del timer oppure del cosiddetto karaoke man, che ha il compito di

animare ogni sillaba indipendentemente, facendole cambiare colore quando

la parola viene pronunciata. Il karaoke solitamente include la traduzione

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della canzone giapponese e la trascrizione del testo originale sia in romaji (traduzione del giapponese nell'alfabeto latino) che in kanji (i caratteri giapponesi).

Il processo prosegue poi col lavoro degli editors, i quali hanno il compito di controllare il testo tradotto e, per farlo bene, devono visionare la raw originale se conoscono la lingua giapponese, oppure la versione sottotitolata in inglese nel caso sia stata usata questa come punto di partenza della traduzione. Oltre a correggere gli errori di ortografia, gli editors devono anche verificare che il testo tradotto segua il contenuto della versione originale e che sia coerente con quanto accade nelle immagini.

Poiché i traduttori non sono sempre di madrelingua inglese, e quindi gli errori sono molto frequenti, il lavoro degli editors diventa un passaggio molto importante nel processo del fansubbing. Una volta terminati tutti i controlli ed effettuati i cambiamenti necessari, il file può considerarsi pronto e viene quindi inviato all'encoder.

Gli encoders generalmente lavorano con programmi open source

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come Virtual Dub. Il loro compito consiste nel comprimere tutti gli elementi (audio, video, traduzione, cartelli, ecc.), creando un unico file contenente sia la raw che i sottotitoli, e nel decidere i parametri da utilizzare per ottimizzare la qualità dell‟immagine ed il peso del file, attraverso la configurazione di un Codec video

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. Gli encoders possono inoltre utilizzare dei filtri speciali per migliorare la qualità dell‟immagine, anche se questi tendono a rallentare il processo di encoding.

Solitamente, prima di pubblicare l‟episodio sottotitolato, il traduttore o l‟editor esegue un Controllo Qualità (Quality Check), grazie al quale eventuali inesattezze riscontrate, sia di tipo tecnico che linguistico, come errori di ortografia, sottotitoli non propriamente sincronizzati con

33 In informatica, open source indica un software i cui autori (più precisamente i detentori dei diritti) ne permettono, anzi, ne favoriscono il libero studio e incoraggiano l'apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti. Questo è realizzato mediante l'applicazione di apposite licenze d'uso.

34 Un Codec video è un programma o un dispositivo elettronico sviluppato per descrivere, ovvero codificare, un flusso video sotto forma di dati numerici adatti ad essere memorizzati o trasmessi.

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l‟audio o problemi con l‟immagine, vengono annotati e corretti. Il video risultante può dunque essere considerato definitivo e pronto per la pubblicazione sul web.

Quelle appena descritte sono le fasi che generalmente costituiscono il processo di creazione dei fansubs, anche se spesso possono intervenire alcune variazioni, per esempio la fase di editing può precedere quella di typesetting.

2.3.4. La distribuzione dei fansubs

I fansubbers non hanno convenzioni tecniche riguardo ai metodi di distribuzione dei fansubs; ogni gruppo utilizza i mezzi che preferisce per diffondere le sue produzioni. L‟unica regola più o meno condivisa unanimemente è quella di interrompere immediatamente la distribuzione di un anime non appena ne vengano acquistati i diritti per il paese o l‟area linguistica di competenza.

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Nella maggior parte dei casi questa regola fondamentale viene rispettata; infatti i fansubbers non hanno alcuna intenzione di creare danni economici ai produttori , né di sostituirsi ai canali di distribuzione commerciali, già che sono proprio questi a finanziare le opere da loro tanto apprezzate. Per le ragioni illustrate, tutti i fansubs sono gratuiti, e spesso, come avvertenza per gli spettatori, nell‟introduzione ai video molti fansubbers introducono l‟annotazione seguente: “se avete pagato per questo filmato siete stati truffati”.

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Come ben illustra Pérez-González

37

, l‟espansione delle reti di fansubbing è andata di pari passo con la sempre più ampia disponibilità di tecnologie di informazione e di comunicazione. Nell‟era della digitalizzazione, tali tecnologie hanno procurato ai fansubbers le direttive e

35 J. Díaz Cintas, P. Muñoz Sánchez, op. cit., qui p. 44.

36 A New Ethical Code for Digital Fansubbing, 8/6/2003.

37 L. Pérez-González, “Intervention in new amateur subtitling cultures: a multimodal account”, op.

cit., qui p. 71.

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gli strumenti necessari non solo per appropriarsi dei testi degli anime

“strappando” letteralmente i dati audio e video da film e programmi di cui non possiedono il copyright, ma anche per diffondere in modo capillare i loro prodotti attraverso appositi canali, che permettono a centinaia di migliaia di fan in tutto il mondo di scaricare un programma appena poche ore dopo che è stato reso disponibile online.

Per quanto riguarda le modalità di diffusione dei fansubs, una volta acquisito il materiale audio-video originale in modo più o meno lecito, ogni gruppo di fansubbers utilizza poi un proprio sito ed un proprio canale IRC

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per distribuire i suoi lavori, spesso tramite BitTorrent

39

o altri sistemi di file sharing, ovvero di condivisione di file con altre persone connesse in rete, gratuitamente e senza scopo di lucro.

Nel momento in cui il file di un nuovo episodio viene messo a disposizione per essere scaricato , i fan si occupano di diffondere la notizia della nuova release

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tra i vari siti di fansubs, per permettere a sempre più persone di venirne a conoscenza. Esistono anche veri e propri portali dedicati ai fansubs che forniscono informazioni sull‟esistenza o meno della versione fansub di una determinata opera nella propria lingua; in Italia ne sono un esempio siti come Italiansubs.net, Subsfactory.it e AnimeClick.it.

38 L‟Internet Relay Chat (IRC) è la prima forma di comunicazione istantanea (chat) su Internet.

Consente sia la comunicazione diretta fra due utenti che il dialogo contemporaneo di interi gruppi di persone nelle cosiddette “stanze”di discussione chiamate “canali”.

39 BitTorrent, spesso abbreviato BT, è un protocollo (definizione formale per indicare delle modalità di interazione che due o più apparecchiature elettroniche collegate tra loro devono rispettare al fine di espletare un certo servizio di rete) finalizzato alla distribuzione e condivisione di file nella rete.

40 In informatica, nell'ambito dello sviluppo software, con releasesi intende una specifica versione di un software resa disponibile ai suoi utenti finali.

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Fig. 1: Evoluzione delle pratiche del fansubbing

Periodo di

tempo Anni „80 Anni „90 Anni 2000

Tipo di

organizzazione

Gruppi non organizzati di fan di anime/primi club di anime

Club di anime/

gruppi di fansub

Gruppi di fansub

Tipo di media Anime Anime

Anime, spettacoli televisivi

americani, telefilm, film

Distribuzione VHS

videocassette per posta

VHS/FTP* /IRC

* protocollo di trasferimento file (File Transfer Protocol)

Piattaforme p2p (Peer-to-

Peer)/IRC

Risorse

impiegate Processo lungo e dispendioso

Processo di applicazione di tecnologie computerizzate

Processo facilitato dal computer

Livello di qualità

Medio-bassa Medio-alta Medio-alta

(17)

34

2.3.5. I siti italiani di fansubs

In Italia i siti che si dedicano alla produzione di fansubs sono principalmente tre: ItaSA, Subsfactory e AnimeClick.

Italian Subs Addicted o, come spesso viene abbreviato, Italiansubs o ItaSA (www.italiansubs.net), con più di 230 fansubbers coinvolti, circa 630 tra serie tv e anime sottotitolati e la notevole velocità con cui i sottotitoli vengono rilasciati, si può ritenere il più grande sito italiano di sottotitoli e una delle community più vaste nel suo genere.

41

Fig. 2: Logo di Italiansubs.net

Lo scopo principale del sito è quello di fornire, in modo amatoriale e senza scopo di lucro, sottotitoli di moltissime serie e serial tv, anime e film stranieri, principalmente statunitensi, britannici e giapponesi .

Italian Subs Addicted nasce nel dicembre del 2005 come risposta alla mancanza di un luogo virtuale di incontro e di organizzazione dove i fansubbers potessero condividere la loro passione, nonostante in rete esistessero già sottotitoli in italiano per diverse serie televisive.

Grazie alle testimonianze di alcuni fansubbers, riportate dagli autori Barra e Guarnaccia nel loro articolo “Essere fansubber”

42

, sappiamo che la nascita di ItaSA è legata al rifiuto che questa community incontrò nei gruppi di fan. Inizialmente infatti, poiché il fansubbing era un‟attività di nicchia, esistevano soltanto pochi traduttori, i quali collaboravano tra loro

41 http://www.italiansubs.net

42 L. Barra, F. Guarnaccia, op. cit., qui p. 237-238.

(18)

35

gestendo da soli il “mercato” del fansubbing. Quando poi un certo Klonni si offrì di dar loro una mano e di entrare nel gruppo, il suo aiuto venne rifiutato. Fu così dunque che il ragazzo pensò di provare a creare un sito da solo e si decise a fondare ItaSA, la cui filosofia non prevedeva in alcun modo logiche elitarie di inclusione ed esclusione, figlia com‟era di una generazione cresciuta scambiandosi contenuti sul web.

Le prime serie ad essere tradotte furono quelle che maggiormente si distinguevano in quegli anni, come ad esempio Smallville, Alias e Lost. Con il passare del tempo e l‟aumentare del numero di traduttori disponibili, sono state affrontate le traduzioni di serie giudicate minori o addirittura sconosciute in Italia. Gli utenti stessi hanno inoltre la possibilità di segnalare le opere inedite in Italia e a loro avviso più meritevoli.

43

A tal proposito lo staff di ItaSA ha creato un portale per condividere i sottotitoli autoprodotti ed un forum esplicitamente progettato per stimolare la formazione di una community da cui ricevere feedback e suggerimenti su nuove serie da tradurre. Al portale sono iscritti circa 260.000 utenti, i quali amano definirsi addicted (ovvero “dipendenti”) dai sottotitoli. Solo una minoranza di questi interagisce inserendo almeno un post nel forum, mentre la maggior parte dei fan utilizza il portale per essere aggiornato sulla produzione televisiva statunitense e scaricare i sottotitoli.

44

Inoltre, a partire dal luglio 2009, al forum si affianca anche un blog di taglio giornalistico che affronta tematiche riguardanti il mondo dei telefilm e del cinema in generale. Gli autori degli articoli sono gli utenti stessi della community, denominati di conseguenza blogger.

43 M. Bisceglia, “Tutti pazzi per i telefilm/ La tv? Vecchia: le nuove serie Usa sono in anteprima sul web. Con i sottotitoli”, Affaritaliani.it, 13/01/2008.

http://affaritaliani.libero.it/culturaspettacoli/italiansubs120108_pg_2.html

44 A. Vellar, “Grown Up with Dawson (and the) Desktop. Riflessività e partecipazione per un‟indagine multi-situata e multi-sfaccettata del fandom telefilmico”, in S. Monaci, B. Scifo (a cura di), Sociologia 2.0 Pratiche sociali e metodologie di ricerca sui media partecipativi, Napoli, pp. 223-240, Scriptaweb, 2009, qui p. 233.

http://dspaceunito.cilea.it/bitstream/2318/743/1/Vellar_GrownUpWithDawsonAndTheDesktop_20 09.pdf

(19)

36

I fansubs prodotti da ItaSA non riguardano solo serie televisive ma anche lungometraggi non distribuiti in Italia, mediante una collaborazione con associazioni culturali per la proiezione pubblica di tali film durante rassegne o manifestazioni cinematografiche. Dal 2008 ItaSA collabora inoltre con istituzioni mediali come La3TV (canale mobile dell‟operatore Umts La3) per la produzione di SpoilerTv, un programma per la mobile tv che dapprima è stato trasmesso a cadenza settimanale sui videofonini 3 e, in seguito, pubblicato sul sito internet ufficiale

45

e con la QOOB (canale digitale prodotto da MTV Italia) per la sottotitolazione di clip in lingua angloamericana.

46

A proposito di questa collaborazione, proprio sul sito di ItaSA leggiamo che a novembre 2008 lo staff ha partecipato alla sesta edizione della rassegna cinematografica N[ever]land, fornendo i sottotitoli per il film documentario su David Lynch, “Lynch”. Inoltre un articolo di Repubblica.it dell‟8 dicembre 2008

47

riporta che i traduttori di Italiansubs hanno avviato un servizio a pagamento rivolto alle emittenti televisive. E ancora dal sito di ItaSA leggiamo che “Qoob è la rete televisiva underground per eccellenza, costola di MTV. Italiansubs fornisce i sottotitoli per decine di corti visibili sul sito e trasmessi sul digitale terrestre e sul satellite”.

48

In questo caso possiamo allora individuare una certa evoluzione del fenomeno, che ha evidentemente superato la sua sfera puramente amatoriale per andare a posizionarsi nella sfera ufficiale della professionalità della traduzione audiovisiva, definendosi come interlocutore di realtà aziendali e produttive del settore.

La community di ItaSA vanta anche un altro merito, e cioè quello di aver dato vita ad un‟attività di traduzione non solo testuale, ma

45 La3 TV: Spoiler TV.

46 A. Vellar, op. cit., qui p. 234.

47 http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/spettacoli_e_cultura/sottotitolatori-italiani

48 S. Di Persio, “La traduzione audiovisiva e il fenomeno del fansubbing: nuove interferenze”, EST European School of Translation, 05/03/2009.

http://www.e-schooloftranslation.org/professione-traduttore/sottotitoli-traduzione-audiovisiva- fansubbing-qualita

(20)

37

anche culturale. Infatti i fansubs prodotti da ItaSA si differenziano dalla sottotitolazione e dal doppiaggio professionale per l‟integrazione di informazioni meta ed extratestuali (ad esempio le spiegazioni dei termini di slang americano) e per la creazione, all‟interno del portale e del forum, di una cornice informativa relativa ai contenuti dei prodotti mediatici sottotitolati.

49

Per adattare termini che provengono dalla cultura americana spesso i traduttori si servono di risorse collaborative online, ad esempio dizionari di slang come Urban Dictionary

50

, The Online Slang Dictionary

51

e Wikipedia

52

.

I membri dello staff di ItaSA possono essere dunque considerati

“esperti per passione” (amateur experts)

53

, ossia fan che investono molto tempo nella realizzazione di un‟attività produttiva nata dalla passione ma per la quale poi si sono sviluppate competenze professionali.

La qualità delle produzioni dello staff di ItaSA è infatti riconosciuta sia dai mass media che dai fan stessi, come testimoniano il numero e le espressioni di apprezzamento e di gratitudine degli utenti iscritti al portale ItaSA

54

, al profilo Facebook

55

e all‟account Twitter.

56

L‟utilizzo dei social network è finalizzato a pubblicizzare la loro attività e a tenere aggiornati i fan sugli ultimi sottotitoli rilasciati e sulle voci più

49 A. Vellar, “Lost (and Found) in Transculturation. The Italian Networked Collectivism of US TV Series and Fansubbing Performances”, in F. Colombo, L. Fortunati, (eds.) Broadband Society and Generational Changes, Oxford: Peter Lang, pp. 1-14, 2011, qui pp. 7-8.

http://aperto.unito.it/bitstream/2318/738/1/20100430_LostAndFoundTransculturation_MediaGene ration.pdf

50 http://www.urbandictionary.com

51 http://onlineslangdictionary.com

52 http://www.wikipedia.org

53 N. K Baym, R. Burnett, “Amateur experts: International fan labor in Swedish independent music”, International Journal of Cultural Studies, 12 (5), pp. 433-449, 2009.

http://kuscholarworks.ku.edu/dspace/bitstream/1808/8714/1/Baym_2009_Amateur-Experts.pdf

54 Al portale ItaSA sono iscritti 260.000 utenti (dato aggiornato al 23/01/2013).

55 Al gruppo Facebook Italiansubs sono iscritti 45.557 fan (dato aggiornato al 23/01/2013 alle ore 11:24 ).

56 I followers su Twitter di @italiansubs sono 8.125 (dato aggiornato al 23/01/2013 alle ore 11:24).

(21)

38

recenti pubblicate nel blog. Inoltre i fansubbers di ItaSA hanno creato delle video chiamate collettive su Skype in modo da poter guardare insieme gli episodi, per commentarli e scambiarsi informazioni ed opinioni.

Al “successo” riscosso dal portale contribuiscono quindi anche l‟entusiasmo e l‟impegno che i membri dello staff di ItaSA dedicano a titolo gratuito ad attività che richiedono un grande investimento di tempo.

Come già detto, il servizio di sottotitolazione che i fansubbers di ItaSA svolgono è gratuito, e l‟unica cosa che richiedono ai traduttori che vogliono intraprendere questa attività è la registrazione al loro sito, anch‟essa gratuita. All‟interno del sito non è presente alcun tipo di pubblicità e il sito si basa solo sulle donazioni volontarie degli utenti.

57

___________________

Subsfactory è un altro grande portale italiano di fansubs che conta attualmente 16.817 fan su Facebook e 2.210 followers su Twitter.

Fig. 3: Logo di Subsfactory.it

Subsfactory si occupa della sottotitolatura di serie televisive quali Lost, Grey’s Anatomy, Dr. House, Dexter ed alcune serie sci-fi (science fiction) come Battlestar Galactica. Questo portale si incarica anche di sottotitolare i film e i cortometraggi che non riescono a trovare spazio nella distribuzione cinematografica e/o televisiva italiana.

57 http://www.italiansubs.net/forum/itasanews/itasa-faq-domande-frequenti-e-come-nasce-un- sottotitolo/

(22)

39

Dalla fonte citata anche nel paragrafo precedente

58

apprendiamo infatti che Subsfactory è il fornitore dei sottotitoli per il Telefilm festival di Milano, ovvero il festival delle serie televisive a cadenza annuale nato nel 2003 con lo scopo di “teletrasportare” i film tra la gente, dal piccolo al grande schermo.

59

L‟idea di Subsfactory nasce nel 2005, per poi realizzarsi concretamente attraverso il sito nel 2006. Il sito si crea dall‟unione di gruppi preesistenti, dediti ciascuno alla realizzazione dei sottotitoli di una serie specifica e uniti dalla passione per un unico prodotto, in contatto tra loro tramite canali di chat IRC.

Ancora una volta, l‟articolo di Barra e Guarnaccia

60

risulta molto utile per risalire alle origini della community, offrendo la testimonianza della fondatrice di Subsfactory, che usa il nickname Superbiagi. A partire dall‟intenzione di tradurre una serie per se stessa, la ragazza racconta di aver ricevuto l‟aiuto di altri traduttori, con i quali creò l‟originario

“Team47”. In seguito, tramite la messa in comune del lavoro e lo scambio di sottotitoli, il gruppo cominciò a collaborare con altre comunità, fino a dare vita all‟attuale Subsfactory.

In un‟altra testimonianza

61

, la fondatrice sottolinea la peculiarità di Subsfactory, che consiste nel non limitarsi a tradurre in italiano i dialoghi di un telefilm, ma nel curare fin nei minimi dettagli la resa nella lingua italiana di battute, slang e modi di dire, spesso dopo lunghe ricerche e numerosi consulti tra i vari traduttori.

Possiamo quindi riconoscere l‟importanza e la centralità che il team dei fansubbers di Subsfactory riconosce al ruolo della revisione e del controllo, oltre che della traduzione.

58 http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/spettacoli_e_cultura/sottotitolatori-italiani/html

59 http://www.telefilmfestival.it

60 L. Barra, F. Guarnaccia, op. cit., qui pp. 236-237.

61 http://www.blogapuntate.it/post/3317/subsfactoryit-sottotitoli-per-passione, SubsFactory.it - Sottotitoli per passione, pubblicato il 17/12/2008.

(23)

40

Come abbiamo visto per ItaSA, anche su questo portale la presenza di un forum permette un rapporto diretto ed immediato con gli utenti del sito, in maniera tale da capire più facilmente quali serie televisive incontrino maggiormente l‟interesse del pubblico. Solitamente lo staff, una volta che sono stati messi in circolazione i sottotitoli in inglese, è in grado di fornire la versione italiana a disposizione degli utenti nel giro di qualche giorno.

___________________

AnimeClick.it è l‟ultimo sito di fansubs che sarà preso in considerazione. Il portale, che registra 4.507 fan su Facebook e 1.039 followers su Twitter, fornisce quotidianamente notizie su manga e anime e possiede un ampio database di schede dedicate a titoli animati e cartacei.

Nel sito si possono trovare anche varie curiosità sulla cultura giapponese.

Fig. 4: Logo di AnimeClick.it

AnimeClick.it è il primo portale nato in Italia, precisamente nel 1998, come costola del portale locale VeronaClick. Inizialmente consisteva in una sezione dedicata alle notizie, un piccolo glossario e una galleria di immagini aggiornata settimanalmente. In seguito il sito è stato arricchito di un forum e di un database di schede informative.

62

62 http://forum.animeclick.it

(24)

41

Il 31 Maggio 2011 la redazione di AnimeClick.it si è riunita nell‟associazione culturale no-profit Associazione NewType Media

63

e nello stesso giorno il fondatore, Andrea Sartori detto “Tacchan”, ha affidato la gestione del sito all‟associazione.

AnimeClick.it ha contribuito molto al fenomeno del fansub in Italia con la fondazione nel 2001 di acK.it, il primo gruppo di fansubs italiano la cui prima release fu il primo episodio della serie Noir, quando era ancora inedita in Italia. Col tempo il sito è poi divenuto un punto di riferimento per i gruppi di fansubs italiani in generale. Esso offre una lista aggiornata con tutte le release amatoriali, in base alla quale risulta che in Italia sono stati distribuiti più di 20.000 episodi inediti sottotitolati, con circa una decina di nuove uscite al giorno.

Pur presentando un database con schede e recensioni del pubblico in continuo aggiornamento, l‟attività prevalente di AnimeClick è quella di fornire quotidianamente informazioni sul mondo di anime e manga, tanto da essere considerato il numero uno del settore in Italia.

64

Nell‟autunno 2009 AnimeClick.it ha iniziato a collaborare con il canale digitale terrestre Rai 4 allo scopo di orientare la scelta degli anime da trasmettere attraverso sondaggi tra i propri utenti registrati

65

, mentre nel 2011 ha partecipato per la prima volta con un proprio stand a Lucca Comics

& Games.

66

La caratteristica peculiare del sito, che lo contraddistingue rispetto agli altri portali di fansubs, consiste nella possibilità di inserire

63 “AnimeClick.it: 2011 e cattivi propositi per il 2012”, pubblicato da Andrea “Tacchan” Sartori il 01/01/2012.

http://www.animeclick.it/news/30806-animeclickit-2011-e-cattivi-propositi-per-il-2012

64 MAN·GA!: WEB Intervista ad Andrea Sartori Webmaster di AnimeClick.it. Yamato Video, MAN·GA! N.° 6, 2008.

65 “Quale anime vorreste su Rai 4 dopo Gurren Lagann e Code Geass?”, AnimeClick.it, 24/10/2009.

http://www.animeclick.it/news/23411-quale-anime-vorreste-su-rai-4-dopo-gurren-lagann-e-code- geass

66 “AnimeClick.it: altre foto dalla fiera di Lucca”, AnimeClick.it, 02/11/2011.

http://www.animeclick.it/news/30129-animeclickit-altre-foto-dalla-fiera-di-lucca-versione-22

(25)

42

recensioni e commenti alle notizie anche da parte di utenti non registrati.

Dal 2009 il sito ha comunque introdotto la registrazione facoltativa, a cui hanno aderito più di 16.000 visitatori.

67

_____________________

I portali appena presentati non sono certamente gli unici nel panorama italiano del fansubbing, ma sono comunque i più noti e affidabili.

Nonostante i tre siti differiscano per alcuni aspetti, le motivazioni che hanno spinto i membri dei loro staff a intraprendere questa attività sono pressappoco le stesse.

Senz‟altro alla base della pratica del fansubbing c‟è la passione per le serie tv. Molti fan vivono il momento della traduzione come un bisogno inevitabile per poter seguire le proprie serie tv preferite, approfittando della sottotitolazione amatoriale per avere la possibilità di fruirne in anticipo.

Altro incentivo è il puro piacere dato dall‟attività traduttiva, che diventa anche un modo per perfezionare la lingua e che si unisce alla volontà di rendere accessibile il prodotto esattamente com‟è stato immaginato da autori e produttori. La maggior parte delle volte i fansubbers cercano un adattamento il più trasparente possibile, dove i riferimenti al mondo rappresentato vengono lasciati intatti, e semmai ben spiegati.

68

É nota infatti l‟avversione dei fansubbers nei confronti dell‟adattamento e del doppiaggio professionale, a loro parere colpevole di rovinare la versione originale del film o telefilm in questione. Citiamo in proposito le parole della fondatrice di Subsfactory sul sito TvBlog:

«…il doppiaggio fa perdere un 50% della recitazione di un attore: le espressioni del viso, i movimenti del corpo sono importanti, ma la

67 Statistiche contatti per AnimeClick.it Google Ad Planner; statistiche contatti per AnimeClick.it Talkreviews.

68 L. Barra, F. Guarnaccia, op. cit., qui p. 238.

(26)

43

voce è una parte fondamentale della recitazione. É come togliere gli angoli a un Picasso. Dopo non è più un Picasso.»

69

Molto spesso ricorre la motivazione sociale, ovvero il piacere di far parte di un gruppo. Il portale diventa così un pretesto per stringere nuove amicizie e per sentirsi parte di una collettività, all‟interno della quale tutti sono utili allo stesso modo. Ecco perché i portali di fansubs non sono solo fabbriche di sottotitoli, ma delle vere e proprie comunità di fan.

Il raggiungimento del successo, infine, non rientra come obiettivo dei fansubbers: infatti, in questo la loro etica si differenzia profondamente dall‟etica del lavoro di tipo capitalista, dove il denaro mantiene una priorità assoluta.

70

2.3.6. Il fansubbing di film e telefilm: ruoli e funzioni

L‟organizzazione dei fansubbers e degli utenti all‟interno del portale è strutturata gerarchicamente, al fine di ottimizzare il lavoro e gestire il numero crescente di persone coinvolte, senza perdere tempo prezioso e qualità di lavoro. Tuttavia, mentre l‟avanzamento di livello tra i membri dello staff è stabilito su base meritocratica in relazione alla qualità delle traduzioni, sull‟anzianità e sul tempo trascorso nelle attività di gruppo, la gerarchia degli utenti è calcolata automaticamente in base al numero di post nel forum, che consente di definire il grado di partecipazione.

71

Oltre ai semplici utenti che partecipano quotidianamente alla vita del forum, si possono distinguere otto differenti figure.

72

69 “I Sottotitoli delle Serie Tv e i Fansubber”, pubblicato il 01/05/2006 da Malaparte.

http://www.tvblog.it/post/2238/i-sottotitoli-delle-serie-tv-e-i-fansubber

70 L. Barra, F. Guarnaccia, op. cit., qui p. 238.

71 A.Vellar, “Lost (and Found) in Transculturation. The Italian Networked Collectivism of US TV Series and Fansubbing Performances”, op. cit., qui p. 8.

72 http://www.italiansubs.net/forum/itasanews/itasa-faq-domande-frequenti-e-come-nasce-un- sottotitolo

(27)

44

Gli amministratori (admin) rappresentano le figure di riferimento del forum, partecipando quotidianamente al buon funzionamento del sito, dal punto di vista grafico o della programmazione. Essi si occupano dell‟amministrazione e della gestione del sito, oltre che della traduzione e della revisione.

I senior sono i traduttori più anziani del forum, ovvero quelli con l‟esperienza più lunga. Le loro mansioni sono le stesse dei publisher, che vedremo a breve, ma in più sono incaricati della revisione e della traduzione delle serie più complesse. Tale complessità può essere dovuta alla particolare difficoltà della traduzione, oppure ai tempi di consegna molto stretti. Inoltre i senior sono moderatori

73

globali del forum.

I publisher sono utenti del forum che hanno l‟incarico di gestire l‟organizzazione della traduzione di una o più serie e di occuparsi della loro revisione. Oltre a tradurre e revisionare, hanno anche il compito di creare le

“news” sulla home page del sito. Rispetto ai senior, non sono moderatori globali e possono diventare publisher dopo un periodo di prova in cui viene testata la loro capacità di tradurre e revisionare.

I traduttori costituiscono la vera e propria forza lavoro del sito e sono coloro che si occupano della traduzione degli episodi delle serie tv e dei film. Si diventa traduttori dopo aver passato un test ed un periodo di tirocinio della durata di un mese, in cui si è traduttori junior, cioè traduttori in prova. Al termine di questo periodo, i traduttori junior possono venire o meno promossi al rango di traduttori a seconda dei risultati conseguiti.

Anche se la maggior parte del lavoro viene svolto dalle figure appena descritte, esistono altre figure di riferimento che si occupano di altri aspetti del sito: i re-syncher, che hanno il compito di sincronizzare i sottotitoli con tutte le versioni video disponibili; gli imagineer, che si occupano della creazione delle immagini per le news che compaiono sulla

73 Il Moderatore (spesso abbreviato in Mod) è una figura presente in un forum di discussione di internet. Questa carica è spesso investita dall'Amministratore del forum, in base a degli standards che in genere sono l'affidabilità, la serietà e la competenza.

(28)

45

home del sito assieme ai sottotitoli; i blogger che si impegnano nella scrittura degli articoli per i blog.

Infine ci sono altri due piccoli gruppi di utenti che offrono il loro aiuto con ulteriori funzioni: si tratta dei moderatori, i quali moderano, ovvero curano una o più sezioni del forum, affiancando nella loro moderazione gli admin e i senior, e dei developer, che si occupano di sviluppare applicazioni desktop o mobile sfruttando le apps messe a disposizione dal sito.

2.3.7. Il processo del fansubbing di serie tv

La prima fase del processo di fansubbing di serie televisive consiste nell‟acquisizione della raw, il video originale dell‟episodio, e del transcript, il file di testo dei dialoghi originali da tradurre. Di questo compito è incaricato l‟editor, che in genere è anche il manager del team, ovvero il gruppo dei fansubbers della comunità che si occuperà della traduzione di quell‟episodio.

Dopo che un episodio è stato trasmesso sui canali televisivi americani, il suo video è disponibile in poche ore sulle reti p2p. Nel frattempo alcuni siti internazionali, generalmente francesi o cinesi, preparano il transcript di quell‟episodio, ricavandolo dalle edizioni originali per i non udenti o dall‟audio della televisione con l‟aiuto di un software di riconoscimento vocale. Può anche capitare che occorra del tempo per ottenere il transcript e quindi in questo caso si procede nella traduzione a orecchio, cioè basandosi solo su ciò che si ascolta.

74

É importante sottolineare che sebbene un alto livello di qualità del testo originale sia determinante per ottenere una buona traduzione, spesso la natura tecnica e semi-automatica del lavoro e le sue rigide

74 M. Bordone, L. Sofri, “Sub Wars: dal tramonto all‟alba traducendo Lost”, Wired Magazine, 18/05/2009.

http://mag.wired.it/rivista/storie/sub-wars-dal-tramonto-all-alba-traducendo-lost.html

(29)

46

scadenze, costringono a trascurare la precisione e danneggiano, se non rallentano, l‟intero processo del fansubbing.

75

La seconda fase consiste nella sincronizzazione, o, più spesso, nella re-sincronizzazione. Il transcript deve essere trasformato in sottotitoli, utilizzando i giusti timecodes

76

che fanno apparire e poi sparire la frase sullo schermo. Nella maggior parte dei casi, il compito si riduce ad un attento controllo della corrispondenza del video con i blocchi di testo e ad alcune modifiche per riallineare visivamente i sottotitoli. Il syncher, chiamato anche timer, lavora con un programma per PC appropriato e sviluppa specifiche competenze di lavoro, come la precisione e i riflessi. Si tratta di un membro della comunità a cui non riesce o non interessa tradurre, ma che ha la volontà di partecipare ed aiutare il gruppo. Con il suo operato il syncher non modifica direttamente il significato del testo, ma il suo contributo è comunque fondamentale per migliorare e rendere più naturale l‟esperienza dello spettatore.

La terza fase è quella centrale, ed è costituita dalla traduzione e dall‟adattamento. Il team manager divide i sottotitoli in inglese in varie parti, per poi assegnarne ognuna ai membri del team, i subbers, in base alle capacità e al tempo libero di ciascuno. Innanzitutto ogni subber deve guardare l‟episodio, in modo da capire la trama e collocare correttamente la sua parte nel flusso degli eventi e delle espressioni. In seguito, con il video in corso nel sottofondo, il traduttore inizia la conversione delle sue righe nella lingua italiana, servendosi del supporto costante delle fonti online e offline e degli altri membri del team, facilmente raggiungibili sul forum della comunità o con IM

77

e la chat. Ogni subber tradurrà in base alle sue

75 L. Barra, “The mediation is the message: Italian regionalization of US TV series as co-creational work”, International Journal of Cultural Studies, 12 (5), pp. 509-525, September 2009, qui pp.

521-522. .

http://www.academia.edu/324134/The_Mediation_is_the_Message_Italian_Regionalization_of_U S_TV_Series_As_Co-Creational_Work

76 Il timecode è una sequenza di codici numerici generata a intervalli regolari da un sistema temporizzato. Si tratta di un segnale di ampio utilizzo in diversi ambiti per la sincronizzazione di segnali e per la scalettatura del materiale registrato su supporti audio/video.

77 Il sistema di messaggistica istantanea (in inglese instant messaging) è un sistema di

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