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La cocaina presenta tre tipi fondamentali di meccanismo d’azione.

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Academic year: 2021

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2.2 Cocaina Chimica

La cocaina o metil-benzoilecgonina è un alcaloide naturale, rinvenibile nelle foglie di piante del genere Erythroxylon, principalmente della specie coca e, in misura minore, in quella novogranatense, arbusti originari dei climi caldo umidi tropicali delle montagne andine, tra i 500 e i 1000 m s.l.m.. Può, inoltre, essere ottenuta mediante sintesi chimica a partire dall’ecgonina e si presenta sotto forma di una polvere cristallina bianca. Come sostanza d’abuso, si rinviene sotto forma di pasta di coca, estratta a partire dalla foglie essiccate, di cocaina cloridrato o di base libera (detta “crack”).

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Fig.2.2.1 Formula di struttura della metil-benzoilecgonina (cocaina)

Farmacodinamica

La cocaina presenta tre tipi fondamentali di meccanismo d’azione.

Agisce come stimolante sul sistema nervoso centrale, tramite il blocco della ricaptazione di neurotrasmettitori, quali norepinefrina, dopamina e serotonina, a livello del vallo sinaptico neuronale.

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Questo determina un accumulo di neurotrasmettitori che provoca una stimolazione prolungata dei recettori neuronali, determinando euforia e gratificazione, associate alla dopamina, fino a quadri di franca psicosi, sentimenti di confidenza (serotonina) e sensazione di energia (norepinefrina). Questi effetti sono particolarmente evidenti a livello dell’area segmentale ventrale e del nucleo accumbens.

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Essa esplica, inoltre, un’azione vasocostrittiva, importante nella cinetica di

assorbimento tramite le mucose, e anestetica, per blocco dei canali del sodio.

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La tossicità fisica si manifesta con cefalea, brividi, dimagrimento ed edema polmonare. Nei forti assuntori si può arrivare anche alla perforazione del setto nasale.

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Gli effetti cardiaci della cocaina sono il risultato della stimolazione alfa e beta adrenergica, determinando un effetto cronotropo, inotropo, batmotropo e lusitropo positivi, associati a vasocostrizione e ipertensione. La produzione di sostanze tossiche, quali aminocromi e radicali liberi dell’ossigeno, insieme al rimodellamento cardiaco, è responsabile della tossicità cardiaca nei consumatori cronici.

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Tutto ciò, contemporaneamente all’azione vasocostrittrice, rende conto dell’incremento di infarto del miocardio, ictus cerebri e emorragie cerebrali nei negli assuntori cronici.

Vie di assunzione

Normalmente la cocaina è assunta tramite la mucosa nasale, a seguito di inalazione, pratica definita dagli autori anglosassoni “sniffing” o “snorting”, o per via endovenosa, mentre la base libera, è usualmente assunta con il fumo.

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Altra forma d’assunzione, meno frequente, è quella orale e riguarda principalmente le foglie di coca.

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Metabolismo e Farmacocinetica

I metaboliti principali sono la benzoilecgonia, l’ecgonina e l’ecgonina metil-estere, sostanze inattive, prodotte ad opera di esterasi o per idrolisi spontanea e la norcocaina, dotata di attività farmacologia simile al suo precursore e originata dalla N-demetilazione della cocaina.

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Sono stati segnalati anche altri metaboliti come idrossicocaina, etilecgonina e metilecgonidina o cocaetilene, quest’ultimo, prodotto in concomitanza con l’assunzione di alcol etilico

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Il picco plasmatico viene raggiunto in tempi diversi, in base al tempo di somministrazione: è immediato in caso di iniezione endovenosa, variando dai 10-20 minuti tramite assorbimento polmonare fino ai 60 minuti per ingestione o inalazione.

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Fig. 2.2.2 Metabolismo della cocaina

L’emivita plasmatica della cocaina è dose dipendente e varia dalle 0,7 alle 1,5 ore, mentre i suoi metaboliti principali benzoilecgonina e ecgonina metil-estere mostrano un’ emivita più lunga (5 e 8 ore, rispettivamente).

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L’eliminazione completa dal sangue della cocaina e dei suoi metaboliti avviene entro un range di 18-24 ore, estendendosi fino a 48 h nel caso delle urine.

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Nella matrice urinaria, il principale metabolita è rappresentato dalla

benzoilecgonina.

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Per determinare la positività di un campione urinario, i cui risultati, come evidenziato dalla cinetica di eliminazione della cocaina non possono che fornire informazioni su un’ eventuale assunzione recente, ma non sull’attualità d’uso si possono impiegare metodiche di screening .

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Secondo le Linee Guida del Gruppo Tossicologi forensi italiani il valore di cut-off dei test urinari di screening per la benzoilecgonina, oltre i quali il campione è da considerarsi non negativo, è 300 ng/ml, mentre per quelli di conferma (cocaina e benzoilecgonina) è 100 ng/ml .

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La conferma , qualitativa e quantitativa, dell’attualità d’uso, dovrà avvenire mediante metodiche quali la gascromatografia accoppiata alla spettrometria di massa (GC-MS) su sangue intero.

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I valori di cut off proposti dal GTFI sono rispettivamente di 10 ng/ml per cocaina e cocaetilene.

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La saliva può essere utilizzata in sostituzione del sangue nei casi in cui non è possibile prelevarlo: in tal caso i valori di cut-off per l’analisi di screening della benzoilecgonina sono di 20 ng/ml, mentre per quelle di conferma sono di 8 ng/ml (cocaina e benzoilecgonina).

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I fenomeni di idrolisi, ad opera di colinesterasi serica e esterasi epatiche, cui la cocaina va incontro possono essere inibiti mediante aggiunta al campione ematico di sodio fluoridrato

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