2.2 Cocaina Chimica
La cocaina o metil-benzoilecgonina è un alcaloide naturale, rinvenibile nelle foglie di piante del genere Erythroxylon, principalmente della specie coca e, in misura minore, in quella novogranatense, arbusti originari dei climi caldo umidi tropicali delle montagne andine, tra i 500 e i 1000 m s.l.m.. Può, inoltre, essere ottenuta mediante sintesi chimica a partire dall’ecgonina e si presenta sotto forma di una polvere cristallina bianca. Come sostanza d’abuso, si rinviene sotto forma di pasta di coca, estratta a partire dalla foglie essiccate, di cocaina cloridrato o di base libera (detta “crack”).
1-3Fig.2.2.1 Formula di struttura della metil-benzoilecgonina (cocaina)
Farmacodinamica
La cocaina presenta tre tipi fondamentali di meccanismo d’azione.
Agisce come stimolante sul sistema nervoso centrale, tramite il blocco della ricaptazione di neurotrasmettitori, quali norepinefrina, dopamina e serotonina, a livello del vallo sinaptico neuronale.
4-6Questo determina un accumulo di neurotrasmettitori che provoca una stimolazione prolungata dei recettori neuronali, determinando euforia e gratificazione, associate alla dopamina, fino a quadri di franca psicosi, sentimenti di confidenza (serotonina) e sensazione di energia (norepinefrina). Questi effetti sono particolarmente evidenti a livello dell’area segmentale ventrale e del nucleo accumbens.
7Essa esplica, inoltre, un’azione vasocostrittiva, importante nella cinetica di
assorbimento tramite le mucose, e anestetica, per blocco dei canali del sodio.
4, 7La tossicità fisica si manifesta con cefalea, brividi, dimagrimento ed edema polmonare. Nei forti assuntori si può arrivare anche alla perforazione del setto nasale.
5Gli effetti cardiaci della cocaina sono il risultato della stimolazione alfa e beta adrenergica, determinando un effetto cronotropo, inotropo, batmotropo e lusitropo positivi, associati a vasocostrizione e ipertensione. La produzione di sostanze tossiche, quali aminocromi e radicali liberi dell’ossigeno, insieme al rimodellamento cardiaco, è responsabile della tossicità cardiaca nei consumatori cronici.
7Tutto ciò, contemporaneamente all’azione vasocostrittrice, rende conto dell’incremento di infarto del miocardio, ictus cerebri e emorragie cerebrali nei negli assuntori cronici.
Vie di assunzione
Normalmente la cocaina è assunta tramite la mucosa nasale, a seguito di inalazione, pratica definita dagli autori anglosassoni “sniffing” o “snorting”, o per via endovenosa, mentre la base libera, è usualmente assunta con il fumo.
3Altra forma d’assunzione, meno frequente, è quella orale e riguarda principalmente le foglie di coca.
3Metabolismo e Farmacocinetica
I metaboliti principali sono la benzoilecgonia, l’ecgonina e l’ecgonina metil-estere, sostanze inattive, prodotte ad opera di esterasi o per idrolisi spontanea e la norcocaina, dotata di attività farmacologia simile al suo precursore e originata dalla N-demetilazione della cocaina.
7, 8Sono stati segnalati anche altri metaboliti come idrossicocaina, etilecgonina e metilecgonidina o cocaetilene, quest’ultimo, prodotto in concomitanza con l’assunzione di alcol etilico
9.
Il picco plasmatico viene raggiunto in tempi diversi, in base al tempo di somministrazione: è immediato in caso di iniezione endovenosa, variando dai 10-20 minuti tramite assorbimento polmonare fino ai 60 minuti per ingestione o inalazione.
10