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1. Il valore delle relazioni sociali è incorporato nei beni di consumo

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Academic year: 2021

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(1)

Felicità e beni relazionali

(cap. 12 Microeconomia di Becchetti, Bruni, Zamagni)

(2)

Le relazioni sociali sono rilevanti per la scienza economica?

È necessario approfondire il tema delle relazioni sociali con un’analisi separata o esse sono

ininfluenti ai fini delle scelte economiche?

3 obiezioni possibili:

1. Il valore delle relazioni sociali è incorporato nei beni di consumo

2. Il tema delle relazioni sociali è già compreso nel modello di scelta tra consumo e tempo libero 3. Le relazioni sociali non hanno un valore

economico

(3)

1. Il valore delle relazioni sociali è incorporato nei beni di consumo

• Contro: un’abitazione grande o una cena al ristorante incorporano il valore di accogliere amici o passare il tempo con loro

• Pro: alcune relazioni si realizzano senza

l’utilizzo di beni e per alcuni individui gli stessi beni non incorporano relazioni

(4)

2.Il tema delle relazioni sociali è già compreso nel modello di scelta tra

consumo e tempo libero

• Contro: la preferenza per il tempo libero incorpora quella per le relazioni sociali

• Pro: alcune relazioni si realizzano anche sul posto di lavoro, aumentando i benefici del salario; il tempo libero può essere trascorso anche in solitudine

(5)

3. Le relazioni sociali non hanno un valore economico

• Contro: l’amicizia e le relazioni non hanno mercato, non possono essere oggetto di scambio, non hanno valore economico

• Pro: le relazioni sociali hanno impatto sull’utilità/soddisfazione individuale

modificando il valore dei beni di consumo ad essi associati

(6)

Beni relazionali

Definizione di Gui:

«prodotto intangibile di natura comunicativa e affettiva generato attraverso le interazioni tra individui»

Caratteristiche dei beni relazionali in termini di:

Rivalità

Escludibilità

Produzione e consumo Rendimento marginale

(7)

Rivalità, non rivalità e antirivalità

Un bene è non rivale quando il consumo di ciascun individuo non comporta alcuna

sottrazione del consumo dello stesso bene da parte di un altro individuo

• Bene privato

Rivale

• Bene relazionale Antirivale

L’interazione è necessaria per

usufruire del bene

• Bene

pubblico Non

Rivale

(8)

Escludibilità e non escludibilità

• Un bene è non escludibile quando non è

possibile esclduere un soggetto dal consumo del bene (a meno di costi elevatissimi)

• Bene privato

Escludibile

• Bene

pubblico Non

Escludibile

Bene

relazionale Non Escludibile (tra i

partecipanti all’interazione)

(9)

Produzione e consumo

• Rispetto ai beni pubblici e ai beni privati, i beni relazionali sono caratterizzati dalla

simultaneità dell’azione di produzione e consumo

• In molti casi, il bene relazionale nel momento in cui viene prodotto e consumato costituisce anche un investimento in ulteriore capitale relazionale

(10)

Felicità e beni relazionali (risultati empirici)

• Il tempo speso in relazioni ha effetti positivi sulla felicità dichiarata

Il Daily reconstruction method di Kahneman evidenzia picchi di soddisfazione per il tempo speso in attività relazionali

• Quale nesso causale:

Le relazioni aumentano la felicità?

Gli individui più felici hanno più relazioni sociali?

(11)

Felicità, reddito e relazioni sociali

• Che relazione esiste tra reddito, relazioni sociali e soddisfazione/utilità?

Le relazioni sociali si comportano come un bene normale il cui consumo aumenta con l’aumentare del reddito?

Esiste un «costo» delle relazioni sociali?

(12)

Il costo delle relazioni sociali e la

«malattia di Baumol»

• La malattia di Baumol:

Il progresso tecnologico rende più produttiva e meno costosa la produzione di beni di consumo

Il progresso tecnologico non ha lo stesso effetto su altre produzioni (es: attività artistiche) che col

progresso tecnologico diventano relativamente più costose rispetto agli altri beni di consumo

I beni di consumo «normali» spiazzano le performing arts

(13)

Il costo delle relazioni sociali e la

«malattia di Baumol»

• Applicando la «malattia di Baumol» ai beni relazionali:

Il progresso tecnologico rende più produttiva e meno costosa la produzione di beni di consumo Il progresso tecnologico non ha lo stesso effetto

sui beni relazionali che col progresso tecnologico diventano relativamente più costosi rispetto agli altri beni di consumo

Il progresso tecnologico spiazza il consumo di beni relazionali

(14)

Effetto reddito e effetto sostituzione

• Se aumenta il prezzo di un bene ne diminuisco il consumo per via dell’effetto reddito e

dell’effetto sostituzione

• Ma se il progresso tecnologico aumenta anche la produttività degli individui (e il loro salario):

Per effetto reddito aumento il consumo di tutti i beni normali (anche beni relazionali)

Per effetto sostituzione riduco il consumo di tempo libero e dei beni relazionali ad esso associati

(15)

Individuare i beni relazionali

• La stima dell’intensità del consumo di beni relazionali utilizza varie proxy:

Amicizie (numero di incontri)

Relazioni affettive (numero di contatti) Stato civile

Religione

Attività lavorativa e volontariato

(16)

Stato civile

L’unione di due persone può essere considerata come il segnale di un passaggio di qualità di una relazione affettiva

I risultati empirici evidenziano modifiche

sostanziali di soddisfazione/felicità in occasione di cambi di stato

L’effetto più significativo si realizza in prossimità del cambio di stato e va riducendosi nel tempo

Nesso causale:

La modifica dello stato civile influisce sulla felicità?

Le persone più felici sono più propense a modificare lo stato civile?

(17)

Religione

• Le indagini evidenziano che gli individui che praticano una religione sono mediamente più soddisfatti. Tale relazione è spiegata

attraverso:

L’effetto assicurazione contro gli shock negativi

La maggiore intensità di beni relazionali consumati attraverso la frequentazione di un culto

La capacità di smorzare l’effetto negativo di shock avversi che sono più persistenti degli shock

positivi

(18)

Lavoro e volontariato

• L’attività lavorativa ha un effetto positivo sulla soddisfazione dell’individuo oltre quello

dovuto alla remunerazione?

• L’esistenza di attività lavorative non retribuite (volontariato) attesta che gli individui

traggono beneficio dal lavoro anche quando non ricevono remunerazione

• Due possibili spiegazioni:

Il volontariato è un bene di consumo

Il volontariato è un bene di investimento

(19)

Lavoro e volontariato

• Volontariato come bene di consumo:

Gli individui traggono una soddisfazione intrinseca dalla possibilità di essere di aiuto ad altre persone Attraverso il volontariato si consumano più

relazioni sociali

• Volontariato come bene di investimento:

Investimento in capitale umano

Investimento in conoscenze utili (relazioni sociali strumentali)

Effetto di segnalazione

(20)

Lavoro e volontariato

Se il volontariato è anche un bene di consumo perché consente di intensificare le relazioni sociali anche

l’attività lavorativa può svolgere la stessa funzione

Gli studi sulla relazione tra lavoro e felicità evidenziano maggiore soddisfazione associata ad alcune

caratteristiche del lavoro:

Flessibilità dell’orario Stabilità del lavoro

Autonomia decisionale

Qualità delle relazioni sociali con i colleghi

Consonanza tra gli obiettivi individuali e le finalità del lavoro

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