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IL BATTISTERO PALEOCRISTIANO DI SANTA MARIA MAGGIORE

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Academic year: 2022

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 IL BATTISTERO PALEOCRISTIANO DI SANTA MARIA MAGGIORE

Nella parte orientale dell’impianto urbanistico di Nuceria si trova uno dei più antichi tempi cristiani della Campania. Questo tempio della cristianità è situato nel villaggio di Santa Maria Maggiore , tra l’alveo della cavaiola e la ferrovia Salerno-Napoli. Il Battistero si trova a circa 4 m al di sotto del piano stradale. Dalla forma dell’edificio sono derivati anche i nomi di “Tempio Rotondo”, “La Rotonda” o “Santa Maria la Rotonda”. Mentre l’aspetto estetico suggerisce l’idea di un mausoleo, quello interno fa pensare ad una sala termale, oppure a un tempio pagano, adattato al culto pagano con l’aggiunta di una vasca battesimale. Il Battistero, da quanto si è potuto dedurre dagli ultimi scavi esplorativi, sorge su un complesso termale dell’antica Nuceria. L’edificio ha caratteri unici, la sua bellezza tramandata nel tempo è innegabile, la snellezza del meraviglioso carosello di 15 coppie di colonne, la bellezza dei capitelli e gli arabeschi delle basi, conferiscono al sacro edificio un’espressione di grandiosità. Le colonne di origine classica sono di marmo cipollino per la cintura esterna e di granito grigio travertino alabastro orientale per le altre. Pur trattandosi di materiale di spoglio, le colonne presentano dimensioni leggermente diverse tra loro, sia nell’altezza che nel diametro. Per i fusti, con l’aggiunta delle basi, si ha un’altezza media di 4,90 m e di 60 cm di diametro medio. Le basi sono di tipo ionico, con superfici doriche lavorate in alcune ed in altre no. In alcune, l’interruzione delle decorazioni fa pensare alle loro primitiva destinazione, cioè di parziale incorporazione nei muri perimetrali di edifici pubblici, quando le colonne venivano addossati ad essi. Si ha motivo di ritenere che queste provengano dalla Basilica sita presso le mura meridionali di Nuceria, nel Villaggio di Pareti.

I capitelli sono di stile corinzio, quattro di essi presentano la caratteristica di un inserimento di delfini al di sopra delle foglie di acanto. Tale particolare ha suggerito l’idea della loro provenienza dal tempio di Nettuno, divinità che assieme a Giunone fu tra le più venerate dai nucerini. Nelle prime basiliche cristiane vi era un unico altare, completamente isolato e orientato verso levante, fonte di luce e di purezza. In seguito, circa nel sesto secolo, prevalse l’uso di più altari nella chiesa, con l’addossamento di essi alle pareti, quindi il sacerdote finì

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col voltare le spalle al popolo. È più probabile che, invece, un adattamento di esso ad un preesistente vano che fronteggiava non a caso un più ampio intercolunnio delle colonne binate, onde l’idea che tale vano sia stato fin dall’origine destinato all’ingresso del Battistero. Questa ipotesi potrebbe in primo luogo trovare appoggio nella posizione che l’edificio, all’epoca della sua costruzione, aveva nell’ambito dell’antica città. Costruito nel pressi delle mura orientali, era logico che il suo ingresso fosse rivolto al nucleo principale.

Consideriamo ora l’asse di simmetria della Rotonda, il quale, passante per l’abside, segue l’orientamento est-ovest, in perfetto accordo con quello urbanistico dell’antica città, le cui mura di cinta coincidono quasi con il reticolato dei meridiani e dei paralleli. Fatte queste premesse, consideriamo la posizione dell’attuale ingresso che è rivolto verso oriente ed è sfalsato di 12 gradi rispetto all’asse mediano. Ne consegue che il visitatore entrando nel tempio riceva la sgradevole sorpresa di una dissimmetrica posizione dell’abside contrariamente al magnifico effetto ponendo invece il punto di vista nell’abside. Nei restauri del 1925, vennero aboliti l’altare maggiore sotto il bassorilievo della Madonna col bambino e quelli minori tutti addossati al muro perimetrale, non risparmiando gli stucchi decorativi.

In cambio, venne installato l’altare che ore troneggia sul presbiterio dinanzi all’abside.

 CHE COS'È UN BATTISTERO?

Un Battistero è un edificio annesso ad una chiesa, in cui in epoca paleocristiana si svolgeva il rito del battesimo. I due edifici erano separati perché i non battezzati non erano ammessi alle celebrazioni in chiesa. Da ciò si desume che la nostra rotonda fosse circondata da altri edifici: di alcuni ci sono ancora tracce visibili, mentre di altri si fa solo memoria. Di sicuro vi era una basilica e un Campanile. Infatti di quest'ultimo si trova traccia in un documento per la riparazione del batacchio della campana e poi in altri documenti che attestano la visita nel 1857 del Re Ferdinando di Borbone il quale, entrato nell'edificio, rimase colpito da tanta bellezza tanto che vi ritornò con tutta la sua famiglia. Viste le condizioni fatiscenti del Battistero, ne ordinò l'immediato restauro, ma sfortunatamente non tutti i lavori di restauro vennero eseguiti per il volgere di avvenimenti politici del 1860.

Oltre la chiesa e il campanile, vi erano un convento, un ospedale e la città di nuceria già nei primi secoli sarebbe stata una sede vescovile. Tra i primi titolari, ci sarebbe stato Prisco, le cui spoglie oggi si trovano nella cattedrale di San Prisco al Vescovado.

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La fine della diocesi Nocerina si ebbe nell' 841, con l'uccisione del vescovo Primicerio e fu solo nel 1386 che la diocesi fu restituita ai nocerini da papa Urbano Sesto e fu spostata all'attuale Vescovado.

 IL FONTE BATTESIMALE

Il vero gioiello che si trova all'interno del battistero è la vasca battesimale. Dopo quella di San Giovanni in Laterano a Roma, quella della rotonda è la più grande d'Italia. È larga 7 metri e profonda un metro e 30. All'esterno è rivestita di Marmi con croci in stile greco e da simboli come l’Alpha e l'Omega, che ricordano che Dio è l'inizio e la fine. La forma è ottagonale e fu introdotta in occidente nel quarto secolo dal vescovo Ambrogio, perché il numero 8 nella Bibbia simboleggia la perfezione e la resurrezione. L'ottavo giorno il sepolcro resta vuoto Gesù è risorto così come coloro che ricevono il battesimo rinascono a vita nuova. Sul parapetto della vasca rimangono solo 5 delle splendide otto colonne iniziali.

A queste colonne, durante il rito del battesimo, venivano legati delle tende sottili per

nascondere alla vista i corpi nudi dei catecumeni, i quali erano persone adulte che, dopo un cammino di fede, ricevevano il battesimo. Ancora oggi esiste il rito del battesimo dei catecumeni, cioè di coloro che decidono di ricevere il battesimo in età adulta e viene celebrato ancora oggi nella notte di Pasqua.

Cerchiamo di immaginare come avveniva il battesimo nella vasca battesimale.

È notte fonda. L’ interno del battistero è illuminato dalla flebile luce di alcune candele. Un alito di vento di primavera muove leggermente i velari che dovranno ricoprire le nudità dei catecumeni. La vasca è completamente ricolma di acqua. In un silenzio assordante si ode solo il canto battesimale, mentre in processione, vengono accompagnati i catecumeni a ricevere il battesimo. Il vescovo impone loro le mani sulla testa e recita gli ultimi esorcismi.

I catecumeni si rivolgono prima verso occidente per rinunciare a Satana poi ad oriente, la regione sacra della luce, recitando l'atto di Fede. Poi, deposte le vesti, entrano nella vasca uno alla volta dove ricevono il battesimo. Vengono per tre volte immersi completamente nell'acqua, perché tre sono le tentazioni di Gesù nel deserto. Dalla fonte, sempre nascosti dai velari, si avvicinano al vescovo che li unge sul capo con il Sacro crisma e, infine, vengono rivestiti da una tunica bianca, simbolo di purezza.

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 LA CUPOLA, LE COLONNE E I CAMBIAMENTI CHE LA ROTONDA HA SUBITO NEL TEMPO

L'aspetto del Battistero si presenta oggi diverso da quello originario. Le variazioni che ha subito nel tempo sono state frutto di consolidamenti e rifacimenti che si sono susseguiti nei secoli, probabilmente a seguito di danni causati da calamità ambientali, quali i terremoti e le eruzioni vulcaniche del vicino Vesuvio, oltre ai danni causati dai bombardamenti dell'ultima guerra mondiale. Le modifiche, riflettono lo stile architettonico delle epoche in cui sono avvenute; ecco perché oggi il Battistero ci appare diverso dalla sua forma "primitiva". La Rotonda, infatti, rispetto alle prime stampe che la ritraggono, oggi è sormontata da un tiburio, che è una sorta di cappello protettivo che copre la cupola e da una copertura a tetto spiovente che protegge il deambulatorio. Lo stesso portico d'ingresso è un'aggiunta posteriore, anch'esso modificato in periodi successivi alla sua edificazione con una copertura a tetto spiovente. Sotto la cupola troviamo la piscina battesimale, che probabilmente in origine era sormontata da un baldacchino di copertura, il tegurium, scomparso in seguito ai cedimenti della cupola originaria, probabilmente durante l'eruzione del 685, che causò fortissime piogge di ceneri e lapilli nel nostro territorio. Con il rifacimento di fine 700, la cupola assunse un aspetto più slanciato, che rifletteva lo stile architettonico del tempo, ma le finestre che vennero praticate nella nuova cupola, presentavano l'inconveniente di far cadere troppa acqua all'interno durante le forti piogge, e da lì nacque l'esigenza del tetto di protezione. Il sovraccarico causato dalla copertura, ha reso necessario, durante i lavori di restauro del secolo scorso, di alleggerire il carico sopportato dalle colonne, inserendo dei rinforzi e realizzando dei grossi pilastri a ridosso del muro perimetrale sormontati da archi di contrafforte, che hanno modificato la bellezza originaria del deambulatorio.

Altri lavori di consolidamento hanno interessato le fondamenta su cui poggiano le colonne binate. Le colonne binate sono una caratteristica particolarissima del nostro Battistero.

Infatti proprio per le colonne binate, oltre che per la forma strutturale, la Rotonda di Nocera è considerata una derivazione di Santa Costanza a Roma ed entrambe richiamano le caratteristiche architettoniche delle basiliche del Nord Africa del V e del VI secolo, territori in cui, all'epoca dell'Impero, si stanziarono i coloni della Confederazione sannitica nucerina.

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 GLI AFFRESCHI DEL BATTISTERO

All’interno del Battistero figurano affreschi che rappresentano scene del Nuovo Testamento.

A sinistra dell’ingresso troviamo due cappelline:

- nella prima, chiamata CAPPELLINA DELLA VERGINE, domina l’immagine della Madonna assisa su un trono dall’alto schienale. Il Bambino Gesù in grembo alla Vergine stringe nella destra una pergamena, mentre a sinistra del trono, in basso e in piedi, S. Giovanni Evangelista regge il Vangelo.

- La seconda è chiamata CAPPELLA DEL REDENTORE. Vediamo la figura del Cristo, con la destra levata in atto di benedizione e con la sinistra regge un libro poggiato sulle ginocchia. Questa cappellina conduceva al cimitero medievale.

Sulla parete a Sud è rappresentata la Natività: il Bambino nella culla sotto un tetto di paglia e due angeli che annunciano la lieta novella.

Nella parete a Nord, rimangono solamente i visi di alcuni Santi Padri liberati dal limbo da Gesù.

 PERICOLI CORSI DAL BATTISTERO NEI SECOLI

Uno dei pericoli principali che si presentò per il Battistero fu quello dello “smantellamento”.

Era usanza diffusa, infatti, il sistema di saccheggiare antichi monumenti, più o meno abbandonati, per abbellire nuovi edifici. Si pensò infatti di adornare il palazzo reale di Caserta con le colonne della Rotonda, fortunatamente però poi il saccheggio non ebbe più luogo.

Ma il maggior pericolo fu corso dal Battistero durante la seconda guerra mondiale, nel 1943, dopo lo sbarco degli Anglo-Americani a Paestum, quando aerei nemici scaricarono bombe sul villaggio di Santa Maria Maggiore e colpirono la Chiesa parrocchiale vicina al Battistero. Fu sfondato il tetto e abbattuta l’abside.

La gioia dei Nocerini per lo scampato pericolo corso dal Battistero fu di breve durata perché, a distanza di soli sei mesi, nel marzo del 1944, per l’eruzione del Vesuvio, la parte superiore della cupola sprofondò.

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