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c manuale di programmazione

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c manuale di programmazione

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breakdown by star, we don’t use a simple average. Instead, our system considers things like how recent a review is and if the reviewer bought the item on Amazon. It also analyzes reviews to verify trustworthiness. Sorry, we failed to record your vote. Please try again Il manale in questione e relativo alla versione ANSI del linguaggio C, esistono anche manuali relativi ad altre versioni del linguaggioSorry, we failed to record your vote. Please try again Sorry, we failed to record your vote.

Please try again Le sezioni sono divise molto chiaramente e permettono una facile consultazione.

Non mi sento di consigliarlo a chi si affaccia per la prima volta alla programmazione.Sorry, we failed to record your vote. Please try again Ti starai chiedendo se acquistare o meno questo manuale per il tuo esame di fondamenti di informatica o laboratorio di informatica o semplicemente sei un

appassionato che vuole dedicarsi allapprendimento di questo fantastico e longevo linguaggio. Se sei alle prime armi con la programmazione e in particolare con il C, allora ti sconsiglio di cominciare con questo manuale, poiche affronta largomento presumendo di parlare con chi gia sa cosa deve fare. Tuttavia libro ottimo. Amazon impeccabile.Sorry, we failed to record your

vote.http://www.textmakareknutsson.se/upload/image/fluke-66-manual.xml

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Please try again Gli autori sono i progettisti del linguaggio C famoso in tutto il mondo. Nonostante lavessi gia studiato ai tempi delluniversita su qualche fotocopia, lho reputato un acquisto da mettere nella propria biblioteca.Sorry, we failed to record your vote. Please try again E in quanto tale e molto buono e ben fatto, ma se non si ha gia un’infarinatura o un altro libro per incominciare a smanettare e imparare non consiglio l’acquisto di questo. L’ho acquistato per averlo come riferimento, per rinfrescare la memoria nel momento in cui dimentico qualche sfumatura di

determinati argomenti. E molto maneggevole e puo essere trasportato con facilita, e un amico fidato da avere sempre con se quando si deve programmare in C.Sorry, we failed to record your vote.

Please try again Poche parole tante info. Perche no Per chi come me inizia da zero da troppi dettagli per scontato. Consiglio l’acquisto di questo libro ma se siete alle prime armi affiancatelo al Deitel o qualsiasi altro manuale parta davvero da zero. Buona programmazione a tutti!Sorry, we failed to record your vote. Please try again Lo chiamerei la Bibbia di CSorry, we failed to record your vote.

Please try again Ovviamente per un prorammatore C questo e un must haveSorry, we failed to record your vote. Please try again Un must have, per ripasso, chiarire dubbi e approfondire. Unica pecca non e imballato bene quindi mi e arrivato tutto ammaccatoSorry, we failed to record your vote. Please try again I codici mostrati sono molto generali, mai localizzati su una architettura in particolare, anche se OVVIAMENTE chi lo usa per fare C su UNIX gode del vantaggio naturale di giocare in casa;Sorry, we failed to record your vote. Please try again. And by having access to our ebooks online or by storing it on your computer, you have convenient answers with Manuale Del Linguaggio Di Programmazione In Python.http://www.alfavs.eu/userfiles/file/fluke-68-ir-manual.xml

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Questo libro di successo circa 15.000 copie vendute e ora arricchito dalla piattaforma MyLab, con la versione digitale del volume e i codici sorgente presenti nel testo. The text updated to the ANSI standard reviews the main features of a language that has proved to be of considerable effectiveness for a wide range of applications. Starting from an initial overview, to allow readers to familiarize themselves with the main characteristics of the language, the authors then go on to analyze the various aspects in greater detail from elementary data types to operators, from the flow of the control to the structure. This successful book about 15,000 copies sold is now enriched by the MyLab platform, with the digital version of the volume and the source codes present in the text.

Guidi Andrea. Lo scripting sembra disabilitato o non supportato per il browser che si sta utilizzando.

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Anesthesiology and Pain Management Vet. Complementary Medicine Vet. Large Animals Vet.

Medicine Vet. Ophthalmology Vet. Nursing and Care Vet.Secolo e contemporanea Secolo dal 1945 al 2000 Comprendere come creare una classe e come gestire gli oggetti e uno dei compiti principali dello sviluppatore che vuole avvicinarsi a questo linguaggio; e in questo percorso viene

accompagnato attraverso lutilizzo dei delegati, delle view personalizzate e delle window aggiuntive a quella principale, senza dimenticare la gestione dei menu delle applicazioni, degli alert e delle

funzioni di stampa disponibili su cocoa. Il manuale spiega a fondo anche i concetti di base per disegnare sulle viste e per gestire gli sheet e gli nspanel. Il codice sorgente degli esempi e disponibile online. Inoltre, moltissimi oggetti di uso comune telefoni cellulari, elettrodomestici, automobili hanno un computer al loro interno. In ogni caso, affinche il computer svolga i propri compiti e indispensabile comunicargli le opportune istruzioni.

I linguaggi di programmazione sono i linguaggi artificiali progettati per trasmettere le istruzioni a un computer; essi consentono di formalizzare gli algoritmi in maniera non ambigua e permettono di scrivere i programmi, i quali possono essere eseguiti da un computer, ma devono anche poter essere letti, compresi e modificati da esseri umani. Ogni programma descrive le strutture dati su cui

operare, le operazioni da eseguire, i dati in ingresso e in uscita. Linguaggi informatici, per esempio, come HTML e XML, che servono solo per descrivere dati, non vengono in genere considerati

linguaggi di programmazione. La sintassi di un linguaggio di programmazione e molto rigida e non consente le ambiguita tipiche del linguaggio umano, il quale proprio per questo risulta poco adatto a comunicare con i computer. Nonostante questa differenza, la sintassi e uno dei legami piu forti fra

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linguaggi artificiali e linguaggi naturali. Le definizioni sintattiche dei linguaggi di programmazione, nonche le tecniche automatiche di analisi sintattica parsing che ne permettono l’implementazione, sono state sviluppate a partire da ricerche in campo linguistico, come la classificazione dei linguaggi formali proposta da Noam A. Chomsky. Dai primi anni Sessanta del Novecento la sintassi della maggior parte dei linguaggi di programmazione e definita esplicitamente mediante un appropriato formalismo, come la BackusNaur form BNF. In genere, le sintassi piu semplici risultano piu versatili, mentre quelle piu complesse possono riprodurre notazioni gia in uso per es., formalismi matematici o linguaggio naturale e risultare quindi piu comode. Alcuni linguaggi permettono poi di modificare in qualche misura la loro sintassi definendo nuove parole e nuovi costrutti. La storia dei linguaggi di programmazione copre poco piu di mezzo secolo. In questo periodo tre generazioni di

programmatori e di informatici hanno sviluppato migliaia di linguaggi, definendo diverse metodologie di programmazione.

Vari elementi hanno influenzato questa evoluzione; tra questi vanno considerati in primo luogo lo sviluppo dei computer, l’espansione del loro utilizzo, l’allargamento e il cambiamento della comunita dei programmatori. Non va tuttavia dimenticato il ruolo fondamentale svolto anche dalle aziende che operano nel settore, le quali hanno costituito una spinta importante per la diffusione attuale dei linguaggi di programmazione. sommario 1. Cenni storici. 2. Concetti comuni a tutti i linguaggi. 3.

Migliaia di linguaggi. 4. Tassonomia dei linguaggi di programmazione. 5. Un tocco di stile.

Bibliografia. Il computer puo eseguire direttamente solo i programmi scritti in un linguaggio elementare chiamato linguaggio macchina, diverso da computer a computer due computer che condividono lo stesso linguaggio macchina si dicono compatibili. Il linguaggio macchina e un codice numerico piuttosto scomodo da utilizzare e spesso non viene neanche considerato un linguaggio di programmazione vero e proprio. Utilizzare un linguaggio piu evoluto richiede un processo di traduzione che puo avvenire contestualmente all’esecuzione o in un momento separato. Nel primo caso si utilizza un programma chiamato interprete che legge il codice scritto dal programmatore detto codice sorgente , lo traduce e lo esegue immediatamente. Nel secondo caso si utilizza invece un compilatore che crea un file con il codice tradotto per es., in linguaggio macchina, il quale puo essere eseguito in un secondo tempo, indipendentemente dalla presenza del compilatore. I

programmi interpretati tendono a essere piu lenti perche l’interprete si deve occupare della traduzione del codice al momento dell’esecuzione. Inoltre, il compilatore cerca di migliorare l’efficienza del codice prodotto processo noto come ottimizzazione, operazione piu difficile da realizzare utilizzando un interprete.

D’altro canto gli interpreti permettono uno stile di programmazione interattivo si puo modificare il codice e vedere subito il risultato, senza dover ogni volta rigenerare l’eseguibile. Cio e molto importante nella didattica, in quanto favorisce la sperimentazione, oltre che nelle tecniche di

sviluppo del software che prevedono la realizzazione rapida di prototipi. In linea di principio per ogni linguaggio puo essere disponibile sia l’interprete sia il compilatore. Molti linguaggi sono

tradizionalmente interpretati come Smalltalk o Lisp mentre altri sono piu spesso compilati come il Fortran o il C. Tra compilazione e interpretazione ci sono delle soluzioni ibride. Il compilatore puo per esempio produrre un codice intermedio bytecode che viene poi eseguito da un interprete chiamato virtual machine e quanto succede per es.Quest’ultimo approccio e giustificato quando il secondo linguaggio e molto piu diffuso del primo. Gli interpreti sono spesso in grado di compilare al volo il codice prima di eseguirlo, migliorando cosi le prestazioni del programma compilazione just in time o JIT, come accade per es.Quest’ultima e l’insieme degli strumenti che permettono di eseguire i programmi scritti in quel linguaggio su un dato computer. Ci possono essere diverse

implementazioni dello stesso linguaggio sullo stesso computer, realizzate da aziende concorrenti o da istituti di ricerca. Il linguaggio in genere prescinde dall’implementazione. E considerato un’entita astratta, descritta in un manuale, in una pubblicazione, su una rivista scientifica oppure in una pubblicazione formale di un organismo di standardizzazione come ISO, IEC, ANSI, ECMA ecc.

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L’implementazione del linguaggio su un dato computer comprende almeno il compilatore o l’interprete anche se spesso sono disponibili ambienti integrati i cosiddetti IDE, Integrated

devolopment environment che permettono al programmatore di creare e di modificare il sorgente con correzione automatica, suggerimenti e colorazione del codice per evidenziare la sintassi, consultare il manuale del linguaggio o altre guide, effettuare la compilazione, eseguire il programma, ricercare eventuali errori e cosi via. La qualita dell’ambiente di sviluppo ha

un’importanza confrontabile con quella del linguaggio stesso un buon ambiente puo ovviare alle carenze del linguaggio e valorizzarne gli aspetti migliori. Determinate caratteristiche dell’ambiente di sviluppo vengono a volte considerate parte integrante del linguaggio relativo. Alcuni linguaggi di programmazione MindScript, Prograph hanno una natura intrinsecamente visuale la creazione e la modifica dei programmi non si basa sulla redazione di un testo, ma sulla manipolazione di simboli grafici e icone. Nel seguito ci occuperemo solo dei linguaggi testuali. Cenni storici Le origini

linguaggio macchina e assembler Il primo dispositivo che ricorda i moderni computer, per finalita e struttura logica, e probabilmente la macchina analitica progettata da Charles Babbage nel 1837 e mai costruita. Secondo la visione di Babbage la macchina a funzionamento meccanico, azionata da un motore a vapore, sarebbe stata controllata da schede perforate simili a quelle usate da alcuni telai meccanici. Ada Augusta Byron, contessa di Lovelace, descrive l’implementazione sulla macchina di Babbage di un algoritmo per la tabulazione dei numeri di Bernoulli che viene

considerato il primo programma della storia. Un linguaggio di programmazione sviluppato alla fine degli anni Ottanta del Novecento per conto del Dipartimento della Difesa statunitense si chiama appunto Ada in onore della prima programmatrice.

Uno dei primi calcolatori totalmente elettronici, basato su valvole termoioniche, e l’ENIAC

Electronic numerical integrator and calculator. Costruito tra il 1943 e il 1946 per calcolare le tabelle balistiche per l’esercito degli Stati Uniti, esso non viene programmato in senso stretto per fargli risolvere problemi diversi occorre modificare la posizione di interruttori e cavi elettrici. Nel 1945 il matematico John von Neumann formalizza l’architettura dei computer moderni nella cui memoria, oltre ai dati, viene immagazzinato anche il programma, ovvero l’insieme delle istruzioni da eseguire lo stesso concetto e accennato in un brevetto di Konrad Zuse del 1936. Quest’idea separa il software dall’hardware, che viene cosi reso piu semplice e affidabile, e permette di migliorare la versatilita dell’intero sistema. Nella memoria del computer le istruzioni sono rappresentate da codici numerici espressi in sistema binario, detti linguaggio macchina. Data la difficolta di scrivere programmi direttamente in linguaggio macchina, all’inizio degli anni Cinquanta si sviluppano i linguaggi

assemblativi, che permettono l’utilizzo di parole facili da ricordare come add, jump ecc. al posto dei codici numerici. Oggi l’utilizzo dei linguaggi assemblativi e limitato ai casi in cui sia richiesta la massima efficienza come nella programmazione di videogiochi oppure lo stretto controllo

dell’hardware. I primi linguaggi ad alto livello I linguaggi assemblativi sono altamente versatili ed efficienti, ma richiedono di ragionare nei termini delle operazioni elementari che il computer e in grado di eseguire compito laborioso e suscettibile di errori. Inoltre, il codice scritto per un computer non e eseguibile su computer di tipo diverso. Per queste ragioni vengono sviluppati i cosiddetti linguaggi di alto livello si tratta di linguaggi astratti, piu vicini al dominio applicativo che alla struttura del computer.

Gia nel 1946 il tedesco Konrad Zuse progetta ma non implementa il Plankalkul, linguaggio sorprendentemente moderno il cui campo di utilizzo spazia dal calcolo numerico all’analisi di

problemi scacchistici. Nell’immediato dopoguerra, lo straordinario lavoro di Zuse ha scarsa influenza nel mondo della programmazione. Nel 1949 John W. Mauchly inventa lo Short code, un linguaggio interpretato per i calcolatori BINAC e UNIVAC mentre Grace Hopper tra il 1951 e il 1953 sviluppa i primi compilatori. Il codice prodotto dal compilatore si dimostra quasi altrettanto efficiente di quello codificato direttamente in assembler. Questa caratteristica e determinante per la diffusione del linguaggio in un contesto in cui il tempo di calcolo e una risorsa preziosa. Il Fortran, di cui nel

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novembre del 2004 e stata rilasciata l’ennesima formulazione standard, puo essere considerato il linguaggio di programmazione piu longevo. Nel 1958 John McCarthy del MIT crea il Lisp, il cui obiettivo principale non e il calcolo numerico, ma la manipolazione di espressioni simboliche. Il Lisp utilizza un unico tipo di struttura dati, molto versatile la lista. Un programma Lisp e costituito da varie unita, le funzioni, anch’esse rappresentate come liste. Il fatto di poter gestire in modo omogeneo strutture dati articolate, unitamente alla capacita di manipolare sia dati che funzioni, rendono il Lisp il linguaggio di elezione per la ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale. Il Lisp, utilizzato ancora oggi, ha dato origine a molti dialetti come Common Lisp e Scheme e ha influenzato un grandissimo numero di altri linguaggi Logo, Dylan, Clos, Smalltalk, Ruby. Nel 1959 un comitato, lo Short range committee, influenzato da Grace Hopper, sviluppa un linguaggio orientato ad

applicazioni di tipo gestionale il Cobol.

Esso e rivolto a programmatori senza una specifica preparazione scientificoinformatica e adotta una sintassi molto simile all’inglese, che dovrebbe rendere il codice facile da leggere e da comprendere.

Il Cobol vanta ancora oggi una consistente quantita di programmi attivi e una numerosa comunita di programmatori. Nel 1960 un comitato di scienziati dell’informazione statunitensi ed europei

pubblica la definizione dell’Algol, la cui sintassi versatile e sofisticata viene, per la prima volta, specificata formalmente. In questo periodo si studiano, si sperimentano e si diffondono buona parte dei costrutti e dei paradigmi di programmazione oggi utilizzati. Edsger W. Dijkstra pubblica nel 1968 un articolo che rappresenta il manifesto della programmazione strutturata un paradigma di

programmazione che, fra altre cose, individua nell’uso indiscriminato del goto l’istruzione che modifica l’esecuzione sequenziale del codice uno degli ostacoli alla scrittura di programmi facili da capire e modificare. Lo stesso anno Niklaus Wirth crea il linguaggio Pascal che combina le migliori caratteristiche del Cobol, del Fortran e dell’Algol e incorpora i concetti della programmazione strutturata. Creato principalmente come strumento didattico, il Pascal diventa in breve un linguaggio di successo dalla numerosa progenie tra gli altri, Modula2, Oberon, Delphi e Kylix. A Oslo, OleJohan Dahl e Kristen Nygaard, dovendo realizzare per il Centro di calcolo norvegese un programma di simulazione di traffico navale, progettano nel 1967 un linguaggio, chiamato Simula, che permette di associare a ogni nave un’entita con caratteristiche e operazioni ben definite. Questa impostazione, elaborata ulteriormente nel linguaggio Smalltalk, sviluppato nel 1976 presso lo Xerox PARC, e la base della cosiddetta programmazione orientata agli oggetti. Nel 1972 Alain Colmerauer, Philippe Roussel e Robert A.

Kowalski sviluppano il Prolog con l’obiettivo di creare uno strumento per la ricerca in linguistica computazionale. Dotato di una sintassi e di una semantica semplici e chiare, orientato alla descrizione del problema piu che alla codifica dell’algoritmo di soluzione, viene utilizzato con profitto anche da linguisti senza conoscenze informatiche. E uno dei primi linguaggi logici e

probabilmente il piu noto. La famiglia di linguaggi basati sul Prolog ha un ruolo centrale nel progetto di ricerca sui computer di quinta generazione, finanziato in Giappone durante gli anni Ottanta e abbandonato negli anni Novanta. Nel 1978 Ritchie e Brian W. Kernighan pubblicano The C programming language, che servira per molti anni come specifica informale del linguaggio.

Microcomputer e supercomputer La diffusione tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta dei personal computer, macchine dotate allora di risorse limitate poca memoria e ridotta capacita di calcolo e destinate a un’utenza non specializzata, richiede un linguaggio semplice da implementare e da imparare. Il Basic, sviluppato dieci anni prima 1964 da John C. Kemeny e Thomas E. Kurtz con l’intento di avvicinare alla programmazione persone non esperte di informatica, risulta la scelta ideale. Nel 1975 Bill Gates e Paul Allen, prima di fondare la societa Microsoft, rilasciano un interprete Basic per il computer Altair 8800. In breve illinguaggio diventa una dotazione quasi obbligatoria per tutti i personal computer e, all’inizio degli anni Ottanta, milioni di persone possono programmare in Basic. Probabilmente in quegli anni i programmatori in Basic sono piu numerosi di quelli di tutti gli altri linguaggi messi insieme. La popolarita del Basic comincia a diminuire verso la

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fine degli anni Ottanta, con l’aumento delle capacita dei personal computer e la conseguente diffusione di linguaggi piu evoluti. Oggi e molto popolare un suo dialetto, il VisualBasic.

Mentre i personal computer favoriscono l’uso del calcolatore elettronico ben al di fuori dell’ambito accademico, la ricerca sulle frontiere del supercalcolo porta alla creazione dei computer paralleli, dotati di piu unita di calcolo. Si tratta di una nuova architettura che pone problemi diversi nella scrittura dei programmi e favorisce lo sviluppo di ulteriori linguaggi di programmazione per gestire efficentemente il parallelismo Occam, HPF. Moduli e OOP Alla fine degli anni Settanta i programmi sono diventati cosi complessi che il loro sviluppo richiede il lavoro coordinato di piu persone. Per questo i nuovi linguaggi di programmazione per es., Modula, ML e Ada sono progettati in modo da favorire la divisione di un progetto in moduli sviluppabili indipendentemente. Questi linguaggi distinguono la dichiarazione delle funzionalita di un modulo dalla loro implementazione, in modo che sia possibile utilizzare il modulo tramite la sola dichiarazione, senza doverne studiare il

funzionamento in dettaglio. E un linguaggio quasi perfettamente compatibile con il C, di cui mantiene l’efficienza, correggendone alcune carenze. Introduce molti costrutti nuovi fra cui il supporto per la programmazione orientata agli oggetti e per la programmazione generica. Il suo successo sara confrontabile con quello del C. I linguaggi di script A meta degli anni Ottanta le prestazioni dei computer sono aumentate in maniera straordinaria; inoltre si e ribaltato il rapporto fra costo del computer e costo del lavoro. Questi fattori favoriscono lo sviluppo di tecniche che permettono di diminuire il tempo di sviluppo di un’applicazione anche a costo di un’efficienza

minore. Fra queste tecniche si annoverano i cosiddetti linguaggi di script. I primi linguaggi di script, utilizzati principalmente per controllare l’esecuzione di altri programmi, risalgono a meta degli anni Sessanta.

Dal 1979 al 1982 Mike Cowlishaw all’IBM sviluppa Rexx, con l’ambizione di farne un linguaggio di script universale e infatti possibile, e relativamente facile, integrare Rexx in un altro programma in modo da poter controllare quest’ultimo tramite script. Uno dei piu noti linguaggi di script e Perl, sviluppato nel 1987 da Larry Wall, che era di formazione un linguista. Si tratta di un linguaggio interpretato, particolarmente efficace nella manipolazione di file testuali, che permette di interagire con altri programmi controllandone l’esecuzione e facendo fluire i dati dall’uno all’altro. Si dimostra utile in un campo di applicazioni straordinariamente vasto e influenza un gran numero di altri linguaggi per es., il recente Ruby, il cui nome si richiama esplicitamente a Perl. Il World Wide Web La diffusione del World Wide Web negli anni Novanta ha profonde ripercussioni sul mondo dei linguaggi di programmazione. All’inizio il nuovo medium si presenta come una biblioteca distribuita di pagine multimediali e ipertestuali, essenzialmente statiche. Il grande successo del Web, anche al di fuori dell’ambito accademico, porta diversi cambiamenti le pagine diventano interattive e

rispondono ai comandi dell’utente in modo da rendere la navigazione piu semplice e accattivante.

Inoltre vengono sviluppate applicazioni che utilizzano le pagine web come interfaccia utente e permettono di fare prenotazioni e acquisti, consultare e modificare database, ecc. A tal fine il programma utilizzato per navigare detto browser diventa capace di eseguire altri programmi associati alle pagine web e scritti in linguaggi di programmazione sviluppati a questo scopo Java, JavaScript, ActionScript. Anche il sistema che pubblica le pagine il web server puo eseguire programmi, per esempio al fine di interagire con i database.

All’inizio vengono utilizzati linguaggi di script gia esistenti come Perl o Tcl, a cui in seguito se ne affiancano altri, a volte sviluppati principalmente con questo scopo PHP, Python, Ruby, Java. Nel 1995 SUN rilascia la prima versione di Java, un linguaggio ottimizzato per le applicazioni legate al World Wide Web. A partire dallo stesso anno il popolare browser Netscape permette di visualizzare applet programmi Java inseriti nelle pagine web, che vengono scaricati sul computer dell’utente contestualmente alla pagina stessa e vengono eseguiti immediatamente, senza complicate procedure di installazione. Un applet, in teoria, puo essere eseguito su qualsiasi computer e su qualsiasi

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sistema operativo su cui sia stato installato un browser adatto, come Netscape. Le caratteristiche del linguaggio e il grande supporto da parte di SUN permettono a Java di cavalcare la straordinaria espansione del Web e diventare in breve tempo uno dei linguaggi piu popolari. Il linguaggio e diventato uno standard ECMA. Tendenze attuali E difficile prevedere l’evoluzione futura dei

linguaggi di programmazione, ma e possibile individuare alcuni dei processi che la stanno guidando.

Anzitutto, i linguaggi di script e piu in generale i linguaggi dinamicamente tipizzati continuano a guadagnare spazio, favoriti dall’incremento di prestazioni dei computer e dallo sviluppo di nuove metodologie di test del software che rendono meno importanti i controlli in fase di compilazione, propri dei linguaggi staticamente tipizzati. Si stanno diffondendo poi nuove piattaforme di calcolo di tipo mobile telefoni cellulari, palmari ecc., che richiedono, come nei primi anni Ottanta, linguaggi e sistemi operativi portabili e compatti. Il movimento OpenSource gioca, infine, un ruolo sempre piu rilevante nella diffusione di alcuni linguaggi di programmazione.

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