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Ieri (Bio 1.0) Oggi (Bio 2.0) e Domani (Bio 3.0)

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Ieri (Bio 1.0) Oggi (Bio 2.0) e Domani (Bio 3.0)

Docente Antonio Compagnoni

AREA: Normative che regolano i processi della certificazione biologica

UF: Protocolli volontari e normativa nazionale, comunitaria e internazionale in materia di prodotti biologici. Regolamento CE 834/07 e 889/08 e relative Disposizioni Nazionali italiane. Norme di etichettatura e commercio di alimenti biologici.

Agricoltura Biologica Agricoltura Biologica

BIOLOGICO 3.0

Per un futuro sostenibile

antonio compagnoni

Segretariato IFOAM AgriBioMediterraneo e

rappresentante italiano al

(2)

L’IFOAM nasce nel 1972 dalla volontà

di cinque organizzazioni biologiche e biodinamiche – dalla Francia al Regno Unito, dagli Stati Uniti al Sud Africa Nel 1980 l’IFOAM pubblica i primi Basic Standard

for Organic Production and Processing come linee guida

per i suoi associati coinvolti nella definizione di standard e nella Certificazione

Nel 2016 IFOAM associa circa 800 organizzazioni biologiche in oltre 100 Paesi

INTERNATIONAL FEDERATION OF ORGANIC AGRICULTURE MOVEMENTS

Federazione Internazionale dei Movimenti per l’Agricoltura Biologica

La nostra missione è:

dirigere, unire ed assistere il movimento biologico nella

sua piena diversità. Il nostro scopo è

l’adozione mondiale di sistemi

ecologicamente, socialmente ed

economicamente sicuri, basati sui

(3)

PRINCIPI dell’AGRICOLTURA BIOLOGICA PREAMBOLO

Questi Principi sono le radici dalle quali cresce e si sviluppa l’agricoltura biologica.

Esprimono il contributo che l’agricoltura biologica può dare al mondo e la visione per migliorare tutta l’agricoltura in un contesto globale.

L’agricoltura è una delle attività più basilari dell’umanità perché tutta la gente ha bisogno di alimentarsi ogni giorno. La storia, la cultura ed i valori delle comunità s’inseriscono nell’agricoltura. I Principi si applicano all’agricoltura nel senso più esteso, incluso il modo nel quale la gente si occupa della terra, dell’acqua, delle piante e degli animali in modo da produrre, preparare e distribuire cibo ed altri beni. Riguardano il modo nel quale la gente interagisce con paesaggi vivi, intercorrelati che danno forma all’eredità delle generazioni future.

I Principi dell’Agricoltura Biologica servono ad ispirare il movimento biologico nella sua piena diversità. Guidano lo sviluppo delle posizioni, dei programmi e degli standard IFOAM. Inoltre, sono presentati con una visione della loro adozione mondiale.

Principio della SALUTE

L’Agricoltura Biologica sostiene e rafforza

la salute del suolo, delle piante,

degli animali, degli esseri umani

e del pianeta come uno solo

ed indivisibile.

(4)

Principio dell’ ECOLOGIA

L’Agricoltura Biologica si basa su sistemi

e cicli ecologici viventi,

lavora con essi, gli emula ed aiuta a sostenersi.

Principio della GIUSTIZIA

L’Agricoltura Biologica costruisce relazioni

che assicurano la giustizia

in rispetto all’ambiente comune

e alle opportunità della vita.

(5)

Principio della CURA

L’Agricoltura Biologica

è gestita in modo precauzionale e responsabile per proteggere la salute ed il benessere

delle generazioni presenti e future e dell’ambiente.

Definizione IFOAM Agricoltura Biologica

Approvata all’Assemblea Generale dei Soci IFOAM Giugno 2008 a Vignola (MO)

L'agricoltura biologica è un sistema di produzione che favorisce la salute del suolo, degli ecosistemi e delle persone. Si basa su processi ecologici, biodiversità e cicli

adattati alle diverse condizioni locali piuttosto che sull'utilizzo di input esterni che causano effetti negativi.

L'agricoltura biologica combina tradizione, innovazione e scienza a beneficio dell'ambiente condiviso e promuove relazioni eque e una buona qualità della vita per tutti coloro

che ne fanno parte.

(6)

IFOAM Organization Chart

Supporters (Individuals) Member Organizations

(Voting rights) Associates

(Organizations)

General Assembly

World Board Executive Board

IOAS

(International Organic Accreditation Service) implements the IFOAM Accreditation Program (IAP)

Accreditation Committee Regional and National Groups

European Union, Mediterranean Countries, Japan, France*, Italy*, Latin America and the Caribbean

Committees

Norms Management Committee (NMC) Standards Committee (SC) Criteria Committee (CC)

Task Forces

Participatory Guarantee Systems (PGS)

Sector Specific Interest Groups Aquaculture Group Forum of Consultants (IFC) Organic Retailers Association (ORA) Organic Trade Forum (OTF) Forum of Farmers Groups* (IFFG)

Projects Strategic

Relations Human

Resources &

Administration

Outreach IFOAM (Liaison) Offices

IFOAM Liaison Office to the FAO Regional Offices: Argentina, China & Africa Office Organic

Guarantee System Head Office Executive Director

IFOAM AgriBioMediterraneo

• AgroBioMediterraneo (ABM) is the regional group of IFOAM (International Federation of Organic Agriculture Movements) for the Mediterranean.

• It was founded in 1990 in Vignola, Italy.

• It was officially recognized in 1997.

• ABM includes 144 members from three continents (Africa, Asia, Europe) and 16 Mediterranean countries

IFOAM AgriBioMediterraneo has two major aims :

 To promote, develop and disseminate information, knowledge and expertise related to Mediterranean Organic Agriculture and food production.

 To establish the connection between Organic Agriculture and Sustainable development

(7)

Nel mio primo intervento pubblico alla Regione Emilia Romagna come presidente del primo consorzio regionale di agricoltori pionieri del biologico (1.0) nel 1987, mi ricordo chiaramente di aver detto di desiderare di vedere nell’arco della mia vita che

Chi viene controllato e Certificato non siano le aziende bio, ma quelle che Usano fertilizzanti, diserbanti

e pesticidi chimici di sintesi .. adesso aggiungerei solo Riferimento agli OGM..

Dopo quasi 30 anni non ci siamo ancora arrivati… Adesso

siamo nell’era del BIO 2.0 dove regolamenti con le loro

burocrazie e le forze del mercato convenzionale sono

dominanti.. Appiattendo il Biologico e spesso castrandone

la sua possibile crescita sana e sostenibile e la capacità di

sostenere i cambiamenti radicali di cui abbiamo bisogno

per affrontare le sfide presenti e future.

(8)

Di quale Visione abbiamo bisogno?

Quale Sogno abbiamo bisogno di vivere?

Rigenerare suoli, pinate, animali, persone, comunità e territori.

Attraverso il creare e coltivare Relazioni basate sul Rispetto e la Condivisione. Comunità e Territori che divengono più Resilienti e capaci di affrontare le sfide e le minacce della nostra e delle prossime generazioni. Dobbiamo contrastare la crescita delle città e la perdita di suolo fertile sotto l’asfalto e cemento Ricreando più Natura e

Agricoltura dentro e affianco le città (agricoltura urbana e periurbana).

Abbiamo solo un pianeta e siamo responsabili per lasciarlo vivibile per i nostri figli. Dobbiamo continuare a dimostrare che un vero

cambiamento è necessario e ineluttabile. Il nostro Futuro deve essere Biologico ed Oltre. Se ne vogliamo avere uno.

La situazione attuale

La società moderna è messa in discussione dallo stato di salute del pianeta.

L’umanità dipende dall’agricoltura per la sua sopravvivenza.

L’agricoltura è parte del problema MA può essere una soluzione se praticata in maniera differente.

IL SISTEMA DEVE CAMBIARE SE VOGLIAMO GARANTIRE

UN FUTURO AI NOSTRI FIGLI E NIPOTI!

(9)

Dal Biologico 1.0 al Biologico 3.0

Principali limitazioni del Biologico 2.0

Gli standard/normative indicano requisiti minimi, non spingono verso un continuo miglioramento.

I vari label del biologico non includono tutti gli aspetti della sostenibilità.

Gli attuali meccanismi di certificazione impongono un notevole fardello agli agricoltori e all’intera catena di valore.

Il sistema delle certificazioni è a rischio frode, specialmente nelle catene più lunghe.

Mancanza di un sistema di ricompensa per chi fa meglio.

Bassa percentuale di conversione al biologico e crescita dei terreni coltivati a biologico inferiore allo sviluppo del mercato.

(10)

Biologico 3.0: Obiettivo

Consentire un'adozione diffusa di sistemi agricoli e mercati realmente sostenibili, basati sui principi dell'agricoltura biologica (salute, ecologia, giustizia, cura) e permeati da una cultura dell'innovazione, del progressivo miglioramento verso pratiche migliori, dell'integrità e trasparenza della collaborazione inclusiva, dei sistemi olistici e della determinazione dei prezzi basata su valori reali.

Biologico 3.0: il concetto (1)

Affrontare sfide ambientali e sociali collocando il biologico come sistema innovativo e moderno, che mette risultati e impatti dell’attività agricola in primo piano.

Abbiamo bisogno di un modello maggiormente olistico e dinamico, in grado di adattarsi al contesto locale.

Biologico 3.0 significa affrontare una serie di aspetti che

possano, in maniera più completa, produrre risultati nelle

cinque dimensioni della sostenibilità: ecologia, società,

economia, cultura e responsabilità.

(11)

Biologico 3.0: il concetto (2)

Base = requisiti minimi chiaramente definiti da standard e normative

MA al contempo

Esortazione ad un continuo miglioramento tramite l’adozione di best practices.

Le 5 dimensioni della sostenibilità

Sociali: Uguaglianza e giustizia per le persone.

Ecologiche: Le risorse comuni sono usate in maniera sostenibile.

Economiche: Il commercio porta prosperità.

Culturali: Ispirazione, innovazione, leadership e altruismo sono rese possibili. Le comunità sono stabili e prosperano.

Responsabilità: Le persone sono responsabili delle proprie azioni e agiscono in maniera sostenibile;

gli stakeholder sono incoraggiati a partecipare.

(12)

Biologico 3.0: caratteristiche

#1 Cultura dell’innovazione

#2 Continuo miglioramento (best practices)

#3 Vari modi di garantire integrità e trasparenza

#4 Inclusione di criteri di sostenibilità più ampi

#5 Legittimazione olistica dal campo alla tavola

#6 Valore reale e determinazione di un prezzo equo

(13)
(14)

Biologico 3.0: obiettivi operativi

1. Definire le opportunità di innovazione valutando risultati, effetti e impedimenti verso sviluppi futuri;

2. Attività per l’adozione di buone pratiche devono far parte della comune interpretazione di agricoltura biologica;

3. Sviluppo e promozione di una varietà di metodi appropriati per garantire integrità e trasparenza;

4. Il Biologico 3.0 è parte di un più ampio dibattito sulla sostenibilità. Il movimento del biologico lavora con movimenti affini per il raggiungimento di obiettivi comuni;

5. Empowerment degli attori più vulnerabili;

6. Applicazione e riconoscimento di una semplice contabilità dei costi reali per determinare il giusto prezzo.

Risultati e impatti del Biologico 3.0 (1)

• Contrasto agli effetti del cambiamento climatico indotto dall’uomo.

• Protezione e gestione della biodiversità.

• Protezione della diversità genetica e miglioramento della selezione di piante e razze maggiormente adatte alla produzione agroecologica.

• Riduzione della dipendenza da risorse non rinnovabili e cicli dei nutrienti chiusi nei sistemi di produzione.

• Miglioramento di salute e resilienza degli ecosistemi.

• Miglioramento della produttività (resa e qualità dei nutrienti) dei

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Risultati e impatti del Biologico 3.0 (2)

• Mantenimento e miglioramento della qualità di acqua e aria e della fertilità dei suoli.

• Miglioramento della salute umana grazie al mancato utilizzo di sostanze dannose nella produzione alimentare (in agricoltura e trasformazione).

• Garanziae supporto di condizionidi vita eque e dignitoseper tutti.

• Miglioramento dell’equità di genere.

• Conservazione e supporto della diversità culturale e sviluppo.

• Minimizzazione dei rischi attraverso l’applicazione del principio di precauzione e dei principi della contabilità dei costi reali delle catene di valore agroalimentari.

Il raggiungimento degli obiettivi dipende dalla risposta degli stakeholder, che potrà essere diversa a seconda dei contesti e degli ambienti.

LA DIVERSITÀ È IL CUORE DEL BIOLOGICO 3.0!

Risultati e impatti del Biologico 3.0 (3)

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Il cambiamento può avere luogo solo col contributo congiunto di tutti:

• Attori e istituzioni del biologico

• Organizzazioni ombrello locali, nazionali, regionali & globali

• Ricerca e sviluppo

• Operatori lungo la catena di valore

• Consumatori e organizzazioni di cittadini

• Fornitori di servizi

• Governi e organizzazioni - nazionali e sovranazionali (ad es.

Fao, unep, unctad etc.)

(17)

Humus

“the next step forward in the evolution of

the organic farming in Italy»

(18)

Humus network/partnership

35

“La Terra e il cielo” cooperative (organic pasta maker)

“El Tamiso” cooperative (organic vegetable maker)

“Con.pro.bio Lucano” consortium (organic cereal producer group)

“Rete utile buono e bio” cooperative (social reintegration by organic agriculture)

“Puglia Natura” consortium (technical support and organic producer group)

“Biolitalia” association (promoting organic products )

“Rete bio “cooperative (network on organic farms)

“Agricoltura biologica Calabria-ABC” (agriculture training centre )

“Carpem naturam “ (producer organization )

University of Bologna – Consumption and Communication Department

Partnership: currently 10 partners (SMEs; Co-operatives) in 6 Italian

regions.

Many pioneering initiative in the IT organic sector.

Humus is a network of 10 Italian private firms (co-operatives, SMES) established in Bologna the 4 th of May 2016 to promote: organic, sustainable and ethics agriculture.

Humus initiative/why?

Rapid growth of O.F. IT market growth at about 20% IN 2015

Risk of conventionalisation !

Risk relate to the fact that O.F.

is limiting only to Legal Requirement,

(19)

Humus Objectives

• The “Humus network project” aims to promote organic agriculture practices based on the four IFOAM principles:

1) Principle of Health Healthy soil, plants, animals, humans = a healthy planet.

2) Principle of Ecology

Emulating and sustaining natural systems.

3) Principle of Fairness

Equity, respect and justice for all living things.

4) Principle of Care

For the generations to come.

Relevant planned activities:

To achieve these objectives, the “humus network” will:

 Develop innovative systems for organic production and processing;

 Improve organic certification through a multi-actor approach; involving farmers, supply chain actors and consumers;

 Develop a new common standards (code of practice and a manual);

 Closely co-operate with the private and public research institute to promote research and innovation.

 Organize technical training courses to enhance farmers' / processors’

know-how and practices.

 Increase consumer knowledge, by providing them with transparent and reliable information about organic supply chain.

 lay the foundations for a long-term collaboration with other networks and initiatives at national and European level.

(20)

Next steps

• Develop a new private standard based on :

– ORGANIC 3.0 by IFOAM – SAFA version 3.0 by FAO

• First draft of the standard ready for next SANA fair (Bologna – IT; September 2016).

• Web-page to promote the network.

• Find new partners

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A cura della Rete Sociale HUMUS.

I laboratori dell’Humus.

Per il buon biologico italiano…

Organizzazioni agro-biologiche, associazioni civili,

ricercatori, professionisti e singoli cittadini si incontrano per una comune riflessione sui significati che assume

l’agricoltura biologica nel nostro paese e la condivisione di buone pratiche di produzione e consumo, responsabili e solidali.

Bologna, 20 ottobre 2016 dalle ore 9,30 alle 16,00.

Ostello We_Bologna, Via De' Carracci 69/14

(21)

Grazie per l’attenzione!

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