5.1. LA STRUTTURA DEL MASTER BUDGET:
BUDGET OPERATIVI, FINANZIARI E DEGLI INVESTIMENTI
Master Budget:
insieme coordinato e coerente dei budget operativi, finanziari e degli investimenti
è rappresentato al massimo grado (sintetizzato) da
o conto economico preventivo
o stato patrimoniale preventivo
o rendiconto finanziario preventivo
I budget operativi rappresentano gli impatti sui flussi di reddito del periodo di budget dei programmi di
azione della gestione operativa.
Possono essere raggruppati per macroaree, in funzione della struttura organizzativa d’azienda
Aree:area produttiva, area commerciale, area amministrativa, ricerca e sviluppo
LA STRUTTURA DEL MASTER BUDGET (SEGUE)
Budget operativi
La numerosità e articolazione dei budget operativi dipende anche dalla struttura di impresa e dalle scelte effettuate nella progettazione del sistema di controllo. I budget operativi comprendono:
budget delle vendite
piano di produzione e il budget dei costi di produzione, articolato in
o budget della manodopera (Mo) diretta
o budget dei consumi di materie prime
o budget dei costi indiretti di fabbricazione
o il budget delle rimanenze finali di materie prime, semilavorati, prodotti finiti
budget degli acquisti di materie prime
LA STRUTTURA DEL MASTER BUDGET (SEGUE)
budget dei costi operativi
o budget dei costi di marketing o commerciali
o budget dei costi di ricerca e sviluppo
o budget delle spese generali e amministrative
conto economico preventivo
Budget degli investimenti
E’ collegato ai piani di investimento di medio lungo periodo, di cui costituisce un dettaglio
Misura, nel periodo di riferimento, l’impatto
economico finanziario delle decisioni di investimento per l’anno di budget per:
tipologia di investimento
area di destinazione
momento temporale di impegno
momento temporale di effettuazione
LA STRUTTURA DEL MASTER BUDGET (SEGUE)
I budget finanziari
Preventivano gli impatti sulla dinamica finanziaria dei programmi operativi, degli investimenti e dei finanziamenti. I budget finanziari tipici sono
budget di cassa
stato patrimoniale preventivo
rendiconto finanziario preventivo
Nota. Secondo altri autori sono budget finanziari:
budget di cassa
budget degli investimenti
rendiconto finanziario preventivo
(o budget delle fonti e degli impieghi)
5.2. ELABORAZIONE DEL MASTER BUDGET
I passi per la preparazione del master budget sono:
definizione delle linee guida (budget guidelines)
Le linee guida sono norme di attuazione dei piani strategici e indicazioni per le unità organizzative.
Sono predisposte dal Comitato di budget
preparazione del budget delle vendite
Il budget delle vendite è il punto di partenza per l’elaborazione degli altri budget, e funge da
budget guida
preparazione di massima degli altri budget
negoziazione tra superiori e inferiori gerarchici
coordinamento e revisione delle singole componenti del budget complessivo
approvazione finale
distribuzione del budget approvato
MEMO: LE CONSIDERAZIONI DI DETTAGLIO RIGUARDANTI L’ELABORAZIONE DEI BUDGET OPERATIVI E DEI BUDGET DI SINTESI SONO CONTENUTE NELLE “NOTE INTEGRATIVE SUL
CONTENUTO E STRUTTURA DEL MASTER BUDGET E DEI BUDGET OPERATIVI E FINANZIARI”
5.3. BUDGET DELLE VENDITE E RICAVI , PIANO DELLE VENDITE, BUDGET COMMERCIALE
Sono budget dell’area funzionale marketing o commerciale:
budget delle vendite e ricavi e piano delle vendite
budget dei costi di marketing o commerciali (costi di vendita, costi di distribuzione, costi di pubblicità e promozione)
budget degli investimenti di marketing o commerciali
Talvolta i budget sopra indicati sono articolazioni di un complessivo budget di marketing o budget
commerciale
BUDGET DELLE VENDITE (SEGUE)
Budget delle vendite e ricavi
Scopo: programmare i ricavi di vendita, valorizzando i programmi di vendita espressi in quantità nel
piano delle vendite .
Il piano delle vendite è l’input delle quantità al budget delle vendite.
(Budget delle vendite e piano delle vendite possono costituire un unico documento)
Piano delle vendite: programma che indica in unità le quantità da vendere
I volumi di vendita sono input fondamentale per il piano di produzione e la determinazione dei costi di produzione
Le decisioni fondamentali per il budget delle vendite e ricavi da elaborare sono tre:
prezzi dei prodotti
mix dei prodotti
quantità da vendere
Le previsione delle vendite dei prodotti in quantità e mix e la successiva programmazione delle quantità e la programmazione dei prezzi sono tra le decisioni più complesse da formulare nella elaborazione del budget aziendale.
BUDGET DELLE VENDITE (SEGUE)
Piano delle vendite e budget delle vendite possono essere articolati in varia maniera in funzione degli obiettivi operativi:
per prodotto / linea di prodotto per mercato
per mix di vendita per area geografica
per canali di vendita
………
Budget dei costi di marketing o commerciali
Scopo: programmare i costi da sostenere per le
attività vendita , di distribuzione dei prodotti e per promozione e pubblicità
Sono costi di marketing: i costi di vendita (stipendi ai venditori, provvigioni, altri costi della rete di
vendita), i costi di distribuzione, i costi per servizi connessi ai prodotti, i costi per attività
promozionali, i costi di pubblicità.
I costi elementari programmati in questo budget dipendono:
BUDGET DELLE VENDITE (SEGUE)
• dalle modalità di vendita ( direttamente, tramite agenti, ecc.)
• dall’inclusione nella struttura organizzativa di marketing di funzioni amministrative (es.
fatturazione, gestione crediti )
I costi possono essere distinti per sub-aree funzionali della Funzione Marketing.
Budget degli investimenti di marketing o commerciali
Il budget degli investimenti avente carattere
commerciale dettaglia per l’anno di budget il piano degli investimenti di marketing di medio – lungo periodo (es. apertura di nuove filiali, acquisizione immobili, acquisizione mezzi di trasporto, ecc).
Possono essere inclusi negli investimenti
(immateriali) anche rilevanti costi per la promozione dell’immagine di marca, per campagne pubblicitarie rilevanti, ecc. che si ritiene di dover capitalizzare
Gli impegni previsti confluiranno nel budget degli investimenti
Relazioni del budget delle vendite e dei budget dei costi commerciali e degli investimenti commerciali con altri budget operativi
BUDGET DELLE VENDITE (SEGUE)
Budget di vendita
e piano di vendita
→ → → →
piano di produzione→
rimanenze finali prodotti finiti→
entrate monetarie e crediti vs. clientiBudget dei costi
di marketing
→ → → →
budget dei costi operativiBudget degli investimenti
→ → → →
budget deglidi marketing investimenti
5.4. BUDGET DI PRODUZIONE E PIANO DI PRODUZIONE
Il piano di produzione è un programma il cui scopo è:
indicare le quantità da prodursi nel periodo di budget
utilizzare in modo efficiente le risorse di produzione
assicurando la continuità delle consegne e tenendo conto della politica delle scorte di prodotto finito
Il piano di produzione deve essere verificato prioritariamente nella sua nella sua fattibilità tecnica
o rispetto alla capacità e bilanciamento delle linee produttive ed al loro uso efficiente
o rispetto alla disponibilità di manodopera
o rispetto all’esistenza di eventuali vincoli produttivi (es. colli di bottiglia)
BUDGET DI PRODUZIONE (SEGUE)
La verifica di fattibilità tecnica puo’ comportare:
la revisione dei piani di vendita
la revisione della politica delle scorte di prodotti finiti
(se inevitabile) investimenti nell’ampliamento della capacità produttiva o l’esternalizzazione totale o parziale di fasi del processo produttivo
La verifica del piano di produzione viene di solito articolata anche per fase produttiva per evidenziare i colli di bottiglia
Definita la fattibilità del piano di produzione si possono sviluppare:
il budget dei costi di manodopera diretta (mod)
il budget dei consumi di materie prime
il budget dei costi indiretti di fabbricazione
5.5. BUDGET DELLA MOD E DEI FABBISOGNI (CONSUMI) DELLE MATERIE PRIME
Il budget della Manodopera diretta (mod)
Scopo: programmare i costi di manodopera diretta
La quantità di mod diretta si ottiene moltiplicando i volumi di prodotto per la quantità programmata di mod necessaria a produrre una unità di prodotto
La valorizzazione si ottiene moltiplicando le ore necessarie per il costo (orario) unitario
programmato
Relazioni del budget della mod
→ → →
→
budget di cassa (pagamento salari) Il budget dei fabbisogni (consumi) delle materie primeScopo: programmare i costi di materie
Semplificando molto:
le quantità di materie necessarie si ottengono moltiplicando i volumi di produzione previsti per le quantità unitarie programmate di materie
necessarie per ogni unità di prodotto
I valori si ottengono valorizzando ai prezzi- costo programmati le quantità di materia
BUDGET DELLA MOD E DEI FABBISOGNI (SEGUE)
Relazioni del budget dei fabbisogni (consumi) di materie
→ → → →
budget degli acquisti di materie prime→ → →
→
budget delle rimanenze finali di materie5.6. IL BUDGET DEI COSTI INDIRETTI DI FABBRICAZIONE
Budget dei costi indiretti di fabbricazione
Scopo: programmare i costi indiretti di fabbricazione da attribuire alle produzioni
Sono costi indiretti di fabbricazione: energie,
manodopera indiretta, materiali ausiliari, stipendi tecnici, ammortamenti, ecc. non imputabili
direttamente ai prodotti
I costi indiretti sono attribuiti alle produzioni mediante coefficienti di imputazione dei costi
programmati per i centri lavorativi che prestano le lavorazioni alle produzioni. I coefficienti di
imputazione sono stabiliti in base al previsto
concorso di ciascun centro all’ottenimento dei diversi prodotti.
Alternativamente costi indiretti possono essere attribuiti alle produzioni con la tecnica del budget flessibile.
Il budget flessibile è un budget che non considera quantità fisse di produzione ma quantità variabili (Q) e stabilisce per ogni prodotto coefficienti di costo variabile di produzione e parametri di costo fisso
IL BUDGET DEI COSTI INDIRETTI (SEGUE)
In questo caso il budget dei costi di fabbricazione distingue i costi in:
componente variabile (costi variabili indiretti), programmata in funzione dei volumi di attività a budget
componente fissa: tutti i rimanenti costi di fabbricazione, indicati per natura
Relazioni del budget dei costi indiretti di fabbricazione
→
→ →
→
budget di cassa (uscite di cassa) (esclusiammortamenti)
→ → →
→
stato patrimoniale preventivo (debiti vs. fornitori)5.7. IL BUDGET DELLE RIMANENZE FINALI
Scopo: programmare le quantità e il valore delle rimanenze finali per l’anno di budget di:
materie prime
valore materie = quantità materie programmate in scorta per prezzo/costo di acquisizione
preventivato
prodotti finiti
valore prodotti = quantità per prodotto programmato in scorta per costo unitario programmato di produzione
Per completezza andrebbero indicate nelle
rimanenze finali anche le rimanenze di semilavorati (wip, o work in process) a fine periodo.
Spesso per semplicità di calcolo le imprese
assumono che il wip iniziale e finale sia invariato.
Qui si seguirà questa ipotesi semplificatrice.
Relazioni del budget delle rimanenze finali
→ →
→ →
stato patrimoniale preventivo5.8. IL BUDGET DEGLI ACQUISTI DI MATERIE PRIME
Budget degli acquisti di materie prime
Scopo: programmare a quantità e valore gli acquisti nell’anno di budget per i fabbisogni di materie prime e per il mantenimento delle scorte programmate
di materie
Le quantità sono pari a :
+ consumi di materie prime previste
- rimanenze inizio periodo + rimanenze obiettivo a fine
periodo
Prezzo - costo: valori unitari programmati a budget
Articolazione: il budget degli acquisti è articolato sia temporalmente, sia per tipologia di materia prima o per fornitore o per altra dimensione rilevante
Relazioni del budget
degli acquisti di materia prima
→ →
→ →
budget di cassa (uscite monetarie)→ →
→ →
stato patrimoniale (debiti vs. fornitori)5.9. IL BUDGET DEI COSTI OPERATIVI
Raggruppa, per l’anno di budget, la stima dei costi, che non siano di prodotto, riferibili alla
implementazione dei programmi di azione.
Il formato è molto vario
Il budget dei costi operativi, se redatto trattandosi di un budget riepilogativo, raggruppa / sintetizza i
budget settoriali delle funzioni Marketing, R&S, Amministrazione, relativamente a :
costi di marketing
costi di R&S
costi generali e amministrativi
Ciascun singolo budget dei costi può essere
dettagliato in vario modo a seconda dell’aspetto di costo che occorre evidenziare:
Esempi:
Costi di R&S dettagliati per progetto
Costi di marketing per tipologia di iniziativa
5.10. IL BUDGET DEL COSTO DEL VENDUTO
Scopo: programmare il costo delle quantità di prodotto venduto
Il costo complessivo del venduto per l’intera azienda si ottiene sommando algebricamente
+ il valore delle rimanenze iniziali di prodotti finiti
+ il costo dei prodotti ottenuti
- valore programmato delle rimanenze finali di prodotti finiti
= costo del venduto
Il costo del venduto può essere determinato sia complessivamente sia per prodotto.
Nella determinazione del costo del venduto per prodotto bisogna ricordare che:
i valori unitari attribuiti ai prodotti presenti nella scorta iniziale sono in generale diversi rispetto a quelli
programmati nell’anno di budget
i valori unitari sono una funzione dello schema di costing adottato (full cost, direct cost, direct variable cost)
IL BUDGET DEL COSTO DEL VENDUTO (SEGUE)
il significato economico del costo del venduto (ma anche delle rimanenze) cambia in funzione della configurazione di costo adottata
Relazione del budget del costo del venduto
→
conto economico preventivo5.10. IL CONTO ECONOMICO PREVENTIVO
Scopo del conto economico preventivo:
rappresentare la sintesi dei valori espressi nei budget operativi e finanziari
misurare il risultato complessivo della gestione
Il conto economico preventivo viene redatto in fasi successive:
Fasi:
1. rappresentazione del risultato della gestione operativa (fino al reddito operativo)
2. verifica della corrispondenza fra reddito operativo obiettivo e reddito operativo
risultante dal conto economico preventivo. In difformità dei due valori, revisione dei budget operativi
3. stima degli oneri finanziari e determinazione del risultato ante imposte (dopo la predisposizione dei budget finanziari, e conseguenti verifiche del fabbisogno di credito, della fattibilità
finanziaria ed eventuale revisione dei budget finanziari)
5. preventivazione del carico fiscale
6. determinazione del reddito netto preventivo
5.11. IL BUDGET DEGLI INVESTIMENTI
Scopo del budget degli investimenti: rappresentare l’impatto economico finanziario nell’anno di budget delle decisioni di investimento
Sono investimenti le risorse finanziarie destinate all’acquisizione di
• immobilizzazioni tecniche, materiali e immateriali (investimenti tecnici)
• le acquisizioni di partecipazioni (investimenti di tipo finanziario)
L’interpretazione di investimento può essere estesa anche all’acquisizione di risorse invisibili:
• fedeltà del cliente
• competenze specifiche
Il budget degli investimenti è collegato strettamente con il piano degli investimenti di medio- lungo
periodo
Il budget degli investimenti raccoglie / riepiloga gli investimenti previsti nell’anno di budget
• commerciali
• per la produzione
• per altre aree funzionali
IL BUDGET DEGLI INVESTIMENTI (SEGUE)
Nella realtà aziendale il budget degli investimenti presenta una ampia varietà di rappresentazione e articolazione.
E’ però opportuno che per ogni investimento sia dettagliato:
• l’ammontare impegnato, e cioè il totale da investire approvato
• il dettaglio dell’impegnato negli anni di durata dell’investimento
• l’ammontare impegnato nell’anno di budget
• l’ammontare contabilizzato all’inizio, durante e alla fine dell’anno di riferimento
→ permette la stima del decorso degli ammortamenti
• i pagamenti previsti all’inizio, durante e alla fine dell’anno di riferimento
→ previsioni di uscite di cassa, input per il budget di cassa
5.12. IL BUDGET DI CASSA
Scopo:
programmare i flussi di cassa (entrate ed uscite monetarie) derivanti dalla gestione operativa, da attività di investimento, da finanziamento
controllare puntualmente l’evoluzione dell’equilibrio finanziario a breve termine
evidenziare la posizione netta di cassa alla fine del periodo di budget
Il budget di cassa è articolato temporalmente (mese o periodo inferiore) per
controllare puntualmente l’evoluzione dell’equilibrio finanziario a breve termine
programmare i fabbisogni di cassa
programmare l’eventuale ricorso a finanziamenti
Il budget di cassa unitamente al rendiconto
finanziario preventivo permette di programmare l’entità degli oneri finanziari da inserire nel conto economico preventivo
5.13. LO STATO PATRIMONIALE PREVENTIVO
Scopo: evidenziare la futura composizione del capitale investito
Lo stato patrimoniale preventivo riepilogare i dati programmati preventivi relativi a:
Attivo
o saldo di tesoreria
o rimanenze ( o magazzino) o crediti commerciali
o investimenti netti (o immobilizzazioni materiali, immateriali, finanziarie)
Passivo
o debiti commerciali o finanziamenti passivi
o fondi per rischi e oneri (es. TFR) capitale netto
5.14. IL RENDICONTO FINANZIARIO
PREVENTIVO O BUDGET DELLE FONTI E DEGLI IMPIEGHI
Scopo:
verificare la fattibilità finanziaria dei budget operativi, ossia verificare
o la capacità di copertura dei fabbisogni di capitale necessari per i programmi di esercizio con mezzi prodotti nell’impresa (autofinanziamento)
o la necessità di ricorrere ad altre fonti di finanziamento (capitale azionario,
finanziamenti di terzi)
La verifica di fattibilità finanziaria avviene:
considerando tutti gli impieghi di capitale ed i finanziamenti [(da autofinanziamento
=generato dalla gestione), derivante da capitale proprio, derivante da capitale di credito]
accertando il raggiungimento degli obiettivi finanziari (espressi da una serie di indicatori calcolati su valori dello stato patrimoniale preventivo)
IL RENDICONTO FINANZIARIO PREVENTIVO (SEGUE)
considerando, nel caso di non raggiungimento degli obiettivi, scelte alternative di impieghi e finanziamenti
Il rendiconto finanziario preventivo permette
(insieme con il budget di cassa) di calcolare gli oneri finanziari da inserire nel conto economico
preventivo.
6.1. IL SISTEMA DI REPORTING
Scopo del sistema di reporting:
attuare la fase del processo di controllo di misurazione dei risultati
dare indicazioni al management sull’andamento della gestione delle aree funzionali e sulle
criticità per predisporre interventi correttivi
permettere la valutazione della performance
Articolazione dei sistemi di reporting:
controllo budgetario tradizionale centrato sulla analisi degli scostamenti
controllo a supporto dell’ implementazione della strategia aziendale
Progettazione del sistema di reporting. Elementi critici:
capacità di rappresentare il business model dell’azienda, gli obiettivi strategici e le variabili critiche
individuazione corretta degli oggetti di cui rilevare la prestazione (unità organizzative aziendali e attività da queste attuate, aree di risultato)
definizione del sistema di indicatori per la misura della performance
6.2. CONTROLLO BUDGETARIO TRADIZIONALE:
ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI O VARIANZE
Scopo dell’analisi degli scostamenti:
analizzare e valutare la redditività dell’impresa attraverso misure di efficacia ed efficienza
fondate sull’analisi del conto economico
Fasi del controllo budgetario:
isolamento delle varianze (variazioni,
scostamenti) relative a ciascuna voce di conto economico
scomposizione dello scostamento nelle sue determinazioni elementari
analisi ed interpretazione delle informazioni ottenute
Le analisi che si esamineranno sono:
analisi degli scostamenti dei ricavi
analisi degli scostamenti dei costi diretti di materie e manodopera diretta
analisi degli scostamenti dei costi indiretti variabili
analisi degli scostamenti dei costi indiretti fissi
Il dettaglio delle analisi e delle modalità di esecuzione e interpretazione è riportato nelle
“Note integrative per l’analisi degli scostamenti”.