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La Forza delle Donne a Trieste sabato 21 aprile ore 21:00

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La Forza delle Donne a Trieste sabato 21 aprile ore 21:00

delle Donne, il documentario di Laura Aprati e Marco Bova continua il suo tour e approda a Trieste sabato 21 aprile ore 21:00 in Piazza Unità d’Italia per l’edizione 2018 di “Link Premio Luchetta incontra”. Una tre giorni di incontri ed a p p u n t a m e n t i a p e r t i a t u t t i e d e d i c a t i a l m o n d o dell’informazione e ai suoi protagonisti. Con Link la città di Trieste diventa capitale del giornalismo internazionale

Alla serata saranno presenti il regista, Marco Bova, la sceneggiatrice Laura Aprati, e la giornalista Rai TGR FVG Marinella Chirico .

Il documentario è un viaggio drammatico, quanto magico, fra le donne, donne che migrano e donne che accolgono, osservate nel loro confronto profondo e disincantato. Uno sguardo su un mondo tutto al femminile: dal Kurdistan al Libano, immortalato nel suo vissuto assolutamente quotidiano della guerra.

Il valore è proprio in questo confronto profondo e disincantato: La forza delle donne racconta i problemi di conflitti e migrazioni attraverso uno sguardo tutto al femminile, attraverso la diversità di genere delle sue protagoniste.

Donne di tutti gli strati sociali, di religioni diverse, di etnie diverse accomunate dalle difficoltà quotidiane, dalla gestione delle famiglie, da responsabilità sempre più gravose.

Il rapporto con i figli in una società dove l’uomo è dominante ma in tempi di guerra diventa l’anello debole.

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Esce RockinJazz Frankie firma la sua lettera d’amore al rock a ritmo di jazz

Francesco di Giovanni e il suo trio Frenkie’s Jazz Trio presenteranno il loro nuovo album Rock in Jazz Domenica 22 aprile 2018 alle ore 17.00 presso la Biblioteca Franco Basaglia (Via Federico Borromeo, 67- ingresso gratuito).

RockinJazz è il nuovo lavoro discografico di Francesco Di Giovanni, in arte Frankie, che con il suo trio attraversa i grandi capolavori del rock, ma anche di certo pop anni ’60 e

’70. Di quella musica che ha costruito il grande immaginario collettivo e che viene riassorbita e riletta grazie ai raffinati e potenti strumenti che regala il jazz, ma anche ad una solida cultura chitarristica jazz.

Al fianco di Frankie sono: Giampiero Merluzzi al basso e Alberto Proietti Gaffi alla batteria.

La tracklist spazia da California dreamin’ dei mitici Mama’s and Papa’s, ripercorre i suoni di Hey Joe di Billy Roberts, Just the way you are di Billy Joel, per toccare intramontabili come Yesterday o Let it be dei Beatles o Knockin’ on heaven’s door di Bob Dylan o Isn’t she lovely e Superstition di Steve Wonder e Jamming di Bob Marley. Poi ci sono i grandi titoli del rock: Light my fire dei Doors, Message in a bottle dei Police, Paint it black dei Rolling Stones. O l’R&B di Otis Redding con The dock of the bay o lo struggente romanticismo, se pur rock, di The house of the rising sun, cavallo di battaglia di The Animals. Una chicca: il cd chiude con i ritmi latini di Deixa isso pra là di Jair Rodriguez.

Come ben spiega Renato Marengo nella sua prefazione all’album:

“Rileggere con la scrittura sincopata del jazz l’evoluzione di trent’anni del Rock. Questo fa Frankie nel suo Rock in Jazz che, attenzione, non vuole essere un modo per tradurre in un

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linguaggio più sofisticato il più popolare rock. Piuttosto per guardare pagine di musica che sono oramai la nostra memoria collettiva da un altro angolo visuale: personale, qua e là forse intimo. La realtà è che chi la musica l’ha studiata, non ha potuto studiare la scrittura rock. Il rock non si insegna nelle scuole o nei conservatori. Il rock è una passione, qualche volta un ricordo: che rimane dentro e segna il ritmo delle emozioni.

Ecco: Frankie riguarda le emozioni di allora con il linguaggio della sua passione di oggi, il jazz. Ed è uno sguardo delicato e appassionante.”

DAL 24 AL 26 LUGLIO: PAT METHENY, YELLOWJACKETS E “THE ITALIAN TRIO” ALL’ARONA MUSIC FESTIVAL 2018

ARONA MUSIC FESTIVAL 2018 24 Luglio – THE ITALIAN TRIO

25 Luglio – PAT METHENY 26 Luglio – YELLOWJACKETS

TICKET: bit.ly/2HdneRO

Dal 24 al 26 Luglio, nella splendida cornice del Parco della Rocca Borromea, Arona ospita una manifestazione di alto

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livello internazionale: tre serate live sul palco dell’Arona Music Festival, con artisti di fama mondiale come Pat Metheny, Yellowjackets e The Italian Trio.

Un progetto che intende coinvolgere la Città, promosso dal Comune di Arona e prodotto dalla cooperativa Zenart, all’insegna della musica jazz e a partire dalla forza creativa di alcuni fra i maggiori esponenti della scena jazz internazionale e contemporanea.

Ad aprire la rassegna, martedì 24 luglio, un progetto esclusivo dall’altissimo valore artistico e totalmente made in I t a l y . T r e m a e s t r i s a c r i d e l l a m u s i c a J a z z e dell’improvvisazione riconosciuti a livello internazionale:

Dado Moroni al pianoforte, Rosario Bonaccorso al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria per la prima volta insieme con

“The Italian Trio” che, proprio in questi giorni, vede in produzione il loro primo album e che contiene brani originali, scritti dai tre musicisti.

A t t e s i s s i m a l a s e r a t a d i m e r c o l e d ì 2 5 L u g l i o , c o n l’imperdibile

Pat Metheny

occasione di assistere all’esibizione del chitarrista e compositore statunitense vincitore di ben 20 Grammy Awards, nonché inserito nella “Hall of Fame” della prestigiosa rivista americana Downbeat e nominato varie volte “miglior chitarrista”: Pat Metheny. Con “An evening with Pat Metheny”,

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il chitarrista di fama mondiale è stato in tournée nei migliori templi del jazz come il Blue Note di Tokyo, il leggendario Ronnie Scotts di Londra, accompagnato dalla sua band strepitosa composta dal fedele batterista Antonio Sanchez, la bassista malesiana Linda May Han Oh e il pianista britannico Gwilym Simcock.

YELLOWJACKETS

Giovedì 26 Luglio gran finale con gli Yellowjackets, la fusion band per eccellenza nella storia, sul palco dell’Arona Music Festival con la loro straordinaria ed esplosiva spinta ad innovare e sperimentare continuamente linguaggi nuovi, fusioni e contaminazioni, rivedendo il proprio orizzonte espressivo alla luce di nuove acquisizioni stilistiche.

Info e programma: www.aronamusicfestival.it

Sabato 21 apr, Miôr stâ cul

mâl ca si à al Teatro della

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Corte di Osoppo ( Ud)

Ritorna a Osoppo la Compagnia Drin e Delaide di Rivignano – Teor con la commedia teatrale in lingua friulana. Mescolare questioni d’affari con questioni di cuore è molto pericoloso e può dar vita a una miscela esplosiva dalle conseguenza impevedibili. Filippo e Giovanna ed Elvio e Linda, soci in una casa editrice specializzata in libri per l’infanzia, non se ne rendono conto. Apparentemente benestanti e “arrivati”, in realtà ingenui e superficiali, a n i m a n o l a l o r o v i t a d i p r o v i n c i a g i o c a n d o c o n tradimenti e sotterfugi, finchè l ’ o c c a s i o n e d i s f o n d a r e nell’editoria non costringe loro, e gli altri complici della loro insulsaggine, a cambiare completamente identità e ruolo pur di raggiungere lo scopo. Nel gioco ambiguo e disonesto nessuno è più se s t e s s o , m a l e c o s e s i metteranno ugualmente nel giusto binario, facendo capire agli sciocchi protagonisti che la vera trasgressione sta nella normalità della loro vita e del loro lavoro. Le protagoniste indiscusse sono loro: porte che si aprono e si chiudono in continuazione. Porte che si sorprendono svelando un nuovo personaggio o scombinando il corso degli eventi. Porte che non restano chiuse e porte che non vogliono aprirsi. Porte sbattute in faccia e porte serrate alle spalle. Porte che con il loro frenetico movimento determinano il ritmo dell’azione.

Due le scelte forti in questo messinscena: la lingua friulana, come adattamento di situazioni caratteristiche della nostra terra; l’ambientazione negli anni ’70 periodo di grandi

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cambiamenti nel costume e nella società e che in Friuli ha segnato un vero spartiacque tra Friuli della tradizione e Friuli moderno. I nostri protagonisti sono lì in mezzo, confusi tra la voglia di novità e la sicurezza della tradizione.

Con: Aldo Paron, Lisa Pericoli, Nicola Valentinis, Loana Colmano, Andrea Braida, Teodoro Bertussi, Giovanna Gori, Luigina Pilutti, Luigino Collovatti, Elisa Zatti.

info e prenotazioni 04321740499 – 3453146797 Biglietti € 10 intero – € 8 ridotto

info@anathemateatro.com www.anathemateatro.com

Continua il “Flusso” sonoro di Jazz Area Metropolitana – 2^ edizione tra aprile e maggio. Da lunedì 23 aprile a domenica 13 maggio il territorio di Padova, di Rovigo e del Miranese

La seconda edizione di Jazz Area Metropolitana “Flussi”

continua tra la Riviera e l’interno, approdando al Miranese e al territorio di Padova e Rovigo con nuovi appuntamenti, nuovi partner e nuovi artisti dal 23 aprile al 13 maggio.

L’organizzazione di nusica.org, per mano (e idee!) dei suoi direttori artistici Nicola Fazzini e Alessandro Fedrigo,

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Glover

prevede un nuovo appuntamento venerdì 27 Aprile alle 21 nel Teatro di Villa Belvedere a Mirano (VE) con i KAOS PROTOKOLL ( I n g r e s s o l i b e r o , p r e n o t a z i o n e c o n s i g l i a t a ) . [/checklist]L’appuntamento è in collaborazione con New Echoes – rassegna di nuova musica svizzera a Venezia / Consolato generale di Svizzera a Milano e gode del sostegno di Pro Helvetia. I quattro solisti sono Simon Spiess (sax e clarinetto basso), Luzius Schuler (Fender Rhodes, sintetizzatori), Flo Reichle (batteria, elettronics) e Benedikt Wieland (basso, sintetizzatori).

Una band che non può che stupire e galvanizzare il pubblico più curioso: Kaos Protokoll è noto per le sue eccentricità espressive e per i fervidi contrasti musicali ed oggi è tra i gruppi più trasgressivi non solo della scena musicale svizzera ma anche di quella europea.

Venerdì 4 maggio, alle 21 si prosegue a Villa Farsetti di S a n t a M a r i a d i S a l a ( n u o v a l o c a t i o n p e r J a z z A r e a Metropolitana): STILELIBERO è il progetto di due eclettici e

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sorprendenti percussionisti.

L u i g i V i t a l e ( v i b r a f o n o , vibrafono preparato con catene, a r c o d a c o n t r a b b a s s o , M X R distortion, Memory boy Electro H a r m o n i x ) e L u c a C o l u s s i (batteria, sonagli, gong e vari oggetti sonori) scatenano con ogni ritmo e sonorità il loro talento spiccato e la loro fantastica affinità musicale. In omaggio al sessantesimo anniversario di Conte 131 – partner del concerto – gli strumentisti includono nella loro dotazione anche alcuni “attrezzi del mestiere” dell’azienda (anche in questo caso l’ingresso è libero ed è consigliato prenotare).

Nell’affascinante Aranciera di Villa Pisani a Stra (VE) è ospitato l’ultimo concerto, domenica 13 maggio alle 18.00 (ancora una volta ingresso gratuito, prenotazione consigliata).

Sul palco sale il CRISTIANO ARCELLI TRIO “SOLARIS” formato da Cristiano Arcelli (sax alto),

Stefano Senni (contrabbasso), Bernardo Guerra (batteria).

Il trio di Cristiano Arcelli, suona una m u s i c a f r e s c a e r i n n o v a t a , l e c u i espressioni musicali si servono di un materiale musicale che viene continuamente trasformato. I tre solisti sono tra i più

interessanti musicisti della scena italiana di oggi.

Un’altra importante parte del programma si inserisce nelle attività proposte dall’Università di Padova, alle quali Jazz Area Metropolitana collabora attivamente con alcune proposte.

Da lunedì 23 a venerdì 27 aprile a Ca’ Bonelli (Scardovari) sul Delta del Po viene ospitata una residenza di musicisti, studenti e docenti universtiari: WINTER SCHOOL 2018 – EDUCATING TO SILENCE ON THE RIVER SOUNDSCAPE è un workshop che

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si concentra sullo studio, l’analisi, la creatività e l’improvvisazione che nascono dalle relazioni con lo spazio sonoro di un contesto naturale. “Ascoltare il silenzio” è il focus dei lavori, con l’attenzione alle dimensioni del pensiero fisico, relazionale, emotivo e cognitivo. Il programma sul sito dell’Università di Padova.

A conclusione della residenza, venerdì 27 aprile alle 21.00 a Porto Tolle (Stabulario) i partecipanti alla residenza si esibiscono nel concerto “Silence on the River Soundscape”, risultato dell’esperienza vissuta nel paesaggio (visivo e sonoro!) del Delta del Po.

Tra domenica 29 e lunedì 30 aprile nel padovano si festeggia l’International Jazz Day, indetto dall’Unesco, ancora incentrato sullo studio del suono con “THE IMPOSSIBLE SILENCE”.

Domenica 29 aprile la giornata universitaria è davvero piena:

dalle 9.30 alle 10.30 al Centro San Gaetano in una Conferenza viene presentata l’attività svolta; un altro Workshop viene poi proposto fino alle 17. Alle 18 al celebre Caffè Pedrocchi è atteso il concerto della talentuosa cantante Angela Milanese con la sua band (in collaborazione con Associazione Miles).

Dalle 21 si torna al San Gaetano con la Big Band Unipd diretta da Alessandro Fedrigo, con ospite speciale il sassofonista Michele Polga .

Lunedì 30 aprile alle 10.30 si replica la performance post- residenza “Silence on the River Soundscape” mentre dalle 15 si propone un momento di dibattito e riflessione sulle tematiche trattate dallo studio: “Spazi, Vuoti, Silenzi e altre impossibili assenze”.

(Si ricorda che l’International Jazz Day Padova 2018 Iniziativa finanziata con il contributo dell’Università di Padova sui fondi previsti per le Iniziative culturali degli studenti, come previsto dall’art. 4, comma 5 dello Statuto).

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Lunedì 30 Aprile alle ore 21 una grande occasione per ascoltare un musicista che da decenni sta scrivendo la storia del Jazz internazionale: nell’Auditorium dell’Orto Botanico di Padova si e s i b i s c e i n c o n c e r t o i l chitarrista Bill Frisell con Thomas Morgan al contrabbasso nello “Small Town” duo.

I due musicisti tra i più ispirati e geniali della scena contemporanea americana presentano l’ultimo progetto, che è anche una recente incisione per ECM: “Small Town” che ripercorre un live del duo al celeberrimo Village Vanguard di New York. Frisell è un chitarrista che ha definitivamente riscritto la storia del proprio strumento nel corso della sua quarantennale carriera, ed è un genio indiscusso e riconosciuto in tutto il mondo per versatilità, originalità e per le infinite ricerche musicali (ingresso 10€ / ridotti da 6 a 25 anni, 5€ /Info e prenotazioni su ww.ortobotanicopd.it).

NUOVO TEATRO SANITA’ NAPOLI :

“Signori e signori si va nell’aria!”

Napoli. Che l’arte del volo sia ”una cosa complicata” è un dato di fatto, ma salire “oltre il limite” è possibile solo se ci si crede davvero.

Il 14 e il 15 Aprile 2018 al Nuovo Teatro Sanità, un aeronauta si trova a bordo della sua mongolfiera: “Signori e signori si

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va nell’aria!”. Gennaro Maresca è un giovane francese, che in preda alla febbre della prima esposizione universale, prepara la platea al volo che avverrà…

“Dramma nell’aria” di Jules Verne è stato adattato per la scena da Fabio Casano e prodotto da B.E.A.T Teatro. Lo spettacolo, diretto dallo stesso Maresca è stato selezionato per il Milano Off F.I.L. Festival 2017 e il Festival Avignon Le Off 2018. A giusta ragione ha vinto la sesta edizione della rassegna Sipari d’Emergenza.

Poesia e leggerezza sono il mood che rendono la performance piacevole ma intensa. Roberta De Pasquale si rivela una brava caratterista, donando tempi e ritmi sempre sostenuti dalla delicatissima Arianna Cozzi che ai bordi della scena rende reale lo stupore del dramma in atto. I tre attori, affiatati e c o n c e n t r a t i , r i l a n c i a n o illusioni, creano atmosfere e vivono sospensioni che ben raccontano le dinamiche di una u m a n i t à p r e s u n t u o s a m a sognatrice. La regia, il disegno luci, le musiche, i silenzi, gli sguardi, tutto ci ha portato in aria con loro, ma anche fotografato per ciò che siamo di fronte all’eterna dialettica tra la vita e la morte.

“Siamo ad 800 metri di altezza e le persone sono come insetti da qua, io credo che questo sia il giusto punto di vista, possiamo osservare correttamente le loro proporzioni”.

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Anita Laudando

THERE HAS POSSIBLY BEEN AN INCIDENT regia Jacopo Gassmann dal 20 al 22 aprile_GALLERIA TOLEDO

Il termine inglese incident si offre a diverse sfumature semantiche.

Si può intendere come un “incidente”, un evento inaspettato, che porta con sé l’idea soggiacente di un episodio accidentale spesso traumatico; oppure “incidente” come qualcosa di inerente che, appunto, incide su qualcosa, anche fisicamente;

o ancora, come qualcosa che è probabile che accada a causa di (qualcuno o qualcosa). Questo ultimo caso, senza però escludere le altre accezioni, si avvicina fortemente all’anima di THERE HAS POSSIBLY BEEN AN INCIDENT, di Chris Thorpe, nel cui titolo è quasi messo a nudo l’intento di voler riflettere proprio l’assunto semantico, intuizione-intenzione-azione dei comportamenti dei tre personaggi, ovvero quel segmento che costruisce il retro-pensiero che muove (o anche no) a una determinata azione in un determinato contesto.

Anche la volontà di conservare il titolo originale, – in questa traduzione di Jacopo Gassmann, portata in scena con tre ottimi interpreti del teatro emergente, Francesco Bonomo, Enrico Roccaforte e Cinzia Spanò – sembra operare in maniera tale da rispettare l’intento dell’autore e assieme sottolineare un’intenzione eventuale, quel possibly che probabilmente è inciso nelle coscienze dei personaggi, ma anche nello stesso pubblico che li osserva.

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There has possibly been an incident nasce dall’osservazione soggettiva della realtà oggettiva, ed è quindi non trascurabile la scelta del regista Jacopo Gassmann, che identifica nell’opera del autore-attore-regista di Manchester un testo “duro” da portare in scena, dentro il quale soggiace il racconto umano dei nostro controverso tempo storico.

Gassmann con questo allestimento dimostra che i giovani autori e registi della scena drammaturgica europea contemporanea hanno sensi affilati, mente acuta e sanno costruire linguaggi nuovi anche visivi e tecnologici. Così Chris Thorpe, che annusa l’aria e frammenta lo specchio del flusso di coscienza, stimolando lo spettatore a stanare i meccanismi dell’impulso epico e dell’intuizione contaminata dalla coercizione dei condizionamenti. Da non perdere.

Al Teatro Galleria Toledo, in scena dal 20 al 22 aprile 2018.

“Quando la vita ci pone di fronte a una scelta fra eroismo e compromesso, cosa succede?

A volte gli aerei non atterrano come dovrebbero.

Il popolo di una nazione ne ha abbastanza dei propri tiranni, ma i tiranni devono essere rimpiazzati con qualcos’altro.

Cosa?

Una persona si fa largo tra la folla e, per un istante, senza che sia lei a sceglierlo, si trasforma in un simbolo.

Un uomo entra in un palazzo e porta con sé la morte. Chi lo fermerà?”

“There has possibly been an incident è una pièce composta da tre monologhi (interpretati da Francesco Bonomo, Enrico Roccaforte, Cinzia Spanò), intervallati da un dialogo e un coro finale. Ogni vicenda prende spunto da eventi storici più o meno recenti, che l’autore rielabora e che restituisce attraverso il racconto intimo e analitico dei personaggi.

Attraverso le loro voci, Thorpe esamina i processi cognitivi che precedono una scelta. Quanto pesa il caso in ogni decisione che compiono (ammesso che la compiano)? C’è spazio sufficiente per far emergere ciò che si agita fra pensiero e

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azione, sentimento, dubbio, accidente.”

biglietti intero € 15

ridotto convenzionati/over 65 € 12 giovani under 35 € 10

per i titolari Carta Più e Carta Multipiù € 10 Info&prenotazioni

Galleria Toledo, teatro stabile d’innovazione via Concezione a Montecalvario 34, 80134

t.+39 081425037 – t.+39 081425824 galleriatoledo.info

FAR EAST FILM FESTIVAL, APRE LA “LITTLE CHINATOWN” IN VIA MERCATOVECCHIO

Una grande festa del cinema popolare non può che aprirsi con una grande festa popolare. Venerdì 20 aprile alle 21, mentre i riflettori del Teatro Nuovo illumineranno l’Opening Night del Far East Film Festival 20, i led rossi di via Mercatovecchio e della Loggia del Lionello illumineranno lo spettacolo d’apertura dei FEFF Events. Anzi, gli spettacoli, perché quella allestita fino al 28 aprile nel cuore di Udine sarà una grande festa popolare che si aprirà con la tradizionale Danza del pesce, proseguirà con il ritmatissimo Concerto Taiko e si chiuderà con il Dj set elettronico di Kelly Hilltone.

​A tagliare ufficialmente il nastro della “Little Chinatown”

s a r a n n o i d u e p i l a s t r i d e l C e n t r o E s p r e s s i o n i Cinematografiche, organizzatore del Festival, Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche, mentre a fare gli onori di casa

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sarà l’assessore comunale al Commercio e Turismo, Alessandro V e n a n z i .

​Dopo i saluti, previsti come detto alle 21, toccherà al gruppo KyoShinDo, spalleggiato dalla cantate Shinobu Kikuchi, il compito di dare vita ai tamburi giapponesi Taiko, creando un suono maestoso (quasi primordiale) che farà vibrare l’anima degli spettatori. L’inizio simbolicamente perfetto per un viaggio nel “lontano Est”, il ventesimo, che durerà fino a sabato 28 aprile.

​Trasformata dal designer Marco Viola in una vera e propria

“Little Chinatown”, con tanto di casette e lanterne cinesi, grazie al contributo dell’Assessorato al Commercio e al Turismo del Comune di Udine e di Acegas-Aps-Amga, la

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centralissima via Mercatovecchio diventerà dunque il nuovo cuore pulsante degli appuntamenti del Far East in città. Un festival nel festival che, nel corso degli anni, ha portato l’asian style nel cuore di Udine, esplorando la cultura orientale sotto ogni profilo (dal cibo al benessere, dall’arte al fumetto, tra laboratori, conferenze, mostre, incontri).

​Quest’anno, dopo la grande festa iniziale, via Mercatovecchio sarà quotidianamente animata da mercatini, concerti (tra cui, il 21 aprile, quello delle Babettes), Dj set, senza dimenticare il super evento del 25 aprile: il Far East Cosplay Contest, giunto ormai alla nona edizione e condotto, ancora una volta, dalla mitica Giorgia Cosplay (una vera diva per la comunità dei cosplayer italiani).

VISIONI IN MOVIMENTO: I film prodotti al Teatro Miela Giovedì 26 Aprile alle 20:00

Dopo la preparazione, il cammino, lo studio e le riprese è giunta l’ora di vedere i lavori delle vincitrici dell’edizione 2018 del concorso Visioni in Movimento FVG – la Scuola di Cinema senza Sedie, ideato dalle associazioni Mattador di Trieste e Visionaria di Siena.

Dal 16 al 19 marzo scorsi la crew con le film-maker v i n c i t r i c i I s a b e l l a A q u i n o , 2 1 a n n i , d i A v e l l i n o e Ludovica Mantovan, 27 anni, di Venezia, ha percorso 70 km lungo le antiche vie che collegano Trieste ad Aquileia confrontandosi con i tutor, osservando il territorio, traendo spunti e suggestioni per la propria storia.

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Obiettivo del concorso era infatti selezionare attraverso una call europea giovani autori che raccontassero i territori e la gente che li abita. In questa edizione le autrici selezionate hanno percorso in 4 tappe oltre 70 km a fianco dei loro tutor.

Il regista Alessandro Rossetto, il location manager della FVG Film Commission Gianluca Novel, i compositori Simone Biasiol e Stefano Schiraldi, lo scenografo Andrea Gregoretti e l’attrice Rossana Mortara, coadiuvati dal regista Matteo Oleotto, hanno contribuito con la loro esperienza e professionalità alla realizzazione dei due brevi film girati con l’ausilio di due troupe leggere e il supporto logistico di Mattador. L’appuntamento conclusivo è giovedì 26 aprile al Teatro Miela di Trieste, con la proiezione in anteprima dei lavori prodotti.

Il progetto è stato curato per la parte didattica e produttiva da Giulio Kirchmayr, responsabile della sezione audiovisivi d e l P r e m i o I n t e r n a z i o n a l e p e r l a S c e n e g g i a t u r a Mattadordedicato a Matteo Caenazzo, e da Giuseppe Gori Savellini, direttore artistico di Visionaria Film Festival, è s t a t o c o o r d i n a t o d a P i e t r o C a e n a z z o , p r e s i d e n t e dell’Associazione Culturale Mattador, con la direzione artistica di Matteo Oleotto. Tutti questi, insieme alle autrici, alla crew e i tutor coinvolti, lo staff di Mattador, gli Ambassador di PromoTurismoFVG saranno presenti all’incontro di giovedì 26.

A coordinare l’incontro ci sarà il giornalista Nicolò Giraldi, la serata avrà inizio alle ore 20:00 con la presentazione del progetto e a seguire verranno proiettati i due audiovisivi realizzati: Lungo il confine di Isabella Aquino e Voci liquide di Ludovica Mantovan.

Visioni in Movimento è finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia – Direzione attività produttive e turismo, con il patrocinio della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio FVG di Trieste. Il progetto è realizzato in collaborazione con PromoTurismoFVG, Università degli Studi di

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Trieste, EUT, FVG Film Commission, Montura, Fantastificio, Pianeta Zero, Marchio’s, Biolab, Comune di San Gimignano, Culture Attive.

Andrea Forliano

venerdì 20 aprile ore 21.30 Teatro Miela Miela Music-Live JOJO MAYER & NERVE

Venerdì sera al teatro Miela per la rassegna Miela Music- Live sul palco un altro fenomeno delle percussioni :Serge “Jojo”

Mayer, batterista svizzero portentoso, tra i migliori al mondo, un vero spettacolo vederlo suonare dal vivo sia quando

s u o n a u n t r i b u t o a

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Buddy Rich con un’orchestra jazz, oppure come in questo caso come leader del gruppo Nerve,dove mescola elettronica, ritmi jungle, Break Beat e Drum & Bass.

È conosciuto per le sue tecniche musicali creative e innovative, che lo hanno reso uno dei migliori batteristi al mondo. Mayer è nato a Zurigo ed è cresciuto circondato dalla musica.

Suo padre, Vali Mayer, era un bassista. All’età di due anni ha il primo drum set, e la sua prima esibizione è a Hong Kong quando ha appena 3 anni. Jojo Mayer è conosciuto per aver unito insieme jazz, drum and bass e jungle insieme ad altre influenze musicali, è per essere uno dei maestri della

“Moeller technique” (tecnica di mani).

Spende la sua adolescenza suonando nei migliori festival jazz di tutta Europa suonando dappertutto con vari progetti.

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Quello dei Nerve parte dal leggendario evento newyorkese Prohibited Beats organizzato da Jojo Mayer negli anni ’90.

Quella che era inizialmente una piattaforma sperimentale in cui convogliavano DJ’s, visual artists, musicisti ed il pubblico stesso e nel tempo si evolve in un format basato sulle programmazioni in una performance improvvisata dal vivo.

In questa nuova veste la band ha assimilato un ampio spettro di stili elettronici, dal Jungle,Dub Step, o Glitch alla Minimal e Tech House e tutti qui generi che ancora non hanno trovato una definizione. Con il tempo i NERVE hanno f a m i l i a r i z z a t o c o n i l p u b b l i c o , p o r t a n d o i r i t m i , l’improvvisazione e l’evoluzione stilistica del jazz nell’era digitale ma mantenendo viva l’essenza del Rock’n Roll fatta di puro divertimento ed è questo ciò che

vogliono trasmettere attraverso le loro pirotecniche esibizioni.

organizzazione: Bonawentura

Ingresso € 15,00, ridotto soci Bonawentura e Alleanza 3.0, ridotto prevendita (fino al 19 aprile) € 12,00. Prevendita c/o biglietteria del teatro tutti i giorni dalle 17.00 alle

19.00. www.vivaticket.it

https://www.facebook.com/events/1815810072057499 Andrea Forliano

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