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CITTADINANZA ATTIVA IN EUROPA

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Academic year: 2022

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CITTADINANZA ATTIVA IN EUROPA

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• Un obiettivo prioritario dell’UE è aiutare i cittadini europei, in particolare i più giovani, a

partecipare attivamente alla vita sociale e politica.

• In questa prospettiva, l’istruzione nei diversi Paesi assume un ruolo chiave.

• La cittadinanza attiva è diventata centrale nelle politiche di tutti i sistemi educativi d’Europa.

CITTADINANZA ATTIVA IN EUROPA

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• Il Quadro di riferimento europeo sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente ha fissato la priorità di promuovere nei giovani lo sviluppo di

competenze sociali e civiche, in termini di conoscenze, abilità e atteggiamenti.

CITTADINANZA ATTIVA IN EUROPA

(4)

• Il quadro di riferimento europeo, inoltre, prevede che agli studenti vengano offerte opportunità di

partecipare in modo attivo ad attività extrascolastiche insieme a imprenditori, associazioni giovanili, enti

culturali e organizzazioni della società civile.

CITTADINANZA ATTIVA IN EUROPA

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• Un ruolo centrale nell’esercizio della

cittadinanza attiva è quello dei genitori che, nella maggior parte dei Paesi europei,

partecipano alla governance della scuola,

insieme agli insegnanti e ai dirigenti scolastici

IL RUOLO DEI GENITORI

(6)

I CURRICOLI NEI DIVERSI PAESI

• L’educazione alla cittadinanza è inclusa nei curricoli nazionali di tutti i Paesi e viene attuata in tre modalità differenti: come disciplina a sé stante, come parte di un’altra disciplina o area disciplinare oppure come tematica trasversale.

• Spesso si utilizza una combinazione di questi tre approcci.

• Venti Paesi o regioni dedicano all’educazione alla

cittadinanza una disciplina obbligatoria a sé stante, a volte sin dal livello primario ma più spesso dal livello secondario.

(7)

I CURRICOLI NEI DIVERSI PAESI

• La durata dell’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza come disciplina a sé stante

varia molto da Paese a Paese, dai 12 anni della Francia al singolo anno della Bulgaria.

• Nei Paesi in cui l’educazione alla cittadinanza

viene intesa come disciplina a sé, il numero di

ore obbligatorie varia notevolmente.

(8)

I CURRICOLI NEI DIVERSI PAESI

• 30 ore di lezione all’anno sono obbligatorie in Francia nel ciclo primario e 16 nel secondario superiore;

l’insegnamento permane per 12 anni, l’intera durata del percorso scolastico.

• L’educazione alla cittadinanza viene insegnata per

nove anni in Portogallo, per sei in Polonia, Slovacchia e Finlandia, per cinque anni in Estonia e Regno Unito (Inghilterra), quattro in Grecia, Spagna e Romania e per tre anni in Irlanda, Lussemburgo e Norvegia.

(9)

I CURRICOLI NEI DIVERSI PAESI

.

• Nei Paesi Bassi, a Cipro, in Croazia, in Slovenia e la materia è obbligatoria solo per due anni e in Bulgaria per un anno.

• In Spagna la disciplina “educazione per la cittadinanza e i diritti umani” deve essere presente in uno dei due anni dell’ultimo ciclo del livello primario e in uno dei primi tre anni del secondario. È il governo di ogni

Comunità autonoma a decidere. Di solito è la quinta e l’ottava classe.

(10)

* disciplina a sé stante a livello primario e secondario (rosso a quadri) ; disciplina a sé stante solo a livello secondario (rosso); disciplina a sé stante all’interno di un’area disciplinare o educazione trasversale (grigio a puntini) – Fonte: EURYDICE

TABELLA1: MODALITA’ DI ATTUAZIONE CURRICOLARE *

(11)

• In Finlandia, i curricoli di base per l’istruzione

obbligatoria e per l’istruzione secondaria superiore dichiarano “cittadinanza e imprenditorialità

partecipative” tema trasversale da inserire in tutte le discipline scolastiche.

• Nel Regno Unito (Scozia), “Cittadini responsabili” è una delle quattro aree interdisciplinari del curricolo di base, il Curriculum for Excellence.

EDUCAZIONE CIVICA COME EDUCAZIONE TRASVERSALE

(12)

• I curricoli dei Paesi europei riflettono bene la natura pluridimensionale della cittadinanza. Gli obiettivi per le scuole non riguardano soltanto le conoscenze teoriche ma anche il livello di competenza, gli atteggiamenti e i valori.

• Viene incoraggiata la partecipazione attiva degli studenti in ambito sia scolastico sia extrascolastico.

• In generale, i curricoli prevedono una molteplicità di argomenti: le istituzioni democratiche, l’eterogeneità

culturale, lo sviluppo sostenibile, la dimensione europea e internazionale.

I CONTENUTI DELL’EDUCAZIONE CIVICA

(13)

• I temi più comuni a livello primario e secondario inferiore sono: “il sistema socio-politico del paese”, “i valori

democratici”, “tolleranza e discriminazione” e “identità nazionale e appartenenza”.

• Meno diffusi sono i temi legati allo sviluppo sostenibile e ai diritti umani.

• Meno trattati a livello primario (quasi la metà dei Paesi) sono

I CONTENUTI DELL’EDUCAZIONE CIVICA

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• A livello secondario superiore talvolta alcuni temi vengono abbandonati. In Germania e Regno Unito (Inghilterra), ad esempio, quelli correlati alla dimensione europea e

internazionale non fanno più parte del curricolo.

• Al termine del ciclo di istruzione secondaria, comunque, gli studenti di quasi tutti i Paesi europei hanno affrontato tutte le aree di

conoscenza.

I CONTENUTI DELL’EDUCAZIONE CIVICA

(15)

L’UE indica ai Paesi membri alcune aree per la promozione di competenze negli studenti sul terreno della cittadinanza attiva:

• Istituzioni sociali, politiche e civiche

• Rispetto e salvaguardia dell’ambiente

• Difesa delle proprie idee

• Risoluzione dei conflitti

• Diritti e doveri dei cittadini

• Partecipazione alla comunità locale

• Pensiero critico e autonomo

AREE PER LE COMPETENZE

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• Al centro di un programma internazionale, Eco-scuole, c’è

l’educazione ambientale e la gestione della scuola basata su un approccio democratico e partecipativo.

• I Paesi interessati sono la Bulgaria, la Lettonia, l’Ungheria, il Portogallo, la Slovenia e l’Islanda.

• I bambini e i ragazzi riflettono e agiscono sul modo in cui la loro scuola e la loro casa potrebbero essere gestite a vantaggio

dell’ambiente.

PROGETTI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

(17)

• In Spagna, esiste un programma a diffusione nazionale dedicato al recupero di paesini

abbandonati (Programa de recuperación y

utilización educativa de pueblos abandonados) nel quadro dell’educazione ambientale.

• In un distretto di Parigi, per tutto l’anno, i bambini di diverse scuole primarie hanno letto favole agli

anziani residenti in case di riposo, prendendosi cura

PROGETTI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

(18)

• Dal 1964 in Norvegia ogni anno tutti gli studenti dai 16 ai 18 anni sono spinti a partecipare a una campagna di solidarietà chiamata Operation Day’s Work.

• Gli studenti fanno una raccolta fondi su base volontaria per l’istruzione dei ragazzi nei Paesi in via di sviluppo.

Si organizzano anche conferenze tenute in alcune scuole da un gruppo di ragazzi invitati dai Paesi per i quali si raccolgono i fondi. Gli studenti discutono di argomenti quali la solidarietà, l’uguaglianza e i diritti umani.

PROGETTI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

(19)

• In Francia, le competenze sociali e civiche degli studenti sono valutate dagli insegnanti in diversi momenti chiave dell’istruzione obbligatoria (2° e 5° anno dell’istruzione primaria e ultimo anno dell’istruzione secondaria

inferiore), usando un libretto personale standardizzato.

• Il libretto evidenzia le conoscenze, le abilità e le attitudini degli studenti così come stabilito dallo Socle commun

des connaissances e des competences.

ESEMPI DI VALUTAZIONE

(20)

• In Austria, il Centro per l’educazione alla cittadinanza ha pubblicato una brochure per la valutazione delle

competenze dei giovani in questo ambito.

• La brochure fornisce lezioni pratiche ed esercizi diagnostici (Diagnoseaufgaben), che aiutano gli insegnanti a stabilire le competenze degli studenti. È a disposizione di tutti i docenti austriaci.

ESEMPI DI VALUTAZIONE

(21)

• In Francia, i risultati degli studenti in “éducation civique, juridique et sociale”, durante i tre anni dell’istruzione secondaria superiore, sono validati dagli insegnanti e vengono considerati dalla Commissione per il rilascio del certificato di fine studi.

• In Romania e Finlandia, i risultati degli studenti in Studi sociali (per il rilascio del certificato di istruzione secondaria

ESEMPI DI VALUTAZIONE

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ESEMPI DI VALUTAZIONE

• Nel Regno Unito (Inghilterra), i risultati in Educazione alla cittadinanza sono valutati, alla fine dell’istruzione obbligatoria, se gli studenti hanno seguito il corso breve di cittadinanza.

• Nel 2018 circa il 43% dei ragazzi di 16 anni ha sostenuto l’esame di cittadinanza come parte del proprio General Certificate of Secondary Education (GCSE).

(23)

ESEMPI DI VALUTAZIONE

Solo in alcuni Paesi i risultati degli studenti in educazione alla cittadinanza, strutturata come materia a sé stante, sono presi sistematicamente in considerazione negli esami per il passaggio al livello successivo di istruzione.

• In Francia, l’esame finale scritto per l’istruzione secondaria inferiore valuta francese, matematica, storia- geografia ed educazione civica.

(24)

VALUTAZIONE ESTERNA DELLA SCUOLA

In più della metà dei Paesi i temi della cittadinanza rientrano nella valutazione esterna della scuola, che misura il grado di efficacia degli istituti nelle aree della cultura scolastica, della governance, dei rapporti con la comunità esterna e dei processi di insegnamento e di apprendimento.

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Nel Regno Unito (Inghilterra) gli ispettori di Sua Maestà (Ofsted) valutano la qualità dei rapporti con altre agenzie e con la comunità esterna nell’arricchimento delle attività curricolari e nel coinvolgimento degli alunni sui temi della cittadinanza. La valutazione dell’insegnamento e dell’apprendimento si incentra sulla qualità dei processi e sui risultati nell’ apprendimento di alunni e studenti, con

VALUTAZIONE ESTERNA DELLA SCUOLA

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• In Svezia l’Agenzia nazionale per l’educazione (Skolverket) svolge studi comparativi, basati su interviste e osservazioni, sulle modalità adottate dalle scuole per integrare l’educazione alla cittadinanza nelle attività e nelle discipline scolastiche.

• In Germania, tra il 2015 e il 2018, la Commissione Bund-Länder per la pianificazione e la ricerca educative e l’Istituto tedesco per la ricerca educativa hanno preso in esame 200 scuole secondarie generali e professionali in 13 Länder sui temi della cittadinanza attiva.

VALUTAZIONE ESTERNA DELLA SCUOLA

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• In generale, gli insegnanti di educazione alla cittadinanza a livello primario sono generalisti, cioè sono qualificati per insegnare tutte o quasi tutte le discipline del curricolo.

Invece, a livello secondario, gli insegnanti di cittadinanza sono specialisti, di solito qualificati per insegnare una o due discipline del curricolo. In alcuni Paesi sono state individuate una serie di competenze comuni, direttamente collegate alla cittadinanza, per

LA FORMAZIONE INIZIALE DEGLI INSEGNANTI

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In Austria, le Indicazioni nazionali sono più stringenti. La nuova disciplina “Storia, studi sociali ed educazione alla cittadinanza”

è stata introdotta nel 2008/2009. L’educazione alla cittadinanza è diventata una materia obbligatoria per tutti i futuri insegnanti che frequentano un istituto di formazione (Pädagogische Hochschule) e per tutti gli studenti che studiano storia all’università.

LA FORMAZIONE INIZIALE DEGLI INSEGNANTI

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