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Materiale didattico di supporto

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Academic year: 2022

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Materiale didattico di supporto

Il materiale delle lezioni, reperibile nel minisito dell’insegnamento, è utile come traccia degli argomenti svolti, ma non sostituisce il libro di testo

Raccomandazione importante: Il materiale delle lezioni è riservato agli studenti UniFE ed è fatto divieto di diffonderlo in qualsiasi maniera, potendo contenere immagini/filmati per i quali valgono i diritti di copyright.

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STERILIZZAZIONE

Definizione:

TOTALE ELIMINAZIONE di ogni forma microbica vivente, sia patogena che apatogena, comprese le forme di resistenza (spore) e i funghi.

Un materiale è considerato sterile se il SAL (sterility assurance level=livello di sicurezza di sterilità) è inferiore a 10-6; ovvero quando la probabilità di trovarvi un microrganismo è inferiore ad uno su un milione.

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• Prioni

• Coccidi (Cryptosporidium)

• Spore (Bacillus spp, Clostridium spp) (*)

• Mycobatteri (M. tuberculosis, M. avium)

• Cisti (Giardia)

• Piccoli virus privi di envelope (es: Poliovirus)

• Trofozoiti (Acanthamoeba)

• Batteri gram-negativi (Pseudomonas spp, Providencia spp)

• Funghi (Candida spp, Aspergillus spp)

• Grandi virus privi di involucro (es: Enterovirus, Adenovirus)

• Batteri gram-positivi (Staphylococcus spp, Enterococcus spp)

• Virus con envelope (es: HIV, HBV)

RESISTENZA DEI MICRORGANISMI AI TRATTAMENTI DISINFETTANTI

(*) Le spore, data la loro resistenza, vengono usate per

++

-

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I processi STERILIZZANTI distruggono i microrganismi provocando l'alterazione letale di alcune loro componenti essenziali;

in particolare la sterilizzazione determina la denaturazione delle proteine e degli acidi nucleici e la degradazione della membrana e parete cellulare.

STERILIZZANTI

FISICI CHIMICI

MECCANISMI D’AZIONE

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METODI FISICI

CALORE

FILTRAZIONE RADIAZIONI

SECCO

UMIDO

Non ionizzanti (UV)

Ionizzanti (gamma)

Membrane con pori di 0.22-0.45 m, filtri HEPA; applicabile a soluzioni acquose e aria, non a oggetti.

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: fiamma o bruciatori.

Efficacia ottima. Impieghi: strumenti di laboratorio metallici (anse, aghi) o distruzione di tessuti, materiale cartaceo o carogne di animali (trattamenti terminali).

stufa a secco.

Contatto dell'oggetto con aria calda che agisce per ossidazione dei componenti cellulari.

Tempi lunghi, non essendo l'aria un buon conduttore del calore; necessari 1h a 171°, 2h a 160°, 16h a 121°.

Efficacia ottima. Impieghi: vetreria, materiali anidri che possono essere alterati dal contatto con il vapore (es: polveri).

: autoclave (vapore saturo).

Elimina i MO mediante denaturazione delle loro proteine e altre biomolecole.

Alla pressione di 1 atm il vapore raggiunge una T di 121 °C alla quale anche le spore batteriche vengono distrutte in 5-10 min. Metodo molto diffuso essendo poco costoso, non tossico e dotato di buona capacità di penetrazione.

Necessari 121° per almeno 30 min.

Efficacia ottima. Impieghi: oggetti in gomma, garze, terreni di coltura in brodo o agarizzati, purché privi di sostanze deperibili alle alte temperature (es: siero).

Metodi fisici: CALORE

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RADIAZIONI NON IONIZZANTI (UV): lampade germicide (Hg). Azione legata alla capacità dei raggi UV di determinare rotture e mutazioni negli acidi nucleici (soprattutto DNA).

Efficacia ottima, ma limitata alle superfici esposte (radiazioni non penetranti).

Impieghi: potabilizzazione dell'acqua, sterilizzazione dell'aria e delle superfici (laboratori, sale operatorie), per mantenere le condizioni di sterilità dei piani di lavoro o dell'aria (cappa).

Devono essere utilizzate con cautela, essendo agenti mutageni e estremamente dannosi per gli occhi.

RADIAZIONI IONIZZANTI (gamma): raggi da 60Co. Determinano rotture e mutazioni negli acidi nucleici sia direttamente che attraverso radicali dell'O che si producono dalla

scissione dell'acqua.

Efficacia ottima (radiazioni penetranti), ma costo elevato.

Impieghi: derrate alimentari, strumentario in plastica (siringhe, cateteri, piastre, pipette).

Utilizzati prevalentemente in ambito industriale.

MICROONDE: Azione basata su 2 principi, termico (1) e non termico (2).

(1) Generano rapidissime vibrazioni molecolari che aumentano T° alterando funzioni MO.

(2) l'energia trasportata dalle onde elettromagnetiche causa trasformazione di aa, modifica di segnali elettrici, alterazione sintesi DNA e trascrizione RNA (aberrazioni cromosomiche).

Efficacia ottima. Compatibile con tutti i materiali, vetro, plastica, ceramica, gomma, senza alterarne le qualità (strumenti metallici max T°=74 °C). Azione sterilizzante in tempi

brevissimi 90-150 sec, ma la sicurezza è con cicli da 4 minuti.

Metodi fisici: RADIAZIONI

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Metodi fisici: FILTRAZIONE

Trattamento del materiale mediante passaggio su membrane con

porosità inferiore a quello dei più piccoli batteri (pori di 0.1-0.22-0.45 μm).

I virus < 100 nm diametro passano anche attraverso i filtri sterilizzanti.

Applicabile solo a soluzioni acquose e aria, non a oggetti.

I filtri possono avere diversa natura:

porcellana porosa Chamberland

amianto Seitz

cellulosa Millipore

polimeri sintetici Sartorius

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Vapore. OSSIDO DI ETILENE o ETOSSIDO: azione dovuta all'alchilazione(cioè alla sostituzione di un atomo di idrogeno con un gruppo alchilico) di gruppi sulfidrilici, aminici, carbossilici, fenolici ed idrossilici delle spore e delle cellule vegetative. Tale processo porta alla morte del MO.

Usato soprattutto in ambito ospedaliero data la sua pericolosità: è infatti un gas esplosivo e

infiammabile, incluso nella Legislazione dei gas tossici; la sua detenzione e il suo utilizzo sono regolamentati dal RD 147 del 1927 e dalle circolari del Ministero della Sanità del 1981 e del 1983.

EtO ha la caratteristica di impregnare a lungo gli oggetti trattati; per evitare danni

all'organismo, dunque, prima di usare questi oggetti è necessario riporli in ambienti aerati o in armadi ventilati fino alla completa eliminazione dello sterilizzante.

Vapore. FORMALDEIDE GASSOSA: utilizzata in passato come sterilizzante chimico ma il suo uso è stato fortemente limitato per legge avendo mostrato indizi di essere cancerogeno.

Vapore. GAS PLASMA: una delle tecniche più avanzate, consiste nell'applicazione di perossido di

idrogeno H2O2 allo stato gassoso in presenza di un forte campo elettrico. Questo porta il perossido allo stato di plasma strappandone gli elettroni e generando radicali liberi. I radicali hanno un'alta capacità

germicida. Il vantaggio è dovuto al fatto che si può preservare la sterilità fino a 12 mesi.

Il gas plasma non è tossico (genera solo acqua e O2); ha una temperatura operativa molto bassa, intorno ai 40-45 °C; può essere utilizzato praticamente su ogni materiale, tranne alcune stoffe e composti in grado di assorbire il perossido.

METODI CHIMICI

in forma di vapore in forma di soluzione

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Soluzione. ACIDO PERACETICO: miscela di acido acetico e perossido di idrogeno in soluzione acquosa (pH 2,8).

Agisce per ossidazione, disattivando MO, virus e spore.

Attività influenzata da pH e T°: è più efficace a pH = 7 che a pH = 8-9. A basse T° è meno attivo (Es: a 15°C è necessaria una quantità di acido peracetico 5 volte superiore per disattivare efficacemente gli agenti patogeni rispetto a T° 35°C). Eccellente attività e non tossico, attivo a concentrazioni anche minori dell'1%.

Usato per trattamento riunito odontoiatrico.

Soluzione. GLUTARALDEIDE: di solito usata al 2% in acqua.

Efficace ma tossica (come formaldeide).

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Schema riassuntivo metodi di

sterilizzazione

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Definizione: Eliminazione degli agenti patogeni, capaci di causare infezione o malattia.

(NB: Sterilizzazione = distruzione o eliminazione di TUTTE le forme microbiche viventi, innocue o nocive).

Riduce la quantità di microorganismi di almeno 105 (centomila) volte, al fine di rendere esente da qualsiasi fonte di infezione il materiale disinfettato (le forme più resistenti possono sopravvivere).

I processi di disinfezione sono classificati come di livello:

 alto

 intermedio

 basso

DISINFEZIONE

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DISINFETTANTI

FISICI CHIMICI

MECCANISMI D’AZIONE

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75-100°C per 30 min (potere disinfettante alto)

Metodi fisici: CALORE

Viene usato a temperature più basse e per

tempi inferiori rispetto a quelli necessari per la

sterilizzazione.

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Metodi chimici

ossidanti diretti: acqua ossigenata

alogeni: cloro, iodio

alcoli: etilico, isopropilico

aldeidi: formica, glutarica

fenoli

saponi

detergenti sintetici

clorexidina

Tempo

Temperatura

Concentrazione

Presenza di sostanze organiche

Natura del microrganismo

Fattori che influenzano la disinfezione

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Disinfettanti

CHIMICI

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ASEPSI

Definizione: RIDUZIONE del numero di microrganismi sulla cute; vengono usati gli antisettici per la loro sicurezza, tollerabilità ed efficacia.

ALCOLI: buona attività contro tutti i gruppi di MO tranne le spore; non tossici.

IODOFORI: eccellenti antisettici con attività paragonabile a quella degli alcoli.

CLOREXIDINA: ampia attività antimicrobica, ma più lenta degli alcoli.

PARACLOROMETAXILENOLO: attività limitata ai batteri Gram+.

TRICLOSAN: attivo solo contro i batteri, non contro gli altri MO, usato nei saponi.

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Agenti Batteri Micobatteri Spore batteri Funghi Virus Disinfettanti

Alcoli + + - + +/-

Perossido idrogeno + + +/- + +

Formaldeide + + + + +

Fenoli + + - + +/-

Cloro + + +/- + +

Iodofori + +/- - + +

Glutaraldeide + + + + +

Composti Ammonio quat +/- - - +/- +/-

Antisettici

Alcoli + + - + +

Iodofori + + - + +

Clorexidina + + - + +

Paraclorometaxilenolo +/- +/- - + +/-

Triclosan + +/- - +/- +

SCHEMA RIASSUNTIVO ATTIVITÀ

DISINFETTANTI E ANTISETTICI

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Rischio biologico e strumentario medico-chirurgico

Materiale Livello di rischio Trattamento richiesto

Bisturi, aghi, strumenti chirurgici, cateteri

Critico (contatto con sangue e/o tessuti sterili)

Sterilizzazione: calore (umido o secco), raggi gamma, ossido di etilene.

Endoscopi, laringoscopi,

tubi endotracheali

Semi-critico (contatto con mucose o pelle non-integra)

Disinfettanti sporicidi:

glutaraldeide 2%, H2O2 6%, cloro

Termometri (uso orale o rettale)

Semi-critico (contatto con mucose o pelle non-integra)

Disinfettanti tuberculocidi:

cloro (1000 ppm), fenoli, iodofori

Stetoscopi,

sfigmomanometri, lenzuola,

tovaglie, mobilio

Non-critico (contatto con la pelle integra)

Disinfettanti di basso livello:

alcol etilico (70%) e

isopropilico (90%), cloro (100 ppm), sali di ammonio quaternario

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Disinfezione con il cloro

Candeggina commerciale = 5% di cloro attivo (50.000 ppm)

Uso Cloro attivo (ppm) Tempo di contatto

Potabilizzazione dell’acqua 0.2-0.3 Continuativo

Piscine 1-3 Continuativo

Disinfezione pavimenti domestici

100 5-10 min

Disinfezione pavimenti ospedalieri

500 5-10 min

Disinfezione servizi igienici 1000 10 min

Decontaminazione virale (HIV)

2000 >20 min

Decontaminazione da prioni 5000 ore

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