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20 anni in RETE! : il caso della Rete degli Orti Botanici della Lombardia

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Academic year: 2022

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Gli Orti della Lombardia in Rete

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1. Ragioni che hanno motivato la nascita della Rete

La Rete degli Orti Botanici della Lombardia è nata nel 2002 come rete informale di Orti botanici è si è costituita in Associazione nel 2009.

Ragioni che hanno motivato la nascita della Rete:

> Muoversi in Rete, pur nell’autonomia della specificità di ogni situazione, permette una maggior facilità di reperire risorse per le attività individuali e congiunte e favorisce molti dei fronti sui quali gli Orti botanici lombardi sono impegnati: i progetti e le strategie di conservazione, le conoscenze e le tecniche di coltivazione, la gestione e la presentazione delle collezioni, la didattica e la divulgazione botanica e ambientale, la formazione e l’aggiornamento del personale.

https://www.reteortibotanicilombardia.it/chi-siamo/

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2. Modello di gestione adottato

MODELLO DI GESTIONE

> Associazione privata, non profit, cui aderiscono 6 Musei Orti botanici e i cui Soci sono i relativi 4 Enti gestori.

> Organi istituzionali: Consiglio Direttivo (composto da 1 rappresentante per ogni Orto botanico) Assemblea dei Soci (composta da 1

rappresentante per ogni Ente Socio)

> Ciascun Museo Orto Botanico versa una quota associativa ogni anno, altri fondi vengono reperiti dall’Associazione attraverso la partecipazione a

Bandi e attività di fundraising.

ATTIVITÀ CHE LA RETE SVOLGE CON LA QUOTA ASSOCIATIVA

Per aderire all’associazione i Soci versano una quota associativa annua (fino ad oggi stabilita dal Consiglio Direttivo pari a € 2.000,00) grazie alla quale l’Associazione stessa contribuisce allo svolgimento delle seguenti funzioni:

- gestione della contabilità dell’Associazione stessa (ufficio amministrativo interno , commercialista, Revisore dei Conti).

- servizio di comunicazione di base relativo agli eventi promossi dall’Associazione stessa

- mantenimento di una segreteria organizzativa;

- mantenimento del sito internet dell’Associazione.

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Modello di gestione adottato

ATTIVITÀ CHE LA RETE SVOLGE A SUPPORTO PER TUTTI GLI ORTI ADERENTI – con finanziamenti altri Grazie al reperimento di eventuali ulteriori risorse (derivate da donazioni, attività di fundraising, introiti da progetti su bandi istituzionali ecc. ) l’Associazione

potrà svolgere le seguenti attività / erogare i seguenti servizi:

- corsi formazione e aggiornamento per educatori e personale tecnico;

- consulenza per la redazione di progetti da presentare all’interno di bandi di finanziamento;

- cofinanziamento di progetti comuni;

- coordinamento servizi educativi;

- servizi di comunicazione/ufficio stampa/marketing;

- organizzazione di eventi, convegni, seminari;

- realizzazione di progetti comuni di divulgazione e pubblicazioni;

- rafforzo della segreteria organizzativa (necessaria per poter svolgere le attività sopradescritte).

ATTIVITÀ CHE LA RETE PUÒ SVOLGERE A RICHIESTA, A SUPPORTO PER I SINGOLI ORTI – a pagamento Alcuni servizi possono essere svolti anche solo per alcuni soci, e quindi non necessariamente per tutti ma unicamente per i soci che lo richiedano e dietro il versamento di una quota ulteriore a copertura dei costi di gestione. Rientrano fra questi ad esempio:

- gestione servizi educativi;

- coinvolgimento di personale che operi presso i singoli Orti;

- gestione della custodia degli spazi;

- corsi di formazione specifici;

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3. Punti di forza

> Il punto di forza principale è individuato nella nostra mission:

La Rete opera per FAVORIRE e PROMUOVERE le azioni degli Orti botanici aderenti.

L’ Associazione deve favorire e promuovere le azioni degli Orti botanici aderenti affinché possano perseguire al meglio la loro propria mission.

Gli Orti botanici aderenti possono contare sulla Rete per avere supporto su problematiche comuni, visibilità, comunicazione ed alcuni servizi senza che la propria identità sia messa in discussione.

FAVORIRE > operare al servizio dei singoli Orti ascoltando i bisogni e ricercando soluzioni condivise per la facilitarne la gestione . Esempi: organizzazione e/o amministrazione delle attività educative, dei volontari, dei servizi di custodia, della formazione degli operatori, delle attività di fundraising con partecipazione a bandi e stesura progetti ecc.

PROMUOVERE > dare visibilità agli Orti Botanici e alle loro attività, condividere progetti, interfacciare ricerca scientifica e pubblico, coinvolgere settori economici e società civile, svolgere attività di pubbliche relazioni.

Esempi: comunicazione e ufficio stampa condiviso, organizzazione di eventi, mostre, pubblicazioni, meeting con decisori, ecc.

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Punti di forza

Altri punti di forza possono essere così individuati:

> Continuità

Nel corso degli anni le stesse due figure professionali sono dedicate alla segreteria organizzativa e alla gestione amministrativa, permettendo di mantenere la memoria storica e la coerenza delle finalità.

> Ottimizzazione visibilità

Attraverso il sito internet della Rete e attraverso gli eventi comuni organizzati, gli Orti riescono ad usufruire di una maggiore visibilità

> Gestione e/o coordinamento dei Servizi Educativi

È una delle attività che la nostra Rete svolge fin dalla sua fondazione. Il gruppo dei Servizi educativi può contare su educatori e educatrici con competenze diversificate, che la Rete ha formato e tiene costantemente aggiornati sui temi di interesse comune. Non si tratta di personale dipendente degli Enti o della Rete ma di liberi/e professionisti/e che collaborano stabilmente e che quindi sono espressione degli Orti e hanno chiara la visione e la metodologia. Questo obiettivo è più difficile da ottenere quando si appalta il servizio esternamente.

> Siamo sul territorio regionale

Si tratta di una Rete diffusa sul territorio regionale, con 5 province interessate (Milano, Bergamo, Brescia, Pavia, Sondrio). Questo permette di sviluppare relazioni con enti locali ed è un punto di forza in caso di possibili collaborazioni a progetti in qualità di partner.

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4. Da cosa è meglio partire

> 1 vale 1

Ogni nodo della nostra Rete ha pari diritti/doveri, indipendentemente dalla natura e importanza dell’Ente di riferimento o della sua visibilità.

> Inquadrare bene la specificità di ciascun nodo e individuare in modo chiaro l’identità di ciascuno.

Questo favorisce la comunicazione e permette di capire le diverse competenze e professionalità a disposizione.

Rispettare l’identità e la peculiarità di ogni Museo aderente permette che ciascuno si senta valorizzato per la propria dimensione

e collabori più volentieri ai progetti comuni.

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5. Cosa evitare

> Evitare che la Rete o il sistema prenda il “sopravvento” sui singoli Musei.

Importante che la Rete mantenga sempre il ruolo di supporto.

La Mission della Rete non può essere la stessa del singoli Musei aderenti.

Anche la Rete ha la propria identità, che non è quella di un Museo ma di un organismo più agile, trasversale, su cui i Musei possono contare.

> Evitare, quando possibile, di esternalizzare quei servizi che possono essere svolti ottimizzando o facendo

circuitare le risorse interne.

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6. Contatti

Prof. Martin Kater - Vice presidente - Rete degli Orti Botanici della Lombardia Presidenza e sede operativa:

Università degli Studi di Milano, Via Celoria, 26 – 20133 Milano Sede legale:

Piazza Matteotti, 27 – 24100 Bergamo Mail:

info@reteortibotanicilombardia.it

Per INFO su progetti e Servizi educativi:

segreteria@reteortibotanicilombardia.it

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