frammenti per uno spettatore compassionevole
di
Giuseppe Pipino
VARIETÀ
Personaggi
Donna / Madre / Voce
Uomo / Padre / Cartomante Nonna 1
Nonna 2
The room I entered was a dream of this room.
Surely all those feet on the sofa were mine.
The oval portrait of a dog was me at an early age.
Something shimmers, something is hushed up.
We had macaroni for lunch every day except Sunday, when a small quail was induced to be served to us. Why do I tell you these things?
You are not even here.
John Ashbery
Dato l'accumularsi delle prove, l'unica ipotesi plausibile è la realtà Dato l'accumularsi delle prove del contrario,
l'unica soluzione è l’illusione.
Jean Baudrillard
FRAMMENTO I
Perché nessuno ci guarda Buio.Si accende un televisore al centro della scena.
Fatica a trovare il segnale per un po’.
Si sente la sigla di un programma televisivo e compare la scritta Programma Televisivo.
Luce debole su Donna e Uomo che siedono su poltrone davanti alla tv, di spalle al pubblico.
Buio.
Luce su Donna, in piedi davanti al pubblico.
Suono di applausi.
DONNA Voi lo sapete? Lo sapete, sì?
Che io devo e voglio, di nuovo, ringraziarvi Io mi metterei in ginocchio
Grazie per gli ascolti che mi avete regalato ieri Grazie Grazie Grazie
Partiamo subito con una nuova puntata piena di sorprese Solo per voi
In esclusiva
Parleremo oggi di quello che è stato denominato il condominio degli orrori La famiglia del secondo piano ha schiavizzato per anni
la signora anziana del piano di sotto
La povera pensionata era costretta a fingere di essere la nonna dei bambini È stata sottoposta a più interventi chirurgici
per assomigliare alla madre dell’uomo che era venuta a mancare
I due coniugi hanno tentato di liberarsi di lei ma qualcosa è andato storto
e le autorità sono riuscite a salvare la pensionata Ascolteremo la sua testimonianza
Ma non solo
Ancora tanti argomenti Ovviamente tutte esclusive Solo per voi
Come sempre
Abbiamo infatti nuove incredibili indiscrezioni sul caso di quel prete
di quella minuscola parrocchia
che faceva capo a quella ristretta comunità di abitanti di quel piccolissimo paesino
che è scappato qualche anno fa senza lasciare traccia
Avremo il collegamento in diretta di un super testimone anonimo
Come sapete il mio programma fatto per voi
ha dentro tanta cronaca
Essendo sotto testata giornalistica abbiamo il dovere di informarvi
su quanto ogni giorno viene riportato dai maggiori quotidiani del Paese Tanto impegno
tanta serietà
ma anche tanto divertimento
Il nostro salotto tra poco si riempirà di volti noti e nuove star del web
e parleremo di cosmesi riproduzione in vitro
clonazione di animali da compagnia
e della fellatio terapeutica tra i degenti degli ospizi In esclusiva
Cupo cambio di luci.
Iniziamo come sempre dalla cronaca Nera in questo caso
Oggi abbiamo invitato qui il padre dei tre bambini trovati senza vita qualche giorno fa
in una località di montagna
considerata dai tanti meta turistica per eccellenza
che ora deve fare i conti con questa insostenibile tragedia Ma partiamo subito
Facciamo entrare l’ospite Luce su Uomo, già seduto.
Salve
Prego si accomodi
Rimane ferma per un po’, indicando la poltrona di Uomo.
Poi va verso la sua poltrona, si siede.
Inizio con l’esprimerle la mia più sentita vicinanza È davvero terribile quello che le è accaduto
Questa notizia mi ha molto scossa e immagino anche a voi da casa
Come si sente?
UOMO (silenzio)
DONNA Abbiamo ascoltato la sua storia quella dei suoi tre figli
su tutti i telegiornali i talk
i programmi d’inchiesta
Ma lei non ha mai rilasciato alcuna intervista
Questa è la prima volta che accetta di parlare pubblicamente dell’accaduto [Solo per voi]
[In esclusiva]
Vuole partire dall’inizio?
Chi è lei?
Cosa fa nella vita?
UOMO Chi è lei?
Cosa fa nella vita?
DONNA Lo sa bene chi sono io La domanda l’ho fatta a lei UOMO Lo sa bene
chi sono io
DONNA È comprensibile un po’ di emozione Questa storia
la sua storia
ha commosso e indignato tutto il Paese Che rapporto aveva coi suoi bambini?
UOMO Erano i miei figli Lei
che rapporto aveva coi suoi bambini?
DONNA Stiamo parlando di lei Siamo qui per parlare di lei di quello che le è accaduto
Vuole raccontarci cosa è successo ai suoi figli?
UOMO Vuoi raccontare cosa è successo ai tuoi figli?
DONNA Non ci siamo ancora dati del tu
mi pare
UOMO Io sono qui per parlare dei miei bambini Tu perché sei qui?
DONNA Sta scherzando?
UOMO Perché sei qui?
DONNA Questo è il mio programma Questa è casa mia
Mi dica lei cosa è venuto a fare Appare sullo schermo della tv la foto di una casa.
Questa immagino sia la casa in cui avete cresciuto i bambini Sembra una bella casa
(rivolta al pubblico)
Stiamo parlando quindi di una famiglia normale che
UOMO Quale famiglia?
DONNA La sua famiglia UOMO La mia famiglia
La tua famiglia?
DONNA Ripeto
Siamo qui per parlare di lei Io sono a sua totale disposizione
ma davanti a me vedo solo qualcuno che elude il dialogo Il dialogo è importante qui
Sapeva le regole
Ha firmato un contratto Ora se mi fa il favore di
UOMO (ride, smette, scandisce bene le parole) Cosa vedi?
DONNA Lei non ha nessun diritto di UOMO Cosa vedi?
Sullo schermo appare la foto di tre bambini, due maschi e una femmina.
DONNA Vuole dirci i loro nomi?
UOMO No DONNA Scusi?
UOMO Fallo tu
DONNA (dà un’occhiata al copione) UOMO (ride)
DONNA (rivolta al pubblico)
Ho scelto di raccontarvi questa storia perché credo che sia necessaria
affinché qualcuno possa identificarsi UOMO (ride ancora)
DONNA Affinché i genitori che ci ascoltano possano capire e prepararsi a
UOMO (ride più forte)
DONNA Vedo che la cosa la diverte
Può raccontarci allora cosa è successo ai suoi figli?
Quando li ha trovati?
Non aveva sentito nulla?
Ha qualche rimpianto?
Immagino debba averne
Immagino debba essere terribile Scoprire i tuoi figli
Senza vita Solo corpi Solo corpi Li guardi
Ti chiedi se stanno dormendo Ti dici che non è
Non è vero Non può essere
che c’è sicuramente qualcosa
Una spiegazione Un sonno
troppo troppo lungo Un sonno Niente di più E invece no
Invece sono stati ammazzati
Ci parla di come sono stati ammazzati i suoi figli ora?
Silenzio.
Suono del pubblico che rumoreggia.
UOMO (la guarda fisso, poi rivolge lo sguardo al pubblico) Mi capita di svegliarmi la notte
pensando che sia giorno mi alzo
mi vesto velocemente
mi butto un po’ d’acqua in faccia vado in cucina
prendo tre mele
prendo dei panini dal frigo succhi di frutta
riempio tre borse vado in corridoio cado
vedo i miei
vedo i miei bambini corrermi davanti vanno verso la camera
la loro camera ha una grande finestra sembra un balcone
li rincorro
mi cadono le borse cadono i panini
le mele girano l’angolo del corridoio giro
mi fermo
vedo il più grande saltare dalla finestra si gira però
prima mi sorride silenzio poi un urlo vedo il soffitto sistemo il cuscino
mi dico
a bassa voce non a mente mi dico magari domani domani andrà meglio mento
voglio che domani sia peggio voglio che domani
voglio vederli tutti tutti e tre
mi lavo i denti metto un porno non lo guardo penso
magari stanotte mi parlano mi diranno perché
perché perché perché (guarda Donna)
perché?
DONNA Immagino che sia stato UOMO Perché lo hai fatto?
DONNA Cosa?
UOMO Dillo
DONNA Non capisco
Possiamo continuare?
UOMO Perché?
(pausa)
DONNA (rivolta al pubblico) Come sapete
ogni giorno cerco di occuparmi di storie che possano avere un riscontro
un’adesione alla realtà che viviamo Invito persone che hanno sofferto che hanno subito traumi complessi che abbiano qualcosa da raccontare (pausa)
Molti di voi mi scrivono io vi leggo dopo ogni puntata Spesso ricevo messaggi d’odio
Forse perché ascoltare la realtà è destabilizzante Forse perché stare seduti davanti alla televisione e accettare la vita che vediamo sullo schermo non è per tutti
E allora molti se la prendono
con chi si occupa di raccontare questa vita Molti arrivano ad accusare
chi si limita a riportare i fatti le notizie le tragedie E questo è molto triste
ma perfettamente umano
Alcune persone credono che le storie riportate nei programmi televisivi siano costruite
siano finte
Altre hanno bisogno di credere che siano vere
Hanno la vitale necessità di pensare che siano le loro storie che quelli potrebbero essere loro
Anche per un solo giorno Uno
Poter essere guardati
Avere milioni di telespettatori in silenzio
nelle loro case ad ascoltarli.
(Pausa)
Questo ci assicura i grandi ascolti che ogni giorno ci regalate la possibilità di raccontare le vostre storie
(rivolta a Uomo)
Spero abbia compreso
qual è lo scopo della sua presenza qui oggi Mi consideri un’amica
Una confidente
Oppure decida lei come
Ma so che lo sa anche lei, io non sono
Appare sullo schermo una foto di famiglia. Della famiglia di Uomo.
Uomo e Donna rivolgono lo sguardo alla televisione.
DONNA Cosa sta succedendo?
UOMO Dimmi perchè lo hai fatto DONNA È uno scherzo di cattivo gusto
Regia?
Togliete immediatamente questa immagine dallo schermo Non sono io
Quella non sono io Regia?
Pubblicità
mandate la pubblicità (urla) Ora
Buio.
Si succedono sullo schermo varie foto di famiglia con un ritmo sempre più veloce. In televisione rimane una fotografia che ritrae Donna, sorridente, con i tre bambini.
Luce su Donna.
DONNA Quella non sono io Non sono i miei capelli Sono più magra
Più bianca Non sono io Lo giuro È impossibile
Io non ho mai visto quest’uomo E quei bambini
Io non li ho mai Buio. Silenzio.
Luce sui due personaggi.
UOMO Perché?
DONNA Cosa credi?
UOMO Perché?
DONNA Che sia stato facile?
UOMO Perché?
DONNA Io
gli ho dato la vita
UOMO Tu me l’hai tolta
DONNA (urla) Quale vita?
Quale vita ti avrei tolto?
UOMO La nostra vita DONNA (ride) Questi anni
li chiami vita.
Buio.
Uomo e Donna immobili, ognuno sulla propria poltrona.
Nel televisore scorre un montaggio di immagini e video di cronaca.
Il volume delle voci dei giornalisti nello schermo aumenta gradualmente fino a diventare insopportabilmente alto.
Il televisore si spegne.
Silenzio.
DONNA Quante volte mi hai detto Se solo succedesse qualcosa Se solo noi fossimo
qualcosa (pausa)
Io sono una madre che ha perso i suoi figli Uomo si alza. Estrae una pistola.
La punta in direzione di Donna.
Fallo Mira bene
In mezzo alla fronte Spegnimi
In esclusiva [Spegnimi]
Solo per voi [Spegnimi]
L’ho fatto per voi [Spegnimi]
L’ho fatto per voi [Spegnimi]
L’ho fatto per voi [Spegnimi]
UOMO Hanno detto qualcosa?
DONNA Cosa?
UOMO Prima DONNA Sì
UOMO Cosa?
DONNA Cosa volevano per pranzo
UOMO Hanno avuto paura?
DONNA No UOMO No?
DONNA No UOMO (urla) DONNA No
No No
Nessuna paura Nessuna paura Nessuna paura Nessuna paura Nessuna
UOMO (mantiene l’urlo) Le due voci si sovrappongono.
Buio.
Sparo.
Silenzio.
Passa qualche secondo.
Il televisore ricerca il segnale. Si accende. Parte la sigla del programma. Rimane il nome della trasmissione.
Luce. Due poltrone vuote.
Buio.
Un suono acuto e strillante invade lo spazio sonoro.
Applausi. Luce su Donna.
DONNA (in piedi, rivolta al pubblico)
Grazie per essere stati con noi anche oggi Come dico sempre
tutto il nostro successo lo dobbiamo a voi
Grazie
Tornate a trovarci domani alla stessa ora sullo stesso canale
con nuove esclusive
Potrete rivederci sui nostri profili social approfondendo ognuna delle vostre curiosità Passo la linea al telegiornale
A domani Grazie Grazie Grazie Grazie Grazie Grazie Grazie Grazie
La sua voce sfuma mentre lentamente la scena va in buio.
Si spegne lo schermo.
Buio.
FRAMMENTO II
Perché nessuno ci salva La scena è disposta come nel Frammento precedente.Entra Nonna 1. Indossa dei tipici vestiti da nonna che sono indicativamente: una gonna, una maglione infeltrito oppure una blusa con cardigan, delle calze color carne, delle scarpe ortopediche nere. È importante che il suo abbigliamento mantenga dei colori spenti e anonimi, tendenti al celeste/grigio.
Nonna 1 ha il volto interamente coperto da tessuto. È possibile che sia un dolcevita che le copre tutto il viso. Indossa anche una parrucca, con capelli grigi e poco curati.
I tre bambini, due maschi e una femmina, sono rappresentati da un’unica sagoma di cartone avente una base che gli permette di restare in piedi.
Si succedono tre scene di vita quotidiana.
Scena prima di vita quotidiana Si accende, nel buio, il televisore.
Fatica a trovare il segnale per un po’.
Lo trova. Rimane su un cartone animato.
Luce debole su Nonna 1, seduta sulla poltrona di sinistra.
È in dormiveglia. Sembra si sia addormentata da poco ed è scomoda, scomposta.
La sagoma dei tre bambini è sdraiata sul pavimento, accanto a lei ma poco più avanti rispetto al televisore.
Si sente un suono acuto e strillante.
Nonna 1 si sveglia di soprassalto.
Si guarda attorno.
Si alza velocemente, per quanto possibile ad una vecchia.
Prende la sagoma dei tre bambini, la posiziona al centro della scena, rivolta al televisore.
Sistema delle tazze e dei cucchiai con una bottiglia di latte e dei cereali al centro della scena. Riempie le tazze. Gira la sagoma in direzione del pubblico. Aspetta.
Poi prende un cucchiaio, lo immerge in una tazza. Fa il gioco dell’aeroplanino e spinge il cucchiaio sulla sagoma. I cereali ed il latte cadono sporcando il pavimento.
Riprova altre due volte con gli altri due bambini. Accade lo stesso. Si arrende.
Sembra arrabbiarsi un po’, ma con contegno.
Rigira la sagoma in direzione della tv.
Prende il necessario per pulire il pavimento. Si piega con difficoltà e pulisce. Lentamente la scena va in buio.
Scena seconda di vita quotidiana
Nonna 1 fa zapping alla tv.
La sagoma dei tre bambini è rivolta al televisore.
Si sente, di nuovo, un suono acuto e strillante.
Nonna 1 azzera subito il volume. Si alza. Rivolge la sagoma verso il pubblico.
Prende una piccola scatola e la rovescia davanti ai tre bambini.
Sono dei mattoncini da assemblare. Comincia a costruire un castello con molta attenzione.
All’improvviso il volume del televisore ritorna molto alto.
Nonna 1 si spaventa e nel muoversi di scatto fa crollare il castello.
Sembra che la cosa la turbi molto. Sembra che abbia paura della reazione dei bambini.
Rigira la sagoma verso la televisione, in fretta. Trova in tv il solito cartone animato.
Intanto, alle spalle della sagoma, ricostruisce il castello, facendo ancora più attenzione.
Lentamente la scena va in buio.
Scena terza di vita quotidiana Il televisore è spento.
Nonna 1 è seduta sulla poltrona.
Mantiene, aperto sulle gambe, un grande libro di favole.
La sagoma dei tre bambini è rivolta a Nonna 1.
Dopo qualche secondo, Nonna 1 gira una pagina del libro e continua, lentamente, a sfogliarlo finché la luce sulla sagoma non si affievolisce, lasciando solo intravedere i tre bambini.
A quel punto, Nonna 1 chiude il libro, si alza e sdraia la sagoma sul pavimento coprendola con una coperta. La sagoma va in buio.
Nonna 1 ritorna sulla poltrona, cerca di mettersi comoda come può e accende il televisore.
Cambia vari canali. Si ferma davanti ad un talk show. Quello che va in onda è esattamente l’inizio del Frammento I.
All’improvviso, la luce ritorna sulla sagoma. Nonna 1, colta alla sprovvista, spegne immediatamente il televisore e riapre il grande libro di favole, sfogliando le pagine.
Lentamente ritorna il buio sulla sagoma.
Nonna 1 riaccende il televisore, senza volume. Si vede Uomo che punta la pistola verso Donna. Nonna 1 si alza dalla poltrona, spaventata. Continua a seguire ciò che accade in televisione.
La luce ritorna nuovamente sulla sagoma. Nonna 1 riprende, velocemente, il grande libro di favole, lo apre e si posiziona esattamente davanti al televisore coprendolo e rivolgendosi alla sagoma che lentamente ritorna in buio.
Nonna 1 richiude il libro, torna sulla poltrona. Intanto Donna, in televisione, sta salutando il pubblico, come nella fine del Frammento I.
Nonna 1 spegne la tv. Appoggia la testa sulla poltrona, tenta di addormentarsi.
Lentamente la scena va in buio.
Luce. Il televisore è spento.
Nonna 1 è sulla poltrona di sinistra.
Madre è seduta sulla poltrona di destra e Padre è in piedi, a lato.
La sagoma dei tre bambini è in prossimità di Madre e Padre.
MADRE La vedi?
PADRE Sì
MADRE Sembra distrutta PADRE Sì
MADRE (urla) Svegliati PADRE Calma, tesoro
MADRE Non dovrebbe essere così
Non è bello che stia così davanti ai bambini tutto il giorno PADRE Hai ragione
MADRE (rivolta alla sagoma) Amori di mamma venite, su
venite
Guarda per qualche secondo la sagoma.
Padre si avvicina velocemente, la prende e la sposta davanti alle gambe di Madre.
Com’è andata ieri?
Vi siete divertiti con la nonna?
(accarezza la sagoma dal lato della bambina) E questi capelli?
Non hai fatto lo shampoo ai bambini ieri?
Non gli ha fatto lo shampoo Ti sembra normale?
PADRE No
È inaccettabile
Perché non gli hai fatto lo shampoo?
MADRE Ha lasciato mia figlia con i capelli sporchi Ora tutta la casa è unta
Sai cosa vuol dire?
Lo sai?
Vuol dire che devi ripulirla da cima a fondo Vuol dire che salti il pranzo avrai solo la cena E se ti vedo riaccendere il televisore
ti sequestro il telecomando
PADRE Questa volta l’hai fatta grossa, mamma Noi ti stiamo dando piena fiducia, mamma Ci meritiamo questo in cambio?
Nonna 1 scuote la testa.
MADRE No Esatto
Ormai sei con noi da tanto tempo forse troppo
Sei sempre più distratta nella cura dei bambini e della casa Ti sei lasciata andare
Ti sei appesantita
Non segui più la scheda degli esercizi Sai quanto l’abbiamo pagata?
PADRE Il mio personal trainer è stato molto gentile
Avrebbe avuto bisogno di vederti di controllare come ti porti gli anni Ma ovviamente gli ho detto che non potevi andare
L’ha fatta sulla fiducia È stato molto gentile MADRE Esatto
Come pensi di prenderti cura dei bambini se non ti prendi cura di te stessa?
Guarda che capelli Hai visto che capelli ha?
Non solo trascuri i miei figli Neanche tu ti sei lavata i capelli
Cos’è una forma di insubordinazione questa?
Eh?
PADRE Noi provvediamo a te in ogni modo e tu ci ripaghi così
MADRE E smettila di fare quella faccia Vedi che lo fa apposta?
Quando la rimproveriamo fa sempre quella faccia Io non la sopporto
PADRE Calmati su
MADRE Avevi ragione tu Ha ragione tuo figlio Sei cambiata
All’inizio eri una nonna perfetta Hai legato quasi subito con i bambini
Hai seguito dal principio le regole della casa in maniera impeccabile
Ti sei ripresa velocemente da ogni operazione Senza lamentarti
Senza piangere
Ed è lodevole per una vecchia della tua età PADRE Ha portato gli anni di mia madre meglio di lei MADRE Esatto
E ora?
Guardale il viso Guarda
Sembra siano passati dieci anni da ieri Non è normale
PADRE È inaccettabile
MADRE Con tutto quello che abbiamo speso per quella faccia
Amore cosa dici? (avvicina l’orecchio alla sagoma) Questo non è il momento dei cartoni animati
Vedi? Ha rimbecillito i nostri figli
Li hai lasciati le ore davanti alla televisione e questo è il risultato Ma cosa ti è preso?
Così dal nulla sei cambiata PADRE Non ti riconosciamo più
(pausa)
Ti ricordi quel giorno al parco
vicino al centro commerciale poco distante da casa Quello con gli alberi altissimi
e i rami che sembrano altri alberi per quanto sono grossi I bambini si erano divertiti tantissimo
a guardare gli alberi dal sedile posteriore della macchina E tu ridevi con loro e raccontavi storie incredibili su di me Di quando un giorno da piccolo mi sono arrampicato e sono caduto rompendomi un braccio
E tu sei corsa preoccupatissima
perché nell’atterrare avevo schiacciato il nostro gatto E avevi paura che il sangue del nostro amato animaletto potesse farmi venire qualche brutta malattia
Allora mi hai subito tolto di lì e hai messo fine alla sua agonia con un ramo che era caduto dalla tempesta del giorno prima
E io avevo pensato Ti amo mamma sei la madre migliore del mondo E quel giorno in macchina di ritorno dal parco
vicino al centro commerciale poco distante da casa Ti guardavo dallo specchietto laterale
e pensavo che le cicatrici stavano guarendo molto in fretta e che le tinte per capelli fanno miracoli oggigiorno
e che eri così simile a lei
mentre ridevi sul sedile posteriore con i miei bambini guardando gli alberi altissimi
con i rami che sembrano altri alberi per quanto sono grossi E mentre guidavo mi tornavano in mente
le risate che ci siamo fatti dopo la mia caduta e la morte del nostro amato gatto
e ti ho detto a bassa voce guardandoti dallo specchietto ho detto Ti amo mamma sei la madre migliore del mondo Silenzio.