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SPESA...p. 31 La Spesa Corrente per Funzioni...p. 32 La Spesa Corrente per Interventi...p. 33

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COMUNE DI CAPRIOLO

Pr P ro o vi v in nc ci ia a di d i B B re r es s ci c ia a

B B i i l l a a n n c c i i o o d d i i P P r r e e v v i i s s i i o o n n e e

2 2 0 0 1 1 4 4 - - 2 2 0 0 1 1 6 6

(4)
(5)

S SO S O OM M M M MA M A A R R R I IO I O O

P

REMESSA

... p. 9

R

ELAZIONE FINANZIARIA AL BILANCIO

2014

I valori finanziari complessivi ... p. 12 Entrate – Spese: Riepilogo dei Titoli... p. 14 Titolo I - Entrate – I Tributi... p. 16 Titolo II - Entrate da trasferimenti ... p. 29 Titolo III - Entrate extratributarie ... p. 30

S

PESA

... p. 31 La Spesa Corrente per Funzioni ... p. 32 La Spesa Corrente per Interventi ... p. 33

S

PESA PER IL PERSONALE

... p. 34

I

L BILANCIO DEGLI INVESTIMENTI E RELATIVE FONTI DI INVESTIMENTO

.. p. 35

B

ILANCIO PLURIENNALE E RELAZIONE PREVISIONALE

E PROGRAMMATICA

2014/ 2016... p. 42

I S

ERVIZI

... p. 47

SEZIONE 1

Caratteristiche generali della popolazione, del territorio,

dell’economia insediata e dei servizi dell’ente ... p. 65

1.1 Popolazione ... p. 66

1.2 Territorio... p. 67

1.3 Servizi... p. 68

1.4 Economia insediata ... p. 74

(6)

SEZIONE 2

Analisi delle risorse... p. 75 2.1 Fonti di finanziamento... p. 76 2.2 Analisi delle risorse... p. 78

SEZIONE 3

Programmi ... p. 91 3.1 Considerazioni generali e motivata dimostrazione

delle variazioni rispetto all’esercizio precedente... p. 92 3.2 Obiettivi degli organismi gestionali dell’ente... p. 92 3.3 Quadro generale degli impieghi per programma ... p. 95 34./3.6 Descrizione dei programmi, motivazione delle scelte e

finalità da conseguire ... p. 97 3.7 Riepilogo programmi per fonti di finanziamento... p. 127

SEZIONE 4

Stato di attuazione dei programmi deliberati negli anni precedenti e considerazioni sullo stato di attuazione... p. 129 4.1 Elenco delle opere pubbliche finanziate negli anni precedenti e non realizzate (in tutto o in parte)... p. 130 4.2 Considerazioni sullo stato di attuazione dei programmi ... p. 131

SEZIONE 5

Rilevazione per il consolidamento dei conti pubblici

(Art. 170, comma 8, D.Lgs. 267/2000)... p. 133

SEZIONE 6

Considerazioni finali sulla coerenza dei programmi rispetto ai piani regionali di sviluppo, ai piani regionali di settore, agli atti programmatici della Regione ... p. 139

BILANCIO DI PREVISIONE 2014... p. 141

BILANCIO PLURIENNALE 2014/2016 (Risorse e Programmi)

...

p. 183

ALLEGATI

...

p. 269

BILANCIO PLURIENNALE 2014/2016 PER CAPITOLI

...

p. 309

(7)
(8)

COMUNE DI CAPRIOLO

Pr P ro o vi v in nc ci ia a di d i B B re r es s ci c ia a

R R E E L L A A Z Z I I O O N N E E P P R R E E V V I I S S I I O O N N A A L L E E E E P P R R O O G G R R A A M M M M A A T T I I C C A A

2 2 0 0 1 1 4 4 - - 2 2 0 0 1 1 6 6

(9)

P P P R RE R E E M ME M E E S SS S S SA A A

Anche il bilancio di previsione 2014 risentirà, come già accaduto per gli anni precedenti, degli effetti della nota e perdurante crisi economica che sta incidendo negativamente sia sulle famiglie che sulle casse comunali. Per quanto riguarda le casse comunali, l’ordinaria amministrazione degli enti locali è oggi caratterizzata e fortemente condizionata dalle numerose manovre finanziarie nazionali che, oltre ad introdurre nuove imposizioni a carico dei cittadini, hanno determinato pesanti, misure destinate al contenimento della spesa pubblica con un Taglio del Fondo sperimentale di riequilibrio con la spending review : di 2.000 milioni di euro per gli anni 2013 e 2014 e 2.100 milioni dal 2015 stabilito all’articolo 16 comma 6 del D.L.

95/2012 (cosiddetta “spending review”). Gli importi sono stati aumentati a 2.250 milioni di euro per l’anno 2013, a 2.500 milioni per l’anno 2014 ed a 2.600 milioni dal 2015, con la legge di stabilità 2013 Questo significa che il Comune di Capriolo, oltre ai tagli già subiti di circa 500.000 euro negli ultimi 3 anni, solo nel 2013 subirà ulteriori tagli di trasferimenti statali che si stimano in circa 350.000 euro, che poi andranno a regime dal 2014 e si sommeranno agli ulteriori tagli previsti.

Tra l’altro, l’assoluta incertezza presente negli Uffici ministeriali ha fatto si che solo ad inizio luglio gli Enti locali siano stati in grado di conoscere a quanto ammontino i trasferimenti statali (dati che avrebbero dovuto essere noti sin da febbraio), e quindi a quanto ammontino i tagli per il 2013, con conseguente difficoltà di effettuare delle coerenti attività pianificatorie ed organizzative di gestione del bilancio e dei servizi erogati.

Le rilevanti novità normative degli ultimi 4 anni in materia di politica economica degli enti locali, nel loro insieme quindi stanno provocando:

 una drastica riduzione delle risorse disponibili, fatto che rende difficile conciliare la volontà di garantire tutti i servizi già erogati ai cittadini con la necessità di mantenere l’equilibrio del bilancio comunale;

 una situazione di confusione ed incertezza dettata dai tempi strettissimi con cui si è chiamati a dare attuazione alle molteplici novità normative introdotte, le quali però mancano spesso dei necessari provvedimenti attuativi, e sulle quali vengono portati numerosi interventi correttivi “in corsa”, con il proliferare di interpretazioni spesso discordanti, situazione in cui il dover fare scelte politiche corrette e lungimiranti diventa spesso particolarmente arduo.

Inoltre, nell’effettuare i tagli ai trasferimenti statali lo Stato non tiene più conto delle esigenze della collettività locale, per cui si taglia in modo indiscriminato pur in presenza della virtuosità dell’Ente, che ha rispettato a partire dal 2008 il patto di stabilità, ma che soprattutto ha risorse disponibili che non ha potuto utilizzare nell’ultimo anno per i gravosi vincoli del patto di stabilità.

Ed è in un scenario di questo tipo che la Giunta comunale è stata chiamata a fare le proprie difficili scelte, con le uniche alternative di aumentare alcune aliquote (es. IMU ed addizionale comunale Irpef per mantenere ed implementare i servizi erogati nel corso degli ultimi anni

(10)

Nonostante gli elementi negativi prima segnalati, si ritiene di poter fronteggiare la situazione sia per quanto concerne il rispetto del patto di stabilità, sia per far fronte – stante le entrate previste con logiche prudenziali – al mantenimento dei servizi pubblici e comunque al costo complessivo degli interventi che l’amministrazione comunale deve garantire. Di certo non si tratta di un contesto possibile per prevedere nuovi servizi o investimenti di grandi dimensioni; lo stesso patto di stabilità lo impedirebbe.

Bilancio pluriennale

Lo sguardo allo sviluppo delle politiche di bilancio per il prossimo triennio, pur in una dimensione di considerevole incertezza per gli sviluppi economici e normativi, tende a fotografare una situazione di sostenibilità, necessario anche per rispettare le previsioni del patto stabilità, quantunque esso sia oggetto di ulteriori evoluzioni.

Certo è che le previsioni di entrate statiche e di una spesa eccessivamente contenuta mal si concilia con logiche di sviluppo cui pure gli enti locali sarebbero chiamati a compartecipare. E’

una situazione che oltre a richiedere la corresponsabilità non solo degli enti locali, auspicherebbe anche la definizione di politiche di finanza locale che siano meglio adeguate alla previsione di entrate più dinamiche che, in caso di ripresa delle attività economica, dovrebbero naturalmente premiare anche gli introiti locali. In questo contesto le spese e le entrate correnti sono state proiettate sulla base della legislazione vigente in modo comunque sufficiente a mantenere i servizi essenziali.

Le spese in conto capitale prevedono gli interventi essenziali del programma amministrativo e del piano triennale delle opere pubbliche. Si dovranno tuttavia aggiornare eventuali entrate ulteriori connesse all’approvazione del PGT, quando la procedura sarà conclusa. Viceversa, qualora le entrate previste non si rivelassero attuabili, la programmazione delle opere pubbliche andrà necessariamente rivista.

(11)

R R R E E E L L L A A A Z Z Z I I I O O O N N N E E E F F F I I I N N N A A A N N N Z Z Z I I I A A A R R R I I I A A A A A A L L L B B B I I I L L L A A A N N N C C C I I I O O O 2 2 2 0 0 0 1 1 1 4 4 4

L’approvazione del Bilancio di Previsione rappresenta un momento delicato ed importante nella vita amministrativa dell’Ente Locale, non solo sotto l’aspetto politico, ma anche sotto i profili tecnici e contabili.

Il valore programmatorio del bilancio di previsione assume, oggi più che mai, assoluta rilevanza nell’ambito della vita amministrativa di un Comune, considerato il contingente contesto socio economico caratterizzato da una crisi a livello globale che si riflette pesantemente su ogni singola Comunità locale, nonché le importanti innovazioni normative in materia di federalismo fiscale. Ecco quindi che la capacità gestionale delle Amministrazioni Comunali costituisce un aspetto fondamentale che, pur nell’ambito delle competenze attribuite alle stesse Amministrazioni dalla normativa vigente, deve essere tesa a fornire il maggior sostegno possibile alle singole realtà locali, garantendo e potenziando in ogni caso quei servizi e quelle infrastrutture che rappresentano risposte imprescindibili ai bisogni dei cittadini.

L’art. 151 del D.Lgs 267/2000 ha sancito che il bilancio di previsione dei Comuni sia deliberato entro il 31 Dicembre di ogni anno. Con Decreto del Ministero dell’Interno del 18 Luglio 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, numero 169 del 23 Luglio 2014, detto termine è stato ulteriormente prorogato al 30 Settembre 2014.

(12)

I valori finanziari complessivi

Il bilancio di previsione 2014 è redatto ai sensi del D. Lgs 267/00 e su modelli conformi a quelli approvati con D.P.R. 194/96; esso ha quale unità elementare la risorsa, per l’entrata, e l’intervento di ciascun servizio per la spesa. Conserva il carattere autorizzatorio e non comprende le previsioni di cassa. Evidenzia:

 i dati degli accertamenti e degli impegni del rendiconto 2012;

 gli stanziamenti di entrata e spesa assestati dell’anno 2013;

 le previsioni per l’anno cui il Bilancio si riferisce (2014).

E’ stato formato e presentato nell’osservanza delle norme e principi giuridici nonché dello statuto dell’Ente e del Regolamento di contabilità.

Nella predisposizione del Bilancio e dei suoi allegati sono stati rispettati i principi stabiliti dall’art. 162 del D.Lgs 267/2000:

• Unità – il totale delle entrate finanzia indistintamente il totale delle spese, salvo le eccezioni di legge;

• Annualità – le entrate e le uscite sono riferibili distintamente all’esercizio 2014 e agli esercizi 2015 e 2016 per i quali è stato predisposto il Bilancio pluriennale che, in base a quanto stabilito dall’art. 171, comma 4, del D.lgs 267/2000, ha carattere autorizzatorio;

• Universalità – tutte le Entrate e le Spese sono iscritte nel Bilancio

• Integrità – le voci di Bilancio sono iscritte senza compensazioni. Nel Bilancio tutte le Entrate sono iscritte al lordo delle spese di riscossione a carico degli Enti locali; lo stesso vale per le Spese che sono iscritte in Bilancio integralmente, senza alcuna riduzione delle correlative Entrate;

• Veridicità – Le previsioni d’Entrata e di Spesa sono sostenute dall’analisi della dinamica storica e da idonei parametri di riferimento. Per quanto riguarda le previsioni di spese ed entrate relative a servizi forniti in modo continuato dall’Ente, si è valutato l’andamento nell’esercizio 2013 e precedenti. Per quanto attiene le previsioni d’Entrata relative a tributi comunali e trasferimenti pubblici, sono state riproposte le previsioni secondo i criteri di calcolo previsti per l’esercizio in corso, ove non siano intervenuti provvedimenti di modifica;

• Pareggio finanziario – Il totale delle Entrate copre interamente il Totale delle Spese;

• Pubblicità - Le previsioni sono leggibili ed è assicurata ai cittadini ed agli organi di partecipazione la conoscenza dei contenuti del Bilancio.

Va richiamato al riguardo l’articolo del D.Lgs. 118/2011 che, dettando le disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili, all’Allegato 1 previsto dall’articolo 3, comma 1, individua i nuovi principi contabili (18 in totale) cui ci si dovrà attenere quando si passerà al nuovo tipo di contabilità pubblica.

(13)

Essi sono:

1. Principio dell’annualità;

2. Principio dell’unità;

3. Principio dell’universalità;

4. Principio dell’integrità;

5. Principio della veridicità, attendibilità, correttezza e comprensibilità;

6. Principio della significatività e rilevanza;

7. Principio della flessibilità;

8. Principio della congruità;

9. Principio della prudenza;

10. Principio della coerenza;

11. Principio della continuità e della costanza;

12. Principio della comparabilità e della verificabilità;

13. Principio della neutralità;

14. Principio della pubblicità;

15. Principio dell’equilibrio di bilancio;

16. Principio della competenza finanziaria;

17. Principio della competenza economica;

18. Principio della prevalenza della sostanza sulla forma.

(14)

Entrate

Rendiconto 2012

Previsione 2013

Assestato 2013

Previsione 2014

TITOLO I 2.751.413,20 3.539.565,00 3.625.254,29 4.367.412,26

Entrate tributarie % 28,65% 31,76% 20,47%

TITOLO II 141.723,88 118.395,00 545.130,91 132.387,19

Entrate da contributi e

trasferimenti correnti % -16,46% 284,64% -75,71%

TITOLO III 2.607.204,64 1.790.350,00 1.775.023,93 1.552.391,07

Entrate extratributarie % -31,33% -31,92% -12,54%

TITOLO IV 823.721,17 390.817,91 456.817,91 1.980.000,00

Entrate da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti

% -52,55% -44,54% 333,43%

TITOLO V 0,00 200.000,00 200.000,00 300.000,00

Entrate derivanti da accessioni

di prestiti % 50,00%

TITOLO VI 780.450,91 1.155.000,00 1.155.000,00 1.155.000,00

Entrate da servizi per conto di

terzi % 47,99% 47,99% 0,00%

AVANZO APPLICATO 0,00 663.276,89 663.276,89 408.319,82

7.104.513,80 7.857.404,80 8.420.503,93 9.895.510,34

% 10,60% 18,52% 17,52%

Spese

Rendiconto

2012

Previsione 2013

Assestato 2013

Previsione 2014

DISAVANZO APPLICATO 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO I 5.510.583,97 5.265.310,00 5.762.409,13 5.961.025,52

Spese correnti % -4,45% 4,57% 3,45%

TITOLO II 1.301.500,52 1.054.094,80 1.120.094,80 2.288.319,82

Spese in conto capitale % -19,01% -13,94% 104,30%

TITOLO III 170.899,18 383.000,00 383.000,00 491.165,00

Spese per rimborso di prestiti % 124,11% 124,11% 28,24%

TITOLO IV 780.450,91 1.155.000,00 1.155.000,00 1.155.000,00

Spese per servizi per conto terzi% 47,99% 47,99% 0,00%

7.763.434,58 7.857.404,80 8.420.503,93 9.895.510,34

% 1,21% 8,46% 17,52%

Totale

Entrate

Totale

Spese

Entrate - Spese: Riepilogo dei titoli

(15)

Il bilancio rispetta, come risulta dal seguente quadro riepilogativo delle previsioni di competenza per il 2014, il principio del pareggio finanziario (art. 162, comma 5, D.Lgs.

267/2000) e dell’equivalenza fra entrate e spese per servizi per conto terzi (art. 168, comma 2, D.Lgs. 267/2000):

Titolo 1, 2, 3 6.052.190,52 Titolo 1 5.961.025,52

Oneri di urbanizzazione 130.000,00 Quota capitale mutui 191.165,00

Totale 6.182.190,52 Totale 6.152.190,52

Avanzo Economico 30.000,00

Totale

Entrate

6.182.190,52 Totale

Spese

6.182.190,52

EQUILIBRIO DI PARTE IN CONTO CAPITALE

Titolo 4 1.980.000,00 Titolo 2 2.288.319,82

Titolo 5 0,00

Anticipazione di cassa 300.000,00 Anticipazione di cassa 300.000,00 Al netto Oneri di urbanizzazione -130.000,00

Avanzo di amministrazione 408.319,82

Totale

Entrate

2.558.319,82 Totale

Spese

2.588.319,82

EQUILIBRIO DEI SERVIZI PER CONTO DI TERZI

Titolo 6

Entrate

1.155.000,00 Titolo 4

Spese

1.155.000,00

EQUILIBRIO ECONOMICO DI PARTE CORRENTE

ENTRATE SPESE

ENTRATE SPESE

ENTRATE SPESE

(16)

E E E N N N T T T R R R A A A T T T E E E – – – I I I T T T R R R I I I B B B U U U T T T I I I

IUC IMPOSTA UNICA COMUNALE – COMPONENTE IMU - (Imposta Municipale Propria)

L’imposta denominata IMU, è stata istituita dall’articolo 13 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214, e disciplinata dal citato articolo 13, oltreché dagli articoli 8 e 9 del Decreto Legislativo 14 marzo 2011, n.

23, dall’ articolo 2 del Decreto Legge 31 agosto 2013 n. 102 convertito dalla Legge 28 ottobre 2013 n. 124 e dall’articolo 1 della Legge 27 dicembre 2013 n. 147. L’art. 1, comma 639 della legge 27 dicembre 2013, n. 147 dispone che: «693. È istituita l’imposta unica comunale (IUC).

Essa si basa su due presupposti impositivi, uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore e l’altro collegato all’erogazione e alla fruizione di servizi comunali. La IUC si compone dell’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, e nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore.»

1) Composizione del gettito IMU per l’anno 2013

Alla data odierna e possibile ipotizzare per l’anno di competenza 2013 un gettito definitivo da versamenti diretti (canale F24) in misura pari ad €. 1.240.000 (per l’effetto di versamenti tardivi ovvero da ravvedimento operoso) a fronte di un gettito effettivo attuale pari ad €. €.

1.235.860 (al netto del contributo statale compensativo per fattispecie esentate per legge).

Si precisa che il contributo statale compensativo per fattispecie esentate per legge per il 2013 è stato pari ad Euro 301.897,08 (fonte: Ministero Interno, http://finanzalocale.interno.it/apps/floc.php/spettanze).

2) Composizione del gettito IMU previsto per l’anno 2014

Con riguardo all’andamento del gettito relativo all’anno 2013 – a parità di aliquote - è possibile stimare per l’anno 2014 un gettito IMU da versamenti diretti - canale F24 - (al netto dell’eventuale contributo statale compensativo per fattispecie esentate per legge) in complessivi €. 1.190.000,00 valutato anche in ragione del presumibile incremento di gettito dovuto all’attività di perequazione catastale e all’approvazione del Piano di Governo del Territorio (PGT) cui consegue un incremento del gettito per le aree divenute edificabili in via definitiva.

Considerando di applicare per l’anno 2014 le seguenti aliquote e detrazioni, il gettito previsto da versamenti diretti tramite F24 risulta pari ad €. 1.398.999,57 (come meglio esposte nelle relazione allegata).

(17)

a) Aliquota 5,00 per mille) Applicabile all’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e per le relative pertinenze.

b) Aliquota 8,00 per mille ALIQUOTA DI BASE. Applicabile a tutte le fattispecie imponibili (fabbricati, aree edificabili e terreni) se non diversamente di seguito specificato.

c) Aliquota 9,00 per mille) Applicabile alle aree fabbricabili.

d) Aliquota 9,00 per mille) Applicabile agli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D

(Di cui lo 7,60 per mille è la quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, comma 380, lettera f, della L. 228/2012 e lo 1,40 per mille è la quota di competenza comunale).

Dall’imposta dovuta per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo e classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 nonché per le relative pertinenze, si detraggono, fino a concorrenza del suo ammontare, euro 200 rapportati al periodo dell’anno durante il quale si protrae tale destinazione; se l’unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica.

Detrazione per soggetti in condizioni di invalidità

L’importo della predetta detrazione è elevato, fino a concorrenza dell’imposta dovuta, per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale di soggetti passivi, o loro conviventi, ivi residenti e dimoranti, invalidi/inabili al 100 per cento titolari d’indennità di accompagnamento e che rientrino, a titolo esemplificativo, in una o più delle seguenti categorie: portatori di handicap in situazione di gravità (art. 3, comma 3, della legge 104/1992); invalidi con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita (legge 508/1988); invalidi con totale e permanente inabilità lavorativa al 100% e con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita (legge 18/1980). Le condizioni per l’applicazione dell’esenzione devono essere dichiarate ai sensi dell’articolo 10 del regolamento per l’applicazione del tributo. (vedasi anche delibera del Consiglio Comunale n. 13 del 28/02/2004).

Si fa presente che:

- ai sensi dell’articolo 1, comma 380, della Legge n. 228/2012, è riservata allo Stato la quota di gettito IMU derivante dagli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D, calcolato ad aliquota standard dello 0,76 %; tale riserva non si applica agli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D posseduti dal Comune e che insistono sul proprio territorio;

- ai sensi del comma 9-bis del D.L. 201/2011 e ss.mm. “A decorrere dal 1° gennaio 2014 sono esenti dall’imposta municipale propria i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati. (Comma inserito dall’art. 56, comma 1, D.L. 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla L. 24 marzo 2012, n. 27 e, successivamente, così sostituito dall’art. 2, comma 2, lett. a), D.L. 31 agosto 2013,

(18)

n. 102, convertito, con modificazioni, dalla L. 28 ottobre 2013, n. 124. Il testo originario risultava così formulato: «9-bis. I comuni possono ridurre l’aliquota di base fino allo 0,38 per cento per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati, e comunque per un periodo non superiore a tre anni dall'ultimazione dei lavori»);

- a decorrere dall’anno 2014, non è dovuta l’imposta municipale propria di cui all'articolo 13 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e successive modificazioni, relativa ai fabbricati rurali ad uso strumentale di cui al comma 8 del medesimo articolo 13 del decreto-legge n. 201 del 2011. (vedi art. 1, comma 708, della L. 27 dicembre 2013, n. 147).

3) Attività di accertamento svolta direttamente dall’ufficio Tributi

Per quanto riguarda le attività di accertamento e liquidazione dell’imposta nell’anno 2014 è da ipotizzare un gettito pari ad € 20.000,00 (ventimila) in considerazione delle verifiche programmate direttamente dall’Ufficio Tributi.

IUC IMPOSTA UNICA COMUNALE – COMPONENTE TARI (TASSA SUI RIFIUTI)

Tassa sui rifiuti (TARI)

L’art. 1, comma 639 della legge 27 dicembre 2013, n. 147 dispone che: «693. È istituita l’imposta unica comunale (IUC). Essa si basa su due presupposti impositivi, uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore e l’altro collegato all’erogazione e alla fruizione di servizi comunali. La IUC si compone dell’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, e nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore.»

Per l’anno 2014 è prevista una manovra tariffaria a copertura dell’intero costo del servizio.

La manovra tariffaria è finalizzata a coprire anche i costi sostenuti per i servizi svolti direttamente dal comune. La manovra tariffaria a copertura dei costi previsti dal piano finanziario è di importo pari ad €. 1.095.587,00 (al netto del tributo provinciale 3,30 % di cui all’art. 19, c. 4, D.lgs. 504/92). A copertura della manovra tariffaria è previsto uno stanziamento per la copertura dei costi relativi alle riduzione/agevolazioni facoltative stabilite dal Comune con proprio regolamento per un importo complessivo stimato pari ad €.

30.000,00 (vedasi il comma 660 della cit. legge 147/2013 e s.m.i, il quale prevede che “«660.

Il comune può deliberare, con regolamento di cui all'articolo 52 del citato decreto legislativo n. 446 del 1997, ulteriori riduzioni ed esenzioni rispetto a quelle previste dalle lettere da a) a

(19)

e) del comma 659. La relativa copertura può essere disposta attraverso apposite autorizzazioni di spesa e deve essere assicurata attraverso il ricorso a risorse derivanti dalla fiscalità generale del comune»;

IUC IMPOSTA UNICA COMUNALE – COMPONENTE TASI ( TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI TASI)

L’art. 1, comma 639 della legge 27 dicembre 2013, n. 147 dispone che: «693. È istituita l’imposta unica comunale (IUC). Essa si basa su due presupposti impositivi, uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore e l’altro collegato all’erogazione e alla fruizione di servizi comunali. La IUC si compone dell’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, e nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore.»

L’art. 1, comma 676 della legge 147/2013 prevede che “L’aliquota di base della TASI è pari all’1 per mille. Il comune, con deliberazione del consiglio comunale, adottata ai sensi dell’articolo 52 del decreto legislativo n. 446 del 1997, può ridurre l’aliquota fino all’azzeramento.”

L’art. 1, comma 677 della legge 147/2013 prevede che Il comune, con la medesima deliberazione di cui al comma 676, può determinare l’aliquota rispettando in ogni caso il vincolo in base al quale la somma delle aliquote della TASI e dell’IMU per ciascuna tipologia di immobile non sia superiore all’aliquota massima consentita dalla legge statale per l’IMU al 31 dicembre 2013, fissata al 10,6 per mille e ad altre minori aliquote, in relazione alle diverse tipologie di immobile. Per il 2014, l’aliquota massima non può eccedere il 2,5 per mille.

Per la TASI il gettito stimato ad aliquota di base (1 per mille) è di importo pari ad € 393.230,33 (vedi allegato “stima gettito TASI/IMU”.

Per l’anno 2014 si prevede un’entrata TASI pari ad €. 462.859,76 a fronte dell’applicazione delle aliquote e detrazioni proposte per l’esercizio 2014 meglio specificate nell’allegato

“STIMA GETTITO TASI/IMU – PUNTO D”.

IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA’ E DIRITTI SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI

Gestione del Servizio

La società “ICA – Imposte Comunale Affini S.r.l. si è aggiudicata nel mese di febbraio 2014 la gara per la gestione, in regime di concessione, dell’imposta comunale sulla pubblicità e dei diritti sulle pubbliche affissioni.

In base all’aggio previsto a favore del concessionario per la gestione del servizio l’entrata prevista a favore del comune è stimabile per un importo pari ad €. 35.000,00 (minimo garantito offerto in sede di gara);

(20)

Tariffe applicate

Per tutto il 2007 sono state applicate le tariffe minime vigenti stabilite dal decreto 15 novembre 1993, n. 507, e successive modificazioni.

Per il 2008 le tariffe sono state aumentate – rispetto al minimo vigente fino al 2007, per una percentuale pari ad 30 % (corrispondente al Max 20% + 10% per superfici superiori ad 1 mq.) così come indicato nella deliberazione della Giunta Comunale n. 212 del 13 dicembre 2007. Per l’anno 2014 le tariffe vengono confermate nella predetta misura.

Con decorrenza dall’anno 2015 tale forma di prelievo dovrebbe essere sostituita dall’imposta Municipale secondaria ai sensi dell’art. 11 del D.lgs 23/2011 e s.m.

CANONE OCCUPAZIONE SPAZI ED AREE PUBBLICHE

La società “ICA – Imposte Comunale Affini S.r.l. si è aggiudicata nel mese di febbraio 2014 la gara per la gestione, in regime di concessione, del canone di occupazione spazi ed aree pubbliche.

Andamento dell’entrata: Nel corso dell’anno 2013, il gettito accertato COSAP è stato il seguente:

TOTALE ACCERTATO 34.325,01

RISCOSSO 30.985,01

Per l’anno 2014, in base all’aggio previsto a favore del concessionario per la gestione del servizio l’entrata prevista a favore del Comune è stimabile per un importo pari ad €.

20.600,00 (minimo garantito offerto in sede di gara).

Parte dell’introito delle occupazioni permanenti viene autoliquidato dalle società erogatrici di servizi Telecom, Acque Potabili, Enel, sulla base del D.lgs. n. 446 del 15 dicembre 1997, art.

63, c. 2, lett. f), così come modificato dall’art. 18 della legge 23 dicembre 1999, n. 488 e quindi in maniera indipendente dal canone istituito dal Comune.

TARIFFE

Il gettito derivante dalle “COSAP” risulta dall’applicazione della delibera della Giunta Comunale n. 7 del 18/01/2007.

Per l’anno 2014 le tariffe si intendono confermato nella suddetta misura.

Con decorrenza dall’anno 2015 tale forma di prelievo dovrebbe essere sostituita dall’imposta Municipale Secondaria ai sensi dell’art. 11 del D.lgs 23/2011 e s.m.

ALLEGATO STIME GETTITO IMU/TASI per l’anno 2014 A) STIMA GETTITO IMU

A1. - Nella tabelle di seguito riportata risulta che il gettito IMU riservato al Comune da versamenti diretti (F24) è stimabile in €. 1.398.999,57 con applicazione delle aliquote di seguito riportate.

(21)

Gettito 2013 - Versamenti F24

Aliquota 2014

Gettito 2014 Quota Comune

Codice tributo

3906 2,74 8,00

3907 7,36 8,00

3912 53.301,97 5,00 4.692,97 abitazione principali non esenti (*)

3913 401,04 8,00 0 rurali strumentali Esenti

3914 3.204,80 8,00 3.373,47 terreni

3915 131 8,00 137,89 terreni

3916 190.610,04 9,00 225.722,42 aree fabb

3917 702 9,00 831,32 aree fabb

3918 981.771,72 8,00 1.033.443,92 altri fabbricati 3919 5.737,70 8,00 6.039,68 altri fabbricati

3930 0 9,00 124.757,90 D – incremento comune

3925 677.257,18 8,00 0,00 riservato allo stato

Totale compl. 1.913.127,55 1.398.999,57

(*) Il gettito dell’IMU relativo all’abitazione principale per immobili non esenti per legge appartenenti alle categorie A01-A08-A09 è stimato in base ai dati del gettito con simulatore portale del Federalismo Fiscale.

(22)

B) STIMA GETTITO TASI AD ALIQUOTA BASE (1 per mille)

b1) ABITAZIONE PRINCIPALE (stima gettito con simulatore portale del Federalismo Fiscale):

b2) STIMA GETTITO TASI AD ALIQUOTA BASE (In base ai versamenti F24 effettuati alla data del 14/05/2014)

La seguente tabella evidenzia la stima del gettito TASI ad aliquota di base in funzione:

- del valore minimo dal portale del federalismo fiscale, per quanto riguarda l’abitazione principale;

- dei versamenti effettuati tramite F24, per quanto riguarda le altre tipologie imponibili;

ALIQUOTA IMU ALIQUOTA TASI TASI

ABITAZIONE PRINCIPALE

(stima portale Fed. Fisc. in base al valore Minimo)

5 1,00 148.808,93

RURALI STRUMENTALI 401,04 2 1,00 200,52

TERRENI ESENTI TASI 3.204,80 7,6 0,00 0,00

TERRENI ESENTI TASI 131,00 7,6 0,00 0,00

AREE FABB 190.610,04 7,6 1,00 25.080,27

AREE FABB 702,00 7,6 1,00 92,37

ALTRI FABBRICATI 981.771,72 7,6 1,00 129.180,49

ALTRI FABBRICATI 5.737,70 7,6 1,00 754,96

FABBRICATI CAT D 677.257,18 7,6 1,00 89.112,79

TOTALE 393.230,33

(23)

La seguente tabella evidenzia la stima del gettito TASI ad aliquota di base in funzione:

- del valore Medio dal portale del federalismo fiscale, per quanto riguarda l’abitazione principale;

- dei versamenti effettuati tramite F24, per quanto riguarda le altre tipologie imponibili.

ALIQUOTA IMU ALIQUOTA TASI TASI ABITAZIONE PRINCIPALE

(stima portale Fed. Fisc. valore MEDIO)

5 1,00 165.343,26

RURALI STRUMENTALI 401,04 2 1,00 200,52

TERRENI ESENTI TASI 3.204,80 7,6 0,00 0,00

TERRENI ESENTI TASI 131,00 7,6 0,00 0,00

AREE FABB 190.610,04 7,6 1,00 25.080,27

AREE FABB 702,00 7,6 1,00 92,37

ALTRI FABBRICATI 981.771,72 7,6 1,00 129.180,49

ALTRI FABBRICATI 5.737,70 7,6 1,00 754,96

FABBRICATI CAT D 677.257,18 7,6 1,00 89.112,79

TOTALE 409.764,66

C. IPOTESI STIME GETTITO TASI ABITAZIONE PRINCIPALE (stima dati con simulatore portale del Federalismo Fiscale). Di seguito vengono riportate diverse stime del gettito TASI relative agli immobili destinati ad abitazione principale del soggetto passivo.

C1.

(24)

C2.

C3.

(25)

C4.

D. PROPOSTA ALIQUOTE E DETRAZIONI TASI PER L’ESERCIZIO 2014

Esaminate le predette simulazioni di gettito TASI, per l’anno 2014 viene proposta l’adozione delle seguenti aliquote e detrazioni per l’applicazione della TASI

Fattispecie Immobiliare o tipologia imponibile Aliquota per mille

0/00

Note

ALIQUOTA DI BASE.

Applicabile a tutte le fattispecie imponibili, ad eccezione, in ogni caso, dei terreni agricoli, se non diversamente di seguito specificato.

1,00

Il presupposto impositivo della TASI è il possesso o la detenzione, a qualsiasi titolo, di fabbricati, ivi compresa l'abitazione principale, e di aree edificabili, come definiti ai sensi dell'imposta municipale propria, ad eccezione, in ogni caso, dei terreni agricoli.

Terreni incolti e aree edificabili. 0,00

Unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo e relative pertinenze, non classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.(1)

2,50

Gli immobili adibiti ad abitazione principale del soggetto passivo e quelli ad essi equiparati, o assimilati, ai fini dell’applicazione dell’IMU, si considerano adibiti ad abitazione principale anche agli effetti dell’applicazione della TASI.

Unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo e relative pertinenze, classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

1,00

Gli immobili adibiti ad abitazione principale del soggetto passivo e quelli ad essi equiparati, o assimilati, ai fini dell’applicazione dell’IMU, si considerano adibiti ad abitazione principale anche agli effetti dell’applicazione della TASI.

Fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all’articolo 13, comma 8, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e successive modificazioni.

1,00

(26)

____________

Nota (1). Per pertinenze dell’abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all'unità ad uso abitativo.

DETRAZIONI:

1) Detrazione base

Dalla TASI dovuta per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo e relative pertinenze, si detraggono, fino a concorrenza del suo ammontare, Euro 60,00 rapportati al periodo dell’anno durante il quale si protrae tale destinazione..

Se l’unità immobiliare è adibita ad abitazione da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica.

2) Esenzione per soggetti passivi in condizioni di invalidità

E’ esente dal tributo TASI l’unità immobiliare adibita ad abitazione e relative pertinenze, di soggetti passivi o loro conviventi, ivi residenti e dimoranti, invalidi/inabili al 100 per cento titolari d’indennità di accompagnamento e che rientrino, a titolo esemplificativo, in una o più delle seguenti categorie: portatori di handicap in situazione di gravità (art. 3, comma 3, della legge 104/1992); invalidi con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita (legge 508/1988); invalidi con totale e permanente inabilità lavorativa al 100% e con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita (legge 18/1980). Le condizioni per l’applicazione dell’esenzione devono essere dichiarate ai sensi dell’articolo 10 del regolamento per l’applicazione del tributo.

A fronte dell’applicazione delle predette aliquote e detrazioni è previsto un introito TASI pari ad €. 462.859,76 come riportato nella tabella seguente:

Per la stima del gettito sono stati utilizzati gli importi dei versamenti diretti IMU tramite F24, mentre per l’abitazione principale è stato utilizzato il simulatore di calcolo disponibile sul portale del Federalismo Fiscale in

https://www.portalefederalismofiscale.gov.it/portale/it/simulatore-tasi

Gettito IMU

2013 da versamenti

F24

ALIQUOTA IMU Per mille

ALIQUOTA TASI Per mille

GETTITO TASI

ABITAZIONE PRINCIPALE (stima portale Fed. Fisc. valore Minimo)

--- 5,0 2,50 243.611,00

RURALI STRUMENTALI 401,04 2,0 1,00 200,52

TERRENI ESENTI TASI 3.204,80 7,6 0,00 0,00

TERRENI ESENTI TASI 131,00 7,6 0,00 0,00

AREE FABB 190.610,04 7,6 0,00 0,00

AREE FABBRICABILI 702,00 7,6 0,00 0,00

(27)

Gettito IMU 2013 da versamenti

F24

ALIQUOTA IMU Per mille

ALIQUOTA TASI Per mille

GETTITO TASI

ALTRI FABBRICATI 981.771,72 7,6 1,00 129.180,49

ALTRI FABBRICATI 5.737,70 7,6 1,00 754,96

FABBRICATI CAT D (STATO) 677.257,18 7,6 1,00 89.112,79

TOTALE 462.859,76

Fondo di solidarietà comunale

Dal 2013, in sostituzione del Fondo sperimentale di riequilibrio, è istituito il Fondo di solidarietà comunale, alimentato da una quota del gettito IMU, distribuito in ragione di:

- trasferimenti soppressi;

- mancato gettito derivante dagli immobili in categoria D;

- dimensione demografica e territoriale:

- perequazione del gettito IMU ad aliquota base;

- quantificazione dei costi e dei fabbisogni standard.

La previsione, iscritta a bilancio tenendo conto dei tagli operati dal Governo Centrale in base alle disposizioni normative vigenti, è pari a € 800.822,01 ed è stata determinata come risulta dal prospetto riportato nella pagina seguente.

(28)

A1) Fondo di Solidarietà Comunale 2013 risultante dopo verifica

dati I.M.U. in allegato al D.M. del 24/06/2014 + 1.018.807,81

A2) Variazione per diverso criterio riparto costi politica (ex art. 9,

D.L. 16/2014) - 19.163,60

A3) Gettito I.M.U. 2013 al netto della quota di alimentazione

risultante dalla verifica I.M.U. definita da D.M. 24/06/2014 + 1.035.967,74

A4) Riduzione di 90 mln (ex art. 1 commi 203 e 730 L. 147/2013) - 10.406,48

A5) Detrazione quota incrementale spending review 2014

(differenza tra D.M. Interno del 2014 e D.M. 24/09/2013) - 26.563,17

A6) Rettifica detrazione incrementale di cui al punto A5) definita

ed art. 1, comma 1, lettera b) del DPCM - 272,69

A7) TOTALE RISORSE DI RIFERIMENTO (somma algebrica da

A1) a A6) 1.998.369,61

B1)

Quota (38,22%) del gettitito I.M.U. 2014 stimato da trattenere per alimentare il F.S.C. 2014 (ex art. 4, c. 3, DPCM)

- 497.468,02

C1) TOTALE DELLE RISORSE DI RIFERIMENTO 1.998.369,61

C2) Gettito TASI 2014 stimato ad aliquota base (dati DF al

16/06/2014) - 419.959,67

C3) Gettito I.M.U. NETTO 2014 stimato ad aliquota base (dati DF al

16/06/2014) - 804.269,44

C4) IMU IMMOBILI COMUNALI dati in elenco A del Comunicato

del Mininstero dell'Interno del 29/10/2013 + 26.681,51

C5) FONDO SOLIDARIETA' COMUNALE 2014 (somma algebrica

da C1 a C4) 800.822,01

A) DEFINIZIONE DELLE RISORSE DI RIFERIMENTO

B) ALIMENTAZIONE FONDO DI SOLIDARIETA' COMUNALE ANNO 2014

C) RIPARTO FONDO SOLIDARIETA' 2014

(29)

Titolo II - Entrate da trasferimenti

L’articolo 11 della legge 5 maggio 2009, n. 42 ha disposto, al fine di avviare un percorso di restituzione di piena autonomia finanziaria a Comuni e Province, la soppressione dei trasferimenti erariali e regionali diretti al finanziamento delle spese di qualsiasi natura.

In tema di tagli operati per quanto attiene i trasferimenti erariali, va ricordato che normativa vigente prevede che gli Enti locali debbano ridurre l'entità del debito pubblico anche per evitare le decurtazioni che lo Stato effettuerebbe sul fondo di solidarietà comunale. I fondi erariali non saranno infatti decurtati nei confronti dei Comuni che utilizzeranno queste somme per l'estinzione anticipata del proprio debito.

La previsione della norma sopra richiamata ha trovato concreta applicazione nelle disposizioni in tema di federalismo fiscale municipale, disposizioni tali per cui gli importi dei trasferimenti in argomento sono stati rivisti ed iscritti a bilancio così come riportato nella tabella che segue:

Abitanti al 31 dicembre 9.407 Trasferimenti dallo Stato

Descrizione

FONDO CONSOLIDATO MUTUI 30.000,00 3,19

CONTRIBUTO COMPENSATIVO I.M.U. IMMOBILI COMUNALI 23.705,19 2,52

Totale trasferimenti correnti 53.705,19 5,71

Totale trasferimenti dallo Stato 53.705,19 5,71

Trasferimenti dalla Regione

Descrizione

CONTRIBUTO DELLA REGIONE IN CONTO INTERESSI (ANNI 35

DALL'ANNO 2002 AL 2036 COMPRESO) 12.395,00 1,32

CONTRIBUTO REGIONALE PER FUNZIONI SOCIO

ASSISTENZIALI E CULTURALI 5.000,00 0,53

Totale trasferimenti dalla Regione 17.395,00 1,85

Trasferimenti da altri Enti del Settore Pubblico

Descrizione

RIMBORSO PROVINCIA ASSISTENZA AD PERSONAM ANNO

SCOLASTICO 2013/2014 6.287,00 0,67

CONTRIBUTI ALTRI ENTI DEL SETTORE PUBBLICO (COMUNE DI

PALAZZOLO S/O) 55.000,00 5,85

Totale trasferimenti da altri Enti del Settore Pubblico 61.287,00 6,52

Totale trasferimenti 132.387,19 14,07

Importo Media pro/capite Importo Media pro/capite

Importo Media pro/capite

(30)

Titolo III - Entrate Extratributarie

Rendiconto 2012

Previsione 2013

Assestato 2013

Previsione 2014 Cat.

1

Proventi dei servizi pubblici 871.876,67 864.300,00 800.178,98 840.240,00 Cat. 2 Proventi dei beni dell'Ente 282.349,74 304.550,00 269.550,00 390.550,00

Cat.

3

Interessi su anticipazioni e crediti 2.641,17 1.000,00 1.000,00 1.001,07 Cat.

4

Utili netti delle aziende speciali e

partecipate, dividendi di società 92.154,34 380.500,00 468.290,95 92.000,00

Cat.

5

Proventi diversi 1.358.182,72 240.000,00 236.004,00 228.600,00 TITOLO III

1.775.023,93 1.552.391,07

ENTRATE

2.607.204,64 1.790.350,00

Sanzioni amministrative per violazioni Codice della Strada

I proventi da sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Strada sono previsti per il 2014 in € 80.000,00. La loro destinazione è disciplinata dall’articolo 208, comma 4, del Decreto Legislativo 285/92 (successive modifiche ed integrazioni), oltre che dalle disposizioni previste all’articolo 142, commi dal 12/bis al 12 quater (in vigore dal 1° Gennaio 2013), del medesimo Decreto Legislativo.

La Giunta stabilisce le quote da destinare a ogni singola voce di spesa, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa vigente sopra richiamata.

(31)

S S S P P P E E E S SA S A A

La struttura del Bilancio nelle spese prevede la ripartizione per titoli, a cui segue quella per funzioni, servizi ed interventi, in relazione alle funzioni degli enti, ai singoli uffici che gestiscono un complesso di attività ed alla natura economica dei fattori produttivi nell’ambito di ciascun servizio.

La parte spesa è leggibile anche per programmi dei quali è fatta analitica illustrazione in apposito quadro di sintesi del bilancio e nella relazione previsionale e programmatica.

Il programma costituisce il complesso coordinato di attività, anche normative, relative alle opere da realizzare e interventi diretti e indiretti, non necessariamente solo finanziari per il raggiungimento di un fine prestabilito e può essere compreso all’interno di una sola funzione dell’Ente, ma può anche estendersi a più funzioni.

A ciascun servizio è correlato un reparto organizzativo semplice o complesso, composto da persone e mezzi cui è preposto un responsabile.

A ciascun servizio è affidato con il Bilancio di previsione un complesso di mezzi finanziari specificati negli interventi assegnati del quale risponde il Responsabile.

L’unità elementare dei primi tre titoli della spesa è l’intervento, per i servizi per conto terzi è il capitolo.

(32)

Titolo I - La Spesa Corrente per Funzioni

Sul versante della spesa corrente, ricordando le influenze su dati contabili dovute alla gestione diretta dei servizi, si ha:

Rendiconto 2012

Previsione 2013

Assestato 2013

Previsione 2014

Funzione

01

1.977.199,51 1.941.832,61 2.431.756,52 2.479.607,67 Funzioni generali di amministrazione, di

gestione e di controllo -1,79% 22,99% 1,97%

Funzione

02

0,00 0,00 0,00 0,00

Funzioni relative alla giustizia

Funzione

03

227.703,83 240.501,00 225.301,00 223.347,00

Funzioni di polizia locale 5,62% -1,06% -0,87%

Funzione

04

669.711,27 683.021,00 691.988,10 756.955,25

Funzioni di istruzione pubblica 1,99% 3,33% 9,39%

Funzione

05

123.644,87 113.968,90 113.968,90 123.060,50

Funzioni relative alla cultura ed ai beni

culturali -7,83% -7,83% 7,98%

Funzione

06

144.135,89 122.844,55 122.844,55 123.923,00

Funzioni nel settore sportivo e ricreativo -14,77% -14,77% 0,88%

Funzione

07

3.737,30 4.000,00 4.365,00 18.500,00

Funzioni nel campo turistico 7,03% 16,80% 323,83%

Funzione

08

335.709,11 299.445,75 298.075,75 302.062,50

Funzioni nel campo della viabilità e dei

trasporti -10,80% -11,21% 1,34%

Funzione 09 1.126.755,20 1.113.626,19 1.099.589,31 1.138.487,00 Funzioni riguardanti la gestione del territorio

e dell'ambiente -1,17% -2,41% 3,54%

Funzione

10

827.942,51 676.650,00 704.600,00 727.563,00

Funzioni nel settore sociale -18,27% -14,90% 3,26%

Funzione

11

74.044,48 69.420,00 69.920,00 67.519,60

Funzioni nel campo dello sviluppo economico -6,25% -5,57% -3,43%

Funzione

12

0,00 0,00 0,00 0,00

Funzioni relative a servizi produttivi

TITOLO I 5.510.583,97 5.265.310,00 5.762.409,13 5.961.025,52

SPESE CORRENTI

-4,45% 4,57% 3,45%

(33)

Titolo I – La Spesa Corrente per Interventi

Per altri aspetti, sul piano economico, la composizione delle Spese di cui al Titolo I è la seguente:

Rendiconto 2012

Previsione 2013

Assestato 2013

Previsione 2014

Intervento

01

1.497.476,02 1.454.765,00 1.470.335,00 1.422.292,50

Personale -2,85% -1,81% -3,27%

Intervento

02

94.727,41 99.000,00 101.047,28 123.959,00

Acquisto beni di consumo e/o di materie

prime 4,51% 6,67% 22,67%

Intervento

03

3.207.798,32 3.049.874,94 3.082.964,76 3.285.887,00

Prestazioni di servizi -4,92% -3,89% 6,58%

Intervento

04

14.153,37 7.500,00 6.000,00 3.500,00

Utilizzo di beni di terzi -47,01% -57,61% -41,67%

Intervento

05

467.597,58 433.930,00 892.414,40 901.365,02

Trasferimenti -7,20% 90,85% 1,00%

Intervento

06

93.761,34 86.444,49 86.444,49 78.295,00

Interessi passivi e oneri finanziari

diversi -7,80% -7,80% -9,43%

Intervento

07

94.826,18 93.991,00 96.156,00 99.132,00

Imposte e tasse -0,88% 1,40% 3,09%

Intervento

08

36.243,75 9.500,00 10.000,00 7.000,00

Oneri straordinari della gestione corrente -73,79% -72,41% -30,00%

Intervento

09

0,00 0,00 0,00 0,00

Ammortamenti di esercizio

Intervento

10

4.000,00 1.000,00 1.000,00 2.000,00

Fondo svalutazione crediti -75,00% -75,00% 100,00%

Intervento

11

0,00 29.304,57 16.047,20 37.595,00

Fondo di riserva

TITOLO I 5.510.583,97 5.265.310,00 5.762.409,13 5.961.025,52

SPESE CORRENTI

-4,45% 4,57% 3,45%

(34)

S S S P P P E E E S S S A A A P P P E E E R R R I I I L L L P P P E E E R R R S S S O O O N N N A A A L L L E E E

Programmazione del fabbisogno del personale

La programmazione del fabbisogno di personale è approvata dalla Giunta Comunale con specifico atto n. 73 del 11/07/2014. Trattandosi di programmazione di settore è coerente con il piano generale di sviluppo dell’ente. L’atto, oltre ad assicurare le esigenze di funzionalità e d’ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi, prevede un contenimento della spesa.

Piano della performance

Il D.Lgs. 150/2009 ha disposto l’approvazione da parte della Giunta della programmazione triennale del piano della performance, che individua gli indirizzi, gli obiettivi strategici ed operativi, definisce gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance dell’Amministrazione, nonché gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori. La mancata adozione comporta il divieto di procedere ad assunzione di personale, di conferire incarichi di consulenza o di collaborazione comunque denominati e di erogare la retribuzione di risultato ai dirigenti che hanno concorso all’inadempienza. Il suddetto piano deve essere pubblicato sul sito istituzionale dell’Amministrazione in apposita sezione denominata “trasparenza, valutazione e merito” e presentato alle associazioni di consumatori o utenti, ai centri di ricerca e ad ogni altro osservatore qualificato.

Il costo netto del personale previsto per l’esercizio 2014, riferito a n. 39 dipendenti, pari a € 1.302.237,98. tiene conto:

 degli incentivi da corrispondere ai responsabili di servizio;

 del fondo di cui all’articolo 15 del CCNL destinato alle politiche per lo sviluppo delle risorse umane e alla produttività;

 degli oneri relativi alla contrattazione decentrata.

Risultano rispettate, per il triennio 2014/2016, tutte le disposizioni normative in materia di vincoli per quanto attiene le assunzioni e il contenimento della spesa del personale.

(35)

I I I L L L B B B I I I L L L A A A N N N C C C I I I O O O D D D E E E G G G L L L I I I I I I N N N V V V E E E S S S T T T I I I M M M E E E N N N T T T I I I E E E R R R E E E L L L A A A T T T I I I V V V E E E F F F O O O N N N T T T I I I D D D I I I I I I N N N V V V E E E S S S T T T I I I M M M E E E N N N T T T O O O

In base a quanto sancito dall’articolo 1, comma 2, D.M. 09/06/2005, lo schema di programma triennale e dell’elenco annuale delle opere pubbliche devono essere predisposti entro il 30 Settembre ed approvati dalla Giunta Comunale entro il 15 Ottobre, per essere poi resi pubblici mediante affissione per almeno 60 giorni consecutivi nella sede dell’Amministrazione proponente, ovvero con altre forme di informazione purché predisposte in modo da poter rispettare i termini per l’approvazione del bilancio di previsione.

L’allegato prospetto sintetizza il programma degli investimenti che l’Amministrazione si propone di eseguire nel triennio 2014/2016 in rapporto alle necessità strutturali rilevate.

Nel suo complesso il programma triennale considera i seguenti interventi:

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