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Gusto Italia per la prima volta arriva a Paestum di Monica De Santis

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Academic year: 2022

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Gusto Italia per la prima volta arriva a Paestum

di Monica De Santis

E’ stato presentato ieri mattina il programma della prima e d i z i o n e d i “ G u s t o I t a l i a a C a p a c c i o P a e s t u m ” . L a manifestazione ideata da Giuseppe Lupo e che punta a valorizzare le piccole aziende agricolo ed artigianali d’eccellenza di ben sei regioni del Sud d’Italia, si terrà dal 16 al 19 giugno presso l’ex tabacchificio Cafasso. Quella di Capaccio Paestum è la nona tappa del tour di Gusto Italia che proseguirà con appuntamenti a Maiori, Camerota, Castellabate ed altri comuni della provincia di Salerno e non solo. Un mercatino, area food e tanti show cooking, degustazioni, convegni e laboratori, saranno questi gli ingredienti vincenti della tappa di Paestum, che come sempre sarà aperta al pubblico gratuitamente. A fare da cornice, come abbiamo detto, sarà l’incantevole esempio di archeologia industriale degli anni Venti, ovvero l’ex tabacchificio di Cafasso. Utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale dalle Forze Alleate come quartier generale del comandante Clark e poi come ospedale militare, rappresenta la storia economica e sociale del territorio. “Per la prima volta “Gusto Italia sceglie Capaccio Paestum per una delle sue tappe – ha detto il sindaco di Capaccio PaestumFranco Alfieri, nel corso della presentazione del programma della manifestazione – La quattro giorni, dedicata alla promozione e alla valorizzazione delle e c c e l l e n z e e n o g a s t r o n o m i c h e d e l M a d e i n I t a l y e all’artigianato artistico tipico e tradizionale, è l’ennesima m a n i f e s t a z i o n e d i p r e s t i g i o c h e s i t e r r à n e l l ’ e x Tabacchificio. Una ulteriore conferma del ruolo di attrattore, oltre che di grande contenitore di eventi, che avevamo immaginato quando abbiamo deciso di investire su questo immobile. Siamo poi – ha proseguito – ulteriolmente felici di

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ospitare quest’evento che è ad ingresso libero, quindi aperto a tutti coloro che vogliono visitare gli stand e poi eventualmente acquistare alcuni dei prodotti d’eccellenza che verranno proposti”. L’inaugurazione, alla presenza del sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri, si terrà alle ore 17 di giovedì 16 giugno. Le attività, invece, apriranno sin dal mattino alle ore 10 e proseguiranno tutti i giorni sino a mezzanotte. Tra gli ospiti più attesi il giornalista Giuseppe Calabrese, conduttore di Linea Verde e Angelica Sepe, cuoca e cantante emozionale, giudice di un’altra trasmissione tv RAI:

Cook 40. Ma saranno decine gli chef ed i produttori che si alterneranno sul palco cucina raccontando le proprie specialità e mostrando le proprie preparazioni, sotto la guida attenta della giornalista gastronomica Antonella Petitti. 8 le regioni rappresentate attraverso decine di produttori ed artigiani: Emilia Romagna, Lazio, Campania, Basilicata, Molise, Puglia, Calabria e Sicilia. Il progetto, firmato dall’Associazione Italia Eventi, nasce con l’obiettivo di dare spazio alle piccole produzioni di nicchia, consentendo ai consumatori di evitare ogni tipo di intermediazione.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione l’Unione Nazionale Organizzatori Eventi, gode del Patrocinio del Comune di Capaccio Paestum, di Confagricoltura Salerno, della Camera di Commercio di Salerno e del Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni. “Siamo felici di essere a Paestum, la nostra ispirazione ci ha sempre guidati verso il connubio più naturale in un Paese come il nostro, quello del b u o n o c h e i n c o n t r a i l b e l l o . D u n q u e , e c c e l l e n z e dell’agroalimentare e dell’artigianato in luoghi che ci invidia tutto il mondo. Paestum è una perla di storia e di cultura, vivere Gusto Italia qui significherà continuare ad omaggiare il tessuto economico italiano e i suoi grandi patrimoni”, ha sottolineato Giuseppe Lupo, vicepresidente UNOE e presidente di Italia Eventi. A sottolineare la vocazione turistica del progetto la presenza di una postazione informativa gestita dal comune di Capaccio Paestum, oltre che della Fondazione MIDA con le Grotte di Pertosa Auletta,

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dell’UNPLI e di diverse Pro Loco. Nel giardino sarà organizzata un’Area food dove potersi fermare a degustare i numerosi street food di diverse zone italiane. Un’occasione per fare una pausa pranzo diversa, una merenda originale oppure per una cena informale e ricca di attività collaterali.

Ad accompagnare la passeggiata tra l’area espositiva e quella più godereccia all’aperto vi saranno numerosi appuntamenti con musica folk, tra cui quella irlandese e americana, e musica popolare. Tra gli appuntamenti da segnale di questa tappa di

“Gusto Italia” ci sono giovedì 16 alle ore 11 la Tavola Rotonda “I coltivatori custodi del progetto ABC e l’accordo di rete” dove Interverranno: Rosa Pepe, CREA Pontecagnano e referente comunicazione del progetto ABC, Giuseppe Lupo, presidente Associazione Italia Eventi e vicepresidente nazionale UNOE, Riccardo Riccardi, ARCA 2010 e referente azione a1-coltivatori custodi del progetto ABC, Sara Roversi, Future Food Institute. Venerdì 17 giugno alle ore 20:30 con La pizza della biodiversità con Michele Pizzi della pizzeria Luna Rossa di Padula. Sabato 18 giugno alle ore 12:30 In cucina con i coltivatori custodi La cicerchia di Carife a cura dello chef Antonio Pisaniello con Gaia Minieri dell’azienda Minieri Gaia di Carife. Domenica 19 giugno alle ore 18 Tavola rotonda

“Territori e tipicità: si riparte da chi siamo”.

Gusto Italia arriva a Paestum

Il salone dell’enogastronomia, dell’artigianato e del turismo, è pronto per la nona tappa della stagione. Dal 16 al 19 giugno sarà a Capaccio Paestum, nell’ex tabacchificio di Cafasso, per raccontare le migliori produzioni del centro sud. Sempre aperto, a ingresso gratuito, dalle ore 10 a mezzanotte, l’iniziativa firmata dall’Associazione Italia Eventi consente di abbattere le distanze e fare acquisti direttamente dai

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produttori e dagli artigiani. Non mancheranno convegni, show cooking, degustazioni e spettacoli. Gusto Italia è organizzata in collaborazione l’Unione Nazionale Organizzatori Eventi, gode del Patrocinio del Comune di Capaccio Paestum, di Confagricoltura Salerno, della Camera di Commercio di Salerno e del Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni. Prenderanno parte alla conferenza stampa di presentazione: Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum, Giuseppe Lupo, presidente Italia Eventi e vicepresidente UNOE Rosa Pepe, CREA Pontecagnano e referente comunicazione del progetto ABC, Davide Mucciolo, apicoltore Modera Antonella Petitti

Bilancio più che positivo per l’edizione salernitana di

“Gusto Italia 2022”

di Monica De Santis

Cala il sipario sulla tappa di Salerno dell’edizione 2022 di

“Gusto Italia” la manifestazione che punta a valorizzare le eccellenze gastronomiche di sei regioni del sud d’Italia e dell’artigianato di qualità. Un bilancio positivo, come spiega l’organizzatore Giuseppe Lupo vicepresidente UNOE e presidente di Italia Eventi.. “Il bilancio è positivo. Nei primi due giorni, quelli di giovedì e venerdì l’affluenza è stata minore, ma era prevedibile, ma poi sabato e domenica abbiamo fatto il pienone. E devo dire che non ci aspettavamo davvero tutte queste persone, visto il grande caldo ed anche altri eventi che si sono tenuti in contemporanea. Questo è il segnale che quando una manifestazione è di qualità riesce ad

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attirare le persone nonostante altri appuntamenti. Siamo molto soddisfatti di come sia andata questa edizione e siamo felici che anche gli espositori siano soddisfatti. Abbiamo avuto un’affluenza tale che nella giornata di sabato gli stand hanno chiuso oltre l’una e trenta di notte”. Dunque meglio di così non poteva andare, dopo due anni di stop a causa della pandemia. Due i momenti importanti della giornata conclusiva.

Il primo con il laboratorio del gusto che ha visto come protagonista il pastry chef Vincenzo Pepe che ha preparato un dolce dedicato al carciofo bianco del Tanagro: un sorbetto con crumble al cumino selvatico e chips di carciofo. Una pasticceria moderna che nasce dalla tradizione per ampliarsi con nuove ed importanti, oltre che buonissime creazioni. Il secondo momento che ha attirato soprattutto i più piccoli è quello che ha visto come protagonisti gli artisti di strada della compagnia “La Baracca dei Buffoni” che hanno proposto lo spettacolo “L’uomo orchestra”. Ma tornando ai laboratori del gusto grande attenzione da parte dei visitatori per questo ultimo appuntamento con il 30enne Vincenzo Pepe, originario di Auletta, che ha da sempre scommesso sul suo territorio di nascita ed ha deciso di utilizzare il prodotto tipico della sua terra che è appunto il carciofo bianco del tanagro. Ha lavorato molto con questo prodotto fino a far nascere un dolche, che lui preferisce definire di chiusura, di fine pasto, più che un dolce in se, perchè il carciofo ha lasciato che esplodesse nel suo sapore originaro. “La mia passione per la pasticceria è nata grazie ai miei nonni che mi hanno insegnato tutti i segreti di questo mestiere. Ho frequentato l’istituto alberghiero e poi mi sono specializzato in pasticceria e ho fatto un percorso formativo presso l’accademia Alma, dove il rettore era Marchesi. E qui che ho iniziato a lavorare su un tipo di pasticceria più moderna e diversa dal solito. Poi ho frequentato uno stage formativo a Firenze, sono rimasto poi a lavorare nella città di Dante, poi ho lavorato in diverse città italiane, come Milano, Parma Sangiminiano, Siena e Roma ed ora ho deciso di torna a casa e di fare qualcosa di mio e di proporre la mia idea di

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pasticceria. Una pasticceria di semplicità”

A “Gusto Italia” Giuseppe Maglione presenta la pizza al carciofo bianco

di Monica De Santis

E’ stato Giuseppe Maglione, patron di Daniele Gourmet, il protagonista dei “Laboratori del Gusto” della seconda giornata di “Gusto Italia” la kermesse dedicata alla valorizzazione dei prodotti tipici e dell’artigianato Made in Italy, che è stata inaugurata giovedì pomeriggio in piazza Della Concordia a Salerno. Giuseppe Maglione ha presentata ai tanti visitatori che stanno affollando l’area dove sono stati allestiti gli stand espositivi, una sua pizza dedicata al carciofo bianco del Tanagro a cui abbinerà il pesto di aglio orsino, un aglio selvatico che cresce in alcune zone del Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni, in particolare sui monti dei comuni di Sant’Arsenio, Polla, San Pietro al Tanagro, San Rufo e Corleto Monforte. Numerose le sue straordinarie proprietà, già conosciute dalla Scuola medica Salernitana che lo utilizzava contro gli avvelenamenti. Ha proprietà depurative, antisettiche, antiasmatiche, ipotensive, diuretiche, vasodilatatrici e febbrifughe. Qualche manuale consiglia di mescolare all’insalata le parti aeree e fresche della pianta come cura depurativa contro le eruzioni cutanee.

Ma la giornata di ieri ha visto anche altri momenti interessanti che hanno attirato l’attenzione dei visitatori, come lo spettacolo de “La Baracca dei Buffoni” che si sono esibiti in “Il fachiro e il professore”, conquistando in

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particolar modo i più piccoli. A seguire il gruppo di musica popolare “Bellizzica”, ha allietato la passeggiata dei visitatori tra gli stand che come abbiamo detto espongono prodotti gastronomici e non solo. Diverse infatti sono le aziende che stanno esponendo a “Gusto Italia” e che continueranno ad esporre fino a domenica sera. Come l’azienda di magnifici foulard artigianali che rappresentano alcune delle opere più note dei grandi pittori come Monet e Picasso e che arriva direttamente dal Lazio. Ed ancora la pasta artigianale, le salse, i sughi pronti, la birra artigianale e i prodotti da forno di Masseria Pietra Mulina, tutte aziende campane che sono tra quelle che stanno riscuotendo il maggiore consenso da parte dei visitatori. I giovani e i giovanissimi sono quelli che principalmente fanno tappa da Regina Chocolate che propone il tipico waffelino, preparato sia con cioccolato artigianale che in altri gusti. Così come stanno riscuotendo un buon consenso anche i salumi e formaggi irpini di alta qualità dell’Azienda Zuccardi, e i liquori, tra cui quello alla cannabis, di Tentazione di San Cipriano Picentino. Come detto la manifestazione Dal Lazio arriveranno dei magnifici foulard artigianali che rappresentano alcune delle opere più note dei grandi pittori come Monet e Picasso. Saranno Made in Campania la pasta artigianale, le salse, i sughi pronti, la birra artigianale e i prodotti da forno di Masseria Pietra Mulina. Sarà Regina Chocolate a proporre il tipico waffelino, preparato sia con cioccolato artigianale che in altri gusti.

Presenti anche i salumi e formaggi irpini di alta qualità dell’Azienda Zuccardi, e i liquori, tra cui quello alla cannabis, di Tentazione di San Cipriano Picentino. Come detto la manifestazione, realizzata in collaborazione con Confagricoltura Salerno e l’UNOE Unione nazionale Organizzatori di eventi, con il patrocinio del Comune di Salerno, della Camera di Commercio di Salerno e del Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni, proseguirà fino a domenica. Gli stand espositivi apriranno alle ore 10 e resteranno visitabili fino alle ore 24. Il programma di oggi, prevede, sempre per i aboratori del gusto,

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condotti dalla giornalista gastronomica Antonella Petitti, alle ore 19, la produttrice Pina Carmando dell’Azienda Agricola Nobile mostrerà la preparazione del croccante realizzato con la nocciola di Giffoni IGP. Il racconto di una lavorazione artigianale con l’esperienza di chi coltiva questo magico albero tra i Monti Picentini. Prima però alle ore 18,30 gli artisti di strada presenteranno lo spettacolo “Kaos” .

A Pioppi un meeting sulla Dieta Mediterranea

Il Museo Vivente della Dieta Mediterranea di Pioppi, in partnership con Mediterranean Diet Roundtable, Fondazione Ebris – European Biomedical Research Institute di Salerno e Approdo di Ulisse Flag, organizza ”Percorsi nel Gusto: from Ancel Keys, with love” una Tavola Rotonda sulla Dieta Mediterranea Prima Conferenza Esperienziale sulla Dieta Mediterranea, in cui si collegheranno scienziati, intellettuali, leader e influencer dell’industria alimentare.

L’evento, si svolgerà il 6 Maggio a Pioppi (comune di Pollica) dalle 15,30 presso Palazzo Vinciprova, sede del museo. Il meeting rientra nel Programma Operativo del Feamp Italia 2014-2020 – Fondo europeo per gli Affari Marittimi e vede il patrocinio di Unione Europea, Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, Regione Campania, Comune di Pioppi, Comune di Cetara, Comune di Salerno, Ordine dei Tecnologi Alimentari Campania e Lazio, in collaborazione con il Consorzio Mozzarella di Bufala Campana e Incibum – Scuola di Alta Formazione Gastronomica. Interverranno Stefano Pisani, Sindaco di Pollica: saluti istituzionali Valerio Calabrese, Direttore del Museo Vivente della Dieta Mediterranea: “Ancel Keys e Pioppi, dove tutto è nato”. Lauren Flechtner, MD, MPH

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(Harvard): “Banco Alimentare, Insicurezza Alimentare e Dieta Mediterranea. Come la Dieta Povera dovrebbe prevalere nei modelli alimentari in America”. Gerardo Botti, Sindaco di Sessa Cilento, Primario Emerito Istituto Nazionale Tumori IRCCS G.Pascale, Napoli: “I benefici della Dieta Mediterranea nella prevenzione dei tumori”. Dean Karalis, Thomas Jefferson University Hospital: “ Sfide e opportunità nella prevenzione delle malattie cardiovascolari: un focus sullo stile di vita”.

Tavola Rotonda: “Modelli americani di nutrizione: scuole primarie, college, luoghi di lavoro e assistenza sanitaria. Un confronto con i principali operatori americani”: Raft Taherian (Yole), Amanda Goldman (Gordon Food Service), Joy Jones (Leve/Up Marketing), and Chef Marisa Iocco. Moderato da Daniela Puglielli, MDR® founder. Al termine, gli ospiti del convegno potranno incontrare alcune aziende alcuni produttori di eccellenza del territorio, all’interno di un piccolo convivio mediterraneo, a cui saranno presenti le aziende Alici di Menaica di Donatella Marino, Caseificio Chirico, Terra Cilenti, Santomiele e il ristorante A Casa di Delia. La Dieta Mediterranea è un modello alimentare riconosciuto dalla comunità scientifica mondiale per il suo ruolo centrale nella riduzione dell’incidenza di malattie cardiovascolari, tumori e altre gravi patologie infiammatorie. Questa tavola rotonda sarà un’esperienza immersiva che renderà protagonisti gli ingredienti iconici, le dinamiche e i benefici per la salute, l’ambiente, la cultura, la società, l’economia della Dieta Mediterranea.

Musica e cocktail al

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“PassoDuomo” con Francesco Capparrone e Maila Mele

Le ombre del centro storico di Salerno dissolte dall’urgenza espressiva della affermata barlady Maila Mele e dal patron dello spazio il Dj Francesco Capparrone. La bartender ha un cocktail nella lista dell’Orum, essendosi aggiudicata il contest del Westin Excelsior di Roma con il suo Opus

di Olga Chieffi

E’ uno spazio speciale quello in cui operano Francesco Capparrone e Maila Mele, il PassoDuomo, difronte alla cattedrale di Matteo, il cuore del centro storico di Salerno, uno spazio antico, millenario, che può considerarsi il segno, nel suo divenir parola, suono, immagine, che diventa di-segno, archè, principio in quanto da-dove della progettualità, essenziale punto di dipartimento di ogni pensiero e che nelle intenzioni del patron debba avere la caratteristica comunicativa e sociale di “luogo familiare”, per poter restituire qualcosa di una drammaturgia segreta, che porterà tutti a “fare parte della scena”. Francesco Capparrone, il celebrato Kappa, l’ideatore del Mito Music Festival, resident al Ciclope, già art director del Liquid Club Salerno, ha deciso di tentare da quattro anni d’inventare la gioia in via Duomo. “Sono un creatore d’eventi – spiega sorridendo Francesco – qui a PassoDuomo hanno suonato in tantissimi, abbiamo fatto Halloween, Tombole scostumate, io devo divertirmi per poter far star bene i fruitori del locale, l a s c i a r e a c a s a o g n i p r o b l e m a , o g n i a n s i a , o g n i preoccupazione. Sinceramente pensavo quattro anni fa, quando ho iniziato, di riuscire ad elevare a luogo di Movida questa splendida strada, ma i paletti sono veramente tanti, dallo stop alla musica a mezzanotte nei giorni feriali e all’una nei festivi, pur rispettando la regola dei decibel, niente musica live, parcheggi pochi e costosi. E se dico che pur essendo

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figlio di un carabiniere non mi sento tutelato, in un luogo che dovrebbe essere super video sorvegliato per tutto, dal conferimento dell’immondizia ai ladruncoli che hanno tentato di infilarsi anche qui, nessuno ascolta”. Francesco quale è la filosofia del PassoDuomo? “Parte dal nome. I nostri tempi “usa e getta” – anche la coscienza e i sentimenti, disvivere più che vivere -, ossia la vita quotidiana intesa quale consumo veloce, consunzione oscura, spendita e ricarica inerti, abbandono, cieca soddisfazione, sopraffazione, cosa può redimere? Un luogo dove si possa star bene, dove ci si possa divertire con juicio. Qui il bere non è lo scopo principale di quanti si siedono per trascorrere del tempo, ma la ricerca di un tempo pieno, non vuoto, un tempo che sia pieno di musica, di parole, di sana leggerezza e questo cerchiamo al meglio di realizzarlo, in primis con una affermata barLady che è Maila Mele e partiremo a breve con un servizio di catering che prevederà piatti del mio Cilento e se andrà bene, come credo, dovrò pensare ad una cucina e ad uno chef per il prossimo anno”. Il locale lo fa il barman ma Francesco Capparrone ha scelto una carismatica BarLady, Malia Mele, figlia d’arte di papà Enzo, che l’ha messa a “giocare”, con le bottiglie sin da piccolissima, dove “giocare” raccoglie il senso più intimo del termine la cui etimologia apre a tutto ciò che è gioia che ha in sé la radice ge della terra che è la stessa della conoscenza, gignosko, del gioco e, quindi, dell’arte tutta. E Malia possiede l’arte della mixology avendo un cocktail a suo nome l’ Opus, nella nuova drink list dell’Orvm, premio per aver vinto il contest internazionale del Westin Excelsior di Roma, con una rivisitazione del Cardinale Twist, nato proprio in questo Hotel che nella Dolce Vita degli anni ’60 si batteva col Negroni. La ricetta è raffinata con un Martini riserva Ambrato che offre il gusto misterioso e delicato: 4,5 cl Gin Bombay, 2 cl Aurum, 2 cl Martini Riserva ambrato 1 cl bitter Campari (o Martini), drops orange bitter. Ma Maila non solo porta avanti la sua instancabile ricerca nel mondo della mixology, ma ha già nel cassetto una laurea in scienze motorie e sta studiando scienze della nutrizione. La filosofia del suo

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mixare è l’equilibrio, le decorazioni devono essere corredo esclusivamente sinestetico del cocktail, mentre il suo sogno è tutto caraibico, un piccolo spazio dove continuare a giocare tra frutta e profumi esotici con un pubblico scelto, familiare, con cui dialogare attraverso le sue esclusive creazioni. Come nello sport e in tutte le arti, secondo Maila, bisogna rispettare una scala senza salti: conoscenza altissima di tutti i cocktails internazionali, poi metterci del proprio e, infine, approcciare i più difficili, ad esempio la molecular mixology che sono poi tecniche di cucina. E il gin che oggi è al centro delle mode? “Si giusto mode – se non si espone il gin di grido quasi si sottovaluta il barman, gin Mare Monkey Tanqueray, gin da meditazione, da bere anche lisci, a secondo del boquet aromatico, ma io uso il Bombay per i miei cocktail e se dovessi offrirlo liscio, il Plimouth”.

Torna a Paestum la festa del Carciofo

Nei giorni 22, 23, 24, 25, 29, 30 aprile e 1° maggioTorna la festa del carciofo di Paestum Igp. Torna, dunque, ad aprile la tredicesima edizione della Festa del Carciofo, dopo due anni di stop, con il protagonista della primavera della Piana del Sele, a cui verrà dedicato l’intero evento che si terrà nei giorni 22, 23, 24, 25, 29, 30 aprile e 1° maggio presso Piazza Borgo Gromola a Capaccio Paestum (Sa). L’evento è organizzato dall’associazione culturale “Il Tempio di Hera Argiva”, con la collaborazione del Consorzio di Tutela del Carciofo di Paestum IGP e l’organizzazione di produttori ortofrutticoli Terra Orti. Alla festa sarà possibile assaggiare, presso gli stand presenti, numerosi piatti a base di Carciofo di Paestum IGP come i classici penne o risotto con carciofi e speck; carciofi

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dorati e fritti; carciofi arrostiti; caciocavallo impiccato con crema di carciofi; pizza fritta e patatine fritte con crema di carciofi. In più antipasto con bruschette, bocconcini, ricotta e prosciutto crudo; zeppole e fragolata;

il tutto accompagnato dall’amaro di carciofo. Ma saranno presenti anche tre novità culinarie: panini con salsiccia e carciofi; polpette con cuore di carciofo al forno e fresella con pomodori e cuore di carciofo sottolio. Il 25 aprile ed il 1° maggio sarà possibile, inoltre, vivere l’esperienza unica del volo vincolato in mongolfiera notturno (dalle 20.30 alle 22), al quale si potrà accedere solo con prenotazione al numero +39 333 56 01 504; il tutto contornato da un’atmosfera gioiosa, con i gruppi musicali ospiti ed uno special guest, amico della Festa del Carciofo, Gigione, presente il 29 Aprile. Tanti i momenti di animazione previsti che regaleranno allegria anche ai più piccoli, che presenzieranno alla manifestazione La piazza ospiterà anche un mercatino di prodotti di artigianato locale con più di 30 espositori.

Tutti pazzi per le artigianali colombe di Ascolese

La Pasqua si avvicina e nuove emozioni lievitate stanno prendendo forma nel laboratorio Ascolese. I nostri maestri del buono e dell’artigianale quest’anno ci propongono nuove ghiotte ricette per accontentare tutti i golosi, anche chi s e g u e u n c e r t o r e g i m e a l i m e n t a r e . L a C l a s s i c a , Cioccolato&Amarene, Limoncello, Integrale ai Frutti Rossi e Vegana al Cioccolato, tutte le colombe artigianali Ascolese sono uniche, gustose e naturalmente buone. Aromi golosi,

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impasti morbidi, farciture gustose, coperture ricche, ingredienti di qualità e sempre con lievito naturale, ogni creazione è sempre ben dosata e pregiata, e poi racchiusa in un packaging altrettanto elegante per una Pasqua degna di nota! Vegana, Classica, Creativa o Integrale il buono non cambia Con le novità 2022, la Colomba Vegana al Cioccolato e l’Integrale ai Frutti Rossi, la Pasqua Ascolese è anche etica e attenta al benessere. Leggere e dal buon sapore, rigorosamente senza uova, senza latte e senza burro o con l’aggiunta della farina integrale, nessun goloso dovrà rinunciare ad una fetta del suo lievitato preferito! Peraltro il segreto di una buonissima colomba di Pasqua consiste nella lenta lievitazione con lievito madre, l’ingrediente indispensabile per conferire al dolce la giusta morbidezza e fragranza. Senza conservanti, senza coloranti e né aromi artificiali, le colombe artigianali Ascolese sono una meravigliosa esperienza per il palato, un puro piacere da condividere o un regalo assai gradito. Per regalare o riservarti la tua colomba preferita, approfitta della comodità d e l l ’ a c q u i s t o o n l i n e . B a s t a u n c l i c k q u i https://www.panificioascolese.it/shop/

Lorenzo Montoro protagonista a “Cinquanta x Mille”

Lunedì 7 marzo torna l’appuntamento con “Cinquanta x Mille”, il progetto di solida-rietà pensato e realizzato dal cocktail bar “Cinquanta – Spirito Italiano” di Pagani (Sa). Dopo la prima serata con lo chef napoletano Francesco Sodano e quella con la chef stellata Marianna Vitale, questa volta toccherà allo chef sarnese Lorenzo Montoro de “Il flauto di Pan”, il ristorante stellato di Villa Cimbrone a Ravello. Il ricavato

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della cena di lunedì 7 marzo sarà devoluto all’associazione

“XIA – Gibbs Italia”, Onlus che la ricerca, supporta le famiglie italiane che ricevono questa diagnosi e diffonde a li-vello nazionale la conoscenza di una Sindrome di cui, purtroppo, si sa ancora molto poco. L’obiettivo del progetto

“Cinquanta x Mille”, infatti, è quello di raccogliere fondi at-traverso cibo di qualità realizzato da chef stellati, maestri pizzaioli, food bloggers ed influencer di spessore, con uno “special cocktail menù” creato ad hoc dai bar tender di “Cinquanta”. Partner del progetto saranno i brand di Pernod Ricard, multinazionale leader nella fabbricazione e distribuzione di vini ed alcolici, e 2 realtà campane sinonimo di alta qualità, ovvero Casa Marrazzo, con i suoi prodotti conservieri, ed Armatore, con i sapori e profumi della Costiera Amalfitana. Lunedì 7 marzo ospite della serata sarà Lorenzo Montoro, chef stella Michelin origi-nario di Sarno, in provincia di Salerno, e famoso per essere lo chef de “Il flauto di Pan”, il ristorante stellato della meravigliosa Villa Cimbrone di Ravello. Lorenzo Montoro ha coltivato sin da piccolo la sua passione per la cucina iniziando bene a comprendere l’importanza delle materie prime e della tradizione campana, strutturandosi nel banqueting di importanti aziende del salernitano e di Paestum, af-finandosi poi nelle cucine degli alberghi di lusso della Costiera Amalfitana tra cui, il Santa Caterina di Amalfi. Entrato a far parte della brigata del “Rossellinis” di Palazzo Sasso diventa dopo poco, sous chef e braccio destro del bistellato chef Pino Lavarra, con cui ha collaborato per ben quattro anni. Alla ricerca costante della precisione e del miglioramento della tecnica, Montoro ha vissuto anche un’esperienza nella prestigiosa cucina di Enoteca Pinchiorri a Firenze prima di mettersi in mostra alla conduzione del ristorante Osteria Al Paese a Nocera Inferiore, dove si è fatto apprezzare da appassionati e professionisti gastronomi per la sua filosofia, la sua passione e il lavoro di ricerca, che trasmette appieno nei suoi piatti legati alla tradizione ed al territorio. Alla continua riscoperta di antichi e perduti sapori, si è anche

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dedicato all’azienda agricola di famiglia, nella zona incontaminata della sorgente del Sarno. Qui, grazie alla collaborazione di vecchi contadini che ne conservavano gelosamente le sementi, è stato possibile il recupero di una serie di qualità di ortaggi e vegetali dal gusto e dal sapore eccezionale, all’epoca abbandonati per motivi esclusivamente commerciali e di convenienza, in quanto difficili e molto poco produttivi. Con il progetto “Cinquanta x Mille”, quindi, il cocktail bar “Cinquanta – Spirito Italia-no” mette il “bar” al centro del tessuto sociale in cui è inserito, non solo come luogo di aggregazione ma come un’autentica piattaforma al centro della società. “Cinquanta” vuole offrire drink e food di qualità ai propri commensali per garantire una migliore qualità della vita a tante altre persone che nel quotidiano hanno più difficoltà del solito.

Il presidente ucraino a cena dallo chef salernitano

di Monica De Santis

Continua a ricevere attestati di stima e non solo per le prelibatezze che prepara nel suo ristorante in Ucraina. Ultimo in ordine di tempo è quello che ha visto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a cena venerdì sera nel suo ristorante, l’Osteria Il Tartufo di Kharkiv, trenta chilometri dal confine con la Russia. “E oggi ci sono politici, il procuratore…

Parlano, parlano, incontrano persone, qualcosa si sta muovendo. Stanno prendendo decisioni”. E’ lo chef Salvatore Leo, originario della provincia di Salerno e in Ucraina da 13 anni, a raccontarlo in un intervista rilasciata ad Adnkronos.

Dell’avviso diramato dall’unità di crisi della Farnesina agli

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italiani in Ucraina, ai quali si chiede di tornare in patria, dice non essere informato. “Non ne so nulla. Io scappo quando scappano loro”, dichiara Salvatore che come detto in Ucraina ci vie da 13 anni e qui si è sposato con una ragazza del posto e da lei ha avuto due bellissimi bambini. Ma loro, gli ucraini, intanto “stanno trasferendo i soldi all’estero, lo fanno tutti. La guerra economica quella sì, è già iniziata”.

Nel frattempo “preparo da mangiare per i politici ucraini.

Ieri sera (venerdì per chi legge, n.d.r.) c’era qui il presidente, Zelensky. Ha mangiato poco. Qualche capesanta, un po’ di pesce, le quaglie”. Impossibile sapere come stesse, se fosse teso o meno. “Lui mangia in una sala chiusa, non possiamo avvicinarlo e non l’ho visto di persona. Ha un suo cameriere personale che gli porta i piatti che gli cucino”, ha aggiunto. Intanto, però, “ieri mi sono registrato sul sito dovesiamonelmondo.it”, come aveva consigliato di fare l’ambasciata italiana in Ucraina, in modo da poter essere rintracciati e da ricevere informazioni utili in caso di emergenza. Per ora “in città non ci sono militari, non ci sono carri armati. Solo che la sensazione che qualcosa stia cambiando, qualcosa si stia muovendo”. Sull’emergenza che si sta vivendo in Ucraina lo chef Salernitano aveva già parlato ad inizio mese, sempre nel corso di un’intervista aveva dichiarato che “il personale dell’ambasciata italiana a Kiev ha fornito agli italiani a Kharkiv ”un numero di un telefono cellulare satellitare attivo 24 ore su 24 da chiamare in caso di emergenza, nel caso in cui dovessero saltare Internet e le comunicazioni. La guerra non è solo armi e carri armati.

Nessuno sa quello che hanno in testa i russi, ma la guerra è anche politica, nel gas, nell’aumento dei prezzi. E qui la Russia sta già vincendo, sta guadagnando di più”. Ostriche e caviale, ricci di mare e vongole, tutto innaffiato da champagne. E’ quello che Salvatore Leo, chef dell’Osteria Il Tartufo, cucina ogni sera per “i politici ucraini che vengono al ristorante. Il locale è sempre pieno, io cucino della mattina alla sera. Loro mangiano caviale, ricci di mare, vongole e ostriche, bevono champagne” ha raccontato ancora nel

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corso di una delle tante interviste rilasciate in questi 13 anni di attività all’estero. La collocazione ha fortemente influenzato il progetto degli interni, che si è allontanato dalla abituale percezione locale, pur mantenendo materiali fortemente legati allo spirito della città quali ottone, marmo bianco e rovere, a cui però è conferito un tocco moderno, senza intagli decorativi. L’ambiente è diviso in tre parti: la sala principale con una cucina aperta e un bar, una zona dehor nella food court e una spaziosa terrazza estiva, con vista sui tetti della città vecchia.Il segno distintivo del ristorante è senza dubbio il forno a legna in pietra, di fornitura italiana, in cui viene preparata la vera pizza made in Italy.

Dominano i toni chiari e neutri con una piacevole sfumatura di ottone, per un interno arioso e misurato. Spaghetti, chiari e luminosi, realizzati in impiallacciato di rovere pendono dal soffitto e contrastano con le enormi lampade in cemento:

accenti visivi. Su una delle pareti della sala principale campeggia il logo “Tartufo” realizzato con tronchetti di legno: traccia percettiva di un deposito di legna da ardere.

L’atmosfera di una classica trattoria italiana, pieno di calore e intimità.

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