Laboratorio provinciale d'igiene e profilassi - sezione chimica.
Inventario dell'archivio (1919-1964)
a cura di Annalisa Pinamonti
Provincia autonoma di Trento. Soprintendenza per i beni librari e archivistici. Ufficio archivio provinciale
2007
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Sommario
Premessa p. 3
Albero dei soggetti produttori p. 4
Laboratorio di stato per l'esame delle sostanze alimentari, Trento, 1919-1926 p. 5 Laboratorio provinciale d'igiene e profilassi - sezione chimica, Trento, 1927- p. 10
Laboratorio provinciale d'igiene e profilassi - sezione chimica, 1919 - 1964 p. 13
Protocolli della corrispondenza, 1939 - 1952 p. 15
Rubriche dei protocolli della corrispondenza, 1950 - 1952 p. 17
Protocolli delle analisi, 1953 - 1964 p. 18
Rubriche dei protocolli delle analisi, 1955 - 1961 p. 20
Carteggio ed atti degli affari generali, 1919 - 1964 p. 21
Analisi delle sostanze alimentari, 1919 - 1963 p. 23
Analisi delle acque potabili, 1920 - 1961 p. 31
Denunce all'autorità giudiziaria, 1947 - 1963 p. 35
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Premessa
L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati effettuati per incarico e con la direzione della Soprintendenza per i beni librari e archivistici - Ufficio archivio provinciale, a cura di Annalisa Pinamonti ed ultimati l'8 marzo 2007.
ABBREVIAZIONI E SIGLE art. = articolo
B.L.I. = Bollettino delle leggi dell'Impero c., cc. = carta, carte
G.U. = Gazzetta ufficiale int. = interno
n., nn. = numero , numeri p., pp. = pagina, pagine prot. = protocollo r = recto
R. = regio
R.D. = regio decreto tit. = titolo
v = verso
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Albero dei soggetti produttori
Laboratorio di stato per l'esame delle sostanze alimentari, Trento, 1919-1926 Successori:
Laboratorio provinciale d'igiene e profilassi - sezione chimica, Trento, 1927-
Laboratorio provinciale d'igiene e profilassi - sezione chimica, Trento, 1927- Predecessori:
Laboratorio di stato per l'esame delle sostanze alimentari, Trento, 1919-1926
5 Ente
Laboratorio di stato per l'esame delle sostanze alimentari
1919 novembre - 1927 giugno 30
Luoghi
Trento, via Roma n. 21 dal maggio 1919 a settembre 1920;
Trento, via Verruca n. 1.
Altre forme del nome
Istituto per l'analisi delle sostanze alimentari (1919-1922)
Archivi prodotti
Fondo Laboratorio provinciale d'igiene e profilassi - sezione chimica
Storia
Il 29 gennaio 1919 Enrico Conci, Commissario per l'amministrazione provinciale della Provincia di Trento, invia al Regio Governatorato per gli affari civili di Trento una proposta di istituzione di un Ufficio per l'esame delle sostanze alimentari a Trento, da servire come il corrispondente del cessato regime già funzionante ad Innsbruck per il Trentino e per l'Alto Adige. Allega alla lettera una "Esposizione" pervenutagli da parte dell'ing. Enrico Poda, ex direttore del laboratorio chimico per le sostanze alimentari di Innsbruck (1). L'ing. Poda illustra prima l'organizzazione della repressione delle frodi alimentari e la sorveglianza sul commercio degli alimenti del regime austriaco fino al 1918, poi quella del Regno d'Italia, per proporre infine con urgenza l'istituzione di un ufficio nella città di Trento sul modello di quello di Innsbruck, illustrandone i diversi motivi: "Colla liberazione del Trentino ed Alto Adige, 2/3 di tutta la cessata provincia del Tirolo staccati dall'attività dell'Istituto di Innsbruck verrebbero a perdere i benefici dell'istituzione e precisamente nell'epoca dove in conseguenza della lunga guerra e della diminuita produzione dei viveri, della coscienza del commercio ancor più ribassata, il paese ne avrebbe maggiormente bisogno. ... L'organizzazione italiana manca però ancora di una certa uniformità essendo in parte statale in parte municipale, pare che essa non abbia ottenuto i risultati desiderati ... Stando le cose in tali termini sembra opportuno di mantenere per quel che sia possibile per le province liberate fino al tempo di una novella riorganizzazione in Italia, l'istituzione come funzionava fin ora e che già nel periodo di 10 anni si è mostrata buona ed efficace ... sarebbe anzitutto necessario il creare un Istituto di Stato per l'analisi delle sostanze alimentari sul modello di quello di Innsbruck, dandogli le stesse attribuzioni. Esso che potrebbe opportunamente venir creato a Trento, come luogo centrale e probabile sede di prefettura ... L'Istituto potrebbe venir messo alle dipendenze del Prefetto sotto l'autorità del Ministero dell'Interno." (2).
Sulla base di queste premesse, il Comando supremo del Regio Esercito italiano - Segretariato generale per gli affari civili con nota n. 426 del 19 aprile 1919 autorizza il Governatorato di Trento - Ufficio affari civili a "provvedere alla spesa corrente per l'istituzione ed il funzionamento di un laboratorio chimico-bromatologico in Trento, da servire per tutti i comuni della regione" (3). La Presidenza del Consiglio dei Ministri con foglio n. 424 del 26 agosto 1919 (4) conferma la necessità di iniziare al più presto quest'importante servizio e, per garantire un'efficace applicazione della legge sul commercio delle sostanze alimentari, ritiene necessario mantenere per il nuovo ufficio l'organizzazione dettata dalla legge austriaca in vigore (5). Il Governatorato con una lettera del 25 aprile 1919 illustra al Sindaco del Comune di
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Trento la nota del Comando Supremo e chiede al Comune di Trento la messa a disposizione dei locali adatti all'ufficio da impiantarsi. Nel corso del mese di aprile, in occasione di una visita a Trento del direttore del laboratorio batteriologico di Roma e dell'ispettore chimico presso la Direzione generale di sanità in Roma, era già stato disposto il necessario per avere il personale e l'acquisto del materiale (6). Il Comune di Trento assegna al laboratorio alcuni locali dell'ex seminario, il collegio dei Gesuiti in via Roma 21, al primo piano del tratto sud-ovest. Il laboratorio viene installato nei locali di via Roma nell'ottobre del 1919; sotto la cura e la direzione dell'ing. Poda si eseguono le prime analisi e con il primo novembre l'ing. Dino Eccher dall'Eco viene assunto come assistente. Fin dall'inizio opera nel laboratorio l'usciere Giustiniano Avancini. La denominazione è: "Laboratorio chimico del Commissariato generale di Trento", poi sostituita con quella di "Laboratorio di Stato per l'analisi delle sostanze alimentari".
Il R. decreto-legge 17 ottobre 1922, n. 1353 "Disposizioni per la sistemazione politica e amministrativa delle nuove provincie" (7) sopprime nelle Terre Redente i Commissariati generali civili, che vengono sostituiti con Regie prefetture.
Viene inoltre soppresso l'Ufficio centrale per le nuove province presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dal novembre 1922 i servizi espletati dall'ufficio abolito verranno trasferiti ai diversi Ministeri competenti. La gestione del laboratorio è quindi demandata alla Regia Prefettura di Trento, mentre la vigilanza ed il controllo sono esercitati dalla Direzione generale della sanità pubblica del Ministero dell'Interno. Nel frattempo il Comune di Trento aveva messo a disposizione dei nuovi locali più consoni all'uso nella zona di Piedicastello, in via Verruca n.1, e nel settembre 1920 il laboratorio viene trasferito nella nuova sede.
Il R. decreto 13 maggio 1923, n. 1238 "Estensione alle nuove province della legislazione sanitaria vigente nel regno"
(8) dispone che il laboratorio di Trento colle due sezioni, la sezione chimica per l'analisi delle sostanze alimentari e la sezione batteriologica, passasse ad un consorzio che la regia Prefettura doveva costituire fra tutti i comuni della Provincia entro sei mesi dalla pubblicazione del decreto (art. 7). Lo stesso articolo prevede il passaggio del materiale che costituisce la dotazione del laboratorio e del personale dallo Stato al consorzio. La disposizione rimane lettera morta, non solo per le difficoltà nella costituzione del consorzio, ma anche perché sei mesi più tardi con il R. decreto 30 dicembre 1923, n. 2889 (9) viene emanata una riforma generale degli ordinamenti sanitari. L'art. 5 della riforma prevede l'istituzione in ogni capoluogo di provincia di un laboratorio di igiene e profilassi a cura dell'amministrazione provinciale. "I laboratori provinciali hanno ciascuno due sezioni: l'una medico-micrografica, che funzionerà pure da centro di accertamento diagnostico per malattie infettive e sociali, l'altra chimica, coordinate nelle loro funzioni e dirette rispettivamente da tecnici particolarmente esperti in questi servizi." (art. 6). Sempre secondo l'art. 5 della riforma, alle spese di impianto e di esercizio del laboratorio provinciale dovevano concorrere per un terzo la provincia e per due terzi i comuni, in ragione al numero dei loro abitanti. L'applicazione completa della riforma era però subordinata all'emanazione di specifici regolamenti, di cui uno per i laboratori di igiene e profilassi. Solo quattro anni più tardi sarà pubblicato il R. decreto 16 gennaio 1927, n. 155 "Regolamento per i laboratori provinciali e comunali di igiene e profilassi"(10).
L'Amministrazione provinciale di Trento, nonostante le sollecitazioni continue della Prefettura, fino al 1926 si rifiuta di interessarsi al mantenimento del laboratorio, appellandosi alla non applicabilità della riforma per la mancanza di regolamenti specifici. La Commissione reale nel processo verbale del 16 novembre 1926 (11) prende alcune deliberazioni che prevedono una parziale e provvisoria assunzione della gestione da parte della Provincia del laboratorio: si assume la gestione provvisoria della sola sezione medico-micrografica; le funzioni della sezione chimica, se lo Stato non intende assumersene più l'onere, sono affidate provvisoriamente alla Stazione sperimentale annessa all'Istituto agrario di S. Michele all'Adige.
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Quindi solo nel 1927, per effetto del regolamento sopra citato, l'Amministrazione provinciale di Trento, con delibera del Commissario per la straordinaria amministrazione della Provincia di Trento del 19 maggio 1927 (12), si impegna ad assumere la gestione del Laboratorio di Stato per la vigilanza igienica in Trento a decorrere da 1° luglio 1927. Il materiale in dotazione alle due sezioni del laboratorio viene ceduto gratuitamente dal Ministero alla Provincia e per il personale è previsto che lo Stato liquidi i diritti acquisiti nel servizio dello Stato.
Condizione giuridica ente pubblico
Funzioni, occupazioni e attività
Il laboratorio chimico di Trento doveva servire tutti i comuni della regione appena liberata (il territorio del Trentino e dell'Alto Adige) per la sorveglianza sul commercio delle sostanze alimentari e la repressione delle frodi, funzioni che il corrispondente ufficio di Innsbruck svolgeva per il cessato regime in tutta la regione del Tirolo e Vorarlberg.
Per le leggi del cessato regime, rimaste in vigore fino al 1923, compiti del Laboratorio erano: "1) Analizzare campioni di sostanze alimentari per incarico di privati, dei comuni, giudizii, e di campioni prelevati da appositi ispettori a ciò autorizzati, allo scopo di constatare se essi corrispondano alle esigenze igieniche di legge, ed in caso contrario sporgere denunzia all'autorità giudiziaria per la punizione del colpevole. 2) L'ispezione dei negozi, spacci, magazzini, fabbriche dove vengono vendute e fabbricate sostanze alimentari, con prelevamento ed esame di campioni, fatte per opera di appositi funzionari autorizzati o per iniziativa degli istituti stessi in seguito a richiesta dei comuni. 3) L'istruzione dei funzionari annonari. 4) Indagini scientifiche che interessano la salute pubblica e l'alimentazione." (13)
L'attività ed i compiti dell'istituto non subiscono importanti variazioni al momento dell'estensione alle nuove province della legislazione sanitaria vigente nel regno, nel giugno 1923, tanto più che la materia viene presto riformata con il R.
decreto 30 dicembre 1923, n. 2889 (14), per l'applicazione del quale, a riguardo del funzionamento e dei compiti di quello che doveva diventare "Laboratorio provinciale di igiene e profilassi", era necessaria l'emanazione di un regolamento. Il regolamento viene pubblicato nel febbraio 1927 e di seguito il laboratorio passa dalla gestione dello Stato a quella dell'Amministrazione provinciale.
Per effetto delle stesse normative la Provincia di Bolzano, istitutita con R.D. legge 2 gennaio 1927, n. 1 (15), avrebbe dovuto dotarsi di un analogo istituto provinciale. I "Laboratori di igiene e profilassi" istitutiti dall'Amministrazione provinciale di Bolzano vengono inaugurati nell'ottobre 1931. Fino a quella data le analisi chimiche per il territorio di competenza della Provincia di Bolzano erano eseguite a Trento.
Struttura amministrativa
I laboratori provinciali hanno ciascuno due sezioni autonome: l'una micrografica, l'altra chimica, dirette e coordinate nelle loro funzioni ciascuna rispettivamente da un tecnico particolarmente esperto. Il dott. Enrico Poda è Direttore della Sezione chimica dal 1919. Al Medico provinciale spettano la diretta sorveglianza e il controllo (art. 7 R. decreto 30 dicembre 1923, n. 2889) (16).
Contesto generale
Il Laboratorio di Stato per l'esame delle sostanze alimentari è gestito e dipende dal Commissariato generale per gli affari civili poi Regia Prefettura di Trento. La competenza è della direzione generale della sanità pubblica del Ministero dell'interno.
8 Fonti normative
Legge 16 gennaio 1896, concernente il commercio di sostanze alimentari (viveri) e di alcuni oggetti d'uso.
Ordinanza 13 ottobre 1897 dei Ministeri dell'interno, della giustizia, delle finanze e dell'agricoltura, concernente l'erezione di istituti erariali di esperimento per sostanze alimentari (viveri) e oggetti d'uso della specie indicata nella legge 16 gennaio 1896, B.L.I. Nro. 89 ex 1897.
Ordinanza 13 ottobre 1897 dei Ministeri dell'interno e della giustizia, concernente l'attuazione del § 10, alinea 3, della legge 16 gennaio 1896 (B.L.I. Nro. 89 ex 1897), sul commercio di sostanze alimentari e di alcuni oggetti d'uso.
Regio decreto 1° agosto 1907, n. 636, testo unico delle leggi sanitarie.
Notificazione 23 luglio 1908 dei Ministeri dell'interno e della giustizia, concernente l'apertura dell'istituto erariale generale di esperimento per sostanze alimentari e oggetti d'uso della specie indicata nella legge 16 gennaio 1896, B.L.I. Nro. 89 ex 1897, in Innsbruck.
Regio decreto 13 maggio 1923, n. 1238, estensione alle nuove province della legge sanitaria vigente nel regno.
Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2889, riforma degli ordinamenti sanitari.
Deliberazione del 16 novembre 1926, Laboratorio di vigilanza igienica in Trento. Parziale e provvisoria assunzione della gestione da parte della Provincia.
Regio decreto legge 2 gennaio 1927, n. 1 - n. 50, riordinamento delle circoscrizioni provinciali.
Regio decreto 16 gennaio 1927, n. 155, regolamento per i laboratori provinciali e comunali di igiene e di profilassi.
Deliberazione del 19 maggio 1927, n. prot. 2182/8-VII, Laboratorio di Stato per la vigilanza igienica.
Passaggio alla Provincia.
Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia
MICHELINI FRANCESCO, Agenzia provinciale per l'ambiente - Bolzano, una realtà "giovane" con oltre 70 anni di storia, Bolzano 2006
Note
(1) In Archivio del laboratorio provinciale di igiene e profilassi - sezione chimica, "Carteggio ed atti degli affari generali", busta 5.20, fascicolo "Impianto ufficio - Pratiche importanti".
(2) In fascicolo citato.
(3) In fascicolo citato.
(4) Lettera del 27 ottobre 1919, in fascicolo citato.
(5) La legge in vigore nell'Impero d'Austria era la Legge 16 gennaio 1896, concernente il commercio di sostanze alimentari (viveri) e di alcuni oggetti d'uso, in B.L.I. al n. 89, del 13 aprile 1897, puntata XXXI. Per il funzionamento e la gestione dei laboratori provinciali era in vigore l'ordinanza 13 ottobre 1897 dei Ministeri dell'interno, della giustizia, delle finanze e dell'agricoltura, concernente l'erezione di istituti erariali di esperimento per sostanze alimentari (viveri) e oggetti d'uso della specie indicata nella legge 16 gennaio 1896, B.L.I. Nro. 89 ex 1897, in B.L.I. al n. 240, del 16 ottobre 1897, puntata XCIV.
9 (6) In fascicolo citato.
(7) In G.U. 28 ottobre 1922, n. 254.
(8) In G.U. 28 giugno 1923, n. 151.
(9) In G.U. 15 gennaio 1924, n. 12.
(10) In G.U. 22 febbraio 1927, n. 43.
(11) In Archivio degli organi della Provincia di Trento, "Deliberazioni e verbali delle sedute degli organi per la straordinaria amministrazione della Provincia di Trento", registro n. 1.1.8, pp. 13-15.
(12) In Archivio degli organi della Provincia di Trento, "Deliberazioni e verbali delle sedute degli organi per la straordinaria amministrazione della Provincia di Trento", registro n. 1.1.9, cc. 1 - 2.
(13) In Archivio del laboratorio provinciale di igiene e profilassi - sezione chimica, "Carteggio ed atti degli affari generali", busta 5.20, fascicolo "Impianto ufficio - Pratiche importanti".
(14) Vedi nota 9.
(15) R.D. legge 2 gennaio 1927, n. 1 - n. 50 "Riordinamento delle circoscrizioni provinciali", in G.U. 11 gennaio 1927, n. 7.
(16) Vedi nota 9.
10 Ente
Laboratorio provinciale d'igiene e profilassi - sezione chimica
1927 luglio 1
Luoghi
Trento, via Verruca n. 1, fino al febbraio 1932.
Trento, via Piave n. 5.
Altre forme del nome
Laboratorio chimico provinciale (1927-1964)
Archivi prodotti
Fondo Laboratorio provinciale d'igiene e profilassi - sezione chimica
Storia
Il laboratorio provinciale d'igiene e profilassi diventa a tutti gli effetti un istituto dell'Amministrazione provinciale di Trento col 1° luglio 1927, in virtù dell'art. 5 del R. decreto di riforma degli ordinamenti sanitari del 30 dicembre 1923, n. 2889 (1) e del relativo Regolamento di esecuzione del 16 gennaio 1927, n. 155 (2). La Provincia adotta nel gennaio 1929 un suo "Regolamento per il laboratorio provinciale di igiene e profilassi in Trento" (3). Il laboratorio è costituito da due sezioni autonome: una medico-micrografica e l'altra chimica. "Le due sezioni sono coordinate nelle loro funzioni ed hanno ciascuna un proprio direttore col personale tecnico e di servizio necessario" (art. 2 del Regolamento).
Direttore della sezione chimica è il dott. Enrico Poda, già direttore del laboratorio al momento della sua istituzione. "Le spese di impianto e di esercizio del laboratorio provinciale sono a carico per un terzo della Provincia e per due terzi saranno ripartite fra i Comuni in ragione della popolazione legale desunta dall'ultimo censimento generale" (art. 6 del Regolamento). Col tempo l'edificio di via Verruca messo a disposizione dal Comune di Trento per il laboratorio si rivela inadeguato allo scopo, per questo il Rettorato provinciale decide con deliberazione del 1° dicembre 1930, n. prot.
570/6-VII (4) di dare al laboratorio una sede propria. L'edificio, costruito su progetto dell'ufficio tecnico della Provincia in via Piave, è concluso nel corso del 1931 e i laboratori vi vengono trasferiti nel febbraio 1932. Nel 1936 l'ing. Dino Eccher dall'Eco succede al dott. Poda nella direzione del reparto chimico dell'Istituto. Come assistenti, nel corso degli anni '40 e '50, vengono assunti il dott. Bruno Cadrobbi, la dott.ssa Adriana Stabile ed il dott. Franco Defrancesco. Dopo il pensionamento del dott. Eccher dall'Eco, nel giugno 1951 il dott. Bruno Cadrobbi viene nominato direttore.
Condizione giuridica ente pubblico
Funzioni, occupazioni e attività
Con l'istituzione del laboratorio provinciale per la Provincia di Trento cessa la competenza dell'istituto sulle analisi chimiche per i Comuni della Provincia di Bolzano. Anche la Provincia di Bolzano era infatti tenuta per legge ad istitutire nel suo territorio un laboratorio provinciale di igiene e profilassi. L'Amministrazione provinciale di Bolzano inaugurò il proprio "Laboratorio di igiene e profilassi sociale" a Bolzano nell'ottobre 1931 (5).
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"Il laboratorio provinciale di igiene e profilassi eseguisce analisi chimiche, fisiche, medico-micrografiche, batteriologiche e seriologiche sia alle sostanze alimentari come ad altri oggetti e prodotti che interessano l'igiene pubblica al fine di giudicare della loro natura e di riconoscerne le alterazioni..." (art. 9 del Regolamento) (6). Il laboratorio provinciale è obbligato a soddisfare alle richieste dell'Ufficio sanitario del capoluogo della Provincia, per i servizi di competenza del locale ufficiale sanitario, mettendo anche a disposizione, nel caso di speciali necessità locali, i propri vigili sanitari (art. 11 del Regolamento).
"Il laboratorio provinciale è tenuto a soddisfare gratuitamente alle richieste d'analisi dell'Amministrazione provinciale e degli Ufficiali sanitari dei Comuni per servizi di loro competenza nel campo della vigilanza igienica e della salute pubblica." (art. 13 del Regolamento).
Il laboratorio ha facoltà di eseguire analisi su richiesta di altre istituzioni pubbliche, private o da singoli cittadini. Per tali analisi e per quelle richieste dai Comuni, ma che non rientrano nei casi contemplati dall'art. 13, è dovuto un pagamento stabilito secondo tariffe approvate dall Provincia e dal Consiglio provinciale sanitario (art. 14 del Regolamento).
"Quando dalle analisi dei campioni risulti che le sostanze analizzate non corrispondano in tutto o in parte alle condizioni ed ai requisiti prescritti, il capo del laboratorio presenterà, nei casi previsti dalle vigenti disposizioni legislative, denunzia circostanziata ll'autorità giudiziaria competente" (art. 17 del regolamento).
Struttura amministrativa
Il Direttore della sezione chimica del Laboratorio di igiene e profilassi di Trento è responsabile sia tecnico che amministrativo dell'ufficio che dirige. Sua è la responsabilità sulle perizie eseguite nella sua sezione. L'analizzatore è responsabile del singolo esame e dei singoli dati di analisi. Ogni relazione conseguente alle analisi deve portare la firma del direttore ed il timbro dell'ufficio (art. 3 del Regolamento).
Il personale tecnico e di servizio sta alle dirette dipendenze del direttore (art. 4 del Regolamento).
Contesto generale
Il funzionamento del laboratorio di igiene e profilassi dipende dall'amministrazione provinciale di Trento. Per la parte tecnica è sottoposto al controllo ed alla sorveglianza del medico provinciale. Controlli ed ispezioni in merito al funzionamento e coordinamento della struttura possono essere stabiliti dalla Direzione generale della Sanità pubblica del Ministero dell'interno (art. 5 del Regolamento); col 1958 detta competenza passa al neo-istituito Ministero della Sanità.
Fonti normative
Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2889, riforma degli ordinamenti sanitari.
Regio decreto 16 gennaio 1927, n. 155, regolamento per i laboratori provinciali e comunali di igiene e di profilassi.
Deliberazione del 19 maggio 1927, n. prot. 2182/8-VII, Laboratorio di Stato per la vigilanza igienica.
Passaggio alla Provincia.
Deliberazione del 19 gennaio 1929, Regolamento del laboratorio provinciale di igiene e profilassi in Trento.
Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia
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MICHELINI FRANCESCO, Agenzia provinciale per l'ambiente - Bolzano, una realtà "giovane" con oltre 70 anni di storia, Bolzano 2006
Note
(1) In G.U. 15 gennaio 1024, n. 12.
(2) In G.U. 22 febbraio 1927, n. 43.
(3) In Archivio degli organi della Provincia di Trento, "Deliberazioni e verbali delle sedute degli organi per la straordinaria amministrazione della Provincia di Trento", registro n. 1.1.12, pp. 157-170.
(4) In Archivio degli organi della Provincia di Trento, "Verbali delle sedute della Deputazione provinciale", registro n.
1.3.31, cc. 181v - 182v.
(5) Francesco Michelini, "Agenzia provinciale per l'Ambiente - Bolzano, una realtà con oltre 70 anni di storia", Bolzano 2006.
(6) Dal "Regolamento per il laboratorio provinciale di igiene e profilassi in Trento", in Archivio degli organi della Provincia di Trento, "Deliberazioni e verbali delle sedute degli organi per la straordinaria amministrazione della Provincia di Trento", registro n. 1.1.12, pp. 157-170.
13 fondo
Laboratorio provinciale d'igiene e profilassi - sezione chimica, 1919-1964
buste 77, registri 19; metri lineari 13.0
Soggetti produttori
Laboratorio di stato per l'esame delle sostanze alimentari, 1919 novembre - 1927 giugno 30 Laboratorio provinciale d'igiene e profilassi - sezione chimica, 1927 luglio 1
Contenuto
Il fondo del Laboratorio provinciale di igiene e profilassi - sezione chimica è pervenuto all'Archivio provinciale contenuto in buste comprendenti protocolli, rubriche, carteggio ed atti relativi alle analisi effettuate.
La documentazione risultava essere in un discreto grado di ordinamento ma con considerevoli lacune in alcune serie.
- Sin dal primo anno di attività del laboratorio tutti gli atti erano regolarmente registrati con numero di protocollo e, nel caso di analisi, al numero di protocollo veniva affiancato il numero progressivo di analisi. Ci sono pervenuti però solamente 4 registri di protocollo degli esibiti, mancano presumibilmente i registri di protocollo degli atti e delle analisi per gli anni 1919 - 1938, 1944 - 1947 e tutti i registri di protocollo degli atti degli affari generali a partire dal 1953. La serie 3 "Protocolli delle analisi" registra infatti le sole analisi di laboratorio in ordine di numero d'analisi dal 1953 in poi.
- Anche per le serie delle rubriche si possono presumere delle lacune; coprono infatti solo 6 annate di carteggio su 45 anni di attività riflessi nel fondo.
- Delle tre serie in cui sono suddivise le pratiche delle analisi, quella delle analisi degli alimenti risulta lacunosa per gli anni dal 1921 al giugno 1927. Per questi anni si trovano in questo fondo solamente le analisi delle acque potabili.
Le serie del carteggio e delle analisi erano organizzate in fascicoli annuali o semestrali.
Nei fascicoli si è riscontrato un prevalente ordinamento delle carte per numero di protocollo e per sedimentazione: il numero 1 sta in fondo, i documenti più recenti all'inizio. Dal 1953 in poi l'ordine delle carte all'interno dei fascicoli è dato dal numero d'analisi. I numeri di protocollo o di analisi sono riprodotti in grande con matita rossa o blu su almeno una delle carte della pratica.
Il numero di protocollo e quello di analisi venivano assegnati al momento della presentazione al laboratorio dei campioni da analizzare.
Modalità di acquisizione e versamento
L'archivio, di proprietà della Provincia autonoma di Trento, Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente - settore laboratorio e controlli, è stato versato all'Archivio provinciale in data 7 gennaio 2003.
Criteri di ordinamento e inventariazione
L'intervento ha riguardato la sistemazione in serie, il ricondizionamento e la descrizione del materiale archivistico. Sono state schedate 96 unità suddivise in 8 serie con documenti dal 1919 al 1964.
Si sono individuate nel fondo quattro serie di registri (1939-1964), tra registri di protocollo e rubriche, e quattro serie di carteggio ed atti. Sono presenti, infatti, una serie di carteggio degli affari generali (1919-1964) e tre serie di analisi:
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analisi degli alimenti (1919-1963), analisi delle acque (1920-1961) e la serie delle pratiche di analisi che hanno avuto come esito una denuncia all'autorità giudiziaria (1947-1963).
Le serie del carteggio e delle analisi sono organizzate in fascicoli annuali o semestrali, così come si trovavano originariamente. All'interno dei fascicoli le carte si presentavano nel complesso ordinate, è stato necessario riordinare per numero progressivo di protocollo solamente i fascicoli relativi agli anni venti.
La descrizione delle unità è fatta a livello di registro e di busta. Per le buste nel campo del contenuto vengono elencati i singoli fascicoli con l'indicazione delle date (anno e mesi) del carteggio contenuto.
La numerazione delle unità adottata è continua, per serie chiuse.
Norme o convenzioni
La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino.
Manuale per gli operatori", Trento, dicembre 2006
15 serie 1
Protocolli della corrispondenza, 1939-1952
registri 4
Contenuto
La serie comprende 4 registri di protocollo della corrispondenza e di registrazione delle analisi di laboratorio per gli anni 1939-1943 e 1948-1952.
Su un unico registro di protocollo sono registrati sia il carteggio degli affari generali che i referti delle analisi . Nella pagina di sinistra sono indicati nell'ordine il numero di protocollo, la data di presentazione, il nome dell'esibente e l'oggetto della missiva o dell'analisi. Nella pagina di destra sono registrati la data di evasione, il destinatario, nel caso si tratti di carteggio o l'esito dell'esame, nel caso si tratti di analisi, il numero di analisi (spazio barrato se si tratta di carteggio) e le spese d'analisi da rifondere con indicazione della data di riscossione. La numerazione è annuale e progressiva. Ogni fine mese è tracciata una linea orizzontale con matita colorata lungo le due pagine del registro. La matita rossa è utilizzata anche per sottolineare il numero relativo alle analisi il cui esito non risulti corrispondente alle prescrizioni normative. In questo caso seguono quasi sempre le annotazioni relative alla denuncia della violazione.
La data di presentazione corrisponde alla data di arrivo per la corrispondenza generica, alla data di accoglimento nel laboratorio del campione della sostanza da analizzare per quel che riguarda le analisi ed il carteggio relativo. Il numero di analisi viene assegnato ad ogni singolo campione al momento della presentazione al laboratorio. Ad un solo numero di protocollo possono corrispondere diversi numeri d'analisi, tanti quanti i campioni presentati da un singolo ente o privato, per cui uno stesso numero di protocollo può essere copiato per diverse righe sulla pagina del registro.
La data di evasione delle analisi corrisponde alla data dell'esame e può succedere di diversi giorni a quella della richiesta o presentazione, per questo gli estremi cronologici dei registri risultano sovrapposti.
La data di riscossione delle spese d'analisi, che in questa serie troviamo annotata a partire dal 1948, risulta spesso di molto successiva a quelle di presentazione o evasione, in alcuni casi anche di diversi mesi. Nel calcolo degli estremi cronologici dei registri non si è tenuto conto di queste date.
1.1
"Protocollo degli esibiti"
1939 maggio 3 - 1942 febbraio 15 - 1939 nn. 357-1131;
- 1940 nn. 1-1451;
- 1941 nn. 1-1215.
Registro
1.2
"Protocollo degli esibiti"
1942 gennaio 2 - 1943 febbraio 12 - 1942 nn. 1-1145
16 Contiene anche due fogli sciolti.
Registro
1.3
"Protocollo degli atti"
1948 gennaio 2 - 1950 luglio 11 - 1948 nn. 1-1775;
- 1949 nn. 1-1853;
- 1950 1° semestre nn. 1-978 Registro
1.4
"Protocollo"
1950 luglio 1 - 1953 gennaio 8 - 1950 2° semestre nn. 979-1780;
- 1951 nn. 1-1977;
- 1952 nn. 1-3528.
Registro
17 serie 2
Rubriche dei protocolli della corrispondenza, 1950-1952
registri 3
Contenuto
Si tratta di tre rubriche alfabetiche annuali corrispondenti ai registri di protocollo descritti nella serie 1, limitatamente agli anni 1950 - 1952. L'ordine alfabetico è dato dal mittente. All'interno delle singole lettere l'ordine è dato dal numero di protocollo. Le rubriche riportano i dati relativi alla provenienza (ente o persona fisica), l'oggetto dell'analisi o della missiva, la data ed il numero di protocollo. Per le lettere in uscita dal laboratorio si veda alla lettera "D". Esse sono registrate come "D'ufficio", con l'indicazione del destinatario insieme all'oggetto.
Nelle rubriche, così come nei protocolli, sono sottolineati con la matita rossa rispettivamente i numeri di protocollo ed i numeri di analisi relativi agli elementi risultati non corrispondenti alle prescrizioni di legge o adulterati.
2.5
"Rubrica"
1950 Registro
2.6
"Rubrica"
1951 Registro
2.7
"Rubrica"
1952 Registro
18 serie 3
Protocolli delle analisi, 1953 - 1964
registri 9
Contenuto
A partire dal 1953 l'ufficio del laboratorio di analisi chimiche registra le analisi e la corrispondenza su registri separati.
Relativamente a questo periodo a noi sono pervenuti i soli registri delle analisi, 9 registri dal 1953 al 1963.
Le analisi sono registrate in ordine di numero proprio, non essendoci più la registrazione del numero di protocollo sui referti. Lo stesso numero viene assegnato al carteggio relativo alla presentazione del campione o al pagamento delle spese.
I protocolli registrano nell'ordine, dopo il numero di analisi, la data di presentazione del campione/richiesta, il nome dell'esibente, l'oggetto dell'analisi, la data di evasione (che corrisponde alla data del referto), l'esito, l'importo (se dovuto) e la data di riscossione di detto importo.
Poiché la data di evasione può succedere anche di un mese alla data di presentazione, gli estremi cronologici dei registri risultano sovrapposti. Non si è considerata nella cronologia dei registri la data di riscossione degli importi dovuti.
3.8
"Protocollo"
1953 gennaio 1 - 1955 gennaio 27 - 1953 nn. 1-4176;
- 1954 nn. 1-4424.
Registro
3.9
"Protocollo"
1955 gennaio 3 - 1957 gennaio 14 - 1955 nn. 1-3904;
- 1956 nn. 1-5062.
Registro
3.10
"Protocollo"
1957 gennaio 2 - 1958 gennaio 20
Altre denominazioni: Tit. int. "Registro generale campioni esaminati durante l'anno 1957"
- 1957 nn. 1-4592.
Registro
3.11
19
"Protocollo"
1958 gennaio 2 - 1959 gennaio 15
Altre denominazioni: Tit. int. "Registro generale campioni esaminati durante l'anno 1958"
- 1958 nn. 1-3556.
Registro
3.12
"Protocollo"
1959 gennaio 2 - 1960 gennaio 22 - 1959 nn. 1-3760.
Registro
3.13
"Protocollo"
1960 gennaio 4 - 1961 gennaio 23 - 1960 nn. 1-3323.
Registro
3.14
"Protocollo"
1961 gennaio 2 - 1962 gennaio 30 - 1961 nn. 1-4080.
Registro
3.15
"Protocollo"
1962 gennaio 2 - 1963 gennaio 14 - 1962 nn. 1-4321.
Registro
3.16
"Protocollo"
1963 gennaio 2 - 1964 gennaio 16 - 1963 nn. 1-4226.
Registro
20 serie 4
Rubriche dei protocolli delle analisi, 1955 - 1961
registri 3
Contenuto
Sono tre rubriche alfabetiche annuali relative agli esami registrati sui protocolli della serie 3 limitatamente agli anni 1955, 1959 e 1961. L'ordine alfabetico è dato dal mittente. All'interno delle singole lettere l'ordine è per numero d'analisi. Sono registrati: il nome dell'esibente (ente o persona fisica), l'oggetto dell'analisi, la data di presentazione del campione ed il numero dell'analisi. In alcuni casi sono indicati anche l'importo dovuto per l'analisi e la data del pagamento. Alla lettera "D", sono registrate le analisi "D'ufficio", quelle relative ad adempimenti di legge di competenza dei comuni o del laboratorio stesso. Sono segnati con matita rossa gli esami che hanno dato esito non corrispondente alle prescrizioni di legge.
4.17
"Rubrica"
1955 Registro
4.18
"Rubrica"
1959 Registro
4.19
"Rubrica"
1961 Registro
21 serie 5
Carteggio ed atti degli affari generali, 1919 - 1926; 1953 - 1964
buste 5
Contenuto
La serie comprende 5 buste di carteggio ordinato in fascicoli annuali dal 1919 al 1926 e dal 1953 al 1964. La prima busta della serie contiene il carteggio relativo all'impianto e al funzionamento del "Laboratorio di Stato per l' esame delle sostanze alimentari" dal 1919 al 1926. Con il 1927 la gestione del laboratorio viene assunta a carico della Provincia di Trento (1) ed il carteggio relativo al funzionamento del laboratorio, che assume la denominazione
"Laboratorio provinciale d'igiene e profilassi - sezione chimica", si riduce a pochi numeri di protocollo relativi per lo più alle presenze o licenze del personale, alle richieste d'acquisto e a poche informazioni sull'attività del laboratorio.
Questo carteggio, dal 1927 al 1952, viene archiviato insieme ai referti delle analisi e si trova nella serie 6 "Analisi delle sostanze alimentari". Quando, a partire dal 1953, sia il numero delle analisi che delle pratiche di corrispondenza aumenta, si ritorna a separare le analisi dal carteggio, con registrazione su due diversi registri di protocollo annuali e numerazioni distinte (2).
Criteri di ordinamento e inventariazione
La documentazione si presentava generalmente in ordine, solo per le prime annate di corrispondenza, quelle contenute nella busta n. 20, è stato necessario procedere al riordino delle carte.
Note
(1) Deliberazione del Commissario per la straordinaria amministrazione della Provincia di Trento del 19 maggio 1927, in: Archivio degli organi della Provincia di Trento, Serie Deliberazioni e verbali delle sedute degli organi per la straordinaria amministrazione della Provincia di Trento, registro n. 1.1.9, delibera cc. 1v- 2r.
(2) Non è possibile verificare se il carteggio relativo alla corrispondenza di carattere generale per gli anni dal 1927 al 1952 si trovi tutto o solo in parte nella serie delle analisi, poiché ci sono pervenuti solo alcuni registri di protocollo. Da alcuni controlli effettuati nei fascicoli della serie 6 "Analisi delle sostanze alimentari" risulta che alcuni fogli di carteggio vi si trovano regolarmente archiviati, per altri si trova un foglio bianco con la sola indicazione del numero di protocollo, mentre per altri, insieme al numero si trova l'annotazione "Fasc. Amm. prov."
5.20
Carteggio ed atti degli affari generali 1919 - 1927 (con documentazione dal 1912)
- "Impianto ufficio - Pratiche importanti", 1919, con un sottofascicolo "Ispettori delle cantine" contenente documentazione a partire dal 1912;
- Carteggio ed atti, 1920;
- Carteggio ed atti, 1921;
- Carteggio ed atti, 1922;
22 - Carteggio ed atti, 1923;
- Carteggio ed atti, 1924;
- Carteggio ed atti, 1925;
- Carteggio ed atti, 1926.
Busta
5.21
Carteggio ed atti degli affari generali 1953-1955
- Carteggio ed atti, 1953;
- Carteggio ed atti, 1954, con prospetto delle "Lettere e pratiche spedite e non protocollate sul registro";
- Carteggio ed atti, 1954;
- Carteggio ed atti, 1955.
Busta
5.22
Carteggio ed atti degli affari generali 1956-1959
- Carteggio ed atti, 1956;
- Carteggio ed atti, 1957;
- Carteggio ed atti, 1958;
- Carteggio ed atti, 1959.
Busta
5.23
Carteggio ed atti degli affari generali 1960-1962
- Carteggio ed atti, 1960;
- Carteggio ed atti, 1961.
Busta
5.24
Carteggio ed atti degli affari generali 1962-1964
- Carteggio ed atti, 1962;
- Carteggio ed atti, 1963 - Carteggio ed atti, 1964 Busta
23 serie 6
Analisi delle sostanze alimentari, 1919-1963
buste 43
Contenuto
La serie è costituita da 43 buste contenenti i referti ed il carteggio relativo alle analisi sulle sostanze alimentari effettuate dal laboratorio chimico provinciale dal 1919 al 1963, con una lacuna per gli anni dal 1921 al giugno 1927.
Per i primi anni le sostanze alimentari controllate dal laboratorio erano prevalentemente acqua, burro, latte, farina, olio e vino. Col tempo l'elenco delle sostanze analizzate è arrivato a comprendere caffé e surrogati, carni fresche ed insaccati, tutti i latticini, tutti i tipi di conserve, pesce fresco e in conserva, paste alimentari e pane, sciroppi e zucchero, aceto, liquori e alcool. Il laboratorio non analizzava solamente gli alimenti. Sin dall'inizio dell'attività analizzava per esempio combustibili, come il carbone e la legna negli anni venti, poi la benzina ed il gasolio negli anni quaranta e cinquanta;
svolgeva analisi chimiche alla ricerca di metalli nel sangue e nelle urine dei malati; controllava la carta o i contenitori per gli imballaggi degli alimenti, sostanze coloranti e vernici. Negli anni cinquanta e sessanta si eseguono ricerche su campioni di acqua, terreni e vegetali alla ricerca di agenti inquinanti.
Le pratiche possono contenere la richiesta da parte di privati o enti allegata alla presentazione del campione di sostanza da analizzare, il verbale di accertamento e prelevamento dei campioni se questi venivano raccolti dai vigili sanitari dei Comuni o dagli addetti del laboratorio (vigili sanitari provinciali), il certificato d'analisi comprendente il referto e il conto delle spese d'analisi, la denuncia presentata al Commissariato del Governo competente nel caso di analisi non corrispondenti alle prescrizioni ed in alcuni casi il verbale di sequestro dei prodotti adulterati. Le pratiche riguardanti le analisi con esito non corrispondente alle prescrizioni e che danno seguito a denuncia all'autorità giudiziaria, a partire dal 1947, vengono archiviate a parte e costituiscono la serie n. 8 "Denunce all'autorità giudiziaria".
Per gli anni dal 1927 al 1952 questa serie contiene anche il poco carteggio di carattere generale prodotto dall'ufficio del laboratorio, che riguarda generalmente rendiconti periodici dell'attività, ordini di materiali, congedi e presenze del personale, richieste generiche di informazioni sull'attività o sulle modalità di prelevamento e presentazione dei campioni da analizzare (1).
La busta n. 39 è costituita da analisi effettuate per conto del Laboratorio chimico provinciale di Bolzano. Nel novembre 1941 l'Amministrazione provinciale di Bolzano chiede al direttore del laboratorio di Trento, l'ing. Eccher dell'Eco, la disponibilià a sostituire il locale direttore richiamato in servizio militare. Le modalità della sostituzione prevedevano una visita settimanale a Bolzano per il prelevamento dei campioni di sostanze che potevano essere analizzate a Trento.
La busta n. 39 contiene le analisi effettuate per conto del laboratorio provinciale di Bolzano dal gennaio 1942 al settembre dello stesso anno, in ordine di numero di protocollo, ma con numerazione propria (dal n. 1B al n. 343B).
Note
(1) Nella serie 5 "Carteggio ed atti degli affari generali" c'è infatti una lacuna per questo periodo.
6.25
24 Analisi delle sostanze alimentari
1919-1928
- Analisi varie 1919 - 1920;
- 1927, giugno - dicembre;
- 1928, gennaio - giugno.
Busta
6.26
Analisi delle sostanze alimentari 1928-1929
- 1928, luglio - dicembre.
Busta
6.27
Analisi delle sostanze alimentari 1929-1930
- 1929, gennaio - dicembre;
- 1930, gennaio - dicembre.
Busta
6.28
Analisi delle sostanze alimentari 1931-1932
- 1931, gennaio - dicembre;
- 1932, gennaio - dicembre.
Busta
6.29
Analisi delle sostanze alimentari 1933
- 1933, gennaio - dicembre.
Busta
6.30
Analisi delle sostanze alimentari 1934
- 1934, gennaio - dicembre.
Busta
6.31
Analisi delle sostanze alimentari 1935-1936
- 1935, gennaio - dicembre;
25 - 1936, gennaio - dicembre.
Busta
6.32
Analisi delle sostanze alimentari 1937
- 1937, gennaio - dicembre.
Busta
6.33
Analisi delle sostanze alimentari 1938
- 1938, gennaio - giugno.
Busta
6.34
Analisi delle sostanze alimentari 1938
- 1938, luglio - dicembre.
Busta
6.35
Analisi delle sostanze alimentari 1939
- 1939, gennaio - dicembre.
Busta
6.36
Analisi delle sostanze alimentari 1940
- 1940, gennaio - dicembre.
Busta
6.37
Analisi delle sostanze alimentari 1941
- 1941, gennaio - dicembre.
Busta
6.38
Analisi delle sostanze alimentari 1942
- 1942, gennaio - dicembre.
26 Busta
6.39
Analisi delle sostanze alimentari per il laboratorio chimico provinciale di Bolzano 1942
- 1942, gennaio - settembre.
Busta
6.40
Analisi delle sostanze alimentari 1943
- 1943, gennaio - dicembre.
Busta
6.41
Analisi delle sostanze alimentari 1944
- 1944, gennaio - dicembre.
Busta
6.42
Analisi delle sostanze alimentari 1945
- 1945, gennaio - dicembre.
Busta
6.43
Analisi delle sostanze alimentari 1946
- 1946, gennaio - dicembre.
Busta
6.44
Analisi delle sostanze alimentari 1947
- 1947, gennaio - giugno.
Busta
6.45
Analisi delle sostanze alimentari 1947
- 1947, luglio - dicembre.
Busta
27 6.46
Analisi delle sostanze alimentari 1948
- 1948, gennaio - giugno.
Busta
6.47
Analisi delle sostanze alimentari 1948
- 1948, luglio- dicembre.
Busta
6.48
Analisi delle sostanze alimentari 1949
- 1949, gennaio - giugno.
Busta
6.49
Analisi delle sostanze alimentari 1949
- 1949, luglio - dicembre.
Busta
6.50
Analisi delle sostanze alimentari 1950
- 1950, gennaio - giugno.
Busta
6.51
Analisi delle sostanze alimentari 1950
- 1950, luglio - dicembre.
Busta
6.52
Analisi delle sostanze alimentari 1951
- 1951, gennaio - dicembre.
Busta
28 6.53
Analisi delle sostanze alimentari 1952
- 1952, gennaio - giugno.
Busta
6.54
Analisi delle sostanze alimentari 1952
- 1952, luglio - dicembre.
Busta
6.55
Analisi delle sostanze alimentari 1953
- 1953, gennaio - giugno.
Busta
6.56
Analisi delle sostanze alimentari 1953
- 1953, luglio - dicembre.
Busta
6.57
Analisi delle sostanze alimentari 1954
- 1954, gennaio - giugno.
Busta
6.58
Analisi delle sostanze alimentari 1954
- 1954, luglio - dicembre.
Busta
6.59
Analisi delle sostanze alimentari 1955
- 1955, gennaio - dicembre.
Busta
29 6.60
Analisi delle sostanze alimentari 1956
- 1956, gennaio - dicembre.
Busta
6.61
Analisi delle sostanze alimentari 1957
- 1957, gennaio - dicembre.
Busta
6.62
Analisi delle sostanze alimentari 1958
- 1958, gennaio - dicembre.
Busta
6.63
Analisi delle sostanze alimentari 1959
- 1959, gennaio - dicembre.
Busta
6.64
Analisi delle sostanze alimentari 1960
- 1960, gennaio - dicembre.
Busta
6.65
Analisi delle sostanze alimentari 1961
- 1961, gennaio - dicembre.
Busta
6.66
Analisi delle sostanze alimentari 1962
- 1962, gennaio - dicembre.
Busta
30 6.67
Analisi delle sostanze alimentari 1963
- 1963, gennaio - dicembre.
Busta
31 serie 7
Analisi delle acque potabili, 1920-1961
buste 13
Contenuto
La serie comprende 13 buste di pratiche relative ad analisi delle acque potabili effettuate in Provincia di Trento per gli anni dal 1920 al 1960.
Venivano eseguite le analisi chimiche e batteriologiche su campioni d'acqua inviati dai Comuni per verificare la potabilità dell'acqua e la sua qualità. Per il prelevamento dei campioni d'acqua potabile da sottoporre ad esame ci si atteneva alle istruzioni impartite dalla circolare 19 ottobre 1907 n. 20171 del Ministero dell'Interno (Direzione generale della sanità pubblica). Per ogni campione prelevato veniva redatto un verbale, firmato dalla persona tecnica che aveva eseguito il prelievo e dall'autorità che vi aveva assistito. Per il Regolamento del laboratorio provinciale di igiene e profilassi in Trento "il prelevamento per l'esame batteriologico deve venir fatto sul luogo dal personale medico del laboratorio"(1). Il laboratorio metteva a disposizione, a richiesta, cassette contenenti recipienti adatti, moduli ed istruzioni. Il verbale veniva allegato al campione d'acqua in occasione della presentazione. Il laboratorio inviava come risposta al Comune di competenza il referto dell'analisi allegato ad una copia del verbale di prelevamento.
Per gli anni 1942, 1944, 1945, 1947, 1949-1951 e 1957-1960, alle analisi sono allegati gli elenchi delle analisi effettuate in ordine di numero di protocollo, con l'indicazione del Comune di provenienza e spesso del luogo del prelievo. Per gli anni 1949-1951 e 1957-1960 sugli elenchi sono indicate anche le date di presentazione dei campioni.
Note
(1) Regolamento per il laboratorio di igiene e profilassi in Trento, Deliberazione n. prot. 251/80-VII del Commissario straordinario per l'amministrazione della Provincia di Trento del 19 gennaio 1929, in: Archivio degli organi della Provincia di Trento, Serie Deliberazioni e verbali delle sedute degli organi per la straordinaria amministrazione della Provincia di Trento, registro n. 1.1.12, pp. 157-170.
7.68
Analisi delle acque potabili 1920-1924
- 1920, ottobre;
- 1921, febbraio - dicembre;
- 1922, gennaio - dicembre;
- 1923, gennaio - dicembre;
- 1924, febbraio - dicembre.
Busta
7.69
Analisi delle acque potabili
32 1925-1928
- 1925, gennaio - dicembre;
- 1926, marzo - dicembre;
- 1927, gennaio - dicembre (1);
- 1928, gennaio - dicembre.
Busta Note
(1) Quando col 1° luglio 1927 l'Amministrazione provinciale di Trento prende in carico la gestione del laboratorio chimico, la numerazione di protocollo e di analisi riparte dal n. 1.
7.70
Analisi delle acque potabili 1929-1934
- 1929, gennaio - dicembre;
- 1930, gennaio - dicembre;
- 1931, gennaio - dicembre;
- 1932, gennaio - dicembre;
- 1933, febbraio - dicembre;
- 1934, febbraio - dicembre.
Busta
7.71
Analisi delle acque potabili 1935-1943
- 1935, gennaio - dicembre;
- 1936, febbraio - dicembre;
- 1937, gennaio - dicembre;
- 1938, gennaio - dicembre;
- 1939, febbraio - dicembre;
- 1940, febbraio - novembre;
- 1941, marzo - dicembre;
- 1942, gennaio - novembre, con elenco delle analisi effettuate nel corso dell'anno.
- 1943, gennaio - dicembre.
Busta
7.72
Analisi delle acque potabili 1944-1948
- 1944, gennaio - dicembre, con elenco delle analisi effettuate nel corso dell'anno;
- 1945, giugno - settembre, con elenco delle analisi effettuate nel corso dell'anno;
- 1946, febbraio - dicembre;
- 1947, gennaio - dicembre, con elenco delle analisi effettuate nel corso dell'anno;
- 1948, febbraio - dicembre.
Busta
33 7.73
Analisi delle acque potabili 1949-1951
- 1949, gennaio - dicembre, con elenco delle analisi effettuate nel corso dell'anno;
- 1950, gennaio - dicembre, con elenco delle analisi effettuate nel corso dell'anno;
- 1951, gennaio - dicembre, con elenco delle analisi effettuate nel corso dell'anno.
Busta
7.74
Analisi delle acque potabili 1952-1953
- 1952, gennaio - dicembre;
- 1953, gennaio - dicembre.
Busta
7.75
Analisi delle acque potabili 1954-1955
- 1954, gennaio - dicembre;
- 1955, gennaio - dicembre.
Busta
7.76
Analisi delle acque potabili 1956
- 1956, gennaio - dicembre.
Busta
7.77
Analisi delle acque potabili 1957
- 1957, gennaio - giugno, con elenco delle analisi effettuate nel corso del semestre;
- 1957, luglio - dicembre, con elenco delle analisi effettuate nel corso del semestre.
Busta
7.78
Analisi delle acque potabili 1958
- 1958, gennaio - giugno, con elenco delle analisi effettuate nel corso del semestre;
- 1958, luglio - dicembre, con elenco delle analisi effettuate nel corso del semestre.
Busta
34 7.79
Analisi delle acque potabili 1959
- 1959, gennaio - giugno, con elenco delle analisi effettuate nel corso del semestre;
- 1959, luglio - dicembre, con elenco delle analisi effettuate nel corso del semestre.
Busta
7.80
Analisi delle acque potabili 1960-1961
- 1960, gennaio - giugno, con elenco delle analisi effettuate nel corso del semestre;
- 1960, luglio - dicembre, con elenco delle analisi effettuate nel corso del semestre;
- 1961 ottobre 11, analisi n. 3410.
Busta
35 serie 8
Denunce all'autorità giudiziaria, 1947-1963
buste 16
Contenuto
La serie comprende 16 buste di carteggio relativo alle analisi di sostanze alimentari rilevate come non corrispondenti, in tutto o in parte, alle norme vigenti in materia di igiene e conservazione degli alimenti per gli anni dal 1947 al 1963.
"Quando dall'analisi dei campioni risulti che le sostanze analizzate non corrispondano in tutto o in parte alle condizioni o ai requisiti prescritti, il capo del laboratorio presenterà, nei casi previsti dalle vigenti disposizioni legislative, denunzia circostanziata all'autorità giudiziaria competente, unendovi il verbale di prelevamento ed il certificato d'analisi, in ogni caso ne darà comunicazione circostanziata al rispettivo Potestà per i provvedimenti di sua competenza" (art. 17 del Regolamento) (1)
Le singole pratiche raccolgono generalmente: il verbale di accertamento e prelievo del campione redatto dai vigili sanitari, il referto delle analisi inviato all'ufficio di igiene o all'ufficiale sanitario del Comune di competenza, la denuncia inviata alla Procura della Repubblica e talvolta il verbale di sequestro della merce che risulta adulterata.
Con il 1961 le pratiche relative alle analisi effettuate per il Comune di Trento sono raccolte separatamente da quelle di competenza dei vigili sanitari provinciali che fanno capo al laboratorio o dei vigili sanitari di tutti gli altri Comuni della provincia.
Note
(1) Regolamento per il laboratorio di igiene e profilassi in Trento, Deliberazione n. prot. 251/80 - VII del Commissario straordinario per l'amministrazione della Provincia di Trento del 19 gennaio 1929, in: Archivio degli organi della Provincia di Trento, Serie Deliberazioni e verbali delle sedute degli organi per la straordinaria amministrazione della Provincia di Trento, registro n. 1.1.12, pp. 157-170.
8.81
Denunce all'autorità giudiziaria 1947-1950
- 1947, dicembre;
- 1948, gennaio - dicembre;
- 1949, gennaio - dicembre;
- 1950, gennaio - novembre.
Busta
8.82
Denunce all'autorità giudiziaria 1951-1952
- 1951, gennaio - dicembre;
36 - 1952, gennaio - dicembre.
Busta
8.83
Denunce all'autorità giudiziaria 1953
- 1953, gennaio - dicembre.
Busta
8.84
Denunce all'autorità giudiziaria 1954
- 1954, gennaio - dicembre.
Busta
8.85
Denunce all'autorità giudiziaria 1955
- 1955, gennaio - dicembre.
Busta
8.86
Denunce all'autorità giudiziaria 1956
- 1956, gennaio - dicembre.
Busta
8.87
Denunce all'autorità giudiziaria 1957
- 1957, gennaio - dicembre.
Busta
8.88
Denunce all'autorità giudiziaria 1958
- 1958, gennaio - dicembre.
Busta
8.89
Denunce all'autorità giudiziaria 1959
- 1959, gennaio - dicembre.
37 Busta
8.90
Denunce all'autorità giudiziaria 1960
- 1960, gennaio - dicembre.
Busta
8.91
Denunce all'autorità giudiziaria - Laboratorio provinciale ed altri enti 1961
- 1961, gennaio - dicembre.
Busta
8.92
Denunce all'autorità giudiziaria - Comune di Trento 1961
- 1961, gennaio - dicembre.
Busta
8.93
Denunce all'autorità giudiziaria - Laboratorio provinciale ed altri enti 1962
- 1962, gennaio - dicembre.
Busta
8.94
Denunce all'autorità giudiziaria - Comune di Trento 1962
- 1962, gennaio - dicembre.
Busta
8.95
Denunce all'autorità giudiziaria - Laboratorio provinciale ed altri enti 1963
- 1963, gennaio - dicembre.
Busta
8.96
Denunce all'autorità giudiziaria - Comune di Trento 1963
- 1963, gennaio - dicembre.
Busta