IL SETTIMANALE
de il Quotidiano Immobiliare
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26 marzo 2022PROMOS
L’AD FILIPPO MAFFIOLI PARLA DELLE SCELTE DI SVILUPPO NEL RETAIL
GUALINI
L’INNOVAZIONE TECNOLOGIA DAL CANTIERE ALL’EDIFICIO
INTERVISTA A CESARE FERRERO PRESIDENTE DI SOGEMI
FOODY: LA SFIDA
PIÙ GRANDE DI MILANO
RUBRICHE
editoriale
chi viene e chi va le DIRETTE ilqi Live!
deals
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ARTICOLI
Saremo il primo City Hub Agroalimentare d’Europa
PAGINA 13
SOMMARIO
SOMMARIO
Il futuro di Promos per i prossimi 30 anni
PAGINA 19
Aziende, il valore dei valori
PAGINA 35
I centri commerciali protagonisti di un nuovo urbanesimo
PAGINA 40
La tecnologia si vede dall’involucro
PAGINA 28
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EDITORIALE
EDITORIALE
di Cristina Giua
L’eredità Expo,
aggiornata al 2022
Come avrete notato, abbiamo scelto, come prota- gonista della copertina di questo numero de il Set- timanale, Cesare Ferrero, presidente di Sogemi, che ci ha aggiornato sul progetto Foody in cantiere a Milano. Si tratta di uno sviluppo immobiliare molto rilevante, che prevede un Nuovo Padiglione Orto- frutta (NPO) comprensivo del Mercato Ortofrutticolo e una Piattaforma Logistica dedicata alla gestione delle merci. È anche un intervento di rigenerazione coerente con il capoluogo lombardo che, come ri- corderete da Expo 2015, ha aggiunto la F di Food, alle altre due F di Fashion e Forniture, alle vocazioni d’eccellenza della città.
Ma il progetto che Cesare Ferrero ci racconta nell’ar- ticolo di apertura di questo numero non poteva non tenere conto degli ultimi due anni “che hanno scon- volto il mondo”: la logistica in modalità last-mile, ad esempio, è una tendenza che nel 2015 era comple- tamente fuori dai radar degli operatori, così come l’inserimento nel progetto di aree di co-working de- stinate alle aziende della filiera alimentare. Di rige- nerazione in chiave sostenibile, invece, se ne parla da anni: qui la novità è l’accelerazione verso i pa- rametri ESG (Environmental, Social e Governance) che stanno ridisegnando le esigenze di investitori e utenti finali.
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CONVEGNO ilQI - 28 APRILE
CONVEGNO
Investimenti nel Real Estate, come orientarsi tra le asset class
GIOVEDÌ 28 APRILE, ORE 9:00 - 13:00
ANTICIPAZIONE DI ALCUNI INTERVENTI
ISCRIVITI ORA
Roberto Zoia
CNCC, IGD SIIQ
Roberto Limetti
PRADERA MANAGEMENT ITALY
Sandro Innocenti
PROLOGIS ITALY
Marco Corti
BARINGS
Marco Claudio Grillo
ABITARE IN
Francesco Percassi
COSTIM
Alessandro Borghi
BORIO MANGIAROTTI
Daniele Levi Formiggini
NEPRIX
Valerio Duchini
B&B HOTELS ITALIA
Claudio Zampetti
IN.TECH
Christian Recalcati
SPORTIUM
Savino Natalicchio
KROLL REAL ESTATE ADVISORY GROUP
Alessandro Lombardo
GABETTI PS
PARTNER PARTNER ISTITUZIONALI
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LE DIRETTE ilQI Live! - GUARDA I VIDEO
SeiMilano
Marta Stella BORIO MANGIAROTTI
Alessandro Boscarini BORIO MANGIAROTTI Alberto Cancelli PLANET IDEA
Restyling Marina di Loano
Giuseppe Mazza MARINA DI LOANO
Vittorio Grassi VITTORIO GRASSI ARCHITECTS
Il turismo in Italia
Giampiero Schiavo CASTELLO SGE Giorgio Palmucci ENIT
Filippo Delle Piane ANCE
Giuseppe Roma RUR E TOURING CLUB ITALIANO
Il marketing per gli immobili di lusso
Piero Almiento SDA BOCCONI Marco Tirelli TIRELLI & PARTNERS Juanita de Paola TUSCANYLINK
21 MARZO22 MARZO25 MARZO23 MARZO
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LE DIRETTE ilQI Live! - PROSSIMI APPUNTAMENTI
ORE 14:30
COIMA C.so Como Place
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MARORE 10:00
Studentati | Modello tradizionale vs modello Ibrido: quali prospettive per gli studenti e gli investitori?
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MARORE 14:30
Vercelli 2030
APR
1
Vai al programma con tutte Le Dirette
di Aprile 2022
CLICCA QUI
ORE 14:30
Parma Pasubio NoPA
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MARORE 14:30
Il Design e le tendenze nel mondo dell’Hospitality
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MARTERNI E VITERBO TERNI E VITERBO
PROCEDURA DI VENDITA SENZA BASE D’ASTA
La Banca d’Italia intende alienare due complessi immobiliari di sua proprietà:
TERNI, PIAZZA CORNELIO TACITO N.1
Il complesso immobiliare viene offerto in vendita in blocco, per una superficie commerciale complessiva di circa 3.611 mq, oppure per singoli lotti:
• LOTTO A - circa 2.295 mq, a prevalente destinazione d’uso direzionale;
• LOTTO B - circa 1.316 mq, a prevalente destinazione d’uso residenziale.
L’immobile è sottoposto a vincolo di interesse storico-artistico ai sensi del D.Lgs. 42/2004.
Classe Energetica G – EPtot da 41,290 a 596,99 kWh/m2/anno.
VITERBO, LARGO GUGLIELMO MARCONI N. 15
Il complesso immobiliare viene offerto in vendita in blocco, per una superficie commerciale complessiva di circa 7.114 mq, oppure per singoli lotti:
• LOTTO A - circa 5.657 mq, a prevalente destinazione d’uso direzionale;
• LOTTO B - circa 1.457 mq, a prevalente destinazione d’uso residenziale.
L’immobile è sottoposto a vincolo di interesse storico-artistico ai sensi del D.Lgs. 42/2004.
• Classe Energetica F – EPtot 143,14 kWh/m2 anno.
I complessi immobiliari verranno venduti con procedure di vendita senza base d’asta.
La Banca d’Italia resta a disposizione per fornire chiarimenti e consentire l’accesso agli immobili, previa richiesta da inviare a mezzo posta elettronica all’indirizzo email: dismissioni.imm.avvisi@bancaditalia.it Il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse è il 14 APRILE 2022.
Per ulteriori informazioni e per consultare il testo integrale dei due Avvisi di vendita si rinvia al sito internet www.bancaditalia.it/chi-siamo/beni-immobili/dismissioni-immobiliari
TERNI VITERBO
Vai alla TABELLA DEALS 2022
italia
€ 280 MILIONI
Kryalos SGR è stata selezionata per gestire e valorizzare il portafoglio im- mobiliare della procedura competitiva
“Project Dream” promossa da Fonda- zione Enpam. A Kryalos SGR sono sta- ti assegnati 26 immobili, tra cui alcuni trophy asset, dislocati su tutto il territo- rio nazionale con un focus su Milano e Roma, per un valore di circa 280 milioni di euro. Per la gestione Kryalos SGR ha istituito 4 nuovi fondi.
Milano, Roma
€ 300 MILIONI
COIMA SGR ha raggiunto un accordo con primari investitori istituzionali ita- liani e internazionali per l’acquisizione di un portafoglio di 11 immobili a Roma e Milano, per un totale di circa 75.000 mq e oltre 300 milioni di euro. Gli immobili facevano parte di un più ampio porta- foglio della Fondazione Enpam, la quale ha promosso una procedura competiti- va per la cessione.
milano
€ 13 MILIONI
Banco BPM ha venduto la storica sede di Banca Rasini, in piazza dei Mercanti a Milano. L’immobile di tre piani è sta- to ceduto per oltre 13 milioni di euro, nell’ambito di un piano di dismissioni da circa 100 milioni. Dopo la fusione del 2016 tra il Banco e la BPM, la struttura ospitava principalmente i professionisti di Banca Aletti.
italia
€ 300 MILIONI
InvestiRE SGR (Gruppo Banca Finnat) ha perfezionato l’acquisto di 25 immo- bili, per circa 300 milioni di euro, facenti parte del portafoglio Dream oggetto di una procedura competitiva di dismis- sione e valorizzazione indetta da Fon- dazione Enpam. Per la valorizzazione InvestiRE ha costituito 3 fondi, di cui due a destinazione residenziale.
deals
DEALS S
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Giulio Limongelli
nominato Managing Director di DoveVivo Group
Dovevivo, piattaforma Di gestione Del monDo living in europa, annuncia la nomina Di giulio limongelli a
managing Director Del gruppo...
Giuseppe Cunetta
è il nuovo CMO di Engel & Völkers
giuseppe cunetta è il nuovo chief marketing officer (cmo) Di engel &
völkers. “grazie a questa nomina, il gruppo si arricchisce Di un Dirigente con granDi competenze nel Digital...
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chi viene e chi va
CHI VIENE E CHI VA
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CHI VIENE E CHI VA
Francesca Protopapa
nuova Head of Marketing &
Communications Italy
cBre, società attiva a livello monDiale nella consulenza immoBiliare, ha
nominato francesca protopapa nuova heaD of marketing & communications...
Alessandro Calabrese
nominato nuovo Direttore di
Mondovicino Outlet Village da Promos
con una formazione in amBito economico, alessanDro calaBrese, Dopo aver
maturato una forte esperienza nel
monDo finanziario, nel 2016 entra nel...
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ENNA E NUORO ENNA E NUORO
PROCEDURA DI VENDITA SENZA BASE D’ASTA
La Banca d’Italia intende alienare due complessi immobiliari di sua proprietà:
ENNA, PIAZZA GARIBALDI N. 4
Il complesso immobiliare viene offerto in vendita in blocco, per una superficie commerciale complessiva di circa 2.531 mq, oppure per singoli lotti:
• LOTTO A - circa 1.367 mq a prevalente destinazione d’uso direzionale;
• LOTTO B - circa 1.164 mq a prevalente destinazione d’uso residenziale.
L’immobile è sottoposto a vincolo di interesse storico-artistico ai sensi del D.Lgs. 42/2004.
Classe Energetica C – EPtot 25,00 kWh/m³/anno.
NUORO, VIALE EUROPA N.1
Il complesso immobiliare viene offerto in vendita in blocco, per una superficie commerciale complessiva di circa 2.687 mq, oppure per singoli lotti:
• LOTTO A - circa 1.780 mq, a prevalente destinazione d’uso direzionale;
• LOTTO B - circa 907 mq, a prevalente destinazione d’uso residenziale.
Classe Energetica G – EPtot 65,74 kWh/m³/anno.
I complessi immobiliari verranno venduti con procedure di vendita senza base d’asta.
La Banca d’Italia resta a disposizione per fornire chiarimenti e consentire l’accesso agli immobili, previa richiesta da inviare a mezzo posta elettronica all’indirizzo email: dismissioni.imm.avvisi@bancaditalia.it Il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse è il 14 APRILE 2022.
Per ulteriori informazioni e per consultare il testo integrale dei due Avvisi di vendita si rinvia al sito internet www.bancaditalia.it/chi-siamo/beni-immobili/dismissioni-immobiliari
ENNA NUORO
di Marco Luraschi
Saremo il primo City Hub Agroalimentare d’Europa
Cesare Ferrero di Sogemi ci racconta il futuro di Foody
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SAREMO IL PRIMO CITY HUB AGROALIMENTARE D’EUROPA
Il Mercato Agroa- limentare di Mila- no, che oggi chia- miamo Foody, è un luogo affascinante, innanzitutto perché vive con ritmi e ora- ri differenti da quelli della società del commercio e del ter- ziario, in secondo luogo perché è una miniera inesauribile di storie e perso- ne, racconti e avvenimenti. Il luogo dove arriva e viene smistato al mondo del commercio, l’alimentare e il flori- vavistico, nasce nel 1965 e da qui al suo 60° compleanno (il 2025) diven- terà un luogo nuovo moderno e fun- zionale, almeno nella prima parte del progetto che prevede in totale 350.000 metri quadrati edificati su una super- ficie fondiaria di 700.000 mq.
Probabilmente il più grande progetto di rigenerazione in atto in Italia e in buona parte d’Europa, come ci rac- conta il presidente di Sogemi Cesare Ferrero, all’11° piano dell’edificio che
offre una vista unica sul mercato e an- che sullo skyline di Milano. Un palazzo di 11 piani che sarà anch’esso ristrut- turato e ammodernato nella seconda
Foody: una miniera
inesauribile di storie, persone, racconti e
avvenimenti
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SAREMO IL PRIMO CITY HUB AGROALIMENTARE D’EUROPA
SOGEMI
SOCIETÀ
CESARE FERRERO
PERSONA
fase del progetto Foody. Oggi è attivo il cantiere della piattaforma logisti- ca che Sogemi sta sviluppando e che sarà terminato entro fine anno men- tre la prima piastra logistica dedicata all’alimentare è già stata sviluppata da Prologis e sarà inaugurata a mag- gio. Poi sarà la volta del resto della prima parte del progetto che prevede anche la demolizione della parte più
“storica” dei capannoni commerciali del Mercato, di cui forse ne sarà man- tenuto solo uno (il primo e più storico edifico A) a testimonianza della sto- ria del luogo. Accanto all’area, con un bando di Reinventing Cities, partirà un altro grande progetto di rigenerazio- ne sviluppato da REDO, insomma una grande trasformazione urbana.
Incontrare Cesare Ferrero in piena at-
tività di gare, oltre che essere sem- pre molto piacevole, è esemplificativo delle difficoltà che oggi un operatore pubblico trova a bandire gare di ap- palto così importanti: c’è scarsità un po’ di tutto, non è semplice trovare le realtà del mondo delle costruzioni in grado di presentarsi e fare un’offerta per gestire cantieri di queste dimen- sioni. Vi lasciamo all’intervista inte- grale in video ma certamente qualche passaggio di Ferrero va sottolineato come quando l’ex manager di primarie società di investimento del real esta- te italiano afferma che “oggi aprire un cantiere nel campo pubblico è davve- ro un evento, è un percorso così lungo nella sua parte decisionale che l’avvio di un cantiere è davvero un momento importantissimo. Noi come operatore
Sviluppo logistico a cura di Prologis
Guarda il video di presentazione dell’immobile inserito all’interno del progetto Foody Mercato Agroalimentare di Milano
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SAREMO IL PRIMO CITY HUB AGROALIMENTARE D’EUROPA
Intervista a
Cesare Ferrero
Guarda il video dell’intervista realizzata da il Quotidiano Immobiliare
pubblico lavoriamo con il Codice de- gli Appalti e quando apri un cantiere in ambito pubblico vuol dire che prima hai superato una serie lunghissima di ostacoli. Inoltre sta diventando tutto più difficile, siamo ancora nell’emer- genza sanitaria ma oggi in cantiere tutto è diventato più complicato”.
Parlavamo delle dimensioni di Foody, giusto per far capire di cosa si trat- ta: “È l’area unica in trasformazione più grande di Milano, più grande de- gli scali ferroviari, più grande di San Siro per dire. Andremo a realizzare 350.000 mq di strutture nuove con un indice edificatoria dello 0,5”.
Con questo progetto Milano si posizio- nerà ai primi posti in Europa rispetto ai mercati competitor più importanti:
“Gli altri mercati però sono fuori città,
all’epoca non c’era ancora il tema del- la logistica urbana, di prossimità, del last mile. Noi invece diventeremo il primo City-Hub Agroalimentare d’Eu- ropa. Un luogo strategico all’interno della città”. Se pensiamo che dalla fi- nestra vediamo vicini i Frigoriferi Mi- lanesi, capiamo di quanto Foody sia vicino al centro città.
Cosa vuol dire per Foody l’innovazione tecnologica? “Noi operiamo in un pro- dotto per così dire povero, non c’è il fascino del grande grattacielo, per noi l’innovazione principale è l’efficienza. I nostri prodotti valgono 1 euro al chilo-
Non c’è il fascino del grande
grattacielo:
l’innovazione principale è l’efficienza
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SAREMO IL PRIMO CITY HUB AGROALIMENTARE D’EUROPA
Vai alla scheda completa del progetto Foody 2025
grammo, l’innovazione è la tecnologia che fa efficienza. In questo però ab- biamo fatto una gara in tema ambien- tale per realizzare il primo impianto di produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Inoltre saremmo primat- tori nella distribuzione da Foody so- stenibile delle merci nella città”.
Il paragone che vede Ferrero per Fo- ody è anche quello con un grande ae- roporto, dove i lavori non si fermano mai:
una volta terminato un ampliamento e un ammodernamento si procede con una nuova opera, sempre ben attenti
a come si muove il mercato e l’eco- nomia in questo settore. Ve lo ripe- tiamo, Foody è un progetto unico, in un tessuto infrastrutturale però vec- chio e antieconomico che deve esse- re reso competitivo con le capacità della finanza pubblica e del real esta- te privato unito alla filiera tecnologica:
certo se lo chiedete a Cesare Ferre- ro vi potrebbe dire che lavorare nelle opere immobiliari nel settore pubbli- co è la cosa più complicata che esista sulla faccia della terra, ma insomma proprio per questo è stato scelto un uomo con la sua esperienza nel real estate, perché è forse l’unico in grado di gestire la complessità estrema del momento.
Come un grande aeroporto, una volta terminato un ampliamento si procede con una nuova opera
Database del
Real Estate Italiano
SCOPRI DI PIÙ
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SAREMO IL PRIMO CITY HUB AGROALIMENTARE D’EUROPA
Ogni nuovo giorno siamo più vicini ai pionieri del settore immobiliare, grazie a soluzioni e servizi all’avanguardia, in linea con le loro aspettative
Siamo più vicini a chi progetta la casa digitale, con le nostre soluzioni di domotica e smart home
Siamo più vicini al futuro perchè l’innovazione è nel nostro DNA
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20 ANNI CON ARTELIA ITALIA S
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di Marco Luraschi
IL FUTURO DI PROMOS PER I PROSSIMI 30 ANNI
Il futuro di Promos per i prossimi 30 anni
Le grandi novità della “family company”
raccontate dall’AD Filippo Maffioli
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IL FUTURO DI PROMOS PER I PROSSIMI 30 ANNI
PROMOS
SOCIETÀ
FILIPPO MAFFIOLI
PERSONA
Promos è una società leader nel mondo del settore retail in Italia e all’estero, da poco più di 30 anni
sviluppa strutture commerciali nei settori della grande distribuzione, dei centri commerciali, dei retail park e del settore degli outlet in cui è capofila. Nell’ottica del grande periodo di trasformazione del settore retail anche Promos guarda ai prossimi anni come un periodo di crescita e ampliamento del perimetro di attività, come ci racconta l’AD Filippo Maffioli, giovane ma già molto esperto rappresentante dell’attività della società, coinvolta oggi con partner finanziari di primo piano internazionale.
Promos è stata fondata nel 1990 da un’idea
imprenditoriale del suo fondatore – oggi Presidente – Carlo Maffioli (mio padre) che, tra le altre, ha avuto per primo l’intuizione di portare in Italia quello che, all’estero, era un fenomeno in vertiginosa crescita ma qui da noi ancora sconosciuto: l’Outlet.
Dopo alcuni anni di diffidenza, finalmente il nostro
FILIPPO, DA POCO PROMOS HA COMPIUTO 30 ANNI DI ATTIVITÀ CON FOCUS SEMPRE SUL SETTORE RETAIL. CI VUOI RACCONTARE COME SI È EVOLUTA LA SOCIETÀ IN QUESTE TRE
DECADI E CHE OBIETTIVI VI DATE
PER I PROSSIMI ANNI?
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IL FUTURO DI PROMOS PER I PROSSIMI 30 ANNI
Paese era pronto ad accogliere la novità e, nel ’99, Promos entra nel segmento proponendo un modus operandi innovativo, in grado di generare un vero e proprio modello di business nel settore.
In 23 anni sono oltre 20, tra Italia ed estero (Cina,
Romania, Polonia) le operazioni di cui si è occupata la nostra Azienda, arrivando a promuovere e realizzare circa 800.000 mila mq e collaborando con più di 1.000 brand. Tra le operazioni più significative promosse/
gestite ricordiamo Franciacorta Outlet, Palmanova Outlet e Scalo Milano Outlet and More.
Da qualche anno, alla prima generazione si affianca la seconda, composta da me e da mio fratello Tomaso, che non solo ha dato continuità al percorso intrapreso decenni fa ma, al contempo ha contribuito ad una
crescita costante del business.
La nostra è ancora – e ne siamo orgogliosi – una
‘family company’. Quando abbiamo iniziato erano
Quando abbiamo iniziato erano Quando abbiamo iniziato erano parecchie le famiglie che
parecchie le famiglie che
operavano in questo settore…
operavano in questo settore…
oggi siamo rimasti in pochissimi oggi siamo rimasti in pochissimi
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IL FUTURO DI PROMOS PER I PROSSIMI 30 ANNI
parecchie le famiglie che operavano in questo settore…
oggi siamo rimasti davvero in pochissimi. Ecco perché ci sentiamo ancora più motivati a portare avanti quanto creato in un percorso di crescita continua.
Naturalmente questo è possibile solo trasformando l’Azienda in una società più strutturata e manageriale, pur mantenendo i valori ‘umani’ che da sempre ci
contraddistinguono.
Siamo partiti come semplici gestori di strutture
commerciali, poi ci siamo evoluti proponendo un full service e andando a coprire tutte le aree, e infine siamo diventati anche sviluppatori ed investitori.
Promos è attualmente l’Azienda italiana leader nel settore Outlet e il percorso dei prossimi anni prevede di aggregare altre strutture ampliando il portfolio dei negozi under management che oggi si attesta a 600, rilanciare strutture non più performanti con il supporto di fondi e attivare, all’interno del Gruppo, una nuova divisione di business che sfrutterà il know how e i servizi Promos ma si inserirà in un settore differente dal retail.
Per concludere… ci siamo dati un obiettivo: essere riconosciuti sempre più come ‘shopping destinations maker’ e questo significa non essere più associati prevalentemente alle strutture commerciali che
gestiamo o abbiamo sviluppato ma ottenere notorietà più ampia.
Per farlo sono due le strade che stiamo percorrendo.
La prima è lavorare su strutture tradizionali, sia Centri
Commerciali che Outlet, e renderle più moderne, contemporanee e attuali portandole ad es-sere più competitive, anche in riferimento al mercato
internazionale e innestando nuove funzioni come food, entertainment, medical services, home, etc.
La seconda è intervenire sul portfolio, non solo in ottica di ampliamento (entro fine anno già ci avvicineremo a 700 negozi under management) ma di vera e propria trasformazione.
Il programma di sviluppo dei prossimi anni, infatti, ci vede impegnati su 2 nuovi fronti:
1. La riqualificazione di operazioni commerciali in location vincenti ma che hanno bisogno di essere rilanciate. Inseriremo quindi nuove funzioni o
opereremo restyling totali o parziali. Un esempio? Le Vele di Desenzano dove, oltre alla creazione di una food court, ci stiamo occupando di un rifacimento totale del Centro.
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IL FUTURO DI PROMOS PER I PROSSIMI 30 ANNI
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IL FUTURO DI PROMOS PER I PROSSIMI 30 ANNI
2. L’acquisizione di NPL (Non Performing Loan), asset non più performanti – che non necessariamente al riscatto sono ad uso commerciale – per trasformarli in location retail oriented. Un’attività che prevede la creazione di destinazioni shopping anche
completamente ripensate che possano vivere nuove vite e sopperire a nuove funzioni.
Gli Outlet sono un prodotto assolutamente
attuale, performante e molto interessante.
Per continuare però ad esserlo è fondamentale che il format venga modificato e reso costantemente
appealing e adeguato alle richieste del
mercato e alle nuove esigenze dei consumatori.
Da prodotto esclusivamente fashion-oriented, come è stato fino a pochi anni fa, oggi si sta sempre più virando al mixed-used. Si può dire che abbiamo sdoganato noi questo concetto con l’apertura, nel 2016, della prima food court all’interno di un Outlet (Scalo Milano Outlet&More), seguita poi da una seconda inaugurazione, a pochi mesi di distanza, a Valmontone Outlet.
Sempre Scalo Milano ci ha permesso di
inserire, per la prima volta, il seg-mento Home con l’apertura del primo ‘design district’ dove hanno trovato spazio brand quali Poltrona Frau, Natuzzi, Calligaris, Kartell che mai, prima di allora, avevano approcciato questo
ALL’INTERNO DEL
SETTORE RETAIL COME VEDI L’EVOLUZIONE PER IL SEGMENTO DEGLI
OUTLET DA SEMPRE A VOI, ED A TE IN
PARTICOLARE, MOLTO
CARO. È UN FORMAT
ANCORA ATTUALE PER
IL MERCATO?
Al momento abbiamo 3 progetti in pipeline:
• La
riqualificazione architettonica e
l’ampliamento del Complesso Commerciale Le Vele di Desenzano: un design completamente rinno-vato – sia per gli interni che per gli
esterni – un nuovo concept, l’incremento degli store presenti, nuovi accessi pedonali e una food court di circa 1.600mq.
SU QUALI PROGETTI
OGGI STATE LAVORANDO CON PIÙ ATTENZIONE
NELL’AMBITO RETAIL?
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IL FUTURO DI PROMOS PER I PROSSIMI 30 ANNI
settore. Trend che sta proseguendo anche con la
recente apertura – c/o Valmontone Outlet – degli store Scavolini, CoinCasa e PoltroneSofà.
Gli Outlet, quindi, da destinazioni di shopping si stanno trasformando sempre più in cittadelle dove poter trovare davvero tutto… oggi anche servizi medici e per la persona.
Siamo stati sempre noi i primi a portare in un Outlet, sempre a Valmontone, nel 2020 un centro vaccinale collaborando con Regione Lazio e dalla Asl Roma 5 e, a fine 2021, un medical center al cui interno si possono trovare uno studio dentistico, un laboratorio analisi e una Farmacia Comunale.
L’Outlet, quindi, può continuare ad essere un prodotto vincente se si riesce a creare un insieme di funzioni commerciali, tra loro complementari, che possano andare incontro a tutte le esigenze del consumatore.
ALL’INTERNO DEL
SETTORE RETAIL COME VEDI L’EVOLUZIONE PER IL SEGMENTO DEGLI
OUTLET DA SEMPRE A VOI, ED A TE IN
PARTICOLARE, MOLTO
CARO. È UN FORMAT
ANCORA ATTUALE PER
IL MERCATO?
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IL FUTURO DI PROMOS PER I PROSSIMI 30 ANNI
Gli ultimi due anni, di completa incertezza e discontinuità,
hanno messo alla prova tutti i mercati.
Quello degli Outlet, però, ha retto molto bene e, se possibile, ne esce anche
rafforzato arrivando oggi a raggiungere quasi i numeri del 2019.
Rispetto ad altri settori, infatti, il nostro ha reagito molto bene non
facendo registrare fallimenti di strutture – con conseguenti chiusure – come ad esempio è avvenuto nella ristorazione o nell’hotellerie, e questo è un segnale molto positivo perché evidenzia un’ottima solidità ed è indicatore di come si possa tornare ad una visione positiva del comparto.
Un 2021 che sarà ricordato soprattutto per
DOPO LA PANDEMIA, DALLA QUALE CI
AUGURIAMO TUTTI DI ESSERE IN PROCINTO DI USCIRE, COME NE
ESCE IL SETTORE? DOVE SIETE INTERVENUTI
PER RENDERE ANCORA COMPETITIVI E ATTUALI I FORMAT COMMERCIALI, I QUALI PER PRIMI HAN- NO PAGATO CON LE
CHIUSURE NEL PERIODO DI EMERGENZA?
• Il restyling completo di Città Sant’Angelo
Outlet Village che coinvolgerà non solo la parte strutturale ma anche l’estetica e gli allestimenti e offrirà al Centro una nuova e più contemporanea immagine oltre ad accrescerne l’appealing grazie all’introduzione di nuovi brand e di una food court che si svilupperà su 2.000 mq e ospiterà 10 nuovi punti ristoro tutti con dehors esterni.
E per finire la creazione di una ‘premium plaza’
all’interno del Valmontone Outlet… di cui però non posso anticipare ancora nulla!
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IL FUTURO DI PROMOS PER I PROSSIMI 30 ANNI
il notevole fermento del mercato poiché erano anni che non si assisteva ad un fervore simile tra nuove aperture (San Marino Outlet Experience), ampliamenti (Valmontone Outlet e La Reggia Designer Outlet).
La Pandemia – e i conseguenti lockdown e limitazioni – hanno inoltre dato il via ad una formidabile spinta al cambiamento, confermando la capacità di adattamento del settore e agevolando l’accelerazione di processi, come ad esempio il digitale, che avrebbero richiesto molti più anni per essere portati a termine.
Non ultimo, anche da un punto di vista istituzionale, il segmento ne esce nettamente migliorato poiché questa situazione ci ha spinto a trovare nuove dinamiche di confronto: dove prima i singoli player/gruppi erano considerati ‘battitori liberi’, oggi siamo riusciti a fare squadra e a compattarci lavorando e operando per obiettivi comuni.
La nostra strategia aziendale e le
operazioni già intraprese da qualche anno a questa parte vanno assolutamente
nella direzione dell’integrazione.
Più servizi si offrono all’interno di una struttura, più si ha la possibilità di attirare consumatori ma soprattutto post Covid si è capita l’importanza di creare nuovi spazi, più fluidi e dove l’utente possa trovare risposta a tutte le sue esigenze.
SEI D’ACCORDO CHE IN FUTURO IL SETTORE COMMERCIALE SARÀ
SEMPRE PIÙ INTEGRATO CON ALTRE FUNZIONI AL SUO INTERNO (CO- WORKING, SERVIZI,
LEISURE, ETC) OPPURE IL COMMERCIO DEVE SEMPRE ESSERE
L’ANCORA TRAINANTE DI UN CENTRO
COMMERCIALE?
di Cristina Giua
La tecnologia
si vede dall’involucro
L’innovazione di Gualini, raccontata dall’AD Matteo Maconi
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LA TECNOLOGIA SI VEDE DALL’INVOLUCRO
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GUALINI
SOCIETÀ
MATTEO MACONI
PERSONA
La sostenibilità energetica dell’edificio ottenuta grazie a facciate “a doppia pelle” o fotovoltaiche; la customizzazione a misura di comittente; la modalità off site per la gestione efficiente del lavoro di cantiere.
Un’azienda dalla tradizione nel mondo delle costruzioni come Gualini parte da questi elementi per affrontare il futuro. A spiegarcelo l’Amministratore Delegato e Direttore Generale, Matteo Maconi.
LA TECNOLOGIA SI VEDE DALL’INVOLUCRO
Gualini è un’azienda con una lunga storia:
è stata fondata
nella seconda metà dell’Ottocento e, in quel periodo, realizzava prodotti diversi da quelli che oggi proponiamo.
La grande svolta tecnologica arriva negli anni Ottanta, sotto la guida dell’attuale Presidente Esecutivo Ruggero Gualini, quando l’azienda inizia a realizzare diverse soluzioni per
l’involucro edilizio, e porta con sé un continuo sviluppo del business sul territorio nazionale ed internazionale, con realizzazioni in Francia, Israele e, dal 2018, negli Stati Uniti. Dal 2019 la Gualini ha iniziato un nuovo, entusiasmante,
ING. MACONI, PARTIAMO CON UN PO’ DI STORIA:
QUANDO È NATA LA GUALINI E QUANDO È INIZIATA LA
COLLABORAZIONE
CON COSTIM?
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LA TECNOLOGIA SI VEDE DALL’INVOLUCRO
processo di crescita e cambiamento con l’ingresso nel gruppo COSTIM, holding industriale fondata dal Cav. Lav. Domenico Bosatelli e da Francesco Percassi e guidata dall’AD Jacopo Palermo. Insieme a Elmet e Impresa Percassi, da quel momento, operiamo lungo tutta la filiera del Real Estate per la realizzazione
“chiavi in mano” di grandi progetti di rigenerazione urbana, nell’intento di migliorare efficienza e
coordinamento con economie di scala. Un viaggio che ci porterà sempre più lontano e ci permetterà di esprimere al meglio il nostro contributo per
l’innovazione del mercato immobiliare. Un viaggio che, solo nel 2021, ha portato il nostro fatturato a 58 milioni di euro, con una crescita di oltre il 70%.
Sicuramente l’off- site è una modalità di gestione del
lavoro che aumenta l’efficienza e
snellisce i tempi in cantiere,
permettendo di rispettare al meglio le tempistiche,
soprattutto per chi, come nel
nostro caso, ha un impianto con grandi capacità produttive e in continua crescita (parliamo di una superficie coperta di 20.000 mq circa). È una tecnica già ampiamente utilizzata in Gualini: basta pensare che una delle nostre soluzioni di punta è la
facciata a cellule, con una capacità produttiva mensile di circa 6.000 mq. Un tipo di facciata in cui ogni unità, ogni “cellula” appunto, viene completamente assemblata in officina, per
QUALI SONO LE TECNOLOGIE CHE, A VOSTRO PARARE, STANNO INNOVANDO IL VOSTRO SETTORE?
AD ESEMPIO, SI
PARLA DI OFF-SITE COME MODALITÀ PER EFFICIENTARE IL
CANTIERE: È QUESTO IL
FUTURO?
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LA TECNOLOGIA SI VEDE DALL’INVOLUCRO
poi essere montata, già ultimata, in cantiere. Questo tipo di lavorazione non solo rende il processo di
installazione molto più preciso e veloce, ma garantisce un involucro edilizio di qualità impeccabile e altissime prestazioni termiche ed energetiche. Dal punto di
vista della progettazione, invece, una delle tecnologie più innovative è il BIM, che permette di creare modelli digitali contenenti le informazioni sull’intero ciclo di vita dell’opera, dal progetto, alla costruzione, fino alla sua demolizione e dismissione, corredando i nostri prodotti con un set di informazioni integrate nel
progetto generale. Il nostro Ufficio Tecnico opera da tempo allo sviluppo di progetti integrati con tecnologia BIM, per proporre soluzioni sempre più performanti e customizzate e ottimizzare le fasi realizzative, migliorando la qualità dei nostri servizi al cliente.
Le facciate “a doppia pelle”
Le facciate “a doppia pelle”
permettono di avere ambienti permettono di avere ambienti perfettamente temperati, caldi perfettamente temperati, caldi d’inverno e freschi d’estate
d’inverno e freschi d’estate
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LA TECNOLOGIA SI VEDE DALL’INVOLUCRO
La termoregolazione dell’edificio è una delle caratteristiche principali in termini di sostenibilità
energetica: in questo senso, le facciate “a doppia pelle” sono un tipo di soluzione particolarmente adatta a soddisfare quest’esigenza, permettono di avere ambienti perfettamente temperati, caldi d’inverno e freschi d’estate. Inoltre, stiamo sviluppando con Dynamo Energies, di cui Gualini è partner
industriale, un particolare prototipo di facciata fotovoltaica, che non solo permette di sfruttare a pieno l’energia rinnovabile della luce solare, ma pone una soluzione al problema estetico dei pannelli solari tradizionali e porta a una significativa riduzione del consumo di suolo.
Un’altra caratteristica che contraddistingue i nostri involucri edilizi è la possibilità di customizzazione: ogni cliente richiede
caratteristiche ad hoc per il proprio progetto e noi dobbiamo essere pronti a soddisfarle
QUALI SONO LE
CARATTERISTICHE DELLE FACCIATE PER GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA DI UN EDIFICIO? PIÙ IN
GENERALE, QUALI ALTRE CARATTERISTICHE
DEVONO AVERE OGGI LE FACCIATE PER
GARANTIRE LE QUALITÀ DELL’IMMOBILE?
(COMFORT, SICUREZZA...)
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con soluzioni estremamente versatili, che possano adattarsi facilmente alle esigenze più diverse. Il tutto, ovviamente, senza scordare l’aspetto: i nostri prodotti sono gli abiti degli edifici, il biglietto da visita dell’immobile e, per questo, le nostre facciate non devono appagare solo le esigenze funzionali e tecnologiche, ma anche quelle estetiche.
LA TECNOLOGIA SI VEDE DALL’INVOLUCRO
Con l’apertura della nuova filiale in
Francia, della società Gualini Inc. negli
Stati Uniti e di Gualini SARL nel Principato di Monaco,
questo 2022 mira a consolidare
l’obiettivo di sviluppo internazionale
dell’azienda. Gli ultimi mesi sono stati ricchi di nuovi progetti:
abbiamo da poco iniziato i lavori per Sei Milano e Merlata Bloom, in Italia, mentre a Montecarlo sono iniziate le attività di posa in opera del
cantiere di Testimonio II ed è in partenza quello di Mareterra, nuovo lussuoso quartiere che
DOPO AVER PARLATO DI INNOVAZIONE DI PRODOTTO, CI SPIEGA QUALI SONO I PIANI DI SVILUPPO DI
GUALINI PER IL 2022
E A QUALI PROGETTI
STATE LAVORANDO (O
INIZIERETE A BREVE A
LAVORARE)?
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LA TECNOLOGIA SI VEDE DALL’INVOLUCRO
porta la firma, tra gli altri architetti, di Renzo Piano. In Francia abbiamo recentemente firmato il contratto per la realizzazione del nuovo distretto governativo della città di Lille per oltre 26.000 metri quadrati di
involucro edilizio.
Un ruolo speciale negli obiettivi del 2022 è
sicuramente riservato al completamento di Chorus Life Bergamo, l’intervento di rigenerazione urbana e Smart- District a cui sta lavorando tutto il gruppo COSTIM.
Il portafoglio di Gualini al febbraio 2022 supera i 150 milioni di Euro su quattro paesi e la nostra direzione commerciale sta operando attivamente per ulteriori sviluppi nelle aree di interesse strategico. Il nostro obiettivo è, come sempre, lavorare con la massima professionalità e qualità per garantire ai clienti
soluzioni integrate e servizi di altissima qualità.
Aziende, il valore dei valori
di André Straja
I criteri ESG declinati al mondo delle imprese
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AZIENDE, IL VALORE DEI VALORI
Il termine “valore aziendale” è un ter- mine che oggi vie- ne usato per iden- tificare l’etica di un’impresa e i suoi comportamenti virtuosi nel mercato e con collaboratori, clienti e fornitori.
La cosa interessante da notare è che
“valore” è un termine che appartiene, come origine, al linguaggio dell’eco- nomia, e solo in seguito si è esteso anche all’atteggiamento etico.
In effetti, esiste una stretta correlazio- ne tra comportarsi in modo corretto, equo, trasparente e il vantaggio eco- nomico che se ne può trarre.
I valori aziendali investono diverse aree: lo sviluppo sostenibile, la tra- sparenza, l’equità, l’onestà, la corret- tezza, l’integrità, il rispetto, la fiducia, la soddisfazione del cliente, la preci- sione, la puntualità, la responsabilità, l’affidabilità, la crescita dei collabora- tori e tanto altro ancora.
Una possibile sistematizzazione di questi concetti è prodotta dall’acro- nimo ESG (Environmental, Social and
Governance). Environmental, riguarda l’impatto su ambiente e territorio. So- cial comprende l’impatto sociale delle iniziative aziendali. L’ultimo elemento, Governance, riguarda le scelte dell’A- zienda in una molteplicità di campi:
gestione delle risorse umane, tra- sparenza, meritocrazia, rapporti con clienti, fornitori ed Enti pubblici.
Se vogliamo rapportarlo al nostro set- tore, l’acronimo ESG sostanzialmente contestualizza dei valori che sono ov- vii, “innati” nella nostra vita e nel quo- tidiano.
Di fatto, esiste una stretta correlazione tra valori aziendali e profitti. Se pren- diamo in esame lo scenario più recen- te e l’emergenza legata alla pande- mia troviamo una grande quantità di aziende con comportamenti virtuosi che ha moderato l’impatto sulla loro economia. Secondo il rapporto Wel- fare Index PMI 2020, nell’emergenza le imprese hanno saputo acquisire
Cosa si intende esattamente con “valore aziendale”?
Il rapporto che lega i valori aziendali al profitto
ANDRÉ STRAJA
PERSONA
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AZIENDE, IL VALORE DEI VALORI
GAS STUDIO
SOCIETÀ
un ruolo ancora più significativo nel tessuto territoriale e comunitario. La stragrande maggioranza di esse ha realizzato iniziative di sostegno socia- le, finalizzate nel 95,8% ad azioni per la salute e la sicurezza dei lavoratori, nel 78,7% ad attività di riorganizzazio- ne del lavoro per la conciliazione delle esigenze familiari dei dipendenti, e nel 24,1% a nuove iniziative formative.
Le imprese più etiche
hanno performance migliori
Secondo HSBC tra il 24 febbraio e il 23 marzo 2020, il mese più difficile per le borse, travolte da una volatilità senza precedenti, le società più responsabili dal punto di vista ambientale e socia- le avrebbero ottenuto risultati migliori rispetto alle altre aziende. Lo studio ha riguardato oltre 600 compagnie climate friendly (ovvero capaci di ge- nerare almeno il 10% dei loro ricavi da strategie e soluzioni in linea con il contrasto al cambiamento climati- co) e 150 società con elevati punteg- gi ESG. Le prime hanno sorpassato le concorrenti tradizionali sul mercato azionario del 3%. Le seconde hanno superato le avversarie con un distac- co di ben 7 punti percentuali.
La qualità premia anche nel settore immobiliare. Valori e profitti vanno di pari passo anche per quanto riguar- da il settore edilizio e il progetto ar- chitettonico. Un immobile progetta- to con qualità garantisce nel tempo
rendimenti migliori e questo concetto sta prendendo sempre più piede tra gli sviluppatori: Storicamente, in Ita- lia, si è sempre trattato di un tipo di committenza che aveva un business legato a ristrutturazione, o riqualifi- cazione e vendita. In caso di nuove costruzioni l’obiettivo era spesso di vendere tutto già sulla carta, in fase di progetto. La pandemia ha influenzato in modo rilevante questo tipo di busi- ness e oggi assistiamo a richieste di- verse più legate al mercato degli affitti e a tipologie di affitti più brevi, anche brevissimi: (da uno a dodici mesi). In fase di progetto questo porta a tutta una serie di variabili di cui è opportu- no tenere conto, primo tra tutti la so- stenibilità e la resilienza dell’immobile in modo da impattare meno sull’am- biente, certamente, ma soprattutto di ridurre i consumi di acqua, energia, illuminazione evidenziando una mag- gior flessibilità del progetto scaturita da una progettazione che consente di attuare delle modifiche distributive senza avere un significativo impatto sulle tempistiche, centrando in modo ottimale la richiesta del mercato.
Potremmo dire lo stesso per il design;
la qualità che troviamo in una seduta Eames fa sì che esse siano incredibil- mente popolari e molto vendute da ol- tre 60 anni.
Il valore dei valori è quindi un concet- to di grande attualità e rivoluzionario rispetto alla vecchia concezione d’im-
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AZIENDE, IL VALORE DEI VALORI
presa che metteva il profitto a breve termine sopra ogni cosa e lo rendeva antitetico a temi come responsabili- tà sociale. Il tema del valore sembra scontato, ma appare necessario sot- tolinearne l’importanza per non di- menticarlo e ridargli grande visibilità.
Infine, un’ultima riflessione. Un mon- do globalizzato e digitalizzato è in una certa misura una casa di vetro in cui le scelte dell’azienda sono valutate con attenzione da acquirenti e consu- matori. Non è raro trovare sui social network post che informano invitano a boicottare aziende che fanno scelte poco sostenibili come sfruttamento del lavoro minorile, inquinamento, o scarsa attenzione alla parità di genere e all’inclusività. Oggi con un sempli- ce smartphone i consumatori attuano azioni di boicottaggio degli acquisti e molto altro ancora. I valori azien- dali, comunicati e condivisi corretta- mente, aiutano quindi ad allontanare questi rischi e a creare una relazione più stretta e di migliore qualità tra chi vende e chi compra.
Alcuni esempi di valore in architettura
In architettura ogni immobile dialoga con il contesto e con le persone. Alcu- ni progetti però vanno oltre e diventa- no un potente strumento di comuni- cazione. Se un immobile fa parlare di sé in modo positivo attira automati- camente valore su di sé, sul quartiere,
sulla città. Viceversa un edificio di cui si parla male ne riduce il valore.
A Milano in partico- lare ci sono esem- pi molto rilevanti di edifici diventati strumenti di comu- nicazione vincen- te. Uno di questi è il Bosco Verticale, certamente un edificio che suscita tra gli addetti ai lavori pareri contrastanti, ma che ha creato un’immagine “ver- de” di Milano veicolata con successo in tutto il mondo. Questo aggiunge valore all’immobile e al quartiere che include, per fare un altro esempio, an- che la piazza Gae Aulenti, progettata da Cèsar Pelli.
Si tratta di un’opera realizzata da un promotore immobiliare, Hines, che ha una lunga storia di progetti architetto- nici intelligenti, con i migliori architetti del mondo. La piazza ha creato una nuova vita nel cuore di Milano. An- che la Torre Unicredit è parte di que- sto valore aggiunto a tutto il quartiere, promuovendo un’immagine di Milano che ha un indotto straordinario.
Un ultimo esempio, stavolta all’estero, è il Centre Pompidou a Parigi. Prima quella zona era disastrata e poco va- lorizzata. È arrivato un edificio dirom- pente che ha creato molte controver- sie, ma che ha dato energia a tutta la piazza; è emersa una vita sociale di grande valore che ha vitalizzato tutto
Bosco Verticale:
uno strumento di comunicazione vincente
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AZIENDE, IL VALORE DEI VALORI
il quartiere aggiungendo ovviamente valore economico a tutti gli edifici che vi si affacciano.
Questo immobile è considerato un di- sastro in termini di costi di manuten- zione, ma io credo si sia ampiamen- te ripagato. Nel mondo esistono tanti progetti architettonici che necessita- no di costosa manutenzione, penso ad esempio alla Torre Eiffel o al Gol- den Gate Bridge, ma sono fondamen- tali per l’identità delle città nelle quali si trovano e questo crea un valore che
non ha assolutamente prezzo.
Quanto detto sopra può essere ap- plicato anche al design: per fare un esempio tra tanti penso alle sedie Ea- mes Aluminium Group di Vitra. Pro- gettate nel 1958 sono ancora talmen- te popolari che Vitra ha una fabbrica specifica solo per questo modello.
Lavorare con cura e attenzione per i valori del design in questo caso ha generato profitti notevoli e continui in tutti questi anni.
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AZIENDE, IL VALORE DEI VALORI
Il ruolo del retail per realizzare gli obiettivi del PNRR
di Roberto Zoia
I centri commerciali protagonisti di un nuovo urbanesimo
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I CENTRI COMMERCIALI PROTAGONISTI S
DI UN NUOVO URBANESIMO
Guardando indietro agli ultimi due anni e mezzo non posso fare a meno di riflet- tere sulle numerose sfide che abbiamo affrontato e sui cam- biamenti che, que- ste, hanno in molti casi determinato sia a livello personale che di business. La nostra Industria ha compreso ancora di più l’importanza dell’evoluzione del format di centro commerciale e la ne- cessità di adattare le strutture e i servizi ai nuovi e diversi bisogni della cliente- la, soprattutto dopo la diffusione della pandemia. Il settore del commercio è, inoltre, diventato sempre più consape- vole del contributo sostanziale che è in grado di dare alla crescita dell’eco- nomia del nostro Paese e alla realizza- zione di diversi obiettivi del Piano Na- zionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), attraverso la stretta collaborazione con le Istituzioni nazionali e locali.
Il Consiglio Nazionale dei Centri Com- merciali, Associazione che ho l’ono- re di guidare dal 2020, ha dimostrato
in particolare un crescente impegno nell’ambito del PNRR, individuando e sviluppando soluzioni inerenti cinque asset strategici per il piano del Gover- no, presentate alcune settimane fa alle Istituzioni: digitalizzazione, efficienza energetica, rigenerazione urbana e ser- vizi sanitari territoriali, su cui il nostro settore sta investendo già da anni. La capillarità dei nostri centri sul territorio nazionale, gli ampi spazi e i numero- si servizi che mettiamo a disposizione rendono infatti le nostre strutture dei veri incubatori di best practice e luoghi di riferimento per comunità, imprese e associazioni, oltre che presidi socio-e- conomici, di sicurezza e salute. Le no- stre strutture sono, quindi, i luoghi ide- ali nei quali sviluppare questi obiettivi.
Questa consapevo- lezza ci ha spinti a crescere e ad evol- vere il nostro format, portando a distac- carci dall’immagi- ne di old economy a cui il nostro comparto era associato in passato e ad affermarci, nel corso de-
CNCC
SOCIETÀ
ROBERTO ZOIA
PERSONA La nostra
Industria ha compreso l’importanza dell’evoluzione del format di centro commerciale
Evolvere il nostro format significa distaccarci dall’immagine di old economy
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I CENTRI COMMERCIALI PROTAGONISTI S
DI UN NUOVO URBANESIMO
gli anni, sempre di più come innovato- ri e protagonisti di un nuovo urbane- simo. Alle incertezze degli ultimi anni e ai cambiamenti nelle abitudini dei clienti, la nostra industria ha risposto con prontezza, accelerando un percor- so di cambiamento che pone al centro le persone e il loro dialogo con il cen- tro commerciale. Alla paura della diffu- sione del Covid-19, i nostri centri han- no reagito organizzando i propri spazi come hub vaccinali, contribuendo con- cretamente a migliorare le condizioni di alcuni territori, attraverso la propria as- sistenza in un periodo di grandi timori e dimostrando il valore aggiunto della collaborazione tra pubblico e privato.
La strada che ave- vamo tracciato e che ora percorria- mo con entusia- smo e perseveranza ha avuto inizio con un’analisi profon- da di ogni aspetto del nostro business, dall’offerta merceo- logica ai servizi, con la volontà di offrire alle comunità un luogo di riferimento innovativo, funzionale e flessibile e di definire obiettivi che fossero comuni a tutti gli attori della nostra industria e che creassero valore dal breve al lun- go termine.
Ad esempio, grazie alle azioni messe
in atto già da alcuni anni per contribu- ire al raggiungimento di una sempre maggiore carbon neutrality delle no- stre strutture, aspirando anche ad una positive carbon footprint, abbiamo ri- dotto in modo significativo il consumo energetico all’interno dei centri com- merciali, incrementandone l’efficienza attraverso lo sfruttamento di energie sostenibili e l’impiego di alcune misure specifiche, come quelle legate all’illu- minazione e alla climatizzazione. Tutto questo, ha permesso un abbattimento dei costi dell’energia che, in un momen- to di crisi e caro-energia come quello che stiamo attraversando, rappresen- ta un elemento di grande vantaggio economico per noi e i nostri operatori.
Altri esempi virtuo- si delle iniziative dei nostri centri sono l’incremento della biodiversità e degli spazi verdi, la realiz- zazione di impianti fotovoltaici per la creazione di comu- nità energetiche o per l’autoconsu- mo collettivo dei nostri esercenti e le iniziative di economia circolare per la raccolta dei rifiuti, il riciclo dei materia- li e il riutilizzo nelle strutture dei centri commerciali, oltre alle iniziative a fa- vore della mobilità sostenibile, come punti di ricarica e-bike o di automobili elettriche, a disposizione dei clienti.
L’inizio di un’analisi profonda di ogni aspetto del nostro business, dall’offerta
merceologica ai servizi
Tra le iniziative dei nostri centri ci sono l’incremento della biodiversità e degli spazi verdi
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I CENTRI COMMERCIALI PROTAGONISTI S
DI UN NUOVO URBANESIMO
Tutte queste ini- ziative sono prova del nostro impegno quotidiano, attra- verso il quale siamo in grado di produrre valore per le comu- nità che serviamo e, di conseguenza, per il territorio naziona- le. Attraverso l’impiego delle nostre ri- sorse, abbiamo attuato misure che ci portassero a diventare sempre più so- stenibili, dal punto di vista ambienta- le quanto sociale, e tecnologici e mo- derni dal punto di vista digitale e della comunicazione. Abbiamo adottato un nuovo modo di dialogare con i nostri visitatori, attraverso l’impiego di stru- menti sempre più digital e smart, che hanno accompagnato i nostri centri verso la transizione digitale.
Oltre lo sviluppo di- gitale della nostra Industria, ci siamo poi posti l’ambizio- so obiettivo di crea- re spazi accessibi- li adibiti a centri di formazione digitali, rivolto sia ai lavora- tori che agli esercenti, all’interno dei nostri centri commerciali. Proprio gra- zie alla nostra capillarità sul territorio nazionale, possiamo infatti svolgere
un ruolo fondamentale a supporto di una migliore diffusione delle compe- tenze digitali per tutta la popolazione.
Un altro aspetto fondamentale che ci piacerebbe portare avanti è lo svilup- po di piattaforme user-experience che promuovano l’esperienza phygital a sostegno delle piccole realtà commer- ciali il cui livello di competitività sul mercato è diminuito a causa della cre- scita dell’e-commerce, un sostegno diretto a quegli operatori che, da soli, non potrebbero permettersi cambia- menti del genere.
Crescita, evoluzio- ne e adattamen- to sono gli obiettivi che continuiamo a perseguire da diver- si anni e che hanno permesso al format di centro commer- ciale di rispondere ai cambiamenti nel- le esigenze della clientela, soprattutto negli ultimi due anni. La formalizzazio- ne delle proposte dell’Industria per il PNRR rende ancora più chiaro il nostro impegno per lo sviluppo e una cresci- ta sostenibile dei territori di cui le no- stre strutture fanno parte, mettendo a disposizione gli spazi e gli strumenti a nostra disposizione, in cambio di fondi che possano supportarci nel raggiun- gere obiettivi comuni.
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S Ci siamo posti
l’ambizioso
obiettivo di creare spazi accessibili adibiti a centri di formazione digitali
Attraverso l’impiego delle nostre risorse, abbiamo attuato misure che ci portassero a diventare sempre più sostenibili
La
formalizzazione delle proposte dell’Industria per il PNRR rende ancora più chiaro il nostro impegno per lo sviluppo
I CENTRI COMMERCIALI PROTAGONISTI DI UN NUOVO URBANESIMO
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Fondato da
Guglielmo Pelliccioli
Redazione
Cristina Giua, Kevin Massimino, Patrizio Valota, Pietro Zara
Consulenza editoriale
Daily Real Estate sas di Lara Pelliccioli
Grafica e impaginazione
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