Biosintesi dei triacilgliceroli
Destino della maggior parte degli acidi grassi sintetizzati o ingeriti:
Ø triacilgliceroli (riserva) Ø fosfolipidi (membrane)
in base alle necessità metaboliche
La prima fase della biosintesi è l’acilazione dei due -OH liberi del
glicerolo-3-fosfato con due molecole di acilCoA per dare diacilglicerolo-3-fosfato (acido fosfatidico)
I triacilgliceroli sono sintetizzati a partire da
Acil-CoA e glicerolo-3-fosfato
Nei tessuti degli animali la biosintesi dei triacilgliceroli è regolata da ormoni
L’insulina stimola la conversione in grassi dei carboidrati e delle
proteine della dieta
Biosintesi del colesterolo
- componente delle membrane
- precursore della biosintesi di ormoni steroidei e sali biliari
Le prime importanti indicazioni sulla biosintesi del colesterolo si devono a Block (1940):
due gruppi diversi di animali sono stati alimentati con acetato marcato con C
14a livello del C metilico o a livello del C carbonilico.
La distribuzione della marcatura nel colesterolo isolato dai due gruppi ha
consentito di identificare le tappe enzimatiche coinvolte nella biosintesi
Intermedi fondamentali nella biosintesi del colesterolo sono le
UNITA ’ ISOPRENICHE
che sono anche i precursosi di molti altri lipidi naturali
Il colesterolo viene prodotto da Acetil-CoA in quattro tappe
(1) tre unità acetiliche condensano per formare un intermedio a sei C, il
mevalonato
(2) il mevalonato viene convertito in unità isopreniche (cinque C)
(3) la polimerizzazione di sei unità
isopreniche produce una struttura lineare a 30 atomi di C (squalene)
(4) la ciclizzazione dello squalene produce i quattro anelli del nucleo steroideo,mentre un’ulteriore serie di modificazioni
(ossidazioni, rimozione e spostamento di
gruppi metilici) genera il colesterolo
Tappa fondamentale
La terza reazione, catalizzata da
HMG-CoA reduttasi è la tappa limitante dell’intero processo e punto di regolazione
Prima tappa:
Sintesi di mevalonato da acetato
defosforilazione
di HMG-CoA reduttasi fosforilazione
X è un metabolita del colesterolo non ancora identificato che stimola la proteolisi di HMG-CoA reduttasi
Regolazione della biosintesi del colesterolo
necessaria per bilanciare la produzione endogena e l’assunzione con la dieta nei mammiferi la biosintesi viene regolata dalla concentrazione del
colesterolo e da insulina e glucagone
Le statine abbassano i livelli di colesterolo nel siero:
Lovastatina (ricavata da funghi) e analoghi semisintetici Inibitori di HMG-CoA reduttasi
Analoghi strutturali dello stato di transizione di un intermedio tetraedrico
che si forma durante la reazione catalizzata da HMG-CoA reduttasi
L’esterificazione converte il
colesterolo libero in una forma più idrofobica sotto la quale viene
conservato o trasportato
Nei vertebrati la biosintesi del colesterolo avviene principalmente nel citosol delle cellule epatiche
- una piccola parte viene incorporata nelle membrane dell’epatocita - la maggior parte viene esportata sotto due forme:
acidi biliari
esteri
Il colesterolo, gli esteri del colesterolo, i tricilgliceroli ed i fosfolipidi sono trasportati dal torrente circolatorio dai tessuti di origine a quelli di destinazione finale, dove devono essere utilizzati o immagazzinati, sotto forma di LIPOPROTEINE PLASMATICHE
La componente proteica viene definita
APOPROTEINA
Combinazioni diverse di lipidi e proteine generano particelle con diversa densità:
LE LIPOPROTEINE PLASMATICHE
Grazie alla diversa densità le diverse lipoproteine possono essere
separate tramite ultracentrifugazione ed osservate al microscopio
elettronico
Ogni classe di lipoproteine ha una funzione specifica, determinata dal suo sito di sintesi, dalla composizione in lipidi, dal contenuto in
apolipoproteine
In genere le componenti proteiche agiscono come segnali che indirizzano
le particelle verso tessuti specifici o attivano enzimi che poi agiscono
sulle particelle stesse
Chilomicroni
Le lipoproteine più grandi
Contengono una elevata percentuale di triacilgliceroli
Sono sintetizzati nel reticolo endoplasmatico liscio delle cellule epiteliali che rivestono l’intestino tenue
Si spostano mediante il sistema linfatico ed entrano nel flusso sanguigno attraverso l’arteria succlavia
Trasportano ai diversi tessuti gli acidi grassi ingeriti con la dieta
(sotto forma di triacilgliceroli)
lipoproteine a densità molto bassa, VLDL
Quando la dieta contiene un eccesso di acidi grassi o un eccesso di carboidrati:
Gli acidi grassi vengono convertiti in triacilgliceroli a livello epatico e trasferiti ad apolipoproteine specifiche formando
- contengono:
triacilgliceroli colesterolo
esteri del colesterolo apoC-I
apoC-II apoC-III apo-E
- sono trasportate dal fegato al tessuto adiposo
- apoC-II attiva una lipoproteina lipasi che idrolizza i triacilgliceroli
- si liberano acidi grassi che entrano negli adipociti dove sono usati
per risintetizzare triacilgliceroli di riserva
La perdita dei triacilgliceroli converte le VLDL in
lipoproteine a bassa densità, LDL
- contengono:
colesterolo
esteri del colesterolo apoB-100
- trasportano il colesterolo ai tessuti extraepatici che
contengono un recettore specifico per apoB-100
Gli esteri del colesterolo entrano nella cellula per endocitosi mediata da recettore
Fusione con il lisosoma che contiene enzimi capaci di idrolizzare gli esteri del
colesterolo liberando colesterolo ed acidi grassi
Il colesterolo viene incorporato nelle membrane o esterificato da ACAT (AcilCoA-Colesterolo Acil Transferasi) e immagazzinato sotto forma di gocce lipidiche
lipoproteine ad alta densità, HDL
- vengono sintetizzate nel fegato sotto forma di piccole particelle - contengono:
quantità limitate di colesterolo libero e suoi esteri apoC-I
apoC-II
Lecitina-colesterolo acil transferasi (LCAT)
LCAT catalizza la formazione di esteri del colesterolo a partire da colesterolo e lecitina (fosfatidilcolina)
Una volta sintetizzate, vengono rilasciate nel flusso sanguigno dove
raccolgono esteri del colesterolo da chilomicroni e VLDL, riportandoli
al fegato dove vengono convertiti parzialmente in sali biliari
Ruolo delle LDL e delle HDL nel metabolismo del colesterolo
Quando la somma del colesterolo sintetizzato e di quello proveniente dalla dieta supera la quantità richiesta per la sintesi delle membrane, dei sali biliari e degli steroli, l’accumulo patologico di colesterolo nei vasi può portare alla formazione di placche che possono ostruire i vasi (aterosclerosi).
L’aterosclerosi è correlata in particolare ad alti livelli di colesterolo legato alle LDL
esiste invece una correlazione negativa fra i livelli di HDL e i danni coronarici
L’ingresso del colesterolo e dei suoi esteri nelle cellule sotto forma di LDL è mediato dal recettore specifico La fuoriuscita di colesterolo dalle cellule per formare HDL è mediata dal trasportatore ABCA1 (ATP-Binding Carrier A1)
La malattia ereditaria nota come
IPERCOLESTEROLEMIA
FAMILIARE
è caratterizzata da alti livelli ematici di colesterolo che portano allo sviluppo di gravi forme di aterosclerosi già nell’infanzia La malattia è dovuta ad un difetto nel recettore LDLConseguenze:
- mancato ingresso nelle cellule di colesterolo esogeno che si accumula nel sangue
- continua la sintesi di colesterolo endogeno, mancanza di controllo coordinato