Circolo Didattico di Figline Valdarno - a.s. 2005-2006
P
ROGETTOS
TORIA-I
NFORMATICA Funzione strumentale: Cinzia MontagnaniObiettivi
Obiettivo generale:
arricchimento culturale Obiettivi specifici:
valorizzare la storia, come disciplina da affrontare in una prospettiva e con strumenti diversi dal solito;
promuovere l’utilizzo dell’informatica, per farle acquisire una connotazione precisa: non una materia a sé stante ma uno strumento intrecciato con altre discipline
Obiettivi formativi (distinti secondo le discipline coinvolte nel progetto) Storia
utilizzare il concetto di durata sia in rapporto alla propria storia personale che nello studio della storia per arrivare alla distinzione fra “breve”, “media” e “lunga” durata
saper usare alcuni riferimenti cronologici
capire il significato e l’importanza delle fonti storiche
acquisire alcune abilità dell’indagine storiografica (cercare dati pertinenti, stabilire collegamenti fra i dati…)
ricostruire aspetti della vita quotidiana legati al territorio degli alunni: la storia della nostra città.
Tecnologia e Informatica
avvicinare gli alunni all'uso delle tecnologie informatiche e multimediali sviluppando le competenze necessarie ad una prima alfabetizzazione
utilizzare i linguaggi multimediali per creare situazioni di apprendimento motivanti sviluppare le capacità logiche dei bambini e la costruzione sociale delle conoscenze Italiano
prestare attenzione in situazioni comunicative
comprendere semplici testi di carattere storico cogliendone i contenuti principali e il linguaggi specifici della disciplina
Arte e Immagine
osservare e descrivere un’immagine
rielaborare disegni, foto, documenti iconografici in genere e materiali d’uso per produrre immagini
esprimere e comunicare mediante tecnologie multimediali Educazione alla convivenza civile
rafforzare l'autostima e il senso di appartenenza alla comunità scolastica: la propria scuola, il circolo
accrescere la socializzazione delle esperienze
strutture più che gli avvenimenti.
La metodologia da usare sarà quella di far compiere ai ragazzi alcune semplici esperienze di indagine storiografica con il supporto di fonti significative (documenti scritti, iconografici, reperti materiali….). Le fonti saranno analizzate per stabilire relazioni significative tra i dati raccolti per arrivare a una ricostruzione di alcuni aspetti della nostra città.
Rapporti con altre istituzioni Sono previsti gli interventi di:
prof. Lando Landi, del Laboratorio di Tecnologie dell’Educazione della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Firenze;
dr.ssa Rosaria Di Santo del Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Firenze;
per condurre incontri di formazione e di progettazione con gli insegnanti coinvolti;
Durata
Anno scolastico 2005-2006 Fasi del progetto
1. Stesura dettagliata del progetto (settembre – ottobre)
2. Incontro della commissione con il dr. Landi per concordare nei dettagli la tematica da affrontare, le modalità di svolgimento, il tipo di formazione richiesto (ottobre)
3. Incontro della commissione Informatica con gli insegnanti delle classi interessate per fornire informazioni e prendere accordi sia sul lavoro già programmato che su quello da svolgere (fine novembre)
4. Incontro tra gli insegnanti e i genitori degli alunni delle loro classi per illustrare il progetto 5. Incontri di formazione tenuti dal dr. Landi e dalla dr.ssa Di Santo, ai quali
parteciperanno gli insegnanti delle quarte e delle quinte e le insegnanti della commissione.
(inizi dicembre)
6. Avvio dell’attività nelle classi (da fine gennaio, dopo i primi incontri teorici di formazione) 7. Verifiche mensili del lavoro, da svolgersi tra la commissione e gli insegnanti delle classi interessate
8. Incontro finale con gli esperti per verificare le modalità di svolgimento delle attività e i lavori prodotti con i bambini
9. Visione dei lavori prodotti dai bambini da parte dei loro genitori e degli altri alunni della loro scuola
10. Valutazione dei risultati ottenuti mediante la verifica delle competenze acquisite dagli alunni (da effettuarsi alla fine di questo anno scolastico)
11. Resoconto del progetto al Collegio dei Docenti
12. Valutazione dei risultati ottenuti mediante la verifica del livello di ricaduta del progetto sulle altre classi del Circolo ( da effettuare nel prossimo anno scolastico)
13. Preparazione di un CD-Rom che raccoglierà i lavori prodotti, da distribuire ai bambini che hanno partecipato al progetto
14. Pubblicazione dei lavori sul sito Internet di Circolo
15. Segnalazione e inserimento dei lavori nella banca dati Gold -Best Practices di Indire 16. Eventuale pubblicazione di un libro che raccolga i lavori effettuati
Programma del Corso di Formazione
PROPOSTA PER UN CORSO/LABORATORIO DI STORIA/INFORMATICA (Lando Landi)
LA STORIA È CAMBIATA
Ormai da oltre settant'anni gran parte della storiografia ufficiale ha preso le distanze dalla dimensione "èvènementielle" della storia tradizionale sostenendo che i singoli
"avvenimenti" (la battaglia, il trattato, l'invenzione tecnica, la scoperta geografica) possono essere realmente compresi soltanto se viene preso in considerazione il quadro generale all'interno del quale essi acquistano significato come risultato di trasformazioni sociali spesso lentissime. Ciò ha indotto molti storici a studiare il divenire umano nel lento evolversi delle strutture sociali, cioè a studiare la storia in termini di "strutture" e
"rivoluzioni". Le prime conferiscono alla vita quotidiana il suo carattere stabile, regolare, ripetitivo, prevedibile. Le seconde sono il cambiamento di queste strutture.
I CONTENUTI
Tale concezione storiografica legittima l'abbandono del tradizionale insegnamento di quella noiosa sequela di aneddoti militari e politici che tutti conosciamo, a favore dello studio di una storia più attenta ai fenomeni sociali, agli aspetti della vita quotidiana e a quelli della cultura materiale. Questo mutamento di tendenza nella didattica della storia risponde anche a considerazioni di tipo educativo. Infatti da più anni la ricerca pedagogica va sostenendo che una storia interessata a scoprire come viveva la gente nelle varie epoche è più adatta a suscitare l'attenzione dei ragazzi di quanto possa esserlo una storia politico-dinastica, sia per l'attrazione degli argomenti trattati, sia per i collegamenti che permette di stabilire tra il vissuto degli allievi e i contenuti scolastici. Questo approccio alla nostra disciplina è, inoltre, la necessaria premessa perché i ragazzi possano riuscire, in seguito, ad individuare il costituirsi delle condizioni che, a lungo andare, permetteranno il cambiamento, giungendo così a scoprire le relazioni che intercorrono tra i diversi periodi storici. La conoscenza della vita quotidiana nelle varie epoche prepara, quindi, il terreno sul quale, nei successivi anni scolastici, potranno essere inseriti gli avvenimenti di una storia vista anche in chiave economica e politica. In quest'ottica, durante lo svolgimento del corso, si cercherà di scoprire le tracce del passato sul territorio, nelle tradizioni e nella memoria delle persone. La storia della località dove si vive, infatti, possiede una grande capacità evocativa in quanto consente di riportare al concreto, al particolare conosciuto, gli avvenimenti oggetto di studio e quindi offre un affascinante campo di esplorazione in cui i ragazzi possono iniziare a comprendere il metodo e il significato dell'indagine storica.
Inoltre, se per gli autoctoni lo studio della storia locale può avviare alla consapevolezza della propria identità culturale, per coloro che vengono da lontano culture è comunque un'esperienza significativa in quanto può stimolare un confronto costruttivo con la propria cultura di origine.
GLI ASPETTI METODOLOGICI
mostrato che i ragazzi, guidati dai loro docenti, riescono abbastanza facilmente a raccogliere e ad interpretare testimonianze di vario tipo riguardanti il recente passato, si pone all'insegnante il problema di come proporre a bambini della scuola dell'obbligo documenti riguardanti un tempo più remoto ed una realtà che vada oltre i ristretti confini dell'ambiente familiare. E' doveroso, a questo punto, ricordare che l’uso delle fonti storiche in classe non si prefigge solo di far ricostruire ai ragazzi frammenti di storia in maniera ingenuamente induttiva, ma soprattutto di mostrare alcune problematiche del lavoro storiografico, di esercitare le capacità inferenziali e l’immaginazione, di sviluppare un atteggiamento critico nei confronti delle informazioni fornite dai manuali scolastici e, speriamo, anche nei confronti dei condizionamenti della moda e della televisione.
Il contributo delle nuove tecnologie
Ed infine quali nuovi strumenti, all'inizio del secondo millennio, è possibile utilizzare nell'insegnamento della nostra disciplina? La possibilità di documentare il percorso di ricerca attraverso la preparazione di un ipertesto quale valore formativo può aggiungere?
Oggi è facile accedere a siti internet e reperire CD ipertestuali di argomento storico. Il materiale disponibile non è però sempre valido dal punto di vista scientifico o comprensibile dai bambini. Quale deve essere la mediazione dell'insegnante perché gli allievi possano utilizzare queste nuove risorse?
Purtroppo gli insegnanti oggi in servizio, durante la loro formazione professionale, non hanno ricevuto una preparazione adeguata a far fronte ai problemi attuali dell'insegnamento e molti di essi sono seriamente impegnati per colmare le loro lacune e per rinnovare la loro didattica. Per venire incontro a queste esigenze il corso avrà carattere teorico-pratico e si svilupperà secondo i seguenti fili conduttori.
· La centralità del discente.
· Il problema della motivazione come base dell'apprendimento.
· La complessità del sapere storico e la visione multidisciplinare della realtà.
· Lo sviluppo delle intelligenze multiple.
· L'importanza della riflessione metacognitiva.
Direzione Didattica di Figline Valdarno – a. s. 2005-2006 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA –AREA 1: ARRICCHIMENTO CURRICOLARE
Corso – Laboratorio di Storia – Informatica Calendario e argomento degli incontri
10 incontri di 2h e 30 ciascuno, dalle ore 16,30 alle ore 19
Sede degli incontri: Scuola “G.B. Del Puglia” (fino all’allestimento del laboratorio informatico nella Scuola di San Biagio)
Primo incontro (prof. Lando Landi, 1° dicembre ‘05) Perché insegnare la storia ai bambini?
La storia nell'attuale normativa scolastica La Nouvelle Histoire
Eventi, strutture e rivoluzioni
Il problema del tempo nell'insegnamento della storia I tempi della storia: cronologia e durata
Secondo incontro (prof. Lando Landi, 13 dicembre ‘05) Il nuovo concetto di "fonte"
Esame di un documento iconografico Strumenti: videoproiettore
Terzo incontro (prof. Lando Landi, 12 gennaio ‘06)
Chiavi di lettura per la ricognizione storico-archeologica: planimetrie urbanistiche; strutture murarie e architettoniche, datazione relativa
Strumenti: macchine fotografiche possibilmente digitali.
Quarto incontro (dott.ssa Rosaria Di Santo, 23 gennaio ‘06)
Multimedialità e contesti di apprendimento: l’apporto delle nuove tecnologie all’innovazione didattica.
Strumenti: videoproiettore
Quinto incontro (dott.ssa Rosaria Di Santo, 26 gennaio ‘06) Esame a piccoli gruppi di alcuni ipertesti
Sesto incontro (prof. Lando Landi, dott.ssa Rosaria Di Santo, 2 febbraio ‘06) Ricognizione storico/archeologica a piccoli gruppi nel centro storico di Figline.
Settimo incontro (dott.ssa Rosaria Di Santo, 9 febbraio ‘06 ) Presentazione di un'esperienza didattica: Il tesoro di Tornareccio.
Strumenti: videoproiettore
Ottavo incontro (prof. Lando Landi, dott.ssa Rosaria Di Santo, 16 febbraio ’06)