Analisi
In data odierna, mercoledì 23 settembre, l’Assemblea della Camera ha continuato la
discussione sulle mozioni, presentate ieri, in materia di obblighi vaccinali. La mozione della maggioranza, a prima firma della On. Elena Carnevali (PD), è stata interamente
approvata. Mentre la mozione dell’opposizione, a prima firma dell’On. Mariastella Gelmini (FI), è stata approvata tranne che per l’impegno al Governo di utilizzare le farmacie di comunità come spazi idonei per la inoculazione dei vaccini, punto sul quale la
Sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa ha espresso per il Governo voto contrario.
Nello specifico il punto chiedeva la possibilità di inoculare i vaccini nelle farmacie di
comunità che, nell'ambito nel progetto della «Sperimentazione della farmacia dei servizi», avrebbero potuto essere dei siti vaccinali permanenti; previa disponibilità di spazi idonei sotto il profilo igienico-sanitario e con la presenza di medici eventualmente assistiti da infermieri o da personale sanitario idoneo (punto 8).
Il tema è stato difeso dalla minoranza durante il dibattito (in particolare dall’On. Bellucci – FDI e dall’On. Mandelli – FI), ma è anche intervenuto anche l’On. Trizzino (M5S) che ha specificato che in tutto il mondo ormai il vaccino viene inoculato anche da altre professioni (nonostante un Regio Decreto dica che soltanto i medici possano) come dagli infermieri, auspicando che i vaccini possano essere somministrati in altri ambienti che non siano i centri vaccinali.
Ciò premesso, di seguito una disamina dei contenuti delle due mozioni approvate:
La mozione presentata dai gruppi di maggioranza, per quanto di interesse, impegna il Governo:
• ad intraprendere tutte le necessarie iniziative affinché sia effettivamente garantito in ogni Regione, attraverso l’Intesa in Conferenza Stato-Regioni, la possibilità di raggiungere gli obbiettivi di copertura vaccinale antinfluenzale indicati dall’OMS e dal Piano nazionale vaccinale 2017-2019 pari al 75% come obiettivo minimo
perseguibile e il 95% come copertura ottimale nell'ambito di ogni singola categoria a rischio;
• a valorizzare l’offerta attiva tramite medici di medicina generale e pediatri di libera scelta come strumento essenziale per il raggiungimento del maggior reclutamento degli assistiti delle categorie a rischio;
• a valutare l’opportunità di adottare iniziative per estendere la gratuità della profilassi vaccinale con l’inserimento nei LEA anno 2020 in relazione alle preoccupazioni della concomitanza di una recrudescenza dell'epidemia da Covid-19 con l’epidemia influenzale;
• a promuovere le attività utili per una copertura vaccinale di tutta la popolazione accolta nelle RSA e nei servizi residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità, e per il personale a contatto con questa;
• a raccomandare alle ASL ed alle strutture accreditate, l’obiettivo del 95% di
copertura vaccinale dei lavoratori che vi operano, anche coinvolgendo gli ordini professionali di riferimento rispetto agli obblighi deontologici.
• a promuovere, nel rispetto dell’autonomia regionale, il rafforzamento degli standard organizzativi e strutturali dei centri e dei servizi preposti alle vaccinazioni,
implementandone gli organici, anche rafforzando forme di collaborazione attiva con la rete della medicina territoriale;
• adottare iniziative volte a sostenere la ricerca clinica, scientifica e farmacologica con adeguati processi autorizzativi e risorse finanziarie.
• ad assicurare una tempestiva e completa informazione sullo stato della copertura vaccinale, con pubblicazione dei dati sul sito MinSal e apposita relazione
parlamentare.
In riferimento alla mozione dell’opposizione segnaliamo, come di interesse, come questa impegni il Governo sui seguenti punti:
• per la stagione 2020-2021 a raccomandare attivamente, oltre che offrire a titolo gratuito, la vaccinazione per soggetti di età tra i 60 ed i 64 anni;
• ad adottare iniziative per raccomandare fortemente la vaccinazione nei riguardi degli esercenti le professioni sanitarie e sociosanitarie che operano a contatto con i pazienti;
• attuare, con urgenza, quanto previsto dal Piano nazionale delle vaccinazioni, prevedendo la collaborazione di tutti gli operatori sanitari, istituzioni scolastiche, università e mass media, al fine di favorire e promuovere la cultura vaccinale;
• a promuovere nelle Regioni, per quanto di loro competenza, una disciplina omogenea per il tempestivo approvvigionamento dei vaccini;
• ad adottare iniziative ad hoc per raccomandare alla popolazione, ferma restando la volontarietà di adesione, la vaccinazione gratuita per tutti coloro che sono a stretto contatto con le persone appartenenti ai risk groups.