• Non ci sono risultati.

Misure di trasporto elettronico (Effetto Hall)Modello semplice: Data un barretta a

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Misure di trasporto elettronico (Effetto Hall)Modello semplice: Data un barretta a"

Copied!
15
0
0

Testo completo

(1)

Misure di trasporto elettronico (Effetto Hall)

Modello semplice:

Data un barretta a x b x l =  x l, nella quale scorre una densità di corrente i = j  ortogonale a un campo magnetico B, sui portatori agisce la forza di Lorentz

F = e vd x B esistendo quindi un campo elettromotore

EH= vd x B = j/ne x B EH= jB/ne essendo j = nevd

Si accumulano, quindi, cariche sulle due facce con normale ortogonali a j e B l

a b

(2)

Il segno del campo e della E H dipendono dal segno dei portatori che si accumulano sulla faccia superiore della barretta (dato il verso di B)

E H = Eel b = j B /ne b = i B b/(n e  ) = i B /(n e a) Da cui si possono ricavare segno e concentrazione, n, dei portatori

n = i B /(e a E )

Eel genera una d.d.p. E H = Eel b che può essere misurata.

(3)

La densità di corrente j = i /  = n e vd = n e EL = n e VL /l dalla quale si può ricavare la mobilità,  , avendo già ricavato n  = i l /( n e  VL)

E’ anche da tener presente il fattore di proporzionalità tra E H e B

 = E H/B = i /n e a

da cui la misura di B tramite misura di E a i costante (sonda Hall) Si individua il coefficiente Hall RH = 1/en

(4)

Una descrizione più accurata è più complessa (Bloch – Boltzmann) Si deve tener conto:

a) della struttura a bande del solido, per calcolare la velocità media di portatori e la funzione di distribuzione.

c) della frequenza di ciclotrone C , e del tipo di traiettoria dei portatori

d) . . .

b) del tempo medio di scattering .

Nell’ipotesi, solitamente utilizzata, B molto elevato, C  >> 1, RH assume la forma semplice RH = 1/ne

Il coefficiente Hall assume una forma complessa.

(5)

Metodi di misura della resistività e dell’effetto Hall

La resistenza di un campione si misura velocemente con il metodo volt-

amperometrico (R = V/I ); ma per resistenze molto piccole la resistenza di contatto tra puntali e campione è paragonabile se non maggiore a quella del campione stesso.

Quindi si usano quattro punte: due per misurare (o iniettare) la corrente e due tra le quali misurare la V

Due geometrie: quattro punte in linea e van der Pauw

Il primo preferito per campioni sottili e monocristalli, il secondo per film strutturati, campioni irregolari, ceramici

(6)

Quattro punte (in linea)

Campione di forma rettangolare (parallelepipedo) con diversi contatti per le varie misure.

ove VO e I sono la d.d.p. longitudinale e la corrente che scorre ; l è la distanza tra i contatti di tensione/resistenza e S la sezione trasversale del campione .

La resistività si calcola a partire da Si possono misurare  e VH

(7)

Per misurare VH (d.d.p. trasversale dovuta alla presenza di B) potrebbero bastare due contatti ortogonali a B e I. Ma così facendo si misura anche la differenza di resistenza dovuta al disallineamento dei contatti opposti, anche senza B

Allora si usano due contatti dalla stessa parte, con un potenziometro (R variabile) tra di loro. Così si azzera la d.d.p. trasversale in assenza di B.

Il potenziometro deve avere una resistenza molto maggiore di quella del

campione, così da non assorbire corrente, ma senza introdurre ulteriore rumore!

Questo metodo è noto come “delle cinque punte”!

(8)

Svantaggi:

- Devono essere note con grande precisione la dimensioni del campione che deve essere molto regolare;

- il flusso di corrente deve essere omogeneo in tutto il campione ( campioni lunghi e stretti, circa 4 volte)

- le dimensioni dei contatti dovrebbero essere trascurabili rispetto alle dimensione del campione.

Tutto ciò non rende questo metodo adatto a piccoli cristalli di forma irregolare.

(9)

Cinque condizioni per poter usare questa geometria 1) Campione piatto e di spessore uniforme, d

2) senza buchi isolati 3) omogeneo e isotropo

4) tutte e quattro i contatti devono essere ai bordi del campione

5) l’area di ogni contatto dovrebbe essere almeno un ordine di grandezza

van der Pauw

(10)

la relazione tra resistività  e V/I è:

ove R1 = V1/I1 e V1 è la d.d.p. tra C e D quando tra A e B scorre la corrente I1. mentre R2 = V2/I2 con V2 la d.d.p. tra C e B quando tra A e D scorre la corrente I2.

f è un fattore geometrico che dipende dal rapporto R1 / R2 In caso di perfetta simmetria dei contatti R1 = R2 e f = 1

Il coefficiente di Hall si può ottenere come

ove I è la corrente tra A e C e VH è la differenza tra la d.d.p. VBD con il campo C B

D A

(11)

Tuttavia può capitare, nella realtà, che VBD ,anche senza B, sia molto maggiore di

VH a causa del disallineamento dei contatti.

Anche piccoli drift in temperatura possono portare a variazioni di resistenza comparabili con il segnale Hall .

A questo si può porre rimedio rifacendo la misura con B invertito e mediando.

Oppure scambiando i contatti di corrente con quelli di d.d.p.

. . .

Rumore elettrico e pratiche sperimentali

Il segnale Hall è tipicamente dell’ordine dei nV, quindi può essere paragonabile o anche inferiore al rumore elettrico. E’,quindi, importante utilizzare tecniche

sperimentali per ottimizzare il rapporto segnale/rumore.

(12)

Tipici contributi al rumore, sono: 1) rumore bianco (ampio range di frequenze) raccolto dai contatti o dai fili; 2) tensione d.c. dovuta al potenziale di contatto tra fili e campione, o anche a minime differenza di temperatura.

Metodo principale per superare questi effetti è l’uso della modulazione del segnale e della sua misura con un amplificatore agganciato in fase (lock-in).

In pratica:

1) Check del segnale a.c. : deve essere proporzionale alla corrente e indipendente dalla frequenza.

2) Nel caso di v.d.P, si misurano R1 e R2 per determinare il fattore geometrico f 3) Si porta a zero la d.d.p. senza B, con il potenziometro

4) A ogni valore del campo B, si mediano i due valori ottenuti invertendo il campo

(13)

Sonda Hall per la misura di B (sia esterno che prodotto dal campione)

Doppia croce, una col campione e una vuota per sottrarre il contributi del Per misurare la magnetizzazione di un campione

(14)

Strumentazione

2 criostati con T < 1 K ed elevati campi magnetici Generatori di segnale ed amplificatore lock-in

(15)

Riferimenti

Documenti correlati

Si osservano inoltre strutture planari formate da piani debolmente ondulati inclusi nei cristalli o che passano attraverso i cristalli stessi e che spesso inviluppano le

Per effetto della schermatura di Debye, le variazioni di potenziale hanno luogo entro uno strato di spessore pari ad alcune lunghezze di Debye, che viene denominato

Il risultato ottenuto è decisamente inatteso: innanzitutto si è notato come, pur avendo proposto la mostra su svariati siti, da quello dell'Urp di Bologna, a quello

Contribution of the Florence School of Regula- tion to the European Commission consultations on Energy Sector Integration &amp; Hydrogen Strategy. Florence School of Regulation,

Italy, Stock of foreign-born resident population on 1st of January 2000-2008 owing a Student, Elective Residence or Religion Permit –North African origin Source: Author’s

“Inoltre, nel redigere il documento sono stati presi a riferimento i principi e i contenuti della rendicontazione sociale indicati dalle linee guida più

La tensione di Hall ha polarita` diversa per portatori di carica positiva e negativa, ed e` stata usata per studiare i dettagli della conduzione nei semiconduttori ed altri

Collegando i contatti trasversali del campione direttamente al voltmetro, senza passare per l’amplificatore, abbiamo azzerato la ddp in presenza della corrente massima e in assenza