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“PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA ‘EX SITICEM’ IN LOCALITA’ LA VETTOLA” FACOLTA’ DI INGEGNERIA

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Academic year: 2021

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UNIVERSITA’ DI PISA

FACOLTA’ DI INGEGNERIA

Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Vecchio Ordinamento)

Tesi di laurea

“PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA

‘EX SITICEM’ IN LOCALITA’ LA VETTOLA”

Relatori: Candidata:

Ing. Valerio CUTINI Marina ROMONDIA

Ing. Giampaolo MUNAFO’

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II

(3)
(4)

IV

INDICE

INTRODUZIONE……….IX

CAPITOLO I – INQUADRAMENTO

1.1 INQUADRAMENTO STORICO: Sviluppo del territorio attraverso gli

strumenti urbanistici;……….2

1.1.1 Premessa………2

1.1.2 1852: Il Piano dell’Hoste………..3

1.1.3 I Piani Urbanistici tra le due Guerre………4

1.1.4 Il PRG Dodi-Piccinato………6

1.1.5 Il Progetto Preliminare di Giovanni Astengo………8

1.2 INQUADRAMENTO TERRITORIALE: L’area in studio all’interno del contesto territoriale;………12

1.2.1 Localizzazione dei confini……….13

1.2.2 Principali caratteristiche morfologiche e antropiche………14

1.2.3 Collegamenti……….16

1.2.4 Sistema Clima………17

1.2.4.1 Temperature………..17

1.2.4.2 Precipitazioni……….18

(5)

V

CAPITOLO 2 – STATO ATTUALE

2.1 ESAME DELLA PIANISTICA VIGENTE: Gli attuali Strumenti

Urbanistici;………..………22

2.1.1 Descrizione zona d’intervento da Regolamento urbanistico….22 2.1.1.1 UTOE 22: Il filamento della Vettola………23

2.1.1.2 UTOE 25: San Giovanni al Gaetano………27

2.1.1.3 UTOE 26: L’area industriale, Area sud Porta a Mare………28

2.1.1.4 UTOE 23: Porta a mare Ovest………31

2.1.2 Prescrizioni Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico……33

2.1.2.1 Dimensionamento residenziale………33

2.1.2.2 Le previsioni di standard………37

2.1.2.3 Carta delle Pericolosità………..41

2.1.2.4 Carta dei sistemi e dei sub sistemi……….43

2.1.2.5 Regolamento Urbanistico: Ambiti territoriali omogenei..45

2.2 STATO DI FATTO: Descrizione dell’area;……….47

2.2.1 Vincoli e Problematiche………49

(6)

VI

CAPITOLO 3 – PIANO DI TRASFORMAZIONE PROPOSTO

3.1 PROPOSTA URBANISTICA

3.1.1 Premessa……….53

3.1.2 Obiettivi di progetto………54

3.1.3 Il Processo Progettuale………..56

3.2 DIMENSIONAMENTO DEL PIANO...65

3.3 AREA RESIDENZIALE;………..67

3.3.1 Dimensionamento area residenziale………67

3.3.2 Dimensionamento dell’organismo abitativo………..70

3.3.3 Tipologie Edilizie utilizzate………..70

3.3.4 Proposta architettonica……….77

3.4 AREA COMMERCIALE-DIREZIONALE E PIAZZA 3.4.1 Dimensionamento area commerciale-direzionale……….78

3.4.2 Il progetto………80

3.4.2.1 L’iter progettuale………80

3.4.2.2 Edificio Commerciale-Direzionale………83

La scelta della tipologia………83

(7)

VII

Definizione, Requisiti e caratteristiche……….85

Requisiti e caratteristiche degli ambienti di vendita…………..88

Requisiti e caratteristiche degli ambienti di ufficio……….88

L’Analisi funzionale……….92

Caratteri architettonici e ambientali………..92

3.5 IL VERDE E LE STRUTTURE PER LA PRATICA SPORTIVA 3.5.1 Verde regolato………94

3.5.2 Verde per la pratica sportiva………94

3.5.2.1 Norme Tecniche di Attuazione……….95

3.5.3 Verde filtro………99

3.5.4 Percorsi verdi……….100

3.6 INFRASTRUTTURE CINEMATICHE E MOBILITA’ 3.6.1 Premessa………100

3.6.2 Classificazione delle strade e criteri compositivi della Piattaforma……….…………101

3.6.3 Descrizione della scelta progettuale……….104

3.6.4 Mobilità pedonale e ciclabile……….104

3.6.5 Parcheggi………..109

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VIII

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IX

INTRODUZIONE

Il progetto di riqualificazione dell’area “ex Siticem”, oggetto della presente tesi, nasce in risposta all’esigenza espressa dell’amministrazione comunale pisana di dotare l’insediamento formatesi lungo via Vecchia Livornese di servizi e luoghi d’aggregazione tali da farlo divenire un quartiere autonomo.

L’inevitabile demolizione dei capannoni industriali, presenti sull’area in studio, ci ha offerto la possibilità di sfruttare una superficie di circa 50.000m² per la realizzazione del “nuovo impianto urbano”.

Operazione preliminare all’impostazione del nuovo “impianto” è stata la conoscenza del luogo d’intervento. Semplicemente camminando nel territorio ho iniziato ad immaginare lo sviluppo mentale del “nuovo impianto” cercando di capire quali potessero essere le nuove direttrici di traffico, le zone più idonee alla localizzazione delle aree edificabili, di quelle a verde e dei punti focali. Analizzando, poi, le fonti e la cartografia storica, ho cercato di ricostruire la storia del sito, tentando di decodificarne le regole evolutive e di capirne le ragioni e le vocazioni. Questi elementi ho impiegato come base di confronto tra lo stato di fatto e un’idea di trasformazione intesa come evoluzione “naturale” del luogo. Non essendo prevista alcuna trasformazione dell’assetto urbano nell’area in esame, per il dimensionamento, l’organizzazione e la pianificazione del nostro complesso insediativo non ho potuto far riferimento ad alcuna scheda norma. Gli indici urbanistici fondiari, come l’indice di fabbricabilità fondiaria (If) e il rapporto di copertura (Rc), gli ho dedotti dal rilievo dei lotti edificati limotrofi. Per i parametri edilizi, come la distanza tra manufatti, la distanza dai confini e dalle strade, mi sono riferita alle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico, considerando la nostra area d’intervento all’interno di un assetto urbano recente suscettibile di nuova edificazione (Q3d).

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X

Una volta raccolti e organizzati i dati, è iniziata la fase d’impostazione del disegno dell’impianto. Ho redatto diversi schemi progettuali che propongono diversi modi di relazione tra impianto e sito. Definita la struttura ho proceduto con la divisione del sito in parti, identificabili per funzione, individuando la zona residenziale, quella commerciale-direzionale con annessa la piazza e quella a verde pubblico e sportivo. Senza forzare una forma ma facendola aderire al contesto, son giunta alla soluzione finale, considerando, passo dopo passo, le nuove informazioni, esigenze e istanze che si presentavano.

Soddisfatta la richiesta dell’amministrazione, con la trasformazione di una area industriale in un’area che si costituisca cuore pulsante di quartiere, il piano proposto risponde ad altre esigenze:

• con la realizzazione di 30 abitazioni a tipologia mono-bifamiliare, destinate ad ospitare circa 150 abitanti, il progetto contribuisce a limitare il fenomeno d’emigrazione della popolazione pisana nei comuni contermini e cerca di rispondere alla domanda insediativa dei pisani stessi rivolta a tipologie abitative indipendenti;

• Con la realizzazione del parco urbano e dell’area destinata ad ospitare attrezzature sportive, il piano consente di dotare la zona sud-ovest della città di spazi di verde di cui è carente e permette all’area di acquisire anche una funzione legata alle attività del tempo libero.

• Con la realizzazione di una serie di percorsi pedonali e ciclabili si prevede la connessione delle aree di progetto a fruizione pubblica con le aree limitrofe esterne al quartiere.

A questo punto, spostando l’attenzione sulla prefigurazione degli aspetti formali e funzionali dell’organismo architettonico rispetto a quelli urbanistici e normativi trattati fin’ora, abbiamo iniziato con la fase di progettazione architettonica vera e propria, partendo con il motivare la

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XI

scelta tipologiche utilizzata, definendone le caratteristiche, gli obiettivi, le esigenze, le funzioni e i requisiti.

Verificando, passo dopo passo, la corrispondenza tra le opzioni generali di progetto e le esigenze di una eventuale committenza, abbiamo presentato la nostra proposta architettonica attraverso una serie di elaborati volti a chiarire i seguenti aspetti:

• Inserimento delle opere nel contesto urbano e paesaggistico, con particolare attenzione alle questioni di rapporto con la morfologia del suolo, con le strade limitrofe e di accesso e con gli edifici contermini

• Definizione delle articolazioni plano volumetriche degli edifici e degli elementi architettonici rilevanti, dei valori cromatici e materici, dei paramenti esterni e delle coperture;

• Definizione degli spazi interni, della distribuzione delle diverse attività e destinazioni d’uso e delle relative condizioni di fruibilità;

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