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PREFAZIO
Ci sono diverse ragioni per cui “misurare” è importante:
“To measure is to know
If you cannot measure it, you cannot improve it”.
Lord Kelvin 1824-1907 (Zapato, 2002)1
Questa è una famosa espressione utilizzata per la prima volta il 3 maggio del 1883 al Brtitish Institution of Civil Engineers da Lord Kelvin, e sebbene sia stata pronunciata da uno scienziato del diciannovesimo secolo non è meno vera oggi di quanto non lo fosse allora.
E sicuramente si adatta molto bene anche alla pratica medica della cura e del trattamento delle ulcere cutanee; come riporta Plassmann (1994)2, “accurate measurement of the physical size of wounds is vital for the assessment of the progress of healing”; ci rendiamo dunque conto di quale importanza rivesta questa pratica medica, e di come debba essere inclusa nella valutazione generale di un paziente con ulcera cutanea non solo come momento iniziale per stabilire l’estensione e quindi la gravità della lesione, ma anche e soprattutto per monitorare costantemente i miglioramenti e i progressi raggiunti grazie alla terapia.
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Purtroppo è una pratica clinica non certo tra le più semplici; infatti uno dei problemi centrali della misurazione delle ulcere è che “ la definizione di un margine di un’ulcera è spesso difficoltosa. Dipende sempre dal giudizio soggettivo del medico che pratica la misurazione e che stabilisce se una parte dell’area in questione appartiene o meno all’ulcera” (Plasmann ,1994)2.
Quando poi ci muoviamo da lesioni superficiali a lesioni profonde, ulcere penetranti o ulcere da pressione, la complessità nella misurazione si amplifica dato che bisogna considerare uno spazio in tre dimensioni. La misurazione semplice dell’area è sicuramente un indice approssimativo delle dimensioni di un’ulcera, soprattutto se ci riferiamo al prodotto lunghezza X larghezza (l x w);
ecco quindi che sono state individuate nuove tecniche di misurazione che si avvalgano di importanti ausilii di diagnostica per immagini.
Scopo di questa tesi è la descrizione di tutte le tecniche di misurazione a nostra disposizione con particolare riferimento alle nuove tecniche di analisi digitalizzata tridimensionale e lo studio dei nuovi parametri di guarigione che permetteranno di fare valutazioni prognostiche di questa importante malattia cutanea con sempre maggiore accuratezza e sensibilità diagnostica.