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legata al trauma chirurgico. E’ cosi possibile ridurre la richiesta di analgesici nel periodo post-operatorio (Maisano et al., 2007).

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Academic year: 2021

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Introduzione

INTRODUZIONE

Negli ultimi anni il trattamento del dolore ha avuto notevoli sviluppi grazie alla maggiore conoscenza delle alterazione che questo produce sui diversi organi e sistemi dell’organismo, ed all’esistenza di diversi farmaci in grado di attenuare o bloccare l’insorgenza del dolore. Negli esseri viventi il dolore deve essere trattato, non solo per motivi etici, ma anche perché determina tutta una serie di modificazioni fisiopatologiche che tendono a modificare il normale comportamento del paziente. Una corretta e razionale gestione del dolore implica la conoscenza dei diversi tipi di stimoli algici, della rete nervosa coinvolta nella trasmissione dell’impulso, della risposta del sistema nervoso a stimoli ripetuti e delle conseguenze sistemiche del dolore (Steffey, 1991).

L’analgesia preventiva riveste un ruolo di fondamentale importanza nella gestione del dolore. Questa consiste nella somministrazione di analgesici ancor prima dell’insorgenza dello stimolo algico, permettendo sia di limitare le sofferenze degli animali sia di ridurre le conseguenze fisiche negative del dolore (Henke et al., 2006). Inoltre l’analgesia preventiva permette di ridurre notevolmente il quantitativo di anestetici necessari durante l’intervento chirurgico, e di prevenire il fenomeno della sensibilizzazione

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Introduzione

legata al trauma chirurgico. E’ cosi possibile ridurre la richiesta di analgesici nel periodo post-operatorio (Maisano et al., 2007).

Una delle più comuni procedure chirurgiche, effettuata soprattutto su cani giovani ed a scopo preventivo, è l’ovariectomia considerata da molti ed a torto, un intervento chirurgico moderatamente doloroso e poco invasivo (Otto, 2001). Al contrario, la trazione sul peduncolo ovarico e la sua legatura determinano una stimolazione algica molto intensa che porta, quasi inevitabilmente, all’alterazione dei parametri clinici monitorizzati; segno questo determinato da un’insufficiente protezione da un punto di vista analgesico del protocollo anestesiologico (Deschamps, 2001). Inoltre il dolore post-operatorio indotto da un ovariectomia nel cane, può essere classificato da moderato a severo (Lascelles et al., 1998) e solitamente un cane che si sottopone a tale procedura chirurgica si presenta come un soggetto sano, senza alcun problema che determini già un dolore preesistente; di conseguenza il dolore post-operatorio può essere completamente attribuito alla chirurgia.

In medicina veterinaria esiste un crescente interesse nell’utilizzo di tecniche analgesiche di tipo loco-regionale per il trattamento del dolore intra e post- operatorio, al fine di migliorare il benessere del paziente e ridurre gli effetti collaterali legati all’utilizzo di farmaci analgesici sistemici tipo gli oppioidi (Singelyn et al., 1998).

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Introduzione

Queste tecniche analgesiche risultano tra le più valide ed efficaci determinando la perdita della sensibilità della zona innervata (De Nicola, 2005, link) e conseguentemente il blocco della trasmissione nocicettiva verso il sistema nervoso centrale. Ad oggi, una delle tecniche di anestesia loco-regionale più utilizzate nel cane è l’anestesia epidurale.

Questa tecnica fornisce un eccellente analgesia cosi come un adeguato rilassamento muscolare dovuto alla caratteristica del farmaco somministrato nel produrre, rispettivamente, un blocco motorio e sensitivo.

La ropivacaina è un anestetico locale di recente utilizzo in medicina veterinaria ed appartiene al gruppo amidico.

La sua azione si limita al sito di applicazione e si inverte velocemente al diminuire della concentrazione dell’anestetico. Queste caratteristiche, unita alla sua bassa tossicità sistemica in confronto ad altri anestetici locali, fanno della ropivacaina un farmaco d’elezione per realizzare un blocco nervoso sia centrale che periferico (Otero, 2004).

Lo scopo di questo studio è quello di valutare l’efficacia analgesica di una soluzione di ropivacaina allo 0,2% somministrata per via epidurale in cani sottoposti a chirurgia addominale, in particolar modo ad ovariectomia.

Questo studio si è prospettato, inoltre, di valutare la qualità e lo stato del benessere dei cani durante il loro risveglio.

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