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LEGGE PER IL NUOVO COMPARTIMENTO DEI TRIBUNALI DI GIUSTIZIA DELLO STATO FIORENTINO DEL 30 SETTEMBRE 1772, C ANTINI , 1808, XXX, p. 325.

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177

A PPENDICE AL C APITOLO I

I.1

LEGGE PER IL NUOVO COMPARTIMENTO DEI TRIBUNALI DI GIUSTIZIA DELLO STATO FIORENTINO DEL 30 SETTEMBRE 1772, C ANTINI , 1808, XXX, p. 325.

LVI Abbiamo dati gli Ordini opportuni, perché tutti i Palazzi Pretorj siano posti in buon grado, e in avvenire mantenuti tali da poter dare il comodo agli Iusdicenti e Ministri di una buona e decente abitazione; e per l’istesso oggetto vogliamo che siano forniti dei mobili grossi e utensili da cucina perché possino godere l’abitazione senza loro dispendio.

LVII E sopra tutto raccomandiamo alla diligenza degli stessi Iusdicenti le frequenti visite alle carceri perché non resti trascurata la minima cosa di ciò che conviene alla sicurezza, e sanità delle medesime, incaricandoli di informare i loro Superiori quando gli Amministratori delle Comunità ritardino le riparazioni che essi crederanno necessarie.

I.2

A.S.F., Camera di soprintendenza comunitativa del compartimento fiorentino, Affari diversi a parte, 400, MOBILI DALLA A. ALLA L., 26 aprile 1773, c. 17r.

Sua Altezza Reale volendo provvedere al bisogno dei Mobili necessari ai Palazzi Pretori, e stabilire la maniera da tenersi per l’avvenite per che non manchi il necessario ai Giusdicenti, e per altra parte le Comunità non restino dispendiate soverchiamente ordina che si osservi il presente Regolamento.

1. Che si lascino ai Giusdicenti tutti i Mobili che hanno di presente, ancorché in qualche Pretorio ve ne fossero dei superflui.

2. Che si provvedino in quest’anno di tutte le cose necessarie, che mancano, secondo il discreto giudizio del Magistrato dei Rappresentanti le Comunità, à di due persone legittimamente deputate dal medesimo, e purché la provvista s’intenda sempre ristretta al genere dei Mobili ordinari, e semplici soliti fornirsi dalla Comunità, e che in specie si facciano gli scaffali, ò armadi per custodire i Fogli, e Scritture del Tribunale.

3. Che dei Mobili che si trovano di presente, e di quelli che saranno provvisti in quest’anno si formi dal Cancelliere, ò da un Deputato della Comunità l’Inventario stabile che deve respettivamente servire di regola per l’amobiliamento futuro di ogni Pretorio, distinguendo, e notando a parte quei Mobili che vi si trovassero di più, e che fossero assolutamente superflui.

4. Che si formi di ciascheduno Inventario un Duplicato, e sottoscritti dal Giusdicente, e Cancelliere, se ne consegni un’esemplare al Giusdicente, e Ministro per che gli costi di ciò che deve riconsegnare alla fine dell’Uffizio.

E questa restituzione di consegna dovrà farsi a Capi, e non a Stima, e l’altro esemplare

sottoscritto come sopra resti alla Custodia dl Cancelliere, il quale ad ogni mutazione di

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178

Giusdicente farà il riscontro di detti Mobili per passarne la consegna // al nuovo Giusdicente facendoli sottoscrivere gl’Inventarj suddetti.

5. Che in avvenire non si facciano nuovi Capi di Mobili non descritti in detto Inventario, mà solamente si risarciscano, si rinnovino i Capi descritti quando siano laceri.

Vuole inoltre la R.A.S. che siano fatte sollecitamente le riparazioni opportune in detti Palazzi Pretorj, cominciando dalle più necessarie, perche possano essere abitati.

E il Senator Soprassindaco, e Soprintendente delle Comunità partecipi gli Ordini, e Istruzioni opportune per l’esecuzione

Dato in Firenze li 26 Aprile 1773

Pietro Leopoldo

V. Angelo Tavanti I. A. Bonfini V. Filza 37 a_10_

I.3

LEGGE SOPRA IL NUOVO REGOLAMENTO DELLE COMUNITÀ DEL DÌ 23 MAGGIO 1774, C ANTINI , L., 1808, XXXI, pp. 232-233.

64. Dal medesimo Magistrato del Gonfaloniere e rappresentanti si dovrà in oltre eleggere in ciascuna delle dette Comunità previa la solita affissione degli Editti per via di legittimo partito fra i Comunisti di qualunque classe e condizione sieno un provveditore delle strade e fabbriche comunitative secondo l’opportunità trovato il più conveniente tra i concorrenti a domandare tale impiego, l’Ufizio del quale dovrà durare tre anni col nome di Provveditor di strade e fabbriche senza poter essere conformato sé eletto di nuovo il medesimo soggetto se non dopo il divieto di tre anni e con quella provvisione che per legittimo partito dal Magistrato predetto gli sarà assegnata da non potersi risquotere (sic) per altro se non dopo che abbia finito il suo Ufizio ed ottenuto la quietanza dai rappresentanti medesimi.

65. Sopprimiamo perciò in tutte le predette Comunità l’Ufizio dei Viarj o sieno Deputati di Strade che con questi o con altri nomi avessero sino al presente avute o esercitate per la Comunità o tutte o parte di quelle incombenze che per i presenti ordini vengono attribuite o date al nuovo Provveditore di strade.

66. L’incumbenza di detto Provveditore di strade sarà di visitare le strade e le fabbriche Comunitative

tanto nelle rispettive terre e castelli, quanto nella campagna della sua Comunità e proporre al suo

Magistrato Comunitativo i lavori che occorreranno per mantenere le dette strade e fabbriche in buon

grado, ed approvati che sieno averà il carico di assistervi e d’invigilare acciocché vengano eseguiti a

dovere. Sarà in oltre sollecito nell’invigilare alla conservazione delle strade e fabbriche dovendo subito

seguita qualche rottura, frana, o altro disordine nelle medesime darne parte in scritto al Magistrato per

gli atti della Cancelleria e proporne il conveniente o solito riparo.

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179 I.4

A.S.F., Camera di soprintendenza comunitativa del compartimento fiorentino, Affari diversi a parte, 415, CIRCOLARI DALL’ANNO 1760 A TUTTO L’ANNO 1784, 6 febbraio 1776, c. 235.

Lettera scritta ai Cancellieri delle Comunità restituite sotto di 6 febbraio 1776

1

S.A.R. volendo togliere ogni dubbio, che potesse nascere sulla qualità, e carattere delle spese di mantenimento di Palazzi Pretorj Civili, e di Cancellerie si è degnata di dichiarare, che le dette spese siano riguardate, e trattate, come spese ordinarie rilasciate alla libera amministrazione delle Comunità, al quale oggetto non sono state computate, ne computar si debbono nella formazione della tassa di redenzione; E per il caso che alcuno dej detti Palazzi Pretorj, ò Cancellerie servisse a più Comunità, le quali perciò averebbeno interesse comune nel mantenimento di tali fabbriche, la Reale A.S. vuole che mentre le Comunità interessate nella Spesa non si trovassero di accordo nel reparto della medesima ciascuna di esse vi contribuisca per quella porzione, che prima concorreva alle spese dette di Potesteria.

Le partecipo tutto ciò perché lo faccia Noto a chi occorre, e le serva di regola per la retta esecuzione delle sovrane determinazioni.

I.5

A.S.F., Camera di soprintendenza comunitativa del compartimento fiorentino, Affari diversi a parte, 400, MOBILI DALLA A. ALLA L., 16 dicembre 1776, c. 16.

Sua Altezza Reale

Volendo stabilire un metodo certo, ed uniforme per il mantenimento dei Mobili dei Palazzi Pretori ordina quanto appresso

Primieramente S.A.R, vuole che tutti i Mobili esistenti nei Palazzi pretori, e provvisti dalle rispettive Comunità siano stimati, e consegnati per la stima che ne sarà fatta al rispettivo Giusdicente, dovendo la quantità, e qualità dei Mobili che saranno in questa maniera descritti, e stimati servire per sempre di regola a stabilire il corredo dei Mobili competenti a ciascuno dei Palazzi Pretorj senza potersi mai variare.

Sarà carico, ed obbligo di ciascun Giusdicente di conservare, e mantenere a tutte sue spese i Mobili descritti, e stimati come sopra, e di riconsegnarli nel valore fissato dalle prime stime al Giusdicente suo successore, facendoli buono quel che potesse mancare alle stime predette ò in Cont, ò con resarcire i Mobili deteriorati, e rifar quelli che fossero smarriti, ò consunti.

E siccome le Comunità sono tenute al mantenimento della Mobilia grossa dei Palazzi Pretorj, per ciò esse dovranno corrispondere annualmente ai loro Giusdicenti il tre per cento sul valore delle prime stime, mentre questo capo di spesa non sia stato computato nella loro tassa di redenzione: quelle Comunità poi che pagano il mantenimento di tali Mobili nella loro tassa di redenzione dovranno essere

1

Sulla sinistra si trova l’annotazione “Viglietto de 22 gennaio 1776”.

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esenti da una tale corresponsione, e questa in tal Caso, e sempre a ragione del 3% dovrà pagarsi dalla Cassa dalla Camera delle Comunità, e posarsi sul conto della tassa di redenzione.

Ogni volta che un Giusdicente sarà per terminare il suo Uffizio, // dovrà rinnovarsi coll’intervento, ed assistenza dl Cancelliere Comunitativo il riscontro, e la stima della Mobilia assegnata al suo Palazzo all’effetto che segua la consegna al nuovo Giusdicente nella forma prescritta di sopra.

I Cancellieri Comunitativi nel caso che nelle Operazioni suddette fosse commessa qualche irregolarità, o sbaglio, ne dovranno dar parte al Senator Soprassindaco, e Soprintendente delle Comunità, il quale resta incaricato d’invigilare, e provvedere alla puntuale esecuzione dl presente regolamento.

Nel caso poi che in qualche Palazzo Pretorio si trovasse la provvista di tali Mobili troppo scarsa, e che il Giusdicente chiedesse qualche cosa di più nell’atto di farsi la prima stima potrà averseli quel riguardo che sarà creduto conveniente avvertendolo però che il richiesto aumento di Mobilia dovrà mantenersi da Lui colle Regole fissate di sopra: Ed all’incontro trovandosi in qualche Palazzi Pretorio qualche Mobile superfluo potrà questo esser venduto con passarsene il ritratto alla Comunità che ne hà fatto l’acquisto, e la Spesa. Dato in Firenze lì 16 dicembre 1776.

Pietro Leopoldo

V. Angelo Tavanti

Francesco Benedetto Mormoraj V. Filza 80 a_391_

I.6

A.S.F., Camera di soprintendenza comunitativa del compartimento fiorentino, Affari diversi a parte, 397, cc. 3r-5v.

Nota dei Palazzi Pretori coll’indicazione delle Amministrazioni, a carico delle quali è il Loro Mantenimento

Cancellerie Pretorj

Numero

Tassa di Redenzione

Comunità

Anghiari 3 Anghiari

Monterchi Soppresso

Caprese Soppresso

Arezzo 1 ……… Arezzo

Bagno 2

………

Bagno

Sorbano soppresso

Bagnone 3 Bagnone Albiano

Calice

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Borgo San Sepolcro 1 Borgo S. Sepolcro

Per il Gardiolo Borgo S. Sepolcro

Borgo S. Lorenzo 4 ……… Borgo S. Lorenzo

Dicomano San Gaudenzio Viccio

Buggiano 1 ……… Buggiano

San Casciano 3 ……… San Casciano

Barberin di Valdelsa Montespertoli

Castelfiorentino 4 Certaldo Castelfiorentino

Gambassi soppresso Montajone

Castelfranco di Sotto 1 ……… Castelfranco di Sotto

Castel San Niccolò 2 Castel S. Niccolò Monte Mignajo

Castiglionfiorentino 1 Castelfior.no ………

Civitella 1 ……… Civitella

Colle 2 ………. Colle

Poggibonsi

Cortona 1 Cortona ………

Empoli 3 ……… Empoli

Cerreto Montelupo

Fiesole 3 ……… Fiesole

Sesto Campi

Figline 3 Figline

Greve Reggello

Firenzuola 1 ……… Firenzuola

Fivizzano 1 Fivizzano ………

Fojano 2 ……… Fojano

Marciano

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182

Fucecchio 2 ……… Fucecchio

Santa Croce Soppressa

Galeata 1 ……… Galeata

Galluzzo 2 ……… Galluzzo

Carmignano

San Gimignano 1 ……… San Gimignano

San Giovanni 4 S. Giovanni Castelfranco di Sopra

Loro Soppresso Terranuova

Lucignano 1 Lucignano ………

Marradi 2 Marradi Palazzuolo

S. Miniato 1 Samminiato ………

S. Marcello 1 ……… Sammarcello

Montecarlo 1 ……… Monte Carlo

Montecatini 1 ……… Monte Catini

Montepulciano 1 Montepulciano ………

Monte Varchi 4 ……… Monte Varchi

Bucine

Laterina Soppresso Radda

Pescia 1 Pescia ………

Pieve San Stefano 1 Pieve S. Stefano ………

Pistoja 1 ……… Pistoja

Pistoja Potesterie 3 ……… Montale

Serravalle Tizzana

Pomarance 2 ……… Pomarance

Monte Castelli Soppresso Motup. 6 dicembre 1781

Pontassieve 2 ……… Pontassieve

Bagno a Ripoli

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183

Pontremoli 1 ……… Pontremoli

Poppi 3 Poppi Bibbiena

Ortignano Soppresso

Portoferrajo 1 ……… Portoferrajo

Prato 1 ……… Prato

Prato Vecchio 1 Prato Vecchio ………

Rocca San Casciano 4 Rocca S. Casciano Modigliana

Portico soppresso Premilcore

Monte San Savino 1 ……… Monte San Savino

Scarperia 2 Scarperia Barberin di Mugello

Rassina 3 ……… Rassina

Chiusi Subbiano

Terra del Sole 1 ……… Terra del Sole

Verghereto 3 Sestino Verghereto

Badia Tedalda

Volterra 1 ……… Volterra

Uzzano

Soppressa. A Pescia

1 ……… Vellano

soppresso

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I.7

A.S.F., Camera di soprintendenza comunitativa del compartimento fiorentino, Affari diversi a parte, 397, 08 luglio 1777, cc. 7r-9r.

Altezza reale Ord.e 22 settembre 1777

16 maggio 1778

Dopo che la R.A.V. si degnò di riformare colla sua veneratissima legge del di 30 settembre 1772 i Governi

Provinciali dello Stato Fiorentino, i nuovi Giusdicenti hanno dato causa a delle rilevantissime spese non

solo per resarcire le abitazioni ne' Palazzi Pretori, ma ancora per provvedere le mobilie per loro uso.

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Per conseguire, ed i Resarcimenti, ed i mobili si sono mostrati molti di essi più del dovere molesti, ed importuni, in aggravio delle Comunità, e della Tassa di redenzione; talché molti Palazzi pretori, né quali hanno abitato in passato col titolo di Commissario diversi soggetti delle primarie nobili famiglie di Toscana, con essersi contentati di quelle abitazioni, e mobilie nel grado in cui si trovavano non sono stati sufficienti ad appagare, e contentare diversi dei medesimi vicari, e Potestà, benché di nascita, e di Patrimonio inferiore a quelli che vi risedevano in passato.

Le inquietudini, i continui reclami, che per ottenere de' resarcimenti superflui, ed in conseguenza non concedibili recati per parte di costoro sono infiniti, talché non han cessato di molestare irrequietamente per l'istessa causa, e titolo L'auditor Fiscale, il Segretario delle Tratte, e la persona mia.

Rispetto alla mobilia V.A.R. con motuproprio del di 16 dicembre 1776 ha tolte di mezzo tutte le pretensioni di questi ministri, talché fissata una volta per sempre la quantità de' mobili, e consegnatali per stima, non avranno in avvenire più che pretendere.

Ma per ovviare ad ogni strana pretensione che per parte loro potesse aversi rispetto agli Edifici da essi abitati crederei dovesse pensarsi a qualche stabile provvedimento, poiché fra le altre avviene che passando un giusdicente da un Luogo all'altro, il nuovo Vicario, potestà, o Ministri che si trasferiscono in una nuova giusdicenza domandano nuovi comodi, nuovi resarcimenti ed aumenti di fabbriche, con dover questionare continuamente se quanto vien richiesto sia necessario, o superfluo.

Per mettere in sistema adunque questa parte di economia, e per prescrivere una regola costante per evitare ogni indebito aggravio sopra la tassa di redenzione, e per esimere dalle importune istanza de' giusdicenti le comunità le quali potrebbero restare indebitamente aggravate ardirei proporre alla R.A.V.

che si degnasse di ordinare

1. che tutti i Palazzi Pretorj fossero visitati in un adeguato spazio di tempo da un Ingegnere, il quale dovesse fare l'opportuna relazione con notare a parte quello che fosse indispensabile farsi di nuovo, e distinguere ciò che dovesse restaurarsi, con notare partita per partita il prezzo de' lavori proposti.

2. Che in quei Palazzi Pretorj, i quali fosse trovato stare a dovere, non potesse farvisi alcun lavoro di nuovo, e che tutte le istanze che potessero esser fatte da' Giusdicenti non dovessero essere attese da respettivi amministratori, a carico de' quali è il mantenimento di tali fabbriche

3. che sia ingiunto l'obbligo à respettivi Provveditori locali di strade, e fabbriche di far visitare in loro compagnia da un Perito muratore il mese di maggio, e di novembre la Tettoie, doccionate di condotti, e fogne di quelle fabbriche per evitare ogni deterioramento che potesse derivare a tali Edifizi trascurando di osservare di tempo in tempo in che stato si trovino, ed ad effetto di non dover soccombere a frequenti dispendi del mantenimento di medesimi che potessero derivare per ragione di trascuratezza.

4. Che i Provveditori di strade, e Fabbriche in occasione delle precitate visite da farsi due volte l'anno osservino se vi siano nelle mentovate fabbriche danni cagionati da' ministri del Tribunale, ed in caso ne diano l'opportuno conto agli amministratori delle respettive aziende, acciò possano repetere i danni fatti da chi di ragione.

5. Che i respettivi Cancellieri in compagnia de'provveditori di strade siano tenuti alla partenza de' giusdicenti riscontrare alla presenza Loro l'inventario degli affissi, farsi render conto de' medesimi, e darne la consegna à nuovi Vicari, o Potestà

6. che presentate le Relazioni de' lavori da farsi fosse prescritto un adeguato tempo alle respettive

amministrazioni, a carico delle quali essi sono, ed eseguirli!

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7. Gl'ingegneri che mi sembrano idonei per fare tali visite sono Giuseppe Salvetti, Giorgio Kindt, Anastasio Anastagi, quali mentre si degnasse di eleggere, proporrei che le relazioni degli ultimi dovessero essere esaminate dall'Ingegnere Salvetti e di poi mandate per l'esecuzione agli Amministratori delle respettive Aziende Comunitative.

Qualora stante queste mie revenuti Proposizioni rincontrino la Sovrana Approvazione dell'A.V.R., potrà degnarsi di rescrivere =approvasi, e facciasi come si propone dal Senator Soprassindaco, che darà gli ordini che occorrono per l'esecuzione=

E umilmente inclinato al Regio Trono le bacio il Real Manto Di V.A.R.

Dalla Camera delle Comunità 8 Luglio 1777

Umilissimo Servo e Suddito

Giovanni Battista Nelli Soprassindaco

49. Approvasi e facciasi come si propone dal Senator Soprassindaco, e Soprintendente delle Comunità che darà gli ordini che occorrono per l'esecuzione. Dato in Firenze li quattordici Luglio millesettecento settantasette

2

Pietro Leopoldo Manopropria V. Angelo Tavanti Francesco Benedetto Mormoraj

I.8

A.S.F., Camera di soprintendenza comunitativa del compartimento fiorentino, Affari diversi a parte, 397, 16 maggio 1778, c. 61r-62v.

Copia di Lettera Circolare dl dì 16 Maggio 1778 Piacque a S.A.R. di comandare con Veneratissimo Rescritto de 14 Luglio 1777

1.° Che tutti i Palazzi Pretorj siano visitati da un Ingegnere il quale faccia l’opportuna Relazione, con notare a parte quello che fosse indispensabile farsi di nuovo, e distinguere ciò che debba restaurarsi, indicando partita per partita il prezzo dei lavori proposti.

2.° Che in quei Palazzi Pretorj i quali fosse trovato stare a dovere non possa farvisi alcun lavoro di nuovo, e che tutte le istanze che venissero fatte dai Giusdicenti non debbano essere attese da respettivi amministratori a carico de i quali è il mantenimento di tali fabbriche.

2

Il rescritto del 14 luglio 1777 viene partecipato con Circolare del 16 maggio 1778. Vedi I.8.

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3.° Che sia ingiunto l’obbligo ai // respettivi Provveditori Locali di Strade, e Fabbriche di far visitare in loro compagnia da un Perito muratore nei mesi di maggio, e di novembre le Tettoie, doccionate dei Condotti, e Fogne delle stesse Fabbriche per evitare ogni deterioramento che potesse derivare trascurando di osservare in tempo opportuno in quale stato si trovino, e ad effetto di non dover soccombere a troppo frequenti dispendj per il mantenimento dei medesimi.

4.° Che i Provveditori di Strade, e Fabbriche in occasione delle precitate visite da farsi due volte l’anno osservino se in detti Edifizj vi siano dei danni cagionati dai ministri del Tribunale ed in caso ne diano conto agli amministratori delle respettive Aziende, // acciò possano repetere i danni da chi di ragione.

5.° Che i rispettivi Cancellieri in compagnia dei Provveditori di Strade siano tenuti alla partenza dei Giusdicenti di riscontrare in presenza Loro L’inventario degli Affissi con farsi render conto dai medesimi, e darne la Consegna ai nuovi Vicari, ò Potestà.

In adempimento per tanto delle Sopraenunciate Determinazioni Sovrane all’occasione che si trasferisce in codeste parti L’Ingegnere Signore ……… le commetto di prestare al medesimo tutta la necessaria assistenza, come pure di far sapere all’Iusdicente, e Ministri di codesto Tribunale, che diano // al medesimo il comodo di far la visita, e riscontri opportuni alla Fabbrica dello stesso Pretorio, perche possa esattamente eseguire la commissione della quale è incaricato, e presentare poi la conveniente relazione, in seguito della quale saranno a VS partecipati gli Ordini opportuni; e resto.

I.9

A.S.F., Camera di soprintendenza comunitativa del compartimento fiorentino, Affari diversi a parte, 397, 15 luglio 1779, c. 13r-14v.

Altezza reale

Ord.e e scritto 7 agosto 1779

Con veneratissimo Rescritto de 14 Luglio 1777 piacque a VAR di comandare che dagl'Ingegneri Giuseppe Salvetti, Anastasio Anastagi e Giorgio Kindt fossero visitati tutti i Palazzi Pretori con referire tuttociò che fosse necessario farsi a' medesimi con distinguere capo per capo i lavori da eseguirsi di nuovo, e quali fossero i resacimenti occorrenti, all'oggetto di mettere in punto stabile i detti Pretorij, e troncar la strada alle incessanti richieste de' Giusdicenti, e ministri le quali in futuro non dovessero attendersi; E che dall'Ingegnere Salvetti fossero esaminate le relazioni anco degli altri due surreferiti Ingegneri per doversi poi rimettere per l'esecuzione agli Amministratori delle respettive Aziende comunitative.

In esecuzione di tali ordini non ho lasciato di profittare di tutte le congiunture, nelle quali gl'Ingegneri predetti si sono trasferiti in diverse parti ad eseguire altre indispensabili commissioni di strade Regie, o Confinazioni Giurisdizionali, con averli incaricati di visitar // di mano in mano quei pretori che s'incontravano, o che erano comodi nelle loro gite.

Diverse già sono le relazioni statemi da' medesimi presentate, tra le quali vi è l'annessa riguardante il Palazzo Pretorio di S. Miniato, eseguita dall'ingegnere Anastagi, ed approvata dal Salvetti a forma del rescritto predetto.

Detta Relazione porta che per costituire nel grado conveniente il detto Pretorio occorrono farsi i Lavori

di nuova costruzione per l’importo di Scudi 350.-.10., come pure diversi risarcimenti con Spesa di Scudi

73.5.

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187

La distinzione de' nuovi lavori da' semplici Resarcimenti è necessaria per la Ragione che le respettive Amministrazioni Comunitative non sembra che possano dispensarsi dal supplire alla Spesa de' Lavori di nuova costruzione, e che si richiedono per ridurre i Pretorj nel punto in cui devono essere in ordine all'Editto de' 30 settembre 1772 sopra la Riforma de' Governi Provinciali, restando altresì a carico della Cassa di questa Camera l'importare de' Resarcimenti occorrenti a Pretori di Vicariato come compreso in tassa di Redenzione, la quale perciò deve pensare al mantenimento degli stessi Pretorj, fermo stante che a Spese delle Amministrazioni Comunitative siano già stati, o vengano posti nel grado voluto dal precitato Editto del 1772.

Crederei adunque dover rimettere la relazione dell'Ingegnere Anastagi alla magistratura di S. Miniato per mezzo di quel Cancelliere perché coll'assistenza, e vigilanza del Provveditore di Strade non meno che del Cancelliere medesimo siano fatti eseguire i Lavori in essa proposti a regola d'arte, e colle vedute approvate col referito Rescritto de' 14 Luglio 1777; per doversi supplire alla Spesa de' lavori di nuova costruzione, e che si richiedono per costituire il Pretorio nel grado in cui deve essere in ordine all'Editto del 1772 dalla comunità di S. Miniato, la quale penserà poi a ritirarne per suo rimborso le respettive tangenti dalle altre Comunità: che erano // tenute a contribuire alle spese di Vicariato, e per posarsi l'importare tanto di questi, che de' successivi resarcimenti sulla Cassa di questa Camera per conto della tassa di Redenzione che ha in accollo il solo mantenimento di detto Pretorio.

Questo è il metodo che a me pare che debba correntemente agli ordini praticarsi rispetto a' Lavori occorrenti al Pretorio di S. Miniato come pure per quelli degli altri Pretorj che su trovano nelle medesime circostanze, a' quali non lascerò di trasmettere le relazioni degl'Ingegneri predetti; ma per operare con sicurezza ho creduto di non potermi dispensare dal farlo presente all'A.V.R. per ottenerne la Sovrana approvazione, al qual oggetto proporrei di rescrivere = Approvasi =. E umilmente inchinato le bacio il Real Manto.

Di V.A.R. Dalla Camera delle Comunità 15 Luglio 1779

Umilissimo Servo e Suddito

Giovanni Battista Nelli Soprassindaco

5. Approvasi. Dato in Firenze li ventisette Luglio 1779

Pietro Leopoldo Manopropria

V. Angelo Tavanti

Francesco Benedetto Mormoraj

I.10

A.S.F., Camera di soprintendenza comunitativa del compartimento fiorentino, Affari diversi a parte, 397, 8 giugno 1779, c. 21.

Illustrissimo, e Clarissimo Signor Signore, Padrone Colendissimo

(12)

188

Avendo oltre la Riconfinazione della Terra del Sole collo Stato Pontificio, rese parimente quasi ultimate anche le visite a quei Palazzi Pretori della Romagna, che V.S. Illustrissima, e Clarissima si degnò commettermi, così ora ho l’onore colla presente posta di trasmetterle a questa unite tutte le Piante, e Relazioni da me state fatte coerentemente alle Commissioni suddette, e sono le qui appresso notate, cioè

Dentro a un Cannone nuovo di Latta consegnato a Minello Vetturale di Castro Caro, vi sono

N°3 Piante, che due comprendenti la detta Riconfinazione, e la terza Segnata al margine di N° III indicante il Luogo di una Controversia insorta alla Faragana.

N° 1 Relazione sopra la detta Controversia Giurisdizionale insorta in detto Luogo a Motivo del Fiume Montone.

N° 2 Relazione, e Piante dl Palazzo Pretorio di Premilcore.

N° 3 Relazione, e Pianta del Palazzo pretorio di Bagno.

N° 4 Relazione, e Piante dl Palazzo Pretorio della Terra del Sole.

N° 5 Relazione del Palazzo Pretorio della Potesteria di Galeata.

N° 6 Relazione del Palazzo Pretorio della Rocca San Casciano.

N° 7 Relazione del Pretorio di Sorbano

N° 8 Relazione, e Pianta dimostrativa del Palazzo Pretorio di Portico N° 9 Relazione, e Piante del Palazzo Pretorio di Modigliana.

Tralle predette Commissioni si comprendevano quelle ancora di dover riscontrare oltre ai suddetti, altri tre Palazzi Pretorj, cioè di Palazzuolo, di S. Godenzo, e di Dicomano. Quanto al primo non fù nel tempo che mi portai a dette Visite possibile andarvi per essere il medesimo fuor di mano, di difficile strada, e passi annevati, con diaccio da pericolarvi. Rispetto poi agli altri due, dovevo di questi farne il riscontro nel mio ritorno dalla Terra del Sole a codesta volta, lo che ora altrimenti non segue, per dover io portarmi a Sorbano anticipatamene al di 25, già vicino, del corrente maggio conforme è noto a V.S. Illustrissima, e nel ritorno che di lì farò a Firenze, finite che sieno quelle operazioni, dovendo necessariamente rendere altra remotissima via, // con essi due Pretorj similmente non potranno da mè esser visitati altrimenti, mentre V.S. Illustrissima, e Clarissima non voglia che io ci vada posta, in attenzione di che, passo con tutta la venerazione a confermarmi

Di V.S. Illustrissima, e Clarissima

Castro Caro 8 Giugno 1779

Umilissimo Devotissimo Servitore Giovanni Giorgio Kindt

I.11

NUOVE ISTRUZIONI PER I CANCELLIERI COMUNITATIVI SECONDO GLI ULTIMI REGOLAMENTI E ORDINI

APPROVATE DA SUA ALTEZZA REALE NEL DÌ 16 NOVEMBRE 1779, Bandi e ordini, vol. 9, CXXII, SEZ II

Direttori di Azienda delle Comunità, Luoghi Pii, e Patrimoni Laicali Comunitativi, ART VIII Palazzi Pretori,

e Mobili per le Cancellerie

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189

151. Giacché mediante lo stabilimento della Tassa di Redenzione vengono ad essere esentate le Comunità da più e diverse spese notate nei rispettivi Regolamenti Locali, le quali rimangano a carico della Camera delle Comunità in Firenze, perciò dovranno i Cancellieri per interesse di detta Camera in vigilare che tali spese sieno effettuate con la maggiore economia possibile, e restino in tempo prese le misure che occorrono, perché le dette spese non si rendino più gravose in pregiudizio della Cassa di detta Camera.

152. Procureranno per ciò d’essere sempre informati dello stato dei rispettivi Palazzi Pretorj, e qualora i medesimi abbiano bisogno di qualche resarcimento, ne daranno parte al Soprassindaco, e rispettivamente al Provveditore dell’Uffizio dei Fossi di Pisa prima che il male si faccia maggiore, e indicheranno precisamente quali sieno i resarcimenti che occorrono, affinché possa il Soprassindaco, o il Provveditore dell’Uffizio dei Fossi di Pisa ordinarne immediatamente l’esecuzione, o commetterne la visita in quella maniera, che crederà più espediente, in vigilando diligentemente all’esecuzione di quanto viene prescritto dalla Circolare del dì 17 Maggio 1778

3

.

153. Per i Lavori che dovranno farsi a detti Pretori avranno una particolar premura di prescegliere Maestri abili, ed onesti, che sieno capaci d’effettuarli a regola d’arte, e con la maggiore economia, e stabilità possibile, e staranno continuamente vigilanti per osservare se tali Maestri adempiano al loro dovere, facendo loro le opportune correzioni, o removendoli ancora mentre mancassero in questa parte all’obbligo loro.

154. Terranno inoltre un esatto inventario di tutti i mobili, che sono destinati all’uso dei rispettivi Giusdicenti, notando lo stato preciso in cui attualmente si trovano, e tale Inventario dovrà firmarsi da detti Giusdicenti con rimettersene una copia al Soprassindaco, e rispettivamente al Provveditore dell’Ufizio dei Fossi di Pisa, e ritenersi l’originale nell’Archivio della Cancelleria, perché sopra di esso possa farsene il riscontro, allorché il Giusdicente lascerà l’Ufizio per verificarne le mancanze, qualora ve ne fossero, e fargliene in tal caso pagar l’importare con tanta rata dell’ultimo Bimestre della sua Provvisione. E dovendosi mutare il Giusdicente, osserveranno i Cancellieri che non gli venga pagato, finché non avrà reso esatto conto dei Mobili, dei quali apparisce debitore nell’Inventario da esso soscritto.

155. Dovrà in seguito farsi la consegna come sopra al nuovo Giusdicente, e si terrà sempre l’istesso metodo, ogni volta che tali Giusdicenti assumeranno, o lasceranno il loro Ufizio.

156. Con l’istesse regole si procederà ancora rispetto ai Mobili che sono assegnati all’uso dei rispettivi Cancellieri, dovendone essi pure rendere esatto conto, e firmarne l’Inventario come sopra, per farsene il riscontro allorché lasceranno la loro Cancelleria-

157. E mentre occorra provvedersi di mobili di nuovo, tanto per i Pretori, che per le Cancellerie, dovranno i Cancellieri ragguagliarne il Soprassindaco, ed il Provveditore dell’Ufizio dei Fossi di Pisa rispettivamente, con esprimere le ragioni, per le quali convenga farsi questa nuova provvista per attenderne li Ordini, avendo sempre in mira che non restino inosservati i due Motupropri relativi a quest’oggetto, che uno dei 29 Aprile 1773, e l’altro del 16 Dicembre 1776.

3

In realtà la Circolare è del 16 maggio.

(14)

190 I.12

A.S.F., Camera di soprintendenza comunitativa del compartimento fiorentino, Affari diversi a parte, 397, 15 marzo 1780, c. 20r.

Illustrissimo, e Clarissimo Signor Signore Padrone Colendissimo

Le annesse dodici Relazioni di Palazzi Pretori sono il compimento di quelle che in N° di 49 mi furono trasmesse per farne l’esame, e riguardano i Luoghi seguenti.

Marciano, Civitella, Subbiano, Rassina, Castel San Niccolò, Montemignajo, Pratovecchio, Bagno, Galeata, Rocca San Casciano, Modigliana, e Sorbano.

Sono molto contento di aver potuto adempiere questa commissione nel tempo che mi trovavo occupato in altre Laboriose incumbenze, trattandosi della lettura di tante carte contenenti un immensità di dipartite ciascheduna delle quali richiedeva una particolare ispezione, ed in conseguenza un tempo non indifferente per poter formare l’estratto, e compilare in pochi termini il mio sentimento, come mi Lusingo di aver puntualmente eseguito.

Reputerei però necessario che rispetto ai Lavori di risarcimenti ne venisse ordinata prontamente l’esecuzione per che coll’indugio si aumenta il dispendio.

E pieno di ossequio ho l’onore di confermarmi

Di VS Illustrissima e Clarissima Chiusi 15 marzo 1780

Umilissimo Obbligatissimo Servitore Giuseppe Salvetti

I.13

A.S.F., Camera di soprintendenza comunitativa del compartimento fiorentino, Affari diversi a parte, 397, 26 settembre 1780, c. 15.

27.

Illustrissimo e Clarissimo Signor Signore Padrone Colendissimo

Il Biglietto citato colla Rappresentanza del Signor Auditor Fiscale è stato restituito al Signor Segretario Dischmidweiller questo dì 4 ottobre 1780

Rilevandosi dall’annesso Biglietto di V.S. Illustrissima e Clarissima, che ora solamente sia stata data

esecuzione per parte di codesta Camera a quanto fu ordinato con i rescritti de’ 14 Luglio 1777, e 27

Luglio 1779 rispetto ai resarcimenti, ed altri lavori da farsi nel Pretorio di Firenzuola per non esserne

stata prima rimessa la relazione dagli Ingegneri di detta Camera, d’ordine di S.A.R. devo significarle,

come richiede il buon servizio, che allora quando occorra di commettere qualche relazione ad alcuno

degli Ingegneri della Camera medesima, Ella si valga di quell’Ingegnere, che sia capace di eseguire la

(15)

191

commissione con la dovuta sollecitudine; e che quando sia assente il Capo Ingegnere Giuseppe Salvetti, di cui sin’ora è stata sempre ricercata l’approvazione delle relazioni degli altri Ingegneri, non debba per mancanza di una tale approvazione trattenersi il corso delle medesime, qualora ella credesse, che non meritassero un nuovo // esame; nel caso poi che ella lo trovi necessario resta in di Lei facoltà il mandare le dette relazioni al prefato Ingegnere Salvetti, nel luogo ove si trovasse, ovvero di farle esaminare da qualche altro Ingegnere.

E con perfetto ossequio mi confermo Di V.S. Illustrissima e Clarissima

Dalla Reale Segreteria di Finanze Lì 26 settembre 1780

V. Angelo Tavanti Signore Senator

Soprassindaco Devotissimo Obbligatissimo Servitore Luigi Di Schmidweiller

I.14

A.S.F., Camera delle Comunità, n. 108, RICORDI DAL 1782 A 1786, 17 gennaio 1782, carta non mumerata.

S.A.R. volendo provvedere al rimpiazzo dell’Impiego di Soprassindaco, e Soprintendente delle Communità, che viene à vacare per la promozione del Senatore Cavaliere Giovanni Battista Nelli, nomina al detto Impiego Francesco Benedetto Mormoraj con tutti gli obblighi, e pesi annessi, e con l’annua provvisione di lire sette mila, dà pagarseli dalla Cassa della Camera delle dette Comunità, senza veruna mancia, né emolumento anco straordinario; ed in conseguenza dovranno cessarli li assegnamenti, de’

quali finora hà goduto, come uno dei Segretarij del Dipartimento delle Reali Finanze sotto qualsiasi titolo comprese anche le Pensioni.

C. dalla Segreteria di Finanze si partecipino li ordini opportuni. Dato in Firenze lì 17 gennaio 1782 C. Pietro Leopoldo

Per il Direttore C. Di Schmidveiller

C. F. Assandri

I.15

A.S.F., Camera di soprintendenza comunitativa del compartimento fiorentino, Affari diversi a parte, 397,

15 luglio 1779, c. 6.

(16)

192 1023.

Eccellentissimo Signore

Desidero di essere assicurato da V.S. che siano stati eseguiti, ed in qual tempo all'incirca tutti i lavori che occorrevano per la reduzione del Palazzo Pretorio di

4

a forma degli Ordini già partecipati a codesta Cancelleria da questa Camera.

Attendo con tutta sollecitudine un tal riscontro; e resto Di V.S.

Firenze 2 luglio 1784

Riscontro d'esecuzione di Lavori ai Pretori

Sig. Cancelliere Devotissimo Servitore //

Arezzo Bagno

Bagnone per Calice, e Albiano

Borgo S. Lorenzo, e per Vicchio, e per Dicomano Borgo S. Sepolcro

Buggiano

S. Casciano, e per Monte Spertoli, e per Barberino di Vald’Elsa Castelfiorentino, e per Montajone

Castelfranco di Sotto Castel S. Niccolò Civitella

Colle, e per Poggibonsi Cortona

Empoli, e per Monte Lupo, e per Cerreto Fiesole, e per Campi, e per Sesto

Figline Firenzuola Fivizzano Fojano

4

Nell’originale è presente la parola Reggello barrata a significare che la lettera, segnata n. 1023, viene utilizzata

come pro-forma da inviare a tutte le cancellerie elencate sul verso della carta.

(17)

193 Fucecchio

Galeata

Galluzzo, e per Carmignano S. Gimignano

S. Giovanni, e per Castel Franco di Sopra, e per Terra Nuova Lucignano

S. Marcello S. Miniato Monte Carlo Monte Catini Monte Pulciano Monte S. Savino

Monte Varchi, e per il Bucine, e per Radda Pescia

Pieve S. Stefano

Pistoja Potesterie, e per Serravalle, per il Montale, per Tizzana Pontassieve, e per il Bagno a Ripoli, Pontremoli

Poppi, e per Bibbiena Prato Vecchio

Rassina, e per Subbiano

Rocca S. Casciano, per Modigliana, e per Premilcuore Scarperia, e per Barberino di Mugello

Terra del Sole

Verghereto, e per Sestino, e per Badia Tedalda

Volterra

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194

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