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I Raccomandazioni per il danno epatico farmaco-indotto

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26 M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVIII numero 5 - 2021

A ggiornAmenti

I

l danno epatico indotto da far- maci (DILI - Drug-induced liver injury) è tra le problematiche cli- niche più complesse da diagnostica- re e curare. Le DILI sono classificate come ADR intrinseche o ADR idio- sincrasiche, ovvero che si verificano in individui suscettibili, hanno laten- za variabile e spesso prolungata (da diverse settimane fino ad un anno) e sono generalmente inaspettate, non correlate al meccanismo d’azione del farmaco. Una DILI può avere molteplici presentazioni, che vanno da aumenti asintomatici nelle biochi- miche epatiche all’ittero epatocellu- lare o colestatico, all’insufficienza epatica o epatite cronica.

A supporto delle pratica clinica l’American College of Gastroentero- logy ha emesso nuove raccomanda- zioni per la diagnosi e la gestione del danno epatico dei pazienti con so- spetta DILI idiosincrasica.

“Nel mondo occidentale negli ultimi 25 anni c’è stato un aumento di otto volte nella frequenza di pazienti con insufficienza epatica acuta a causa di integratori a base di erbe e dietetici che devono essere inseriti nella lista d’attesa del trapianto di fegato e le DILI dovute agli inibitori del checkpoint immunitario sono un pro- blema crescente. Il riconoscimento tempestivo è importante perché la terapia con corticosteroidi può esse- re efficace” - ha spiegato Naga P.

Chalasani, primo autore delle LG.

DILI è una diagnosi di esclusione, richiede un’attenta anamnesi e può essere difficile da diagnostica- re. Il riconoscimento tempestivo e l’interruzione tempestiva dell’a- gente sospetto sono fondamentali per prevenire complicazioni gravi come insufficienza epatica, tra- pianto di fegato o morte”.

þ Raccomandazioni

Sospetta DILI epatocellulare o mista

• L’epatite virale acuta e l’epatite au- toimmune dovrebbero essere esclu- se con sierologie standard e test HCV RNA.

• Il test anti-HEV IgM può essere con- siderato in pazienti selezionati in cui vi è un accresciuto sospetto clinico.

• Se l’epatite virale è stata esclusa o se caratteristiche cliniche come la linfocitosi atipica e la linfoadeno- patia suggeriscono tali cause ese- guire il test per citomegalovirus acuto, virus acuto di Epstein-Barr, virus dell’herpes simplex acuto.

• Quando clinicamente appropria- to i pazienti devono essere valutati per la malattia di Wilson e la sin- drome di Budd-Chiari.

Sospetta DILI colestatica

• L’imaging addominale deve esse- re eseguito per escludere patologie delle vie biliari e processi infiltrativi.

• In soggetti che all’imaging addo- minale non presentano evidenti patologie delle vie biliari eseguire test sierologici limitati per la colan- gite biliare primitiva.

• Limitare la colangiografia retrogra- da endoscopica nei casi in cui l’ima- ging di routine non sia in grado di escludere calcoli del dotto biliare co- mune, colangite sclerosante prima- ria o neoplasie pancreatico-biliari.

Biopsia epatica

La biopsia epatica dovrebbe esse- re eseguita in presenza di:

• Epatite autoimmune ad un’ezio- logia concorrente e se è prevista una terapia immunosoppressiva.

• Aumento dei segni biochimici epatici o di peggioramento della funzionalità epatica nonostante l’interruzione dell’agente sospetto.

• Livello di picco di ALT non sia dimi- nuito dello 0,5% a 30-60 giorni o se il picco di fosfatasi alcalina non sia diminuito dello 0,5% a 180 giorni in caso di DILI colestatica nonostante l’interruzione dell’agente sospetto.

• Se è contemplato l’uso continuato o la riesposizione all’agente implicato.

• Se le anomalie biochimiche epati- che persistono oltre i 180 giorni, so- prattutto se associate a sintomi o se- gni, è necessario considerare la biop- sia per valutare la presenza di malat- tie epatiche croniche e DILI croniche.

n g

astroenterologia

Raccomandazioni per il danno epatico farmaco-indotto

BIBLIOGRAFIA

• Chalasani NP, Maddur H, Russo MW, Wong RJ, Reddy KR; Practice Parameters Committee of the American College of Gastroenterology. ACG Clinical Guideline: Diagnosis and Management of Idiosyncratic Drug-Induced Liver Injury.

Am J Gastroenterol 2021; 116(5): 878-898.

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